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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    Percorso cicloturistico da Melfi a Venosa: un viaggio tra natura e storia Se sei un appassionato di cicloturismo e ami scoprire nuovi itinerari immersi nella natura, il percorso da Melfi a Venosa è un’ottima scelta. Situato in Basilicata, questo tragitto ti permette di pedalare tra paesaggi mozzafiato e di scoprire borghi ricchi di storia e cultura. Si tratta di un itinerario di media difficoltà, adatto sia a ciclisti esperti che a chi vuole vivere un’avventura tra i dolci pendii della zona. Partenza da Melfi: alla scoperta del castello normanno Il percorso inizia a Melfi, cittadina famosa per il suo maestoso castello normanno, uno dei meglio conservati d’Italia. Prima di partire, vale la pena visitare questa fortezza storica, che domina il panorama della città e offre uno scorcio affascinante sulla storia medievale della regione. Da qui, si parte in sella alla propria bicicletta, pronti a immergersi nelle bellezze naturali e storiche che questo itinerario ha da offrire. La campagna lucana: tra vigneti e campi di grano Lasciando Melfi, il paesaggio si apre su distese di vigneti e campi di grano che caratterizzano l’area del Vulture. La strada si snoda attraverso dolci colline, con leggeri saliscendi che non risultano mai troppo impegnativi. Il territorio è famoso per la produzione del vino Aglianico del Vulture, un’eccellenza della Basilicata. Se sei un amante del buon vino, lungo il tragitto puoi fermarti in una delle numerose cantine per una degustazione o semplicemente per ammirare i filari di vite che si perdono all’orizzonte. Arrivo a Venosa: la città di Orazio Dopo circa 35 km, raggiungerai Venosa, una delle città più affascinanti della Basilicata, nonché patria del celebre poeta latino Orazio. Qui, la storia si respira ad ogni angolo: puoi visitare gli scavi archeologici romani, con l’anfiteatro e le terme, oppure l’Incompiuta, una basilica che rappresenta un mistero architettonico irrisolto. Venosa è anche una città ricca di tradizioni enogastronomiche, per cui non perdere l’occasione di assaggiare i prodotti l Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    Mercatale: Un Percorso Dedicato alla Memoria delle Vittime Civili L’80° anniversario di un tragico evento che ha segnato profondamente la storia locale è stato ricordato con una significativa cerimonia commemorativa. Era il 10 ottobre 1944 quando, nella località “La Valle”, presso la Noce di Mercatale, una colonna di civili rastrellati dai tedeschi nelle colline di Monte Armato venne tragicamente colpita dal fuoco degli Alleati, che, scambiandola per una colonna di soldati tedeschi, aprirono il fuoco. Il triste errore costò la vita a numerosi innocenti, portando un grande dolore alla comunità locale. Per onorare la memoria di queste vittime civili, l’Amministrazione comunale, in collaborazione con la sezione locale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), ha deciso di dedicare il percorso ciclo-pedonale Mercatale-Noce ai caduti di quel tragico giorno. Il progetto mira a trasformare un luogo di dolore in uno spazio di riflessione, affinché il ricordo di quell’evento rimanga vivo e sia monito per le generazioni future. La cerimonia commemorativa ha visto la partecipazione delle autorità locali, dei rappresentanti dell’ANPI e dei cittadini, che hanno ricordato l’importanza di mantenere viva la memoria storica, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui il valore della pace e della libertà non deve mai essere dato per scontato. L’iniziativa di intitolare il percorso non è solo un gesto simbolico, ma un modo concreto per collegare il passato al presente, invitando chiunque lo percorra a riflettere sulla tragedia e sull’importanza di difendere i diritti e la dignità umana. In particolare, il percorso ciclo-pedonale offrirà a cittadini e visitatori l’opportunità di immergersi in un paesaggio che, oltre al suo valore naturalistico, racchiude una storia di sacrificio e resistenza. Il ricordo dei civili caduti sarà così intrecciato con un’esperienza di quotidianità e attività fisica, simbolo di un futuro costruito sulla consapevolezza storica. La commemorazione dell’evento del 1944 rappresenta non solo un omaggio alle vittime, ma anche un invito a riflettere sul significato della pace e della libertà. La collaborazione tra l’Amministrazione comunale e l’ANPI sottolinea l’importanza di preservare la memoria storica e di trasmettere alle nuove generazioni il valore della lotta per la libertà, in modo che tragedie come quelle del passato non si ripetano mai più. Questo nuovo percorso dedicato rappresenta dunque un segno tangibile di memoria e di impegno civile, un messaggio che guarda al passato ma che proietta al futuro, con la speranza che l’eco di quei giorni Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    Cicloturismo a Helsinki: Alla scoperta della capitale finlandese in bicicletta Helsinki, capitale della Finlandia, è una città ideale da esplorare in bicicletta. Con la sua combinazione unica di architettura moderna, spazi verdi e il fascino del Mar Baltico, pedalare per le sue strade offre un’esperienza indimenticabile. Se ami viaggiare su due ruote, scoprirai che la città è perfetta per il cicloturismo, grazie alle sue piste ciclabili ben sviluppate e ai percorsi sicuri. Perché scegliere la bicicletta a Helsinki? La rete di piste ciclabili a Helsinki è estesa e ben segnalata, permettendo di spostarsi facilmente da un quartiere all’altro. Le infrastrutture ciclistiche sono integrate nel sistema di trasporto urbano, con molte strade dedicate esclusivamente alle biciclette e ai pedoni. Helsinki, inoltre, è pianeggiante in gran parte della sua superficie, il che rende la pedalata piacevole anche per chi non è particolarmente allenato. La città è anche impegnata nella sostenibilità ambientale e promuove attivamente la mobilità dolce, offrendo numerose stazioni di bike-sharing per noleggiare una bicicletta facilmente e in qualsiasi momento. I migliori percorsi cicloturistici 1. Il Giro della Penisola di Helsinki Un percorso classico per i cicloturisti è il giro completo della penisola di Helsinki. Questo itinerario di circa 20-25 km si snoda lungo la costa, regalando splendide viste sul mare, sul porto e su numerosi parchi. Lungo il percorso potrai fermarti al Parco Kaivopuisto, uno dei parchi più antichi della città, oppure visitare l’Isola di Seurasaari, famosa per il suo museo all’aperto. 2. Il Parco Nazionale di Nuuksio Se preferisci un’esperienza più naturalistica, a pochi chilometri dalla città si trova il Parco Nazionale di Nuuksio, perfetto per un’escursione in bicicletta tra foreste, laghi e colline. Il parco offre sentieri ciclabili ben curati e rappresenta un’ottima occasione per immergersi nella natura selvaggia finlandese senza allontanarsi troppo dalla città. 