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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 1 giorno fa
Guida in bici e alcoltest: la storia di Francesco e la multa da 1100 euro
Quella che doveva essere una serata di festa si è trasformata in un incubo per Francesco, un insegnante precario di 37 anni che, dopo aver ottenuto un nuovo incarico di lavoro, ha deciso di festeggiare con un aperitivo nel centro storico di Genova. Per raggiungere la zona dal levante cittadino ha scelto la bicicletta, convinto che fosse un’opzione sicura e responsabile. Dopo qualche brindisi con gli amici, Francesco si è rimesso in sella per tornare a casa, ma lungo il tragitto è stato fermato da una pattuglia dei vigili urbani e sottoposto all’alcoltest. Il risultato? Positivo. La conseguenza: una multa salata di 1100 euro e 60 giorni di reclusione, poi convertiti in 130 ore di lavori socialmente utili. La vicenda ha acceso il dibattito sulla normativa italiana in materia di guida in stato di ebbrezza applicata anche ai ciclisti. Sebbene il codice della strada non preveda la decurtazione di punti per chi guida una bici, le sanzioni possono comunque essere severe. Il caso di Francesco solleva una questione importante: fino a che punto è giusto equiparare la bicicletta a un veicolo a motore in termini di sanzioni? Se da un lato la sicurezza stradale è fondamentale, dall’altro alcuni ritengono che le multe elevate e le pene accessorie siano sproporzionate per chi utilizza un mezzo ecologico e privo di pericoli per terzi. Questa storia, oltre a essere un monito per chi pensa che pedalare sotto l’effetto dell’alcol sia privo di conseguenze, potrebbe riaprire il confronto su una regolamentazio Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 1 giorno fa
Messina: al via i lavori per la nuova pista ciclabile da Villa Dante alla Fiera
Da oggi il centro di Messina sarà più accessibile per i ciclisti, grazie all’avvio dei lavori per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che collegherà Villa Dante con il nuovo parco in Fiera. Gli operai sono già all’opera nel tratto compreso tra la Stazione Centrale e la Marittima, un primo passo per dare alla città un’infrastruttura sostenibile e sicura per chi sceglie la mobilità su due ruote. La pista seguirà un percorso strategico, costeggiando il deposito degli scuolabus nei pressi del parcheggio Cavallotti e attraversando la zona in cui sorgerà il futuro I-Hub. L’obiettivo è quello di rendere la città più vivibile e incentivare l’uso della bicicletta, riducendo traffico e inquinamento. Il progetto rientra in un piano più ampio di riqualificazione urbana, che punta a migliorare la viabilità e a promuovere mezzi di trasporto alternativi all’auto privata. La nuova pista ciclabile rappresenta quindi un passo importante verso una Messina più moderna e attenta alle esigenze di ciclisti e pedoni. I lavori dovrebbero concludersi nei prossimi mesi, e la speranza è che l’infras Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 2 giorni fa
Ciclabile Peraga-Pionca: al via il progetto per la mobilità sostenibile
La giunta comunale di Vigonza ha approvato il primo tratto della pista ciclabile lungo via Volta, sulla SP 88 “del Cardo”, che collegherà le frazioni di Peraga e Pionca. Un’opera attesa da tempo, che ora entra ufficialmente nel Piano delle Opere Pubbliche con un investimento di oltre 3 milioni di euro. Il progetto prevede anche l’installazione di un moderno sistema di illuminazione a LED, garantendo sicurezza e fruibilità in ogni momento della giornata. Un’opportunità per il territorio Questo nuovo tracciato non è solo un’infrastruttura, ma un passo concreto verso una mobilità più sostenibile. La ciclabile offrirà un’alternativa sicura per pendolari, studenti e cicloturisti, favorendo l’uso della bicicletta negli spostamenti quotidiani e riducendo l’impatto del traffico veicolare. L’intervento si inserisce in una strategia più ampia di valorizzazione del territorio, puntando su connessioni più efficienti tra le frazioni e su un ambiente urbano più vivibile. Con l’approvazione del progetto, si avvicina il momento in cui pedalare t Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 2 giorni fa
Cicloturismo nella Provincia di Imperia: Un Viaggio tra Mare, Borghi e Natura
