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Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 1 giorno fa
Cuneo, Via libera alla nuova ciclabile. Il Comune di Cuneo ha recentemente celebrato un importante successo con l’ottenimento di un finanziamento regionale di 2,1 milioni di euro per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che collegherà Cuneo e Cervasca. Questo progetto, che si estenderà per circa 10 chilometri, fa parte di un più ampio piano di sviluppo delle infrastrutture ciclabili in Piemonte, che ha visto la distribuzione di un totale di 10 milioni di euro su quattro percorsi ciclabili strategici. Il percorso finanziato è suddiviso in due tratti principali. Il primo tratto partirà dalla stazione di Cuneo e si dirigerà verso Cervasca, con diramazioni che collegheranno il nuovo Ospedale di Cuneo e il centro della frazione di Cerialdo. Queste diramazioni saranno cruciali per offrire opzioni di mobilità sostenibile ai lavoratori e ai residenti della zona, considerando la presenza di un importante comparto industriale, tra cui l’azienda Merlo, che impiega circa 1.500 persone. Inoltre, il percorso sarà parte integrante della Ciclovia Pedemontana, una rete ciclabile di rilevanza nazionale inserita nella Rete BicItalia, promuovendo così sia la mobilità quotidiana sia il cicloturismo. Il secondo tratto del progetto si estenderà da Madonna dell’Olmo fino a Roata Rossi, proseguendo poi in direzione dei Comuni di Busca e Tarantasca. Questi ultimi, insieme a Cuneo e Cervasca, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per lo sviluppo congiunto della rete ciclabile locale. Partendo dalla Rotonda del Missile, il percorso si snoderà lungo via Torino, attraversando Madonna dell’Olmo e raggiungendo infine Roata Rossi attraverso via Antica di Busca. In futuro, con ulteriori finanziamenti, è previsto l’ampliamento della rete ciclabile per collegare anche le località di San Chiaffredo, Tarantasca e Busca, sfruttando studi di fattibilità già esistenti. Questo tratto si inserisce inoltre nel corridoio europeo EuroVelo8, un’importante ciclovia internazionale che collega la Spagna con la Grecia lungo il Mediterraneo, estendendosi per 7600 chilometri. Questo progetto rappresenta un significativo passo avanti per la mobilità sostenibile nella regione, promuovendo l’uso della bicicletta non solo come mezzo di trasporto quotidiano, ma a Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 3 giorni fa
La Via del Latte in Bicicletta: Un Itinerario nelle Alte Langhe Le Langhe, conosciute in tutto il mondo per i loro vini pregiati e i rinomati tartufi, nascondono nel cuore dell’Alta Langa un lato meno noto, ma altrettanto affascinante. Qui, tra noccioleti, boschi rigogliosi e colline che sembrano dipinte, prende vita la Via del Latte, un percorso cicloturistico che unisce il piacere della pedalata alla scoperta delle eccellenze casearie locali. Questo itinerario, perfetto anche per i meno allenati grazie alla sua moderata difficoltà, parte dal borgo di Murazzano, celebre per il suo formaggio DOP e la torre medievale che regala vedute mozzafiato sul paesaggio circostante. È il punto di partenza ideale per immergersi in un viaggio tra natura, tradizione e sapori autentici. Pedalando tra Panorami e Tradizioni La prima parte del percorso è una dolce discesa verso la fondovalle, attraversando il cuore autentico dell’Alta Langa. I panorami sono un susseguirsi di colline ammantate di verde, intervallate da borghi pittoreschi. La strada, sinuosa e immersa nella tranquillità, offre vedute che cambiano ad ogni curva, con la natura a fare da protagonista incontrastata. Il primo borgo che si incontra è Bossolasco, noto come il “paese delle rose” per i suoi balconi fioriti e la sua atmosfera romantica. Da qui, la discesa prosegue fino a San Benedetto Belbo, un piccolo gioiello che ispira calma e riflessione, perfetto per una breve pausa prima di affrontare la risalita. Seguendo la cresta delle colline, il percorso si addentra in un paesaggio dominato da noccioleti e boschi, con colori che vanno dal verde intenso al marrone caldo, offrendo un’esperienza visiva che accompagna e arricchisce ogni pedalata. Tra Borghi e Alture Avvicinandosi a Mombarcaro, conosciuto come la “Vetta delle Langhe” per la sua altitudine di 900 metri, si percepisce una nuova energia. Qui, la vista si apre su orizzonti lontani, regalando un senso di libertà unico. Poco dopo, si arriva al bivio per Camerana, un borgo ricco di storia e fascino, per poi proseguire verso lo spartiacque tra le valli Belbo e Tanaro. Nelle vicinanze si trova Sale San Giovanni, un paese fiabesco celebre per i suoi affreschi gotici e i campi di lavanda che in estate dipingono il paesaggio di sfumature viola e blu. È un luogo che sembra sospeso nel tempo, perfetto per chi cerca uno scatto indimenticabile o un momento di quiete. Il percorso continua passando da Paroldo, un piccolo comune che invita a una pausa ristoratrice con i suoi sapori genuini e la sua accoglienza calorosa. Poco dopo si raggiunge la “località Pedaggera” (791 m), il punto più alto del tragitto, dove il silenzio e la bellezza del paesaggio sono un autentico balsamo per l’anima. Il Ritorno e il Gusto dell’Alta Langa Gli ultimi chilometri del percorso conducono verso Murazzano, passando vicino ai borghi di Marsaglia e Belvedere Langhe, che offrono scorci mozzafiato e meritano una deviazione. All’arrivo, il viaggio non può che concludersi con una meritata pausa dedicata ai formaggi dell’Alta Langa. Pecorini e robiole dal sapore inconfondibile, frutto di tradizioni secolari e di una terra generosa, rappresentano il giusto tributo a un’esperienza che non è solo sportiva, ma anche sensoriale. Consigli Utili Periodo consigliato: primavera e inizio autunno, per godere dei colori e delle temperature miti. Attrezzatura: una bicicletta da gravel è ideale per affrontare i tratti più irregolari. Degustazioni: molti produttori locali offrono la possibilità di assaggiare i loro formaggi. Non dimenticate di informarvi sulle aziende agricole lungo il percorso. La Via del Latte è molto più di un semplice itinerario cicloturistico: è un’immersione in un territorio autentico, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e ogni curva regala emozioni. Perfetta per gli amanti della natura, della cultura e della buona cucina, questa esperienza vi lascerà il desiderio di tornare, Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 3 giorni fa