3. L’arcipelago di Helsinki Un’altra esperienza unica è esplorare le isole che circondano la città. Helsinki è situata su un arcipelago, e alcune isole sono raggiungibili in bicicletta tramite traghetti. L’Isola di Suomenlinna, Patrimonio dell’UNESCO, è una destinazione imperdibile. Puoi prendere un traghetto e pedalare attraverso la storica fortezza, godendo di viste mozzafiato sul mare. Consigli pratici per pedalare a Helsinki Clima e stagionalità: Il periodo migliore per fare cicloturismo a Helsinki è tra maggio e settembre, quando le giornate sono più lunghe e le temperature miti. Tuttavia, anche durante l’inverno è possibile pedalare, poiché molte piste ciclabili vengono regolarmente pulite dalla neve. Noleggio biciclette: Se non hai la tua bicicletta, puoi facilmente noleggiarne una tramite il servizio di bike-sharing di Helsinki, disponibile in tutta la città. Esistono anche negozi specializzati che offrono bici da trekking e mountain bike per percorsi più impegnativi. Sicurezza: Helsinki è una città molto sicura per i ciclisti. Tuttavia, è importante rispettare le regole della strada e usare il casco, anche se non è obbligatorio per legge. Le piste ciclabili sono separate dal traffico automobilistico, il che rende la pedalata molto piacevole e priva di stress. Un’esperienza autentica Il cicloturismo a Helsinki non è solo un modo sostenibile e divertente di scoprire la città, ma permette anche di vivere un’esperienza autentica. Spostarsi in bicicletta ti consente di esplorare ogni angolo, fermarti nei piccoli caffè locali, o scoprire gallerie d’arte e mercatini nascosti. La città offre un perfetto equilibrio tra cultura Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Da Monaco a Venezia in bicicletta: un viaggio attraverso tre paesi, culture e paesaggi mozzafiato La ciclabile Monaco di Baviera – Venezia è un percorso affascinante che attraversa tre paesi (Germania, Austria e Italia), due lingue, tre culture e tre diverse zone climatiche. Si estende per 560 chilometri, collegando la capitale bavarese, Monaco, alla splendida città lagunare di Venezia. Questo itinerario ciclistico permette di esplorare paesaggi incantevoli, tra montagne, laghi cristallini e città storiche. La varietà dei panorami, delle culture e delle esperienze che si incontrano lungo il percorso la rendono una delle piste ciclabili più suggestive d’Europa. La prima tappa: Monaco – Lago Achensee Ovest Lunghezza: 121,1 chilometri Dislivello in salita: 930 metri La prima tappa della ciclovia inizia nel cuore di Monaco di Baviera, una città ricca di storia e cultura. Da qui, i ciclisti partono seguendo il fiume Isar, un corso d’acqua dalle acque verde scintillanti che guida il percorso verso sud. Lungo il tragitto, si oltrepassa la pittoresca cittadina di Bad Tölz, famosa per le sue architetture in stile bavarese e per le sue terme. Il viaggio continua costeggiando il lago Tegernsee, un vero gioiello incastonato tra le Alpi bavaresi, circondato da verdi colline e montagne maestose. Questo tratto del percorso è caratterizzato da una natura incontaminata e da paesaggi idilliaci. Superato il Tegernsee, si entra in Austria e si raggiunge il lago Achensee, noto come il “mare tirolese” per la sua estensione e le sue acque turchesi. L’Achensee è una meta perfetta per una pausa, ideale per chi desidera rinfrescarsi nelle sue acque o semplicemente rilassarsi godendo della vista mozzafiato sulle montagne circostanti. La seconda tappa: Lago Achensee – Brennero Lunghezza: 83,8 chilometri Dislivello in salita: 1.059 metri La seconda tappa del percorso inizia dal lago Achensee e si inoltra nella valle dell’Inn, in direzione della città di Innsbruck. Da Jenbach, si pedala lungo la valle Inntal, passando per piccoli paesi tirolesi come Schwaz e Hall-Wattens, noti per la loro storia mineraria e le tradizioni locali. Arrivati a Innsbruck, i ciclisti possono godere di una pausa in una delle città alpine più affascinanti d’Europa. Con le sue architetture storiche e il maestoso sfondo delle Alpi, Innsbruck è un luogo dove la cultura e la natura si fondono perfettamente. Dopo aver lasciato Innsbruck, la strada comincia a salire verso la valle Wipptal, avvicinandosi progressivamente al passo del Brennero, al confine tra Austria e Italia. Questo tratto di percorso è impegnativo ma offre viste spettacolari sulle Alpi tirolesi e un primo assaggio del paesaggio italiano. Questa seconda tappa si conclude al Brennero, dove inizia il tratto italiano della ciclovia, che prosegue verso Venezia attraversando altre merav Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Nuove corsie ciclabili a Porta Maggiore. In questigiorni,l’Amministrazione comunale darà il via ai lavori per la realizzazione di nuove corsie ciclabili a Porta Maggiore. L’intervento interesserà diverse vie del quartiere, con l’obiettivo di rendere la circolazione su due ruote più sicura e incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo. Le vie coinvolte, che non sono classificate come ‘zone 30’, saranno oggetto di interventi mirati per circa dieci giorni. Gli operai si occuperanno della segnaletica orizzontale, che delimiterà le corsie riservate ai ciclisti, migliorando la visibilità e la sicurezza di questi percorsi. Le nuove corsie saranno realizzate lungo viale Rozzi, via Marini, viale Indipendenza (fino alla rotonda della stazione), un tratto di viale Marconi e su via III Ottobre (fino all’incrocio con via Napoli). Questo progetto risponde a una crescente domanda di infrastrutture ciclabili, che rendano le strade del quartiere più accessibili a chi sceglie la bicicletta per gli spostamenti quotidiani. Il piano rientra in una strategia più ampia di mobilità sostenibile promossa dal Comune, mirata a ridurre il traffico veicolare e a promuovere stili di vita più salutari e rispettosi dell’ambiente. I lavori proseguiranno per circa dieci giorni e potrebbero comportare alcune modifiche temporanee alla viabilità. I residenti e i pendolari sono invitati a prestare attenzione alla segnaletica temporanea e a utilizzare percorsi alternativi dove necessario. Grazie a questi interventi, Porta Maggiore potrà dive Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Tragico Incidente a San Giorgio: Ciclista 62enne Investito da un'Auto in Via Pomposa Un tragico incidente stradale ha sconvolto la comunità martedì mattina, intorno alle 7, in via Pomposa, nei pressi dell’incrocio con via dei Tigli, tra le zone di San Giorgio, Villa Fulvia e Quacchio. Un ciclista di 62 anni, di nazionalità straniera, è rimasto coinvolto in uno scontro con una Fiat 500 L, le cui dinamiche sono ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti. L’uomo stava percorrendo la strada sulla sua bicicletta quando, per cause ancora da chiarire, è stato investito dal veicolo. Immediatamente, i soccorsi sono giunti sul posto per prestare assistenza alla vittima. Le condizioni del ciclista sono apparse subito gravi, con l’uomo trasportato d’urgenza in ospedale. Le forze dell’ordine, intervenute per i rilievi, stanno cercando di ricostruire l’esatta sequenza dell’incidente per capire se siano state coinvolte ulteriori circostanze, come l’eventuale velocità del veicolo o altri fattori ambientali. La viabilità nella zona ha subito rallentamenti, con la strada temporaneamente chiusa per consentire l’intervento delle autorità e dei soccorritori. L’incidente ha suscitato grande preoccupazione tra i residenti delle aree limitrofe, che hanno espresso timori per la sicurezza stradale, in particolare lungo quel tratto di via Pomposa. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per fare piena lu Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    La Costa Azzurra in Bicicletta: Un'Avventura Tra Mare e Montagna La Costa Azzurra, con la sua combinazione di panorami mozzafiato e un clima piacevole tutto l’anno, è il luogo ideale per esplorare in bicicletta. Questo angolo di paradiso nel sud della Francia offre una varietà di percorsi adatti a tutti i livelli di ciclisti, dalle tranquille passeggiate lungomare alle impegnative salite di montagna. Uno dei percorsi più affascinanti è il tratto che va da Nizza a Monaco. Pedalando lungo la Promenade des Anglais, i ciclisti possono godere della vista del mare cristallino a sinistra e delle eleganti facciate degli hotel a destra. Proseguendo verso est, si attraversano villaggi pittoreschi come Villefranche-sur-Mer e Beaulieu-sur-Mer, dove una sosta è d’obbligo per assaporare un caffè o un gelato artigianale. Per gli amanti delle sfide, la salita al Col de la Madone offre un’esperienza indimenticabile. Questo percorso, reso famoso da ciclisti professionisti, offre panorami spettacolari sulla costa e un senso di realizzazione una volta raggiunta la vetta. Da lì, la discesa verso Mentone è pura adrenalina, con tornanti che richiedono abilità e concentrazione. Oltre ai paesaggi costieri, la Costa Azzurra offre anche percorsi tra le colline e le montagne dell’entroterra. Il Parco Nazionale del Mercantour, ad esempio, è un paradiso per i ciclisti più esperti, con sentieri che attraversano foreste ombrose e prati alpini, e offrono incontri ravvicinati con la fauna locale, come camosci e aquile. Indipendentemente dal percorso scelto, la Costa Azzurra in bicicletta promette un’avventura ricca di emozioni, bellezza naturale e cultura locale. Che tu sia un ciclista esperto o un principiante, questo angolo di Francia ti offrirà ricordi indimenticabili e una vogli Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Trapani: al via i lavori per la nuova pista ciclabile sul lungomare Dante Alighieri A Trapani sono ufficialmente iniziati i lavori per la realizzazione della nuova pista ciclabile sul lungomare Dante Alighieri, un’infrastruttura attesa che si estenderà per circa due chilometri e collegherà Piazza Vittorio Emanuele con il confine del Comune di Erice. Questo progetto rappresenta un importante passo avanti per la mobilità sostenibile in città e offrirà ai residenti e ai visitatori la possibilità di percorrere in bicicletta uno dei tratti più suggestivi della costa trapanese. Un collegamento strategico tra Trapani ed Erice La nuova pista ciclabile non sarà solo una comodità per chi ama spostarsi in bicicletta, ma un vero e proprio ponte ciclabile tra Trapani ed Erice. Il percorso, infatti, si integrerà con il tratto ciclopedonale già esistente lungo la litoranea del Comune di Erice, creando così un unico itinerario ciclabile continuo lungo il lungomare Dante Alighieri. Gli amanti delle due ruote potranno quindi pedalare in sicurezza lungo tutta la costa, godendo della vista panoramica sul mare e sfruttando la connessione diretta tra i due comuni. Il tracciato della nuova pista ciclabile sarà a doppio senso di marcia e avrà una larghezza complessiva di 2,5 metri, garantendo così spazio sufficiente per una circolazione agevole e sicura sia per i ciclisti locali che per i turisti. Sarà dotato di segnaletica orizzontale e verticale ben visibile, con attraversamenti pedonali segnalati, a testimonianza dell’attenzione dell’amministrazione alla sicurezza stradale. Inoltre, l’intera superficie della pista ciclabile sarà trattata con un rivestimento protettivo ecosostenibile di colore azzurro chiaro, che non solo migliorerà l’estetica del percorso, ma garantirà anche una maggiore durata e resistenza agli agenti atmosferici. Benefici per la comunità e il turismo L’iniziativa rappresenta un’opportunità per incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo all’auto, riducendo il traffico e l’inquinamento nel centro cittadino e lungo la litoranea. La pista ciclabile contribuirà a migliorare la qualità della vita dei residenti e a promuovere uno stile di vita più attivo, favorendo l’incontro tra le esigenze di mobilità quotidiana e il rispetto per l’ambiente. Dal punto di vista turistico, questo nuovo tracciato renderà ancora più accessibile la costa di Trapani ed Erice ai cicloturisti, un segmento in costante crescita in Italia e nel mondo. Il percorso lungo il lungomare rappresenta infatti una risorsa importante per chi visita la Sicilia occidentale, offrendo un’esperienza unica di viaggio tra cultura, storia e natura. La realizzazione della pista ciclabile sul lungomare Dante Alighieri segna un ulteriore impegno dell’amministrazione di Trapani verso un futuro più sostenibile e una maggiore sensibilizzazione alla mobilità green. Si tratta di un progetto che non solo risponde alle esigenze di spostamento quotidiano, ma che si inserisce in una più ampia visione di sviluppo urbano attento alla sostenibilità, al beness Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Soverzene diventa nuovamente Comune Ciclabile: un esempio di mobilità sostenibile Soverzene, un piccolo comune situato nella provincia di Belluno, ha recentemente riconquistato il prestigioso titolo di “Comune Ciclabile”. Questo riconoscimento, promosso dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), è assegnato ai comuni che si distinguono per il loro impegno nella promozione della mobilità ciclistica e nella realizzazione di infrastrutture adeguate per i ciclisti. Il titolo di Comune Ciclabile non è solo un premio simbolico, ma rappresenta un segnale concreto dell’attenzione che le amministrazioni locali pongono alla sostenibilità e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Soverzene ha dimostrato di saper investire su una mobilità più dolce, riducendo l’inquinamento e favorendo uno stile di vita sano e attivo. I requisiti per ottenere questo riconoscimento includono la presenza di piste ciclabili, parcheggi sicuri per biciclette, l’adozione di politiche di riduzione della velocità nei centri abitati e l’incentivazione all’uso quotidiano della bici. Infrastrutture e progetti in corso Negli ultimi anni, Soverzene ha investito nella realizzazione e nel miglioramento delle piste ciclabili che attraversano il territorio comunale, rendendole più sicure e accessibili a tutti. La creazione di percorsi che collegano i punti di interesse del paese e le aree limitrofe ha favorito non solo la mobilità interna, ma anche l’attrattività turistica, soprattutto per coloro che praticano il cicloturismo. L’amministrazione comunale ha inoltre implementato progetti di sensibilizzazione, coinvolgendo scuole e cittadini in attività educative legate ai vantaggi della bicicletta. L’obiettivo è duplice: promuovere uno stile di vita più salutare e creare una cultura della mobilità sostenibile a lungo termine. I vantaggi per la comunità Essere un Comune Ciclabile porta con sé numerosi benefici. Prima di tutto, l’uso quotidiano della bicicletta riduce il traffico e le emissioni di CO2, contribuendo a combattere i cambiamenti climatici. Inoltre, la presenza di percorsi ciclabili sicuri incentiva i cittadini a spostarsi in bicicletta, diminuendo la dipendenza dalle auto e favorendo una maggiore socialità tra gli abitanti. Dal punto di vista turistico, Soverzene può attrarre un numero crescente di cicloturisti, un segmento in espansione che cerca destinazioni con un buon livello di infrastrutture e servizi per i ciclisti. Questo può tradursi in un incremento dell’economia locale, grazie alla presenza di visitatori che scelgono di scoprire il territorio in modo sostenibile. Soverzene come esempio per altri comuni Il successo di Soverzene dimostra che anche piccoli comuni possono diventare modelli di sostenibilità. La chiave sta nell’impegno e nella volontà di investire in progetti di lungo termine che migliorano la qualità della vita dei cittadini e al contempo rispettano l’ambiente. Soverzene, con il suo nuovo riconoscimento, si conferma una realtà virtuosa, un esempio da seguire per altri comuni che vogliono promuovere un futuro più verde e accessibile per tutti. In conclusione, il ritorno di Soverzene tra i Comuni Ciclabili non è solo un vanto per la comunità locale, ma un segnale positivo per l’intera regione. La speranza è che questo successo possa ispirare altre amministrazioni a intraprendere lo stesso percorso, favorendo la diffusion Continua a leggere