La provincia di Imperia, situata all’estremità occidentale della Liguria, è una meta perfetta per gli amanti del cicloturismo. Con un mix unico di panorami costieri, colline verdi e borghi medievali, offre itinerari adatti a ogni tipo di ciclista, dal principiante all’esperto. In questo articolo, ti guiderò alla scoperta di alcuni dei percorsi più affascinanti della zona, fornendoti consigli pratici per un viaggio indimenticabile. Perché Scegliere la Provincia di Imperia per un Viaggio in Bici? La provincia di Imperia ha un clima mite tutto l’anno, grazie alla sua posizione tra il Mar Ligure e le Alpi Liguri. Questo la rende perfetta per pedalare in ogni stagione, anche nei mesi invernali. Inoltre, la varietà di paesaggi e la presenza della famosa Pista Ciclabile del Ponente Ligure la rendono un paradiso per chi ama viaggiare su due ruote. I Migliori Itinerari in Bicicletta nella Provincia di Imperia 1. La Pista Ciclabile del Ponente Ligure: Da Ospedaletti a San Lorenzo al Mare Distanza: 24 km (andata e ritorno) Difficoltà: Facile Tipologia: Ciclabile asfaltata, adatta a tutti Questo è l’itinerario perfetto per chi vuole godersi una pedalata rilassante con vista sul mare. La Pista Ciclabile del Ponente Ligure è una delle più belle d’Italia e segue il tracciato della vecchia ferrovia, con lunghi tratti a strapiombo sul mare e gallerie illuminate.Lungo il percorso, si attraversano località incantevoli come Sanremo, Riva Ligure e Santo Stefano al Mare, con possibilità di soste nei numerosi bar e ristoranti fronte mare. Non perdere l’occasione di visitare il pittoresco borgo di San Lorenzo al Mare, dove potrai assaporare piatti tipici liguri a base di pesce fresco. 2. Da Imperia a Dolcedo: Tra Uliveti e Borghi Storici Distanza: 20 km (andata e ritorno) Difficoltà: Media Tipologia: Strade secondarie asfaltate e sterrate Questo itinerario ti porterà nell’entroterra di Imperia, attraverso paesaggi caratterizzati da uliveti secolari e borghi medievali. Partendo dal centro di Imperia, si segue la strada che costeggia il torrente Prino, risalendo dolcemente verso Dolcedo, un incantevole borgo con case in pietra, antichi mulini e un ponte medievale suggestivo.Se ami la cucina tradizionale, fermati in una delle trattorie del paese per gustare la tipica torta verde ligure o un piatto di trofie al pesto con olio extravergine d’oliva DOP locale. 3. Da Bordighera a Dolceacqua: Pedalando nella Val Nervia Distanza: 30 km (andata e ritorno) Difficoltà: Medio-difficile Tipologia: Strade asfaltate con qualche salita impegnativa Questo percorso è ideale per chi vuole unire il cicloturismo alla scoperta della storia e della cultura locale. Partendo da Bordighera, si segue la strada per Ventimiglia e poi si risale la Val Nervia fino a Dolceacqua, uno dei borghi più belli d’Italia, reso celebre da Claude Monet che lo immortalò nei suoi dipinti. Dolceacqua è famoso per il suo Ponte Vecchio e il Castello dei Doria, che domina il borgo dall’alto. Dopo la visita, puoi ricaricare le energie con un bicchiere di Rossese di Dolceacqua, un vino rosso tipico della zona, accompagnato da una fetta di michette, un dolce locale. 4. L’Anello del Monte Faudo: Una Sfida per i Più Allenati Distanza: 50 km Difficoltà: Difficile Tipologia: Strade asfaltate e sterrate, con salite impegnative Se cerchi un percorso più tecnico e panoramico, l’anello del Monte Faudo è perfetto per te. Si parte da Imperia e si segue la strada verso Dolcedo, per poi iniziare l’ascesa verso il Monte Faudo (1.149 m). La salita è impegnativa, ma la vista dalla cima ripaga ogni fatica: da qui, nelle giornate limpide, si può vedere persino la Corsica.La discesa verso Civezza e San Lorenzo al Mare è divertente e panoramica, con tornanti che si snodano tra boschi e uliveti. Questo percorso è consigliato a ciclisti esperti con una buona preparazione fisica. Consigli Utili per il Tuo Viaggio in Bicicletta nella Provincia di Imperia 1. Quando Partire: La primavera e l’autunno sono i periodi migliori, con temperature miti e meno affollamento. L’inverno è comunque piacevole lungo la costa, mentre l’estate può essere calda nelle zone interne. 2. Bici Consigliata: Per la Pista Ciclabile del Ponente è sufficiente una city bike o una bici da trekking. Per gli itinerari collinari è meglio una bici da corsa o una gravel, mentre per i sentieri sterrati dell’entroterra può essere utile una mountain bike o una e-bike. 3. Cosa Portare: Casco, kit di riparazione, borraccia, crema solare e una giacca antivento. Per le escursioni più lunghe, anche qualche snack energetico. 4. Dove Dormire: La provincia di Imperia offre numerosi bike hotel e agriturismi con servizi dedicati ai ciclisti, come officine, noleggio bici e tour guidati. 5. Gastronomia Locale: Non perdere l’occasione di assaggiare la cucina ligure, dai piatti di pesce alla focaccia, fino all’olio extravergine d’oliva taggiasco, una vera eccellenza del territorio.Pedalare nella provincia di Imperia è un’esperienza che unisce sport, natura e cultura. Dai percorsi costieri panoramici alle strade che si inoltrano nei borghi dell’entroterra, ogni itinerario offre emozioni uniche. Che tu sia un cicloturista esperto o un amante delle pedalate rilassanti, qui troverai il percorso perfett Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 3 giorni fa
Ciclabile Peraga-Pionca: al via il primo stralcio del progetto
