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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 4 giorni fa

    Alla conquista del Colle della Maddalena in bicicletta: un viaggio tra Italia e Francia Il Colle della Maddalena, conosciuto in Francia come Col de Larche, è una delle destinazioni più affascinanti per gli amanti del cicloturismo. Situato a 1996 metri di altitudine, segna il confine tra l’Italia e la Francia, collegando la Valle Stura di Demonte (Piemonte) con la Valle dell’Ubaye (Provenza-Alpi-Costa Azzurra). Pedalare su questa salita è un’esperienza unica: panorami spettacolari, strade immerse nella natura e la soddisfazione di raggiungere una vetta che per secoli è stata un passaggio fondamentale tra i due paesi. In questo articolo ti racconto tutto quello che c’è da sapere per affrontare al meglio questa avventura su due ruote. Il percorso: due versanti, due esperienze diverse Il Colle della Maddalena può essere affrontato da due versanti: 1. Dal versante italiano (da Vinadio o Demonte, in Valle Stura) 2. Dal versante francese (da Barcelonnette, in Valle dell’Ubaye) Entrambi gli itinerari offrono sfide e bellezze uniche. Vediamoli nel dettaglio. Versante italiano: dalla Valle Stura alla vetta Punto di partenza consigliato: Demonte (780 m) Lunghezza della salita: circa 30 km Dislivello totale: 1.216 m Pendenza media: 4% Pendenza massima: 9% Il versante italiano è meno ripido rispetto a molte altre salite alpine, ma la sua lunghezza e l’altitudine lo rendono comunque impegnativo. Il percorso inizia dolcemente tra i boschi della Valle Stura, seguendo la SS21. Man mano che si sale, il paesaggio diventa più alpino: i boschi lasciano spazio a prati d’alta quota, con scorci spettacolari sulle vette circostanti. Dopo Pontebernardo, il paesino di Argentera segna l’ingresso nell’ultimo tratto della salita, dove la strada si fa più esposta e il vento può essere un fattore da considerare. Gli ultimi chilometri sono impegnativi, ma la vista sul Lago della Maddalena, poco prima della vetta, ripaga di ogni fatica. Versante francese: l’ascesa dalla Valle dell’Ubaye Punto di partenza consigliato: Jausiers (1.220 m) Lunghezza della salita: circa 24 km Dislivello totale: 776 m Pendenza media: 3,2% Pendenza massima: 8% Il versante francese è meno faticoso rispetto a quello italiano, con pendenze più dolci e un andamento regolare. La salita si sviluppa su una strada ampia e ben asfaltata, con tornanti panoramici che offrono viste spettacolari sulla Valle dell’Ubaye. Il paesaggio è selvaggio e incontaminato: qui la natura domina incontrastata, con pascoli alpini, cascate e cime innevate all’orizzonte. Dopo Larche, la strada si fa più aperta e inizia l’ultimo tratto verso il passo, che si raggiunge con relativa facilità. Consigli per affrontare il Colle della Maddalena in bicicletta 1. Scegli il periodo giusto Il colle è aperto quasi tutto l’anno, ma il periodo migliore per affrontarlo in bici è da giugno a settembre, quando le condizioni meteo sono più favorevoli. Evita i mesi invernali: neve e gelo possono rendere il percorso impraticabile. 2. Attenzione al traffico Il Colle della Maddalena è un importante passaggio stradale tra Italia e Francia, quindi è frequentato anche da auto e camion. Nei mesi estivi il traffico può essere intenso, soprattutto sul versante italiano. Meglio partire presto al mattino. 3. Equipaggiamento adeguato Rapporti leggeri per affrontare al meglio le pendenze Abbigliamento a strati: anche in estate, in quota il clima può cambiare rapidamente Borraccia e snack energetici: non ci sono molte fonti d’acqua lungo il percorso 4. Possibili varianti per un itinerario più lungo Se hai gambe e voglia di avventura, puoi unire il Colle della Maddalena ad altre salite storiche, come il Col de la Bonette (2.715 m), la strada asfaltata più alta d’Europa, oppure il Colle della Lombarda (2.350 m), che porta a Isola 2000. Il Colle della Maddalena è una salita affascinante e ricca di storia, perfetta per i ciclisti che vogliono vivere l’esperienza delle grandi montagne alpine senza affrontare pendenze estreme.Che tu scelga il versante italiano o quello francese, una cosa è certa: una volta arrivato in cima, il panorama e la soddisfazione di aver c Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 5 giorni fa

