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Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 ore, 42 minuti fa
Scontro frontale tra ciclisti a Spini di Gardolo: 79enne in gravi condizioni
Un tratto di pista ciclabile tranquillo, immerso nella routine del giovedì mattina, si è trasformato in pochi istanti in teatro di un drammatico incidente. Due ciclisti, diretti in senso opposto, si sono scontrati violentemente poco prima delle 11, in località Spini di Gardolo, nei pressi del ponte dell’autostrada, non lontano dalla casa circondariale.L’impatto è stato tanto improvviso quanto violento: entrambi sono finiti sull’asfalto, uno di loro – un uomo di 79 anni – ha riportato traumi seri ed è in condizioni gravi. L’altro, anch’egli ferito, è stato immediatamente soccorso. Al momento non sono state rese note le generalità dei coinvolti.A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti, sorpresi dalla scena in una zona solitamente pacifica. In pochi minuti sono arrivati sul posto un’auto sanitaria, due ambulanze e le pattuglie della Polizia Locale Trento Monte Bondone, che ha avviato i rilievi per ricostruire la dinamica del sinistro.Un episodio che solleva interrogativi sulla sicurezza della mobilità dolce, in un momento in cui l’uso delle due ruote è in costante aumento. Restano da chiarire le cause dello scontro: velocità, distrazione o magari un punto cieco lungo il tracciato? Le indagini chiariranno.Intanto, l’area dell’incidente è rimasta parzialmente presidiata per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi tecnici. La speranza è che le condizioni del ciclista anziano migliorino nelle prossime ore. Sullo sfondo, il silenzio insolito di una pista ciclabile c Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 9 ore, 3 minuti fa
Sesta tappa: da Potenza a Napoli, 227 km tra montagna e trappole urbane
Giovedì 15 maggio il Giro d’Italia affronta la sua tappa più lunga: 227 chilometri da Potenza a Napoli, in un mix tecnico di salita, discesa e un finale cittadino insidioso. Una giornata che promette di essere selettiva, dove resistenza, tattica e abilità si intrecciano. Il percorso: una lunga pedalata dal cuore della Basilicata al Tirreno La partenza da Potenza introduce subito un terreno nervoso: i primi 60 km sono caratterizzati dalla lunga ascesa al Valico di Monte Carruozzo, un GPM di 2ª categoria lungo quasi 20 km con pendenze a tratti superiori al 10%. È qui che potrebbero nascere le prime fughe di giornata. Dopo lo scollinamento, il gruppo si tuffa in discesa verso l’Irpinia, toccando Montella e Avellino, prima di affrontare l’ultima vera asperità: la salita di Monteforte Irpino, classificata 3ª categoria. Da quel punto in avanti, la corsa cambia volto. Napoli: un finale tecnico che può stravolgere i piani Gli ultimi 45 km sono ambientati nell’hinterland e nel centro urbano di Napoli, attraversando località come Baiano, Nola, Acerra e Casoria. L’arrivo in città impone un drastico cambio di ritmo: rotatorie, spartitraffico, tratti in pavé, curve a gomito e restringimenti. Un terreno tutt’altro che adatto a una volata canonica.Chi punterà alla vittoria dovrà saper leggere la corsa, evitare errori e gestire la posizione con intelligenza. I velocisti puri rischiano di pagare caro la fatica, mentre finisseur e corridori da classiche potrebbero approfittarne. Dettagli tecnici Data: giovedì 15 maggio 2025 Partenza: Potenza, ore 11:30 Arrivo previsto: Napoli, tra le 17:00 e le 17:30 Distanza: 227 km Dislivello complessivo: circa 2.600 metri GPM: Valico di Monte Carruozzo – 2ª categoria Monteforte Irpino – 3ª categoria Tattiche e scenari Non è una tappa per attendisti. Le squadre dei big dovranno vigilare sulle fughe, specie nella prima metà, mentre i team dei velocisti dovranno valutare con attenzione se controllare o lasciare spazio. Una volata a ranghi compatti non è esclusa, ma sarà tutto fuor Continua a leggere -
