fbpx

Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

Scopri tutti gli articoli sul cicloturismo

Ultimi Articoli

Rimani in contatto

Seguici sui social

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 13 ore fa

    Torino e Grugliasco: al via otto nuove piste ciclabili per la mobilità studentesca Un’importante svolta per la mobilità sostenibile e studentesca arriva tra Torino e Grugliasco. Il Comune ha approvato un progetto da 4 milioni di euro per la realizzazione di otto nuove piste ciclabili, che copriranno complessivamente 15 chilometri di tracciati. Un’iniziativa che punta a promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, migliorando l’accessibilità tra i principali poli di interesse della zona. Le nuove corsie ciclabili saranno progettate per collegare le stazioni ferroviarie con le sedi universitarie, rispondendo alle esigenze di studenti, pendolari e cittadini che desiderano spostarsi in modo più ecologico e sicuro. Grazie a questi percorsi, gli studenti avranno una valida alternativa all’automobile o ai mezzi pubblici, contribuendo a ridurre il traffico e le emissioni di CO2 nella zona. Il progetto rappresenta una risposta concreta alle richieste di mobilità sostenibile che negli ultimi anni si sono fatte sempre più pressanti, soprattutto in aree ad alta concentrazione di giovani e studenti. I lavori inizieranno già a gennaio, con l’obiettivo di completare i tracciati nel più breve tempo possibile per garantire la fruibilità delle piste entro i prossimi anni accademici. Questa rete ciclabile non solo migliorerà gli spostamenti quotidiani, ma contribuirà anche a valorizzare le aree urbane interessate, promuovendo uno stile di vita più sano e incentivando l’uso di mezzi di trasporto non inquinanti. Un passo importante verso una città più sostenibile, moderna e a misura di cittadino. I dettagli del progetto saranno resi noti nei prossimi mesi, ma è già chiaro che si tratta di un intervento significativo, sia per la portata economica sia per le ricadute positive sul territorio. Torino e Grugliasco si preparano così a diventare u Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 13 ore, 1 minuto fa

    Legnano, via libera alla nuova ciclabile cittadina. Il Comune di Legnano annuncia l’avvio dei lavori per la nuova pista ciclabile lungo via Novara, un progetto atteso dai cittadini e parte di un piano di mobilità sostenibile che mira a migliorare l’accessibilità e la sicurezza per ciclisti e pedoni. L’inizio ufficiale dei lavori è previsto per domani, segnando così l’avvio di un’importante opera infrastrutturale volta a promuovere la mobilità dolce e a migliorare la qualità della vita nel comune. Il progetto rientra in una visione più ampia di sostenibilità urbana, che pone l’accento sull’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici e sulla creazione di infrastrutture che possano migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento acustico. Si stima che la nuova pista ciclabile non solo incoraggerà l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani, ma avrà anche un impatto positivo sulla sal Continua a leggere

  • Redazione ha scritto un nuovo articolo 1 giorno, 5 ore fa

    Transfăgărășan avventura Ciclistica Transfăgărășan: Un’Avventura Ciclistica tra Le Vette dei Carpazi Ci sono strade che sembrano disegnate da un artista, dove ogni curva racconta una storia e ogni panorama lascia senza fiato. La Transfăgărășan, con i suoi tornanti spettacolari e le maestose vette dei Carpazi, è uno di questi luoghi magici. Immaginatevi in sella alla vostra bicicletta, il cuore che batte forte non solo per lo sforzo, ma per la meraviglia che si svela a ogni pedalata. Qui, nella selvaggia bellezza della Romania, l’avventura ciclistica si trasforma in un’esperienza indimenticabile. La Transfăgărășan è una delle strade montane più iconiche al mondo. Con i suoi 151 chilometri di asfalto, si snoda tra paesaggi mozzafiato, attraversando valli, laghi glaciali e foreste fitte, fino a raggiungere una quota massima di 2.042 metri. Il percorso, che collega le regioni storiche della Valacchia e della Transilvania, è una sfida completa per gli amanti del ciclismo. Le salite possono raggiungere pendenze del 10%, e il dislivello complessivo supera i 1.500 metri. Non è un’impresa per tutti: richiede allenamento, determinazione e amore per l’avventura. Affrontare la Transfăgărășan significa immergersi in una natura selvaggia e incontaminata. Si parte dal Lago Vidraru, un capolavoro ingegneristico che riflette i colori delle montagne circostanti, per poi salire verso il Lago Bâlea, un luogo magico incastonato tra le cime. Il percorso include punti iconici come la Cascata Bâlea, che si tuffa per 60 metri tra le rocce, e il Castello di Poenari, carico di leggende legate a Vlad l’Impalatore. Ogni curva offre nuovi scorci, ogni salita è una conquista. Il momento migliore per affrontare la Transfăgărășan è nei mesi estivi, da luglio a settembre, quando la neve si ritira e la strada è completamente percorribile. Durante questo periodo, il clima è più stabile e le temperature sono ideali per il ciclismo, con massime che oscillano tra i 18 e i 25 gradi nelle zone più alte. È essenziale controllare le previsioni meteo, poiché anche in estate possono verificarsi improvvisi cambiamenti climatici, tipici delle montagne. Questo viaggio non è solo una prova fisica, ma anche un’esperienza che tocca l’anima. La Transfăgărășan è un richiamo per chi cerca la bellezza, la sfida e la connessione profonda con la natura. Se siete pronti, preparate la vostra bicicletta, pianificate ogni dettaglio e lasciatevi avvolgere dalla Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 giorno, 16 ore fa