Buone notizie per la mobilità sostenibile a Vigonza: la giunta comunale ha dato il via libera alla realizzazione del primo tratto della pista ciclabile che collegherà le frazioni di Peraga e Pionca. Si tratta di un intervento atteso da tempo, che migliorerà la sicurezza di ciclisti e pedoni lungo la SP88 “del Cardo”. Un passo avanti per la mobilità dolce Il progetto prevede la costruzione della ciclabile in via Volta, nel tratto compreso tra via Livenza e via Gustavo Modena. Questo rappresenta il primo stralcio di un’infrastruttura più ampia, pensata per favorire gli spostamenti sostenibili e ridurre il traffico veicolare lungo una strada provinciale molto frequentata. Sicurezza e sostenibilità al centro del progetto L’obiettivo principale dell’opera è garantire una maggiore sicurezza per i ciclisti e i pedoni, offrendo loro un percorso dedicato e protetto dal traffico automobilistico. Inoltre, la nuova ciclabile contribuirà a incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, in linea con le politiche di mobilità sostenibile promosse a livello regionale e nazionale. Richiesto il finanziamento alla Regione Veneto Per la realizzazione del progetto, il Comune ha presentato richiesta di finanziamento alla Regione Veneto, un passo fondamentale per ottenere le risorse necessarie alla costruzione della ciclabile. L’auspicio è che il sostegno economico regionale permetta di completare il primo tratto nel minor tempo possibile e di proseguire con le fasi successive. Un’opera strategica per il territorio La ciclabile Peraga-Pionca rappresenta un’infrastruttura strategica per il territorio di Vigonza, migliorando la qualità della vita dei residenti e rendendo più sicuri gli spostamenti tra le due frazioni. Un’iniziativa che dimostra l’impegno dell’amministrazione comunale nella promozione di una mobilità più sostenibile e accessibile a tutti.Resta ora da attendere l’approvazione del finanziamento regionale per poter dare avvio ai lavori. Nel frattempo, il progetto segna un importante passo avanti verso Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 4 giorni fa
Pedalando tra le Colline del Piemonte: Alla Scoperta delle Langhe in Bicicletta
Il Piemonte è una delle regioni più affascinanti d’Italia per il cicloturismo, grazie ai suoi paesaggi collinari, le strade panoramiche e i borghi ricchi di storia. Tra le mete imperdibili per gli amanti della bicicletta, spiccano le Langhe, una terra di vigneti, castelli e tradizioni gastronomiche uniche. Che tu sia un ciclista esperto o un appassionato di pedalate rilassanti, questo territorio offre itinerari spettacolari immersi nella natura. Perché scegliere le Langhe per un viaggio in bicicletta? Le Langhe sono un paradiso per i cicloturisti per diversi motivi: Strade panoramiche poco trafficate: Perfette per godersi il paesaggio senza lo stress del traffico. Territorio variegato: Si passa da dolci colline a salite impegnative, con percorsi adatti a tutti. Patrimonio UNESCO: I paesaggi vitivinicoli delle Langhe sono riconosciuti dall’UNESCO per la loro bellezza e valore storico. Gastronomia e vini eccellenti: Perfetto mix tra sport e piacere, con soste in cantine e osterie tipiche. I migliori itinerari cicloturistici nelle Langhe 1. Il Giro del Barolo: tra vigneti e borghi storici Distanza: circa 50 km Difficoltà: media Dislivello: 900 m Questo percorso parte da Alba, la capitale delle Langhe, e attraversa alcuni dei borghi più belli della regione, come La Morra, Barolo e Monforte d’Alba. Lungo la strada si pedala tra i celebri vigneti del Barolo, con panorami mozzafiato. Consigliata una sosta a Barolo per visitare il WiMu (Museo del Vino) e degustare un calice di questo celebre rosso. 2. Le colline dell’Alta Langa: natura selvaggia e borghi autentici Distanza: circa 70 km Difficoltà: medio-alta Dislivello: 1200 m Se ami le sfide e i paesaggi più selvaggi, l’Alta Langa fa per te. Da Alba si sale verso Bossolasco, Murazzano e Monesiglio, attraversando boschi e pascoli. Questo è il regno della Tuma di Murazzano, un formaggio DOP che vale la pena assaggiare. Il percorso offre salite impegnative ma anche discese emozionanti con viste spettacolari. 3. Langhe e Roero: il connubio perfetto Distanza: circa 60 km Difficoltà: media Dislivello: 1000 m Un itinerario che unisce le Langhe al Roero, un’altra zona ricca di fascino e meno battuta dal turismo. Si parte da Alba e si attraversano Guarene, Montà e Canale, tra vigneti e boschi. Una tappa imperdibile è il Sentiero delle Rocche, un tratto suggestivo con formazioni geologiche uniche. Consigli pratici per il cicloturismo nelle Langhe Periodo migliore: La primavera e l’autunno sono le stagioni ideali, con temperature miti e colori spettacolari (soprattutto il foliage autunnale). Bicicletta consigliata: Una gravel o una bici da strada con rapporti agili è perfetta per affrontare le salite. Se vuoi goderti il paesaggio senza troppa fatica, una e-bike è un’ottima soluzione. Dove dormire: Le Langhe offrono molte strutture bike-friendly, dagli agriturismi ai boutique hotel con deposito bici e assistenza tecnica. Gastronomia: Non puoi lasciare le Langhe senza aver assaggiato il tartufo bianco d’Alba, i tajarin e, ovviamente, un bicchiere di Nebbiolo o Barolo. Le Langhe sono una destinazione da sogno per chi ama viaggiare in bicicletta. Tra panorami da cartolina, strade silenziose e soste enogastronomiche, ogni pedalata diventa un’esperienza indimenticabile. Che tu voglia affrontare salite impegnative o goderti un giro rilassante tra i vigneti, qui troverai l’itinerario perfetto. Prepara l Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 5 giorni fa
