Caratteristiche del manubrio della mountain bike
L’evoluzione della mountain bike e la sua specializzazione in varie discipline hanno fatto sì che variassero anche la forma e le dimensioni del manubrio.
Oggi, per ogni disciplina, esiste un manubrio perfettamente studiato e adattato allo scopo.
Le principali caratteristiche che accomunano i manubri delle mountain bike sono:
- Larghezza – un manubrio più largo offre maggiore stabilità alla bici anche ad alte velocità. Quelli più larghi arrivano ad essere lunghi fino a 780 – 800 mm e vengono utilizzati nelle discipline discesistiche come il downhill, il freeride ed il cross-country.
Solitamente all’aumento della larghezza del manubrio corrisponde una riduzione della lunghezza dello stem. - Diametro d’attacco – ovvero il diametro esterno del manubrio, nella parte centrale, quello più soggetto a rottura per fatica. Aumentando il diametro se ne aumenta la resistenza. In commercio se ne trovano anche da 31,8 mm (Cross Country e All-Mountain) fino a 35 mm (Downhill e Freeride).
- Rise – si intende l’altezza tra l’asse del manubrio (punto 0) e l’attacco delle manopole. Si tratta di un dislivello sempre positivo o al massimo pari a 0. Varia a seconda dell’altezza della sella e alla posizione di guida che si è scelta. Più il rise è elevato più la posizione di guida si avvicina a quella seduta e offre quindi più stabilità.
Flat bar (10 mm di rise) – mani e manubrio sono sullo stesso piano
Low Rise (11-30 mm)
Riser (+ di 30 mm) - Angoli – l’angolo del manubrio, cioè la distanza tra il terreno e l’estremità del manubrio, influenza di molto il rise. In genere l’angolo positivo (definito upsweep) varia tra 0° e 9° mentre quello negativo è spesso di 7°.
Ovviamente nessuna di queste misure è fissa, la bici deve comunque essere regolata sul corpo dell’atleta e sulle sue esigenze.