    In bicicletta alla scoperta del Lac de Serre-Ponçon: un’avventura tra natura e panorami mozzafiato Pedalare immersi nella natura, con l’aria frizzante di montagna che accarezza il viso e un panorama che sembra uscito da un dipinto: questa è l’esperienza che offre il Lac de Serre-Ponçon, una perla incastonata tra le Alpi francesi. Situato tra le Hautes-Alpes e le Alpes-de-Haute-Provence, il lago è una delle destinazioni più affascinanti per i cicloturisti, grazie alla varietà dei suoi percorsi, ai panorami spettacolari e alla tranquillità che lo avvolge. Un paradiso per i ciclisti Il Lac de Serre-Ponçon, con le sue acque color smeraldo e le montagne che lo circondano, è il secondo lago artificiale più grande d’Europa, ma ciò non toglie nulla alla sua bellezza naturale. I percorsi ciclistici attorno al lago si snodano lungo strade panoramiche, salite impegnative e discese emozionanti, offrendo un mix perfetto per ciclisti di ogni livello. Le opzioni sono numerose: puoi optare per un itinerario circolare che abbraccia l’intero lago, oppure scegliere uno dei tanti percorsi che si addentrano nelle valli o si arrampicano sulle colline circostanti. Ogni percorso regala un’esperienza unica, ma c’è una costante: il panorama mozzafiato che si apre a ogni curva. Percorso consigliato: il tour del lago Un classico per i cicloturisti è il giro completo del Lac de Serre-Ponçon. Si tratta di un itinerario di circa 80 chilometri, che alterna tratti pianeggianti a salite più impegnative. Partendo da Savines-le-Lac, un incantevole villaggio sulla riva nord del lago, si pedala lungo la D954, costeggiando l’acqua e attraversando piccoli paesi pittoreschi come Chorges e Crots. Uno dei punti più spettacolari del percorso è il ponte di Savines-le-Lac, che offre una vista straordinaria sul lago. Lungo la strada, vale la pena fermarsi presso la diga di Serre-Ponçon, una meraviglia dell’ingegneria che ha dato vita al lago negli anni ’60, trasformando questa zona in un’oasi di biodiversità. Natura e relax lungo il percorso Il bello del cicloturismo al Lac de Serre-Ponçon non è solo la pedalata, ma anche le numerose occasioni di pausa per ammirare la natura. Durante il tragitto, è possibile fare una sosta in una delle tante spiagge che punteggiano il lago, come quella di Saint-Michel, ideale per un picnic o un tuffo rinfrescante. Gli amanti della fauna non resteranno delusi: il lago è un habitat per molte specie di uccelli, tra cui aironi e cormorani. Non mancano nemmeno gli scorci che celebrano la quiete alpina, con prati fioriti e boschi ombrosi. Salite epiche per i più allenati Per chi ama le sfide, i dintorni del Lac de Serre-Ponçon offrono salite leggendarie. Tra queste spicca la strada che porta al Col de Pontis, una delle salite più impegnative della zona, con pendenze che raggiungono il 14%. Lo sforzo è ripagato da una vista impareggiabile sul lago e sulle cime circostanti. Un’altra opzione è l’ascesa verso il Col Lebraut, un passo meno impegnativo ma comunque spettacolare, che regala una discesa fluida e panoramica verso la riva del lago. Consigli pratici per i cicloturisti Periodo ideale: La primavera e l’autunno sono i momenti migliori per esplorare il lago in bicicletta, grazie al clima mite e alla minore affluenza turistica. In estate, è consigliabile partire presto per evitare le ore più calde. Attrezzatura: Assicurati che la tua bicicletta sia in buone condizioni, specialmente i freni, vista la presenza di salite e discese. Porta con te una borraccia, snack energetici e una giacca antivento. Pernottamento: La zona offre una vasta scelta di alloggi, dai campeggi direttamente sul lago a piccoli hotel e bed & breakfast nei villaggi circostanti. Esplorare il Lac de Serre-Ponçon in bicicletta è molto più di un semplice viaggio: è un’esperienza che rimane nel cuore. Ogni pedalata ti avvicina alla natura, ogni sosta ti regala scorci unici e ogni curva ti invita a scoprire qualcosa di nuovo. Se cerchi una destinazione dove unire sport, relax e bellezza p Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 giorni, 10 ore fa

    Alla scoperta di Parma in bicicletta: tra cultura, sapori e natura Parma, città d’arte e gusto nel cuore dell’Emilia-Romagna, si rivela una meta ideale per essere esplorata in bicicletta. Le sue dimensioni a misura d’uomo, i percorsi ciclabili ben organizzati e l’atmosfera rilassata la rendono perfetta per un’esperienza che unisce cultura, sapori locali e paesaggi mozzafiato. Pedalare tra le sue strade permette di immergersi in un viaggio senza fretta, scoprendo i mille volti di una città che sa sorprendere. Inizio del viaggio: il cuore storico di Parma Il nostro tour in bicicletta parte dal centro storico, dove le due ruote ci conducono tra piazze e monumenti ricchi di storia. Una prima tappa obbligatoria è Piazza Duomo, con la sua Cattedrale romanica e il Battistero rivestito di marmo rosa di Verona. Qui, fermarsi un attimo e lasciarsi avvolgere dalla bellezza dell’architettura medievale è un piacere irrinunciabile. Poco distante, una pedalata tranquilla lungo via Cavour ci porta verso il Palazzo della Pilotta, antico complesso ducale che oggi ospita la Galleria Nazionale, il Teatro Farnese e il Museo Archeologico. Per chi ama l’arte e la storia, una breve sosta qui regalerà emozioni indimenticabili. I parchi: un’oasi di verde in città Parma è anche una città verde, dove i parchi offrono un angolo di tranquillità e bellezza naturale. Proseguendo in bicicletta si raggiunge facilmente il Parco Ducale, polmone verde nel cuore della città. Con i suoi viali alberati, le statue e il laghetto, è il luogo ideale per una pausa rilassante o per un picnic. A pochi chilometri di pedalata si trova il Parco della Cittadella, perfetto per gli amanti dello sport e della natura. Qui, tra i bastioni storici, ci si può concedere un momento di relax o praticare attività fisica immersi nel verde. I sapori di Parma: una pausa golosa Esplorare Parma in bicicletta significa anche immergersi nei suoi sapori unici. La città è famosa per eccellenze gastronomiche come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e la pasta fresca. Fermarsi in una trattoria tradizionale o in un’enoteca per gustare queste delizie è un momento imperdibile del viaggio. In alternativa, si può fare una tappa nei mercati locali, come quello di Piazza Ghiaia, dove acquistare prodotti freschi da assaporare al momento o portare a casa come ricordo della giornata. Fuori città: la magia della campagna parmense Per chi desidera spingersi oltre il centro abitato, Parma offre itinerari cicloturistici che conducono alla scoperta della sua campagna. Percorrendo strade secondarie immerse nel verde, si possono raggiungere castelli medievali, antichi borghi e caseifici dove scoprire i segreti delle produzioni locali. Un’idea è pedalare verso il Castello di Torrechiara, un gioiello rinascimentale che domina le colline circostanti. Il panorama che si apre all’arrivo è una ricompensa indimenticabile per ogni ciclista. Consigli pratici per pedalare a Parma La città dispone di una rete di piste ciclabili ben sviluppata e diversi punti di noleggio bici, perfetti per chi non ha una bicicletta propria. Inoltre, Parma promuove attivamente la mobilità sostenibile, offrendo percorsi sicuri e segnalati per muoversi senza stress. Che siate ciclisti esperti o semplici appassionati, scoprire Parma in bicicletta è un’esperienza che vi lascerà n Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 giorni, 9 ore fa

