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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 6 giorni fa

    Lucca e il Giro d’Italia: una doppietta che profuma di storia Esattamente come accadde quarant’anni fa, nelle edizioni 1984 e 1985, il Giro d’Italia tornerà a fare tappa a Lucca per due anni consecutivi, nel 2024 e nel 2025. Un evento che riporta alla memoria un capitolo glorioso del ciclismo e che promette di regalare emozioni indimenticabili agli appassionati e agli abitanti della città. L’annuncio ufficiale del percorso della Carovana Rosa per il 2025 è atteso per lunedì prossimo, ma l’attesa è già carica di aspettative. Secondo le indiscrezioni, infatti, Lucca sarà protagonista di un’altra tappa della corsa rosa, consolidando un legame che si sta dimostrando sempre più forte. Dopo il successo dell’edizione 2024, che ha portato grande entusiasmo e visibilità alla città, il 2025 potrebbe rappresentare un’occasione ancora più prestigiosa. La novità più affascinante riguarda la probabile cronometro tra Lucca e Pisa, in programma per martedì 20 maggio. Questo tratto di gara non sarà solo un’importante sfida sportiva, ma anche un simbolico ponte tra due città storicamente rivali, unite per un giorno dal ciclismo. La scelta di questo percorso sottolinea non solo la bellezza paesaggistica del territorio, ma anche il valore culturale e storico di una terra che da secoli affascina chiunque la visiti. Gli organizzatori del Giro d’Italia, entusiasti del successo della tappa lucchese del 2024, sembrano aver voluto alzare ulteriormente l’asticella, creando un evento che possa combinare spettacolo sportivo e promozione territoriale. Lucca, con il suo centro storico unico al mondo, le sue mura rinascimentali e l’atmosfera senza tempo, rappresenta una cornice perfetta per un evento di tale portata. Il connubio tra sport e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico appare quindi il vero obiettivo di questa scelta. La cronometro Lucca-Pisa si preannuncia come una giornata memorabile, in grado di celebrare lo sport e allo stesso tempo di raccontare una storia di riconciliazione e bellezza condivisa. Non resta che attendere l’ufficializzazione del percorso per il 2025, ma una cosa è certa: il ritorno della Carovana Rosa a Lucca rappresenta un momento storico, capace di unire passato, presente e futu Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane fa

    Flitedeck: Il Manubrio del Futuro L’industria del ciclismo è in fermento grazie all’innovazione tecnologica, e tra le proposte più interessanti spicca Flitedeck, un sistema integrato di manubrio e attacco che promette di trasformare l’esperienza ciclistica. Progettato per unire funzionalità avanzate, sicurezza e design, Flitedeck rappresenta un balzo in avanti per chi cerca un’esperienza su due ruote all’insegna della tecnologia e delle prestazioni. Un Nuovo Modo di Vivere il Ciclismo La visione di Flitedeck, come descritto dai suoi creatori, è ambiziosa: rendere il ciclismo più appagante per tutti, dai professionisti agli amanti delle passeggiate in bicicletta. Tuttavia, al momento il prodotto sembra rivolgersi principalmente ai ciclisti orientati alle alte prestazioni e a coloro che cercano accessori premium, in linea con le sue avanzate funzionalità tecnologiche e il suo prezzo di fascia alta. Ma cos’è esattamente Flitedeck? È un sistema integrato che ridefinisce il ruolo del manubrio, incorporando un’ampia gamma di strumenti intelligenti che aumentano la sicurezza, il comfort e l’efficienza del ciclista. Le Funzionalità Chiave di Flitedeck Flitedeck non è un semplice manubrio, ma un vero e proprio centro di controllo tecnologico per la bicicletta. Tra le sue caratteristiche principali troviamo: Sistema tattile di informazione e controllo Un ciclocomputer integrato direttamente nel manubrio consente di visualizzare dati essenziali come velocità, distanza e percorso, senza dover aggiungere dispositivi esterni. Questo approccio non solo migliora l’estetica, ma riduce anche le distrazioni. Radar per il rilevamento dei pedoni e macchine Questo strumento rileva ostacoli nell’ambiente circostante, come pedoni o macchine, avvisando il ciclista in tempo reale. Una funzione pensata per migliorare la sicurezza, soprattutto in ambienti urbani o su piste ciclabili affollate. Telecamera per la visione posteriore Una retrocamera integrata permette di monitorare ciò che accade dietro il ciclista senza dover voltarsi, riducendo il rischio di incidenti e migliorando la consapevolezza del traffico. Controllo delle luci Le luci della bicicletta possono essere gestite direttamente dal manubrio, consentendo di mantenere sempre le mani salde sul controllo. Design Minimalista e Prestazioni Ottimizzate Un altro elemento che rende Flitedeck unico è il suo design. Minimalista ed elegante, elimina la necessità di dispositivi esterni come ciclocomputer o luci aggiuntive. Questo non solo contribuisce a un’estetica pulita, ma migliora anche l’aerodinamica della bicicletta, un aspetto cruciale per chi cerca le massime prestazioni. Inoltre, il sistema è costruito con materiali leggeri e resistenti, garantendo durata e una maggiore efficienza durante la pedalata. Perché Flitedeck è Rivoluzionario per il Cicloturismo Per i cicloturisti, Flitedeck apre nuove possibilità. Il suo sistema integrato offre una guida più sicura e consapevole, specialmente in contesti complessi come le strade trafficate o i percorsi immersi nella natura. La combinazione di ciclocomputer, radar e telecamera offre un controllo completo senza mai perdere di vista il percorso, rendendo ogni viaggio più piacevole e senza stress. Nonostante il suo posizionamento iniziale verso il segmento premium, è facile immaginare come tecnologie simili possano presto diventare più accessibili, Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 1 giorno fa

