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Elba Gravel

Elba Gravel Traning camp per la Tuscany Extreme

14/05/2021 in Eventi, News, Territorio

Alla fine l’ho chiamato con un po’ di enfasi Traning Camp per la Tuscany Extreme. Già perché eravamo in 18 e quasi tutti indossavamo la maglia ufficiale dell’evento che ci sarà il 13 giugno, la Randonèe di 211 km con oltre 4300 metri di dislivello che parte (e arriva) da Pescia dopo aver attraversato le salite (cronometrate) del passo del Lucese, Cipollaio, Passo delle Radici a San Pellegrino in Alpe, Abetone e (non cronometrata) Prunetta.

Ci prepariamo per quella, e quindi va bene così. In realtà la “gita” all’Isola D’Elba è un giro in bici in amicizia, anche questo organizzato da Paolo Pagni.

La denominazione ufficiale è “Elba Gravel”. Ma (anche se ci sono un paio di partecipanti in bici gravel) il tracciato è tutto asfalto e si può fare regolarmente in bici da strada.Lo scorso anno ci andammo di febbraio, erano (non lo sapevamo ancora) gli ultimi rigurgiti di libertà prima del lockdown duro per il covid.

Elba Gravel Cantine Arrighi
Elba Gravel
Elba Gravel

Quest’anno a maggio, e con una giornata ideale da 29 gradi e senza vento l’abbigliamento era formato da maglie a maniche corte e classici short. Un toccasana, soprattutto per me che ho sempre dei dubbi su cosa mettere nella borsa cercando di ipotizzare e azzeccare tutte le varianti di clima che ci possono essere. La sveglia è alle 5 (facciamo 4.50 per essere più sicuri…), si carica la bici e lo zaino in auto e via verso Piombino. Il navigatore dice 1 ora e 45 minuti di auto, saranno poco meno, soprattutto dopo che mi raggiungono le macchine di altri partecipanti. Comincio quindi, per gli ultimi 30 km di viaggio, già a mettermi in assetto “cerca di non perdere la scia”.

Elba Gravel
Elba Gravel
Elba Gravel

Subito pasticceria poi si va in bici all’imbarco. Sbarchiamo a Rio Marina, suggestivo e defilato porto da cui dovremmo affrontare subito la salita del Volterraio. Ma Paolo decide di fare un giro diverso, e seppure con una partenza in rampa, all’antica fortezza ci arriviamo più soft. Anche se i più forti “tirano” e io provo a stare con loro.In mezzo non manca una foratura a un membro del gruppo che consente (manco a farlo apposta) di agevolare anche il collegamento per la diretta con Lady Radio.

Elba Gravel
Elba Gravel
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Mentre termino la chiamata dopo le interviste il gruppo si incammina. Comincio una improbabile cronoscalata solitaria per recuperarli. Qui accade una cosa che ricorderò per sempre. Mi supera Alexander Bazhenov, ex ciclista professionista che fa parte della comitiva, un vero e proprio animale da bicicletta, che si era fermato ad aiutare un altro ragazzo che aveva forato. Provo ad attaccarmi a lui e lui adatta la sua andatura alla mia. Dopo pochi chilometri vediamo “la coda del gruppo” e poi gradualmente raggiungiamo gli altri. Mi sono sentito per la prima volta in vita mia come (e sottolineo come) il capitano scortato dal gregario per rientrare nel plotone dopo un inconveniente. Alexander ti porterò per sempre nel cuore…! Grazie per avermi dato questa illusione…Arriviamo poi a Marciana Marina, prima tappa di sosta perché il Bendinelli (nonostante tre colazioni fatte in tre posti diversi) ha fame (come spesso gli accade). Saccheggia pizze e schiacciate. Io mi limito a un coca e una barretta alle nocciole. Ma intanto ci godiamo il panorama fatto di gente in spiaggia e fauna locale… Ora il fatto è che c’è la frana che taglia in due il lungocosta da cui si fa il periplo dell’isola e si vedrebbero la Pianosa e altre isole. Unica soluzione è “tagliare” per il Monte Capanne, l’altura più elevata dell’isola, su per una salita denominata in modo eloquente “tagliagambe”. I “big” del gruppetto fanno la prima parte non troppo forte (per loro) e quindi riesco a stare con loro, anche se non è certo un ritmo da passeggiata.

