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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Quarta Tappa: da Alberobello a Lecce, volata assicurata tra trulli e mare Il 13 maggio il Giro d’Italia propone una delle giornate più favorevoli ai velocisti: la quarta tappa porta la carovana rosa da Alberobello (Pietramadre) a Lecce, attraverso un percorso di 187 chilometri che attraversa paesaggi tipici della Puglia tra ulivi secolari, borghi storici e scorci marini mozzafiato. Un palcoscenico perfetto per chi cerca gloria allo sprint. Tracciato semplice, ma non banale Il profilo altimetrico è sostanzialmente piatto, con circa 800 metri di dislivello complessivo, ma non mancano insidie nella gestione del ritmo e della posizione in gruppo. L’unico vero ostacolo altimetrico è rappresentato dalla breve salita verso Putignano, al km 16, dove è previsto un GPM di 4ª categoria. Da lì, la discesa e il lungo tratto pianeggiante verso la costa adriatica permettono al gruppo di allungarsi e di aumentare l’andatura. Lungo viaggio nel cuore della Puglia Il percorso si sviluppa tra alcune delle località più affascinanti del territorio pugliese: Castellana Grotte, Polignano a Mare, Ostuni, e Ceglie Messapica sono solo alcuni dei nomi che arricchiscono il tracciato. Un mix di bellezze naturali e architettoniche che farà da cornice a una giornata in cui il vento e le curve nei centri abitati potrebbero creare più di un grattacapo. Circuito finale a Lecce: attenzione alle posizioni Negli ultimi chilometri i corridori affronteranno un circuito cittadino di circa 12 km all’interno di Lecce, con l’arrivo previsto in Viale Calasso. Il finale è veloce ma richiede attenzione: la sede stradale è ampia ma intervallata da rotatorie e curve, quindi sarà fondamentale per i treni dei velocisti impostare correttamente le traiettorie e proteggere il proprio uomo di punta fino agli ultimi metri. Dettagli tecnici della tappa: Partenza: Alberobello (Pietramadre) Arrivo: Lecce Distanza: 187 km Dislivello totale: circa 800 m Tipo di tappa: pianeggiante, per velocisti GPM: salita a Putignano (4ª categoria) Circuito urbano finale: 12 km La quarta tappa del Giro è l’occasione perfetta per i velocisti puri di lasciare il segno prima delle giornate più impegnative. Sarà una battaglia serrata tra i treni delle squadre più organizzate, ma il vento e la tensione nei centri abitati potrebbero ribaltare Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Pedalando tra colline e silenzi: un viaggio in bici nella terra di Mondovì MONDOVÌ (CN) — C’è un momento, all’uscita dell’ultima curva che risale il colle di Vicoforte, in cui la cupola del Santuario si staglia all’improvviso tra gli alberi, maestosa e silenziosa. È lì che il viaggio in bici nella zona di Mondovì cambia passo: non più solo una sfida fisica, ma una conversazione lenta con il paesaggio.Partito alle prime luci da Breo, il cuore commerciale di Mondovì, ho lasciato il traffico del centro per seguire il corso del torrente Ellero, salendo verso i borghi alti. Un percorso misto, che alterna salite impegnative a discese generose, tra vigneti ordinati e boschi che si fanno sempre più fitti man mano che ci si avvicina all’Alta Langa.La prima tappa è Mondovì Piazza, la parte storica della città, raggiungibile anche in funicolare ma ben più gratificante da conquistare sui pedali. Qui il tempo sembra sospeso tra palazzi barocchi e vedute mozzafiato sulla pianura. Dopo una breve sosta alla Torre dei Bressani, si riparte lungo la provinciale per Vicoforte, dove la Basilica — la più grande cupola ellittica in muratura del mondo — accoglie i viaggiatori come un faro antico.Il percorso continua verso San Michele Mondovì, snodandosi tra stradine secondarie, dove l’asfalto cede spesso il passo alla ghiaia e il cellulare smette di avere campo. È in quei tratti, immersi nel silenzio delle colline, che la bici rivela la sua vera potenza: non come mezzo di trasporto, ma come strumento di ascolto. Il respiro si fa più lento, i rumori della natura diventano chiari, e ogni curva regala una prospettiva nuova sulla valle.Nel pomeriggio, il sole cala dietro le Alpi Marittime, e la strada riporta lentamente verso Mondovì, chiudendo un anello di circa 60 chilometri. Non servono grandi numeri per definire questo itinerario. Bastano poche ore, una bici e la