    Alla scoperta di Bologna. La provincia di Bologna offre un’incredibile varietà di percorsi per gli amanti del cicloturismo, con itinerari che attraversano colline ondulate, borghi medievali e parchi naturali. In questo articolo, ti porterò alla scoperta di un viaggio in bicicletta attraverso questa affascinante provincia, mescolando storia, natura e tradizione enogastronomica. Punto di Partenza: Bologna, la Dotta, la Rossa, la Grassa Il nostro viaggio in bicicletta inizia nel cuore di Bologna, città famosa per la sua università, i suoi portici infiniti e la sua cucina irresistibile. Dopo un caffè in Piazza Maggiore, possiamo partire in sella alla nostra bici per esplorare i dintorni. Opzione 1: Percorso Facile – La Ciclovia del Navile (25 km, pianeggiante) Se cerchi un percorso rilassante, la Ciclovia del Navile è perfetta. Questa pista ciclabile segue il corso dell’antico Canale Navile, che un tempo collegava Bologna a Venezia. Il tracciato è completamente pianeggiante e immerso nel verde, rendendolo ideale per chi vuole pedalare senza fretta, godendosi il paesaggio. Tappe consigliate: Parco della Chiusa (Casalecchio di Reno): Un’area verde perfetta per una sosta. Bentivoglio: Qui puoi visitare il Castello di Bentivoglio e l’Oasi La Rizza, un’importante zona umida ricca di fauna selvatica. Opzione 2: Percorso Intermedio – L’Anello dei Colli Bolognesi (45 km, collinare) Se cerchi una sfida maggiore, l’Anello dei Colli Bolognesi è un itinerario perfetto. Partendo da Bologna, si sale sulle prime colline che circondano la città, attraversando vigneti e boschi. Tappe consigliate: San Michele in Bosco: Una terrazza naturale con vista spettacolare su Bologna. Eremo di Ronzano: Un piccolo eremo immerso nella quiete dei colli. Monte Donato: Punto panoramico ideale per una pausa. Questo percorso è consigliato a ciclisti con una discreta preparazione fisica, poiché presenta salite impegnative ma anche discese divertenti. Opzione 3: Percorso Avanzato – Bologna – Vignola – Castelvetro (70 km, misto) Se sei un cicloturista esperto, puoi affrontare un itinerario che collega Bologna alle colline modenesi, passando per la famosa Ciclovia del Sole. Dopo aver attraversato Casalecchio di Reno e Sasso Marconi, si raggiunge Vignola, città delle ciliegie e del maestoso castello medievale. Tappe consigliate: Vignola: Visita al Castello di Vignola e una pausa con una fetta di torta Barozzi, dolce tipico della zona. Castelvetro di Modena: Un borgo incantevole tra le colline, famoso per il Lambrusco Grasparossa. L’itinerario è lungo, ma offre una combinazione di piste ciclabili e strade secondarie a basso traffico, rendendolo uno dei più belli della provincia. Dove Mangiare: Consigli Gastronomici per Cicloturisti Ogni pedalata in Emilia-Romagna merita una sosta gastronomica. Ecco alcuni consigli: Trattoria Amerigo (Savigno): Perfetta per assaggiare il tartufo bianco. Osteria del Sole (Bologna): Storica osteria dove puoi portarti il cibo e bere ottimo vino locale. Agriturismo Il Monte (Monteveglio): Ideale per un pranzo con vista sulle colline. Quando Partire e Consigli Pratici Miglior periodo: Primavera e autunno, quando il clima è mite e i paesaggi collinari si tingono di colori spettacolari. Bici consigliata: Gravel bike o e-bike per le colline, city bike per i percorsi pianeggianti. Attrezzatura: Porta con te acqua, snack energetici e una giacca antivento, perché il tempo può cambiare rapidamente sulle colline. La provincia di Bologna offre percorsi ciclo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 6 giorni fa

    Approvato il progetto per la Ciclovia del Monviso. La giunta dell’Unione Montana dei Comuni del Monviso ha recentemente dato il via libera a un importante progetto che interesserà i Comuni di Paesana, Sanfront, Rifreddo e Revello. Si tratta della “Realizzazione della Ciclovia del Monviso, lotto 2 tratto Valle Po”, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), Missione 2. L’iniziativa ha l’obiettivo di ampliare e migliorare la rete ciclabile locale, favorendo una mobilità sostenibile e integrata con il territorio. La nuova pista ciclabile collegherà Sanfront con Rifreddo, attraversando tutto il territorio circostante. Un tratto chiave sarà rappresentato dall’intervento sulla Strada Provinciale 26, le cui banchine saranno riqualificate, e sui fossati che costeggiano la via. Questo permetterà alla ciclovia di innestarsi con il percorso ciclabile già esistente a Revello, creando così un collegamento tra la media e la bassa Valle Po. Il progetto prevede un costo totale di 800.000 euro, interamente finanziato dai fondi del Pnrr destinati alle “Green community”. Di questa somma, 606.445,19 euro saranno destinati ai lavori, comprensivi degli oneri per la sicurezza, mentre 193.554,81 euro saranno riservati alla stazione appaltante. Il progetto verrà gestito da un raggruppamento temporaneo di imprese, con capofila lo Studio Ingegneria Costa & Associati di Alba, rappresentato dall’ingegner Fabrizio Costa. L’iniziativa rappresenta un passo significativo verso lo sviluppo della mobilità sostenibile nella Valle Po, integran Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 6 giorni fa