La Danimarca in bicicletta. Se ami viaggiare in bicicletta, la Danimarca dovrebbe essere in cima alla tua lista di destinazioni. Questo piccolo paese scandinavo è un vero paradiso per i cicloturisti, grazie alla sua rete estesa di piste ciclabili, paesaggi mozzafiato e una cultura che abbraccia pienamente la mobilità sostenibile. Che tu stia cercando una vacanza rilassante tra le campagne o un’avventura tra città ricche di storia e cultura, pedalare in Danimarca offre un’esperienza unica. La Rete Ciclabile Danese Uno dei motivi principali per cui la Danimarca è così popolare tra i cicloturisti è la qualità e l’estensione della sua rete ciclabile. Il paese vanta oltre 12.000 chilometri di percorsi ciclabili, molti dei quali attraversano aree naturali, città e piccoli villaggi. La rete include percorsi nazionali, regionali e locali, tutti ben segnalati e sicuri, rendendo la pianificazione di un viaggio in bicicletta un gioco da ragazzi. Tra i percorsi più famosi c’è la Ciclovia del Mare del Nord, un itinerario che costeggia la costa occidentale della Danimarca, offrendo panorami spettacolari sulle spiagge sabbiose e le dune. Un altro percorso da non perdere è la Ciclovia di Berlino-Copenaghen, che collega la capitale danese alla capitale tedesca, attraversando foreste, laghi e pittoreschi paesini. Una Cultura Amica delle Biciclette La Danimarca è nota per essere uno dei paesi più bike-friendly al mondo. A Copenhagen, ad esempio, ci sono più biciclette che auto e il 62% dei suoi abitanti si sposta in bici ogni giorno. Questo si riflette nelle infrastrutture urbane: piste ciclabili ampie e ben separate dal traffico automobilistico, semafori dedicati ai ciclisti e parcheggi per biciclette ovunque. Questo approccio orientato alle biciclette rende il cicloturismo in Danimarca non solo pratico, ma anche sicuro e piacevole. Le auto sono abituate a condividere la strada con i ciclisti e le città sono progettate per favorire gli spostamenti su due ruote. Natura e Paesaggi Danesi Oltre alle città, la vera bellezza del cicloturismo in Danimarca risiede nella natura che circonda i percorsi ciclabili. Le coste sono una delle principali attrazioni del paese, con spiagge immense e villaggi di pescatori che sembrano usciti da una cartolina. Lungo i sentieri, si incontrano paesaggi bucolici fatti di campi verdi, laghi tranquilli e antiche foreste. Tra i luoghi naturali più suggestivi da esplorare c’è la Scogliera di Møns Klint, sulla costa orientale, famosa per le sue spettacolari scogliere di gesso che si affacciano sul Mar Baltico. Gli amanti della fauna potranno godersi le riserve naturali come quella di Wadden Sea, patrimonio dell’umanità UNESCO, dove è possibile avvistare numerose specie di uccelli e foche. Organizzare un Viaggio in Bicicletta in Danimarca Pianificare un viaggio in bicicletta in Danimarca è semplice, grazie alla vasta gamma di servizi e risorse disponibili. Ci sono numerosi punti di noleggio bici sparsi in tutto il paese, spesso con la possibilità di noleggiare biciclette elettriche per chi cerca un aiuto extra sulle lunghe distanze o sui terreni collinari. Molti percorsi offrono aree di sosta attrezzate, con tavoli da picnic e ripari per le giornate più ventose. Per quanto riguarda l’alloggio, la Danimarca è ricca di campeggi, molti dei quali sono attrezzati per i cicloturisti, ma non mancano B&B, agriturismi e hotel bike-friendly lungo i principali itinerari. Inoltre, i traghetti e i treni accettano le biciclette, permettendo di combinare facilmente diversi mezzi di trasporto durante il viaggio. La Libertà di Esplorare Uno degli aspetti più affascinanti del cicloturismo in Danimarca è la libertà di esplorare a tuo ritmo. Puoi decidere di pedalare lungo i percorsi più battuti o avventurarti fuori dai sentieri più conosciuti, scoprendo angoli nascosti e piccoli borghi accoglienti. Ogni curva del percorso può rivelare un nuovo scorcio mozzafiato, una spiaggia appartata o un caffè dove rilassarsi dopo una lunga pedalata. In definitiva, la Danimarca offre una combinazione perfetta di infrastrutture eccellenti, paesaggi incantevoli e una cultura ciclistica che rendono il cicloturismo un’esperienza indimenticabile. Che tu sia un ciclista esperto o un principiante, pedalare attraverso questo paese ti regale Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 5 giorni fa
Soncino-Villacampagna: una nuova ciclabile per unire storia e natura Il Comune di Soncino, borgo medievale ricco di fascino e storia, si prepara a compiere un importante passo verso una mobilità sostenibile e il turismo attivo. È infatti in fase di avvio la ricerca delle aziende che realizzeranno la nuova pista ciclabile che collegherà il centro storico di Soncino alla frazione di Villacampagna, nel cuore della pianura cremonese. L’ambizioso progetto, dal valore complessivo di 400mila euro, è reso possibile grazie al sostegno economico della Regione Lombardia. «L’obiettivo è procedere rapidamente con l’assegnazione dei lavori, così da poter aprire i cantieri già nella prossima primavera», ha spiegato il vicesindaco Fabio Fabemoli, sottolineando l’importanza di questa opera per il territorio. Un tracciato strategico per ciclisti e turisti La futura ciclabile non sarà solo un’infrastruttura utile per i residenti, ma un vero e proprio ponte tra il patrimonio storico-artistico di Soncino e il paesaggio rurale circostante. La frazione di Villacampagna, infatti, si trova immersa nella campagna cremonese, offrendo un panorama ideale per gli amanti del cicloturismo. Questa pista ciclabile rappresenterà un collegamento strategico sia per chi utilizza la bici quotidianamente, sia per i visitatori che scelgono il territorio di Soncino come meta per le