L’Impatto della Bicicletta nella Prevenzione delle Malattie Tumorali
Nell’ambito della medicina preventiva, l’attività fisica emerge come un pilastro fondamentale per il mantenimento di un corpo sano e la prevenzione di una serie di malattie, tra cui quelle tumorali. Tra le varie forme di esercizio, la bicicletta si distingue per la sua efficacia. Il Ruolo Cruciale dell’Attività Fisica L’esercizio fisico regolare contribuisce a mantenere un peso corporeo sano, ridurre lo stress, migliorare l’umore e aumentare l’energia. Tuttavia, il beneficio più significativo dell’attività fisica è la sua capacità di ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche, tra cui il cancro. La Bicicletta: Un Potente Strumento di Prevenzione La bicicletta, un’attività fisica a basso impatto praticabile da persone di tutte le età, è un eccellente mezzo per aumentare la frequenza cardiaca e migliorare la salute cardiovascolare, entrambi fattori importanti nella prevenzione del cancro. Diversi studi hanno dimostrato che l’attività fisica, come andare in bicicletta, può ridurre il rischio di sviluppare vari tipi di cancro, tra cui il cancro al seno e al colon. Questo perché l’esercizio fisico aiuta a regolare i livelli di ormoni nel corpo, tra cui quelli che possono promuovere la crescita del cancro. Uno studio condotto dall’Università di Glasgow ha rilevato che i ciclisti riportano un rischio inferiore del 45% di insorgenza di tumori e del 46% di avere malattie cardiache rispetto a chi utilizza mezzi di trasporto come autobus o automobili private. Mentre la ricerca continua a esplorare il legame tra l’attività fisica e la prevenzione del cancro, è chiaro che mantenere uno stile di vita attivo, incluso andare in bicicletta, può giocare un ruolo significativo nella prevenzione delle malattie tumorali. Tuttavia, è importante ricordare che la prevenzione del cancro richiede un approccio che include anche Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 6 giorni fa
La Bicicletta con GPS: Un Alleato Contro i Furti
Il furto di biciclette è un problema diffuso nelle città, ma la tecnologia offre soluzioni sempre più efficaci per contrastarlo. Un esempio concreto arriva da Padova, dove una studentessa universitaria è riuscita a recuperare la propria bici rubata grazie a un piccolo dispositivo di geolocalizzazione installato sul telaio. Il Ruolo del GPS nel Ritrovamento Sempre più ciclisti scelgono di montare un GPS sulla propria bicicletta, un’innovazione che consente di tracciarne la posizione in tempo reale. Nel caso di Padova, il localizzatore ha permesso alla proprietaria di individuare rapidamente il mezzo, segnalando il furto ai carabinieri con un’indicazione precisa su dove si trovasse la bicicletta.L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso non solo di recuperare il veicolo, ma anche di arrestare il ladro, in possesso di sostanze stupefacenti. Questo dimostra come un semplice dispositivo possa fare la differenza tra perdere definitivamente una bicicletta e riaverla in poche ore. Perché Installare un GPS sulla Bicicletta? L’uso di sistemi di tracciamento su biciclette sta diventando sempre più diffuso per diversi motivi: Rintracciabilità immediata: In caso di furto, è possibile localizzare il mezzo in tempo reale. Maggiore sicurezza: Sapere di poter recuperare la propria bici dissuade molti ladri. Facilità di utilizzo: I GPS per biciclette sono piccoli, discreti e facili da installare. Un Piccolo Dispositivo, un Grande Impatto L’episodio di Padova è solo uno dei tanti esempi di come la tecnologia possa aiutare a combattere i furti di biciclette, migliorando la sicurezza dei ciclisti urbani. Investire in un sistema di geolocalizzazione può sembrare un dettaglio, ma in realtà rappresenta un’arma efficace per proteggere il proprio mezzo e, in a Continua a leggere -
Il profilo di London Tipton è stato aggiornato 3 settimane, 6 giorni fa
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 settimane fa
Viaggio in Bicicletta in Veneto: Tra Borghi, Colline e Lagune