    Scoprire la Toscana in Bicicletta: Un Viaggio tra Borghi, Colline e Sapori Autentici La Toscana è una delle mete preferite dai cicloturisti di tutto il mondo. Grazie ai suoi paesaggi mozzafiato, alle strade sinuose che si snodano tra dolci colline e ai borghi ricchi di storia, questa regione offre un’esperienza unica per gli amanti della bicicletta. In questo articolo vi guiderò in un itinerario perfetto per esplorare la Toscana in sella, con un mix di natura, cultura e buon cibo. Itinerario: Da Firenze a Siena, attraverso il cuore del Chianti Giorno 1: Firenze – Greve in Chianti (35 km) Il viaggio inizia dalla splendida Firenze, culla del Rinascimento. Dopo aver visitato Piazza della Signoria e il Duomo, si monta in sella per dirigersi verso il Chianti. Uscendo dalla città, si entra presto in un paesaggio rurale fatto di vigneti e uliveti. La strada, leggermente ondulata, porta a Greve in Chianti, il cuore della produzione vinicola toscana. Qui, una sosta in piazza Matteotti è d’obbligo: assaggiate un bicchiere di Chianti Classico e godetevi l’atmosfera tranquilla del borgo. Giorno 2: Greve in Chianti – Radda in Chianti – Castellina in Chianti (40 km) Il secondo giorno è dedicato alla scoperta delle perle del Chianti. La tappa da Greve a Radda vi regalerà salite impegnative, ma le viste spettacolari ripagheranno ogni sforzo. Una volta raggiunta Radda, potrete visitare il centro storico e magari fermarvi in una cantina per una degustazione. Proseguendo verso Castellina in Chianti, vi troverete immersi in un panorama da cartolina, con strade bordate di cipressi e piccoli casali. Giorno 3: Castellina in Chianti – Siena (30 km) L’ultima tappa del viaggio vi condurrà a Siena, una delle città più affascinanti della Toscana. La strada scende dolcemente verso la città, attraversando campagne che sembrano uscite da un dipinto. Arrivati a Siena, perdetevi tra le stradine medievali e raggiungete Piazza del Campo, famosa per il Palio. Qui, concedetevi una meritata cena a base di pici cacio e pepe o una ribollita. Consigli per il Viaggio Periodo migliore: La primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-ottobre) sono le stagioni ideali, grazie al clima mite e ai paesaggi incredibili. Attrezzatura: Una bici gravel o una e-bike è perfetta per affrontare le salite toscane senza troppa fatica. Portate con voi una borraccia, una mappa (o un GPS) e attrezzi di base per eventuali riparazioni. Alloggi: La Toscana offre una vasta gamma di sistemazioni, dagli agriturismi immersi nel verde ai B&B accoglienti nei centri storici. Perché Scegliere la Toscana per il Cicloturismo La Toscana non è solo bellezza paesaggistica. Pedalando lungo le sue strade, si respira una storia millenaria, si assaporano piatti e vini straordinari e si entra in contatto con una cultura autentica. Ogni chilometro percorso regala emozioni diverse, rendendo ogni viaggio unico. Un tour in bicicletta in Toscana è molto più di una semplice vacanza: è un’immersione in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato e dove ogni dettaglio, dal sorriso della gente al profumo dei campi, racconta una storia. Se amate la bicicletta e cercate un’esperienza Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 2 giorni fa

    Avventura in Bicicletta: Esplorando l'Argentina su Due Ruote L’Argentina è una terra di paesaggi mozzafiato, spazi sconfinati e culture affascinanti, che la rendono una delle destinazioni più avvincenti per gli amanti del cicloturismo. Dal cuore pulsante di Buenos Aires alle vette innevate delle Ande, fino ai deserti della Puna e alle pianure della Patagonia, il paese offre un’incredibile varietà di percorsi adatti a ogni tipo di ciclista, dall’avventuriero esperto al principiante in cerca di nuove emozioni. Perché scegliere l’Argentina per il cicloturismo? Cicloturismo in Argentina significa vivere una connessione unica con la natura e la cultura. I vasti paesaggi, spesso quasi privi di traffico, sono un invito irresistibile per chi desidera esplorare senza fretta. Qui puoi pedalare per chilometri attraversando steppe desolate, foreste millenarie e villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. L’ospitalità degli argentini è leggendaria: non è raro essere accolti da sorrisi calorosi o essere invitati a condividere un mate, il tè tradizionale, con i locali. Percorsi imperdibili 1. La Ruta de los Siete Lagos (Patagonia) Uno dei percorsi cicloturistici più iconici dell’Argentina è la “Strada dei Sette Laghi”, un itinerario di circa 110 chilometri che collega San Martín de los Andes a Villa La Angostura. Questo tragitto ti immergerà in un panorama spettacolare fatto di laghi cristallini, montagne ricoperte di boschi e cieli limpidi. Sebbene il percorso possa essere affrontato in due o tre giorni, vale la pena prendersi più tempo per ammirare ogni scorcio e magari fare una sosta per campeggiare in riva a un lago. 2. La Puna e il Nord-Ovest argentino Per chi cerca un’avventura più estrema, il nord-ovest dell’Argentina è una sfida unica. Qui troverai strade sterrate che attraversano altopiani desertici, montagne dai colori surreali e villaggi andini come Purmamarca e Tilcara. Un itinerario molto apprezzato è quello lungo la Quebrada de Humahuaca, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che combina paesaggi drammatici e una ricca tradizione culturale. 3. La Ruta 40 La Ruta 40 è una delle strade più lunghe al mondo e attraversa l’Argentina da nord a sud per oltre 5.000 chilometri. Per i ciclisti più determinati, percorrerne anche solo un tratto è un’esperienza epica. La sezione patagonica, in particolare, offre una sensazione di libertà assoluta: venti potenti, panorami infiniti e la possibilità di avvistare animali selvatici come guanachi e condor. 4. La regione dei vini a Mendoza Per un’esperienza più rilassante, la regione di Mendoza è perfetta. Qui puoi combinare ciclismo e degustazione di vini, pedalando attraverso vigneti e cantine famose per il loro Malbec. Le strade sono ben tenute e il clima mite rende piacevole viaggiare in bicicletta per la maggior parte dell’anno. Consigli per il cicloturista in Argentina 1. Preparati al clima: L’Argentina è un paese vasto con climi molto diversi. In Patagonia, ad esempio, il vento può essere impegnativo, mentre nel nord le temperature possono superare i 40°C in estate. Pianifica il tuo viaggio in base alla stagione e alle condizioni meteorologiche della zona che vuoi visitare. 2. Equipaggiamento adeguato: Assicurati che la tua bicicletta sia robusta e ben attrezzata, soprattutto se intendi affrontare percorsi sterrati o remoti. Porta con te una buona scorta di acqua e cibo, soprattutto nelle aree più isolate. 3. Interagisci con i locali: Gli argentini sono famosi per la loro accoglienza. Fermati nei piccoli villaggi, scopri le tradizioni locali e assaggia le specialità gastronomiche, come le empanadas e l’asado. 4. Sii consapevole delle distanze: Le distanze in Argentina possono essere enormi, e non sempre ci sono città o punti di ristoro a breve distanza. Pianifica le tue tappe con attenzione e informati sui punti di rifornimento lungo il percorso. Esplorare l’Argentina in bicicletta è molto più di un viaggio: è un’avventura che ti permetterà di vivere il paese con intensità, attraversando paesaggi straordinari e incontrando persone indimenticabili. Che tu scelga di pedalare tra i laghi della Patagonia, le valli andine o le pianure infinite, troverai un’esp Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 4 giorni fa