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Elba Gravel
Elba Gravel

Da lassù panorami splendidi, poi giù dai tornanti in picchiata (occhio al brecciolino) fino alla torre presidio della Repubblica di Pisa. Altri salicendi, visioni di panorami spettacolari, piccole soste, si torna sulla costa e si attraversa Campo nell’Elba, altro scollinamento fino ad arrivare a Lacona dove intravediamo la rinomata spiaggia e proseguiamo. Siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia prevista. Decidiamo quindi di evitare la salita e la sosta a Capoliveri (anche se in sei o sette ci arrivano) e di avviarci a Porto Azzurro per arrivare all’Agriturismo dell’Arrighi dove è previsto il pranzo.Qui parte la rumba delle degustazioni, del primo a base di pesce, della carne (di vario tipo) cucinata in modo sublime, fino al dolce tipico elbano. Risate, vino, buona cucina e buona compagnia, abbinamento sempre perfetto e mai scontato.

Dopo il pranzo, in “allegria”, ci dirigiamo di nuovo in bici verso Portoferraio da dove ci dobbiamo imbarcare (non abbiamo orari, perché il biglietto è libero e traghetti ce ne sono in abbondanza). Rientrano tutti tranne i fenomeni che avevano deciso di dormire sull’isola per rimangiare poche ore dopo (non so come hanno fatto, ma lo hanno fatto, perché sono circolati video quasi fantascientifici di bistecche e tagliate che venivano spolverate) e poi il giorno dopo allenarsi. Noi invece cerchiamo di arrivare al porto in gruppetto, mentre Paolo Pagni, da buon cicloviaggiatore, evidentemente aveva una riserva di boost da spendere e parte da solo a razzo, irraggiungibile avanti che nemmeno Ganna.  Ultimo selfie tutti insieme al porto e ci imbarchiamo, anche se episodi da rievocare e battute proseguiranno anche in nave e poi anche sulla chat di gruppo. Unico inconveniente: Alexander, un po’ perché si distrae un po’ perché trova un addetto alla nave molto (troppo) zelante, non rientra con noi ma sarà costretto a prendere il traghetto successivo.

Elba Gravel Cantine Arrighi
Elba Gravel Cantine Arrighi
Elba Gravel

Per i puristi elenco il conteggio: alla fine mi sono venuti poco più di 113 km (100 quelli fino alla sosta pranzo) ma con 4 ore e 35 pedalate e altre 4 trascorse tra soste per strada e pranzo. Penso sia il mio record di discrepanza tra tempo sui pedali e tempo fermo, io che di solito non mi fermo quasi mai nei miei giri. Anche perché l’anno scorso fermai il Garmin all’arrivo al pranzo per poi attivare un altro giro dall’agriturismo al porto di Portoferraio.

Si sbarca… ma in testa siamo già proiettati a quando sarà la prossima… Presto si spera…

voce e pensiero di Carlo Carotenuto

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme RANDONNEE DI PINOCCHIO: UN MESE DALL’EVENTO

12/05/2021 in Eventi, News, Territorio

Tuscany Extreme

RANDONNEE DI PINOCCHIO: UN MESE DALL’EVENTO

Siamo ormai giunti a solo un mese dalla Randonnee di Pinocchio, in programma domenica 13 giugno e continua ad aumentare il numero degli iscritti, tanto che già alcuni giorni, l’iscrizione alla Tuscany Extreme viene proposta al prezzo scontato di 50 euro dato l’esaurimento delle maglie ufficiali.

Tuscany Extreme
Tuscany Extreme
Tuscany Extreme

L’edizione 2020 ha sancito la vera consacrazione dell’evento, non solo per la grande novità dell’evento Extreme, ma perché si è posta come il primo evento post lockdown e grazie agli sforzi ed al coraggio degli organizzatori sono è stato possibile garantire un evento di primo ordine e senza alcun intoppo.

Tuscany Extreme
Tuscany Extreme
Tuscany Extreme

Il percorso Extreme che nel 2020 era una specie di test, una prima edizione che è servita per mettere a punto la macchina organizzativa, quest’anno è pronto per una edizione in grande stile: si tratta di un percorso di 211 km con un dislivello complessivo di oltre 4300 metri con 4 impegnative salite!
Quest’anno ad arricchire ulteriormente il fascino ci sono ben quattro tratti di salita cronometrati con relativi premi in denaro più un premio che computa la classifica complessiva delle salite.

