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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 13 ore, 22 minuti fa

    Una nuova pista ciclabile lungo il torrente Sansobbia: mobilità sostenibile e rigenerazione urbana a Luceto Nel cuore di Albisola Superiore, un nuovo progetto si prepara a trasformare il volto della città: la realizzazione di una pista ciclabile lungo il torrente Sansobbia. Un’infrastruttura che non sarà soltanto un percorso per ciclisti, ma un vero e proprio tassello di rigenerazione urbana, pensato per integrare e valorizzare l’area sportiva di Luceto. L’iniziativa, che si collegherà alla bike lane già presente sulla SP2, nasce da una visione più ampia dell’amministrazione comunale: un piano che punta a restituire spazi vivibili, accessibili e sostenibili alla cittadinanza. L’obiettivo è ambizioso, ma ben chiaro: promuovere una mobilità dolce e rispettosa dell’ambiente, riducendo allo stesso tempo situazioni di degrado e marginalizzazione sociale. L’area di Luceto, già caratterizzata da una forte vocazione sportiva, potrà così contare su un’infrastruttura in grado di attrarre residenti e turisti, favorendo uno stile di vita attivo e salutare. Il tracciato ciclabile lungo il Sansobbia offrirà un collegamento diretto e sicuro tra il verde urbano, gli impianti sportivi e la viabilità principale, creando un corridoio ecologico che valorizzerà anche il paesaggio fluviale. Ma non si tratta solo di un intervento pratico: è un investimento culturale. Riqualificare significa anche dare nuova identità ai luoghi, stimolare senso di appartenenza e cura del territorio. In questo senso, la nuova ciclabile rappresenta un simbolo di una città che guarda avanti, che sceglie di crescere in modo sostenibile e inclusivo. Albisola Superiore dimostra così che rigenerare non vuol dire solo costruire, ma anche ripensare, connettere, migliorare. E questa pista ciclabile ne sarà un ese Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 13 ore, 23 minuti fa

    25 aprile su due ruote: torna a Messina la "Pedalata Resistente" La memoria si muove, e lo fa a pedali. Anche quest’anno l’associazione FIAB Messina Ciclabile, in collaborazione con UISP, torna a proporre la “Pedalata Resistente”, l’iniziativa che unisce sport, memoria e partecipazione civica in occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione. Un evento che è ormai diventato una tradizione per la città di Messina, capace di riunire ciclisti di ogni età per celebrare i valori della libertà e della resistenza… in sella a una bici. Il Comune ha dato il via libera con l’ordinanza viabile n. 551 del 18 aprile, ufficializzando un percorso che attraverserà i luoghi simbolici della città, rendendo omaggio alla storia e al territorio. Il programma è semplice ma ricco di significato: Il raduno è previsto alle 9.15 presso il rifugio antiaereo Galleria Giuseppe Maria Occhipinti (Galleria S. Marta), autentico luogo della memoria. La partenza sarà alle 9.30 da via G. Pascoli, per poi snodarsi attraverso le principali arterie cittadine: via C. Botta, via T. Cannizzaro, via Porta Imperiale e una prima sosta in piazza Lo Sardo, dove la storia si fa presente. Si prosegue poi in via A. Martino, via Cesare Battisti e fino alla rotatoria Boris Giuliano, per arrivare al Cimitero Monumentale, dove ci sarà un’altra sosta di riflessione. Da lì si riprenderà verso via San Cosimo, piazza Dante Alighieri, via Lucania, di nuovo via Catania, rotatoria Boris Giuliano, via Cesare Battisti e infine all’Università, dove è prevista un’ulteriore sosta simbolica. Il percorso si concluderà attraversando largo San Giacomo, via Loggia dei Mercanti, via Argentieri, con arrivo intorno alle 11 in piazza Unione Europea, cuore istituzionale e civile di Messina. La “Pedalata Resistente” non è solo una passeggiata in bicicletta: è un’occasione per vivere la città in modo diverso, per raccontare la Resistenza ai più giovani, per dare spazio a una mobilità dolce e consapevole. E soprattutto, per ricordare che la libertà – come la bicicl Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 giorno, 15 ore fa

    Lentezza che Rigenera: Il Cicloturismo tra Natura, Cultura e Libertà C’è un modo diverso di viaggiare, lontano dalle strade trafficate e dagli itinerari preconfezionati. È il cicloturismo, un modo di scoprire il mondo al ritmo delle pedalate, dove ogni chilometro racconta una storia, ogni salita è una sfida, e ogni discesa un premio. Viaggiare in bicicletta significa scegliere la lentezza, ma non quella che frena: è una lentezza che amplifica. Che ti fa ascoltare il fruscio delle foglie, sentire l’odore dell’erba bagnata al mattino, scambiare due parole con un contadino sul ciglio di una stradina sterrata. In sella non sei solo un turista: diventi parte del paesaggio. Uno degli aspetti più affascinanti del cicloturismo è la libertà. Nessun check-in, nessun orario da rispettare. Il viaggio si costruisce pedalata dopo pedalata, lasciando spazio all’imprevisto. Una deviazione inaspettata può portare a un borgo nascosto, una trattoria con cucina casalinga, o un punto panoramico da togliere il fiato. Il nostro Paese è un paradiso per chi ama il turismo lento: dalle Dolomiti al Salento, dalle colline toscane alle vie fluviali del Po, ogni regione offre percorsi mozzafiato, reti ciclabili sempre più curate e accoglienza pensata su misura per i viaggiatori su due ruote. E non serve essere atleti: con un po’ di allenamento o una bici a pedalata assistita, tutti possono vivere l’emozione del viaggio. Cicloturismo è anche sostenibilità: significa lasciare un’impronta leggera, rispettare i territori e contribuire all’economia locale. È un modo etico e consapevole di scoprire il mondo. Se non l’hai ancora fatto, prova a partire. Bastano una bicicletta, una mappa (anche mentale), e la voglia di lasciarsi sorprendere. Perché alla fine, nel cicloturismo, non con Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 giorni, 17 ore fa