  • Redazione ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Eroica di Gaiole in Chianti, Un Inno alla Bellezza, alla Bicicletta e alla Condivisione Eroica di Gaiole in Chianti: Un Inno alla Bellezza, alla Bicicletta e alla Condivisione Ci sono giorni in cui il mondo sembra fermarsi, e tutto si riduce a un’unica passione, pura e travolgente: il ciclismo. Giorni come quello dell’Eroica di Gaiole in Chianti, un evento che non è solo una corsa, ma una celebrazione della storia, della fatica e della gioia condivisa. È qui che la passione per la bicicletta trova la sua espressione più alta, in un inno al cicloturismo e alla bellezza della Toscana. Partire alle 6:00 del mattino, nel buio freddo di Gaiole, con la luce tenue delle candele che guida i primi passi, è come entrare in un sogno. Il primo timbro sulla mia credenziale, come un pellegrino di Santiago, segna l’inizio della mia nona Eroica. Con il glorioso Pedale Pesciatino, ci siamo presentati alla partenza, pronti ad affrontare una sfida che ogni anno ci lega sempre più profondamente alla nostra passione. L’Eroica, giunta alla sua 27ª edizione, non è solo un viaggio attraverso le colline e le strade bianche del Chianti: è un viaggio nel tempo. Un pellegrinaggio che ci lega, pellegrini moderni, a quelle antiche sensazioni di libertà, sfida e scoperta.   Non posso non pensare al patron di questo evento, Giancarlo Brocci, che con la sua visione trent’anni fa ha dato vita a questo sogno. Una follia, ma d’altronde, le follie fanno gli uomini grandi e le cose uniche. Brocci non si nega mai a un’intervista, a un saluto, a una stretta di mano e a una fotografia. È un grande uomo, un uomo grande. Oggi l’Eroica è conosciuta in tutto il mondo, un punto di riferimento per le bici storiche, un vero faro per gli appassionati di ciclismo vintage. E ogni anno lui è lì, con noi, a ricordarci l’importanza di credere nelle proprie visioni. Quest’anno, come ogni anno, la mia Eroica è iniziata con il primo timbro sulla mia “credenziale”, un gesto che mi riporta ai pellegrinaggi di Santiago. Indossando la gloriosa maglia del Pedale Pesciatino, ho pedalato fianco a fianco con amici e nuovi compagni di viaggio. Il freddo pungente della mattina ha fatto da cornice ai primi chilometri, sotto un cielo carico di nubi, che pareva volerci mettere alla prova sin dall’inizio. La prima destinazione è una delle più spettacolari: uno dei momenti più suggestivi dell’Eroica è stato il passaggio al castello di Brolio, dove le piccole luci attaccate alle biciclette e le candele che illuminano la salita hanno creato un’atmosfera quasi mistica. Tra asfalto e sterrato, si sale immersi in questo spettacolo notturno che rende l’Eroica un’esperienza unica. Dopo una quarantina di chilometri, arriviamo in Piazza del Campo, conosciuta in tutto il mondo per il Palio di Siena e, da 10 anni, anche per le Strade Bianche, altro capolavoro di Giancarlo Brocci. Questo uomo potrebbe essere eletto “uomo dell’anno” per il turismo tematico. Vedere la piazza addobbata per l’occasione è uno spettacolo che ogni volta riesce a stupire, come se fosse la prima. Come ogni anno, ci siamo addentrati nelle strade sterrate, con la salita verso Murlo a fare da giudice: la prima risposta allo stato delle gambe, ripida, fangosa, implacabile. È qui che la fatica comincia a farsi sentire davvero. Ma l’Eroica non è solo fatica. È anche condivisione. A Murlo, il ristoro ci accoglie come un abbraccio caloroso. I meccanici eroici di un’epoca passata, con la loro maestria e pochi mezzi a disposizione, riparano le biciclette che “urlano fatica, dolore e vecchiaia”, come vecchie glorie che non vogliono arrendersi. Le storie si intrecciano, le facce conosciute ritornano: amici incontrati in tanti altri eventi ciclistici, compagni di viaggio in questa avventura senza tempo. Poi, il gruppo si era ormai sfaldato. Il nostro capitano aveva deciso di pedalare da solo, per mettere alla prova le proprie gambe e vivere la sua quarta Eroica in piena libertà. Rimasi con Diego, una giovane promessa, che avevo convinto solo una settimana prima a partecipare. Non ha mai mollato un attimo ed è volato fino al traguardo, conquistando il titolo di “eroico”. Un risultato incredibile, per un giovane che un anno fa non avrebbe mai immaginato di poter affrontare una sfida del genere. Ripartiamo ancora col freddo, alcuni di noi fermi ad aggiustare le loro eroiche biciclette. L’unico pensiero che mi viene in mente è: le Sante Marie, 11 km di puro dolore. Un dolore che alla fine diventa gioia infinita. Ci fermiamo al ristoro ad Asciano, dove ho imparato che bisogna mangiare poco e le cose giuste, salutando amici che conosciamo da una vita, persone che incontriamo a ogni evento. E poi ci dirigiamo verso la foto che non può mancare, al ceppo di Fabio Cancellara. Le Sante Marie, la salita delle salite, è lì, pronta a metterci alla prova come sempre. 11 km di puro dolore che, alla fine, si trasformano in gioia. Con i miei 54 anni sulle spalle, la mia soddisfazione più grande è stata quella di non mettere piede a terra, un’impresa che non credevo possibile quest’anno. Eppure, eccola lì, la foto sotto il cartello, un sorriso che racconta più di mille parole. Ma il viaggio non finisce qui. Ancora fatica, ancora salite, ancora strade bianche, sterrato e asfalto. Mangia e bevi, fino all’ultimo ristoro, quello di Castelnuovo Berardenga. È l’ultimo punto di ristoro, dove possiamo concederci qualcosa in più, qualcosa che prima non potevamo mangiare per la fatica che ci aspettava. Ma anche qui, ho dovuto ricordare al mio giovane compagno Diego che non era ancora finita: mancavano ancora 35 km, e con essi altre salite e fatica. Con lui abbiamo sellato di nuovo le biciclette, pronti a pedalare ancora una volta. La catena urlava sotto la sporcizia della strada, ma nonostante tutto, ci ha portato in fondo. E al traguardo, un applauso a mani alte ci ha accolto, un saluto all’impresa gloriosa che si chiama Eroica. La mia Eroica di quest’anno è stata di 135 km con 2384 metri di dislivello. Ogni chilometro è stato un’emozione, una lotta contro se stessi, contro il tempo e contro la fatica. Noi toscani siamo abituati alla bellezza che ci circonda, quasi drogati da essa. Non ci rendiamo conto di quanto questa bellezza sia così folgorante per chi viene da fuori. Ogni volta che guardo questi paesaggi, mi viene in mente una frase che utilizzo spesso, ispirata dal film La Casa di Carta, mentre a Firenze si osserva il David di Michelangelo: “Signori, continuate a coltivare la bellezza”. Questa frase risuona nel mio cuore ogni volta che pedalo tra queste terre. L’Eroica non è solo un evento, è un’esperienza che cambia la vita, come dimostra l’aneddoto che ho vissuto la sera, dopo una cena tra amici e qualche bicchiere di grappa. Ho