Il Veneto è una delle regioni italiane più affascinanti per il cicloturismo, grazie a un mix perfetto di paesaggi variegati, città d’arte e una rete di piste ciclabili ben sviluppata. Dalle Dolomiti alla laguna di Venezia, passando per le colline del Prosecco e la pianura attraversata dai fiumi, ogni pedalata regala emozioni e panorami unici. In questo articolo ti propongo un itinerario che attraversa alcune delle zone più belle del Veneto, ideale per un viaggio in bicicletta di più giorni. 1° Tappa: Verona e la Valpolicella Il viaggio inizia da Verona, città dell’Arena e di Romeo e Giulietta. Dopo una breve visita al centro storico, si può partire in direzione nord, entrando nella Valpolicella, terra di vigneti e ville venete. Qui il percorso si snoda tra strade secondarie e sterrati immersi nel verde, con possibilità di sosta per degustare un bicchiere di Amarone o visitare antiche cantine. 2° Tappa: Lago di Garda e Peschiera Scendendo verso il Lago di Garda, il percorso segue il fiume Adige fino a Peschiera del Garda, uno dei borghi più suggestivi della sponda veneta del lago. Qui si può percorrere la ciclabile lungo la costa fino a Lazise o proseguire sulla famosa Ciclovia del Mincio, che conduce fino a Mantova. Una giornata di relax tra spiagge, borghi e panorami lacustri è d’obbligo prima di proseguire il viaggio. 3° Tappa: Le Colline del Prosecco e Treviso Dal Garda si attraversa la pianura per raggiungere le colline del Prosecco, patrimonio UNESCO. La Strada del Prosecco da Valdobbiadene a Conegliano è un susseguirsi di vigneti, borghi storici e trattorie tipiche. Il percorso può essere impegnativo per le salite, ma la bellezza dei paesaggi ripaga ogni sforzo. Da qui si può scendere verso Treviso, una città elegante con un centro storico attraversato da canali e piste ciclabili che la rendono perfetta per una visita in bici. 4° Tappa: La Laguna Veneta e Venezia Da Treviso si segue la Greenway del Sile, un percorso ciclabile che attraversa la campagna veneta costeggiando il fiume Sile, fino a Jesolo e Cavallino-Treporti. Qui la laguna offre un paesaggio unico, con casoni di pescatori, barene e un’atmosfera sospesa nel tempo. Raggiungere Venezia in bicicletta è possibile fino a Punta Sabbioni, dove si può prendere un traghetto per la Serenissima, magari concludendo il viaggio con una visita in città. Conclusione Il Veneto offre infinite possibilità per il cicloturismo, con percorsi adatti a ogni livello di allenamento e interesse. Che tu preferisca la montagna, le colline del vino o la quiete della laguna, pedalare in questa regione signif Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 settimane fa
Una Nuova Ciclabile sull’Ex Tramvia Bologna-Pieve di Cento: Un Viaggio Tra Storia e Natura
La pianura bolognese si arricchisce di un nuovo percorso ciclabile che promette di diventare un punto di riferimento per gli amanti del cicloturismo. Si tratta della pista realizzata sul sedime dell’ex tramvia che collegava Bologna a Pieve di Cento, un itinerario che unisce la bellezza del paesaggio rurale alla riscoperta della storia locale. Un po’ di storia: la vecchia tramvia La tramvia Bologna-Pieve di Cento, attiva tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, era un importante collegamento per il territorio. Serviva per il trasporto di persone e merci tra la città e la campagna, attraversando un’area ricca di aziende agricole e piccoli centri abitati. Con il tempo, il servizio venne dismesso e i binari rimossi, lasciando spazio a una traccia che oggi si trasforma in una ciclabile di grande valore paesaggistico e storico. Il percorso della nuova ciclabile La nuova pista ciclabile si sviluppa su un tragitto prevalentemente pianeggiante, ideale per tutti, dai ciclisti esperti alle famiglie con bambini. Partendo da Bologna, il percorso si snoda attraverso la pianura emiliana, attraversando località come Argelato, San Giorgio di Piano e Castello d’Argile, per poi giungere a Pieve di Cento. Lungo il tragitto si alternano tratti immersi nella campagna, filari di pioppi e casolari storici, con la possibilità di soste in borghi ricchi di fascino. Le strade secondarie e le infrastrutture ciclabili garantiscono sicurezza e tranquillità, rendendo questo itinerario perfetto per una pedalata rilassante. Cosa vedere lungo il percorso San Giorgio di Piano: un borgo con un centro storico affascinante e la sua caratteristica Torre dell’Orologio. Castello d’Argile: con il suo impianto medievale e i suggestivi portici. Pieve di Cento: conosciuta come la “piccola Bologna” per i suoi portici e la sua vivace vita culturale. Qui merita una visita il Museo Magi ‘900 e il Teatro Alice Zeppilli. Un’opportunità per il cicloturismo in Emilia Questa nuova ciclabile rappresenta un grande passo avanti per la mobilità sostenibile nel territorio bolognese. Oltre a offrire un’alternativa sicura per i pendolari in bicicletta, diventa un’opportunità per il cicloturismo, attirando appassionati che vogliono esplorare la pianura emiliana in modo lento e immersivo.Grazie alla sua accessibilità e alla ricchezza del territorio attraversato, questo percorso si candida a diventare una delle piste ciclabili più apprezzate della regione. Se sei alla ricerca di un itinerario che unisca storia, natura e pedalate senza fretta, la nuova ciclabile sull Continua a leggere -
Il profilo di Mikey Madison è stato aggiornato 4 settimane fa
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 settimane, 1 giorno fa
Arezzo, via libera alla nuova ciclabile.