    Viaggio in Bicicletta nelle Marche: Tra Borghi, Colline e Mare Le Marche, regione del centro Italia sospesa tra l’Appennino e l’Adriatico, sono un vero paradiso per i ciclisti. Poco affollate, autentiche e straordinariamente varie, offrono percorsi adatti a ogni livello, dalla tranquilla pedalata lungo il mare fino alle impegnative salite sui Monti Sibillini. In questo articolo ti porto a scoprire un itinerario in bicicletta alla scoperta delle meraviglie marchigiane, attraversando borghi storici, paesaggi mozzafiato, vigneti e parchi naturali. Preparazione al viaggio Prima di partire, è fondamentale pianificare bene. Le Marche offrono oltre 3000 km di percorsi ciclabili tra strade asfaltate e sterrati, quindi scegli in base al tuo livello di allenamento e al tipo di bici (strada, gravel, MTB, e-bike). Primavera e inizio autunno sono i periodi ideali: il clima è mite e la natura è nel suo massimo splendore. Tappa 1: Da Pesaro a Senigallia (circa 50 km) Il viaggio parte dal nord della regione, a Pesaro, elegante città sul mare con una lunga pista ciclabile che costeggia l’Adriatico. Da qui si pedala verso sud lungo la Strada Panoramica San Bartolo, una delle più belle d’Italia. Tra saliscendi dolci, si attraversa il Parco Naturale del Monte San Bartolo, con vedute spettacolari sul mare. Dopo una sosta a Fiorenzuola di Focara, si prosegue fino a Senigallia, famosa per la Spiaggia di Velluto e l’atmosfera rilassata. Tappa 2: Verso l’entroterra – Senigallia, Arcevia, Genga (circa 60 km) Abbandonando la costa, si entra nel cuore verde delle Marche. La strada sale dolcemente verso Arcevia, circondata da nove castelli medievali. Dopo aver visitato il borgo, si scende verso Genga, porta d’ingresso delle spettacolari Grotte di Frasassi, uno dei complessi carsici più grandi d’Europa. Dormire nei piccoli agriturismi della zona significa vivere l’ospitalità marchigiana e gustare prodotti locali come salumi, formaggi e vini del territorio. Tappa 3: Cuore dell’Appennino – Genga, Fabriano, Camerino (circa 70 km) La terza giornata è dedicata alla scoperta dell’entroterra appenninico. Fabriano è la città della carta, con un centro storico affascinante e il Museo della Carta e della Filigrana. La strada diventa più impegnativa salendo verso Camerino, città universitaria ricca di storia. Le viste panoramiche sulle colline circostanti ripagano ogni sforzo. Tappa 4: Dai Monti al Mare – Camerino, Macerata, Civitanova Marche (circa 80 km) Da Camerino si scende dolcemente verso Macerata, conosciuta per lo Sferisterio e i festival culturali estivi. Poi si pedala tra vigneti di Verdicchio e Rosso Conero verso la costa. Arrivati a Civitanova Marche, si può fare un meritato bagno in mare e festeggiare la fine del viaggio con una cena a base di pesce fresco. Varianti e percorsi alternativi Monte Conero e Riviera del Conero: perfetta per i ciclisti esperti, con salite panoramiche e viste mozzafiato su Numana e Sirolo. Monti Sibillini: per chi ama la MTB o il gravel, offre percorsi spettacolari tra boschi, pascoli e leggende. Percorso del Fiume Esino: ciclabile tranquilla ideale per famiglie o principianti. Consigli utili Equipaggiamento: casco, luci, kit di riparazione e borraccia sempre a portata di mano. Alloggi bike-friendly: molti agriturismi e B&B offrono servizi per ciclisti, come ricoveri sicuri e colazioni energetiche. Gastronomia: approfitta del viaggio per assaggiare piatti tipici come vincisgrassi, olive all’ascolana, ciauscolo e i vini DOC. Un viaggio in bicicletta nelle Marche è un’esperienza unica, che unisce sport, natura, cultura e buon cibo. Che tu sia un cicloturista esperto o un appassionato alle prime armi, qui troverai percorsi mozzafiato e un’accoglienza autentica. Pedalare tra le dolci colline marchigiane è un modo perfetto per rallentare e godersi la Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 giorni, 10 ore fa