    Casale sul Sile, via libera alla nuova ciclabile. A Casale sul Sile sono iniziati oggi i lavori di costruzione di una nuova pista ciclabile, un progetto atteso e di grande importanza per la comunità. Il tratto interessato si estende per 700 metri, collegando due punti strategici: l’incrocio tra la Strada Provinciale 64 e via Cantone e l’incrocio tra la Provinciale e via San Francesco d’Assisi. La nuova ciclabile punta a migliorare la sicurezza dei ciclisti e a incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo, sostenibile e salutare. Questo intervento rientra in un piano più ampio di mobilità sostenibile promosso dall’amministrazione comunale, che mira a favorire spostamenti più green e a ridurre il traffico veicolare, soprattutto nelle zone residenziali. L’inizio dei lavori rappresenta un passo concreto verso un ambiente più sicuro e vivibile per tutti gli abitanti di Casale sul Sile, in particolare per i tanti cittadini che quotidianamente utilizzano la bicicletta per spostamenti locali. Il progetto dovrebbe essere completato entro i prossimi mesi, migliorando l’infrastruttura ciclabile del comune e coll Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane fa

    HYRYD Sport Bike 1.0: La Rivoluzione dell’Idrogeno su Due Ruote La mobilità sostenibile compie un nuovo passo in avanti grazie a Remoove, azienda leader nella mobilità inclusiva, che presenta la HYRYD Sport Bike 1.0, una bicicletta a idrogeno destinata a rivoluzionare il concetto stesso di e-bike.Questa innovativa bici non si affida alle tradizionali batterie al litio, ma utilizza celle a combustibile che trasformano l’idrogeno in energia elettrica. Il risultato? Autonomia superiore, tempi di ricarica ridottissimi e un’esperienza di guida fluida e silenziosa, priva dei limiti tipici delle batterie convenzionali. Perché l’idrogeno è il futuro della mobilità ciclistica? L’uso dell’idrogeno porta con sé una serie di vantaggi concreti: Rifornimento ultra rapido: bastano pochi secondi per ottenere l’energia necessaria per lunghe percorrenze. Zero emissioni di CO₂: un’alternativa completamente ecologica rispetto alle bici elettriche tradizionali. Addio batterie al litio: eliminando la dipendenza dalle terre rare, si risolvono i problemi di approvvigionamento e smaltimento. Ma la vera rivoluzione arriva con la possibilità di ricaricare l’idrogeno direttamente da casa. Il kit di ricarica domestico, incluso con la bici, consente di produrre autonomamente l’idrogeno con appena 20 cl di acqua in soli 10 secondi. Un passo avanti straordinario per chi desidera un mezzo completamente autosufficiente e sostenibile.L’anteprima della HYRYD Sport Bike 1.0 avverrà a BikeUP, l’evento internazionale dedicato alla mobilità elettrica e sostenibile. Qui visitatori e appassionati potranno testare questa innovazione e immaginare un futuro in cui pedalare non sarà solo si Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane fa

    Viadana investe sulla mobilità ciclabile: al via il nuovo tratto in Via Al Ponte Viadana continua a puntare sulla mobilità sostenibile con un nuovo intervento volto a migliorare la rete ciclabile cittadina. È in corso la realizzazione di un nuovo tratto in Via Al Ponte, un’arteria strategica che contribuirà a rendere più sicuri e accessibili gli spostamenti in bicicletta.Il nuovo tratto in Via Al Ponte rappresenta la naturale prosecuzione di un piano pluriennale, che ha già visto il potenziamento della rete ciclabile lungo i fiumi Oglio e Po, favorendo il collegamento tra le province di Cremona, Mantova e Reggio Emilia.L’obiettivo finale è rendere Viadana una città sempre più a misura di ciclista, facilitando la mobilità sostenibile e riducendo l’impatto ambientale del traffico urbano. Con questo nuovo tratto, i cittadini avranno a disposizione un’infrastruttura più sicura, efficiente e interconnessa, contribuendo a trasformare la bicicletta in una vera alternativa ai mezzi a motore.Un passo avanti importante che dimostra come le amministrazioni locali possano investire concret Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 1 giorno fa