voglia di perdersi nel verde di una terra che ha scelto di non cedere alla fretta.In un’epoca di spostamenti rapidi e turismo frenetico, pedalare nella zona di Mondovì è un atto di resistenza gentile. Un invito a rallentare, a guardarsi intorno, e a ricordare che a Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Ponza investe sulla mobilità sostenibile: finanziato un nuovo anello ciclabile L’isola pontina compie un passo deciso verso un modello di mobilità a basso impatto ambientale. Il Comune di Ponza ha ottenuto un finanziamento di 50 mila euro attraverso il bando nazionale “Bici in Comune”, promosso dal Ministero per lo Sport e i Giovani in sinergia con il Dipartimento per lo Sport, Sport e Salute S.p.A. e ANCI.Si tratta di un risultato significativo, non solo per l’entità del contributo, ma per il fatto che Ponza risulta l’unico ente della provincia di Latina ad essersi aggiudicato i fondi destinati a progetti per la ciclabilità nei piccoli comuni italiani.Il progetto finanziato prevede la realizzazione di un circuito ciclabile ad anello, concepito per collegare le principali aree dell’isola. Il tracciato includerà percorsi esclusivamente riservati alle biciclette in prossimità del porto, mentre nelle zone più esterne e suggestive saranno realizzati tratti promiscui, integrati nel paesaggio e compatibili con la morfologia del territorio.Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione comunale, l’infrastruttura avrà una duplice funzione: incentivare forme di mobilità ecologiche e promuovere una fruizione più sostenibile e consapevole del patrimonio paesaggistico isolano.«L’obiettivo è creare un’alternativa concreta all’uso dei veicoli a motore, facilitando gli spostamenti in bicicletta sia per i residenti che per i visitatori», spiegano fonti del Comune. «Questo progetto va nella direzione di una valorizzazione intelligente del territorio, capace di coniugare rispetto per l’ambiente, turismo sostenibile e vivibilità locale».Il percorso ciclabile, una volta completato, rappresenterà un tassello importante all’interno di una strategia più ampia di mobilità dolce, già inserita nei piani di sviluppo territoriale. La realizzazione dell’opera è prevista nei prossimi mesi, con il coinvolgimento di tecnici specializzati e con l’auspicio di un confronto attivo con la cittadinanza.L’iniziativa si inserisce in un quadro nazionale che punta a rilanciare il ruolo delle biciclette come strumento di mobilità quotidiana, anche nei contesti più complessi come quelli insulari, spesso penalizzati da una rete viaria limitata.Con questo progetto, Ponza si propone come esempio virtuoso per altri piccoli comuni che intendano puntare su scelte co Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Sulla Ciclovia del Sole: Viaggio in Bici tra Storia, Campi e Silenzi C’è un’Italia che si scopre solo pedalando. Non quella delle cartoline, ma quella fatta di strade secondarie, borghi silenziosi e campi di grano che si muovono al ritmo del vento. È questa l’anima della Ciclovia del Sole, un itinerario che da Verona scende verso Bologna e oltre, seguendo il tracciato dell’ex ferrovia Bologna-Verona, oggi trasformato in una dorsale cicloturistica europea che promette emozioni lente e genuine. Partenza: Verona, città d’arte e d’amore. Ma appena si esce dal centro, la città lascia spazio a campagne aperte, argini e canali. Il paesaggio cambia, si distende. E con lui, anche il respiro. La pista ciclabile è ampia, sicura, ben segnalata. Perfetta anche per chi affronta il viaggio con borse cariche e poca fretta. Il bello della Ciclovia del Sole non è solo la bellezza dei luoghi attraversati, ma la sensazione costante di essere fuori dal tempo. Si passa per piccoli paesi come Osteria Nuova, Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, dove ogni bar ha il suo gruppo di pensionati che osserva incuriosito i cicloturisti. Un sorriso, una battuta, a volte un consiglio su dove trovare la fontanella più vicina. Il tratto tra Mirandola e Bologna è tra i più suggestivi: vecchie stazioni riconvertite in punti di sosta, gallerie rivestite da street art, e lunghi rettilinei tra i campi. Qui il silenzio è rotto solo dal fruscio delle ruote sull’asfalto e dal canto degli uccelli. La fatica diventa meditazione. Arrivati a Bologna, il viaggio cambia ritmo. Ma anche qui, la città