Nei prossimi giorni prenderanno il via a San Giovanni gli attesi interventi per collegare la ciclopista dell’Arno alla ciclopista del Chianti, passando per via Bolzano. Questo progetto mira a migliorare significativamente la viabilità ciclabile nella zona, garantendo percorsi sicuri e continui per tutti gli appassionati delle due ruote.Il completamento della ciclabile del Chianti è reso possibile grazie a un investimento di 240mila euro, finanziato dalla Regione Toscana. Questo investimento non solo sottolinea l’impegno delle autorità locali nel promuovere la mobilità sostenibile, ma anche nell’offrire infrastrutture che incentivino l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.Con il nuovo collegamento, i ciclisti potranno godere di un percorso sicuro e senza interruzioni, consentendo loro di muoversi agilmente tra i confini comunali, le aree sportive, le scuole, il centro storico, la stazione ferroviaria e altri luoghi di interesse della città. Questo progetto si prefigge di integrare meglio le aree urbane e rurali, favorendo non solo una mobilità più ecologica ma anche uno stile di vita più sano e attivo.a realizzazione di questo collegamento è un passo importante verso una città più connessa e sostenibile. La facilità di accesso ai vari punti di interesse di Arezzo, combinata con un ambiente più sicuro per i ciclisti, contribuirà a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a promuovere un maggiore uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani.Gli interventi, che interesseranno principalmente l’area di via Bolzano, sono stati pianificati per minimizzare i disagi alla circolazione e garantire la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. La collaborazione tra le istituzioni locali e regionali è stata fondamentale per la realizzazione di questo progetto, che rappresenta un esempio di come gli investimenti in infrastrutture possano avere un impatto positivo sulla comunità.Arezzo, con questa nuova ciclopista, si pone come un esempio virtuoso di città che guarda al futuro, integrando la sostenibilità ambientale con le esigenze di mobilità dei suoi cittadini. L’auspicio è che sempre più persone scelgano la bicicletta come mezzo di trasporto, beneficiando delle nuove infrastrutture e contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del traffico cittadino.In conclusione, l’avvio dei lavori di collegamento tra la ciclopista dell’Arno e quella del Chianti rappresenta un passo significativo verso una mobilità più sostenibile e sicura ad Arezzo. L’investimento regionale e l’impegno delle autorità locali sono un segnale positivo di attenzione alle esigenze dei ciclisti e di promozione Continua a leggere -
Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 settimane, 1 giorno fa
La Liguria di Levante in bicicletta.
Il percorso cicloturistico che parte da Masone, attraversa Campo Ligure e si conclude a Rossiglione è un’avventura imperdibile per gli amanti della natura e della storia. Questo itinerario, situato nel cuore dell’Appennino Ligure, offre panorami mozzafiato, strade immerse nel verde e un tuffo nella ricca storia e cultura della regione. Perfetto per una giornata all’insegna dello sport e della scoperta, questo tragitto è adatto sia ai ciclisti esperti sia a quelli amatoriali. Partenza: Masone Il viaggio inizia a Masone, un pittoresco borgo situato nella valle Stura. Masone è facilmente raggiungibile sia da Genova che dal Piemonte grazie alla vicinanza con l’Autostrada A26. Prima di salire in sella, vale la pena fare una passeggiata nel centro storico del paese, visitando il Museo Civico Andrea Tubino, dedicato alla storia locale, e la chiesa di San Martino, con le sue opere d’arte sacra. Da Masone a Campo Ligure Lasciando Masone, si segue la strada provinciale SP456 in direzione di Campo Ligure. Questo tratto di circa 10 chilometri è caratterizzato da una leggera discesa e offre viste spettacolari sui boschi circostanti e sulle colline dell’Appennino. Il percorso è ben segnalato e presenta diversi punti panoramici dove è possibile fermarsi per ammirare il paesaggio o scattare fotografie. Arrivati a Campo Ligure, il borgo medievale accoglie i ciclisti con le sue tipiche case in pietra e le strette vie acciottolate. Campo Ligure è famoso per la lavorazione della filigrana d’oro e d’argento, un’arte che risale al XVIII secolo. Una visita al Museo della Filigrana è d’obbligo per comprendere la maestria degli artigiani locali. Inoltre, il Castello Spinola, risalente al XIV secolo, offre una vista panoramica sulla valle e rappresenta un’interessante tappa storica. Da Campo Ligure a Rossiglione Proseguendo il percorso, si riprende la strada provinciale SP456 in direzione di Rossiglione. Questo tratto, lungo circa 6 chilometri, è leggermente più impegnativo, con alcune salite che metteranno alla prova i ciclisti meno esperti. Tuttavia, la fatica è ricompensata dalla bellezza del paesaggio: il percorso attraversa aree boschive e tratti lungo il fiume Stura, regalando momenti di tranquillità e connessione con la natura. L’arrivo a Rossiglione segna la conclusione del viaggio. Questo borgo è diviso in due parti, Rossiglione Superiore e Rossiglione Inferiore, ciascuna con il proprio fascino unico. Qui è possibile visitare il Museo Passatempo, che ospita una collezione di oggetti d’epoca e racconta la storia locale attraverso cimeli e fotografie. Un’altra attrazione interessante è la chiesa di San Giovanni Battista, con il suo campanile in stile romanico.Il percorso in bicicletta da Masone a Campo Ligure e Rossiglione offre un’esperienza completa, che combina l’attività fisica con la scoperta culturale e paesaggistica. L’itinerario è accessibile a tutti e può essere completato in una mezza giornata, lasciando ampio spazio per le visite e le pause lungo il tragitto. Che siate ciclisti esperti o semplici appassionati, questo percorso vi regalerà emozioni e ricordi indimenticabili. Non resta che preparare la bicicletta, indossare il casco e partire al Continua a leggere -