    In bici tra le meraviglie della provincia di Cuneo: il percorso dell'Alta Langa La provincia di Cuneo offre itinerari cicloturistici spettacolari, tra colline, borghi medievali e panorami mozzafiato. Uno dei percorsi più affascinanti è quello che attraversa l’Alta Langa, un tracciato immerso nella natura che regala un’esperienza autentica tra vigneti, boschi e antiche tradizioni. Percorso dell’Alta Langa: tra storia, natura e sapori Dati tecnici del percorso Lunghezza: circa 75 km Dislivello: 1.500 m Difficoltà: media Tipo di fondo: asfalto e brevi tratti sterrati Punto di partenza e arrivo: Alba Questo itinerario ad anello parte da Alba, capitale delle Langhe e famosa per il tartufo bianco. Da qui si pedala verso le colline dell’Alta Langa, attraversando paesi ricchi di storia e cultura enogastronomica. Prima tappa: da Alba a Bossolasco Lasciata Alba, si inizia con una leggera salita verso Diano d’Alba, un piccolo borgo con una terrazza naturale che offre una vista spettacolare sulla valle del Tanaro. Da qui, si continua in direzione di Sinio, attraversando vigneti e noccioleti, elementi tipici del paesaggio langarolo. Dopo circa 20 km si arriva a Bossolasco, noto come il “paese delle rose” per le fioriture che adornano le vie del centro storico. Qui è possibile fare una sosta per assaporare un dolce tipico o un bicchiere di Dolcetto, un vino rosso locale. Seconda tappa: verso Murazzano e il cuore dell’Alta Langa Lasciando Bossolasco, il percorso prosegue con qualche saliscendi fino a Murazzano, uno dei borghi più caratteristici dell’Alta Langa. Qui si trova la famosa Torre Medioevale, simbolo del paese, e si può assaggiare il Murazzano DOP, un formaggio di pecora tipico della zona. Da Murazzano si pedala attraverso boschi di castagni e ampie distese di pascoli, in un tratto suggestivo che porta a Mombarcaro, il punto più alto del percorso (circa 900 m di altitudine). In giornate limpide, da qui si può godere di una vista incredibile sulle Alpi e, nelle condizioni migliori, persino sul mare della Liguria! Terza tappa: discesa panoramica verso Alba Superata Mombarcaro, inizia una lunga e divertente discesa verso Feisoglio e Cravanzana, borghi noti per la produzione di nocciole. Questa zona è il cuore della Nocciola Tonda Gentile delle Langhe, considerata una delle migliori al mondo. Proseguendo in discesa, si raggiunge Benevello, un altro incantevole borgo collinare, prima di tornare dolcemente ad Alba, dove si può concludere il tour con una meritata degustazione di prodotti tipici. Consigli per il percorso Miglior periodo: Primavera e autunno, per il clima mite e i colori mozzafiato della natura. Bici consigliata: Gravel o e-bike per affrontare al meglio le salite. Dove mangiare: Numerose trattorie lungo il percorso offrono piatti tipici come tajarin al tartufo, ravioli del plin e formaggi locali. Punti di interesse: Castelli medievali, antichi borghi e numerosi punti panoramici ideali per scattare foto memorabili. Se ami il cicloturismo e vuoi esplorare le Langhe in modo autentico, questo percorso è perfetto per te. Pedalare tra le colline di Cuneo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 1 giorno fa

    Lungolago, è pronta la pista ciclabile: un nuovo volto per la mobilità sostenibile Dopo mesi di lavori e attese, la nuova pista ciclabile sul lungolago è finalmente pronta. Un tracciato moderno e sicuro che promette di rivoluzionare la mobilità locale, rendendo più semplice e piacevole spostarsi lungo la riva del lago.La realizzazione della pista ciclabile era un progetto discusso da anni, nato dall’esigenza di migliorare la viabilità per ciclisti e pedoni, riducendo l’impatto del traffico motorizzato. Ora, grazie a un’attenta pianificazione, la nuova infrastruttura è diventata realtà, offrendo un percorso protetto e ben segnalato che si snoda lungo il suggestivo paesaggio lacustre.La pista si estende per diversi metri, seguendo il profilo del lago e offrendo scorci mozzafiato. Ideale sia per i ciclisti esperti sia per chi vuole godersi una passeggiata in bici senza fretta, il tracciato è stato progettato per garantire la sicurezza di tutti gli utenti. Lungo il percorso sono state predisposte aree di sosta, panchine e punti panoramici, perfetti per una pausa rigenerante.L’apertura della pista ciclabile rappresenta un’opportunità sia per i residenti, che ora possono contare su un’alternativa ecologica per gli spostamenti quotidiani, sia per i turisti, che potranno esplorare il territorio in modo sostenibile. Inoltre, il progetto ha dato nuovo slancio al commercio locale: bar, ristoranti e strutture ricettive lungo il tragitto si aspettano un aumento della clientela, attratta dalla possibi Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 2 giorni fa

    Viterbo pedala verso il futuro: inaugurata la nuova pista ciclabile al Riello Un nuovo tratto di pista ciclabile prende vita a Viterbo, segnando un passo concreto verso una città più sostenibile e a misura di bicicletta. Da ieri, un chilometro e mezzo di percorso dedicato ai ciclisti collega l’area sportiva universitaria alla zona naturalistica del Riello, con uno sguardo rivolto a un futuro più green. L’opera, appena completata, non è solo un’infrastruttura, ma un simbolo di cambiamento: il primo tassello di un ambizioso anello ciclabile urbano che, una volta terminato, permetterà di attraversare l’intero perimetro comunale su due ruote. Un traguardo condiviso L’inaugurazione è avvenuta alla presenza della sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, dell’assessore ai lavori pubblici Stefano Floris, dell’assessore alla pubblica illuminazione Giancarlo Martinengo e del prorettore dell’Università della Tuscia Alvaro Marucci. Con loro, anche il presidente del consiglio comunale Marco Ciorba e gli architetti responsabili del progetto, Rita Barone e Filippo Narduzzi.«Questa pista non è solo asfalto e segnaletica, ma un’opportunità per cambiare il nostro modo di vivere la città», ha dichiarato la sindaca Frontini, evidenziando come il progetto promuova una mobilità più rispettosa dell’ambiente e più sicura per tutti. Un percorso che valorizza il territorio La nuova ciclabile non è un semplice collegamento tra punti della città, ma un vero e proprio ponte tra natura, sport e cultura. Attraversando il Riello, si connette alla zona del Bullicame e all’Orto Botanico dell’Università della Tuscia, creando un itinerario che unisce la mobilità sostenibile alla scoperta del territorio.Il prorettore Alvaro Marucci ha sottolineato il valore della sinergia tra Comune e Università, unendo infrastrutture e conoscenze per migliorare la qualità della vita cittadina.Questa inaugurazione non è un punto d’arrivo, ma di partenza. Il progetto dell’anello ciclabile urbano punta a rivoluzionare gli spostamenti quotidiani, offrendo un’alternativa concreta all’uso dell’auto e contribuendo a ridurre traffico e inquinamento.Con sempre più spazi dedicati alle due ruote, Viterbo sta ridefinendo il suo modo di muoversi. Pedalare diventa non solo una scelta Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 2 giorni fa