    Barcellona in Bicicletta: Guida per un’Esperienza di Cicloturismo Unica Barcellona è una delle città più affascinanti e dinamiche d’Europa, perfetta per essere esplorata in bicicletta. Grazie al clima mite tutto l’anno, a una rete di piste ciclabili sempre in espansione e a una cultura urbana orientata alla sostenibilità, pedalare nella capitale catalana è un’esperienza piacevole e accessibile a tutti, dai cicloturisti esperti a chi cerca un modo diverso per scoprire la città. Perché scegliere la bicicletta a Barcellona? Negli ultimi anni, Barcellona ha fatto grandi passi avanti per diventare una città bike-friendly. Oggi vanta oltre 240 chilometri di piste ciclabili che collegano quartieri iconici, parchi e attrazioni turistiche. La bicicletta è una soluzione ecologica ed economica per spostarsi rapidamente, evitando il traffico e godendo appieno dell’atmosfera locale. Inoltre, l’orografia della città è perfetta per le due ruote: Barcellona si estende tra il mare e le colline, ma la maggior parte delle aree urbane è pianeggiante, rendendo la pedalata adatta anche ai principianti. Percorsi imperdibili 1. La Rambla e il Quartiere Gotico Inizia il tuo tour dal cuore pulsante di Barcellona. Pedala lungo La Rambla, la celebre strada alberata, fino a immergerti nelle strette vie del Quartiere Gotico. Qui, lascia la bici in uno dei numerosi parcheggi disponibili e perditi a piedi tra le antiche stradine e le piazze storiche. 2. Il lungomare e le spiagge Il lungomare di Barcellona è un vero paradiso per i ciclisti. Da Barceloneta fino al quartiere di Poblenou, potrai pedalare lungo una pista ciclabile che costeggia il Mediterraneo, tra spiagge dorate, palme e chiringuitos (bar sulla spiaggia). È un percorso rilassante e panoramico, ideale per una pausa con vista sul mare. 3. Parco della Ciutadella e l’Arco di Trionfo Il Parco della Ciutadella è una tappa obbligatoria per chi ama la natura e l’arte. Pedala attraverso questo spazio verde ricco di sentieri, fontane e opere d’arte, fino a raggiungere l’imponente Arco di Trionfo, uno dei simboli della città. 4. Montjuïc e le sue vedute spettacolari Per chi è in cerca di una sfida, Montjuïc offre un percorso collinare con ricompense spettacolari: viste mozzafiato sulla città e sul porto. Qui potrai visitare il Castello di Montjuïc, il Giardino Botanico e le strutture olimpiche. 5. Il modernismo di Gaudí Barcellona è sinonimo di Antoni Gaudí, e un itinerario in bicicletta non può ignorare le sue opere. Segui un percorso che collega la Sagrada Família, Casa Batlló, Casa Milà (La Pedrera) e il coloratissimo Parco Güell. Noleggio e consigli pratici Barcellona è piena di negozi di noleggio biciclette, con opzioni per tutte le esigenze: city bike, bici elettriche e mountain bike. I prezzi sono generalmente accessibili, con tariffe orarie o giornaliere. Prima di iniziare il tuo tour, assicurati di: Indossare un casco (non obbligatorio, ma consigliato). Rispettare le regole stradali e utilizzare sempre le piste ciclabili quando disponibili. Bloccare la bicicletta con un lucchetto in aree sicure. Eventi e cultura ciclistica Barcellona ospita spesso eventi legati al mondo delle due ruote, come la “Bicicletada” (un raduno di ciclisti locali) e mercati di biciclette vintage. Partecipare a uno di questi eventi è un ottimo modo per immergersi nella cultur Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 giorni, 17 ore fa

    Collegamento ciclabile tra Sant’Ermete e San Martino: nuovi lavori a gennaio finanziati dalla Regione Santarcangelo si prepara a completare un importante progetto di mobilità sostenibile. A partire da metà gennaio, prenderanno il via i lavori per l’ultimo tratto del collegamento ciclabile che unirà le frazioni di Sant’Ermete e San Martino con il centro cittadino. L’opera sarà finanziata quasi interamente dalla Regione Emilia-Romagna, che ha stanziato un contributo di 170 mila euro sui 190 mila totali necessari per il completamento. Il nuovo tratto collegherà il ponte sul fiume Marecchia con la rotatoria della strada di gronda, sviluppandosi in un contesto più naturale e lontano dal traffico. Dopo la passerella sul ponte, il percorso scenderà a un livello più basso, attraversando i terreni adiacenti alla strada, mantenendosi a distanza di sicurezza dalla carreggiata e rispettando le caratteristiche ambientali del luogo. Il progetto segue l’impostazione già adottata nel tratto tra il ponte e il cimitero di San Martino, garantendo continuità visiva e funzionale. Questo intervento rappresenta un ulteriore passo avanti verso una rete di mobilità dolce che promuove la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, valorizzando al contempo l’ambiente circostante. L’amministrazione comunale di Santarcangelo conferma così il suo impegno nel migliorare le infrastrutture sostenibili e nel favorire modalità di spostamento alternative all’uso dell’automobile. Grazie al contributo regionale e alla pianificazione comunale, il nuovo tratto del percorso ciclopedonale offrirà ai cittadini un’opportunità sicura e piacevole per spostarsi tra le frazioni e il capoluogo, incenti Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 giorni, 10 ore fa