incontrato una coppia di australiani, lei di origini italiane, madre napoletana e padre siciliano. Dieci edizioni fa sono venuti a Gaiole senza sapere nulla dell’Eroica, e come dico spesso, questa corsa è come una droga: da quel giorno non hanno più smesso di tornare. Tanto che hanno comprato una casa proprio qui, nel cuore del Chianti. La moglie ha persino creato un’attività di cicloturismo, portando altri pellegrini moderni a vivere l’Eroica come la punta di diamante del loro viaggio. La bellezza della fatica, il gusto dell’impresa: ecco quello che in tre parole racchiude lo spirito dell’Eroica. L’Eroica non è solo una corsa, è un viaggio nell’anima di chi crede che la bellezza si trovi nei dettagli, nella fatica e nella condivisione. Vieni a scop Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    La Ciclabile Parenzana: un Viaggio tra Natura e Storia in Istria La Ciclabile Parenzana è uno dei percorsi cicloturistici più affascinanti e panoramici dell’Istria, ideale per chi ama esplorare nuove destinazioni in bicicletta. Questo tracciato di circa 130 chilometri segue l’antica ferrovia che, nei primi del ‘900, collegava Trieste (Italia) a Parenzo (Poreč) in Croazia. Oggi, la Parenzana è un simbolo di unione tra i popoli e un’attrazione imperdibile per gli amanti del cicloturismo. La Storia della Parenzana Inaugurata nel 1902 e chiusa nel 1935, la ferrovia Parenzana serviva principalmente per il trasporto di vino, olio e prodotti agricoli dall’entroterra istriano verso la costa. Oggi, questa vecchia linea ferroviaria è stata trasformata in una pista ciclabile e pedonale che attraversa tre paesi: Italia, Slovenia e Croazia. Il percorso rappresenta una combinazione unica di storia, cultura e paesaggi naturali mozzafiato. Il Percorso La Parenzana si snoda attraverso dolci colline, vigneti, oliveti e piccoli borghi medievali, offrendo panorami straordinari su tutta l’Istria. Pedalando lungo questo tracciato, ci si imbatte in numerosi viadotti, ponti e tunnel che rendono il viaggio un’esperienza affascinante e variegata. Il tratto croato della Parenzana inizia vicino al confine sloveno e si estende fino a Parenzo. Alcune delle tappe più interessanti lungo il percorso includono: Buie (Buje): Questo incantevole villaggio è una delle prime tappe croate. Da qui, la pista si sviluppa tra vigneti e oliveti, regalando viste spettacolari sul mare Adriatico. Grožnjan: Conosciuta come la “Città degli artisti”, Grožnjan è un borgo medievale perfettamente conservato. Le sue strade acciottolate e le gallerie d’arte rendono questa tappa imperdibile per chi ama la cultura e la tranquillità. Motovun (Montona): Arroccata su una collina, Motovun offre una vista incredibile sulla valle del fiume Mirna. Questo borgo storico è famoso anche per i suoi tartufi e le sue deliziose specialità gastronomiche. Vižinada: Questa piccola località è circondata da una campagna pittoresca, ideale per una sosta rilassante prima di continuare verso Parenzo. Difficoltà e Attrezzature La Parenzana è un percorso di difficoltà media, adatto sia ai cicloturisti esperti che a famiglie con bambini più grandi. Il terreno è prevalentemente sterrato e in buone condizioni, ma alcune sezioni presentano salite e discese impegnative, soprattutto nei tratti collinari. Si consiglia di utilizzare una mountain bike o una bici da gravel per affrontare comodamente il percorso. Quando Partire Il periodo migliore per esplorare la Parenzana in bicicletta va da primavera all’inizio dell’autunno, quando il clima è più mite e i paesaggi sono in piena fioritura. In estate, le temperature possono salire, soprattutto nelle ore centrali della giornata, quindi è importante partire presto al mattino e portare con sé abbondante acqua. Consigli per i Cicloturisti Abbigliamento adeguato: Indossa un abbigliamento traspirante e porta con te una giacca leggera per le eventuali giornate ventose o piovose. Equipaggiamento: Non dimenticare il casco, la mappa o il GPS e un kit di riparazione. Lungo il percorso, soprattutto nelle zone rurali, i negozi e le stazioni di servizio non sono frequenti. Pianifica le soste: Approfitta delle fermate nei piccoli borghi per scoprire le specialità locali, come l’olio d’oliva, i vini istriani e i tartufi. La Ciclabile Parenzana offre un’esperienza unica di cicloturismo, tra paesaggi mozzafiato, storia e tradizione. Pedalare su questo antico tracciato ferroviario significa immergersi nella bellezza senza tempo dell’Istria e scoprire un territorio ricco di fascino e autenticità. Perfetta per una vacanza Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Arezzo: Inaugurato il nuovo tratto ciclabile tra Tortaia e Maccagnolo, un passo avanti per la mobilità dolce Questa mattina è stato inaugurato un nuovo tratto ciclabile che collega la zona di Tortaia con quella di Maccagnolo, segnando un importante progresso nella promozione della mobilità dolce ad Arezzo. Il nuovo segmento, che si innesta sulla pista ciclabile già esistente in via Alfieri, rappresenta un tassello chiave nella rete ciclabile della città, favorendo una mobilità più sostenibile e sicura. Il percorso inizia da via Alfieri, attraversando via Tortaia e proseguendo lungo via del Vingone. Qui si riconnette con la ciclabile di via del Vingone, recentemente completata, creando un collegamento continuo e accessibile per ciclisti e pedoni. Questo nuovo tratto offre un’alternativa pratica e verde per gli spostamenti quotidiani, contribuendo a ridurre il traffico veicolare e le emissioni di CO2. Questo nuovo collegamento ciclabile non solo facilita gli spostamenti tra le due zone della città, ma offre anche nuove opportunità per il tempo libero, incoraggiando i cittadini a scegliere la bicicletta per i loro spostamenti, sia per motivi pratici che per svago. Con questo nuovo tratto, Arezzo continua a migliorare le proprie infrastrutture per la mobilità dolce, allineandosi con le principali città europee che da tempo promuovono l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto ecologico e sano. L’auspicio è che questo progetto rappresenti un incentivo per un numero crescente di persone a optare per mezzi di trasporto sostenibili, rendendo la città un luogo sempre più accoglien Continua a leggere

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    La Ciclabile del Po: Un'avventura tra Natura e Storia lungo il Grande Fiume La Ciclabile del Po è un itinerario imperdibile per gli appassionati di cicloturismo in Italia, che offre un’esperienza unica a contatto con la natura e la storia. Questo percorso si snoda lungo il fiume più lungo d’Italia, il Po, attraversando alcune delle regioni più affascinanti e variegate del paese: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Un percorso tra paesaggi mozzafiato La Ciclabile del Po si sviluppa lungo un percorso di circa 600 km, dalla sorgente del fiume nel Monviso, nelle Alpi piemontesi, fino alla sua foce nel Delta del Po, un’area Patrimonio dell’UNESCO situata tra il Veneto e l’Emilia-Romagna. Il fiume scorre tranquillo e maestoso, accompagnando i ciclisti attraverso paesaggi diversi e affascinanti: dalle verdi colline e risaie del Piemonte alla pianura padana con i suoi campi coltivati, fino alle zone umide e ricche di biodiversità del Delta. Le tappe principali Il percorso è perfetto sia per i ciclisti esperti, che vogliono affrontare l’intera ciclabile, sia per chi preferisce esplorarla in singole tappe. Ecco alcune