accoglie il cicloturista con infrastrutture adeguate, percorsi urbani dedicati e l’immancabile offerta gastronomica. Per molti, Bologna è la tappa finale. Per altri, solo una pausa prima di proseguire verso sud, seguendo il sogno della EuroVelo 7, la grande via ciclabile europea che unisce Capo Nord a Malta.La Ciclovia del Sole non è un’impresa sportiva: è una celebrazione del viaggio lento, accessibile a tutti. Bastano una bici, una borraccia e voglia di lasciarsi sorprendere.E proprio lì, tra una pedalata e l’altra, si riscopre un’Italia vera, che sp Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    La terza tappa del Giro d’Italia Il Giro d’Italia continua a sorprendere con la sua terza tappa, un affascinante anello di 160 km con partenza e arrivo a Valona (Vlorë), affacciata sul mar Adriatico. Una frazione che, nel suo sviluppo attorno al monte Maja Qores, un’imponente vetta di oltre 2000 metri, unisce paesaggi spettacolari a un profilo altimetrico tutt’altro che semplice. La prima parte della tappa si sviluppa lungo la valle del fiume Shushicë, su strade ampie e veloci che favoriranno un’andatura sostenuta e potrebbero vedere tentativi di fuga da parte di corridori in cerca di visibilità. Ma è solo un’illusione di tranquillità: la seconda metà della frazione cambia completamente tono. Numerosi saliscendi spezzano il ritmo e preparano il terreno alle due salite principali della giornata, che metteranno alla prova la resistenza e la capacità di recupero degli atleti. Con un dislivello complessivo di circa 2800 metri, questa tappa è tra le più dure della prima settimana, e rappresenta una vera prova di maturità per chi punta alla classifica generale. L’altimetria, combinata al panorama spettacolare offerto dal contrasto tra mare e montagna, rende la Valona-Valona una delle frazioni più suggestive di questa edizione. È l’ultima occasione sul suolo albanese prima del trasferimento in Italia, e i corridori lo sanno: chi ha ambizioni di alta classifica dovrà iniziare a farsi vedere. Perché al Giro, ogni giornata può cam Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    L'amministrazione comunale di Sassuolo punta sulla bicicletta. La città di Sassuolo ha avviato un’importante iniziativa per promuovere la mobilità sostenibile e incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. La scorsa settimana sono infatti iniziati i lavori del progetto “Bike to Work”, che prevede interventi di manutenzione straordinaria e realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili, destinati a migliorare l’infrastruttura urbana dedicata ai ciclisti. Questi lavori, che dureranno complessivamente 90 giorni, si concentreranno su due aree principali della città. Il primo intervento riguarda via San Francesco, nel tratto compreso tra via Matteotti e via Divisione Acqui. Qui, il progetto prevede la messa a norma del percorso ciclopedonale già esistente. Questo tratto, molto frequentato sia dai ciclisti che dai pedoni, necessitava da tempo di un aggiornamento per garantire maggiore sicurezza e accessibilità. I lavori in quest’area sono iniziati nella zona adiacente alla Chiesa di Sant’Antonio ‘ai fratini’, un punto di riferimento importante per la comunità locale. Una volta completato questo intervento, i lavori si sposteranno sulla seconda area di interesse. Il secondo intervento avverrà in via Regina Pacis, nel tratto compreso tra via Vittime 11 Settembre e la fermata dell’autobus. Qui verrà realizzato un nuovo tratto di percorso ciclopedonale, colmando una lacuna nell’infrastruttura attuale e migliorando la connessione tra diverse aree della città. Questa nuova pista ciclabile non solo offrirà un percorso sicuro per chi si sposta in bicicletta, ma contribuirà anche a ridurre il traffico automobilistico, incentivando l’uso di mezzi di trasporto ecologici. Il progetto “Bike to Work” si inserisce in una più ampia strategia di Sassuolo volta a promuovere uno stile di vita più sano e sostenibile, riducendo l’impatto ambientale dei trasporti e migliorando la qualità della vita urbana. L’amministrazione comunale ha espresso grande soddisfazione per l’avvio di questi lavori, sottolineando l’importanza di investire i Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Seconda Tappa del Giro d’Italia Dopo il battesimo albanese con la movimentata tappa Durazzo–Tirana, il