Il profilo di waylonwesley è stato aggiornato 11 ore, 9 minuti fa
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 giorno, 2 ore fa
Trentino in bici: dove la bellezza si pedala lentamente
C’è un luogo in Italia dove la natura non si limita a fare da sfondo, ma diventa compagna di viaggio. Un territorio dove ogni curva racconta una storia, ogni salita regala silenzi e respiri profondi, ogni discesa spalanca orizzonti. È il Trentino, culla di cicloturismo d’eccellenza, terra di montagne maestose, laghi segreti e valli accoglienti. Qui, la bici non è solo sport: è un modo di vivere, di scoprire, di emozionarsi. Una sinfonia di paesaggi su due ruote In Trentino non si pedala: si scivola dentro una sinfonia di paesaggi. Le Dolomiti si alzano come quinte teatrali, immobili e imponenti, mentre sotto le ruote scorrono strade perfette, sentieri morbidi, ciclabili che sembrano pensate da un poeta. Le piste si insinuano tra vigneti ordinati come spartiti, attraversano ponti sospesi sul tempo, costeggiano fiumi che sussurrano antiche leggende. E ogni tanto, tra una pedalata e l’altra, appare un campanile, un maso, una piazza dove il tempo sembra essersi fermato. Ciclabili come racconti Impossibile parlare di cicloturismo in Trentino senza citare le sue perle: la Ciclabile dell’Adige, dorsale verde che unisce Trento, Rovereto e Bolzano in un viaggio tra castelli e cantine; la Valsugana, con il suo nastro d’asfalto che abbraccia il Lago di Caldonazzo prima di tuffarsi verso il Veneto, tra locande e acque termali. Ma ogni valle custodisce il suo percorso segreto, ogni bosco un sentiero per chi ama l’avventura lenta, il rumore dei pneumatici sulla ghiaia, il profumo di resina nell’aria. Tra fatica e meraviglia Qui la fatica si trasforma in bellezza. I passi alpini – Rolle, Mendola, Tonale – parlano agli appassionati come cattedrali della sfida. Ma il Trentino è anche dolcezza: percorsi per famiglie, e-bike che allungano i sogni, servizi pensati per chi cerca accoglienza e sostenibilità. Agriturismi bike-friendly, navette attrezzate, punti ristoro che profumano di polenta e funghi. Ogni dettaglio racconta una cultura dell’ospitalità autentica, discreta, perfetta per chi ama viaggiare con il cuore aperto. Viaggiare con l’anima leggera Il Cicloturismo, in fondo, è questo: un modo diverso di stare nel mondo. In Trentino, ogni viaggio in bici diventa un’esperienza interiore. Si parte per scoprire un paesaggio, si torna con dentro qualcosa in più. Una frase detta da un vecchio contadino, il riflesso del cielo in un lago, il rumore del vento tra le pale di un mulino abbandonato. Qui, la lentezza non è una mancanza di velocità, Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 giorno, 9 ore fa
Quinta Tappa: da Ceglie Messapica a Matera, una sfida per fuggitivi e finisseur
Il 14 maggio il Giro d’Italia propone una frazione che promette spettacolo e imprevedibilità: la quinta tappa si snoda tra le bellezze del Sud, con partenza da Ceglie Messapica (Puglia) e arrivo a Matera (Basilicata), per un totale compreso tra i 145 e i 151 chilometri a seconda delle fonti ufficiali. Una tappa che potrebbe rivelarsi fondamentale per chi cerca gloria da lontano. Un tracciato “nervoso” e insidioso Con un dislivello complessivo di circa 1550 metri, il percorso attraversa le dolci ma continue ondulazioni delle colline pugliesi e lucane. Non si segnalano salite di alta montagna, ma l’altimetria disegna un profilo irregolare che impone un continuo cambio di ritmo. È il terreno ideale per i cosiddetti finisseur, corridori capaci di resistere a un saliscendi costante e di gestire sforzi