    Un viaggio in bicicletta da Aosta a Courmayeur Intraprendere un viaggio in bicicletta da Aosta a Courmayeur è un’esperienza unica che permette di immergersi nella storia, nei paesaggi mozzafiato e nelle tradizioni di questa meravigliosa regione montana. Lungo il percorso si incontrano castelli medievali, vigneti rigogliosi e villaggi accoglienti che rendono ogni chilometro un’occasione di scoperta. Di seguito, una guida per esplorare al meglio le tappe principali di questo itinerario. Partenza da Aosta Aosta, capoluogo della Valle d’Aosta, è il punto di partenza ideale per chi desidera esplorare questa valle in bicicletta. La città vanta un patrimonio archeologico straordinario, che comprende il Teatro Romano, l’Arco di Augusto e la Porta Praetoria, vestigia del suo glorioso passato romano. Lasciando la città alle spalle e pedalando verso ovest, si inizia a seguire il corso della Dora Baltea, fiume che accompagna i cicloturisti per buona parte del viaggio. Sarre: il Castello dei Savoia La prima tappa significativa è Sarre, dove si incontra il castello omonimo. Acquistato dai Savoia nel 1869, fu trasformato in residenza di caccia e conserva tuttora elementi di quell’epoca. Questo castello, affacciato sulla valle, è un vero gioiello da visitare e offre uno scorcio interessante sulla storia della regione e dei Savoia. Saint-Pierre e i suoi castelli Proseguendo il percorso, si arriva a Saint-Pierre, noto per i suoi due castelli che dominano il paesaggio. Il Castello di Sarriod de la Tour custodisce preziose testimonianze del passato feudale, mentre il Castello di Saint-Pierre con le sue torri appuntite e l’aspetto fiabesco, attira l’attenzione e fa sognare ad occhi aperti. La visita a questi castelli è un’immersione nella storia medievale della Valle d’Aosta, in un’atmosfera che sembra uscita da un libro di fiabe. Arvier: terra di vigneti Il viaggio continua verso Arvier, borgo incastonato in una conca caratterizzata da vigneti rigogliosi. Qui si coltiva il famoso vino Enfer d’Arvier, dal carattere robusto e dal sapore deciso, frutto delle uve che crescono su questi pendii. Per gli amanti dell’enoturismo, una sosta è d’obbligo per assaporare un calice di questo vino unico e godere della vista spettacolare sui vigneti. Avise: borghi e castelli Poco oltre, si giunge ad Avise, uno dei borghi più antichi della valle, sovrastato da tre castelli medievali che si ergono fieri a testimonianza della storia e delle tradizioni locali. Passeggiare per le vie del borgo è come fare un viaggio indietro nel tempo, in un’atmosfera tranquilla e suggestiva. Per i cicloturisti, è un’ottima occasione per riposarsi e scattare qualche foto di questi magnifici castelli. La Salle e la Valle del Monte Bianco Dopo aver superato la cascata di Lenteney, sulla sinistra della strada, si arriva a La Salle, la porta d’ingresso della Valle del Monte Bianco. Qui, i villaggi e le case, molte delle quali restaurate con grande attenzione all’architettura tradizionale, si trovano tra vigneti e frutteti, in un ambiente che unisce natura e cultura. La Salle è un luogo ideale per una sosta, approfittando del panorama sulle montagne circostanti. Morgex: tra montagne e antiche tradizioni Morgex si trova in una zona pianeggiante circondata da una cornice di montagne. Questo villaggio è noto per la sua antica tradizione vinicola, qui infatti viene prodotto il Blanc de Morgex et de La Salle, uno dei vini bianchi più alti d’Europa. Tra una pedalata e l’altra, fermarsi a Morgex consente di esplorare le vie del paese e di assaporare questo vino raro e pregiato. Pré-Saint-Didier: le terme romane Prima di affrontare l’ultima tappa verso Courmayeur, vale la pena fermarsi a Pré-Saint-Didier, famosa per le sue terme che già gli antichi Romani apprezzavano per le proprietà benefiche delle sue acque. Oggi, le terme offrono un’esperienza di relax assoluto, con piscine e saune panoramiche affacciate sulle montagne. Un momento di benessere perfetto per rigenerarsi prima dell’ultimo tratto. Arrivo a Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco Infine, dopo aver percorso chilometri di bellezza, si arriva a Courmayeur, situata ai piedi del maestoso Monte Bianco. La cittadina è un centro di alpinismo e escursionismo di fama internazionale, frequentata fin dall’Ottocento dagli amanti della montagna. Courmayeur è un luogo di fascino, con le sue vie pittoresche, la storica chiesa dei Santi Pantaleone e Valent Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 giorni, 10 ore fa

    Furto notturno in un negozio di biciclette Nelle prime ore del mattino, precisamente alle 3:21, un allarme ha interrotto il silenzio della notte in un noto negozio di biciclette di alta gamma. Un gruppo di ladri, con il volto coperto e armati di un piano ben organizzato, ha sfondato la vetrina principale utilizzando un furgone Fiat Ducato bianco da cantiere come ariete. Il loro obiettivo: una preziosa collezione di biciclette delle prestigiose marche Pinarello e Wilier. Il colpo è stato rapido e preciso. I malviventi, una volta dentro, hanno sottratto venti biciclette, per un valore complessivo di 200mila euro. Tra i mezzi rubati, alcune biciclette raggiungevano un valore di 13mila euro ciascuna, segno dell’elevato livello dei prodotti trafugati. Fortunatamente, tutte le biciclette erano coperte da assicurazione, una magra consolazione per il proprietario che si è trovato di fronte a una scena desolante pochi minuti dopo il furto. L’arrivo tempestivo del titolare non è servito a bloccare i ladri, che si erano già dileguati con il prezioso bottino. Tuttavia, l’intera azione è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del negozio, fornendo agli inquirenti immagini cruciali per le indagini. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile di Pordenone e della stazione di Fiume Veneto, che ora stanno analizzando le riprese e raccogliendo ogni possibile indizio per rintracciare i responsabili di questo furto clamoroso. Il colpo non solo ha causato un danno economico ingente, ma ha anche scosso la comunità locale, lasciando un senso di vulnerabilità e la necessità di rafforzare ulteriormente le misure Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 6 giorni, 13 ore fa