Giro d’Italia 2025 entra subito nel vivo con una cronometro individuale nel cuore della capitale. Sono solo 13,7 chilometri, ma sufficienti per creare distacchi significativi e iniziare a delineare con maggiore chiarezza la classifica generale. Il tracciato si snoda interamente nel centro urbano di Tirana, trasformato per un giorno in un’arena tecnica dove i cronoman più esperti potranno mettere in mostra tutte le loro qualità. Curve strette, cambi di direzione, rilanci continui: non sarà solo una sfida contro il cronometro, ma anche contro la capacità di mantenere fluidità e precisione nella guida. L’assenza di salite vere e proprie rende questa prova accessibile a un’ampia gamma di corridori, ma saranno i veri specialisti del tempo a fare la differenza. Qui conteranno i dettagli: la scelta delle traiettorie, la gestione dello sforzo e il perfetto equilibrio tra esplosività e controllo. In un Giro che si preannuncia duro e selettivo, ogni secondo guadagnato può pesare come oro. Questa cronometro è la prima vera occasione per i pretendenti alla maglia rosa di testarsi a viso aperto. Alcuni cercheranno di limitare i danni, altri proveranno a prendersi la leadership: comunque vada, al termine di questa giornata Tirana avrà un nuovo leader, e il Giro comincerà a parlare la lingua Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Grave investimento a Parabiago: ciclista trasportato in ospedale in codice rosso Momenti di tensione nel tardo pomeriggio in viale Lombardia, dove un ciclista è rimasto gravemente ferito in un incidente stradale che ha richiesto l’intervento urgente dei soccorsi. L’uomo, coinvolto in uno scontro con un altro veicolo, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano.Erano circa le 18.00 quando, sotto una pioggia battente e nel pieno del traffico dell’ora di punta, si è verificato l’impatto. La dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio degli agenti della Polizia Locale di Parabiago, immediatamente accorsi sul posto per mettere in sicurezza l’area e regolare la viabilità fortemente compromessa.Nel frattempo, un’ambulanza e un’automedica, entrambe attivate in codice rosso, hanno raggiunto rapidamente il luogo dell’incidente. Il personale sanitario ha prestato le prime cure al ciclista, che presentava traumi significativi. Dopo le medicazioni iniziali, l’uomo è stato trasferito d’urgenza al Niguarda, uno dei centri traumatologici di riferimento in Lombardia.L’incidente ha provocato rallentamenti e code lungo viale Lombardia per oltre un’ora, con disagi per automobilisti e pendolari. Fondamentale l’azione degli agenti della Locale, che hanno deviato il traffico e garantito la sicurezza fino alla rimozione dei mezzi coinvolti.Le condizioni del ferito restano riservate, mentre proseguono gli accertamenti per chiarire le responsabilità e comprendere se la pioggia e la Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    La prima tappa del Giro d’Italia La prima tappa del Giro d’Italia segna un debutto storico e spettacolare: per la prima volta la corsa rosa prende il via da Durazzo, in Albania, con un tracciato che promette scintille sin dal primo giorno. I corridori affronteranno 160 chilometri fino a Tirana, in una frazione che mescola paesaggi mozzafiato e un profilo altimetrico tutt’altro che banale. Il percorso si apre con una lunga cavalcata pianeggiante lungo la costa adriatica, dove il gruppo potrà trovare un primo ritmo e dove gli sprinter cercheranno di tenere il controllo della corsa. Ma sarà solo un’illusione di tranquillità. Dopo circa metà tappa, il terreno comincia a cambiare: si entra nell’interno albanese e si affronta la salita di Gracen, un’ascesa che non farà selezione definitiva, ma inizierà a testare le gambe. Il vero banco di prova arriva però nel finale, con due salite ravvicinate caratterizzate da pendenze importanti. In queste rampe si decideranno le prime differenze significative in classifica. Chi vuole indossare la maglia rosa non potrà restare nascosto: serviranno forza, coraggio e una squadra pronta a lottare già dal primo giorno. Con i suoi 1800 metri di dislivello complessivo, questa prima tappa si configura come un’apertura impegnativa, lontana dai tradizionali prologhi o tappe per velocisti. È una dichiarazione d’intenti degli organizzatori: questo Giro sarà duro, selettivo e spettacolare sin dal primo colpo di pedale. E a Tirana, i riflettori s Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 2 settimane fa