Grave incidente durante il Trofeo "Ristorante da Aldo" a Cerea: ciclista ferito dopo l’imprudenza di un pedone
La 26ª edizione del Trofeo “Ristorante da Aldo – 16° Memorial Antonio De Carli” è stata bruscamente interrotta a causa di un grave incidente che ha coinvolto un ciclista e un pedone. L’episodio si è verificato oggi, 1 marzo, attorno alle 13, lungo il percorso della gara amatoriale che si stava svolgendo tra le frazioni di Aselogna e Cherubine, nel comune di Cerea. L’incidente: un pedone invade la carreggiata Il sinistro è avvenuto in via Piazza Aselogna, tra la chiesa e il cimitero, quando un uomo, in evidente stato di ebbrezza e con in mano una bottiglia di superalcolico, ha invaso la strada senza curarsi del passaggio dei ciclisti in gara. Diversi testimoni riferiscono che il pedone barcollava lungo la carreggiata, ignorando i richiami di chi lo invitava a mettersi in sicurezza.Pochi istanti dopo, il peggio: mentre il gruppo di ciclisti sopraggiungeva ad alta velocità, l’uomo si è spostato improvvisamente sulla strada. Alcuni atleti sono riusciti a evitarlo per un soffio, ma altri non hanno avuto scampo. Tre ciclisti sono finiti a terra violentemente, con conseguenze più o meno gravi. Ciclista 65enne gravemente ferito Ad avere la peggio è stato T.M., 65 anni, di Castelfranco Emilia (Modena), che ha riportato un serio trauma facciale a causa della caduta. Gli altri due corridori coinvolti hanno riportato solo escoriazioni e contusioni, ma le condizioni del 65enne hanno richiesto un intervento medico immediato.Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118, che hanno stabilizzato il ferito prima di trasferirlo in ospedale per accertamenti più approfonditi. L’organizzazione, vista la gravità dell’incidente, ha deciso di interrompere la competizione.L’episodio ha sollevato inevitabili polemiche sulla sicurezza durante le gare ciclistiche su strada. Sebbene gli organizzatori abbiano predisposto le misure necessarie per garantire un regolare svolgimento della manifestazione, l’imprevedibilità di situazioni come questa dimostra quanto sia difficile prevenire ogni rischio.Resta ora da capire se saranno presi provvedimenti nei confronti del pedone, la cui condotta irresponsabile Continua a leggere -
Udine punta sulla mobilità sostenibile: inaugurate due nuove ciclabili nella zona sud
Udine compie un nuovo passo verso una mobilità più sostenibile e sicura con l’inaugurazione di due nuove piste ciclabili nella zona sud della città. Un investimento di oltre un milione di euro ha permesso di realizzare un’infrastruttura moderna e accessibile, collegando i quartieri periferici con il ring cittadino e i principali servizi. Un progetto per la città e i cittadini L’amministrazione comunale ha fortemente voluto questa opera con l’obiettivo di incentivare gli spostamenti in bicicletta, offrendo ai cittadini un’alternativa concreta all’uso dell’auto. Le nuove piste ciclabili migliorano la sicurezza stradale e rendono più semplice raggiungere scuole, parchi e centri di aggregazione. I percorsi: una rete di connessioni sicure Il primo intervento ha visto la creazione di un percorso ciclabile di 4 chilometri che attraversa i quartieri di Sant’Osvaldo e San Paolo. Il tracciato si snoda lungo via Pozzuolo, via San Paolo, via Agrigento, via Napoli, via Fistulario, via Zugliano, via Castions di Strada e via San Pietro, offrendo un collegamento diretto e sicuro tra le zone residenziali e il centro cittadino.A questo percorso si è aggiunto il secondo intervento, che ha esteso la rete ciclabile lungo via Zugliano, via Campoformido e via Carlino, fino alla Strada Vecchia di Terenzano. Il tracciato arriva fino all’area retrostante il parco di Sant’Osvaldo, garantendo un collegamento strategico tra le nuove aree residenziali e importanti punti di riferimento come l’Isis Malignani e il giardino didattico. Un futuro più green per Udine Con questi nuovi tratti ciclabili, Udine conferma il suo impegno per una mobilità più sostenibile e per una città sempre più a misura di ciclista. L’auspicio è che queste infrastrutture possano incentivare sempre più persone a scegliere la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani, riducendo traffico e inquinamento.Questa rete ciclabile rappresenta un importante passo avanti, ma il lavoro non finisce qui: il Comune ha già in programma nuovi investimenti per render Continua a leggere -
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L'amministrazione comunale di Vicenza punta sulla mobilità sostenibile.