    Udine – La prima pista ciclabile tra nord città e Feletto Umberto prende forma A Udine procedono spediti i lavori per la realizzazione della prima pista ciclabile che collegherà con un percorso preferenziale la zona nord della città, in particolare l’area del polo ospedaliero e del polo scientifico universitario, con Feletto Umberto. La notizia è stata condivisa dall’assessore ai Lavori pubblici, Ivano Marchiol, che ha illustrato nel dettaglio il tracciato del nuovo percorso. “Il macropercorso ciclabile parte da via Pieri, prosegue per via Chiusaforte e lungo via Friuli, poi svolta in via Gran Selva, costeggiando l’edificio dell’ex stazione di Feletto. Da lì, dopo una pedalata immersa in una piacevole zona verde, il tracciato sbuca su via Leonacco e arriva in via Feletto, dove è stato realizzato un attraversamento sicuro dell’arteria,” spiega Marchiol in un post sui social. Successivamente, la pista si collega con un nuovo tratto ciclabile che si snoda nel verde e conduce al sottopasso per attraversare via Pascats, permettendo un rapido e sicuro accesso a Feletto Umberto. Questo intervento rappresenta un collegamento strategico che mette in rete il quartiere dell’Ancona, il centro di Udine e Feletto. Inoltre, valorizza ulteriormente il percorso che segue il tracciato della storica ferrovia Udine-Majano, mai completata ma oggi trasformata in una risorsa per la mobilità sostenibile. Secondo l’assessore, l’iniziativa risponde alla crescente esigenza di infrastrutture dedicate alla mobilità dolce, con l’obiettivo di incentivare l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani, miglio Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 6 giorni, 13 ore fa

    In bicicletta alla scoperta di Imperia Scoprire Imperia in bicicletta è un’esperienza che unisce natura, storia e panorami mozzafiato. Questa città della Riviera ligure di Ponente, famosa per il clima mite e il fascino mediterraneo, si presta perfettamente a essere esplorata su due ruote, sia per ciclisti esperti che per chi desidera una pedalata più rilassante. Uno degli itinerari più suggestivi parte dal porto di Oneglia, cuore pulsante della città, dove il profumo del mare e le imbarcazioni colorate offrono uno scenario da cartolina. Da qui si può proseguire lungo la pista ciclabile che collega la costa, attraversando borghi pittoreschi e spiagge dorate. Il tragitto permette di ammirare splendidi scorci marini e angoli caratteristici come la zona delle antiche case dei pescatori. Per chi ama immergersi nella natura, è consigliato spingersi verso l’entroterra. Percorrendo strade più collinari, è possibile raggiungere località come Dolcedo e Vasia, piccoli gioielli dell’entroterra imperiese dove il verde degli uliveti si fonde con i profili delle antiche chiese e dei muretti a secco. Questo itinerario richiede un po’ più di impegno fisico, ma la fatica viene ripagata da panorami spettacolari sul mare e sulle vallate circostanti. Per una pedalata più tranquilla, si può optare per la pista ciclabile del Parco Costiero del Ponente Ligure, che collega San Lorenzo al Mare a Ospedaletti. Questo percorso, ricavato sull’ex tracciato ferroviario, è completamente pianeggiante e offre viste ineguagliabili sul Mediterraneo, con numerose aree di sosta e punti panoramici. È un itinerario perfetto anche per famiglie e ciclisti meno esperti. Esplorare Imperia in bicicletta non significa solo ammirare il paesaggio, ma anche scoprire le sue eccellenze enogastronomiche. Lungo il tragitto, fermarsi in una delle tante trattorie locali per gustare piatti tipici come la torta verde, la farinata e l’olio extravergine d’oliva, vera eccellenza del territorio, è un piacere irrinunciabile. In sella alla propria bicicletta, Imperia si svela in tutta la sua bellezza, offrendo un mix perfetto tra mare, storia e tradizione. Una meta ideale per chi vuole vivere un’esperienza Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana fa

    Malpensa inaugura il Bike Corner: un nuovo servizio per i ciclisti in viaggio Dallo scorso 5 dicembre, l’aeroporto di Milano Malpensa ha introdotto un’innovazione pensata per i ciclisti: il Bike Corner. Situato presso il Terminal 2, questo spazio è stato ideato per chi viaggia con la propria bicicletta e ha bisogno di montarla o sistemarla prima di partire in sella. Collocato nell’area arrivi, il Bike Corner è attrezzato con strumenti e utensili utili per l’assemblaggio e la manutenzione delle biciclette, permettendo ai ciclisti di effettuare queste operazioni in completa autonomia. Il servizio è disponibile gratuitamente, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, offrendo la massima flessibilità per i passeggeri in transito. Questa iniziativa conferma l’impegno di Malpensa verso una mobilità sempre più sostenibile e attenta alle esigenze dei viaggiatori. Con il Bike Corner, l’aeroporto punta a diventare un punto di riferimento anche per gli amanti delle due ruote, agevolando coloro che desiderano esplorare il territorio circostante o proseguire il proprio viaggio in bicicletta immediatamente dopo l’arrivo. L’accesso gratuito e l’orario continuato rendono il servizio particolarmente pratico, rispondendo alle necessità di chi cerca un’alternativa green per muoversi in modo indipendente e rapido. Un ulteriore passo avanti per il principale scalo lombardo, che si distingue per l’attenzione ai dettagli e per la capacità di offrire soluzioni innovative ai propri passeggeri. Il Bike Corner di Malpensa rappresenta un importante valore aggiunto per i ciclisti, ma anche un segnale di come il trasporto sostenibile stia diventando s Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana fa