ripetuti. La natura del tracciato sembra escludere una volata classica, a meno che non rimanga compatto un gruppo ridotto. Arrivo tecnico tra i Sassi di Matera Il finale di tappa si preannuncia spettacolare. L’ingresso nella città di Matera, Patrimonio UNESCO famosa per i suoi “Sassi”, porterà i corridori ad affrontare un tratto urbano stretto, tortuoso e con pavimentazioni irregolari. Le ultime curve potrebbero esaltare chi saprà coniugare tecnica e lucidità, aprendo le porte a sorprese dell’ultimo minuto. Chi può vincere? Le caratteristiche del percorso strizzano l’occhio agli attaccanti e ai cacciatori di tappa. Chi sogna una fuga vincente sa che questa è una delle giornate da segnare in rosso. Le squadre dei big di classifica potrebbero lasciare spazio, in attesa di tappe più selettive. Occhio, però, a eventuali colpi di mano nel finale se il gruppo arriva con uomini forti e motivati. Dettagli tecnici della tappa: Partenza: Ceglie Messapica Arrivo: Matera Distanza: 145-151 km Dislivello totale: circa 1550 m Tipo di tappa: media montagna, adatta alle fughe La quinta tappa del Giro unisce paesaggio e tattica, velocità e resistenza. Non sarà decisiva per la maglia rosa, ma potrebbe cambiare le sorti di chi punta al successo parziale o al podio di giornata. Un appuntamento da non perdere, anche per la suggestiva cornice che solo M Continua a leggere -
Il profilo di gingerbreadth è stato aggiornato 1 giorno, 16 ore fa
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 giorni, 5 ore fa
Pedalando tra Alpi e colline: alla scoperta della provincia di Cuneo su due ruote
CUNEO – C’è un angolo d’Italia dove la bicicletta incontra la montagna, la storia e i sapori autentici del Piemonte: è la provincia di Cuneo, un territorio che sembra disegnato per il cicloturismo. Con i suoi paesaggi variegati, che spaziano dalle vette delle Alpi Marittime alle colline delle Langhe, ogni pedalata qui diventa un’esperienza sensoriale. Uno dei percorsi più suggestivi parte proprio dalla città di Cuneo, elegante e ordinata, con i suoi portici e le piazze ampie, e si snoda verso sud-est, seguendo il tracciato dell’antica ferrovia dismessa Cuneo-Boves-Peveragno, oggi riconvertita in pista ciclabile. Questo tracciato, lungo circa 25 km tra andata e ritorno, è ideale per famiglie, ciclisti amatoriali e per chi cerca un itinerario rilassato ma ricco di scorci panoramici. Lasciata Cuneo, la strada si inoltra tra campi coltivati e piccoli borghi, con il profilo delle montagne sempre sullo sfondo. Boves, prima tappa del percorso, offre una sosta interessante: il Memoriale della Resistenza e la storica Abbazia di San Dalmazzo raccontano la profondità culturale della zona. Da qui si prosegue verso Peveragno, borgo medievale noto per la fragola profumata e le sue feste tradizionali. Il dislivello è minimo e l’asfalto è ben tenuto, rendendo il tragitto scorrevole e piacevole anche per chi non è allenato. In primavera e inizio estate, la campagna esplode di colori e profumi, accompagnando i ciclisti con una sinfonia naturale che vale da sola il viaggio. Ma la vera ricompensa arriva al ritorno, con una sosta in una delle tante trattorie della zona. Tra un piatto di tajarin al ragù di salsiccia e un bicchiere di Dolcetto di Dogliani, il cicloturista trova un’altra dimensione del viaggio: quella del gusto. La provincia di Cuneo, spesso chiamata “la Granda”, offre molti altri percorsi ciclabili per ogni livello: dalle salite impegnative del Colle della Fauniera per i più esperti, ai dolci pendii delle Langhe per chi cerca un ritmo più lento. Ma questo itinerario tra Cuneo, Boves e Peveragno è perfetto per iniziare a conoscere un territorio che ha fatto della bellezza e dell’accoglienza il suo marchio di fabbrica. La bicicletta, qui, non è solo un mezzo di trasporto: è un modo per entrare in contatto con un paesaggio vivo, autentico, ge Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 giorni, 10 ore fa