    Rottofreno: in fase di completamento la nuova ciclopedonale sulla SP48 È ormai alle battute finali il cantiere per la realizzazione della pista ciclopedonale lungo la Strada Provinciale 48 di Centora, infrastruttura voluta dalla Provincia di Piacenza per garantire maggiore sicurezza agli utenti deboli della strada, come pedoni e ciclisti. Il nuovo tracciato, che collega il centro abitato di Rottofreno alla frazione di Centora, si estende per circa un chilometro e 140 metri, con una larghezza complessiva di 2,70 metri. Ai lati, due banchine completano l’opera, rendendola più fruibile e sicura anche in caso di traffico veicolare intenso. Un elemento distintivo del progetto è la pavimentazione pigmentata della pista: una scelta non soltanto tecnica ma anche estetica, frutto di precise indicazioni emerse durante il procedimento di valutazione paesaggistica. Il colore selezionato consente infatti un migliore inserimento nel contesto rurale e urbano, minimizzando l’impatto visivo e valorizzando il territorio attraversato. La nuova ciclopedonale rappresenta un passo concreto nella direzione della mobilità dolce, un’infrastruttura che risponde a esigenze ambientali, di sicurezza e di qualità della vita. Una volta ultimata, favorirà gli spostamenti quotidiani in bicicletta o a piedi tra i due centri, incentivando forme di trasporto sostenibile in un’area dove il traffico locale è in costante crescita.I lavori, avviati nei mesi scorsi, si concluderanno nelle prossime settimane, salvo imprevisti legati alle condizioni meteorologiche Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 3 settimane fa

    Abruzzo, in arrivo “Binaria”: la pista ciclabile sul vecchio tracciato ferroviario Potrebbe prendere il via già alla fine dell’estate il cantiere di “Binaria”, l’ambizioso progetto che trasformerà un tratto di sedime ferroviario dismesso in una moderna pista ciclabile. Un’infrastruttura pensata per coniugare mobilità dolce, recupero del patrimonio industriale e promozione turistica del territorio. Lo scorso 30 aprile è stato compiuto un passo fondamentale: è stata pubblicata la gara per l’appalto integrato, che comprende la progettazione esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e l’esecuzione dei lavori. L’intervento riguarda la tratta Marina di San Vito–Castel Frentano della linea ferroviaria Tua, ormai in disuso, che sarà riconvertita in un percorso dedicato a ciclisti e pedoni. Il progetto si inserisce nel più ampio quadro di riqualificazione della mobilità sostenibile in Abruzzo, e promette di diventare un simbolo della riconversione ecologica dei trasporti locali. “Binaria” non è solo una ciclovia: è un’idea di territorio che valorizza le connessioni lente, la natura e i paesaggi storici, offrendo un nuovo modo di vivere e scoprire l’entroterra teatino. La ciclabile seguirà il tracciato originario della ferrovia, attraversando colline, borghi e aree naturali, e restituirà nuova vita a infrastrutture dimenticate. Saranno previste aree di sosta, punti panoramici e segnaletica turistica, in linea con i più moderni standard europei in materia di ciclovie. Le operazioni preliminari, che includono verifiche tecniche e ambientali, sono già in corso. Se non ci saranno intoppi burocratici, l’apertura dei cantieri è prevista per la fine dell’estate, con un orizzonte di completamento nei mesi successivi. Il progetto “Binaria” punta così a diventare non solo un esempio virtuoso di recupero del patrimonio ferroviario, ma anche un motore per l’economia lo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 3 settimane fa