1. Passo Lucese (582 metri di altezza)
2. Passo del Cipollaio (900 metri di altezza)
3. Passo San Pellegrino in Alpe (1650)
4. L’Abetone (1450 metri).

Tuscany Extreme
Tuscany Extreme
Tuscany Extreme

Per ogni salita il premio sarà di 100, 60 e 40 euro che andranno ai primi tre classificati, mentre i premi per il crono delle salite complessive invece ammontano rispettivamente a 600, 400 e 200 euro ai primi tre. Ovviamente i premi saranno ad appannaggio soltanto degli atleti che percorreranno tutto il tracciato (transitando dagli appositi tappeti che rilevano i “chip”) compresa la salita che dalla Lima porta a Prunetta e poi scende a Pescia che pur non essendo cronometrata sarà un’ulteriore sfida per le gambe.
E prevista in anche una classifica per tempi di percorrenza dell’intero giro.

Tuscany Extreme
Tuscany Extreme
Tuscany Extreme

La quota di iscrizione comprende: apertura e chiusura guidata del tracciato con mezzi di scorta, moto staffette, cronometraggio, due ristori, servizio foto e video, pasta party, pacco gara, medaglia a ricordo della manifestazione, trasporto bagaglio al ristoro del San Pellegrino in Alpe e per i primi tre il libro del cicloturista Nico Franchi dal titolo “Io e lei”. Ma abbiamo deciso di alzare ulteriormente la posta, garantendo il rimborso del costo del pettorale per chi riesce a completare l’evento in un crono complessivo inferiore alle 8 ore e 30’.

E’ stato anche riattivato il circuito Tuscany Bike Challenge dedicata per chi partecipa anche alla Gran Fondo Edita Pucinskaite in programma il 20 giugno e alla Gran Fondo del Mugello in calendario il 27 giugno e che prevede una classifica a premi e/o maglia tecnica ai primi undici che hanno completato le cronoscalate cronometrate del Lucese e del San Pellegrino e le due cronoscalate cronometrate degli altri due eventi.

Per info: 335 295 247

Tuscany Extreme
Tuscany Extreme
Tuscany Extreme

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Tuscany Extreme

Carlo Carotenuto racconta il Tuscany Extreme

05/05/2021 in Eventi, News, Territorio

RANDONNÉE DI PINOCCHIO: SCATTA L’ISCRIZIONE SCONTATA. ECCO I PREMI

Tuscany Extreme

Carlo Carotenuto racconta il Tuscany Extreme

A un mese e mezzo dalla Randonnée di Pinocchio, in programma domenica 13 giugno, l’organizzazione comunica che per l’iscrizione del Tuscany Extreme sono esaurite le maglie tecniche ufficiali e quindi l’iscrizione viene proposta al prezzo scontato di 50 €. CLICCA QUI PER USUFRUIRE DELLA PROMOZIONE

La Randonnée di Pinocchio, che pure si disputava anche negli anni precedenti con le sue varianti di percorso e tracciati, ha avuto la sua consacrazione nel percorso Extreme lo scorso anno, quando fu una delle prime manifestazioni che si svolsero in Italia dopo il periodo del lockdown duro.

Si tratta di un percorso con partenza (si parte tra le cinque del mattino e le sette) e arrivo a Pescia, per complessivi 211 km e un dislivello complessivo di 4348 metri. Quest’anno poi ad arricchirne ulteriormente il fascino ci sono ben quattro tratti di salita cronometrati con relativi premi in denaro più un premio che computa la classifica complessiva dei tempi di tutte e quattro le salite.

Luca Neri Tuscany Extreme

Luca Neri

Carlo Carotenuto racconta il Tuscany Extreme

Carlo Carotenuto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le salite cronometrate nell’ordine sono:

  • il Passo Lucese (582 metri di altezza)
  • il Passo del Cipollaio (900 metri di altezza)
  • il Passo San Pellegrino in Alpe (1650 metri)
  • e poi la risalita fino all’Abetone (1450 metri).

I premi in denaro sono di 100, 60 e 40 € che andranno ai primi tre classificati di ciascuna salita. I premi per il crono delle salite complessive invece ammontano rispettivamente a 600, 400 e 200 € ai primi tre.