Quarta Tappa: da Alberobello a Lecce, volata assicurata tra trulli e mare
Il 13 maggio il Giro d’Italia propone una delle giornate più favorevoli ai velocisti: la quarta tappa porta la carovana rosa da Alberobello (Pietramadre) a Lecce, attraverso un percorso di 187 chilometri che attraversa paesaggi tipici della Puglia tra ulivi secolari, borghi storici e scorci marini mozzafiato. Un palcoscenico perfetto per chi cerca gloria allo sprint. Tracciato semplice, ma non banale Il profilo altimetrico è sostanzialmente piatto, con circa 800 metri di dislivello complessivo, ma non mancano insidie nella gestione del ritmo e della posizione in gruppo. L’unico vero ostacolo altimetrico è rappresentato dalla breve salita verso Putignano, al km 16, dove è previsto un GPM di 4ª categoria. Da lì, la discesa e il lungo tratto pianeggiante verso la costa adriatica permettono al gruppo di allungarsi e di aumentare l’andatura. Lungo viaggio nel cuore della Puglia Il percorso si sviluppa tra alcune delle località più affascinanti del territorio pugliese: Castellana Grotte, Polignano a Mare, Ostuni, e Ceglie Messapica sono solo alcuni dei nomi che arricchiscono il tracciato. Un mix di bellezze naturali e architettoniche che farà da cornice a una giornata in cui il vento e le curve nei centri abitati potrebbero creare più di un grattacapo. Circuito finale a Lecce: attenzione alle posizioni Negli ultimi chilometri i corridori affronteranno un circuito cittadino di circa 12 km all’interno di Lecce, con l’arrivo previsto in Viale Calasso. Il finale è veloce ma richiede attenzione: la sede stradale è ampia ma intervallata da rotatorie e curve, quindi sarà fondamentale per i treni dei velocisti impostare correttamente le traiettorie e proteggere il proprio uomo di punta fino agli ultimi metri. Dettagli tecnici della tappa: Partenza: Alberobello (Pietramadre) Arrivo: Lecce Distanza: 187 km Dislivello totale: circa 800 m Tipo di tappa: pianeggiante, per velocisti GPM: salita a Putignano (4ª categoria) Circuito urbano finale: 12 km La quarta tappa del Giro è l’occasione perfetta per i velocisti puri di lasciare il segno prima delle giornate più impegnative. Sarà una battaglia serrata tra i treni delle squadre più organizzate, ma il vento e la tensione nei centri abitati potrebbero ribaltare Continua a leggere -
Il profilo di Alton Gads è stato aggiornato 3 giorni, 3 ore fa
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Alton Gads è diventato un membro registrato 3 giorni, 3 ore fa
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 giorni, 5 ore fa
Pedalando tra colline e silenzi: un viaggio in bici nella terra di Mondovì
MONDOVÌ (CN) — C’è un momento, all’uscita dell’ultima curva che risale il colle di Vicoforte, in cui la cupola del Santuario si staglia all’improvviso tra gli alberi, maestosa e silenziosa. È lì che il viaggio in bici nella zona di Mondovì cambia passo: non più solo una sfida fisica, ma una conversazione lenta con il paesaggio.Partito alle prime luci da Breo, il cuore commerciale di Mondovì, ho lasciato il traffico del centro per seguire il corso del torrente Ellero, salendo verso i borghi alti. Un percorso misto, che alterna salite impegnative a discese generose, tra vigneti ordinati e boschi che si fanno sempre più fitti man mano che ci si avvicina all’Alta Langa.La prima tappa è Mondovì Piazza, la parte storica della città, raggiungibile anche in funicolare ma ben più gratificante da conquistare sui pedali. Qui il tempo sembra sospeso tra palazzi barocchi e vedute mozzafiato sulla pianura. Dopo una breve sosta alla Torre