    Nuova pista ciclabile su via Caltana: accordo tra Vigonza e Villanova di Camposampiero Un passo avanti nella mobilità sostenibile per i comuni di Vigonza e Villanova di Camposampiero. Le due amministrazioni hanno siglato un accordo per la realizzazione di una pista ciclabile lungo la Strada Provinciale 11, un intervento strategico volto a migliorare la sicurezza stradale e incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo. Un progetto condiviso e cofinanziato L’intesa prevede che entrambi i comuni contribuiscano al finanziamento dell’opera, che si estenderà fino al confine con Campodarsego. Questo tratto ciclabile rappresenta un’infrastruttura essenziale per collegare in modo più sicuro e sostenibile le diverse località della zona, rispondendo alle esigenze di cittadini, pendolari e cicloturisti. A ulteriore supporto dell’iniziativa, le amministrazioni hanno presentato una domanda di partecipazione al bando regionale per ottenere fondi aggiuntivi destinati alla mobilità dolce. L’eventuale contributo permetterà di accelerare i tempi di realizzazione e ridurre l’impatto economico sui bilanci comunali. Un’opera che migliora la viabilità Oltre alla pista ciclabile, il progetto include la costruzione di una nuova rotatoria all’incrocio tra via Caltana, via Quattrocà e la Strada Provinciale 34, nel territorio di Fiumicello di Campodarsego. Questa infrastruttura avrà un ruolo fondamentale nel migliorare la sicurezza della circolazione, riducendo il rischio di incidenti in un nodo viario particolarmente trafficato. Verso una mobilità più sostenibile L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra enti locali per la realizzazione di opere pubbliche a beneficio della collettività. L’obiettivo è promuovere una mobilità più sicura e sostenibile, incentivando l’uso della bicicletta sia per gli spostamenti quotidiani che per il tempo libero.Se il finanziamento regionale verrà concesso, i lavori potrebbero partire già nei prossimi mesi, segnando un important Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 3 giorni fa

    Come organizzare un viaggio di cicloturismo di tre giorni Pianificare un viaggio di cicloturismo di tre giorni richiede attenzione ai dettagli per garantire un’esperienza piacevole e senza intoppi. La chiave del successo sta nella preparazione, nella scelta dell’itinerario e nell’attrezzatura giusta. Il primo passo è definire il percorso. È importante valutare il livello di difficoltà in base alla propria condizione fisica e scegliere strade sicure con un mix equilibrato di tratti asfaltati e sterrati. Le piattaforme online e le app di navigazione per ciclisti aiutano a individuare percorsi adatti, con punti di interesse e soste strategiche. Un itinerario ben strutturato dovrebbe includere tappe intermedie per riposarsi e rifocillarsi senza accumulare troppa fatica. La scelta della bici è altrettanto importante. Una gravel, una bici da trekking o una mountain bike con borse da bikepacking sono ideali per un viaggio di più giorni. La manutenzione preventiva è essenziale: controllare freni, cambio, copertoni e luci evita spiacevoli sorprese lungo il tragitto. L’equipaggiamento va selezionato con cura. L’abbigliamento tecnico deve essere comodo e adatto alle condizioni climatiche. È utile vestirsi a strati per gestire al meglio le variazioni di temperatura. Tra gli accessori indispensabili ci sono un kit di riparazione, una pompa portatile, luci anteriori e posteriori, una borraccia o un sistema di idratazione e un casco omologato. Per il trasporto dei bagagli si possono scegliere borse laterali, da manubrio o uno zaino leggero, privilegiando materiali impermeabili. L’organizzazione delle tappe prevede anche la sistemazione per la notte. Le opzioni spaziano tra campeggi, agriturismi, bed & breakfast o ostelli bike-friendly. Prenotare in anticipo aiuta a evitare imprevisti e a trovare soluzioni che offrono servizi utili ai cicloturisti come ricovero per le biciclette e colazioni energetiche. L’alimentazione gioca un ruolo chiave nella gestione delle energie. È fondamentale portare snack leggeri ma nutrienti come barrette energetiche, frutta secca e panini. L’idratazione costante è essenziale, soprattutto nelle giornate più calde. Durante le soste si può approfittare della cucina locale per recuperare energie con piatti bilanciati. Infine, bisogna considerare gli imprevisti. Avere una piccola farmacia da viaggio con cerotti, disinfettante e antidolorifici può rivelarsi utile. Un’assicurazione viaggio con copertura per eventuali infortuni è una scelta saggia, così come comunicare a qualcuno l’itinerario previsto. Un viaggio in bici di tre giorni può diventare un’esperienza indimenticabile se pianificato con attenzione. La libertà di pedalare immersi nella natura, scoprire nuovi luoghi e vivere il percorso con un ritmo lento e sostenibile è ciò ch Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 5 giorni fa

