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Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 settimane fa
Mestre accelera sulla pista ciclabile Campalto-Tessera, intervento da 8 milioni di euro A Mestre prende il via un’importante operazione di riqualificazione della mobilità ciclabile con la realizzazione del secondo lotto della pista ciclabile Campalto-Tessera. L’intervento, dal valore complessivo di quasi 8 milioni di euro, risponde alle necessità di sicurezza e mobilità sostenibile da tempo richieste dai residenti della zona. Il progetto era stato annunciato dal sindaco Luigi Brugnaro durante il bilancio di fine anno, sottolineando la complessità dell’opera. Via Orlanda, infatti, è sotto la gestione dell’Anas, che aveva completato il primo tratto della pista ciclabile dal centro di Campalto fino al cimitero, ma che non aveva più finanziato il secondo lotto, lasciando la strada incompleta e insicura. La via Orlanda, da anni al centro delle preoccupazioni della comunità locale, è tristemente nota per la sua pericolosità: priva di marciapiedi, è teatro di frequenti incidenti. La pressione dei residenti, unita all’impegno del Comune di Venezia, ha portato alla decisione di intervenire autonomamente per garantire la sicurezza degli utenti, ciclisti e pedoni. L’intervento prevede la realizzazione di un percorso ciclabile continuo, con standard di sicurezza elevati, che collegherà in modo funzionale e protetto Campalto e Tessera. Questo progetto è parte di una visione più ampia per rendere Mestre una città sempre più a misura di ciclista, integrando le piste ciclabili esistenti con nuove infrastrutture e migliorando la mobilità sostenibile. Grazie alla collaborazione tra Comune, Veritas e il Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, il progetto ha ottenuto il via libera definitivo, rappresentando un passo avanti per la sicurezza stradale e per la valorizzazione della mobilità alternativa. Mestre si prepara così a diventare un esempio di come un’amministrazione locale possa affrontare sfide complesse per migliorare la qualità della vita dei citta Continua a leggere
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Tragico incidente a Cotignola: muore un ciclista 71enne nello schianto con un’auto Un grave incidente stradale si è verificato ieri pomeriggio, intorno alle 14, sulla via Naviglio Sinistra, a Cotignola, nel territorio della Bassa Romagna. La collisione tra un’automobile Fiat Punto e una bicicletta è costata la vita a Giovanni Ricci Picciloni, 71enne di Lugo, morto sul colpo. Il giovane conducente dell’auto, un 24enne di Bagnacavallo, è stato ricoverato in ospedale in stato di choc.La ricostruzione dell’incidente è al vaglio della polizia locale della Bassa Romagna. L’impatto si è verificato all’altezza del civico 4A della provinciale, nei pressi del ristorante La Barchessa. La Fiat Punto viaggiava in direzione Faenza quando si è scontrata con la bicicletta guidata dall’anziano. Tuttavia, rimangono incerte le modalità del sinistro: non è chiaro se la bicicletta stesse percorrendo la strada nella stessa direzione dell’auto o contromano, e se l’impatto sia avvenuto frontalmente o come tamponamento.Secondo i primi rilievi, lo scontro è stato estremamente violento. Nell’urto, il corpo del ciclista ha sfondato il parabrezza dell’auto, è stato proiettato sul tettuccio e ha poi infranto il lunotto posteriore, per poi cadere sull’asfalto. La bicicletta, con ancora alcune borse della spesa e un bastone appoggiato al telaio, è stata ritrovata poco distante dal luogo dell’impatto.La notizia ha sconvolto la comunità locale, già segnata da episodi simili in passato. Giovanni Ricci Picciloni era una figura nota e rispettata, e la sua morte lascia un vuoto tra amici e conoscenti. Il tragico evento solleva ancora una volta interrogativi sulla sicurezza stradale, in particolare p Continua a leggere
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Inaugurata la nuova pista ciclabile di via Domenico Tempio: un passo avanti per la mobilità sostenibile a Catania Oggi è stata ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclabile di via Domenico Tempio, un’infrastruttura attesa da anni che collega piazza Duomo al lungomare della Plaja. Si tratta di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile nella città etnea, offrendo un’alternativa sicura e accessibile per chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto. La costruzione della pista, però, non è stata priva di ostacoli. I lavori, originariamente previsti per concludersi entro giugno, si sono protratti per diversi mesi a causa di ritardi e imprevisti, generando un acceso dibattito tra amministrazione, cittadini e associazioni ambientaliste. Le critiche si sono concentrate sia sui tempi di realizzazione sia sull’assenza di un collegamento diretto con altri percorsi ciclopedonali cittadini, un aspetto che lascia incompleto il disegno di una rete ciclabile integrata per la città. Nonostante queste difficoltà, l’inaugurazione segna un importante progresso. Grazie alla nuova pista, sarà finalmente possibile raggiungere in bicicletta il viale Kennedy e le spiagge della Plaja partendo dal cuore del centro storico di Catania, senza dover affrontare il tra Continua a leggere
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Maloja – La Punt: Un Percorso Cicloturistico Tra Laghi e Villaggi di Montagna Tra le tante perle cicloturistiche che la Svizzera offre, il percorso Maloja – La Punt rappresenta un’esperienza indimenticabile per chi ama pedalare immerso in paesaggi mozzafiato. Questo itinerario combina natura incontaminata, paesaggi lacustri e il fascino autentico dei piccoli villaggi engadinesi. Il punto di partenza: Maloja, la porta dell’Engadina Il viaggio inizia a Maloja, un piccolo villaggio situato all’ingresso dell’alta Engadina. Circondato da montagne imponenti, Maloja è il punto di partenza ideale per i cicloturisti in cerca di un itinerario che coniughi tranquillità e scenari spettacolari. Qui, l’aria fresca di montagna e il rumore del vento tra gli alberi danno subito la sensazione di entrare in sintonia con la natura. La pista ciclabile si apre tra prati verdi e boschi di conifere, invitando i ciclisti a lasciarsi alle spalle il ritmo frenetico della vita quotidiana. A pochi chilometri dall’inizio del percorso, il protagonista assoluto si svela: il maestoso Lago di Sils. Costeggiando il Lago di Sils: un paradiso per gli occhi La