dei Bressani, si riparte lungo la provinciale per Vicoforte, dove la Basilica — la più grande cupola ellittica in muratura del mondo — accoglie i viaggiatori come un faro antico.Il percorso continua verso San Michele Mondovì, snodandosi tra stradine secondarie, dove l’asfalto cede spesso il passo alla ghiaia e il cellulare smette di avere campo. È in quei tratti, immersi nel silenzio delle colline, che la bici rivela la sua vera potenza: non come mezzo di trasporto, ma come strumento di ascolto. Il respiro si fa più lento, i rumori della natura diventano chiari, e ogni curva regala una prospettiva nuova sulla valle.Nel pomeriggio, il sole cala dietro le Alpi Marittime, e la strada riporta lentamente verso Mondovì, chiudendo un anello di circa 60 chilometri. Non servono grandi numeri per definire questo itinerario. Bastano poche ore, una bici e la voglia di perdersi nel verde di una terra che ha scelto di non cedere alla fretta.In un’epoca di spostamenti rapidi e turismo frenetico, pedalare nella zona di Mondovì è un atto di resistenza gentile. Un invito a rallentare, a guardarsi intorno, e a ricordare che a Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 giorni, 5 ore fa
Ponza investe sulla mobilità sostenibile: finanziato un nuovo anello ciclabile
L’isola pontina compie un passo deciso verso un modello di mobilità a basso impatto ambientale. Il Comune di Ponza ha ottenuto un finanziamento di 50 mila euro attraverso il bando nazionale “Bici in Comune”, promosso dal Ministero per lo Sport e i Giovani in sinergia con il Dipartimento per lo Sport, Sport e Salute S.p.A. e ANCI.Si tratta di un risultato significativo, non solo per l’entità del contributo, ma per il fatto che Ponza risulta l’unico ente della provincia di Latina ad essersi aggiudicato i fondi destinati a progetti per la ciclabilità nei piccoli comuni italiani.Il progetto finanziato prevede la realizzazione di un circuito ciclabile ad anello, concepito per collegare le principali aree dell’isola. Il tracciato includerà percorsi esclusivamente riservati alle biciclette in prossimità del porto, mentre nelle zone più esterne e suggestive saranno realizzati tratti promiscui, integrati nel paesaggio e compatibili con la morfologia del territorio.Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione comunale, l’infrastruttura avrà una duplice funzione: incentivare forme di mobilità ecologiche e promuovere una fruizione più sostenibile e consapevole del patrimonio paesaggistico isolano.«L’obiettivo è creare un’alternativa concreta all’uso dei veicoli a motore, facilitando gli spostamenti in bicicletta sia per i residenti che per i visitatori», spiegano fonti del Comune. «Questo progetto va nella direzione di una valorizzazione intelligente del territorio, capace di coniugare rispetto per l’ambiente, turismo sostenibile e vivibilità locale».Il percorso ciclabile, una volta completato, rappresenterà un tassello importante all’interno di una strategia più ampia di mobilità dolce, già inserita nei piani di sviluppo territoriale. La realizzazione dell’opera è prevista nei prossimi mesi, con il coinvolgimento di tecnici specializzati e con l’auspicio di un confronto attivo con la cittadinanza.L’iniziativa si inserisce in un quadro nazionale che punta a rilanciare il ruolo delle biciclette come strumento di mobilità quotidiana, anche nei contesti più complessi come quelli insulari, spesso penalizzati da una rete viaria limitata.Con questo progetto, Ponza si propone come esempio virtuoso per altri piccoli comuni che intendano puntare su scelte co Continua a leggere -
Il profilo di Sprunki Incredibox è stato aggiornato 3 giorni, 9 ore fa
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 giorni, 9 ore fa
Sulla Ciclovia del Sole: Viaggio in Bici tra Storia, Campi e Silenzi