    Una Nuova Pista Ciclabile Collegherà Rivoli a Grugliasco. La Regione Piemonte ha recentemente annunciato un importante progetto che interesserà i comuni di Rivoli, Collegno e Grugliasco: una nuova pista ciclabile che collegherà queste città, promuovendo la mobilità sostenibile nella regione. L’opera, che prevede un investimento di 2,3 milioni di euro finanziati dal fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), rappresenta un passo significativo verso una maggiore integrazione delle infrastrutture ciclabili nel territorio piemontese. La pista ciclabile, che avrà una lunghezza complessiva di 4 chilometri, non solo faciliterà gli spostamenti quotidiani tra i comuni coinvolti, ma offrirà anche un’opzione sicura e sostenibile per i residenti che desiderano muoversi in bicicletta. L’intervento è parte di una strategia più ampia della Regione Piemonte volta a migliorare la rete di piste ciclabili, ridurre le emissioni di CO2 e incentivare l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’automobile. Il Comune di Collegno, destinatario dei fondi stanziati, avrà il compito di gestire la realizzazione dell’opera. Questo progetto non solo valorizzerà il territorio collegnese, ma rafforzerà anche i collegamenti tra le città limitrofe, promuovendo uno stile di vita più sano e contribuendo alla riduzione del traffico veicolare. La nuova pista ciclabile sarà un’infrastruttura moderna, progettata per rispondere alle esigenze di ciclisti di ogni livello, e contribuirà a rendere il territorio sempre più accessibile e sostenibile. L’opera è attesa con entusiasmo dai cittadini e dalle amministrazioni locali, che vedono in questo progetto un’opportunità per migliorare la qualità della vita e incentivare il turismo locale. Con questo nuovo percorso ciclabile, la Regione Piemonte conferma il proprio impegno nel promuovere politiche di mobilità green e nel sostenere progetti che favoris Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 giorni, 13 ore fa

    La Vélo Francette: un viaggio cicloturistico nel cuore della Francia La Vélo Francette è uno dei percorsi ciclabili più affascinanti della Francia, perfetto per chi ama il cicloturismo e vuole scoprire il territorio in modo sostenibile e lento. Questo itinerario si snoda per circa 600 km, collegando il Canale della Manica con l’Oceano Atlantico, da Ouistreham, vicino a Caen, fino a La Rochelle. Attraversando paesaggi mozzafiato, piccoli borghi, città storiche e parchi naturali, La Vélo Francette rappresenta un’immersione completa nella bellezza e nella tranquillità della campagna francese. Il percorso nella regione della Normandia Il tratto iniziale della Vélo Francette inizia nella città costiera di Ouistreham, famosa per il suo porto e le vicine spiagge dello sbarco del D-Day. Da qui, i ciclisti si dirigono verso l’entroterra, attraversando la vivace città di Caen, ricca di storia e cultura. Lungo il percorso, si possono visitare luoghi iconici come il Castello di Caen e l’Abbazia aux Hommes, capolavori architettonici che ricordano il passato normanno della regione. Proseguendo, si incontrano paesaggi rurali idilliaci, con strade di campagna tranquille, boschi e fiumi che accompagnano i ciclisti fino al Parco Naturale Regionale delle Paludi del Cotentin e del Bessin. Questo tratto è perfetto per chi ama la natura incontaminata, con le sue zone umide che ospitano una grande varietà di fauna e flora. Attraverso la Valle della Mayenne Dopo aver lasciato la Normandia, la Vélo Francette continua attraverso la Valle della Mayenne, dove il percorso segue l’omonimo fiume, regalando paesaggi bucolici e tranquilli. Lungo questa sezione, i ciclisti incontrano piccoli villaggi e cittadine affascinanti come Laval, nota per il suo castello medievale che domina il fiume. Nel cuore della Francia: Angers e la Valle della Loira Uno dei momenti clou del percorso è l’arrivo ad Angers, porta d’accesso alla Valle della Loira. Questa città storica è famosa per il suo castello, che ospita l’Arazzo dell’Apocalisse, una delle più opere tessili medievali al mondo. Qui i ciclisti possono prendersi una pausa per esplorare il centro storico e godere delle specialità locali. Destinazione finale: La Rochelle Il viaggio in bicicletta si conclude nella pittoresca città portuale di La Rochelle, sulla costa atlantica. Con le sue strade acciottolate, i portici storici e il celebre porto antico, La Rochelle offre un finale perfetto per un’avventura indimenticabile. Qui, i ciclisti possono rilassar Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 giorni, 15 ore fa

    Castelnuovo lancia la segnaletica fotoluminescente: nuova luce sulla ciclabile Modena-Vignola Un passo concreto verso una mobilità più sicura e sostenibile arriva da Castelnuovo Rangone, dove il Comune ha avviato una sperimentazione innovativa sulla ciclabile Modena-Vignola, una delle direttrici più frequentate dagli amanti delle due ruote nel territorio modenese. Il progetto introduce una nuova segnaletica orizzontale fotoluminescente, pensata per migliorare la visibilità e la sicurezza dei ciclisti, soprattutto nelle ore serali. La novità riguarda un tratto di circa un chilometro, situato in aperta campagna tra le frazioni di San Lorenzo e Cavidole. Qui, grazie a una speciale vernice in grado di assorbire la luce solare durante il giorno e di restituirla al calare del sole, le linee della pista ciclabile si illuminano di verde creando un effetto suggestivo e altamente funzionale. L’intervento si inserisce in una visione più ampia di valorizzazione della mobilità dolce, tema su cui l’amministrazione comunale sta investendo con crescente attenzione. “Sicurezza e innovazione devono andare di pari passo – sottolineano i promotori – ed è proprio grazie a soluzioni semplici ma efficaci come questa che possiamo incentivare l’uso quotidiano della bicicletta, anche nelle fasce orarie meno illuminate”. La tecnologia fotoluminescente rappresenta una risposta sostenibile alle esigenze di visibilità notturna, senza necessità di alimentazione elettrica o impianti complessi. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, il sistema offre anche un contributo estetico, trasformando il percorso ciclabile in una vera e propria “via luminosa” immersa nella natura. Se i risultati della sperimentazione saranno positivi, non si esclude un’estensione del progetto ad altri tratti del percorso o ad altre piste ciclabili del territorio. Castelnuovo si conferma così un laboratorio di idee per una mobilità più green e sicura, dimostrando come a Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 giorni, 15 ore fa

