Frenata ottimale in bicicletta
Qualunque siano i freni montati sulla bicicletta (a pattino, a disco, a bacchetta) essi sono pressoché inutili se non si sa come utilizzarli.
Molti ciclisti tengono le mani sul manubrio senza nemmeno sfiorare le leve freno, ciò non è indicato perché allunga i tempi di reazione ed in una situazione di pericolo è decisamente da evitare.
Una frenata ottimale in bicicletta è quella che permette un rallentamento progressivo e non uno stop improvviso che può determinare sbilanciamenti e/o cadute.
Per essere sicuri di frenare progressivamente è importante poter controllare la modularità della frenata e gestire l’uso delle leve trovando il giusto equilibrio tra freno posteriore ed anteriore.
In caso di condizioni gravose come:
– Pioggia
È meglio dotarsi di copertoni dal disegno adeguato che permetta di all’acqua di defluire e scongiurare il fenomeno dell’acquaplaning. Questo tuttavia può accadere lo stesso in caso di frenata brusca e conseguente blocco delle ruote.
– Ghiaia
I sassolini che si trovano sulle strade bianche e talvolta anche sull’asfalto poco battuto rendono la frenata particolarmente disagevole perché il copertone scivola su di loro senza fare presa.
Anche in questo caso se si blocca la ruota si rischia di cadere a terra.
– Discesa ripida
Durante le discese è meglio gestire la bicicletta solo spostando il nostro baricentro all’indietro e fare solo frenate brevi e decise nei punti più critici.
L’efficienza di una frenata in bicicletta è determinata da:
- velocità
- massa del ciclista e della bicicletta
- manutenzione ed efficacia del freno
- stato del terreno
- usura del copertone