C’è un’Italia che si scopre solo pedalando. Non quella delle cartoline, ma quella fatta di strade secondarie, borghi silenziosi e campi di grano che si muovono al ritmo del vento. È questa l’anima della Ciclovia del Sole, un itinerario che da Verona scende verso Bologna e oltre, seguendo il tracciato dell’ex ferrovia Bologna-Verona, oggi trasformato in una dorsale cicloturistica europea che promette emozioni lente e genuine. Partenza: Verona, città d’arte e d’amore. Ma appena si esce dal centro, la città lascia spazio a campagne aperte, argini e canali. Il paesaggio cambia, si distende. E con lui, anche il respiro. La pista ciclabile è ampia, sicura, ben segnalata. Perfetta anche per chi affronta il viaggio con borse cariche e poca fretta. Il bello della Ciclovia del Sole non è solo la bellezza dei luoghi attraversati, ma la sensazione costante di essere fuori dal tempo. Si passa per piccoli paesi come Osteria Nuova, Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, dove ogni bar ha il suo gruppo di pensionati che osserva incuriosito i cicloturisti. Un sorriso, una battuta, a volte un consiglio su dove trovare la fontanella più vicina. Il tratto tra Mirandola e Bologna è tra i più suggestivi: vecchie stazioni riconvertite in punti di sosta, gallerie rivestite da street art, e lunghi rettilinei tra i campi. Qui il silenzio è rotto solo dal fruscio delle ruote sull’asfalto e dal canto degli uccelli. La fatica diventa meditazione. Arrivati a Bologna, il viaggio cambia ritmo. Ma anche qui, la città accoglie il cicloturista con infrastrutture adeguate, percorsi urbani dedicati e l’immancabile offerta gastronomica. Per molti, Bologna è la tappa finale. Per altri, solo una pausa prima di proseguire verso sud, seguendo il sogno della EuroVelo 7, la grande via ciclabile europea che unisce Capo Nord a Malta.La Ciclovia del Sole non è un’impresa sportiva: è una celebrazione del viaggio lento, accessibile a tutti. Bastano una bici, una borraccia e voglia di lasciarsi sorprendere.E proprio lì, tra una pedalata e l’altra, si riscopre un’Italia vera, che sp Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 giorni, 11 ore fa
La terza tappa del Giro d’Italia
Il Giro d’Italia continua a sorprendere con la sua terza tappa, un affascinante anello di 160 km con partenza e arrivo a Valona (Vlorë), affacciata sul mar Adriatico. Una frazione che, nel suo sviluppo attorno al monte Maja Qores, un’imponente vetta di oltre 2000 metri, unisce paesaggi spettacolari a un profilo altimetrico tutt’altro che semplice. La prima parte della tappa si sviluppa lungo la valle del fiume Shushicë, su strade ampie e veloci che favoriranno un’andatura sostenuta e potrebbero vedere tentativi di fuga da parte di corridori in cerca di visibilità. Ma è solo un’illusione di tranquillità: la seconda metà della frazione cambia completamente tono. Numerosi saliscendi spezzano il ritmo e preparano il terreno alle due salite principali della giornata, che metteranno alla prova la resistenza e la capacità di recupero degli atleti. Con un dislivello complessivo di circa 2800 metri, questa tappa è tra le più dure della prima settimana, e rappresenta una vera prova di maturità per chi punta alla classifica generale. L’altimetria, combinata al panorama spettacolare offerto dal contrasto tra mare e montagna, rende la Valona-Valona una delle frazioni più suggestive di questa edizione. È l’ultima occasione sul suolo albanese prima del trasferimento in Italia, e i corridori lo sanno: chi ha ambizioni di alta classifica dovrà iniziare a farsi vedere. Perché al Giro, ogni giornata può cam Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 giorni, 7 ore fa
L'amministrazione comunale di Sassuolo punta sulla bicicletta.