    Novara e Galliate finalmente unite dalla pista ciclabile dopo venticinque anni Dopo un’attesa di venticinque anni, il sogno di unire Novara e Galliate attraverso una pista ciclabile è finalmente diventato realtà. Questo nuovo itinerario dedicato agli amanti delle due ruote rappresenta un importante passo avanti per la mobilità sostenibile nella zona e offre un’alternativa sicura ed ecologica al traffico sulla statale 341. La pista ciclabile si snoda attraverso un percorso progettato per garantire sicurezza e comfort ai ciclisti, permettendo di evitare il transito su una strada statale notoriamente pericolosa per i mezzi leggeri. La realizzazione di questa infrastruttura non solo favorisce il turismo su due ruote, ma migliora anche la qualità della vita dei pendolari e dei residenti, offrendo loro una soluzione pratica per gli spostamenti quotidiani. Il progetto, frutto di una collaborazione tra le amministrazioni locali e le associazioni del territorio, punta a valorizzare il paesaggio naturale della zona, permettendo ai ciclisti di attraversare scenari suggestivi in totale tranquillità. Inoltre, la nuova pista ciclabile si collega a una rete di percorsi già esistenti, aprendo la strada a itinerari più ampi per gli appassionati di cicloturismo. Questa iniziativa rappresenta un chiaro esempio di come investimenti nelle infrastrutture per la mobilità sostenibile possano migliorare la sicurezza stradale e promuovere uno stile di vita più salutare e rispettoso dell’ambiente. Dopo anni di richieste da parte della comunità, la pista ciclabile tra Novara e Galliate è una vittoria per t Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 4 giorni fa

    Mestre accelera sulla pista ciclabile Campalto-Tessera, intervento da 8 milioni di euro A Mestre prende il via un’importante operazione di riqualificazione della mobilità ciclabile con la realizzazione del secondo lotto della pista ciclabile Campalto-Tessera. L’intervento, dal valore complessivo di quasi 8 milioni di euro, risponde alle necessità di sicurezza e mobilità sostenibile da tempo richieste dai residenti della zona. Il progetto era stato annunciato dal sindaco Luigi Brugnaro durante il bilancio di fine anno, sottolineando la complessità dell’opera. Via Orlanda, infatti, è sotto la gestione dell’Anas, che aveva completato il primo tratto della pista ciclabile dal centro di Campalto fino al cimitero, ma che non aveva più finanziato il secondo lotto, lasciando la strada incompleta e insicura. La via Orlanda, da anni al centro delle preoccupazioni della comunità locale, è tristemente nota per la sua pericolosità: priva di marciapiedi, è teatro di frequenti incidenti. La pressione dei residenti, unita all’impegno del Comune di Venezia, ha portato alla decisione di intervenire autonomamente per garantire la sicurezza degli utenti, ciclisti e pedoni. L’intervento prevede la realizzazione di un percorso ciclabile continuo, con standard di sicurezza elevati, che collegherà in modo funzionale e protetto Campalto e Tessera. Questo progetto è parte di una visione più ampia per rendere Mestre una città sempre più a misura di ciclista, integrando le piste ciclabili esistenti con nuove infrastrutture e migliorando la mobilità sostenibile. Grazie alla collaborazione tra Comune, Veritas e il Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, il progetto ha ottenuto il via libera definitivo, rappresentando un passo avanti per la sicurezza stradale e per la valorizzazione della mobilità alternativa. Mestre si prepara così a diventare un esempio di come un’amministrazione locale possa affrontare sfide complesse per migliorare la qualità della vita dei citta Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 5 giorni fa

    Tragico incidente a Cotignola: muore un ciclista 71enne nello schianto con un’auto Un grave incidente stradale si è verificato ieri pomeriggio, intorno alle 14, sulla via Naviglio Sinistra, a Cotignola, nel territorio della Bassa Romagna. La collisione tra un’automobile Fiat Punto e una bicicletta è costata la vita a Giovanni Ricci Picciloni, 71enne di Lugo, morto sul colpo. Il giovane conducente dell’auto, un 24enne di Bagnacavallo, è stato ricoverato in ospedale in stato di choc.La ricostruzione dell’incidente è al vaglio della polizia locale della Bassa Romagna. L’impatto si è verificato all’altezza del civico 4A della provinciale, nei pressi del ristorante La Barchessa. La Fiat Punto viaggiava in direzione Faenza quando si è scontrata con la bicicletta guidata dall’anziano. Tuttavia, rimangono incerte le modalità del sinistro: non è chiaro se la bicicletta stesse percorrendo la strada nella stessa direzione dell’auto o contromano, e se l’impatto sia avvenuto frontalmente o come tamponamento.Secondo i primi rilievi, lo scontro è stato estremamente violento. Nell’urto, il corpo del ciclista ha sfondato il parabrezza dell’auto, è stato proiettato sul tettuccio e ha poi infranto il lunotto posteriore, per poi cadere sull’asfalto. La bicicletta, con ancora alcune borse della spesa e un bastone appoggiato al telaio, è stata ritrovata poco distante dal luogo dell’impatto.La notizia ha sconvolto la comunità locale, già segnata da episodi simili in passato. Giovanni Ricci Picciloni era una figura nota e rispettata, e la sua morte lascia un vuoto tra amici e conoscenti. Il tragico evento solleva ancora una volta interrogativi sulla sicurezza stradale, in particolare p Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 5 giorni fa

    Inaugurata la nuova pista ciclabile di via Domenico Tempio: un passo avanti per la mobilità sostenibile a Catania Oggi è stata ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclabile di via Domenico Tempio, un’infrastruttura attesa da anni che collega piazza Duomo al lungomare della Plaja. Si tratta di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile nella città etnea, offrendo un’alternativa sicura e accessibile per chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto. La costruzione della pista, però, non è stata priva di ostacoli. I lavori, originariamente previsti per concludersi entro giugno, si sono protratti per diversi mesi a causa di ritardi e imprevisti, generando un acceso dibattito tra amministrazione, cittadini e associazioni ambientaliste. Le critiche si sono concentrate sia sui tempi di realizzazione sia sull’assenza di un collegamento diretto con altri percorsi ciclopedonali cittadini, un aspetto che lascia incompleto il disegno di una rete ciclabile integrata per la città. Nonostante queste difficoltà, l’inaugurazione segna un importante progresso. Grazie alla nuova pista, sarà finalmente possibile raggiungere in bicicletta il viale Kennedy e le spiagge della Plaja partendo dal cuore del centro storico di Catania, senza dover affrontare il tra Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 6 giorni fa