Per completare il percorso i ciclisti dovranno percorrere poi anche la salita che dalla Lima porta a Prunetta e poi scende a Pescia (non cronometrata). Solo percorrendo tutto il tracciato (transitando dagli appositi tappeti che rilevano i “chip”) naturalmente si ha diritto a entrare nelle varie classifiche delle scalate. È prevista in anche una classifica per tempi di percorrenza dell’intero giro.

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La quota di iscrizione comprende:

  • pacco gara
  • moto staffette
  • apertura e chiusura guidata del tracciato con mezzi di scorta
  • i quattro cronometraggi
  • due ristori
  • servizio fotografico e servizio video
  • animazione all’arrivo
  • pasta-party
  • medaglia ricordo della manifestazione per tutti coloro che completano il percorso
  • possibilità di servizio trasporto bagaglio al ristoro di San Pellegrino in Alpe.

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Ai migliori tre cronometrati nell’intero percorso anche il libro del cicloturista Nico Franchi dal titolo “Io e lei”.

È previsto anche il rimborso del costo del pettorale per chi riesce a completare l’evento in un crono complessivo inferiore alle 8 ore e 30’.

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È stato anche riattivato il circuito Tuscany Bike Challenge dedicata per chi partecipa anche alla Gran Fondo Edita Pucinskaite in programma il 20 giugno e alla Gran Fondo del Mugello in calendario il 27 giugno e che prevede una classifica a premi e/o maglia tecnica ai primi undici che hanno completato le cronoscalate cronometrate del Lucese e del San Pellegrino e le due cronoscalate cronometrate degli altri due eventi.

Per info contatta Paolo ( organizzatore della Randonnée di Pinocchio ) via WhatsApp al : 335 295 247

 

Quercia delle Streghe Randonnée di Pinocchio

Percorso Family – Randonnée di Pinocchio

02/05/2021 in News, Territorio

Percorso Family – Randonnée di Pinocchio

Quercia delle Streghe Randonnée di Pinocchio

Quercia delle Streghe Randonnée di Pinocchio

Dai sogni del Mortirolo con Nico Franchi alla Randonnée di Pinocchio family per non dire “ormai”
Questa notte, avevo sognato di scalare il “Mortirolo”, forse mi ero addormentato con ancora nella testa le parole di Nico Franchi: si sale quì, poi si riscende là…e infine, “sai io sono uomo da appenino, e comunque eravamo rimasti fermi sulla salita alle Pizzorne da Pariana, e poi si sarebbe visto cosa ancora e dove salire. Sono metereopatico, e quando cambia il tempo così radicalmente, mi salta un pistone, e praticamente spingo con una gamba sola. Ero comunque pronto per l’ascesa, ma ecco, ore 7, 30, la telefonata di Nico: pioggia e vento, molto vento…salta tutto, e poi non potevo giocarmi così male l’uscita con l’autore di Lui & Lei, e l’ascesa alle Pizzorne.
Quercia delle Streghe Randonnée di Pinocchio

Quercia delle Streghe Randonnée di Pinocchio

Tutto sommato, con un pistone solo, si sarebbe viaggiato male assai: tutto rimandato. Ma come si suol dire “ormai non si dice mai”, e poi quando convivo con questo dannato dolore, l’unica cosa da fare è picchiarci sopra, almeno se da un lato soffro, da un lato, faccio comunque sport e vivo tra la natura. Ecco il consiglio di Nico: potresti fare in MTB la randonnè che credo sia segnata; chiamo Paolo Pagni, e che mi dice: guarda si traccia stamattina: segno del destino, ecco fatto, e scopro così questa idea di percorso davvero bella e adatta a tutti. E quando dico tutti, considero le mie scarse capacità e paure in MTB nel bosco. Con Paolo Pagni ci sono due bravi ciclisti: Marco  Gambini che insieme al suo gruppo ASD Maurizio Signori CletoRide ha tracciato per primo questo percorso e Fabrizio Calistri. Intanto si percorre la Pescia, da Piazza Mazzini, a Pescia Morta, e già li è molto carino, ma il bello viene dopo: arrivati a San Salvatore dopo il ponte si gira a dx e si entra nella lussureggiante collina Montecarlese: si sale, percorrendo inizialmente strade bianche e facili, in mezzo alle vigne e la tipica macchia mediterranea di queste zone, ed i profumi sono davvero intensi; arriviamo alla Trattoria da Natale a Montecarlo di Toscana, e poco dopo, ci si ributta nel bosco e arriviamo sempre percorrendo strade e sentieri facili, nella zona di Montechiari, nota per il buon vino. Percorrendo un brevissimo tratto di asfalto (800 mt) si arriva a S. Martino in Colle, (capannori) borgo tipico Toscano, dove troviamo la Chiesa intitolata a S. Martino e una torre di vedetta medioevale, rientrando nel bosco su larga strada bianca, si arriva a quello che è considerato un monumento naturale: una delle più spettacolari querce d’Europa, un’enorme roverella (Quercus pubenscens, anche se secondo altri si tratterebbe di Quercus robur o peduncolata) Il possente albero è vissuto così da 600 anni, i suoi rami si estendono per 40 metri e cadono pesanti verso il basso.