delle più suggestive: Monviso e Saluzzo: L’inizio della ciclabile nel Piemonte offre panorami alpini spettacolari. La sorgente del Po si trova a Pian del Re, ai piedi del Monviso, e da qui il fiume inizia il suo viaggio verso la pianura. Piacenza e Cremona: Spostandosi verso la Lombardia, la ciclabile costeggia città d’arte come Piacenza e Cremona, dove è d’obbligo una sosta per visitare i loro centri storici. A Cremona, famosa per i suoi liutai, potrai ammirare la maestosa Cattedrale e il Torrazzo, la torre campanaria più alta d’Italia. Ferrara: Proseguendo verso sud-est, Ferrara è una tappa imperdibile. Definita la “Città delle biciclette”, Ferrara è una gemma rinascimentale con un centro storico perfettamente conservato e un labirinto di strade da esplorare su due ruote. Delta del Po: La parte finale del percorso è il Delta, una zona ricca di fauna e flora. Qui il fiume si divide in numerosi rami, creando un paesaggio unico fatto di canali, lagune e isolotti. Il Parco Regionale del Delta del Po è ideale per escursioni in bicicletta, ma anche per il birdwatching. Oltre alla bellezza dei paesaggi, la Ciclabile del Po permette di immergersi nella cultura delle regioni che attraversa. Si possono visitare castelli medievali, abbazie e città rinascimentali, assaporare la cucina tipica del Nord Italia, che varia da regione a regione, e scoprire prodotti locali come i salumi piacentini, il Grana Padano, il riso del vercellese o il pesce del Delta. Percorso accessibile e ben segnalato Uno degli aspetti più apprezzati della Ciclabile del Po è la sua accessibilità. Il percorso è quasi interamente pianeggiante e adatto a ciclisti di ogni livello, dalle famiglie con bambini ai ciclisti più esperti. La segnaletica è chiara e ben posizionata lungo tutto il tragitto, rendendo facile orientarsi e pianificare le tappe. Inoltre, lungo la ciclabile sono presenti Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Rotta dei Tulipani (Bollenstreek): Un'Esperienza Indimenticabile in Bicicletta La Rotta dei Tulipani, conosciuta anche come Bollenstreek, è una delle destinazioni più affascinanti per i cicloturisti che desiderano immergersi nella bellezza naturale dei Paesi Bassi. Situata nella parte occidentale del paese, questa zona si estende tra Haarlem e Leiden, e da marzo a maggio, i campi si trasformano in un vero e proprio tappeto colorato di tulipani, narcisi e giacinti in fiore. È il periodo ideale per percorrere questo itinerario, che offre uno spettacolo unico nel suo genere. Un Itinerario Perfetto per gli amanti della bicicletta Il percorso della Rotta dei Tulipani è ben strutturato e accessibile sia ai ciclisti esperti che ai principianti. La pista ciclabile attraversa i famosi campi fioriti della regione, ma offre anche la possibilità di esplorare piccoli villaggi, mulini a vento e paesaggi pittoreschi. In primavera, il contrasto tra i vivaci colori dei fiori e il verde circostante crea un panorama mozzafiato, perfetto per chi ama la natura e la fotografia. Il percorso consigliato parte generalmente dalla storica città di Haarlem, a breve distanza da Amsterdam, e si snoda attraverso diverse località famose per la coltivazione dei bulbi di tulipano, come Lisse e Noordwijkerhout, fino a raggiungere Leiden. Il tragitto, di circa 40 chilometri, può essere personalizzato con deviazioni più brevi o più lunghe, in base alle preferenze e al livello di allenamento del ciclista. Cosa Vedere Lungo il Percorso Keukenhof: Il parco floreale di Keukenhof, situato vicino a Lisse, è una tappa obbligatoria. Conosciuto come il “Giardino d’Europa”, ospita milioni di fiori e offre giardini tematici, esposizioni e suggestivi percorsi a piedi. Per i cicloturisti, è possibile parcheggiare la bicicletta e trascorrere qualche ora a esplorare questo spettacolo botanico. Campi di Tulipani: Il cuore del Bollenstreek è costituito dai campi di tulipani. Durante la stagione della fioritura, questi campi sono un’esplosione di colori, dal rosso brillante al giallo acceso, passando per sfumature di viola e rosa. Non mancheranno le occasioni per fermarsi a scattare foto o semplicemente ammirare la bellezza del paesaggio. Mulini a Vento e Villaggi Tradizionali: Oltre ai fiori, la Rotta dei Tulipani permette di scoprire gli aspetti più autentici della cultura olandese. Attraversando villaggi tradizionali e incontrando i tipici mulini a vento, i cicloturisti potranno respirare l’atmosfera rilassata e genuina di queste terre. Consigli per il Viaggio Il Periodo Migliore: La fioritura dei tulipani varia leggermente ogni anno a seconda delle condizioni climatiche, ma il periodo ideale per percorrere la Rotta dei Tulipani va da metà aprile a inizio maggio, quando i campi sono nel pieno della loro bellezza. Noleggio Biciclette: Se non hai la possibilità di portare con te la tua bicicletta, lungo la rotta ci sono numerosi punti di noleggio che offrono bici tradizionali o elettriche, ideali per chi vuole godersi il paesaggio senza affaticarsi troppo. Soste Gastronomiche: La zona è ricca di caffetterie e ristoranti dove potrai fare una pausa e gustare alcune specialità locali. In particolare, non perdere l’occasione di assaggiare le stroopwafel, tipiche cialde farcite con sciroppo di zucchero, o di provare i formaggi olandesi nei mercati locali. In conclusione, la Rotta dei Tulipani è un’esperienza indimenticabile per chi ama il cicloturismo e la natura. Pedalare lungo questo itinerario permette di vivere l’Olanda più autentica, ammirando paesaggi unici e assaporando la tranquillità delle campagne. Se stai pianificando un v Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 3 settimane fa

    La Vélo Francette: un viaggio cicloturistico nel cuore della Francia La Vélo Francette è uno dei percorsi ciclabili più affascinanti della Francia, perfetto per chi ama il cicloturismo e vuole scoprire il territorio in modo sostenibile e lento. Questo itinerario si snoda per circa 600 km, collegando il Canale della Manica con l’Oceano Atlantico, da Ouistreham, vicino a Caen, fino a La Rochelle. Attraversando paesaggi mozzafiato, piccoli borghi, città storiche e parchi naturali, La Vélo Francette rappresenta un’immersione completa nella bellezza e nella tranquillità della campagna francese. Il percorso nella regione della Normandia Il tratto iniziale della Vélo Francette inizia nella città costiera di Ouistreham, famosa per il suo porto e le vicine spiagge dello sbarco del D-Day. Da qui, i ciclisti si dirigono verso l’entroterra, attraversando la vivace città di Caen, ricca di storia e cultura. Lungo il percorso, si possono visitare luoghi iconici come il Castello di Caen e l’Abbazia aux Hommes, capolavori architettonici che ricordano il passato normanno della regione. Proseguendo, si incontrano paesaggi rurali idilliaci, con strade di campagna tranquille, boschi e fiumi che accompagnano i ciclisti fino al Parco Naturale Regionale delle Paludi del Cotentin e del Bessin. Questo tratto è perfetto per chi ama la natura incontaminata, con le sue zone umide che ospitano una grande varietà di fauna e flora. Attraverso la Valle della Mayenne Dopo aver lasciato la Normandia, la Vélo Francette continua attraverso la Valle della Mayenne, dove il percorso segue l’omonimo fiume, regalando paesaggi bucolici e tranquilli. Lungo questa sezione, i ciclisti incontrano piccoli villaggi e cittadine affascinanti come Laval, nota per il suo castello medievale che domina il fiume. Nel cuore della Francia: Angers e la Valle della Loira Uno dei momenti clou del percorso è l’arrivo ad Angers, porta d’accesso alla Valle della Loira. Questa città storica è famosa per il suo castello, che ospita l’Arazzo dell’Apocalisse, una delle più opere tessili medievali al mondo. Qui i ciclisti possono prendersi una pausa per esplorare il centro storico e godere delle specialità locali. Destinazione finale: La Rochelle Il viaggio in bicicletta si conclude nella pittoresca città portuale di La Rochelle, sulla costa atlantica. Con le sue strade acciottolate, i portici storici e il celebre porto antico, La Rochelle offre un finale perfetto per un’avventura indimenticabile. Qui, i ciclisti possono rilassar Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 3 settimane fa