    Da Piazza Cairoli a Torre Faro in bicicletta: la nuova pista ciclabile che cambierà Messina Messina si prepara a un cambiamento importante nella sua mobilità urbana: una nuova pista ciclabile collegherà il centro città con Torre Faro, l’estremo nord della città. Un progetto ambizioso, dal valore di oltre 700 mila euro, che in sette mesi trasformerà alcune delle arterie principali senza ridurre i parcheggi esistenti. Un percorso ciclabile per una città più sostenibile La pista partirà da Piazza Cairoli, cuore pulsante di Messina, e seguirà un itinerario strategico attraverso via Tommaso Cannizzaro, via Garibaldi e la litoranea, fino a raggiungere Torre Faro. Questo nuovo percorso si integrerà con le piste ciclabili già esistenti, creando un tragitto continuo e sicuro per i ciclisti. Uno degli aspetti più interessanti del progetto è l’adozione della segnaletica orizzontale lungo la maggior parte del percorso. Questa scelta consentirà di ottimizzare gli spazi stradali senza stravolgere la viabilità o sacrificare i parcheggi. Benefici per la città e i cittadini L’iniziativa non è solo un intervento infrastrutturale, ma rappresenta un passo concreto verso una città più sostenibile. Incentivare l’uso della bicicletta significa ridurre il traffico, abbassare i livelli di inquinamento e migliorare la qualità della vita.Per chi ogni giorno si sposta per lavoro o studio, questa nuova pista ciclabile offrirà un’alternativa comoda ed ecologica ai mezzi motorizzati. Inoltre, renderà più semplice e piacevole esplorare la costa settentrionale di Messina su due ruote, favorendo anche il turismo slow e il benessere fisico. Quando saranno completati i lavori? I lavori, che dureranno circa sette mesi, trasformeranno gradualmente le strade senza causare disagi eccessivi. L’obiettivo è quello di avere la pista completamente operativa entro l’autunno.Questa nuova infrastruttura rappresenta un’opportunità per riscoprire la città da una prospettiva diversa: in bicicletta, tra il mare e la storia, con Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 5 giorni fa

    Benefici della Bicicletta per le Gambe Andare in bicicletta non è solo un piacere, ma anche un vero toccasana per il corpo, in particolare per le gambe. Questo sport è ideale per tonificare, migliorare la resistenza e favorire la circolazione. Vediamo tutti i vantaggi che il ciclismo offre agli arti inferiori. 1. Tonificazione Muscolare La pedalata coinvolge principalmente quadricipiti, polpacci, glutei e muscoli posteriori della coscia. A seconda del tipo di percorso e dello sforzo, si possono sviluppare: Quadricipiti forti: Essenziali per spingere i pedali. Polpacci scolpiti: Lavorano costantemente, specialmente nelle salite. Glutei tonici: Particolarmente sollecitati nei tratti in salita e durante gli sprint. 2. Miglioramento della Resistenza Muscolare Il ciclismo è un esercizio di resistenza che aiuta i muscoli a lavorare per lunghi periodi senza affaticarsi rapidamente. Dopo qualche settimana di pedalate costanti, si nota un netto miglioramento nella capacità di mantenere uno sforzo prolungato. 3. Maggiore Elasticità e Mobilità Articolare A differenza della corsa, il ciclismo è un’attività a basso impatto sulle articolazioni. Il movimento continuo della pedalata aiuta a lubrificare le ginocchia e le anche, riducendo il rischio di infiammazioni e infortuni. 4. Stimolazione della Circolazione Sanguigna Pedalare favorisce il ritorno venoso dalle gambe al cuore, contrastando problemi come vene varicose, gambe pesanti e gonfiore. È un’attività particolarmente consigliata a chi soffre di cattiva circolazione. 5. Bruciare Grassi e Definire le Gambe Il ciclismo aiuta a ridurre il grasso corporeo e a modellare le gambe in modo armonioso. Se abbinato a un’alimentazione equilibrata, è un ottimo strumento per chi desidera dimagrire senza perdere tonicità muscolare. 6. Miglioramento della Coordinazione e dell’Equilibrio Mantenere il controllo della bicicletta mentre si pedala su diversi tipi di terreno migliora la coordinazione tra gambe, core e parte superiore del corpo. Questo è utile non solo per il ciclismo, ma anche per altre attività sportive e per la postura quotidiana. 7. Effetto Drenante e Riduzione della Cellulite Grazie al miglioramento della circolazione linfatica, il ciclismo aiuta a eliminare le tossine e a ridurre la ritenzione idrica, un Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 5 giorni fa