    Santa Vittoria d’Alba: due bambini investiti in bici, grave un dodicenne Un pomeriggio di primavera si è trasformato in tragedia nella frazione Cinzano di Santa Vittoria d’Alba, dove due giovanissimi, di 10 e 12 anni, sono rimasti feriti in un incidente stradale mentre erano in sella alle loro biciclette. Il fatto è avvenuto oggi, lunedì, poco dopo le ore 15. Secondo le prime ricostruzioni, i due bambini stavano percorrendo una strada secondaria, probabilmente di ritorno da una breve escursione, quando sono stati travolti da un’automobile. L’impatto è stato violento e ha fatto subito scattare l’allarme. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 e i Carabinieri, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e avviare i rilievi per chiarire la dinamica esatta dell’accaduto. Le condizioni meteo, compromesse dalla pioggia e da una fitta nebbia che ha interessato la zona nelle prime ore del pomeriggio, hanno impedito l’intervento dell’elisoccorso. Una limitazione non da poco, considerando la gravità delle ferite riportate dal dodicenne, che avrebbe dovuto essere trasferito d’urgenza all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino. Il ragazzino è stato invece trasportato via terra all’ospedale di Verduno, dove è stato preso in carico in codice rosso. Ferite più lievi, ma comunque significative, per il compagno più giovane, anche lui ricoverato nello stesso nosocomio. Al momento non sono state rese note le generalità dei bambini, né quelle del conducente coinvolto. Le indagini sono in corso per accertare eventuali responsabilità e verificare se vi siano state infrazioni al codice della strada. L’incidente ha scosso profondamente la comunità locale, che si stringe attorno alle famiglie dei due bambini. In molti sui social stanno esprimendo vicinanza e chiedono maggiori controlli sulla sicurezza s Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 3 settimane fa

    Dal Monviso al Mare: cronaca di un viaggio in bici lungo il grande fiume Ottocento chilometri, sei regioni attraversate, dieci giorni di pedalate, decine di volti, storie e paesaggi diversi. È il bilancio, più umano che numerico, di un viaggio cicloturistico che ha seguito il corso del fiume Po dalla sorgente, tra le rocce del Monviso, fino al suo addio liquido nel Delta adriatico. Un percorso che è insieme esperienza geografica, sociale e culturale, attraversando l’Italia profonda al ritmo delle ruote su asfalto, sterrato e argini erbosi. Il punto di partenza: Crissolo e la sorgente del Po Il viaggio comincia a Crissolo, in provincia di Cuneo, a oltre 2.000 metri di quota. Qui, dove il Po nasce come un piccolo rigagnolo tra le pietre, la bicicletta non ha ancora molto spazio: i primi tratti sono impervi, e richiedono spirito di adattamento. La vera pedalata comincia più a valle, da Saluzzo in giù, dove il fiume inizia a farsi strada nella pianura piemontese. Attraverso il Piemonte: paesaggi rurali e memoria industriale Pedalando verso est si entra nel cuore agricolo del Piemonte. Il percorso ciclabile, in gran parte segnalato e asfaltato, alterna argini e strade secondarie. Le risaie del Vercellese, già colme d’acqua a maggio, riflettono il cielo come specchi. Le tappe principali includono Chivasso, Trino e Casale Monferrato, dove il Po scorre placido accanto a centrali dismesse e piccoli porti fluviali abbandonati, memoria di un’economia che fu. Lombardia: il Po come filo conduttore tra città e campagna L’ingresso in Lombardia segna una transizione netta. A Pavia, il ponte coperto sul Ticino accoglie i ciclisti come una porta simbolica. La ciclabile si sviluppa sull’argine maestro: è larga, ben tenuta, costeggiata da pioppeti e campi coltivati. A Cremona, capitale del violino, si incrociano altri cicloviaggiatori diretti verso il Brennero o il Lago di Garda. Ma il Po resta la guida silenziosa: imponente, spesso invisibile alla vista, ma sempre presente nel paesaggio, nei racconti degli abitanti, nei bar di paese dove ci si ferma per riempire le borracce. L’Emilia-Romagna: Ferrara e la cultura della bici A Piacenza si entra nella terra della bassa, piatta, sterminata, che ha forgiato generazioni di contadini, scrittori e cantautori. I chilometri scorrono veloci, il vento può essere alleato o nemico. Ferrara, tappa obbligata, si presenta come la città ideale per il cicloturismo: piste ovunque, traffico ridotto, strutture ricettive bike friendly. Qui il Po si biforca in diversi rami, segnando l’ingresso nel territorio del Delta. Il Veneto e il grande finale nel Delta Negli ultimi chilometri, tra Comacchio e Porto Tolle, il paesaggio cambia di nuovo: l’acqua domina tutto, sotto forma di lagune, canali, paludi, valli da pesca. La segnaletica è meno frequente, le strade più isolate, ma la ricompensa è altissima. L’arrivo al Faro di Goro, dove il fiume si fonde con l’Adriatico, è un momento silenzioso e potente. Nessuna cerimonia, nessuna linea d’arrivo, solo il