loro escursioni. Una proposta che ben si integra con la crescente domanda di turismo lento e sostenibile, sempre più apprezzato dai viaggiatori moderni. Investire nella mobilità sostenibile Il progetto dimostra l’impegno dell’amministrazione locale nel promuovere la mobilità dolce, un aspetto cruciale per migliorare la qualità della vita dei cittadini e rendere il territorio ancora più attrattivo dal punto di vista turistico. Con l’approvazione del piano e l’avvio della fase esecutiva, Soncino si conferma un modello di sviluppo attento alla sostenibilità e alla valorizzazione del proprio patrimonio. Questa nuova infrastruttura non solo migliorerà i collegamenti tra il borgo e le sue frazioni, ma contribuirà a creare un’esperienza unica per chi vorrà scoprire il territorio in sella a una bicicletta. Non resta che attendere l’apertura dei cantieri, con la speranza che questa ciclabile diventi presto un esempio di come la mobilità sostenibile possa integrarsi perfettam Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 5 giorni fa
La Ciclabile Parenzana La Ciclabile Parenzana è uno dei percorsi cicloturistici più affascinanti e panoramici dell’Istria, ideale per chi ama esplorare nuove destinazioni in bicicletta. Questo tracciato di circa 130 chilometri segue l’antica ferrovia che, nei primi del ‘900, collegava Trieste (Italia) a Parenzo (Poreč) in Croazia. Oggi, la Parenzana è un simbolo di unione tra i popoli e un’attrazione imperdibile per gli amanti del cicloturismo. La Storia della Parenzana Inaugurata nel 1902 e chiusa nel 1935, la ferrovia Parenzana serviva principalmente per il trasporto di vino, olio e prodotti agricoli dall’entroterra istriano verso la costa. Oggi, questa vecchia linea ferroviaria è stata trasformata in una pista ciclabile e pedonale che attraversa tre paesi: Italia, Slovenia e Croazia. Il percorso rappresenta una combinazione unica di storia, cultura e paesaggi naturali mozzafiato. Il Percorso La Parenzana si snoda attraverso dolci colline, vigneti, oliveti e piccoli borghi medievali, offrendo panorami straordinari su tutta l’Istria. Pedalando lungo questo tracciato, ci si imbatte in numerosi viadotti, ponti e tunnel che rendono il viaggio un’esperienza affascinante e variegata. Il tratto croato della Parenzana inizia vicino al confine sloveno e si estende fino a Parenzo. Alcune delle tappe più interessanti lungo il percorso includono: Buie (Buje): Questo incantevole villaggio è una delle prime tappe croate. Da qui, la pista si sviluppa tra vigneti e oliveti, regalando viste spettacolari sul mare Adriatico. Grožnjan: Conosciuta come la “Città degli artisti”, Grožnjan è un borgo medievale perfettamente conservato. Le sue strade acciottolate e le gallerie d’arte rendono questa tappa imperdibile per chi ama la cultura e la tranquillità. Motovun (Montona): Arroccata su una collina, Motovun offre una vista incredibile sulla valle del fiume Mirna. Questo borgo storico è famoso anche per i suoi tartufi e le sue deliziose specialità gastronomiche. Vižinada: Questa piccola località è circondata da una campagna pittoresca, ideale per una sosta rilassante prima di continuare verso Parenzo. Difficoltà e Attrezzature La Parenzana è un percorso di difficoltà media, adatto sia ai cicloturisti esperti che a famiglie con bambini più grandi. Il terreno è prevalentemente sterrato e in buone condizioni, ma alcune sezioni presentano salite e discese impegnative, soprattutto nei tratti collinari. Si consiglia di utilizzare una mountain bike o una bici da gravel per affrontare comodamente il percorso. Quando Partire Il periodo migliore per esplorare la Parenzana in bicicletta va da primavera all’inizio dell’autunno, quando il clima è più mite e i paesaggi sono in piena fioritura. In estate, le temperature possono salire, soprattutto nelle ore centrali della giornata, quindi è importante partire presto al mattino e portare con sé abbondante acqua. Consigli per i Cicloturisti Abbigliamento adeguato: Indossa un abbigliamento traspirante e porta con te una giacca leggera per le eventuali giornate ventose o piovose. Equipaggiamento: Non dimenticare il casco, la mappa o il GPS e un kit di riparazione. Lungo il percorso, soprattutto nelle zone rurali, i negozi e le stazioni di servizio non sono frequenti. Pianifica le soste: Approfitta delle fermate nei piccoli borghi per scoprire le specialità locali, come l’olio d’oliva, i vini istriani e i tartufi. La Ciclabile Parenzana offre un’esperienza unica di cicloturismo, tra paesaggi mozzafiato, storia e tradizione. Pedalare su questo antico tracciato ferroviario significa immergersi nella bellezza senza tempo dell’Istria e scoprire un territorio ricco di fascino e autenticità. Perfetta per una vacanza all’insegna del relax e dell’avventura, la Parenzana ti l Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane fa
Grave incidente a Udine: ciclista investito in via Lumignacco Nel pomeriggio di martedì 24 dicembre, a Udine, un grave incidente ha visto coinvolto un ciclista, travolto da un’auto mentre percorreva via Lumignacco. L’impatto è stato violento e ha causato diverse ferite all’uomo, che è stato trasportato d’urgenza in ospedale in condizioni serie. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori per prestare le prime cure e stabilizzare il ferito, mentre la polizia locale ha effettuato i rilievi necessari per comprendere le cause dell’incidente. La dinamica dei fatti è ancora in fase di accertamento, ma quanto accaduto evidenzia ancora una volta l’importanza di mantenere alta l’attenzione sulle str Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane fa