La città di Sassuolo ha avviato un’importante iniziativa per promuovere la mobilità sostenibile e incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. La scorsa settimana sono infatti iniziati i lavori del progetto “Bike to Work”, che prevede interventi di manutenzione straordinaria e realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili, destinati a migliorare l’infrastruttura urbana dedicata ai ciclisti. Questi lavori, che dureranno complessivamente 90 giorni, si concentreranno su due aree principali della città. Il primo intervento riguarda via San Francesco, nel tratto compreso tra via Matteotti e via Divisione Acqui. Qui, il progetto prevede la messa a norma del percorso ciclopedonale già esistente. Questo tratto, molto frequentato sia dai ciclisti che dai pedoni, necessitava da tempo di un aggiornamento per garantire maggiore sicurezza e accessibilità. I lavori in quest’area sono iniziati nella zona adiacente alla Chiesa di Sant’Antonio ‘ai fratini’, un punto di riferimento importante per la comunità locale. Una volta completato questo intervento, i lavori si sposteranno sulla seconda area di interesse. Il secondo intervento avverrà in via Regina Pacis, nel tratto compreso tra via Vittime 11 Settembre e la fermata dell’autobus. Qui verrà realizzato un nuovo tratto di percorso ciclopedonale, colmando una lacuna nell’infrastruttura attuale e migliorando la connessione tra diverse aree della città. Questa nuova pista ciclabile non solo offrirà un percorso sicuro per chi si sposta in bicicletta, ma contribuirà anche a ridurre il traffico automobilistico, incentivando l’uso di mezzi di trasporto ecologici. Il progetto “Bike to Work” si inserisce in una più ampia strategia di Sassuolo volta a promuovere uno stile di vita più sano e sostenibile, riducendo l’impatto ambientale dei trasporti e migliorando la qualità della vita urbana. L’amministrazione comunale ha espresso grande soddisfazione per l’avvio di questi lavori, sottolineando l’importanza di investire i Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 giorni, 11 ore fa
Seconda Tappa del Giro d’Italia
Dopo il battesimo albanese con la movimentata tappa Durazzo–Tirana, il Giro d’Italia 2025 entra subito nel vivo con una cronometro individuale nel cuore della capitale. Sono solo 13,7 chilometri, ma sufficienti per creare distacchi significativi e iniziare a delineare con maggiore chiarezza la classifica generale. Il tracciato si snoda interamente nel centro urbano di Tirana, trasformato per un giorno in un’arena tecnica dove i cronoman più esperti potranno mettere in mostra tutte le loro qualità. Curve strette, cambi di direzione, rilanci continui: non sarà solo una sfida contro il cronometro, ma anche contro la capacità di mantenere fluidità e precisione nella guida. L’assenza di salite vere e proprie rende questa prova accessibile a un’ampia gamma di corridori, ma saranno i veri specialisti del tempo a fare la differenza. Qui conteranno i dettagli: la scelta delle traiettorie, la gestione dello sforzo e il perfetto equilibrio tra esplosività e controllo. In un Giro che si preannuncia duro e selettivo, ogni secondo guadagnato può pesare come oro. Questa cronometro è la prima vera occasione per i pretendenti alla maglia rosa di testarsi a viso aperto. Alcuni cercheranno di limitare i danni, altri proveranno a prendersi la leadership: comunque vada, al termine di questa giornata Tirana avrà un nuovo leader, e il Giro comincerà a parlare la lingua Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 6 giorni, 2 ore fa
Grave investimento a Parabiago: ciclista trasportato in ospedale in codice rosso