    Treviso, doppio furto nello stesso garage: la Polizia Locale recupera due bici e smaschera un giro di ricettazione Una vicenda che ha dell’incredibile arriva dal quartiere San Liberale di Treviso, dove un cittadino si è visto sottrarre due biciclette di valore dal proprio garage in momenti diversi. Ma a rimettere le cose al loro posto ci ha pensato il Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, che ha condotto un’indagine precisa e determinata, culminata nel recupero di entrambi i mezzi rubati. Il punto di svolta è arrivato grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza urbana, che hanno guidato gli agenti verso una palazzina nella zona nord della città. Proprio lì, all’interno di un’abitazione, sono state ritrovate sia la bicicletta trafugata di recente, sia quella scomparsa alcune settimane prima, appartenenti entrambe allo stesso proprietario. Il blitz ha portato alla luce anche altre biciclette, ora sotto verifica per accertarne la provenienza. Il sospetto, tutt’altro che remoto, è che si tratti di refurtiva legata ad una serie più ampia di furti in città. Durante l’operazione, gli agenti hanno anche identificato le persone che facevano uso dei mezzi trafugati. I soggetti sono stati condotti al Comando di Polizia Locale, dove è scattata la denuncia a piede libero per ricettazione in concorso. Un intervento che sottolinea l’efficacia della sinergia tra tecnologia e attività investigativa, ma anche l’importanza della videosorveglianza come strumento cruciale per la tutela della sicurezza urbana. Per i residenti di San Liberale, un segnale concreto che il territorio è presidiato Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 6 giorni, 13 ore fa

    Pasqua in sella: 5 itinerari cicloturistici imperdibili in Italia per una vacanza di primavera su due ruote La Pasqua è il momento perfetto per riscoprire il piacere del viaggio lento, pedalando tra paesaggi che si risvegliano con i colori della primavera. L’Italia, con la sua varietà di territori e una rete ciclabile in costante espansione, offre infinite opportunità per i cicloturisti, dalle famiglie ai viaggiatori più esperti. Ecco cinque itinerari selezionati per chi vuole trascorrere le vacanze pasquali all’aria aperta, tra natura, cultura e buon cibo. 1. La Via Claudia Augusta – Dal Lago di Resia a Trento Lunghezza: circa 150 km Difficoltà: media Durata consigliata: 2-3 giorni Percorrere la Via Claudia Augusta significa immergersi in una delle vie romane più antiche d’Europa. Partendo dal Lago di Resia, con il suggestivo campanile sommerso, si attraversa l’Alta Val Venosta e si scende fino a Trento, tra meleti in fiore e piccoli borghi alpini. Ottima segnaletica, piste ciclabili ben tenute e un paesaggio che cambia continuamente rendono questo percorso perfetto per una pausa pasquale rigenerante. Da non perdere una sosta a Glorenza, una delle città murate più belle dell’arco alpino. 2. La Ciclovia del Mincio – Da Peschiera a Mantova Lunghezza: 45 km (solo andata) Difficoltà: facile Durata consigliata: 1 giorno (o con ritorno il giorno seguente) Ideale per una gita pasquale in famiglia, la Ciclovia del Mincio si snoda lungo il fiume omonimo, su un tracciato pianeggiante e asfaltato che collega il Lago di Garda a Mantova. Il paesaggio è idilliaco: campi coltivati, antichi mulini, ponti in legno e silenziosi canali. Arrivati a Mantova, si può approfittare del weekend per visitare il Palazzo Ducale, gustare una torta sbrisolona e rilassarsi lungo i laghi che circondano la città. 3. Il Salento in bicicletta – Tra Otranto, Santa Maria di Leuca e Gallipoli Lunghezza: 150-180 km (a seconda delle tappe) Difficoltà: media Durata consigliata: 3-4 giorni Per chi desidera abbinare il mare alla bicicletta, il Salento è la meta ideale. A Pasqua, le temperature sono perfette e le strade ancora poco trafficate. Si parte da Otranto, si pedala lungo la litoranea adriatica tra scogliere e paesaggi lunari, si arriva a Santa Maria di Leuca – dove i due mari si incontrano – e si risale sul versante ionico fino a Gallipoli. Tra uliveti secolari, masserie e antichi centri storici, questo itinerario è un concentrato di bellezza, storia e sapori autentici. 4. Le Langhe in bici – Tra colline, vigneti e borghi patrimonio UNESCO Lunghezza: 100-130 km Difficoltà: medio-alta (molte salite) Durata consigliata: 2-3 giorni Per chi ama le sfide, la primavera è il momento migliore per affrontare le colline delle Langhe in bicicletta. Da Alba si può disegnare un percorso ad anello passando per Barolo, La Morra, Monforte d’Alba e Neive. Le strade panoramiche regalano viste mozzafiato sui vigneti ordinati e sui castelli che punteggiano le creste. Una pedalata tra cultura enogastronomica e bellezze paesaggistiche, da concludere con un pranzo a base di tajarin al tartufo o un bicchiere di Dolcetto. 5. La Ciclovia Spoleto-Norcia – Un percorso tra storia e natura Lunghezza: 51 km Difficoltà: media (presenza di gallerie e tratti sterrati) Durata consigliata: 1-2 giorni Questo tracciato segue il tracciato della vecchia ferrovia dismessa, attraversando ponti ad arco, gallerie scavate nella roccia e boschi incantati. È un viaggio suggestivo che collega Spoleto a Norcia, nel cuore dell’Umbria più autentica. In primavera, le valli sono verdi e profumate, perfette per respirare a pieni polmoni la bellezza della natura. A Norcia, meritano una sosta le botteghe artigiane e le specialità locali, dal prosciutto alle lenticchie. Consigli pratici per la in bici Controlla la meteo: in primavera il tempo è variabile, porta sempre con te un impermeabile e strati tecnici. Prepara la bici: un check-up completo prima della partenza è essenziale, soprattutto se affronti percorsi collinari o sterrati. Sfrutta i treni regionali: molti itinerari sono facilmente raggiungibili e combinabili con il trasporto ferroviario. Pasqua è l’occasione perfetta per uscire dall’inverno e lasciarsi ispirare da nuovi orizzonti, pedalando tra paesaggi che rinascendo ci ricordano quanto sia preziosa la lentezza. Che tu voglia rilassarti o mettert Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 6 giorni, 13 ore fa