    Inaugurata la nuova ciclabile di Rivabella: un progetto strategico per Lecco È stato ufficialmente inaugurato oggi il raddoppio della pista ciclabile di Rivabella, situata nel rione di Chiuso, a Lecco. L’opera rappresenta un significativo passo avanti per la mobilità sostenibile e la valorizzazione del territorio, confermandosi un fiore all’occhiello per l’amministrazione comunale e, in particolare, per l’assessore ai Lavori pubblici, Maria Sacchi. Il progetto, che ha comportato un investimento complessivo di 850mila euro, è stato reso possibile grazie al contributo decisivo di Regione Lombardia, che ha finanziato ben 810mila euro dell’intera somma. L’intervento ha consentito di ampliare e migliorare l’infrastruttura esistente, rendendola più sicura e accessibile per ciclisti e pedoni, oltre che più integrata con l’ambiente circostante. All’evento erano presenti diverse figure di spicco della politica locale. Oltre all’assessore Maria Sacchi, hanno preso parte alla cerimonia l’assessore Giovanni Cattaneo, la collega Renata Zuffi, l’ex consigliera comunale Irene Riva e il consigliere Alberto Anghileri. Una partecipazione trasversale che testimonia l’importanza strategica di questa realizzazione per la città di Lecco. L’ampliamento della ciclabile di Rivabella si inserisce in un più ampio piano di interventi volti a promuovere una mobilità più green e a migliorare la vivibilità dei quartieri lecchesi. Questo progetto non solo potenzia l’infrastruttura ciclabile della città, ma punta anche a incentivare il turismo locale, offrendo ai visitatori percorsi sicuri e immersi nella natura. L’assessore Sacchi ha sottolineato come l’opera rappresenti un esempio virtuoso di collaborazione tra enti locali e Regione, dimostrando che investire in infrastrutture sostenibili è fondamentale per il futuro delle comunità. “Questa ciclabile è un simbolo del nostro impegno verso un ambiente più sano e una mobilità più intelligente”, ha dichiarato. Il raddoppio della ciclabile di Rivabella è ora a disposizione di cittadini e visitatori, confermandosi un punto di riferimento per chi desidera muoversi in modo soste Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 1 giorno fa

    Nuova pista ciclopedonale a Castrezzato: un passo avanti per la mobilità sostenibile Questa mattina, Castrezzato ha vissuto un momento importante con l’inaugurazione della nuova pista ciclopedonale in via Barussa. Il taglio del nastro, avvenuto alla presenza del sindaco Luigi Cuneo e del vicesindaco di Comezzano-Cizzago Giuliano Scalvini, segna la conclusione di un progetto tanto atteso dalla comunità locale.La riqualificazione di via Barussa ha richiesto circa un anno di lavori, durante i quali i residenti hanno dovuto affrontare disagi dovuti all’impraticabilità della strada. Il sindaco ha ringraziato pubblicamente i cittadini per la pazienza dimostrata, sottolineando l’importanza di un intervento che non solo migliora la viabilità, ma restituisce decoro e sicurezza a un tratto di strada da tempo trascurato.L’opera ha interessato l’allargamento della carreggiata, la realizzazione di una moderna ciclabile e la sistemazione dei cordoli. A breve saranno completate anche le piantumazioni lungo il percorso, che contribuiranno a rendere l’area più verde e accogliente.«Con questa pista ciclopedonale – ha dichiarato il sindaco Luigi Cuneo – mettiamo in sicurezza un tratto di strada degradato, aumentiamo i metri di ciclabile a disposizione e predisponiamo l’area per un’illuminazione potenziale tramite lampioni». L’opera non si esaurisce qui: è infatti previsto un secondo stralcio del progetto, che potrebbe portare, in collaborazione con il Comune di Comezzano-Cizzago, alla creazione di un anello ciclabile, coinvolgendo anche via Monticelli.La realizzazione della nuova pista ciclopedonale, dal costo complessivo di 1,2 milioni di euro, è stata resa possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un investimento che testimonia l’attenzione verso una mobilità sostenibile e il m Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 2 giorni fa