Un itinerario in bici tra Saluzzo e l’Abbazia di Staffarda Se stai cercando un percorso cicloturistico immerso nella natura e ricco di storia, l’anello ciclabile Saluzzo–Abbazia di Staffarda potrebbe essere la scelta ideale. Situato nella provincia di Cuneo, questo itinerario di circa 32 km ti conduce attraverso le campagne piemontesi, tra paesaggi rurali e affascinanti testimonianze del passato. Descrizione del percorso La partenza è prevista dal centro di Saluzzo, una cittadina che merita di essere esplorata prima di salire in sella. Il percorso attraversa la pianura cuneese, caratterizzata da campi coltivati e frutteti, e tocca i pittoreschi borghi di Staffarda, Cardè e Moretta. L’itinerario si sviluppa prevalentemente su strade secondarie a basso traffico e tratti sterrati, rendendolo perfetto per chi ama pedalare lontano dal caos cittadino. Inoltre, il tragitto costeggia più volte il fiume Po, regalando scorci suggestivi. Consigli per la bici Anche se il tracciato non presenta grandi difficoltà tecniche né salite impegnative, è preferibile affrontarlo con una bicicletta adatta ai fondi misti. Una mountain bike, una gravel con pneumatici larghi e tassellati sono ideali per garantire maggiore comfort e sicurezza, soprattutto nei tratti sterrati. Tappe imperdibili Il centro storico di Saluzzo: Saluzzo è una perla medievale che combina arte, storia e tradizione. Tra le sue attrazioni principali ci sono il Duomo, la chiesa di San Giovanni, la Castiglia (antica residenza dei Marchesi di Saluzzo) e la Torre Civica. Non perdere la vista panoramica dal borgo alto, che spazia sulla pianura e sul Monviso, il “Re di Pietra”. L’Abbazia di Staffarda: Situata a nord di Saluzzo, questa antica abbazia benedettina risale al XII secolo ed è circondata da un’atmosfera di pace e spiritualità. Oltre alla chiesa, potrai visitare il chiostro e gli edifici monastici. L’Abbazia rappresenta un’importante testimonianza del passato, sia come luogo di culto che come centro agricolo. Una sosta qui, magari nel chiostro attrezzato con panche e tavoli, è l’occasione perfetta per rilassarsi e godersi il paesaggio. Chi può affrontare questo itinerario? Il percorso è adatto a ciclisti di livello medio, anche con un allenamento base. Le distanze non sono proibitive e le pendenze sono minime, ma il fondo sterrato in alcune sezioni richiede una minima confidenza con la guida su terreni irregolari. Questo itinerario rappresenta una perfetta combinazione di natura, storia e relax, ideale per una giornata all’aria aperta in bici Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane fa
Via libera alla ciclabile VenTo Sono ufficialmente iniziati i lavori per l’asfaltatura di un tratto della ciclovia VenTo, il grande progetto che prevede la realizzazione di un percorso ciclabile lungo il Po, collegando Venezia e Torino. I primi interventi hanno preso il via tra Valenza e Trino, un segmento di 45 chilometri che vedrà un significativo miglioramento grazie a un nuovo fondo stradale asfaltato, rendendo il tragitto accessibile a una più ampia gamma di utenti. Il progetto VenTo: una ciclovia per tutti Il progetto VenTo, acronimo di Venezia-Torino, prevede la costruzione di una ciclovia di circa 680 chilometri, che correrà lungo il fiume Po attraversando quattro regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto). Questo percorso non solo sarà un importante collegamento ciclabile interregionale, ma anche un volano per il turismo sostenibile e la valorizzazione del territorio fluviale. Con l’asfaltatura del tratto Valenza-Trino, si compie un passo significativo verso la realizzazione di una delle più ambiziose ciclovie italiane. L’asfaltatura del tratto tra Valenza e Trino è coordinata dall’Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), che si sta occupando dei lavori necessari per completare il lotto di 45 chilometri. Il costo complessivo di questa fase supera i 5 milioni di euro, finanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), strumento chiave per accelerare la realizzazione di opere strategiche sul territorio nazionale. Oltre ai benefici legati alla mobilità sostenibile, la ciclovia VenTo rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo economico delle aree attraversate. Il percorso ciclabile, infatti, permetterà di attrarre turisti, incentivando il turismo lento e rispettoso dell’ambiente. Lungo il tragitto, ciclisti e visitatori potranno scoprire borghi storici, aree naturali protette e luoghi di interesse culturale che, grazie alla n Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane fa
Piacenza:Via libera alla nuova ciclabile Il Comune di Piacenza ha ufficialmente affidato alla società I.C.G. Srl di Curtatone (Mantova) la realizzazione del primo stralcio della nuova pista ciclabile che collegherà la frazione di Mucinasso con il centro abitato di Piacenza, lungo la strada provinciale 6. Questo progetto, suddiviso in cinque fasi funzionali, rappresenta un intervento significativo per migliorare la mobilità sostenibile nel territorio piacentino. La nuova pista ciclabile avrà un ruolo cruciale nel potenziare la sicurezza stradale per i ciclisti e favorire l’uso di mezzi di trasporto ecologici. L’obiettivo è incentivare gli spostamenti in bicicletta, contribuendo così a ridurre il traffico veicolare e le emissioni inquinanti. La scelta di sviluppare questo collegamento lungo una delle principali arterie di collegamento tra Mucinasso e Piacenza è frutto di una pianificazione volta a migliorare l’accessibilità e la qualità della vita dei residenti. La società I.C.G. Srl, già nota per la sua competenza nella realizzazione di infrastrutture di questo tipo, garantirà l’adeguato avanzamento dei lavori, rispettando i tempi previsti e i più alti standard qualitativi. Questo progetto, oltre a rappresentare un’importante novità per gli abitanti della frazione e del capoluogo, si inserisce nelle politiche comunali di sviluppo sostenibile e di promozione della mobilità alternativa. Il completamento del primo stralcio sarà solo l’inizio di un’opera strategica che, una volta conclusa, collegherà in maniera sicura e funzionale Mucinasso al cuore di Piacenza, offrendo ai cittad Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 1 giorno fa