    Viaggiare in Bicicletta in Svizzera: Il Passo del San Gottardo La Svizzera è un paradiso per gli amanti della bicicletta, grazie ai suoi paesaggi mozzafiato, alle strade ben tenute e alla cultura ciclistica radicata. Uno dei percorsi più iconici e impegnativi è il Passo del San Gottardo, un’esperienza unica che unisce storia, natura e sfida sportiva. Il Passo del San Gottardo: Un’Icona del Ciclismo Il Passo del San Gottardo è uno dei valichi alpini più famosi d’Europa. Situato a 2.106 metri sul livello del mare, collega il Canton Ticino con il Canton Uri, fungendo da crocevia tra la Svizzera italiana e quella tedesca. È una tappa obbligata per chi vuole testare le proprie capacità in bicicletta su una salita impegnativa ma incredibilmente affascinante. Percorso e Difficoltà Esistono due principali itinerari ciclistici per affrontare il San Gottardo: Dal lato sud (Airolo, Canton Ticino) Lunghezza: circa 12 km Dislivello: 900 metri Pendenza media: 7,4% (con punte al 10%) Strada: si può scegliere tra la moderna strada asfaltata o la storica Tremola, una meravigliosa via in ciottoli. Dal lato nord (Andermatt, Canton Uri) Lunghezza: circa 13 km Dislivello: 900 metri Pendenza media: 6,9% Strada: asfaltata e più fluida rispetto alla Tremola. La via della Tremola è la scelta più suggestiva per i ciclisti: un antico percorso in pavé con tornanti spettacolari che regalano viste panoramiche incredibili sulle Alpi. Cosa Aspettarsi Durante la Salita Condizioni meteo variabili: Il tempo può cambiare rapidamente, quindi è bene portare abbigliamento adeguato (giacca antivento e guanti anche in estate). Paesaggi mozzafiato: Si pedala tra valli glaciali, cascate e panorami alpini unici. Fatica ripagata: La salita è dura, ma la soddisfazione di raggiungere la cima e la discesa panoramica ne valgono lo sforzo. Consigli per un Viaggio Sicuro e Piacevole Preparazione fisica: Il Passo del San Gottardo richiede una buona resistenza e allenamento. Bici adatta: Meglio usare una bici da strada o una gravel per affrontare la Tremola. Alimentazione: Portare snack energetici e idratarsi frequentemente. Controllo della bici: Prima di partire, verificare freni, gomme e cambio. Cosa Fare una Volta in Cima Raggiunta la vetta, è possibile: Visitare il Museo del San Gottardo, che racconta la storia del valico. Ammirare il lago del Passo e scattare foto panoramiche. Gustare un pranzo in uno dei rifugi, assaggiando specialità svizzere come la raclette o la zuppa d’orzo. Affrontare il Passo del San Gottardo in bicicletta è un’esperienza che ogni ciclista dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. Una sfida impegnativa, Continua a leggere

  • [email protected] ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 6 giorni fa

    Il Giro della Questura Diventa Epico Organizzare eventi ciclistici è sempre una sfida, ma trasformare il Giro della Questura in una vera competizione è stato qualcosa di più. È stata un’impresa leggendaria. Un evento che esiste da sempre, ma che mai nessuno aveva avuto il coraggio di portare su strada come una gara vera e propria. Noi ci stiamo riuscendo. E lo stiamo facendo con la determinazione di chi scrive la storia. Un’Organizzazione Epica per una Sfida Senza Precedenti Abbiamo scelto di trasformare il Giro della Questura in una Mediofondo, limitando a 200 il numero di partecipanti. Questo perché vogliamo affrontare e comprendere ogni difficoltà, dalla sicurezza alla gestione del percorso, per poi, chissà, guardare ancora più in grande. Le difficoltà sono state tante: strade ridotte a un “colabrodo di buche” , burocrazia, imprevisti come il cantiere di Avane nel comune di Vecchiano, che rischiava di compromettere il percorso originale. Ma grazie al dialogo con amministrazioni, vigili e autorità, abbiamo trovato una soluzione intelligente: invece di entrare a Vecchiano, passeremo da Via di Radicata e Via di Traversagna , conosciuta da tutti come Riso Bimbo , evitando rotatorie, incroci e semafori critici. Il risultato? Un tracciato più scorrevole, più sicuro e sicuramente più apprezzato dai ciclisti. L’Impresa Più Grande: chiudere la Quattro Corsie Quando ci siamo trovati davanti alla sfida della superstrada ( SS1 Aurelia ), sapevamo che sarebbe stato quasi impossibile ottenere la via libera per attraversarla. Ma con la determinazione di chi crede davvero in un progetto, abbiamo ottenuto qualcosa di epico : la chiusura della Quattro Corsie direzione NORD per 15 minuti . Un’impresa rara, un’organizzazione complessa, un evento senza precedenti. E tutto grazie al lavoro di squadra e alla professionalità di chi ha creduto in questo sogno, in questo progetto. ⚠️Attenzione agli imboscati! Chi sarà trovato senza numero verrà fermato e multato. Questa è una gara vera, senza scappatoie. Da lì, inizia la vera battaglia sulla Strada Provinciale di Camaiore , dove una piccola pendenza iniziale selezionerà i gruppi, come nella storia di questo giro: Serie A e Serie B.E poi, il primo grande spartiacque: Montemagno. Qui si farà la selezione vera, qui si vedranno esplodere i watt, qui inizierà la leggenda. Un Evento Nato da una Stretta di Mano con un Campione Leggendario Questa gara non è solo il frutto di un’organizzazione ambiziosa. È nata da una stretta di mano, uno sguardo deciso e un colpo sulla spalla con un campione che ha fatto la storia del ciclismo mondiale: Mario Cipollini. Cipollini non solo ha sostenuto l’idea, ma ci ha dato consigli preziosi, dritte fondamentali per rendere questa gara un punto di riferimento assoluto. È grazie a lui che questa Mediofondo ha preso la giusta forma, che ogni dettaglio è stato curato per renderla una corsa vera, dura, epica. Arrivo e Premiazioni: La Leggenda Si Completa Dopo la battaglia sui pedali, l’arrivo a Monte San Quirico sarà uno spettacolo: il Giro della Questura si unirà ad altri due eventi ciclistici, le gare esordienti del Trofeo Guinigi al mattino e la Coppa CEI nel pomeriggio , rendendo la giornata ancora più memorabile. Dopo il passaggio al FotoFinish , i partecipanti raggiungeranno il Campo Coni , dove li aspetteranno docce, Pasta Party e premiazioni da non perdere. Le 50 medaglie in palio saranno un simbolo di questa prima storica edizione. I primi tre di ciascuna delle 13 categorie verranno premiati , insieme alle prime tre donne e ai primi tre uomini assoluti che incideranno il proprio nome nella storia della prima edizione del Giro della Questura . Un’Edizione Epica e Forse Irripetibile In 10 anni di organizzazione eventi, non ho mai affrontato un’organizzazione così difficile e complessa. Ma alla fine, spero che ne sia valsa la pena. Questa potrebbe essere un’edizione unica, irripetibile, un sigillo eterno nel tempo. La macchina organizzativa è molto complessa e costosa , e ora vediamo se il risultato finale riuscirà a bilanciare gli sforzi per un’impresa senza precedenti. 🚴‍♂️ Le iscrizioni sono ancora aperte!💰 Quota bloccata a 40€ fino alla chiusura! Dovete esserci. Perché quando nasce una leggenda, l’impor Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 6 giorni fa