    Maloja – La Punt: Un Percorso Cicloturistico Tra Laghi e Villaggi di Montagna Tra le tante perle cicloturistiche che la Svizzera offre, il percorso Maloja – La Punt rappresenta un’esperienza indimenticabile per chi ama pedalare immerso in paesaggi mozzafiato. Questo itinerario combina natura incontaminata, paesaggi lacustri e il fascino autentico dei piccoli villaggi engadinesi. Il punto di partenza: Maloja, la porta dell’Engadina Il viaggio inizia a Maloja, un piccolo villaggio situato all’ingresso dell’alta Engadina. Circondato da montagne imponenti, Maloja è il punto di partenza ideale per i cicloturisti in cerca di un itinerario che coniughi tranquillità e scenari spettacolari. Qui, l’aria fresca di montagna e il rumore del vento tra gli alberi danno subito la sensazione di entrare in sintonia con la natura. La pista ciclabile si apre tra prati verdi e boschi di conifere, invitando i ciclisti a lasciarsi alle spalle il ritmo frenetico della vita quotidiana. A pochi chilometri dall’inizio del percorso, il protagonista assoluto si svela: il maestoso Lago di Sils. Costeggiando il Lago di Sils: un paradiso per gli occhi La prima tappa del percorso si snoda lungo le rive del Lago di Sils, una delle gemme più affascinanti dell’Engadina. Pedalare accanto a questo specchio d’acqua cristallino è un’esperienza rigenerante. Il contrasto tra il blu del lago e il verde delle montagne circostanti crea uno scenario da cartolina, che in estate si arricchisce di colori vivaci grazie ai prati fioriti. Lungo il tragitto, ci si può fermare per ammirare il panorama o scattare qualche foto ricordo. Per i più avventurosi, vale la pena fare una deviazione verso Isola, una piccola località raggiungibile solo a piedi o in bici, situata su una penisola del lago. Tra piccoli villaggi e tradizioni engadinesi Proseguendo lungo il percorso, il paesaggio cambia gradualmente. La pista ciclabile attraversa una serie di pittoreschi villaggi come Silvaplana, Surlej e Champfèr. Questi centri, noti come mete di villeggiatura estiva, offrono un mix di tradizione e modernità: antiche case engadinesi con facciate decorate da sgraffiti si alternano a boutique, caffè e ristoranti di charme. Ogni villaggio merita una breve sosta per immergersi nell’atmosfera locale. Silvaplana, ad esempio, è famosa per il suo lago che attira appassionati di windsurf e kitesurf, mentre Surlej offre splendidi scorci sulle montagne circostanti. La destinazione: La Punt Dopo circa 40 chilometri di pedalate rilassanti, il percorso termina a La Punt, un villaggio affascinante situato ai piedi del Passo dell’Albula. Qui, l’architettura tradizionale e la tranquillità del luogo invitano a una pausa rigenerante. Se avete ancora energie, potete esplorare i dintorni o concedervi un pasto in uno dei ristoranti tipici, assaggiando piatti locali come la zuppa d’orzo engadinese o il famoso Engadiner Nusstorte. Consigli pratici per il percorso Periodo consigliato: Da giugno a settembre, quando le temperature sono miti e i sentieri sono in ottime condizioni. Livello di difficoltà: Il percorso è adatto a tutti, con dislivelli moderati e tratti ben segnalati. Attrezzatura: Si consiglia una bici da corsa o da gravel. Per chi preferisce un approccio più rilassato, è possibile noleggiare una bici elettrica in diverse località dell’Engadina. Punti di ristoro: Lungo il percorso troverete numerosi bar, ristoranti e aree picnic dove riposarvi e godervi la vista. Il percorso Maloja – La Punt è molto più di un semplice itinerario cicloturistico. È un viaggio che permette di entrare in contatto con la natura selvaggia dell’Engadina, di scoprire villaggi ricchi di storia e tradizione e di ritrovare il piacere di muoversi a un ritmo lento, assaporando ogni istante. Un’esperienza da vivere almeno una volta nel Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane fa

    Alla scoperta di Zagabria in bicicletta: un viaggio tra cultura, storia e natura Zagabria, la capitale della Croazia, è una città che si presta perfettamente a essere esplorata in bicicletta. Con le sue strade accoglienti, i numerosi parchi e i quartieri ricchi di storia, è una destinazione ideale per chi ama il cicloturismo e vuole scoprire un lato autentico e affascinante della Croazia. Pedalando tra le sue vie, è possibile immergersi in una città che unisce eleganza mitteleuropea e vibrazioni mediterranee. Un giro nella Città Alta e Città Bassa Il punto di partenza perfetto per un tour in bicicletta è la Città Alta (Gornji Grad). Qui, le strade acciottolate e i palazzi storici raccontano secoli di storia. Anche se alcune salite potrebbero mettere alla prova i meno allenati, la fatica sarà ripagata dalla vista spettacolare sulla città dalla Torre Lotrščak e dal fascino della Chiesa di San Marco, con il suo tetto decorato a mosaico. Dalla Città Alta, scendendo verso la Città Bassa (Donji Grad), ci si ritrova in un labirinto di viali eleganti e piazze. Piazza Ban Jelačić, il cuore pulsante della città, è perfetta per una sosta prima di riprendere il viaggio verso i parchi e i giardini che caratterizzano questa zona. La bicicletta è il mezzo ideale per scoprire il cosiddetto Ferro di Cavallo Verde, un insieme di parchi e piazze che formano una sorta di anello verde intorno alla città. Pedalando nel verde: i parchi di Zagabria Uno degli aspetti più affascinanti di Zagabria è la sua abbondanza di spazi verdi. Il Parco Maksimir, il più grande e antico della città, è un’oasi di pace e natura a pochi chilometri dal centro. Con i suoi sentieri ombreggiati, laghi e prati, è un luogo perfetto per una pedalata rilassante lontano dal caos cittadino. Per chi ama un’atmosfera più romantica, il Lago Jarun, a sud-ovest della città, è ideale per un giro in bici al tramonto. Il percorso lungo il lago è pianeggiante e offre numerosi punti dove fermarsi per un picnic o semplicemente per godersi il panorama. Scoprire Zagabria su due ruote: consigli pratici Noleggio bici: Se non porti la tua bicicletta, non preoccuparti. Zagabria offre numerosi servizi di noleggio bici a prezzi accessibili. La rete di bike sharing “Nextbike” è una soluzione pratica per chi vuole esplorare la città senza pensieri. Piste ciclabili: La città dispone di un buon numero di piste ciclabili, specialmente nelle zone centrali e nei parchi. Tuttavia, presta attenzione al traffico nei quartieri più periferici, dove le piste potrebbero essere meno frequenti. Stagione ideale: La primavera e l’autunno sono i momenti migliori per visitare Zagabria in bicicletta. Le temperature miti e il clima piacevole rendono la pedalata ancora più piacevole. Esperienze imperdibili in bicicletta Un viaggio a Zagabria non sarebbe completo senza alcune esperienze uniche. Fermati in uno dei tanti mercati locali, come il Mercato Dolac, per assaporare prodotti freschi e tradizionali. Oppure, dirigiti verso il Museo delle Relazioni Interrotte, un luogo insolito e affascinante che racconta storie di cuori spezzati da tutto il mondo.Se hai tempo e voglia di avventura, considera di esplorare i dintorni della città. A pochi chilometri da Zagabria si trovano le colline della Medvednica, perfette per gli amanti della mountain bike. Il Parco Naturale Medvednica offre percorsi di varie d Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 1 giorno fa