Torino e Grugliasco: al via otto nuove piste ciclabili per la mobilità studentesca Un’importante svolta per la mobilità sostenibile e studentesca arriva tra Torino e Grugliasco. Il Comune ha approvato un progetto da 4 milioni di euro per la realizzazione di otto nuove piste ciclabili, che copriranno complessivamente 15 chilometri di tracciati. Un’iniziativa che punta a promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, migliorando l’accessibilità tra i principali poli di interesse della zona. Le nuove corsie ciclabili saranno progettate per collegare le stazioni ferroviarie con le sedi universitarie, rispondendo alle esigenze di studenti, pendolari e cittadini che desiderano spostarsi in modo più ecologico e sicuro. Grazie a questi percorsi, gli studenti avranno una valida alternativa all’automobile o ai mezzi pubblici, contribuendo a ridurre il traffico e le emissioni di CO2 nella zona. Il progetto rappresenta una risposta concreta alle richieste di mobilità sostenibile che negli ultimi anni si sono fatte sempre più pressanti, soprattutto in aree ad alta concentrazione di giovani e studenti. I lavori inizieranno già a gennaio, con l’obiettivo di completare i tracciati nel più breve tempo possibile per garantire la fruibilità delle piste entro i prossimi anni accademici. Questa rete ciclabile non solo migliorerà gli spostamenti quotidiani, ma contribuirà anche a valorizzare le aree urbane interessate, promuovendo uno stile di vita più sano e incentivando l’uso di mezzi di trasporto non inquinanti. Un passo importante verso una città più sostenibile, moderna e a misura di cittadino. I dettagli del progetto saranno resi noti nei prossimi mesi, ma è già chiaro che si tratta di un intervento significativo, sia per la portata economica sia per le ricadute positive sul territorio. Torino e Grugliasco si preparano così a diventare u Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 1 giorno fa
Legnano, via libera alla nuova ciclabile cittadina. Il Comune di Legnano annuncia l’avvio dei lavori per la nuova pista ciclabile lungo via Novara, un progetto atteso dai cittadini e parte di un piano di mobilità sostenibile che mira a migliorare l’accessibilità e la sicurezza per ciclisti e pedoni. L’inizio ufficiale dei lavori è previsto per domani, segnando così l’avvio di un’importante opera infrastrutturale volta a promuovere la mobilità dolce e a migliorare la qualità della vita nel comune. Il progetto rientra in una visione più ampia di sostenibilità urbana, che pone l’accento sull’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici e sulla creazione di infrastrutture che possano migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento acustico. Si stima che la nuova pista ciclabile non solo incoraggerà l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani, ma avrà anche un impatto positivo sulla sal Continua a leggere
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Redazione ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 2 giorni fa
Transfăgărășan avventura Ciclistica Transfăgărășan: Un’Avventura Ciclistica tra Le Vette dei Carpazi Ci sono strade che sembrano disegnate da un artista, dove ogni curva racconta una storia e ogni panorama lascia senza fiato. La Transfăgărășan, con i suoi tornanti spettacolari e le maestose vette dei Carpazi, è uno di questi luoghi magici. Immaginatevi in sella alla vostra bicicletta, il cuore che batte forte non solo per lo sforzo, ma per la meraviglia che si svela a ogni pedalata. Qui, nella selvaggia bellezza della Romania, l’avventura ciclistica si trasforma in un’esperienza indimenticabile. La Transfăgărășan è una delle strade montane più iconiche al mondo. Con i suoi 151 chilometri di asfalto, si snoda tra paesaggi mozzafiato, attraversando valli, laghi glaciali e foreste fitte, fino a raggiungere una quota massima di 2.042 metri. Il percorso, che collega le regioni storiche della Valacchia e della Transilvania, è una sfida completa per gli amanti del ciclismo. Le salite possono raggiungere pendenze del 10%, e il dislivello complessivo supera i 1.500 metri. Non è un’impresa per tutti: richiede allenamento, determinazione e amore per l’avventura. Affrontare la Transfăgărășan significa immergersi in una natura selvaggia e incontaminata. Si parte dal Lago Vidraru, un capolavoro ingegneristico che riflette i colori delle montagne circostanti, per poi salire verso il Lago Bâlea, un luogo magico incastonato tra le cime. Il percorso include punti iconici come la Cascata Bâlea, che si tuffa per 60 metri tra le rocce, e il Castello di Poenari, carico di leggende legate a Vlad l’Impalatore. Ogni curva offre nuovi scorci, ogni salita è una conquista. Il momento migliore per affrontare la Transfăgărășan è nei mesi estivi, da luglio a settembre, quando la neve si ritira e la strada è completamente percorribile. Durante questo periodo, il clima è più stabile e le temperature sono ideali per il ciclismo, con massime che oscillano tra i 18 e i 25 gradi nelle zone più alte. È essenziale controllare le previsioni meteo, poiché anche in estate possono verificarsi improvvisi cambiamenti climatici, tipici delle montagne. Questo viaggio non è solo una prova fisica, ma anche un’esperienza che tocca l’anima. La Transfăgărășan è un richiamo per chi cerca la bellezza, la sfida e la connessione profonda con la natura. Se siete pronti, preparate la vostra bicicletta, pianificate ogni dettaglio e lasciatevi avvolgere dalla Continua a leggere
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[email protected] è entrato nel gruppo Gravel 3 settimane, 2 giorni fa
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 3 giorni fa