    Riccione investe sulla mobilità sostenibile: nuove piste ciclabili entro il 2025 La mobilità urbana a Riccione si appresta a diventare ancora più sostenibile e piacevole grazie all’ampliamento della rete ciclabile, che sarà potenziata e collegata in modo più omogeneo entro i primi mesi del 2025. La Giunta comunale ha recentemente approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la creazione di nuovi tratti ciclabili, con un investimento complessivo di 1,8 milioni di euro. Questo intervento fa parte del Programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026 e si propone di incentivare una mobilità più dolce e rispettosa dell’ambiente. Il progetto prevede la realizzazione di sette nuovi segmenti di pista ciclabile per un totale di due chilometri, che si integreranno con la rete esistente. L’obiettivo principale è quello di connettere il lungomare con il centro sportivo, il polo scolastico e la stazione ferroviaria, creando percorsi continui e sicuri per ciclisti e pedoni. Tra i punti chiave dell’intervento c’è il collegamento tra la Ciclovia Adriatica e viale D’Annunzio, nonché la realizzazione di un anello ciclabile intorno al centro sportivo Nicoletti, che connetterà anche il quartiere San Lorenzo e le strutture sportive della zona. Oltre alla promozione della mobilità ecologica, l’iniziativa ha lo scopo di migliorare l’accessibilità ai principali impianti sportivi della città, frequentati da atleti e turisti in occasione di eventi e competizioni. Tra gli interventi previsti, vi è anche la sistemazione di alcune aree strategiche, come l’incrocio tra la Statale 16 e viale Romagna e i Giardini Perlasca in piazza XX Settembre, dove verrà costruita una rampa di raccordo tra le piste esistenti. In questo contesto, il Comune di Riccione ha deciso di candidare il progetto al bando regionale per il finanziamento della mobilità sostenibile, destinato ai comuni con più di 30.000 abitanti. Se approvato, il contributo regionale potrà dare un’ulteriore spinta alla realizzazione di una città sempre più green e accessibile, in linea con le politiche ambientali e di mobilità sostenibile promosse a livello nazionale ed europeo. Grazie a questa rete ciclabile estesa, Riccione si conferma una città attenta al benessere dei propri cittadini e all’attrattività turistica, offr Continua a leggere

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    Alla scoperta della Ciclovia della Mosella: un itinerario tra vigneti, storia e natura La Ciclovia della Mosella (Moselradweg) è uno dei percorsi cicloturistici più affascinanti della Germania, che invita i viaggiatori a pedalare lungo uno dei fiumi più suggestivi d’Europa. Tra vigneti che si arrampicano sulle colline, borghi medievali e paesaggi naturali mozzafiato, questo percorso offre un’esperienza unica, perfetta per chi ama unire sport, natura e cultura. Il percorso: da Perl a Coblenza lungo il fiume Mosella La Ciclovia della Mosella si estende per circa 248 km, partendo da Perl, al confine con la Francia e il Lussemburgo, fino a Coblenza, dove la Mosella confluisce nel Reno. Questo itinerario segue il corso del fiume attraverso la Renania-Palatinato, una delle regioni vinicole più rinomate della Germania. Il percorso è prevalentemente pianeggiante e ben segnalato, rendendolo adatto a ciclisti di ogni livello, comprese famiglie con bambini. Un viaggio attraverso borghi medievali e vigneti Pedalare lungo la Ciclovia della Mosella significa attraversare un paesaggio unico, dove storia e natura si fondono armoniosamente. Lungo il percorso si incontrano incantevoli cittadine medievali come Trier (Treviri), considerata la città più antica della Germania, con i suoi monumenti romani come la Porta Nigra e l’anfiteatro. Da qui, la strada si snoda lungo il fiume, regalando panorami da cartolina. Altra tappa imperdibile è Bernkastel-Kues, famosa per le sue case a graticcio e per la sua lunga tradizione vinicola. È il luogo perfetto per una pausa, magari sorseggiando un bicchiere di vino locale, come il celebre Riesling, prodotto proprio in queste terre. Cultura del vino e tradizioni locali La Mosella è conosciuta non solo per i suoi paesaggi pittoreschi, ma anche per la sua antica tradizione vinicola. Lungo il percorso, si può fare tappa presso numerose cantine che offrono degustazioni di vini pregiati, principalmente a base di Riesling. Pedalare tra i filari di vigneti che si arrampicano sui pendii scoscesi delle colline è una delle esperienze più gratificanti del percorso. In molte delle cittadine attraversate dalla ciclovia, soprattutto nei mesi estivi e autunnali, si tengono festival del vino che celebrano la cultura locale, dando ai cicloturisti l’opportunità di immergersi nella vita del posto e di scoprire i sapori tipici della regione. Un percorso adatto a tutti Uno dei principali punti di forza della Ciclovia della Mosella è la sua accessibilità. Il tracciato, infatti, è ben mantenuto e perlopiù pianeggiante, rendendolo perfetto anche per i ciclisti meno esperti. È possibile dividere il percorso in tappe giornaliere, grazie alla presenza di numerosi punti di sosta e alloggi, che spaziano da campeggi a pensioni tradizionali, fino ad agriturismi immersi nei vigneti. Per chi desidera un’esperienza più tranquilla, è possibile noleggiare biciclette elettriche, molto diffuse lungo il percorso, per affrontare il tragitto senza fatica e godersi appieno i paesaggi circostanti. Coblenza: la conclusione perfetta del viaggio Il viaggio lungo la Ciclovia della Mosella si conclude a Coblenza, una delle città più antiche della Germania, situata alla confluenza dei fiumi Reno e Mosella. Qui, nel suggestivo angolo detto Deutsches Eck (angolo tedesco), i due fiumi si incontrano, creando uno spettacolo naturale di grande bellezza. Coblenza è una città vivace, ricca di storia e monumenti, come la Fortezza di Ehrenbreitstein, che domina la città dall’a Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 3 settimane fa