prima tappa del percorso si snoda lungo le rive del Lago di Sils, una delle gemme più affascinanti dell’Engadina. Pedalare accanto a questo specchio d’acqua cristallino è un’esperienza rigenerante. Il contrasto tra il blu del lago e il verde delle montagne circostanti crea uno scenario da cartolina, che in estate si arricchisce di colori vivaci grazie ai prati fioriti. Lungo il tragitto, ci si può fermare per ammirare il panorama o scattare qualche foto ricordo. Per i più avventurosi, vale la pena fare una deviazione verso Isola, una piccola località raggiungibile solo a piedi o in bici, situata su una penisola del lago. Tra piccoli villaggi e tradizioni engadinesi Proseguendo lungo il percorso, il paesaggio cambia gradualmente. La pista ciclabile attraversa una serie di pittoreschi villaggi come Silvaplana, Surlej e Champfèr. Questi centri, noti come mete di villeggiatura estiva, offrono un mix di tradizione e modernità: antiche case engadinesi con facciate decorate da sgraffiti si alternano a boutique, caffè e ristoranti di charme. Ogni villaggio merita una breve sosta per immergersi nell’atmosfera locale. Silvaplana, ad esempio, è famosa per il suo lago che attira appassionati di windsurf e kitesurf, mentre Surlej offre splendidi scorci sulle montagne circostanti. La destinazione: La Punt Dopo circa 40 chilometri di pedalate rilassanti, il percorso termina a La Punt, un villaggio affascinante situato ai piedi del Passo dell’Albula. Qui, l’architettura tradizionale e la tranquillità del luogo invitano a una pausa rigenerante. Se avete ancora energie, potete esplorare i dintorni o concedervi un pasto in uno dei ristoranti tipici, assaggiando piatti locali come la zuppa d’orzo engadinese o il famoso Engadiner Nusstorte. Consigli pratici per il percorso Periodo consigliato: Da giugno a settembre, quando le temperature sono miti e i sentieri sono in ottime condizioni. Livello di difficoltà: Il percorso è adatto a tutti, con dislivelli moderati e tratti ben segnalati. Attrezzatura: Si consiglia una bici da corsa o da gravel. Per chi preferisce un approccio più rilassato, è possibile noleggiare una bici elettrica in diverse località dell’Engadina. Punti di ristoro: Lungo il percorso troverete numerosi bar, ristoranti e aree picnic dove riposarvi e godervi la vista. Il percorso Maloja – La Punt è molto più di un semplice itinerario cicloturistico. È un viaggio che permette di entrare in contatto con la natura selvaggia dell’Engadina, di scoprire villaggi ricchi di storia e tradizione e di ritrovare il piacere di muoversi a un ritmo lento, assaporando ogni istante. Un’esperienza da vivere almeno una volta nel Continua a leggere
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Alla scoperta di Zagabria in bicicletta: un viaggio tra cultura, storia e natura Zagabria, la capitale della Croazia, è una città che si presta perfettamente a essere esplorata in bicicletta. Con le sue strade accoglienti, i numerosi parchi e i quartieri ricchi di storia, è una destinazione ideale per chi ama il cicloturismo e vuole scoprire un lato autentico e affascinante della Croazia. Pedalando tra le sue vie, è possibile immergersi in una città che unisce eleganza mitteleuropea e vibrazioni mediterranee. Un giro nella Città Alta e Città Bassa Il punto di partenza perfetto per un tour in bicicletta è la Città Alta (Gornji Grad). Qui, le strade acciottolate e i palazzi storici raccontano secoli di storia. Anche se alcune salite potrebbero mettere alla prova i meno allenati, la fatica sarà ripagata dalla vista spettacolare sulla città dalla Torre Lotrščak e dal fascino della Chiesa di San Marco, con il suo tetto decorato a mosaico. Dalla Città Alta, scendendo verso la Città Bassa (Donji Grad), ci si ritrova in un labirinto di viali eleganti e piazze. Piazza Ban Jelačić, il cuore pulsante della città, è perfetta per una sosta prima di riprendere il viaggio verso i parchi e i giardini che caratterizzano questa zona. La bicicletta è il mezzo ideale per scoprire il cosiddetto Ferro di Cavallo Verde, un insieme di parchi e piazze che formano una sorta di anello verde intorno alla città. Pedalando nel verde: i parchi di Zagabria Uno degli aspetti più affascinanti di Zagabria è la sua abbondanza di spazi verdi. Il Parco Maksimir, il più grande e antico della città, è un’oasi di pace e natura a pochi chilometri dal centro. Con i suoi sentieri ombreggiati, laghi e prati, è un luogo perfetto per una pedalata rilassante lontano dal caos cittadino. Per chi ama un’atmosfera più romantica, il Lago Jarun, a sud-ovest della città, è ideale per un giro in bici al tramonto. Il percorso lungo il lago è pianeggiante e offre numerosi punti dove fermarsi per un picnic o semplicemente per godersi il panorama. Scoprire Zagabria su due ruote: consigli pratici Noleggio bici: Se non porti la tua bicicletta, non preoccuparti. Zagabria offre numerosi servizi di noleggio bici a prezzi accessibili. La rete di bike sharing “Nextbike” è una soluzione pratica per chi vuole esplorare la città senza pensieri. Piste ciclabili: La città dispone di un buon numero di piste ciclabili, specialmente nelle zone centrali e nei parchi. Tuttavia, presta attenzione al traffico nei quartieri più periferici, dove le piste potrebbero essere meno frequenti. Stagione ideale: La primavera e l’autunno sono i momenti migliori per visitare Zagabria in bicicletta. Le temperature miti e il clima piacevole rendono la pedalata ancora più piacevole. Esperienze imperdibili in bicicletta Un viaggio a Zagabria non sarebbe completo senza alcune esperienze uniche. Fermati in uno dei tanti mercati locali, come il Mercato Dolac, per assaporare prodotti freschi e tradizionali. Oppure, dirigiti verso il Museo delle Relazioni Interrotte, un luogo insolito e affascinante che racconta storie di cuori spezzati da tutto il mondo.Se hai tempo e voglia di avventura, considera di esplorare i dintorni della città. A pochi chilometri da Zagabria si trovano le colline della Medvednica, perfette per gli amanti della mountain bike. Il Parco Naturale Medvednica offre percorsi di varie d Continua a leggere