In bicicletta alla scoperta del Lac de Serre-Ponçon: un’avventura tra natura e panorami mozzafiato Pedalare immersi nella natura, con l’aria frizzante di montagna che accarezza il viso e un panorama che sembra uscito da un dipinto: questa è l’esperienza che offre il Lac de Serre-Ponçon, una perla incastonata tra le Alpi francesi. Situato tra le Hautes-Alpes e le Alpes-de-Haute-Provence, il lago è una delle destinazioni più affascinanti per i cicloturisti, grazie alla varietà dei suoi percorsi, ai panorami spettacolari e alla tranquillità che lo avvolge. Un paradiso per i ciclisti Il Lac de Serre-Ponçon, con le sue acque color smeraldo e le montagne che lo circondano, è il secondo lago artificiale più grande d’Europa, ma ciò non toglie nulla alla sua bellezza naturale. I percorsi ciclistici attorno al lago si snodano lungo strade panoramiche, salite impegnative e discese emozionanti, offrendo un mix perfetto per ciclisti di ogni livello. Le opzioni sono numerose: puoi optare per un itinerario circolare che abbraccia l’intero lago, oppure scegliere uno dei tanti percorsi che si addentrano nelle valli o si arrampicano sulle colline circostanti. Ogni percorso regala un’esperienza unica, ma c’è una costante: il panorama mozzafiato che si apre a ogni curva. Percorso consigliato: il tour del lago Un classico per i cicloturisti è il giro completo del Lac de Serre-Ponçon. Si tratta di un itinerario di circa 80 chilometri, che alterna tratti pianeggianti a salite più impegnative. Partendo da Savines-le-Lac, un incantevole villaggio sulla riva nord del lago, si pedala lungo la D954, costeggiando l’acqua e attraversando piccoli paesi pittoreschi come Chorges e Crots. Uno dei punti più spettacolari del percorso è il ponte di Savines-le-Lac, che offre una vista straordinaria sul lago. Lungo la strada, vale la pena fermarsi presso la diga di Serre-Ponçon, una meraviglia dell’ingegneria che ha dato vita al lago negli anni ’60, trasformando questa zona in un’oasi di biodiversità. Natura e relax lungo il percorso Il bello del cicloturismo al Lac de Serre-Ponçon non è solo la pedalata, ma anche le numerose occasioni di pausa per ammirare la natura. Durante il tragitto, è possibile fare una sosta in una delle tante spiagge che punteggiano il lago, come quella di Saint-Michel, ideale per un picnic o un tuffo rinfrescante. Gli amanti della fauna non resteranno delusi: il lago è un habitat per molte specie di uccelli, tra cui aironi e cormorani. Non mancano nemmeno gli scorci che celebrano la quiete alpina, con prati fioriti e boschi ombrosi. Salite epiche per i più allenati Per chi ama le sfide, i dintorni del Lac de Serre-Ponçon offrono salite leggendarie. Tra queste spicca la strada che porta al Col de Pontis, una delle salite più impegnative della zona, con pendenze che raggiungono il 14%. Lo sforzo è ripagato da una vista impareggiabile sul lago e sulle cime circostanti. Un’altra opzione è l’ascesa verso il Col Lebraut, un passo meno impegnativo ma comunque spettacolare, che regala una discesa fluida e panoramica verso la riva del lago. Consigli pratici per i cicloturisti Periodo ideale: La primavera e l’autunno sono i momenti migliori per esplorare il lago in bicicletta, grazie al clima mite e alla minore affluenza turistica. In estate, è consigliabile partire presto per evitare le ore più calde. Attrezzatura: Assicurati che la tua bicicletta sia in buone condizioni, specialmente i freni, vista la presenza di salite e discese. Porta con te una borraccia, snack energetici e una giacca antivento. Pernottamento: La zona offre una vasta scelta di alloggi, dai campeggi direttamente sul lago a piccoli hotel e bed & breakfast nei villaggi circostanti. Esplorare il Lac de Serre-Ponçon in bicicletta è molto più di un semplice viaggio: è un’esperienza che rimane nel cuore. Ogni pedalata ti avvicina alla natura, ogni sosta ti regala scorci unici e ogni curva ti invita a scoprire qualcosa di nuovo. Se cerchi una destinazione dove unire sport, relax e bellezza p Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 3 giorni fa
Alla scoperta di Parma in bicicletta: tra cultura, sapori e natura Parma, città d’arte e gusto nel cuore dell’Emilia-Romagna, si rivela una meta ideale per essere esplorata in bicicletta. Le sue dimensioni a misura d’uomo, i percorsi ciclabili ben organizzati e l’atmosfera rilassata la rendono perfetta per un’esperienza che unisce cultura, sapori locali e paesaggi mozzafiato. Pedalare tra le sue strade permette di immergersi in un viaggio senza fretta, scoprendo i mille volti di una città che sa sorprendere. Inizio del viaggio: il cuore storico di Parma Il nostro tour in bicicletta parte dal centro storico, dove le due ruote ci conducono tra piazze e monumenti ricchi di storia. Una prima tappa obbligatoria è Piazza Duomo, con la sua Cattedrale romanica e il Battistero rivestito di marmo rosa di Verona. Qui, fermarsi un attimo e lasciarsi avvolgere dalla bellezza dell’architettura medievale è un piacere irrinunciabile. Poco distante, una pedalata tranquilla lungo via Cavour ci porta verso il Palazzo della Pilotta, antico complesso ducale che oggi ospita la Galleria Nazionale, il Teatro Farnese e il Museo Archeologico. Per chi ama l’arte e la storia, una breve sosta qui regalerà emozioni indimenticabili. I parchi: un’oasi di verde in città Parma è anche una città verde, dove i parchi offrono un angolo di tranquillità e bellezza naturale. Proseguendo in bicicletta si raggiunge facilmente il Parco Ducale, polmone verde nel cuore della città. Con i suoi viali alberati, le statue e il laghetto, è il luogo ideale per una pausa rilassante o per un picnic. A pochi chilometri di pedalata si trova il Parco della Cittadella, perfetto per gli amanti dello sport e della natura. Qui, tra i bastioni storici, ci si può concedere un momento di relax o praticare attività fisica immersi nel verde. I sapori di Parma: una pausa golosa Esplorare Parma in bicicletta significa anche immergersi nei suoi sapori unici. La città è famosa per eccellenze gastronomiche come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e la pasta fresca. Fermarsi in una trattoria tradizionale o in un’enoteca per gustare queste delizie è un momento imperdibile del viaggio. In alternativa, si può fare una tappa nei mercati locali, come quello di Piazza Ghiaia, dove acquistare prodotti freschi da assaporare al momento o portare a casa come ricordo della giornata. Fuori città: la magia della campagna parmense Per chi desidera spingersi oltre il centro abitato, Parma offre itinerari cicloturistici che conducono alla scoperta della sua campagna. Percorrendo strade secondarie immerse nel verde, si possono raggiungere castelli medievali, antichi borghi e caseifici dove scoprire i segreti delle produzioni locali. Un’idea è pedalare verso il Castello di Torrechiara, un gioiello rinascimentale che domina le colline circostanti. Il panorama che si apre all’arrivo è una ricompensa indimenticabile per ogni ciclista. Consigli pratici per pedalare a Parma La città dispone di una rete di piste ciclabili ben sviluppata e diversi punti di noleggio bici, perfetti per chi non ha una bicicletta propria. Inoltre, Parma promuove attivamente la mobilità sostenibile, offrendo percorsi sicuri e segnalati per muoversi senza stress. Che siate ciclisti esperti o semplici appassionati, scoprire Parma in bicicletta è un’esperienza che vi lascerà n Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 4 giorni fa