    Progettata la nuova pista ciclabile tra Nera e Marmore: un progetto che valorizza il territorio e promuove la mobilità sostenibile In un mondo in cui la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente diventano sempre più centrali, nascono progetti volti a migliorare la qualità della vita, riducendo l’impatto ambientale. Uno di questi è la nuova pista ciclabile che collegherà Nera e Marmore, un’opera destinata a trasformare il paesaggio locale e a promuovere un modo più green di spostarsi e vivere il territorio. La pista ciclabile Nera-Marmore è parte di un piano più ampio di riqualificazione e valorizzazione del territorio umbro. Questa regione, già nota per la sua bellezza naturale, le cascate spettacolari e il suo patrimonio storico, ha voluto puntare su un’infrastruttura che permette a turisti e residenti di immergersi nella natura in maniera sostenibile. Il tracciato della pista si sviluppa lungo le sponde del fiume Nera, attraversando paesaggi mozzafiato e collegando i suggestivi borghi dell’area fino ad arrivare alle imponenti Cascate delle Marmore. Si tratta di un percorso di grande impatto visivo che offre la possibilità di godere della natura circostante in modo ecologico. Uno degli obiettivi principali di questa pista ciclabile è quello di rendere più fruibili le bellezze naturali della zona, favorendo la mobilità dolce e riducendo la dipendenza dall’automobile. Questo non solo aiuterà a ridurre le emissioni di CO2, ma favorirà anche la crescita del turismo sostenibile. Per i residenti, la pista rappresenta una nuova opportunità di spostamento, ad esempio per chi preferisce andare al lavoro in bicicletta, sfruttando un percorso sicuro e lontano dal traffico cittadino. È un’infrastruttura che permette di vivere il territorio in modo diverso, migliorando il benessere fisico e promuovendo l’uso di mezzi non inquinanti. Per i turisti, invece, rappresenta un’occasione unica per esplorare una delle aree più affascinanti dell’Umbria. Il tragitto è pensato per essere accessibile a tutti, famiglie incluse, e offre la possibilità di fermarsi lungo il percorso per ammirare scorci naturalistici di rara bellezza. Attraversare in bicicletta i territori che conducono alle Cascate delle Marmore regala un’esperienza a stretto contatto con la natura, lontano dal frastuono e dallo stress della vita moderna. La realizzazione della pista ciclabile tra Nera e Marmore è una dimostrazione di come si possa coniugare lo sviluppo infrastrutturale con la tutela dell’ambiente. Questa infrastruttura non si limita a essere un semplice collegamento tra due punti, ma è una vera e propria esperienza di viaggio, pensata per chi vuole vivere il territorio a passo lento, rispettando e ammirando la natura. Inoltre, questo progetto ha un grande potenziale per stimolare l’economia locale. Lungo il percorso, infatti, potrebbero nascere nuove attività come punti ristoro, noleggi di biciclette e piccole strutture ricettive. Il turismo ciclabile, che negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale, potrebbe diventare un nuovo motore per l’economia della zona, creando nu Continua a leggere

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    La Pista Ciclabile del Mur: Un Viaggio dalla Montagna al Cuore della Stiria La Pista Ciclabile del Mur, uno dei percorsi fluviali più affascinanti dell’arco alpino, offre un’esperienza straordinaria per gli amanti del cicloturismo. Con i suoi 458 chilometri, questo itinerario inizia nel Parco Nazionale degli Alti Tauri, nel Lungau di Salisburgo, e si snoda lungo il fiume Mur fino a raggiungere la Slovenia e la Croazia. Il percorso, caratterizzato da una leggera discesa e da un paesaggio in continuo mutamento, è l’ideale per chi desidera un’esperienza di cicloturismo che combini natura, storia e cultura. Un Itinerario Tra Natura e Tradizioni Il paesaggio variegato, con montagne, pascoli e laghi che accompagnano i ciclisti lungo tutto il percorso, permette di vivere un’esperienza immersiva nella natura. Non solo, la cordiale ospitalità stiriana e le numerose tappe gastronomiche lungo il fiume Mur rendono il viaggio ancora più piacevole. I sapori locali si possono gustare nelle locande tipiche, con specialità regionali che arricchiscono l’esperienza ciclistica. Lungo la pista, le città storiche come Tamsweg, Murau, Judenburg e Leoben offrono numerose opportunità di sosta, tra visite culturali e delizie culinarie. Le loro strade acciottolate, i palazzi storici e i musei raccontano storie che spaziano dal passato medievale al moderno fermento culturale della regione. Le Meraviglie Naturali e Culturali della Stiria La Pista Ciclabile del Mur non è solo un viaggio attraverso la natura, ma anche attraverso la storia e la cultura della Stiria. A nord di Graz, la città romantica di Frohnleiten è circondata da mete escursionistiche e manifestazioni che offrono divertimento per tutta la famiglia. Lungo il percorso, le antiche fattorie, i frutteti e le alte pareti rocciose ricordano la ricchezza e la diversità della regione. Tra le attrazioni naturali, si distingue la Lurgrotte, la grotta acquatica più grande dell’Austria, famosa per i suoi spettacolari stalattiti e stalagmiti. Poco distante, il museo all’aperto di Stübing offre un’immersione nelle tradizioni contadine, con edifici storici che ricreano la vita rurale di un tempo. Graz: Una Capitale della Cultura Arrivando a Graz, capitale della Stiria e sede di due siti patrimonio mondiale dell’UNESCO, si viene accolti da un’atmosfera vivace e stimolante. La Città Vecchia, con i suoi tetti rossi e le strade tortuose, e il Castello di Eggenberg sono tappe imperdibili per gli amanti della cultura. Graz, rinomata per il suo mix di storia e modernità, offre un’esperienza unica, dove passato e presente convivono in armonia. Intorno alla famosa torre dell’orologio, numerosi luoghi storici narrano il ricco passato della città. Verso Sud: Vigneti, Terme e Atmosfera Mediterranea Dopo Graz, la pista ciclabile del Mur prosegue verso sud, dove il paesaggio si trasforma, assumendo un’atmosfera più mediterranea. Vigneti, frutteti e campi di zucca caratterizzano il paesaggio, offrendo ai ciclisti una vista incantevole mentre si avvicinano alle sorgenti termali di Bad Radkersburg, un luogo perfetto per una pausa rilassante nelle acque calde delle terme. L’ultima tappa conduce fino a Legrad, in Croazia, attraversando il confine con la Slovenia. Qui, il fiume Mur si unisce al fiume Drava, e i ciclisti possono scoprire storie affascinanti sull’incontro tra Austria, Slovenia, Ungheria e Croazia, es Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 3 settimane fa

    Nuovo Percorso Ciclopedonale a Noventa di Piave La Città Metropolitana ha annunciato l’avvio di importanti lavori di asfaltatura su alcuni tratti della strada provinciale 83, situata nel territorio di Noventa di Piave. A partire da lunedì 30 settembre, gli interventi interesseranno anche il recente percorso ciclopedonale che collega Noventa di Piave a San Donà di Piave. Il tratto oggetto di manutenzione si estende dall’attraversamento pedonale di fronte alla chiesa di Noventa fino a via Galilei, proseguendo in direzione Romanziol. Il percorso ciclopedonale, realizzato sul lato ovest di via Roma, rappresenta una nuova infrastruttura che unisce il centro di Noventa al tratto ciclabile già esistente nel comune di San Donà, lungo la stessa strada provinciale. Questo percorso si estende per circa 900 metri e ha una larghezza di 2,60 metri, consentendo il transito bidirezionale di pedoni e ciclisti. L’opera, che ha richiesto un investimento di 820 mila euro, ha visto anche il ripristino delle fermate dell’Atvo e l’installazione di una nuova illuminazione pubblica. Si tratta di un intervento che punta a migliorare la viabilità e la sicurezza dei residenti, promuovendo al contempo un trasporto più sostenibile. I lavori rappresentano un passo avanti significativo per l’intera comunità, facilitando gli spostamenti e incentivando l’uso di mezzi ecologici, come la biciclett Continua a leggere

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