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In bicicletta alla scoperta di Istanbul: tra storia, cultura e panorami mozzafiato Istanbul, la città che unisce Oriente e Occidente, è un luogo unico al mondo dove ogni angolo racconta una storia millenaria. Scoprirla in bicicletta è un’esperienza indimenticabile, che permette di immergersi a pieno nella sua atmosfera vibrante e nei suoi paesaggi incantevoli, spostandosi agilmente tra i quartieri, i monumenti storici e le viste mozzafiato sul Bosforo. Un nuovo modo di vivere Istanbul Tradizionalmente esplorata a piedi o con i mezzi pubblici, Istanbul sta diventando una meta sempre più amata dai cicloturisti grazie a una crescente rete di piste ciclabili e percorsi adatti. Pedalare qui significa scoprire i suoi contrasti: dai vicoli caotici dei bazar ai parchi tranquilli, dalle rive del Bosforo alle stradine che si arrampicano sulle colline. Ogni percorso rivela la ricchezza culturale della città, che mescola influenze bizantine, ottomane e moderne. Percorsi consigliati Ecco alcune tappe imperdibili per chi vuole esplorare Istanbul in bicicletta. 1. Lungo il Corno d’Oro Il Corno d’Oro, l’insenatura naturale che divide la città, offre una pista ciclabile piacevole e panoramica. Il percorso parte da Eminönü, vicino al famoso mercato delle spezie, e segue la costa fino al quartiere di Eyüp. Lungo il tragitto, potrai fermarti a visitare il Parco di Balat, ammirare le case colorate del quartiere omonimo e scoprire la tranquillità del parco lungo il mare. 2. Le rive del Bosforo Pedalare lungo le rive del Bosforo è un’esperienza unica. Partendo da Ortaköy, celebre per la sua moschea affacciata sull’acqua, puoi seguire la costa verso nord fino a Bebek e oltre, passando per eleganti ville ottomane e caffè con viste spettacolari. Fermati per una pausa e gusta un tè turco mentre osservi i traghetti che solcano lo stretto. 3. Isole dei Principi Per un’escursione fuori dal comune, prendi il traghetto con la tua bici e dirigiti verso le Isole dei Principi. Sull’isola di Büyükada, le auto sono vietate, rendendo la bicicletta il mezzo ideale per esplorare. Pedala lungo i sentieri alberati, scopri le ville storiche e goditi le viste panoramiche sul mare di Marmara. 4. Dagli antichi quartieri ai parchi verdi Se ami la storia, percorri le strade che collegano i grandi monumenti di Istanbul, come la Moschea Blu, Santa Sofia e il Palazzo Topkapi. Per una pausa immersa nella natura, dirigiti verso il Parco di Gülhane o il vasto Parco Belgrad, ideale per un giro tranquillo lontano dal caos urbano. Sfide e consigli utili Istanbul è una città collinare e il traffico può essere intenso in alcune zone, quindi è importante pianificare il percorso in anticipo. Prediligi le ore meno affollate della giornata e considera l’uso di una bici elettrica per affrontare le salite più ripide. Porta sempre con te una buona scorta d’acqua, soprattutto nei mesi estivi, e assicurati di rispettare le norme locali di sicurezza stradale. Perché scegliere la bici a Istanbul Esplorare Istanbul in bicicletta offre un senso di libertà che altri mezzi non possono dare. Ti consente di scoprire angoli nascosti, di vivere un’esperienza più autentica e di ridurre l’impatto ambientale del tuo viaggio. Inoltre, la città sta investendo sempre di più nel cicloturismo, con nuove piste ciclabili e iniziative per incoraggiare l’uso della bicicletta.In bicicletta, Istanbul diventa una città ancora più magica. La lentezza del pedalare ti permette di cogliere dettagli che altrimenti sfuggirebbero: i profumi delle spezie, i sorrisi dei passanti, il suono delle onde del Bosforo. Che tu sia un cicloturista esperto o un principiante, pedalare a Istanbul è un’esperienza Continua a leggere
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A Torino una nuova rete ciclabile: 15 km per collegare stazioni e università Torino si conferma una città in prima linea nella promozione della mobilità sostenibile con un progetto ambizioso: una rete di piste ciclabili lunga 15 chilometri che collegherà le principali stazioni ferroviarie e della metropolitana con le sedi universitarie del territorio. Questo intervento rappresenta un importante passo avanti per favorire l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, integrandola con il trasporto pubblico e riducendo l’impatto ambientale. Un sistema di mobilità integrata e sostenibile Il nuovo piano prevede una connessione strategica tra le stazioni e le facoltà universitarie, rendendo più facile e sicuro per studenti e lavoratori scegliere la bicicletta per i propri spostamenti. Le direttrici principali includono: Da Porta Susa alle facoltà di Informatica e Scienze Motorie: un percorso che collega il cuore del sistema ferroviario torinese con due importanti poli accademici, attraversando alcune delle zone più frequentate della città. Da Porta Nuova verso la facoltà di Medicina presso le Molinette: un tratto essenziale per gli studenti di Medicina e i professionisti che frequentano uno dei poli ospedalieri più rilevanti della regione. Dal Lingotto alla facoltà di Economia e al Politecnico: questo asse collega la stazione ferroviaria del Lingotto con due istituzioni accademiche di eccellenza, includendo anche la Scuola di Amministrazione Aziendale (SAA). Da Piazza Bengasi al Politecnico: un percorso che valorizza il recente ampliamento della linea metropolitana verso sud, favorendo l’accesso al principale polo ingegneristico della città. Dalla futura stazione San Paolo al polo universitario di Grugliasco: una direttrice pensata per il nuovo campus universitario, che ospiterà migliaia di studenti. Un’opportunità per studenti e cittadini Questa rete ciclabile non è solo un progetto infrastrutturale, ma un investimento sul futuro della città. Gli studenti potranno contare su percorsi sicuri e protetti per raggiungere le loro facoltà, riducendo il tempo di percorrenza e migliorando la qualità dell’aria. Ma non solo: anche i residenti beneficeranno di un sistema di mobilità più fluido, che riduce il traffico motorizzato e rende Torino più vivibile.L’iniziativa fa parte di un piano più ampio di sostenibilità e transizione ecologica promosso dalla Città Metropolitana di Torino. L’obiettivo è non solo ridurre le emissioni di CO2, ma anche promuovere uno stile di vita attivo e salutare per i cittadini. La bicicletta, infatti, non è solo un mezzo di trasporto ecologico, ma anche un’attività che migliora il benessere fisico e mentale.La realizzazione di 15 chilometri di piste ciclabili non è priva di sfide. Sarà fondamentale garantire la manutenzione delle infrastrutture e la sicurezza di ciclisti e pedoni. Inoltre, l’interazione tra ciclabili, traffico motorizzato e mezzi pubblici richiederà una pianificazione accurata e una sensibilizzazione dei cittadini.Con questa nuova rete ciclabile, Torino dimostra di voler diventare un esempio di mobilità urbana sostenibile, offrendo soluzioni concrete per studenti, pendolari e residenti. I 15 chilometri di piste rappresentano un’occasione per ripensare la città in chiave green, migliorando la qualità della vita e rafforzando il legame tra mobilità e sviluppo sostenibile. Una città più a misura di bicicl Continua a leggere