Barcellona in Bicicletta: Guida per un’Esperienza di Cicloturismo Unica Barcellona è una delle città più affascinanti e dinamiche d’Europa, perfetta per essere esplorata in bicicletta. Grazie al clima mite tutto l’anno, a una rete di piste ciclabili sempre in espansione e a una cultura urbana orientata alla sostenibilità, pedalare nella capitale catalana è un’esperienza piacevole e accessibile a tutti, dai cicloturisti esperti a chi cerca un modo diverso per scoprire la città. Perché scegliere la bicicletta a Barcellona? Negli ultimi anni, Barcellona ha fatto grandi passi avanti per diventare una città bike-friendly. Oggi vanta oltre 240 chilometri di piste ciclabili che collegano quartieri iconici, parchi e attrazioni turistiche. La bicicletta è una soluzione ecologica ed economica per spostarsi rapidamente, evitando il traffico e godendo appieno dell’atmosfera locale. Inoltre, l’orografia della città è perfetta per le due ruote: Barcellona si estende tra il mare e le colline, ma la maggior parte delle aree urbane è pianeggiante, rendendo la pedalata adatta anche ai principianti. Percorsi imperdibili 1. La Rambla e il Quartiere Gotico Inizia il tuo tour dal cuore pulsante di Barcellona. Pedala lungo La Rambla, la celebre strada alberata, fino a immergerti nelle strette vie del Quartiere Gotico. Qui, lascia la bici in uno dei numerosi parcheggi disponibili e perditi a piedi tra le antiche stradine e le piazze storiche. 2. Il lungomare e le spiagge Il lungomare di Barcellona è un vero paradiso per i ciclisti. Da Barceloneta fino al quartiere di Poblenou, potrai pedalare lungo una pista ciclabile che costeggia il Mediterraneo, tra spiagge dorate, palme e chiringuitos (bar sulla spiaggia). È un percorso rilassante e panoramico, ideale per una pausa con vista sul mare. 3. Parco della Ciutadella e l’Arco di Trionfo Il Parco della Ciutadella è una tappa obbligatoria per chi ama la natura e l’arte. Pedala attraverso questo spazio verde ricco di sentieri, fontane e opere d’arte, fino a raggiungere l’imponente Arco di Trionfo, uno dei simboli della città. 4. Montjuïc e le sue vedute spettacolari Per chi è in cerca di una sfida, Montjuïc offre un percorso collinare con ricompense spettacolari: viste mozzafiato sulla città e sul porto. Qui potrai visitare il Castello di Montjuïc, il Giardino Botanico e le strutture olimpiche. 5. Il modernismo di Gaudí Barcellona è sinonimo di Antoni Gaudí, e un itinerario in bicicletta non può ignorare le sue opere. Segui un percorso che collega la Sagrada Família, Casa Batlló, Casa Milà (La Pedrera) e il coloratissimo Parco Güell. Noleggio e consigli pratici Barcellona è piena di negozi di noleggio biciclette, con opzioni per tutte le esigenze: city bike, bici elettriche e mountain bike. I prezzi sono generalmente accessibili, con tariffe orarie o giornaliere. Prima di iniziare il tuo tour, assicurati di: Indossare un casco (non obbligatorio, ma consigliato). Rispettare le regole stradali e utilizzare sempre le piste ciclabili quando disponibili. Bloccare la bicicletta con un lucchetto in aree sicure. Eventi e cultura ciclistica Barcellona ospita spesso eventi legati al mondo delle due ruote, come la “Bicicletada” (un raduno di ciclisti locali) e mercati di biciclette vintage. Partecipare a uno di questi eventi è un ottimo modo per immergersi nella cultur Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 6 giorni fa
Collegamento ciclabile tra Sant’Ermete e San Martino: nuovi lavori a gennaio finanziati dalla Regione Santarcangelo si prepara a completare un importante progetto di mobilità sostenibile. A partire da metà gennaio, prenderanno il via i lavori per l’ultimo tratto del collegamento ciclabile che unirà le frazioni di Sant’Ermete e San Martino con il centro cittadino. L’opera sarà finanziata quasi interamente dalla Regione Emilia-Romagna, che ha stanziato un contributo di 170 mila euro sui 190 mila totali necessari per il completamento. Il nuovo tratto collegherà il ponte sul fiume Marecchia con la rotatoria della strada di gronda, sviluppandosi in un contesto più naturale e lontano dal traffico. Dopo la passerella sul ponte, il percorso scenderà a un livello più basso, attraversando i terreni adiacenti alla strada, mantenendosi a distanza di sicurezza dalla carreggiata e rispettando le caratteristiche ambientali del luogo. Il progetto segue l’impostazione già adottata nel tratto tra il ponte e il cimitero di San Martino, garantendo continuità visiva e funzionale. Questo intervento rappresenta un ulteriore passo avanti verso una rete di mobilità dolce che promuove la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, valorizzando al contempo l’ambiente circostante. L’amministrazione comunale di Santarcangelo conferma così il suo impegno nel migliorare le infrastrutture sostenibili e nel favorire modalità di spostamento alternative all’uso dell’automobile. Grazie al contributo regionale e alla pianificazione comunale, il nuovo tratto del percorso ciclopedonale offrirà ai cittadini un’opportunità sicura e piacevole per spostarsi tra le frazioni e il capoluogo, incenti Continua a leggere
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Il profilo di Martin Dixon è stato aggiornato 3 settimane, 6 giorni fa
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 6 giorni fa