    Albania in bicicletta: un'avventura tra natura selvaggia e cultura autentica L’Albania è una terra ancora avvolta da un’aura di mistero, una destinazione che si rivela perfetta per i cicloturisti in cerca di autenticità, avventura e paesaggi mozzafiato. Questo piccolo paese dei Balcani offre un’incredibile varietà di scenari, dai picchi maestosi delle Alpi Albanesi alle coste paradisiache della Riviera Ionica, passando per città storiche e villaggi dimenticati dal tempo. Pedalare in Albania significa vivere un’esperienza unica, dove il viaggio non è solo la destinazione, ma anche ogni incontro, ogni curva e ogni sosta. Una terra di paesaggi spettacolari Uno dei motivi per cui l’Albania è ideale per il cicloturismo è la sua straordinaria diversità geografica. In pochi chilometri puoi passare dalle alte vette delle montagne alle acque turchesi del Mar Ionio, immergendoti in un paesaggio che sembra cambiare continuamente. Le Alpi Albanesi: il regno della natura incontaminata Se ami le sfide e la montagna, le Alpi Albanesi (Bjeshkët e Nemuna) sono il punto di partenza ideale. Situate nel nord del paese, offrono un paesaggio selvaggio e autentico, perfetto per chi cerca un’esperienza fuori dai percorsi battuti. Un itinerario classico è il tratto che va da Shkodër a Theth, passando per il suggestivo Passo di Qafë e Thores. La salita, con i suoi tornanti spettacolari, mette alla prova anche i ciclisti più esperti, ma il panorama che si apre sulla valle di Theth è impareggiabile: un quadro fatto di montagne imponenti, foreste verdi e piccoli villaggi tradizionali.Da Theth è possibile proseguire verso Valbona, magari attraversando il famoso sentiero a piedi che collega i due villaggi, e poi ritornare in sella per esplorare la valle. In questa regione, il contatto con la natura è totale, e i pochi turisti presenti rendono l’esperienza ancora più autentica. La Riviera Albanese: un sogno a occhi aperti Chi ama il mare troverà il proprio paradiso lungo la Riviera Albanese. Pedalare da Vlorë a Saranda è una delle esperienze più spettacolari che l’Albania possa offrire. La strada costiera si snoda tra montagne e mare, con viste panoramiche che lasciano senza fiato a ogni curva. Una delle tappe più suggestive è il Passo di Llogara, un’ascesa impegnativa che premia con una vista incredibile sulla costa e sulle isole vicine.Lungo il percorso si incontrano spiagge da sogno come quelle di Dhermi, Himara e Ksamil, dove il mare cristallino invita a una pausa rinfrescante. Ogni villaggio costiero ha la sua personalità: Himara, ad esempio, conserva un’atmosfera rilassata e autentica, mentre Saranda, più turistica, è un ottimo punto di partenza per visitare il sito archeologico di Butrinto, patrimonio UNESCO. Città storiche e villaggi senza tempo L’Albania non è solo natura, ma anche storia e cultura. Durante il tuo viaggio in bicicletta, non perdere l’occasione di visitare alcune delle città più affascinanti del paese.Berat, conosciuta come “la città dalle mille finestre”, è un luogo incantato dove pedalare tra le strette stradine del centro storico e ammirare le sue case ottomane perfettamente conservate.Gjirokastër, con il suo castello imponente e i suoi bazar tradizionali, offre uno scorcio autentico della vita albanese di un tempo.Tra una città e l’altra, attraverserai villaggi remoti dove il tempo sembra essersi fermato. Qui gli anziani ti accoglieranno con un sorriso e, spesso, con un bicchiere di raki, il liquore tipico albanese.   Pedalare in Albania può essere un’avventura, ma è necessario essere preparati.   1. Strade e itinerari: La rete stradale albanese è in costante miglioramento, ma molte strade secondarie sono ancora sterrate o in condizioni difficili. Una bici gravel o una mountain bike è la scelta migliore per affrontare i terreni più impegnativi. 2. Attrezzatura: Porta con te una buona scorta di acqua e snack, soprattutto nelle aree montuose dove i punti di ristoro possono essere distanti. Un kit di riparazione per la bici è essenziale, poiché i meccanici sono rari fuori dalle città principali. 3. Sicurezza: Evita le strade principali, spesso trafficate e poco adatte alle biciclette, e prediligi percorsi secondari che attraversano villaggi e campagne. 4. Stagioni migliori: La primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-ottobre) sono i momenti ideali per visitare l’Albania in bici, grazie alle temperature miti e alla minore affluenza turistica. Viaggiare in bicicletta in Albania è un’esperienza che lascia un segno profondo. È un viaggio che ti mette in connessione con la natura, con la storia e con un popolo che ti accoglie a braccia aperte. Non è un percorso per chi cerca comodità, ma per ch Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 3 giorni fa

    Inaugurata la Pista Ciclabile Termini-Sapienza: Un Ponte Verde tra Mobilità e Conoscenza Oggi Roma ha aggiunto un nuovo tassello alla sua rete di mobilità sostenibile con l’inaugurazione della pista ciclabile Termini-Sapienza, un percorso che collega la principale stazione ferroviaria d’Italia, Termini, alla più grande università d’Europa, La Sapienza. L’opera, ribattezzata dalla rettrice Antonella Polimeni come la “Ciclabile della Conoscenza”, rappresenta molto più di un’infrastruttura ciclabile: è un simbolo del legame tra innovazione, sostenibilità e cultura.La nuova pista ciclabile, lunga circa 750 metri, mira a incentivare l’utilizzo della bicicletta tra studenti, lavoratori e cittadini che quotidianamente si muovono tra il nodo nevralgico di Termini e l’università. Il tracciato è stato progettato per garantire sicurezza e accessibilità, con percorsi protetti e ben segnalati, integrandosi armoniosamente con la viabilità esistente.Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, presente alla cerimonia inaugurale in Piazza Aldo Moro, ha sottolineato l’importanza strategica dell’opera: “Questa pista ciclabile rappresenta un passo concreto verso una città più sostenibile e vivibile. Stiamo lavorando per rendere Roma un modello di mobilità green, e questo Continua a leggere