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Ciclabile della Moldava e dell’Elba: Un viaggio in bicicletta tra Praga e Dresda Il fascino di un itinerario cicloturistico non sta solo nella meta, ma anche nel viaggio stesso: la Ciclabile della Moldava e dell’Elba incarna perfettamente questo principio. Questo percorso straordinario collega due grandi città europee, Praga e Dresda, attraversando due nazioni – la Repubblica Ceca e la Germania – e regalando un’esperienza unica tra natura, storia e cultura. Due fiumi, una storia condivisa Il viaggio segue il corso di due fiumi iconici: la Moldava e l’Elba. La Moldava, il fiume più lungo della Repubblica Ceca, nasce tra i boschi della Selva Boema e attraversa Praga, la “città delle cento torri”. Qui inizia la nostra avventura, in una cornice suggestiva che mescola il fascino gotico del Ponte Carlo e l’eleganza barocca del Castello di Praga. Man mano che si pedala lungo la Moldava, il paesaggio si trasforma: la città lascia spazio a morbide colline, borghi pittoreschi e boschi rigogliosi. Il percorso, ben segnalato e adatto a ciclisti di ogni livello, è un invito alla scoperta di castelli medievali, villaggi tranquilli e un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo. Dal cuore della Boemia al confine tedesco Proseguendo verso nord, la Moldava si unisce all’Elba, segnando un simbolico passaggio tra la Repubblica Ceca e la Germania. Questo tratto del percorso è un’immersione nella storia, con tappe come Litoměřice, una città dal fascino rinascimentale, e Terezín, tristemente nota per il suo passato legato alla Seconda Guerra Mondiale. Ogni chilometro racconta qualcosa, che si tratti di antiche tradizioni ceche o di eventi che hanno plasmato l’Europa. La Svizzera Sassone: natura mozzafiato Entrati in Germania, il percorso si inoltra nella regione della Svizzera Sassone, una delle tappe più spettacolari di questo itinerario. Qui, l’Elba scorre tra imponenti formazioni rocciose, canyon e boschi che sembrano usciti da un dipinto romantico. Per i ciclisti, è un invito a rallentare il ritmo, fermarsi per scattare foto o semplicemente ammirare la bellezza della natura. Uno dei punti più iconici di questa sezione è la vista sul Ponte di Bastei, un’opera d’ingegneria incastonata tra le rocce, che regala panorami indimenticabili. Dresda: il gran finale Il viaggio si conclude a Dresda, una città che unisce modernità e tradizione. Conosciuta come la “Firenze sull’Elba”, Dresda offre ai cicloturisti un’accoglienza calorosa, con la possibilità di esplorare monumenti come la Frauenkirche, lo Zwinger e la Semperoper. Dopo giorni di pedalate, questa città è la ciliegina sulla torta: un mix perfetto di arte, cultura e relax. Consigli pratici per il percorso Lunghezza: Il percorso varia in base alle deviazioni, ma da Praga a Dresda sono circa 230-250 chilometri. Difficoltà: La ciclabile è prevalentemente pianeggiante, con qualche tratto leggermente collinare, ed è adatta a famiglie e ciclisti meno esperti. Periodo consigliato: La primavera e l’estate sono i momenti migliori, grazie al clima mite e ai paesaggi in fiore. Equipaggiamento: Una bici da trekking o una e-bike sono ideali per affrontare il percorso in comodità. La Ciclabile della Moldava e dell’Elba non è solo un itinerario ciclistico, ma un viaggio tra due culture, due storie e due nature diverse, unite dal filo conduttore dei loro maestosi fiumi. È un’esperienza che resta nel cuore, un invito a scoprire l’Europa in modo lento e autenti Continua a leggere
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Una nuova ciclabile tra Tarzo e San Pietro di Feletto: approvato il progetto Il consiglio comunale di San Pietro di Feletto, riunitosi questa mattina, ha dato il via libera alla realizzazione di una pista ciclabile che collegherà la frazione di Corbanese, nel Comune di Tarzo, alla località Casotto di San Pietro di Feletto. Questo nuovo percorso sarà un tassello importante per il proseguimento della ciclovia Giramonticano, un progetto che punta a valorizzare le bellezze paesaggistiche del territorio e a incentivare il turismo sostenibile. L’assessore ai Lavori pubblici, Loris Dalto, ha illustrato i dettagli del progetto, sottolineando come la nuova pista bidirezionale garantirà maggiore sicurezza a ciclisti e pedoni, soprattutto lungo un tratto viario ad alta frequentazione. La pista sarà dotata di punti di sosta, pensati per offrire aree sicure dove fermarsi durante il tragitto. Dal punto di vista temporale, il cronoprogramma è ben definito: saranno necessari quattro mesi per completare la progettazione esecutiva e altri quattro per l’avvio dei lavori. L’obiettivo è realizzare un’infrastruttura moderna e funzionale, che possa diventare un modello per la mobilità dolce in tutta la zona. Questa nuova ciclabile non solo favorirà gli spostamenti quotidiani in sicurezza, ma offrirà anche un’ulteriore attrazione per gli amanti delle due ruote, che potranno godere di un percorso immerso ne Continua a leggere
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Nuova pista ciclabile nel Lodigiano: un passo verso la mobilità sostenibile Nel cuore del Lodigiano, procedono spediti i lavori per la realizzazione della nuova pista ciclopedonale lungo la Strada Provinciale 16, che collegherà Lodi a Zelo Buon Persico. Questo progetto ambizioso mira a valorizzare la mobilità sostenibile, promuovendo l’uso della bicicletta e migliorando la sicurezza per tutti gli utenti della strada. Il tracciato, che si estenderà dall’incrocio con la diramazione per Paullo fino all’ingresso di Mignete (via Carlo Cattaneo), rappresenta un’infrastruttura strategica per la zona. La conclusione dei lavori è prevista per la primavera del 2025 e includerà il rifacimento dell’asfalto esistente, l’installazione di una nuova segnaletica e la costruzione di un segmento mancante per connettere Mignete al resto del percorso. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del territorio e di promozione di stili di vita sani. Con un collegamento ciclopedonale continuo e sicuro, la pista non solo risponderà alle esigenze di chi si sposta quotidianamente, ma diventerà anche un’opportunità per il cicloturismo. Una volta completata, rappresenterà un esempio di come infrastrutture ben pianificate possano migliorare la quali Continua a leggere