    Vallette più vicina al centro: in arrivo la nuova pista ciclabile, completamento previsto per settembre Buone notizie per chi si muove in bicicletta a Torino: entro settembre 2025 sarà ultimato il nuovo collegamento ciclabile che unirà il quartiere Vallette al cuore della città. Il tracciato, lungo circa tre chilometri, partirà da via Traves e raggiungerà corso Grosseto, proseguendo fino all’ingresso dell’Allianz Stadium. Un’infrastruttura strategica, pensata per incentivare una mobilità più sostenibile e ridurre la dipendenza dall’auto privata. Già dalle prossime settimane, però, sarà possibile utilizzare una parte del percorso, nel tratto compreso tra via delle Primule e via Sansovino. L’aggiornamento è stato fornito dall’assessora alla Transizione ecologica, Chiara Foglietta, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, segno che i lavori stanno procedendo secondo cronoprogramma. L’intervento rientra nel più ampio piano di sviluppo ciclabile della città, il Biciplan, e comporta un investimento di circa un milione e mezzo di euro. Oltre alla realizzazione del nuovo tracciato, il progetto prevede la riqualificazione dell’ultimo tratto di corso Ferrara, da via Traves a via delle Primule. Qui si sta intervenendo non solo sulla pavimentazione, ma anche sull’impiantistica semaforica e sulla creazione di nuove isole pedonali, con l’obiettivo di rendere più sicuri gli attraversamenti. Dei sei nuovi impianti semaforici previsti, quattro sono già stati completati: corso Ferrara all’intersezione con via Traves, via delle Primule, corso Molise e strada Altessano. È quasi terminato anche l’adeguamento dell’impianto tra corso Grosseto e via Sansovino. Manca all’appello solo l’intervento tra corso Grosseto e piazza Manno, che sarà l’ultimo tassello del progetto. Questa nuova pista ciclabile rappresenta un passo avanti concreto verso una città più verde, accessibile e sicura. Un’infrastruttura che non solo collega due aree importanti di Torino, ma che riconnette simbolicamente la periferia al centro, Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana fa

    San Severino, tragedia sulla Settempedana: muore ciclista di 33 anni Un dramma improvviso ha spezzato la vita di Pietro Fabiani, 33 anni, originario di Montecassiano. Ieri, intorno alle 13.30, mentre percorreva la provinciale Settempedana in sella alla sua bici da corsa, in direzione Macerata, è rimasto vittima di un tragico incidente nei pressi dell’ospedale di San Severino, a pochi metri dal supermercato “Sì con te”.Secondo una prima ricostruzione, ancora in fase di verifica, il giovane avrebbe perso l’equilibrio cadendo sull’asfalto proprio mentre un mezzo agricolo sopraggiungeva alle sue spalle. L’impatto è stato fatale: per Fabiani non c’è stato nulla da fare. I soccorritori, giunti con due ambulanze, hanno potuto solo constatarne il decesso.I carabinieri del NORM della Compagnia di Tolentino hanno eseguito i rilievi sul luogo dell’incidente, cercando di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Decisive potrebbero rivelarsi le testimonianze di alcuni presenti.La salma del ciclista è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Macerata, dove verrà sottoposta ad accertamenti medico-legali disposti dal pubblico ministero di turno, Stefania Ciccioli.Una giornata segnata dal lutto, che lascia sgomenta la comunità di Montecassiano e tutti coloro che conoscevano Pietro, un giovane la cui passione pe Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana fa