Percorso Family - Randonnée di Pinocchio

Percorso Family – Randonnée di Pinocchio

Dalla fine del secolo in poi è stata battezzata Quercia di Pinocchio, essendo secondo molti proprio questo l’albero citato nel suo libro da Carlo Collodi. Il Comune di Capannori, grazie alla collaborazione del Wwf, ha ottenuto dalla Regione Toscana il suo inserimento nell’elenco dei beni paesaggistici. Ultimi kilometri in questa zona sono proprio dentro la macchia, forse gli unici un poco più impegnativi, ma goduriosi. Si entra in Collodi per iniziare una via storica e bellissima: la via della fiaba, il paesaggio cambia, non è più macchia mediterranea, del resto siamo a Pescia, ai piedi se vogliamo del battifolle e della Valleriana. La via della fiaba, è una vecchia mulattiera, molto, ma molto carina, che collega Collodi al centro di Pescia. Si sale e poi si scende e il duomo te lo vedi lì, per poi arrivare dritto nel centro storico. Bravi davvero un bel percorso.

testo di Guido Barlocco


 

L'uomo vitruviano come simbolo di squilibrio

Carmignano Pinone Vinci San Baronto in bicicletta

26/04/2021 in News, Territorio

Carmignano, Pinone, Vinci, San Baronto in bicicletta

Guido Barlocco

Guido Barlocco

Dalla Ville Medicee del 700 ai vigneti e oliveti di Carmignano e Vinci, fino ai Pini del Pinone. Oltre 90 km di Toscana con il mitico Paolo Animo Pagni

Oltre 90 km e non sentirli, che per chi come me è in bici da 2 mesi è una bella sorpresa, e ahimè, mi piace più della corsa questo bellissimo sport. E’ rischioso quanto bello, e come tutte le belle cose vogliono il suo rischio. Le emozioni sono state tante, fin dalla partenza, quando capisco subito che non sarà una passeggiata: ogni piccola salita Il Paolo Animo Pagni si alzava sui pedali e vedevo quegli enormi polpacci che raccontavano 40 anni di bici che rimbalzavano tra loro. Serravalle si scolletta agilmente e resto impressionato dalle centinaia, si davvero centinaia, di ciclisti che salgono questo piccolo colle, anche se la salita c’è. Ma ecco da Spazzavento, Paolo svolta a sinistra e comincia a farmi vedere quello che per me è poesia, storia e bellezza. Il mio cuore sobbalza e questo mi fa girare i pedali senza pensare che i km da fare erano ancora tanti . In poco tempo entriamo nei dirizzoni di Quarrata e la poesia li si perde per qualche km, ma Paolo Animo Pagni si mette tra 33 e 35 orari e io ciuccio le ruote fino a Seano per un buon caffè dall’ amico di Paolo Andrea Attucci della Polisportiva Colline Medicee Asd