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Ciclista aggredito per strada. Ivrea è stata recentemente teatro di un grave episodio di violenza che ha sconvolto la comunità locale. Giovedì scorso, un uomo di settant’anni, noto per la sua passione per il ciclismo, è stato vittima di una brutale aggressione nei pressi dello stadio della canoa. Il pensionato, che stava riposando appoggiato alla ringhiera con la sua bicicletta elettrica, un mezzo di alto valore stimato oltre i 9.000 euro, è stato improvvisamente attaccato da tre giovani. Due di questi, che si trovavano seduti su un muretto nelle vicinanze, si sono avvicinati all’uomo e lo hanno spinto violentemente a terra. Approfittando della situazione, un terzo complice è riuscito a sottrarre la costosa bicicletta e a dileguarsi rapidamente. Nonostante l’età e lo shock dell’aggressione, il settantenne ha tentato coraggiosamente di inseguire il ladro, gridando disperatamente per chiedere aiuto. Tuttavia, malgrado la presenza di numerose persone nelle vicinanze, nessuno è intervenuto in tempo per fermare i malviventi. Questo episodio ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza nella zona e al crescente senso di insicurezza tra i residenti. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto e sono alla ricerca dei responsabili, sperando di poterli identificare anche grazie a eventuali riprese delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Nel frattempo, l’intera comunità esprime solidarietà alla vittima e chiede un Continua a leggere
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Cuneo, Via libera alla nuova ciclabile. Il Comune di Cuneo ha recentemente celebrato un importante successo con l’ottenimento di un finanziamento regionale di 2,1 milioni di euro per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che collegherà Cuneo e Cervasca. Questo progetto, che si estenderà per circa 10 chilometri, fa parte di un più ampio piano di sviluppo delle infrastrutture ciclabili in Piemonte, che ha visto la distribuzione di un totale di 10 milioni di euro su quattro percorsi ciclabili strategici. Il percorso finanziato è suddiviso in due tratti principali. Il primo tratto partirà dalla stazione di Cuneo e si dirigerà verso Cervasca, con diramazioni che collegheranno il nuovo Ospedale di Cuneo e il centro della frazione di Cerialdo. Queste diramazioni saranno cruciali per offrire opzioni di mobilità sostenibile ai lavoratori e ai residenti della zona, considerando la presenza di un importante comparto industriale, tra cui l’azienda Merlo, che impiega circa 1.500 persone. Inoltre, il percorso sarà parte integrante della Ciclovia Pedemontana, una rete ciclabile di rilevanza nazionale inserita nella Rete BicItalia, promuovendo così sia la mobilità quotidiana sia il cicloturismo. Il secondo tratto del progetto si estenderà da Madonna dell’Olmo fino a Roata Rossi, proseguendo poi in direzione dei Comuni di Busca e Tarantasca. Questi ultimi, insieme a Cuneo e Cervasca, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per lo sviluppo congiunto della rete ciclabile locale. Partendo dalla Rotonda del Missile, il percorso si snoderà lungo via Torino, attraversando Madonna dell’Olmo e raggiungendo infine Roata Rossi attraverso via Antica di Busca. In futuro, con ulteriori finanziamenti, è previsto l’ampliamento della rete ciclabile per collegare anche le località di San Chiaffredo, Tarantasca e Busca, sfruttando studi di fattibilità già esistenti. Questo tratto si inserisce inoltre nel corridoio europeo EuroVelo8, un’importante ciclovia internazionale che collega la Spagna con la Grecia lungo il Mediterraneo, estendendosi per 7600 chilometri. Questo progetto rappresenta un significativo passo avanti per la mobilità sostenibile nella regione, promuovendo l’uso della bicicletta non solo come mezzo di trasporto quotidiano, ma a Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa
La Via del Latte in Bicicletta: Un Itinerario nelle Alte Langhe Le Langhe, conosciute in tutto il mondo per i loro vini pregiati e i rinomati tartufi, nascondono nel cuore dell’Alta Langa un lato meno noto, ma altrettanto affascinante. Qui, tra noccioleti, boschi rigogliosi e colline che sembrano dipinte, prende vita la Via del Latte, un percorso cicloturistico che unisce il piacere della pedalata alla scoperta delle eccellenze casearie locali. Questo itinerario, perfetto anche per i meno allenati grazie alla sua moderata difficoltà, parte dal borgo di Murazzano, celebre per il suo formaggio DOP e la torre medievale che regala vedute mozzafiato sul paesaggio circostante. È il punto di partenza ideale per immergersi in un viaggio tra natura, tradizione e sapori autentici. Pedalando tra Panorami e Tradizioni La prima parte del percorso è una dolce discesa verso la fondovalle, attraversando il cuore autentico dell’Alta Langa. I panorami sono un susseguirsi di colline ammantate di verde, intervallate da borghi pittoreschi. La strada, sinuosa e immersa nella tranquillità, offre vedute che cambiano ad ogni curva, con la natura a fare da protagonista incontrastata. Il primo borgo che si incontra è Bossolasco, noto come il “paese delle rose” per i suoi balconi fioriti e la sua atmosfera romantica. Da qui, la discesa prosegue fino a San Benedetto Belbo, un piccolo gioiello che ispira calma e riflessione, perfetto per una breve pausa prima di affrontare la risalita. Seguendo la cresta delle colline, il percorso si addentra in un paesaggio dominato da noccioleti e boschi, con colori che vanno dal verde intenso al marrone caldo, offrendo un’esperienza visiva che accompagna e arricchisce ogni pedalata. Tra Borghi e Alture Avvicinandosi a Mombarcaro, conosciuto come la “Vetta delle Langhe” per la sua altitudine di 900 metri, si percepisce una nuova energia. Qui, la vista si apre su orizzonti lontani, regalando un senso di libertà unico. Poco dopo, si arriva al bivio per Camerana, un borgo ricco di storia e fascino, per poi proseguire verso lo spartiacque tra le valli Belbo e Tanaro. Nelle vicinanze si trova Sale San Giovanni, un paese fiabesco celebre per i suoi affreschi gotici e i campi di lavanda che in estate dipingono