    Imperia taglia il nastro alla ciclabile: 9 km di libertà vista mare Una domenica baciata dal sole, l’energia contagiosa di un migliaio di persone e un tracciato che si snoda tra onde e profumo di salsedine: Imperia festeggia l’inaugurazione della sua nuova pista ciclabile, nove chilometri che non sono solo asfalto, ma un invito a vivere il territorio in modo sostenibile e a ritmo lento. Il nuovo tratto collega la città alla celebre Ciclopista della Riviera dei Fiori, un progetto ambizioso che si estende per oltre 40 chilometri lungo l’ex sedime ferroviario, trasformato in una delle più belle greenway d’Europa. Il nastro è stato tagliato ufficialmente questa mattina, ma l’entusiasmo corre veloce quanto le prime biciclette che hanno inaugurato la pista: famiglie, sportivi, amanti della natura e curiosi di ogni età, tutti uniti dallo stesso desiderio di libertà e scoperta. Il tracciato imperiese non è solo una via di collegamento, ma una finestra continua sul mare. Curve dolci, scorci panoramici, aree di sosta attrezzate e accessi facilitati rendono la nuova pista un vero gioiello per residenti e turisti. Un’opera che valorizza il paesaggio, promuove la mobilità dolce e apre nuove prospettive per il turismo outdoor. “Questo è un giorno di festa per la città e per tutta la Liguria,” ha commentato il sindaco durante l’inaugurazione. “La ciclabile non è solo un’infrastruttura, ma un simbolo di rinascita, di rispetto per l’ambiente e di visione per il futuro.” Con l’arrivo della bella stagione, i nove chilometri appena aperti si candidano a diventare una delle mete preferite per chi cerca relax, sport e bellezza a pochi passi dal mare. Un passo avanti verso una mobilità più verde Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 1 giorno fa

    Tra colline, borghi e mare: cicloturismo nella provincia della Spezia La provincia della Spezia è spesso associata alle celebri Cinque Terre, ma chi viaggia in bicicletta sa che il vero cuore di questo territorio pulsa anche altrove, lontano dalle folle e dai sentieri battuti. Tra le valli silenziose della Val di Vara, le alture della Lunigiana ligure e le suggestioni del Golfo dei Poeti, si snoda un itinerario che unisce natura, storia e sapori autentici. Un viaggio lento tra Val di Vara e Lunigiana ligure Partiamo da Brugnato, uno dei borghi più caratteristici dell’entroterra spezzino. Inserito nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”, è una base ideale per esplorare la Val di Vara, conosciuta anche come “la valle del biologico” per la forte vocazione all’agricoltura sostenibile. Le strade sono tranquille, ben asfaltate e immerse nel verde, perfette per un viaggio su due ruote. Salendo verso Varese Ligure, si affronta un dislivello impegnativo ma gratificante: i panorami si aprono su boschi, pascoli e piccoli nuclei rurali dove il tempo sembra essersi fermato. Il borgo, con la sua pianta circolare medievale e le case color pastello, offre uno spunto di sosta interessante. Da qui, chi ha gambe allenate può proseguire verso il passo del Bocco, sconfinando temporaneamente in Emilia, per poi rientrare nella Lunigiana ligure attraverso strade panoramiche poco trafficate. Il fascino nascosto della bassa Val di Magra Scendendo verso la costa, ci si imbatte nella piana della Val di Magra, dove il fiume omonimo segna il confine naturale con la Toscana. Le piste ciclabili lungo l’argine offrono un’opportunità rilassante per pedalare tra campi coltivati e piccoli centri storici come Sarzana e Ameglia. Sarzana, in particolare, è un vero gioiello: il centro storico ben conservato, le fortezze e l’atmosfera culturale la rendono una tappa perfetta per chi ama unire sport e arte. A pochi chilometri da qui, si può deviare verso Montemarcello, frazione arroccata del comune di Ameglia. Il percorso si fa più impegnativo, ma la vista sul Golfo dei Poeti e sull’estuario del Magra ripaga ogni sforzo. Da Montemarcello è possibile scendere verso Lerici, percorrendo una delle strade costiere più scenografiche della Liguria orientale, ideale da affrontare nelle prime ore del mattino per evitare traffico. Cultura, sapori e accoglienza Un viaggio in bicicletta nella provincia della Spezia non è solo paesaggio: è anche cultura materiale, accoglienza familiare e gastronomia autentica. Le trattorie dell’entroterra propongono piatti a base di funghi, testaroli, formaggi locali e vini della Colli di Luni DOC. I ciclisti troveranno ovunque strutture bike-friendly, agriturismi e B&B attrezzati per il turismo lento.Scegliere la provincia della Spezia per un viaggio in bicicletta significa immergersi in una Liguria meno conosciuta ma autentica, fatta di salite impegnative, discese adrenaliniche, incontri sinceri e silenzi preziosi. Un territorio che si s Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 2 giorni fa