L’amministrazione è determinata a promuovere la mobilità ciclabile e garantire la sicurezza dei pedoni attraverso nuove infrastrutture, spiega Cristiano Spiller, assessore ai lavori pubblici e alla mobilità. Questo nuovo progetto, che migliorerà il collegamento tra Vicenza e Torri di Quartesolo, si inserisce in un piano più ampio di connessione tra la città e i Comuni circostanti. Il collegamento alla rete ciclabile cittadina sarà completato con una tratta che unirà il centro commerciale “Palladio” all’incrocio di viale Camisano, attualmente in fase di progettazione e previsto all’interno delle opere per la Tav. I lavori, recentemente avviati, sono finanziati dal fondo europeo Next Generation nell’ambito del PNRR (Missione 5, Componente 2, Investimento 2.1 – Rigenerazione urbana) e prevedono un investimento totale di 650.000 euro, suddiviso in due fasi. La prima fase prevede la realizzazione di una pista ciclabile di 480 metri lungo la strada Padana, davanti al centro commerciale “Palladio”. La seconda fase, invece, estenderà la pista per altri 175 metri fino alla passerella costruita nel 2018, al confine con Torri di Quartesolo. Il progetto include a Continua a leggere -
In Bicicletta da Loano a Sanremo: Un Viaggio Lungo la Riviera di Ponente
La Riviera di Ponente offre un itinerario spettacolare per gli amanti del cicloturismo, tra mare, borghi storici e panorami mozzafiato. Il percorso da Loano a Sanremo, di circa 60 km, è un’esperienza unica che combina tratti di strada costiera e la meravigliosa Pista Ciclabile del Ponente Ligure.Se ami pedalare con la brezza marina, scoprire angoli nascosti della Liguria e goderti un viaggio immerso nella natura, questa è la tratta perfetta per te. Dettagli del Percorso Lunghezza: 60 km circa Difficoltà: Media (alcuni tratti su Aurelia, ma con lunghi pezzi ciclabili) Punti di interesse: Borghi marinari, panorami costieri, ex-ferrovia trasformata in pista ciclabile Fondo stradale: Asfalto (Aurelia e ciclabile) Tappa 1: Partenza da Loano e Arrivo ad Albenga (0-15 km) Si parte dal lungomare di Loano, dove la vista sul mare regala già le prime emozioni. Dopo un breve giro nel centro storico, si pedala lungo la Via Aurelia attraversando Pietra Ligure e Borghetto Santo Spirito, due località perfette per una sosta caffè vista mare.Dopo circa 15 km, si arriva ad Albenga, città storica con un centro medievale ben conservato. Qui vale la pena fermarsi per ammirare le torri medievali e assaggiare la tipica farinata ligure. Tappa 2: Da Albenga ad Alassio, Tra Borghi e Panorami (15-25 km) Ripartendo da Albenga, si pedala su un tratto pianeggiante costeggiando il mare fino a Alassio, famosa per il suo Muretto, decorato con piastrelle firmate da artisti e celebrità.Questo tratto è scorrevole e rilassante, perfetto per godersi il paesaggio. Ad Alassio puoi fermarti per un gelato o un pranzo leggero prima di affrontare il tratto più impegnativo. Tappa 3: Da Alassio a San Lorenzo al Mare, Passando per Andora (25-45 km) Dopo Alassio si arriva a Laigueglia, uno dei borghi marinari più pittoreschi della Liguria. Qui inizia la salita verso Capo Mele, breve ma intensa, che regala viste spettacolari sulla costa.La discesa porta a Andora, dove il percorso torna più dolce. Da qui si attraversano Cervo (uno dei borghi più belli d’Italia) e Diano Marina, fino a raggiungere Imperia e successivamente San Lorenzo al Mare.A questo punto, dopo circa 45 km, si entra nella Pista Ciclabile del Ponente Ligure, il tratto più affascinante del viaggio. Tappa 4: La Pista Ciclabile del Ponente fino a Sanremo (45-60 km) Da San Lorenzo al Mare, si prosegue sulla Pista Ciclabile del Ponente Ligure, una spettacolare via verde ricavata dall’ex ferrovia costiera.Qui si pedala senza auto, attraversando gallerie scavate nella roccia, tratti panoramici sul mare e piccoli borghi come Arma di Taggia. Gli ultimi chilometri scorrono veloci fino all’arrivo a Sanremo, la città della musica e del Festival. Arrivo a Sanremo: Relax e Scoperte Dopo circa 60 km di pedalata, Sanremo accoglie i cicloturisti con il suo lungomare, il famoso Teatro Ariston e il centro storico ricco di locali e ristoranti.Per festeggiare il traguardo, niente di meglio di un piatto di trofie al Continua a leggere - Carica di più