    In bicicletta alla scoperta di Istanbul: tra storia, cultura e panorami mozzafiato Istanbul, la città che unisce Oriente e Occidente, è un luogo unico al mondo dove ogni angolo racconta una storia millenaria. Scoprirla in bicicletta è un’esperienza indimenticabile, che permette di immergersi a pieno nella sua atmosfera vibrante e nei suoi paesaggi incantevoli, spostandosi agilmente tra i quartieri, i monumenti storici e le viste mozzafiato sul Bosforo. Un nuovo modo di vivere Istanbul Tradizionalmente esplorata a piedi o con i mezzi pubblici, Istanbul sta diventando una meta sempre più amata dai cicloturisti grazie a una crescente rete di piste ciclabili e percorsi adatti. Pedalare qui significa scoprire i suoi contrasti: dai vicoli caotici dei bazar ai parchi tranquilli, dalle rive del Bosforo alle stradine che si arrampicano sulle colline. Ogni percorso rivela la ricchezza culturale della città, che mescola influenze bizantine, ottomane e moderne. Percorsi consigliati Ecco alcune tappe imperdibili per chi vuole esplorare Istanbul in bicicletta. 1. Lungo il Corno d’Oro Il Corno d’Oro, l’insenatura naturale che divide la città, offre una pista ciclabile piacevole e panoramica. Il percorso parte da Eminönü, vicino al famoso mercato delle spezie, e segue la costa fino al quartiere di Eyüp. Lungo il tragitto, potrai fermarti a visitare il Parco di Balat, ammirare le case colorate del quartiere omonimo e scoprire la tranquillità del parco lungo il mare. 2. Le rive del Bosforo Pedalare lungo le rive del Bosforo è un’esperienza unica. Partendo da Ortaköy, celebre per la sua moschea affacciata sull’acqua, puoi seguire la costa verso nord fino a Bebek e oltre, passando per eleganti ville ottomane e caffè con viste spettacolari. Fermati per una pausa e gusta un tè turco mentre osservi i traghetti che solcano lo stretto. 3. Isole dei Principi Per un’escursione fuori dal comune, prendi il traghetto con la tua bici e dirigiti verso le Isole dei Principi. Sull’isola di Büyükada, le auto sono vietate, rendendo la bicicletta il mezzo ideale per esplorare. Pedala lungo i sentieri alberati, scopri le ville storiche e goditi le viste panoramiche sul mare di Marmara. 4. Dagli antichi quartieri ai parchi verdi Se ami la storia, percorri le strade che collegano i grandi monumenti di Istanbul, come la Moschea Blu, Santa Sofia e il Palazzo Topkapi. Per una pausa immersa nella natura, dirigiti verso il Parco di Gülhane o il vasto Parco Belgrad, ideale per un giro tranquillo lontano dal caos urbano. Sfide e consigli utili Istanbul è una città collinare e il traffico può essere intenso in alcune zone, quindi è importante pianificare il percorso in anticipo. Prediligi le ore meno affollate della giornata e considera l’uso di una bici elettrica per affrontare le salite più ripide. Porta sempre con te una buona scorta d’acqua, soprattutto nei mesi estivi, e assicurati di rispettare le norme locali di sicurezza stradale. Perché scegliere la bici a Istanbul Esplorare Istanbul in bicicletta offre un senso di libertà che altri mezzi non possono dare. Ti consente di scoprire angoli nascosti, di vivere un’esperienza più autentica e di ridurre l’impatto ambientale del tuo viaggio. Inoltre, la città sta investendo sempre di più nel cicloturismo, con nuove piste ciclabili e iniziative per incoraggiare l’uso della bicicletta.In bicicletta, Istanbul diventa una città ancora più magica. La lentezza del pedalare ti permette di cogliere dettagli che altrimenti sfuggirebbero: i profumi delle spezie, i sorrisi dei passanti, il suono delle onde del Bosforo. Che tu sia un cicloturista esperto o un principiante, pedalare a Istanbul è un’esperienza Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 2 giorni fa

    A Torino una nuova rete ciclabile: 15 km per collegare stazioni e università Torino si conferma una città in prima linea nella promozione della mobilità sostenibile con un progetto ambizioso: una rete di piste ciclabili lunga 15 chilometri che collegherà le principali stazioni ferroviarie e della metropolitana con le sedi universitarie del territorio. Questo intervento rappresenta un importante passo avanti per favorire l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, integrandola con il trasporto pubblico e riducendo l’impatto ambientale. Un sistema di mobilità integrata e sostenibile Il nuovo piano prevede una connessione strategica tra le stazioni e le facoltà universitarie, rendendo più facile e sicuro per studenti e lavoratori scegliere la bicicletta per i propri spostamenti. Le direttrici principali includono: Da Porta Susa alle facoltà di Informatica e Scienze Motorie: un percorso che collega il cuore del sistema ferroviario torinese con due importanti poli accademici, attraversando alcune delle zone più frequentate della città. Da Porta Nuova verso la facoltà di Medicina presso le Molinette: un tratto essenziale per gli studenti di Medicina e i professionisti che frequentano uno dei poli ospedalieri più rilevanti della regione. Dal Lingotto alla facoltà di Economia e al Politecnico: questo asse collega la stazione ferroviaria del Lingotto con due istituzioni accademiche di eccellenza, includendo anche la Scuola di Amministrazione Aziendale (SAA). Da Piazza Bengasi al Politecnico: un percorso che valorizza il recente ampliamento della linea metropolitana verso sud, favorendo l’accesso al principale polo ingegneristico della città. Dalla futura stazione San Paolo al polo universitario di Grugliasco: una direttrice pensata per il nuovo campus universitario, che ospiterà migliaia di studenti. Un’opportunità per studenti e cittadini Questa rete ciclabile non è solo un progetto infrastrutturale, ma un investimento sul futuro della città. Gli studenti potranno contare su percorsi sicuri e protetti per raggiungere le loro facoltà, riducendo il tempo di percorrenza e migliorando la qualità dell’aria. Ma non solo: anche i residenti beneficeranno di un sistema di mobilità più fluido, che riduce il traffico motorizzato e rende Torino più vivibile.L’iniziativa fa parte di un piano più ampio di sostenibilità e transizione ecologica promosso dalla Città Metropolitana di Torino. L’obiettivo è non solo ridurre le emissioni di CO2, ma anche promuovere uno stile di vita attivo e salutare per i cittadini. La bicicletta, infatti, non è solo un mezzo di trasporto ecologico, ma anche un’attività che migliora il benessere fisico e mentale.La realizzazione di 15 chilometri di piste ciclabili non è priva di sfide. Sarà fondamentale garantire la manutenzione delle infrastrutture e la sicurezza di ciclisti e pedoni. Inoltre, l’interazione tra ciclabili, traffico motorizzato e mezzi pubblici richiederà una pianificazione accurata e una sensibilizzazione dei cittadini.Con questa nuova rete ciclabile, Torino dimostra di voler diventare un esempio di mobilità urbana sostenibile, offrendo soluzioni concrete per studenti, pendolari e residenti. I 15 chilometri di piste rappresentano un’occasione per ripensare la città in chiave green, migliorando la qualità della vita e rafforzando il legame tra mobilità e sviluppo sostenibile. Una città più a misura di bicicl Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 3 giorni fa