il paesaggio di sfumature viola e blu. È un luogo che sembra sospeso nel tempo, perfetto per chi cerca uno scatto indimenticabile o un momento di quiete. Il percorso continua passando da Paroldo, un piccolo comune che invita a una pausa ristoratrice con i suoi sapori genuini e la sua accoglienza calorosa. Poco dopo si raggiunge la “località Pedaggera” (791 m), il punto più alto del tragitto, dove il silenzio e la bellezza del paesaggio sono un autentico balsamo per l’anima. Il Ritorno e il Gusto dell’Alta Langa Gli ultimi chilometri del percorso conducono verso Murazzano, passando vicino ai borghi di Marsaglia e Belvedere Langhe, che offrono scorci mozzafiato e meritano una deviazione. All’arrivo, il viaggio non può che concludersi con una meritata pausa dedicata ai formaggi dell’Alta Langa. Pecorini e robiole dal sapore inconfondibile, frutto di tradizioni secolari e di una terra generosa, rappresentano il giusto tributo a un’esperienza che non è solo sportiva, ma anche sensoriale. Consigli Utili Periodo consigliato: primavera e inizio autunno, per godere dei colori e delle temperature miti. Attrezzatura: una bicicletta da gravel è ideale per affrontare i tratti più irregolari. Degustazioni: molti produttori locali offrono la possibilità di assaggiare i loro formaggi. Non dimenticate di informarvi sulle aziende agricole lungo il percorso. La Via del Latte è molto più di un semplice itinerario cicloturistico: è un’immersione in un territorio autentico, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e ogni curva regala emozioni. Perfetta per gli amanti della natura, della cultura e della buona cucina, questa esperienza vi lascerà il desiderio di tornare, Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa
La Danimarca in bicicletta. Se ami viaggiare in bicicletta, la Danimarca dovrebbe essere in cima alla tua lista di destinazioni. Questo piccolo paese scandinavo è un vero paradiso per i cicloturisti, grazie alla sua rete estesa di piste ciclabili, paesaggi mozzafiato e una cultura che abbraccia pienamente la mobilità sostenibile. Che tu stia cercando una vacanza rilassante tra le campagne o un’avventura tra città ricche di storia e cultura, pedalare in Danimarca offre un’esperienza unica. La Rete Ciclabile Danese Uno dei motivi principali per cui la Danimarca è così popolare tra i cicloturisti è la qualità e l’estensione della sua rete ciclabile. Il paese vanta oltre 12.000 chilometri di percorsi ciclabili, molti dei quali attraversano aree naturali, città e piccoli villaggi. La rete include percorsi nazionali, regionali e locali, tutti ben segnalati e sicuri, rendendo la pianificazione di un viaggio in bicicletta un gioco da ragazzi. Tra i percorsi più famosi c’è la Ciclovia del Mare del Nord, un itinerario che costeggia la costa occidentale della Danimarca, offrendo panorami spettacolari sulle spiagge sabbiose e le dune. Un altro percorso da non perdere è la Ciclovia di Berlino-Copenaghen, che collega la capitale danese alla capitale tedesca, attraversando foreste, laghi e pittoreschi paesini. Una Cultura Amica delle Biciclette La Danimarca è nota per essere uno dei paesi più bike-friendly al mondo. A Copenhagen, ad esempio, ci sono più biciclette che auto e il 62% dei suoi abitanti si sposta in bici ogni giorno. Questo si riflette nelle infrastrutture urbane: piste ciclabili ampie e ben separate dal traffico automobilistico, semafori dedicati ai ciclisti e parcheggi per biciclette ovunque. Questo approccio orientato alle biciclette rende il cicloturismo in Danimarca non solo pratico, ma anche sicuro e piacevole. Le auto sono abituate a condividere la strada con i ciclisti e le città sono progettate per favorire gli spostamenti su due ruote. Natura e Paesaggi Danesi Oltre alle città, la vera bellezza del cicloturismo in Danimarca risiede nella natura che circonda i percorsi ciclabili. Le coste sono una delle principali attrazioni del paese, con spiagge immense e villaggi di pescatori che sembrano usciti da una cartolina. Lungo i sentieri, si incontrano paesaggi bucolici fatti di campi verdi, laghi tranquilli e antiche foreste. Tra i luoghi naturali più suggestivi da esplorare c’è la Scogliera di Møns Klint, sulla costa orientale, famosa per le sue spettacolari scogliere di gesso che si affacciano sul Mar Baltico. Gli amanti della fauna potranno godersi le riserve naturali come quella di Wadden Sea, patrimonio dell’umanità UNESCO, dove è possibile avvistare numerose specie di uccelli e foche. Organizzare un Viaggio in Bicicletta in Danimarca Pianificare un viaggio in bicicletta in Danimarca è semplice, grazie alla vasta gamma di servizi e risorse disponibili. Ci sono numerosi punti di noleggio bici sparsi in tutto il paese, spesso con la possibilità di noleggiare biciclette elettriche per chi cerca un aiuto extra sulle lunghe distanze o sui terreni collinari. Molti percorsi offrono aree di sosta attrezzate, con tavoli da picnic e ripari per le giornate più ventose. Per quanto riguarda l’alloggio, la Danimarca è ricca di campeggi, molti dei quali sono attrezzati per i cicloturisti, ma non mancano B&B, agriturismi e hotel bike-friendly lungo i principali itinerari. Inoltre, i traghetti e i treni accettano le biciclette, permettendo di combinare facilmente diversi mezzi di trasporto durante il viaggio. La Libertà di Esplorare Uno degli aspetti più affascinanti del cicloturismo in Danimarca è la libertà di esplorare a tuo ritmo. Puoi decidere di pedalare lungo i percorsi più battuti o avventurarti fuori dai sentieri più conosciuti, scoprendo angoli nascosti e piccoli borghi accoglienti. Ogni curva del percorso può rivelare un nuovo scorcio mozzafiato, una spiaggia appartata o un caffè dove rilassarsi dopo una lunga pedalata. In definitiva, la Danimarca offre una combinazione perfetta di infrastrutture eccellenti, paesaggi incantevoli e una cultura ciclistica che rendono il cicloturismo un’esperienza indimenticabile. Che tu sia un ciclista esperto o un principiante, pedalare attraverso questo paese ti regale Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa
Soncino-Villacampagna: una nuova ciclabile per unire storia e natura Il Comune di Soncino, borgo medievale ricco di fascino e storia, si prepara a compiere un importante passo verso una mobilità sostenibile e il turismo attivo. È infatti in fase di avvio la ricerca delle aziende che realizzeranno la nuova pista ciclabile che collegherà il centro storico di Soncino alla frazione di Villacampagna, nel cuore della pianura cremonese. L’ambizioso progetto, dal valore complessivo di 400mila euro, è reso possibile grazie al sostegno economico della Regione Lombardia. «L’obiettivo è procedere rapidamente con l’assegnazione dei lavori, così da poter aprire i cantieri già nella prossima primavera», ha spiegato il vicesindaco Fabio Fabemoli, sottolineando l’importanza di questa opera per il territorio. Un tracciato strategico per ciclisti e turisti La futura ciclabile non sarà solo un’infrastruttura utile per i residenti, ma un vero e proprio ponte tra il patrimonio storico-artistico di Soncino e il paesaggio rurale circostante. La frazione di Villacampagna, infatti, si trova immersa nella campagna cremonese, offrendo un panorama ideale per gli amanti del cicloturismo. Questa pista ciclabile rappresenterà un collegamento strategico sia per chi utilizza la bici quotidianamente, sia per i visitatori che scelgono il territorio di Soncino come meta per le loro escursioni. Una proposta che ben si integra con la crescente domanda di turismo lento e sostenibile, sempre più apprezzato dai viaggiatori moderni. Investire nella mobilità sostenibile Il progetto dimostra l’impegno dell’amministrazione locale nel promuovere la mobilità dolce, un aspetto cruciale per migliorare la qualità della vita dei cittadini e rendere il territorio ancora più attrattivo dal punto di vista turistico. Con l’approvazione del piano e l’avvio della fase esecutiva, Soncino si conferma un modello di sviluppo attento alla sostenibilità e alla valorizzazione del proprio patrimonio. Questa nuova infrastruttura non solo migliorerà i collegamenti tra il borgo e le sue frazioni, ma contribuirà a creare un’esperienza unica per chi vorrà scoprire il territorio in sella a una bicicletta. Non resta che attendere l’apertura dei cantieri, con la speranza che questa ciclabile diventi presto un esempio di come la mobilità sostenibile possa integrarsi perfettam Continua a leggere
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La Ciclabile Parenzana La Ciclabile Parenzana è uno dei percorsi cicloturistici più affascinanti e panoramici dell’Istria, ideale per chi ama esplorare nuove destinazioni in bicicletta. Questo tracciato di circa 130 chilometri segue l’antica ferrovia che, nei primi del ‘900, collegava Trieste (Italia) a Parenzo (Poreč) in Croazia. Oggi, la Parenzana è un simbolo di unione tra i popoli e un’attrazione imperdibile per gli amanti del cicloturismo. La Storia della Parenzana Inaugurata nel 1902 e chiusa nel 1935, la ferrovia Parenzana serviva principalmente per il trasporto di vino, olio e prodotti agricoli dall’entroterra istriano verso la costa. Oggi, questa vecchia linea ferroviaria è stata trasformata in una pista ciclabile e pedonale che attraversa tre paesi: Italia, Slovenia e Croazia. Il percorso rappresenta una combinazione unica di storia, cultura e paesaggi naturali mozzafiato. Il Percorso La Parenzana si snoda attraverso dolci colline, vigneti, oliveti e piccoli borghi medievali, offrendo panorami straordinari su tutta l’Istria. Pedalando lungo questo tracciato, ci si imbatte in numerosi viadotti, ponti e tunnel che rendono il viaggio un’esperienza affascinante e variegata. Il tratto croato della Parenzana inizia vicino al confine sloveno e si estende fino a Parenzo. Alcune delle tappe più interessanti lungo il percorso includono: Buie (Buje): Questo incantevole villaggio è una delle prime tappe croate. Da qui, la pista si sviluppa tra vigneti e oliveti, regalando viste spettacolari sul mare Adriatico. Grožnjan: Conosciuta come la “Città degli artisti”, Grožnjan è un borgo medievale perfettamente conservato. Le sue strade acciottolate e le gallerie d’arte rendono questa tappa imperdibile per chi ama la cultura e la tranquillità. Motovun (Montona): Arroccata su una collina, Motovun offre una vista incredibile sulla valle del fiume Mirna. Questo borgo storico è famoso anche per i suoi tartufi e le sue deliziose specialità gastronomiche. Vižinada: Questa piccola località è circondata da una campagna pittoresca, ideale per una sosta rilassante prima di continuare verso Parenzo. Difficoltà e Attrezzature La Parenzana è un percorso di difficoltà media, adatto sia ai cicloturisti esperti che a famiglie con bambini più grandi. Il terreno è prevalentemente sterrato e in buone condizioni, ma alcune sezioni presentano salite e discese impegnative, soprattutto nei tratti collinari. Si consiglia di utilizzare una mountain bike o una bici da gravel per affrontare comodamente il percorso. Quando Partire Il periodo migliore per esplorare la Parenzana in bicicletta va da primavera all’inizio dell’autunno, quando il clima è più mite e i paesaggi sono in piena fioritura. In estate, le temperature possono salire, soprattutto nelle ore centrali della giornata, quindi è importante partire presto al mattino e portare con sé abbondante acqua. Consigli per i Cicloturisti Abbigliamento adeguato: Indossa un abbigliamento traspirante e porta con te una giacca leggera per le eventuali giornate ventose o piovose. Equipaggiamento: Non dimenticare il casco, la mappa o il GPS e un kit di riparazione. Lungo il percorso, soprattutto nelle zone rurali, i negozi e le stazioni di servizio non sono frequenti. Pianifica le soste: Approfitta delle fermate nei piccoli borghi per scoprire le specialità locali, come l’olio d’oliva, i vini istriani e i tartufi. La Ciclabile Parenzana offre un’esperienza unica di cicloturismo, tra paesaggi mozzafiato, storia e tradizione. Pedalare su questo antico tracciato ferroviario significa immergersi nella bellezza senza tempo dell’Istria e scoprire un territorio ricco di fascino e autenticità. Perfetta per una vacanza all’insegna del relax e dell’avventura, la Parenzana ti l Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa
Grave incidente a Udine: ciclista investito in via Lumignacco Nel pomeriggio di martedì 24 dicembre, a Udine, un grave incidente ha visto coinvolto un ciclista, travolto da un’auto mentre percorreva via Lumignacco. L’impatto è stato violento e ha causato diverse ferite all’uomo, che è stato trasportato d’urgenza in ospedale in condizioni serie. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori per prestare le prime cure e stabilizzare il ferito, mentre la polizia locale ha effettuato i rilievi necessari per comprendere le cause dell’incidente. La dinamica dei fatti è ancora in fase di accertamento, ma quanto accaduto evidenzia ancora una volta l’importanza di mantenere alta l’attenzione sulle str Continua a leggere