    Pedalando tra Mare e Monti: Un Itinerario Cicloturistico nella Provincia di Salerno La provincia di Salerno è un vero paradiso per gli amanti del cicloturismo. Un territorio che si estende dal mare cristallino della Costiera Amalfitana alle dolci colline dell’entroterra cilentano, passando per borghi storici, aree naturali protette e paesaggi mozzafiato. In questo articolo, proponiamo un percorso ad anello di media difficoltà che unisce cultura, natura e gastronomia locale: da Agropoli a Castellabate, attraversando il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il Percorso: Da Agropoli a Castellabate – L’Anello del Cilento Nord Lunghezza: circa 55 km Dislivello: +900 m Difficoltà: media Tipo di percorso: asfalto (95%), sterrato leggero (5%) Bici consigliata: gravel, trekking o bici da corsa con rapporti agili Tappa 1 – Agropoli, la porta del Cilento Il punto di partenza è Agropoli, vivace cittadina sul mare dotata di una stazione ferroviaria e numerose strutture ricettive bike-friendly. Dopo una breve visita al centro storico, con il suggestivo castello angioino-aragonese e il belvedere sul Tirreno, si parte in direzione nord-est lungo la SP45. Tappa 2 – Tra colline e uliveti, verso Perdifumo e Serramezzana Lasciando la costa alle spalle, la strada si inerpica tra le colline coperte da uliveti secolari. I tornanti offrono scorci magnifici sul Golfo di Salerno. Il tratto fino a Perdifumo è uno dei più tranquilli e panoramici dell’intero itinerario. Serramezzana, uno dei borghi meno popolati della Campania, regala un’atmosfera autentica e fuori dal tempo. Tappa 3 – Castellabate: “Qui non si muore” Dopo una breve discesa e un tratto collinare, si arriva a Castellabate, patrimonio UNESCO e tra i Borghi più belli d’Italia. Da non perdere il centro storico medievale, la Basilica di Santa Maria de Gulia e la terrazza panoramica che guarda su Santa Maria e San Marco di Castellabate. Il ritorno verso Agropoli può avvenire lungo la litoranea, attraversando frazioni costiere e calette perfette per una pausa rigenerante. Consigli utili Periodo consigliato: primavera e inizio autunno, per evitare il caldo intenso estivo. Punti ristoro: presenti in ogni borgo, con cucina tipica cilentana (da provare: fusilli al ragù cilentano, mozzarella nella mortella, fichi bianchi del Cilento). Fontane e acqua: presenti, ma distanziate: meglio partire con scorta. Attrezzatura: casco, luci, kit di riparazione e mappa offline consigliati. Perché scegliere questo itinerario Il percorso unisce il piacere della pedalata al valore aggiunto del territorio: autenticità, ospitalità e un patrimonio culturale che rende ogni tappa un’esperienza. Ideale sia per cicloamatori allenati che per cicloturisti in cerca di un’avventura fuori dalle rotte più battute, l’anello Agropoli–Castellabate è un viaggio t Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 3 giorni fa

    Pedalando in Lettonia: Un Viaggio Cicloturistico tra Natura, Storia e Tradizione Baltica La Lettonia, incastonata tra Lituania ed Estonia, è una gemma del Baltico ancora poco esplorata dal cicloturismo internazionale. Con i suoi paesaggi incontaminati, le foreste che coprono oltre la metà del territorio, una costa sabbiosa che si affaccia sul Mar Baltico e città dal fascino antico, è una destinazione ideale per chi cerca un’esperienza autentica su due ruote. In questo articolo, vi porto con me in un itinerario cicloturistico attraverso la Lettonia, esplorando percorsi, curiosità, logistica e consigli utili per pianificare un’avventura indimenticabile. Perché scegliere la Lettonia per un viaggio in bicicletta La Lettonia offre un raro equilibrio tra natura selvaggia e cultura. Le distanze tra le località sono contenute, la rete stradale è ben tenuta (soprattutto fuori dalle grandi arterie), e l’atteggiamento degli automobilisti nei confronti dei ciclisti è generalmente rispettoso. Inoltre, la Lettonia fa parte della EuroVelo 10 (il Baltic Sea Cycle Route), un percorso ciclabile internazionale che segue tutta la costa baltica. Itinerario consigliato: da Riga a Liepāja passando per il Parco Nazionale di Ķemeri Giorno 1-2: Riga Il viaggio inizia nella capitale lettone, Riga. È consigliabile dedicare almeno un giorno alla visita della città vecchia (Vecrīga), patrimonio UNESCO, con le sue strade acciottolate, la cattedrale e il castello. Riga è anche un punto di partenza ideale per noleggiare biciclette da turismo ben equipaggiate. Giorno 3: Riga – Jūrmala (circa 25 km) Una tappa breve ma spettacolare. Il percorso segue la ciclabile lungo il fiume Daugava fino a raggiungere Jūrmala, elegante località balneare famosa per le sue ville in legno in stile art nouveau e le spiagge di sabbia dorata. Jūrmala è perfetta per una sosta relax e una nuotata nel Baltico. Giorno 4-5: Jūrmala – Ķemeri – Tukums (circa 55 km) Il Parco Nazionale di Ķemeri è un must per gli amanti della natura: torbiere, passerelle in legno, sorgenti sulfuree e una ricca biodiversità. Il percorso ciclabile attraversa una delle torbiere più spettacolari del Baltico, con possibilità di campeggiare o pernottare in una guesthouse immersa nel verde. Giorno 6-7: Tukums – Kuldīga (circa 80 km) Attraversando villaggi rurali e boschi silenziosi si raggiunge Kuldīga, una delle cittadine più affascinanti del Paese. Qui si trova la cascata più larga d’Europa, la Venta Rapid. Le strade sono tranquille e poco trafficate, ideali per pedalare in pace. Giorno 8-9: Kuldīga – Liepāja (circa 90 km) L’ultima tappa porta alla città di Liepāja, affacciata sull’oceano e famosa per il suo spirito alternativo. Da non perdere il quartiere di Karosta, ex base militare sovietica, oggi riconvertito in zona culturale. Il vento dell’Atlantico e l’atmosfera marina fanno da cornice perfetta alla fine di questo viaggio. Logistica e consigli pratici Quando andare: Il periodo migliore è tra maggio e settembre, quando le temperature sono miti e le giornate lunghissime. Alloggi: In Lettonia si trovano campeggi ben curati, guesthouse a conduzione familiare e ostelli bike-friendly, spesso con parcheggio sicuro per biciclette. Cibo: Cucina semplice e genuina. Da provare: zuppa di barbabietole (aukstā zupa), pane di segale e i dolci al miele. Lingua: Il lettone è la lingua ufficiale, ma l’inglese è diffuso tra i giovani e nei centri turistici. Sicurezza: È un Paese sicuro e tranquillo, anche per chi viaggia in solitaria. Un viaggio lento, un’anima autentica La Lettonia è una terra di silenzi, profumi di pino, laghi nascosti e storie antiche. In bicicletta, ogni chilometro racconta qualcosa: un incontro con un Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 4 giorni fa