    Ciclabile della Moldava e dell’Elba: Un viaggio in bicicletta tra Praga e Dresda Il fascino di un itinerario cicloturistico non sta solo nella meta, ma anche nel viaggio stesso: la Ciclabile della Moldava e dell’Elba incarna perfettamente questo principio. Questo percorso straordinario collega due grandi città europee, Praga e Dresda, attraversando due nazioni – la Repubblica Ceca e la Germania – e regalando un’esperienza unica tra natura, storia e cultura. Due fiumi, una storia condivisa Il viaggio segue il corso di due fiumi iconici: la Moldava e l’Elba. La Moldava, il fiume più lungo della Repubblica Ceca, nasce tra i boschi della Selva Boema e attraversa Praga, la “città delle cento torri”. Qui inizia la nostra avventura, in una cornice suggestiva che mescola il fascino gotico del Ponte Carlo e l’eleganza barocca del Castello di Praga. Man mano che si pedala lungo la Moldava, il paesaggio si trasforma: la città lascia spazio a morbide colline, borghi pittoreschi e boschi rigogliosi. Il percorso, ben segnalato e adatto a ciclisti di ogni livello, è un invito alla scoperta di castelli medievali, villaggi tranquilli e un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo. Dal cuore della Boemia al confine tedesco Proseguendo verso nord, la Moldava si unisce all’Elba, segnando un simbolico passaggio tra la Repubblica Ceca e la Germania. Questo tratto del percorso è un’immersione nella storia, con tappe come Litoměřice, una città dal fascino rinascimentale, e Terezín, tristemente nota per il suo passato legato alla Seconda Guerra Mondiale. Ogni chilometro racconta qualcosa, che si tratti di antiche tradizioni ceche o di eventi che hanno plasmato l’Europa. La Svizzera Sassone: natura mozzafiato Entrati in Germania, il percorso si inoltra nella regione della Svizzera Sassone, una delle tappe più spettacolari di questo itinerario. Qui, l’Elba scorre tra imponenti formazioni rocciose, canyon e boschi che sembrano usciti da un dipinto romantico. Per i ciclisti, è un invito a rallentare il ritmo, fermarsi per scattare foto o semplicemente ammirare la bellezza della natura. Uno dei punti più iconici di questa sezione è la vista sul Ponte di Bastei, un’opera d’ingegneria incastonata tra le rocce, che regala panorami indimenticabili. Dresda: il gran finale Il viaggio si conclude a Dresda, una città che unisce modernità e tradizione. Conosciuta come la “Firenze sull’Elba”, Dresda offre ai cicloturisti un’accoglienza calorosa, con la possibilità di esplorare monumenti come la Frauenkirche, lo Zwinger e la Semperoper. Dopo giorni di pedalate, questa città è la ciliegina sulla torta: un mix perfetto di arte, cultura e relax. Consigli pratici per il percorso Lunghezza: Il percorso varia in base alle deviazioni, ma da Praga a Dresda sono circa 230-250 chilometri. Difficoltà: La ciclabile è prevalentemente pianeggiante, con qualche tratto leggermente collinare, ed è adatta a famiglie e ciclisti meno esperti. Periodo consigliato: La primavera e l’estate sono i momenti migliori, grazie al clima mite e ai paesaggi in fiore. Equipaggiamento: Una bici da trekking o una e-bike sono ideali per affrontare il percorso in comodità. La Ciclabile della Moldava e dell’Elba non è solo un itinerario ciclistico, ma un viaggio tra due culture, due storie e due nature diverse, unite dal filo conduttore dei loro maestosi fiumi. È un’esperienza che resta nel cuore, un invito a scoprire l’Europa in modo lento e autenti Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 4 giorni fa

    Una nuova ciclabile tra Tarzo e San Pietro di Feletto: approvato il progetto Il consiglio comunale di San Pietro di Feletto, riunitosi questa mattina, ha dato il via libera alla realizzazione di una pista ciclabile che collegherà la frazione di Corbanese, nel Comune di Tarzo, alla località Casotto di San Pietro di Feletto. Questo nuovo percorso sarà un tassello importante per il proseguimento della ciclovia Giramonticano, un progetto che punta a valorizzare le bellezze paesaggistiche del territorio e a incentivare il turismo sostenibile. L’assessore ai Lavori pubblici, Loris Dalto, ha illustrato i dettagli del progetto, sottolineando come la nuova pista bidirezionale garantirà maggiore sicurezza a ciclisti e pedoni, soprattutto lungo un tratto viario ad alta frequentazione. La pista sarà dotata di punti di sosta, pensati per offrire aree sicure dove fermarsi durante il tragitto. Dal punto di vista temporale, il cronoprogramma è ben definito: saranno necessari quattro mesi per completare la progettazione esecutiva e altri quattro per l’avvio dei lavori. L’obiettivo è realizzare un’infrastruttura moderna e funzionale, che possa diventare un modello per la mobilità dolce in tutta la zona. Questa nuova ciclabile non solo favorirà gli spostamenti quotidiani in sicurezza, ma offrirà anche un’ulteriore attrazione per gli amanti delle due ruote, che potranno godere di un percorso immerso ne Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 4 giorni fa

    Nuova pista ciclabile nel Lodigiano: un passo verso la mobilità sostenibile Nel cuore del Lodigiano, procedono spediti i lavori per la realizzazione della nuova pista ciclopedonale lungo la Strada Provinciale 16, che collegherà Lodi a Zelo Buon Persico. Questo progetto ambizioso mira a valorizzare la mobilità sostenibile, promuovendo l’uso della bicicletta e migliorando la sicurezza per tutti gli utenti della strada. Il tracciato, che si estenderà dall’incrocio con la diramazione per Paullo fino all’ingresso di Mignete (via Carlo Cattaneo), rappresenta un’infrastruttura strategica per la zona. La conclusione dei lavori è prevista per la primavera del 2025 e includerà il rifacimento dell’asfalto esistente, l’installazione di una nuova segnaletica e la costruzione di un segmento mancante per connettere Mignete al resto del percorso. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del territorio e di promozione di stili di vita sani. Con un collegamento ciclopedonale continuo e sicuro, la pista non solo risponderà alle esigenze di chi si sposta quotidianamente, ma diventerà anche un’opportunità per il cicloturismo. Una volta completata, rappresenterà un esempio di come infrastrutture ben pianificate possano migliorare la quali Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 5 giorni fa

    Ciclista aggredito per strada. Ivrea è stata recentemente teatro di un grave episodio di violenza che ha sconvolto la comunità locale. Giovedì scorso, un uomo di settant’anni, noto per la sua passione per il ciclismo, è stato vittima di una brutale aggressione nei pressi dello stadio della canoa. Il pensionato, che stava riposando appoggiato alla ringhiera con la sua bicicletta elettrica, un mezzo di alto valore stimato oltre i 9.000 euro, è stato improvvisamente attaccato da tre giovani. Due di questi, che si trovavano seduti su un muretto nelle vicinanze, si sono avvicinati all’uomo e lo hanno spinto violentemente a terra. Approfittando della situazione, un terzo complice è riuscito a sottrarre la costosa bicicletta e a dileguarsi rapidamente. Nonostante l’età e lo shock dell’aggressione, il settantenne ha tentato coraggiosamente di inseguire il ladro, gridando disperatamente per chiedere aiuto. Tuttavia, malgrado la presenza di numerose persone nelle vicinanze, nessuno è intervenuto in tempo per fermare i malviventi. Questo episodio ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza nella zona e al crescente senso di insicurezza tra i residenti. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto e sono alla ricerca dei responsabili, sperando di poterli identificare anche grazie a eventuali riprese delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Nel frattempo, l’intera comunità esprime solidarietà alla vittima e chiede un Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 5 giorni fa