Momenti di tensione nel tardo pomeriggio in viale Lombardia, dove un ciclista è rimasto gravemente ferito in un incidente stradale che ha richiesto l’intervento urgente dei soccorsi. L’uomo, coinvolto in uno scontro con un altro veicolo, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano.Erano circa le 18.00 quando, sotto una pioggia battente e nel pieno del traffico dell’ora di punta, si è verificato l’impatto. La dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio degli agenti della Polizia Locale di Parabiago, immediatamente accorsi sul posto per mettere in sicurezza l’area e regolare la viabilità fortemente compromessa.Nel frattempo, un’ambulanza e un’automedica, entrambe attivate in codice rosso, hanno raggiunto rapidamente il luogo dell’incidente. Il personale sanitario ha prestato le prime cure al ciclista, che presentava traumi significativi. Dopo le medicazioni iniziali, l’uomo è stato trasferito d’urgenza al Niguarda, uno dei centri traumatologici di riferimento in Lombardia.L’incidente ha provocato rallentamenti e code lungo viale Lombardia per oltre un’ora, con disagi per automobilisti e pendolari. Fondamentale l’azione degli agenti della Locale, che hanno deviato il traffico e garantito la sicurezza fino alla rimozione dei mezzi coinvolti.Le condizioni del ferito restano riservate, mentre proseguono gli accertamenti per chiarire le responsabilità e comprendere se la pioggia e la Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 6 giorni, 11 ore fa
La prima tappa del Giro d’Italia
La prima tappa del Giro d’Italia segna un debutto storico e spettacolare: per la prima volta la corsa rosa prende il via da Durazzo, in Albania, con un tracciato che promette scintille sin dal primo giorno. I corridori affronteranno 160 chilometri fino a Tirana, in una frazione che mescola paesaggi mozzafiato e un profilo altimetrico tutt’altro che banale. Il percorso si apre con una lunga cavalcata pianeggiante lungo la costa adriatica, dove il gruppo potrà trovare un primo ritmo e dove gli sprinter cercheranno di tenere il controllo della corsa. Ma sarà solo un’illusione di tranquillità. Dopo circa metà tappa, il terreno comincia a cambiare: si entra nell’interno albanese e si affronta la salita di Gracen, un’ascesa che non farà selezione definitiva, ma inizierà a testare le gambe. Il vero banco di prova arriva però nel finale, con due salite ravvicinate caratterizzate da pendenze importanti. In queste rampe si decideranno le prime differenze significative in classifica. Chi vuole indossare la maglia rosa non potrà restare nascosto: serviranno forza, coraggio e una squadra pronta a lottare già dal primo giorno. Con i suoi 1800 metri di dislivello complessivo, questa prima tappa si configura come un’apertura impegnativa, lontana dai tradizionali prologhi o tappe per velocisti. È una dichiarazione d’intenti degli organizzatori: questo Giro sarà duro, selettivo e spettacolare sin dal primo colpo di pedale. E a Tirana, i riflettori s Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana fa
Rottofreno: in fase di completamento la nuova ciclopedonale sulla SP48
È ormai alle battute finali il cantiere per la realizzazione della pista ciclopedonale lungo la Strada Provinciale 48 di Centora, infrastruttura voluta dalla Provincia di Piacenza per garantire maggiore sicurezza agli utenti deboli della strada, come pedoni e ciclisti. Il nuovo tracciato, che collega il centro abitato di Rottofreno alla frazione di Centora, si estende per circa un chilometro e 140 metri, con una larghezza complessiva di 2,70 metri. Ai lati, due banchine completano l’opera, rendendola più fruibile e sicura anche in caso di traffico veicolare intenso. Un elemento distintivo del progetto è la pavimentazione pigmentata della pista: una scelta non soltanto tecnica ma anche estetica, frutto di precise indicazioni emerse durante il procedimento di valutazione paesaggistica. Il colore selezionato consente infatti un migliore inserimento nel contesto rurale e urbano, minimizzando l’impatto visivo e valorizzando il territorio attraversato. La nuova ciclopedonale rappresenta un passo concreto nella direzione della mobilità dolce, un’infrastruttura che risponde a esigenze ambientali, di sicurezza e di qualità della vita. Una volta ultimata, favorirà gli spostamenti quotidiani in bicicletta o a piedi tra i due centri, incentivando forme di trasporto sostenibile in un’area dove il traffico locale è in costante crescita.I lavori, avviati nei mesi scorsi, si concluderanno nelle prossime settimane, salvo imprevisti legati alle condizioni meteorologiche Continua a leggere - Carica di più