mare, le onde e il vento che accarezza le ruote. Un’esperienza per chi cerca lentezza e autenticità Il viaggio lungo il Po in bicicletta non è una sfida sportiva, ma un’immersione lenta e profonda nell’Italia minore. Offre strutture semplici ma accoglienti, percorsi alla portata di tutti e l’occasione rara di attraversare il Paese senza filtri. Qui il turismo non è un business, ma un incontro: con i volti, i dialetti, le cucine locali e una natura sorprendentemente varia. Un’esperienza che si può vivere in una settimana o spezzettare in tappe mensili, da soli o in compagnia. Ma che, comunque la si affronti, lascia un segno profondo. Come il sol Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 3 settimane fa

    Tragedia alla Granfondo BGY: ciclista perde la vita durante la gara a Berbenno Una giornata di sport si è trasformata in tragedia lungo il percorso della 27ª edizione della Granfondo Internazionale BGY, manifestazione ciclistica che ogni anno richiama appassionati da tutta Italia e oltre. A perdere la vita è stato Michele Negri, 31 anni, originario di Sant’Angelo Lodigiano e residente a Cavenago d’Adda, rimasto vittima di un violento incidente intorno alle 10.30 a Berbenno, in via Papa Giovanni XXIII. Secondo una prima ricostruzione, il ciclista avrebbe perso il controllo della bicicletta affrontando una curva nei pressi della chiesa parrocchiale, andando a impattare contro un muro. Non risultano coinvolti altri atleti: si tratterebbe dunque di una caduta autonoma. La dinamica resta tuttavia oggetto di accertamenti da parte della Polizia Stradale di Seriate, intervenuta sul posto insieme ai carabinieri di Zogno. L’allarme è stato lanciato immediatamente, e sul luogo dell’incidente è atterrato l’elisoccorso, ma per Michele Negri non c’era ormai più nulla da fare. Il personale sanitario ha potuto soltanto constatarne il decesso. Il tragico evento ha gettato un’ombra sulla competizione, che aveva visto al via oltre duemila partecipanti. Mentre i primi atleti tagliavano il traguardo tra gli applausi del pubblico, a pochi chilometri di distanza si consumava un dramma che ha colpito non solo i presenti, ma l’intera comunità ciclistica. La direzione della manifestazione, sconvolta dall’accaduto, ha espresso cordoglio alla famiglia della vittima, annunciando che nelle prossime ore sarà valutata l’organizzazione di un momento commemorativo in sua memoria. Un incidente che riapre inevitabilmente la riflessione sulla sicurezza nelle gare amatoriali e sull’importanza della prevenzione, anche nei tracciati più noti e frequentati. Michele Negri era un ciclista esperto e appassionato, e la sua scomparsa rappresenta una perdita dolorosa per chi lo conosceva Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 3 settimane fa

    In arrivo una nuova ciclabile tra Mappano e Torino: progetto per una mobilità più sostenibile Un nuovo progetto di mobilità sostenibile si affaccia all’orizzonte della cintura torinese. Si tratta della futura pista ciclabile che collegherà Mappano a Torino, un’infrastruttura strategica frutto della collaborazione tra il Comune di Mappano e la Città Metropolitana. L’iniziativa, attualmente in fase di progettazione, mira a creare un collegamento sicuro e continuo per biciclette e monopattini elettrici, favorendo così spostamenti alternativi all’automobile privata. Un’opera che risponde alla crescente domanda di percorsi ciclopedonali e che si inserisce in un più ampio disegno di mobilità dolce sul territorio metropolitano. “È un progetto che guarda al futuro – spiegano dal Comune – e che intende migliorare la qualità della vita, ridurre l’inquinamento e creare nuove opportunità anche per il commercio locale.” La ciclabile non sarà solo un’infrastruttura funzionale: l’intento è anche quello di rafforzare il legame tra i territori, valorizzando i percorsi di prossimità e offrendo nuove occasioni per il turismo locale. I cittadini potranno beneficiare di un collegamento ecologico, adatto agli spostamenti quotidiani ma anche al tempo libero, in un’ottica di sostenibilità e riscoperta del territorio. La realizzazione della pista rappresenta quindi un passo concreto verso una mobilità più integrata e rispettosa dell’ambiente. I prossimi mesi saranno cruciali per la de Continua a leggere

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