    Cuneo, Via libera alla nuova ciclabile. Il Comune di Cuneo ha recentemente celebrato un importante successo con l’ottenimento di un finanziamento regionale di 2,1 milioni di euro per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che collegherà Cuneo e Cervasca. Questo progetto, che si estenderà per circa 10 chilometri, fa parte di un più ampio piano di sviluppo delle infrastrutture ciclabili in Piemonte, che ha visto la distribuzione di un totale di 10 milioni di euro su quattro percorsi ciclabili strategici. Il percorso finanziato è suddiviso in due tratti principali. Il primo tratto partirà dalla stazione di Cuneo e si dirigerà verso Cervasca, con diramazioni che collegheranno il nuovo Ospedale di Cuneo e il centro della frazione di Cerialdo. Queste diramazioni saranno cruciali per offrire opzioni di mobilità sostenibile ai lavoratori e ai residenti della zona, considerando la presenza di un importante comparto industriale, tra cui l’azienda Merlo, che impiega circa 1.500 persone. Inoltre, il percorso sarà parte integrante della Ciclovia Pedemontana, una rete ciclabile di rilevanza nazionale inserita nella Rete BicItalia, promuovendo così sia la mobilità quotidiana sia il cicloturismo. Il secondo tratto del progetto si estenderà da Madonna dell’Olmo fino a Roata Rossi, proseguendo poi in direzione dei Comuni di Busca e Tarantasca. Questi ultimi, insieme a Cuneo e Cervasca, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per lo sviluppo congiunto della rete ciclabile locale. Partendo dalla Rotonda del Missile, il percorso si snoderà lungo via Torino, attraversando Madonna dell’Olmo e raggiungendo infine Roata Rossi attraverso via Antica di Busca. In futuro, con ulteriori finanziamenti, è previsto l’ampliamento della rete ciclabile per collegare anche le località di San Chiaffredo, Tarantasca e Busca, sfruttando studi di fattibilità già esistenti. Questo tratto si inserisce inoltre nel corridoio europeo EuroVelo8, un’importante ciclovia internazionale che collega la Spagna con la Grecia lungo il Mediterraneo, estendendosi per 7600 chilometri. Questo progetto rappresenta un significativo passo avanti per la mobilità sostenibile nella regione, promuovendo l’uso della bicicletta non solo come mezzo di trasporto quotidiano, ma a Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 6 giorni fa

    La Via del Latte in Bicicletta: Un Itinerario nelle Alte Langhe Le Langhe, conosciute in tutto il mondo per i loro vini pregiati e i rinomati tartufi, nascondono nel cuore dell’Alta Langa un lato meno noto, ma altrettanto affascinante. Qui, tra noccioleti, boschi rigogliosi e colline che sembrano dipinte, prende vita la Via del Latte, un percorso cicloturistico che unisce il piacere della pedalata alla scoperta delle eccellenze casearie locali. Questo itinerario, perfetto anche per i meno allenati grazie alla sua moderata difficoltà, parte dal borgo di Murazzano, celebre per il suo formaggio DOP e la torre medievale che regala vedute mozzafiato sul paesaggio circostante. È il punto di partenza ideale per immergersi in un viaggio tra natura, tradizione e sapori autentici. Pedalando tra Panorami e Tradizioni La prima parte del percorso è una dolce discesa verso la fondovalle, attraversando il cuore autentico dell’Alta Langa. I panorami sono un susseguirsi di colline ammantate di verde, intervallate da borghi pittoreschi. La strada, sinuosa e immersa nella tranquillità, offre vedute che cambiano ad ogni curva, con la natura a fare da protagonista incontrastata. Il primo borgo che si incontra è Bossolasco, noto come il “paese delle rose” per i suoi balconi fioriti e la sua atmosfera romantica. Da qui, la discesa prosegue fino a San Benedetto Belbo, un piccolo gioiello che ispira calma e riflessione, perfetto per una breve pausa prima di affrontare la risalita. Seguendo la cresta delle colline, il percorso si addentra in un paesaggio dominato da noccioleti e boschi, con colori che vanno dal verde intenso al marrone caldo, offrendo un’esperienza visiva che accompagna e arricchisce ogni pedalata. Tra Borghi e Alture Avvicinandosi a Mombarcaro, conosciuto come la “Vetta delle Langhe” per la sua altitudine di 900 metri, si percepisce una nuova energia. Qui, la vista si apre su orizzonti lontani, regalando un senso di libertà unico. Poco dopo, si arriva al bivio per Camerana, un borgo ricco di storia e fascino, per poi proseguire verso lo spartiacque tra le valli Belbo e Tanaro. Nelle vicinanze si trova Sale San Giovanni, un paese fiabesco celebre per i suoi affreschi gotici e i campi di lavanda che in estate dipingono il paesaggio di sfumature viola e blu. È un luogo che sembra sospeso nel tempo, perfetto per chi cerca uno scatto indimenticabile o un momento di quiete. Il percorso continua passando da Paroldo, un piccolo comune che invita a una pausa ristoratrice con i suoi sapori genuini e la sua accoglienza calorosa. Poco dopo si raggiunge la “località Pedaggera” (791 m), il punto più alto del tragitto, dove il silenzio e la bellezza del paesaggio sono un autentico balsamo per l’anima. Il Ritorno e il Gusto dell’Alta Langa Gli ultimi chilometri del percorso conducono verso Murazzano, passando vicino ai borghi di Marsaglia e Belvedere Langhe, che offrono scorci mozzafiato e meritano una deviazione. All’arrivo, il viaggio non può che concludersi con una meritata pausa dedicata ai formaggi dell’Alta Langa. Pecorini e robiole dal sapore inconfondibile, frutto di tradizioni secolari e di una terra generosa, rappresentano il giusto tributo a un’esperienza che non è solo sportiva, ma anche sensoriale. Consigli Utili Periodo consigliato: primavera e inizio autunno, per godere dei colori e delle temperature miti. Attrezzatura: una bicicletta da gravel è ideale per affrontare i tratti più irregolari. Degustazioni: molti produttori locali offrono la possibilità di assaggiare i loro formaggi. Non dimenticate di informarvi sulle aziende agricole lungo il percorso. La Via del Latte è molto più di un semplice itinerario cicloturistico: è un’immersione in un territorio autentico, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e ogni curva regala emozioni. Perfetta per gli amanti della natura, della cultura e della buona cucina, questa esperienza vi lascerà il desiderio di tornare, Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 settimane fa