    Guida in bici e alcoltest: la storia di Francesco e la multa da 1100 euro Quella che doveva essere una serata di festa si è trasformata in un incubo per Francesco, un insegnante precario di 37 anni che, dopo aver ottenuto un nuovo incarico di lavoro, ha deciso di festeggiare con un aperitivo nel centro storico di Genova. Per raggiungere la zona dal levante cittadino ha scelto la bicicletta, convinto che fosse un’opzione sicura e responsabile. Dopo qualche brindisi con gli amici, Francesco si è rimesso in sella per tornare a casa, ma lungo il tragitto è stato fermato da una pattuglia dei vigili urbani e sottoposto all’alcoltest. Il risultato? Positivo. La conseguenza: una multa salata di 1100 euro e 60 giorni di reclusione, poi convertiti in 130 ore di lavori socialmente utili. La vicenda ha acceso il dibattito sulla normativa italiana in materia di guida in stato di ebbrezza applicata anche ai ciclisti. Sebbene il codice della strada non preveda la decurtazione di punti per chi guida una bici, le sanzioni possono comunque essere severe. Il caso di Francesco solleva una questione importante: fino a che punto è giusto equiparare la bicicletta a un veicolo a motore in termini di sanzioni? Se da un lato la sicurezza stradale è fondamentale, dall’altro alcuni ritengono che le multe elevate e le pene accessorie siano sproporzionate per chi utilizza un mezzo ecologico e privo di pericoli per terzi. Questa storia, oltre a essere un monito per chi pensa che pedalare sotto l’effetto dell’alcol sia privo di conseguenze, potrebbe riaprire il confronto su una regolamentazio Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 6 giorni fa

    Messina: al via i lavori per la nuova pista ciclabile da Villa Dante alla Fiera Da oggi il centro di Messina sarà più accessibile per i ciclisti, grazie all’avvio dei lavori per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che collegherà Villa Dante con il nuovo parco in Fiera. Gli operai sono già all’opera nel tratto compreso tra la Stazione Centrale e la Marittima, un primo passo per dare alla città un’infrastruttura sostenibile e sicura per chi sceglie la mobilità su due ruote. La pista seguirà un percorso strategico, costeggiando il deposito degli scuolabus nei pressi del parcheggio Cavallotti e attraversando la zona in cui sorgerà il futuro I-Hub. L’obiettivo è quello di rendere la città più vivibile e incentivare l’uso della bicicletta, riducendo traffico e inquinamento. Il progetto rientra in un piano più ampio di riqualificazione urbana, che punta a migliorare la viabilità e a promuovere mezzi di trasporto alternativi all’auto privata. La nuova pista ciclabile rappresenta quindi un passo importante verso una Messina più moderna e attenta alle esigenze di ciclisti e pedoni. I lavori dovrebbero concludersi nei prossimi mesi, e la speranza è che l’infras Continua a leggere

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