    Pordenone pedala ancora: otto anni in sella verso un futuro sostenibile A Pordenone non è solo la bici a fare strada. È una filosofia, uno stile di vita, una scelta precisa: quella di mettere le persone, l’ambiente e il futuro al centro della mobilità urbana. E per l’ottavo anno di fila, questa scelta viene premiata. La città friulana si conferma infatti “Comune Ciclabile”, un riconoscimento assegnato dalla FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – che ha il polso del pedale in tutta Italia. Ma qui non si tratta solo di piste ciclabili e segnaletica ben fatta. Dietro il bollino giallo della FIAB c’è molto di più: c’è una visione. Pordenone non si limita a tollerare le biciclette, le accoglie, le integra, le promuove. Le sue strade parlano di convivenza tra mezzi, di rispetto per chi sceglie di muoversi senza inquinare, di attenzione concreta alla qualità dell’aria e dello spazio urbano. La FIAB, con le sue 160 associazioni attive sul territorio nazionale, riconosce questo spirito, premiando non solo le infrastrutture, ma anche l’impegno educativo, la coerenza delle politiche comunali e la capacità di rendere la bicicletta una vera alternativa, non solo una scelta per pochi. Otto anni di fila non sono un caso. Sono la dimostrazione che quando la volontà politica incontra la partecipazione dei cittadini, si può davvero cambiare marcia. Pordenone continua a pedalare controcorrente, mentre molte città sono ancora ferme ai blocchi di partenza. E lo fa con determinazione, gambe forti e una direzione chiara: q Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 5 giorni fa

    Nuovo tratto di pista ciclabile in via Castellana: un passo avanti per la mobilità sostenibile nel Camposampierese Si arricchisce la rete di percorsi ciclabili nella zona del Camposampierese grazie al completamento di un nuovo tratto in via Castellana, lungo la strada regionale 245, al confine tra Trebaseleghe e Piombino Dese. L’intervento, seppur di modeste dimensioni — circa cinquanta metri — riveste un’importanza strategica nella connessione tra le infrastrutture ciclabili dei Comuni limitrofi. Il progetto si inserisce nell’ambito di un piano più ampio volto a promuovere il turismo sostenibile e la valorizzazione del territorio, intitolato “Intervento di realizzazione di connessioni di piste ciclabili per uno sviluppo turistico sostenibile in aree di pregio ambientale e culturale nella Federazione dei Comuni del Camposampierese”. Tra i sostenitori dell’iniziativa figura anche il Comune di Trebaseleghe, impegnato da tempo nella promozione di una mobilità più green. Grazie a questa nuova connessione, sarà più semplice e sicuro per ciclisti e appassionati di escursioni su due ruote spostarsi tra i centri abitati di Trebaseleghe e Piombino Dese, godendo del paesaggio e delle bellezze naturali della zona. Un piccolo tassello, dunque, che però contribuisce a un disegno più grande: costruire un territorio più accessibile, vivibile e attento all’ambiente, dove il t Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 5 giorni fa

    Malore in bici o caduta accidentale? Paura per un ciclista 45enne a Budrio di Correggio Attimi di apprensione nella tarda mattinata di ieri a Budrio di Correggio, dove un uomo di 45 anni è stato trovato a terra privo di sensi, probabilmente dopo essere caduto dalla bicicletta. L’episodio è avvenuto nella zona tra via Massenzatico e via per Reggio, non lontano dal confine con la città. Alcuni passanti si sono accorti della presenza dell’uomo riverso sull’asfalto e hanno immediatamente lanciato l’allarme. La dinamica dell’accaduto non è ancora del tutto chiara, ma non si esclude che la caduta possa essere stata causata da un malore improvviso. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari della Croce Rossa di Correggio e dell’autoinfermieristica del San Sebastiano. Data la gravità della situazione, è stato attivato anche l’elisoccorso da Parma, che è atterrato in un campo vicino per fornire supporto medico avanzato. L’uomo, residente nella zona, è stato poi trasportato in ambulanza all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per accertamenti. I medici stanno valutando le conseguenze del trauma facciale riportato nella caduta, oltre a verificare se un malore possa essere stato la causa scatenante dell’incidente. Un episodio che ci ricorda quanto sia importante prestare attenzione anche durante le attività quotidiane come un giro in bicicletta, e quanto sia f Continua a leggere

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