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Un itinerario in bici tra Saluzzo e l’Abbazia di Staffarda Se stai cercando un percorso cicloturistico immerso nella natura e ricco di storia, l’anello ciclabile Saluzzo–Abbazia di Staffarda potrebbe essere la scelta ideale. Situato nella provincia di Cuneo, questo itinerario di circa 32 km ti conduce attraverso le campagne piemontesi, tra paesaggi rurali e affascinanti testimonianze del passato. Descrizione del percorso La partenza è prevista dal centro di Saluzzo, una cittadina che merita di essere esplorata prima di salire in sella. Il percorso attraversa la pianura cuneese, caratterizzata da campi coltivati e frutteti, e tocca i pittoreschi borghi di Staffarda, Cardè e Moretta. L’itinerario si sviluppa prevalentemente su strade secondarie a basso traffico e tratti sterrati, rendendolo perfetto per chi ama pedalare lontano dal caos cittadino. Inoltre, il tragitto costeggia più volte il fiume Po, regalando scorci suggestivi. Consigli per la bici Anche se il tracciato non presenta grandi difficoltà tecniche né salite impegnative, è preferibile affrontarlo con una bicicletta adatta ai fondi misti. Una mountain bike, una gravel con pneumatici larghi e tassellati sono ideali per garantire maggiore comfort e sicurezza, soprattutto nei tratti sterrati. Tappe imperdibili Il centro storico di Saluzzo: Saluzzo è una perla medievale che combina arte, storia e tradizione. Tra le sue attrazioni principali ci sono il Duomo, la chiesa di San Giovanni, la Castiglia (antica residenza dei Marchesi di Saluzzo) e la Torre Civica. Non perdere la vista panoramica dal borgo alto, che spazia sulla pianura e sul Monviso, il “Re di Pietra”. L’Abbazia di Staffarda: Situata a nord di Saluzzo, questa antica abbazia benedettina risale al XII secolo ed è circondata da un’atmosfera di pace e spiritualità. Oltre alla chiesa, potrai visitare il chiostro e gli edifici monastici. L’Abbazia rappresenta un’importante testimonianza del passato, sia come luogo di culto che come centro agricolo. Una sosta qui, magari nel chiostro attrezzato con panche e tavoli, è l’occasione perfetta per rilassarsi e godersi il paesaggio. Chi può affrontare questo itinerario? Il percorso è adatto a ciclisti di livello medio, anche con un allenamento base. Le distanze non sono proibitive e le pendenze sono minime, ma il fondo sterrato in alcune sezioni richiede una minima confidenza con la guida su terreni irregolari. Questo itinerario rappresenta una perfetta combinazione di natura, storia e relax, ideale per una giornata all’aria aperta in bici Continua a leggere
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Via libera alla ciclabile VenTo Sono ufficialmente iniziati i lavori per l’asfaltatura di un tratto della ciclovia VenTo, il grande progetto che prevede la realizzazione di un percorso ciclabile lungo il Po, collegando Venezia e Torino. I primi interventi hanno preso il via tra Valenza e Trino, un segmento di 45 chilometri che vedrà un significativo miglioramento grazie a un nuovo fondo stradale asfaltato, rendendo il tragitto accessibile a una più ampia gamma di utenti. Il progetto VenTo: una ciclovia per tutti Il progetto VenTo, acronimo di Venezia-Torino, prevede la costruzione di una ciclovia di circa 680 chilometri, che correrà lungo il fiume Po attraversando quattro regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto). Questo percorso non solo sarà un importante collegamento ciclabile interregionale, ma anche un volano per il turismo sostenibile e la valorizzazione del territorio fluviale. Con l’asfaltatura del tratto Valenza-Trino, si compie un passo significativo verso la realizzazione di una delle più ambiziose ciclovie italiane. L’asfaltatura del tratto tra Valenza e Trino è coordinata dall’Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), che si sta occupando dei lavori necessari per completare il lotto di 45 chilometri. Il costo complessivo di questa fase supera i 5 milioni di euro, finanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), strumento chiave per accelerare la realizzazione di opere strategiche sul territorio nazionale. Oltre ai benefici legati alla mobilità sostenibile, la ciclovia VenTo rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo economico delle aree attraversate. Il percorso ciclabile, infatti, permetterà di attrarre turisti, incentivando il turismo lento e rispettoso dell’ambiente. Lungo il tragitto, ciclisti e visitatori potranno scoprire borghi storici, aree naturali protette e luoghi di interesse culturale che, grazie alla n Continua a leggere
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Piacenza:Via libera alla nuova ciclabile Il Comune di Piacenza ha ufficialmente affidato alla società I.C.G. Srl di Curtatone (Mantova) la realizzazione del primo stralcio della nuova pista ciclabile che collegherà la frazione di Mucinasso con il centro abitato di Piacenza, lungo la strada provinciale 6. Questo progetto, suddiviso in cinque fasi funzionali, rappresenta un intervento significativo per migliorare la mobilità sostenibile nel territorio piacentino. La nuova pista ciclabile avrà un ruolo cruciale nel potenziare la sicurezza stradale per i ciclisti e favorire l’uso di mezzi di trasporto ecologici. L’obiettivo è incentivare gli spostamenti in bicicletta, contribuendo così a ridurre il traffico veicolare e le emissioni inquinanti. La scelta di sviluppare questo collegamento lungo una delle principali arterie di collegamento tra Mucinasso e Piacenza è frutto di una pianificazione volta a migliorare l’accessibilità e la qualità della vita dei residenti. La società I.C.G. Srl, già nota per la sua competenza nella realizzazione di infrastrutture di questo tipo, garantirà l’adeguato avanzamento dei lavori, rispettando i tempi previsti e i più alti standard qualitativi. Questo progetto, oltre a rappresentare un’importante novità per gli abitanti della frazione e del capoluogo, si inserisce nelle politiche comunali di sviluppo sostenibile e di promozione della mobilità alternativa. Il completamento del primo stralcio sarà solo l’inizio di un’opera strategica che, una volta conclusa, collegherà in maniera sicura e funzionale Mucinasso al cuore di Piacenza, offrendo ai cittad Continua a leggere
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