  • Redazione ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 4 giorni fa

    La Tirreno Adriatico 2025 Il 2025 segnerà un traguardo importante nella storia del ciclismo con la 60ª edizione della Tirreno-Adriatico, conosciuta anche come la Corsa dei Due Mari. Dal 10 al 16 marzo, questo evento annuale promette di essere, ancora una volta, un banco di prova per i grandi nomi del ciclismo internazionale, consolidando il suo status di appuntamento cruciale nel calendario delle competizioni.La Tirreno-Adriatico celebra sessant’anni di storia senza interruzioni, un record di continuità che testimonia la sua rilevanza e il suo prestigio. Negli ultimi anni, i vincitori di questa corsa si sono spesso imposti anche nei Grandi Giri, come dimostrano campioni del calibro di Simon Yates, Primož Roglič, Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard. L’edizione del 2025 si preannuncia quindi come un’edizione imperdibile, con un percorso variegato pensato per mettere alla prova tutte le qualità dei corridori.Il tracciato del 2025 si snoda tra Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche, offrendo una varietà di scenari, dalle pianure costiere alle salite appenniniche. La corsa partirà con una cronometro individuale a Lido di Camaiore e si concluderà, come da tradizione, a San Benedetto del Tronto.   Ecco una panoramica delle tappe:     Tappa 1: Lido di Camaiore-Lido di Camaiore (Cronometro Individuale, 9,9 km)   La corsa inizia con una cronometro pianeggiante, un classico ormai consolidato per la Tirreno-Adriatico. Il percorso, semplice ma tecnico, si snoda lungo i lungomare di Camaiore e Viareggio. I corridori dovranno affrontare un “giro di boa” a Viareggio, al chilometro 5,4, dove sarà rilevato il tempo intermedio. La fase finale, con una svolta a S prima dell’arrivo, richiederà precisione e potenza. Ideale per i cronoman, questa prova potrebbe già dare un vantaggio cruciale in classifica generale.       Tappa 2: Camaiore-Follonica (189 km)   Una tappa mossa che alterna tratti pianeggianti e ondulati, perfetta per attaccanti e velocisti resistenti. Dopo la partenza da Camaiore, il percorso attraversa Montemagno e Pisa, per poi dirigersi verso il Livornese. Lasciata la costa a Cecina, i corridori affronteranno un tratto nell’entroterra, caratterizzato da leggere salite. La sfida si accende nel circuito finale di 20 km a Follonica, da ripetere una volta. Il finale potrebbe riservare sorprese per chi saprà approfittare degli ultimi chilometri mossi.       Tappa 3: Follonica-Colfiorito (Foligno, 239 km)   La tappa più lunga della corsa si preannuncia una vera maratona. Partendo da Follonica, il gruppo attraverserà la provincia di Grosseto, sfiorando il Monte Amiata, e scalerà il Passo del Lume Spento e la Foce, due salite impegnative. Dopo aver attraversato Montalcino e Chiusi, il percorso si addolcisce fino alla piana del Trasimeno, ma il finale non lascia respiro. La salita verso il Valico di Colfiorito, con i suoi 4 km impegnativi, sarà il primo test serio per i corridori in ottica classifica generale.         Tappa 4: Norcia-Trasacco (184 km)   Una giornata ricca di salite e valichi appenninici, sebbene il finale sia pianeggiante. Dopo la partenza da Norcia, il gruppo affronterà lunghi valichi come il Forca di Presta e il Passo delle Capannelle, salite non particolarmente ripide ma estenuanti per la loro lunghezza. L’arrivo nella piana del Fucino, a Trasacco, prevede un circuito di 14 km da ripetere due volte, un terreno ideale per i velocisti che riusciranno a superare le difficoltà della giornata.       Tappa 5: Ascoli Piceno-Pergola (196 km)   Questa tappa ondulata e tecnica metterà alla prova sia gli attaccanti che gli uomini di classifica. Dopo la partenza da Ascoli Piceno, si attraversano località come Amandola, Sarnano e Tolentino, con salite più o meno impegnative, tra cui il Monte San Vicino. Il finale è particolarmente selettivo: i corridori dovranno scalare il Monte Santa Croce e il Monte della Serra, due ascese ripide che richiedono grande energia. La discesa verso Pergola sarà tecnica e veloce, rendendo questa tappa imprevedibile.       Tappa 6: Cartoceto-Frontignano (166 km)   La regina delle tappe, la più dura e spettacolare. Con un arrivo in salita a Frontignano, questa giornata sarà decisiva per la classifica generale. I corridori affronteranno una sequenza di salite nelle Marche, tra cui il Crispiero e il Valico delle Arette, passando per il suggestivo Santuario di Macereto. L’ultima parte del percorso, che attraversa Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera, conduce alla salita finale: un’ascesa inedita, lunga e ripida, che potrebbe ribaltare completamente le gerarchie.       Tappa 7: Porto Potenza Picena-San Benedetto del Tronto (147 km)   L’edizione si conclude con una tappa pianeggiante, un appuntamento classico per i velocisti. Dopo una breve salita verso Santa Maria della Fede, il percorso si dirige verso Ripatransone, con una lunga discesa tecnica fino a Grottammare. Gli ultimi 80 km sono completamente piatti, con un circuito cittadino di circa 15 km a San Benedetto del Tronto da ripetere cinque volte. Una passerella finale lungo l’Adriatico, ma con la promessa di un arrivo al cardiopalma per gli sprinter. Partecipanti: Anche se le liste ufficiali dei partecipanti non sono ancora state divulgate, è probabile che i principali team del WorldTour schierino i loro leader, considerando l’importanza della Tirr preparazione per le classiche di primavera e i Grandi Giri.   Curiosità: La Tirreno-Adriatico è soprannominata “La Corsa dei Due Mari” poiché collega il Mar Tirreno con l’Adriatico, offrendo un percorso variegato che attraversa paesaggi suggestivi e città ricche di storia.   Immagini: Per visualizzare le mappe dettagliate delle tappe e le altimetrie, è possibile visitare il sito ufficiale della Tirreno-Adriatico.La Tirreno-Adriatico 2025 promette spettacolo e competizione di alto Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 4 giorni fa

    Una Greenway nel Lecchese: l’ex sedime ferroviario diventa pista ciclopedonale Nel cuore del territorio lecchese, un ambizioso progetto di mobilità dolce prende forma: i Comuni di Olgiate Molgora, Merate, Brivio e Airuno hanno raggiunto un importante accordo per trasformare l’ex sedime ferroviario in una pista ciclopedonale. Questa “greenway”, un termine ormai entrato nel vocabolario della sostenibilità, rappresenterà un’opportunità per valorizzare il territorio, incentivando spostamenti ecologici e uno stile di vita attivo. L’iniziativa, che mira a riqualificare il tracciato ferroviario dismesso, è il frutto della collaborazione tra le amministrazioni locali. Tuttavia, il percorso verso la realizzazione è ancora lungo. La prima sfida sarà avviare le trattative con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per acquisire le aree interessate. Nel frattempo, è già stata inoltrata alla Regione Lombardia la richiesta di aggiornamento del cronoprogramma, posticipando l’intervento di un anno. Se tutto procederà secondo i piani, i lavori inizieranno alla fine del 2025, con la conclusione prevista per il 2027.Il costo complessivo del progetto ammonta a 3,7 milioni di euro. Attualmente, i finanziamenti disponibili comprendono 1,9 milioni ottenuti attraverso un bando europeo, 250 mila euro stanziati dalla Regione Lombardia e ulteriori 700 mila euro per interventi di consolidamento e spese tecniche. A questi si aggiungono oltre 600 mila euro destinati a miglioramenti complementari, messi a disposizione dalla Casa dei Ragazzi, un’istituzione locale impegnata nel sociale, che arricchirà la pista ciclabile con iniziative mirate ad aumentarne l’attrattività.La trasformazione del vecchio tracciato ferroviario in una greenway rappresenta un importante passo avanti per la mobilità sostenibile nel lecchese. Non solo offrirà un’alternativa ecologica per gli spostamenti locali, ma contribuirà a promuovere il cicloturismo, attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio naturale e culturale dell’area.Una volta completata, la pista ciclopedonale non sarà soltanto una via di collegamento, ma anche un luogo di incontro e benessere, Continua a leggere

  • Carica di più