    La Danimarca in bicicletta. Se ami viaggiare in bicicletta, la Danimarca dovrebbe essere in cima alla tua lista di destinazioni. Questo piccolo paese scandinavo è un vero paradiso per i cicloturisti, grazie alla sua rete estesa di piste ciclabili, paesaggi mozzafiato e una cultura che abbraccia pienamente la mobilità sostenibile. Che tu stia cercando una vacanza rilassante tra le campagne o un’avventura tra città ricche di storia e cultura, pedalare in Danimarca offre un’esperienza unica. La Rete Ciclabile Danese Uno dei motivi principali per cui la Danimarca è così popolare tra i cicloturisti è la qualità e l’estensione della sua rete ciclabile. Il paese vanta oltre 12.000 chilometri di percorsi ciclabili, molti dei quali attraversano aree naturali, città e piccoli villaggi. La rete include percorsi nazionali, regionali e locali, tutti ben segnalati e sicuri, rendendo la pianificazione di un viaggio in bicicletta un gioco da ragazzi. Tra i percorsi più famosi c’è la Ciclovia del Mare del Nord, un itinerario che costeggia la costa occidentale della Danimarca, offrendo panorami spettacolari sulle spiagge sabbiose e le dune. Un altro percorso da non perdere è la Ciclovia di Berlino-Copenaghen, che collega la capitale danese alla capitale tedesca, attraversando foreste, laghi e pittoreschi paesini. Una Cultura Amica delle Biciclette La Danimarca è nota per essere uno dei paesi più bike-friendly al mondo. A Copenhagen, ad esempio, ci sono più biciclette che auto e il 62% dei suoi abitanti si sposta in bici ogni giorno. Questo si riflette nelle infrastrutture urbane: piste ciclabili ampie e ben separate dal traffico automobilistico, semafori dedicati ai ciclisti e parcheggi per biciclette ovunque. Questo approccio orientato alle biciclette rende il cicloturismo in Danimarca non solo pratico, ma anche sicuro e piacevole. Le auto sono abituate a condividere la strada con i ciclisti e le città sono progettate per favorire gli spostamenti su due ruote. Natura e Paesaggi Danesi Oltre alle città, la vera bellezza del cicloturismo in Danimarca risiede nella natura che circonda i percorsi ciclabili. Le coste sono una delle principali attrazioni del paese, con spiagge immense e villaggi di pescatori che sembrano usciti da una cartolina. Lungo i sentieri, si incontrano paesaggi bucolici fatti di campi verdi, laghi tranquilli e antiche foreste. Tra i luoghi naturali più suggestivi da esplorare c’è la Scogliera di Møns Klint, sulla costa orientale, famosa per le sue spettacolari scogliere di gesso che si affacciano sul Mar Baltico. Gli amanti della fauna potranno godersi le riserve naturali come quella di Wadden Sea, patrimonio dell’umanità UNESCO, dove è possibile avvistare numerose specie di uccelli e foche. Organizzare un Viaggio in Bicicletta in Danimarca Pianificare un viaggio in bicicletta in Danimarca è semplice, grazie alla vasta gamma di servizi e risorse disponibili. Ci sono numerosi punti di noleggio bici sparsi in tutto il paese, spesso con la possibilità di noleggiare biciclette elettriche per chi cerca un aiuto extra sulle lunghe distanze o sui terreni collinari. Molti percorsi offrono aree di sosta attrezzate, con tavoli da picnic e ripari per le giornate più ventose. Per quanto riguarda l’alloggio, la Danimarca è ricca di campeggi, molti dei quali sono attrezzati per i cicloturisti, ma non mancano B&B, agriturismi e hotel bike-friendly lungo i principali itinerari. Inoltre, i traghetti e i treni accettano le biciclette, permettendo di combinare facilmente diversi mezzi di trasporto durante il viaggio. La Libertà di Esplorare Uno degli aspetti più affascinanti del cicloturismo in Danimarca è la libertà di esplorare a tuo ritmo. Puoi decidere di pedalare lungo i percorsi più battuti o avventurarti fuori dai sentieri più conosciuti, scoprendo angoli nascosti e piccoli borghi accoglienti. Ogni curva del percorso può rivelare un nuovo scorcio mozzafiato, una spiaggia appartata o un caffè dove rilassarsi dopo una lunga pedalata. In definitiva, la Danimarca offre una combinazione perfetta di infrastrutture eccellenti, paesaggi incantevoli e una cultura ciclistica che rendono il cicloturismo un’esperienza indimenticabile. Che tu sia un ciclista esperto o un principiante, pedalare attraverso questo paese ti regale Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 settimane, 1 giorno fa

    Soncino-Villacampagna: una nuova ciclabile per unire storia e natura Il Comune di Soncino, borgo medievale ricco di fascino e storia, si prepara a compiere un importante passo verso una mobilità sostenibile e il turismo attivo. È infatti in fase di avvio la ricerca delle aziende che realizzeranno la nuova pista ciclabile che collegherà il centro storico di Soncino alla frazione di Villacampagna, nel cuore della pianura cremonese. L’ambizioso progetto, dal valore complessivo di 400mila euro, è reso possibile grazie al sostegno economico della Regione Lombardia. «L’obiettivo è procedere rapidamente con l’assegnazione dei lavori, così da poter aprire i cantieri già nella prossima primavera», ha spiegato il vicesindaco Fabio Fabemoli, sottolineando l’importanza di questa opera per il territorio. Un tracciato strategico per ciclisti e turisti La futura ciclabile non sarà solo un’infrastruttura utile per i residenti, ma un vero e proprio ponte tra il patrimonio storico-artistico di Soncino e il paesaggio rurale circostante. La frazione di Villacampagna, infatti, si trova immersa nella campagna cremonese, offrendo un panorama ideale per gli amanti del cicloturismo. Questa pista ciclabile rappresenterà un collegamento strategico sia per chi utilizza la bici quotidianamente, sia per i visitatori che scelgono il territorio di Soncino come meta per le loro escursioni. Una proposta che ben si integra con la crescente domanda di turismo lento e sostenibile, sempre più apprezzato dai viaggiatori moderni. Investire nella mobilità sostenibile Il progetto dimostra l’impegno dell’amministrazione locale nel promuovere la mobilità dolce, un aspetto cruciale per migliorare la qualità della vita dei cittadini e rendere il territorio ancora più attrattivo dal punto di vista turistico. Con l’approvazione del piano e l’avvio della fase esecutiva, Soncino si conferma un modello di sviluppo attento alla sostenibilità e alla valorizzazione del proprio patrimonio. Questa nuova infrastruttura non solo migliorerà i collegamenti tra il borgo e le sue frazioni, ma contribuirà a creare un’esperienza unica per chi vorrà scoprire il territorio in sella a una bicicletta. Non resta che attendere l’apertura dei cantieri, con la speranza che questa ciclabile diventi presto un esempio di come la mobilità sostenibile possa integrarsi perfettam Continua a leggere

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