Un viaggio in bicicletta da Aosta a Courmayeur Intraprendere un viaggio in bicicletta da Aosta a Courmayeur è un’esperienza unica che permette di immergersi nella storia, nei paesaggi mozzafiato e nelle tradizioni di questa meravigliosa regione montana. Lungo il percorso si incontrano castelli medievali, vigneti rigogliosi e villaggi accoglienti che rendono ogni chilometro un’occasione di scoperta. Di seguito, una guida per esplorare al meglio le tappe principali di questo itinerario. Partenza da Aosta Aosta, capoluogo della Valle d’Aosta, è il punto di partenza ideale per chi desidera esplorare questa valle in bicicletta. La città vanta un patrimonio archeologico straordinario, che comprende il Teatro Romano, l’Arco di Augusto e la Porta Praetoria, vestigia del suo glorioso passato romano. Lasciando la città alle spalle e pedalando verso ovest, si inizia a seguire il corso della Dora Baltea, fiume che accompagna i cicloturisti per buona parte del viaggio. Sarre: il Castello dei Savoia La prima tappa significativa è Sarre, dove si incontra il castello omonimo. Acquistato dai Savoia nel 1869, fu trasformato in residenza di caccia e conserva tuttora elementi di quell’epoca. Questo castello, affacciato sulla valle, è un vero gioiello da visitare e offre uno scorcio interessante sulla storia della regione e dei Savoia. Saint-Pierre e i suoi castelli Proseguendo il percorso, si arriva a Saint-Pierre, noto per i suoi due castelli che dominano il paesaggio. Il Castello di Sarriod de la Tour custodisce preziose testimonianze del passato feudale, mentre il Castello di Saint-Pierre con le sue torri appuntite e l’aspetto fiabesco, attira l’attenzione e fa sognare ad occhi aperti. La visita a questi castelli è un’immersione nella storia medievale della Valle d’Aosta, in un’atmosfera che sembra uscita da un libro di fiabe. Arvier: terra di vigneti Il viaggio continua verso Arvier, borgo incastonato in una conca caratterizzata da vigneti rigogliosi. Qui si coltiva il famoso vino Enfer d’Arvier, dal carattere robusto e dal sapore deciso, frutto delle uve che crescono su questi pendii. Per gli amanti dell’enoturismo, una sosta è d’obbligo per assaporare un calice di questo vino unico e godere della vista spettacolare sui vigneti. Avise: borghi e castelli Poco oltre, si giunge ad Avise, uno dei borghi più antichi della valle, sovrastato da tre castelli medievali che si ergono fieri a testimonianza della storia e delle tradizioni locali. Passeggiare per le vie del borgo è come fare un viaggio indietro nel tempo, in un’atmosfera tranquilla e suggestiva. Per i cicloturisti, è un’ottima occasione per riposarsi e scattare qualche foto di questi magnifici castelli. La Salle e la Valle del Monte Bianco Dopo aver superato la cascata di Lenteney, sulla sinistra della strada, si arriva a La Salle, la porta d’ingresso della Valle del Monte Bianco. Qui, i villaggi e le case, molte delle quali restaurate con grande attenzione all’architettura tradizionale, si trovano tra vigneti e frutteti, in un ambiente che unisce natura e cultura. La Salle è un luogo ideale per una sosta, approfittando del panorama sulle montagne circostanti. Morgex: tra montagne e antiche tradizioni Morgex si trova in una zona pianeggiante circondata da una cornice di montagne. Questo villaggio è noto per la sua antica tradizione vinicola, qui infatti viene prodotto il Blanc de Morgex et de La Salle, uno dei vini bianchi più alti d’Europa. Tra una pedalata e l’altra, fermarsi a Morgex consente di esplorare le vie del paese e di assaporare questo vino raro e pregiato. Pré-Saint-Didier: le terme romane Prima di affrontare l’ultima tappa verso Courmayeur, vale la pena fermarsi a Pré-Saint-Didier, famosa per le sue terme che già gli antichi Romani apprezzavano per le proprietà benefiche delle sue acque. Oggi, le terme offrono un’esperienza di relax assoluto, con piscine e saune panoramiche affacciate sulle montagne. Un momento di benessere perfetto per rigenerarsi prima dell’ultimo tratto. Arrivo a Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco Infine, dopo aver percorso chilometri di bellezza, si arriva a Courmayeur, situata ai piedi del maestoso Monte Bianco. La cittadina è un centro di alpinismo e escursionismo di fama internazionale, frequentata fin dall’Ottocento dagli amanti della montagna. Courmayeur è un luogo di fascino, con le sue vie pittoresche, la storica chiesa dei Santi Pantaleone e Valent Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 6 giorni fa
Furto notturno in un negozio di biciclette Nelle prime ore del mattino, precisamente alle 3:21, un allarme ha interrotto il silenzio della notte in un noto negozio di biciclette di alta gamma. Un gruppo di ladri, con il volto coperto e armati di un piano ben organizzato, ha sfondato la vetrina principale utilizzando un furgone Fiat Ducato bianco da cantiere come ariete. Il loro obiettivo: una preziosa collezione di biciclette delle prestigiose marche Pinarello e Wilier. Il colpo è stato rapido e preciso. I malviventi, una volta dentro, hanno sottratto venti biciclette, per un valore complessivo di 200mila euro. Tra i mezzi rubati, alcune biciclette raggiungevano un valore di 13mila euro ciascuna, segno dell’elevato livello dei prodotti trafugati. Fortunatamente, tutte le biciclette erano coperte da assicurazione, una magra consolazione per il proprietario che si è trovato di fronte a una scena desolante pochi minuti dopo il furto. L’arrivo tempestivo del titolare non è servito a bloccare i ladri, che si erano già dileguati con il prezioso bottino. Tuttavia, l’intera azione è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del negozio, fornendo agli inquirenti immagini cruciali per le indagini. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile di Pordenone e della stazione di Fiume Veneto, che ora stanno analizzando le riprese e raccogliendo ogni possibile indizio per rintracciare i responsabili di questo furto clamoroso. Il colpo non solo ha causato un danno economico ingente, ma ha anche scosso la comunità locale, lasciando un senso di vulnerabilità e la necessità di rafforzare ulteriormente le misure Continua a leggere
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