Guido Barlocco al Pinone

Guido Barlocco al Pinone

Da Seano io potrei anche piangere, non per la salita che tutto sommato è pedalabile per il mio passo, ma piango per quello che vedo, del resto siamo in una delle zone dove viene prodotto un Carmignano DOC di ottimo livello; Bellino Carmignano, con i suoi localini, le sue enoteche…Si prosegue tra sali e scendi per poi iniziare la salita vera, con alcuni tratti, ma brevi, abbastanza impegnativi, qualche macchina suona non so perchè, per alcuni credo sia una fissa; Il panorama è mozzafiato, ti senti la Toscana nell’anima, e in poco tempo la natura cambia completamente: siamo a 470 metri di altezza, in una foresta di pini. E’il mitico “Pinone”. Tempo per una foto e giù verso Vinci tra infiniti oliveti, profumi, colori e immagino i sapori. Ad un tratto un buon ciclista da un passo sostenuto che sta salendo, mi grida: ” ma quello è il Pagni? “. Era il giornalista Carlo Carotenuto compagno di Paolo la scorso autunno tra i paesi terremotati. Ecco Vinci, foto di rito nel paese di Leonardo e su per la bella e pedalabile salita verso San Baronto. Paolo vuole fare un passo veloce, e va, io faccio il mio che mi permette di superare diversi ciclisti ma non di certo stare dietro a Poalo che in 14 km mi rifila dice 8 minuti, forse meno ma dice che si è raffreddato. Una bottiglietta di acqua dal mitico indicatore, che per le belle torte che ha, sarebbe da fermarci dagli amici Gianni Daniela, ma dobbiamo rispettare i tempi e quindi giù dal San Baronto Lamporecchio, Larciano Monsummano, Traversagna e Buggiano. Grazie Paolo gran bel giro, e dico la verità avrei ancora avuto voglia di pedalare un pochino. Ma avevo fame

Guido Barlocco

Guido Barlocco

Giorgio Silvestri San Pellegrino in Alpe

San Pellegrino in Alpe in bicicletta

19/04/2021 in News, Territorio

Sarà la terza cronoscalata della Tuscany Extreme

II° edizione del Tuscany Extreme unico evento in Toscana omologato BRM/ACP Extreme
un percorso per BDC riservato ai veri atleti, oltre 200km attraverso la Toscana, dalle dolci colline dell’entroterra al mare della Versilia passando anche per il San Pellegrino in Alpe e l’Abetone.

Il titolo che possiamo dare a questa uscita in bicicletta è… “Verso il muro del San Pellegrino in Alpe“; che tradotto per gli uomini e le donne sui pedali significa da 400 metri a 1.600 metri in 12 km…  insomma, una delle salite più impegnative d’Italia, che ospiterà il Tuscany Extreme!

 

Giorgio Silvestri San Pellegrino in Alpe

Giorgio Silvestri San Pellegrino in Alpe

 

Beh che dire… abbiamo alzato ancora l’asticella con il San Pellegrino in Alpe che non è soltanto un muro ma un dio da venerare.
Quando mi metto nella testa l’obiettivo, quello del sabato, nessuno me lo può togliere dalla testa! Nei vari gruppi WhatsApp dove ci scambiamo messaggi su quello che vogliamo fare, quando si nomina il dio San Pellegrino in Alpe le motivazioni per rinunciare sono sempre molteplici, dal tempo, al freddo, alla preparazione alla giornata, chi cerca sempre di rimandare alla settimana successiva, insomma ogni motivazione è buona per rinunciare, ma per noi che abbiamo sposato la frase “Non esistono condizioni meteo sfavorevoli, esistono uomini arrendevoli …” non ci rimane che #facciamocheandiamo.

 

Claudio Paolinelli San Pellegrino in Alpe

Claudio Paolinelli San Pellegrino in Alpe

Come sempre, senza watt, senza medie, senza troppe seghe mentali, ci siamo diretti verso Castelnuovo di Garfagnana, meta obbligata per la colazione al forno sotto la porta principale di ingresso al castello, il “Panificio L’Angolo Del Pane” a base di crostata i frutti di bosco, poi un bel caffè, ora non ci rimane che montare in sella e dirigersi verso l’inizio dell’inferno.

 

Giorgio Silvestri San Pellegrino in Alpe

Giorgio Silvestri San Pellegrino in Alpe

 

Si proprio così, l’inferno, la salita che non ti molla un secondo, che dai 400 m sale a 1600 m in 12 km. E’ una salita che ti schiaffeggia, che non ti dà fiato, è una salita che ci si arriva solo da una precedente salita e quindi non ci è possibile arrivarci freschi e riposati, una di quelle salite a cui devi per forza volerle bene ma allo stesso tempo aggredirla!
La nostra scelta è stata quella più semplice, passare da Castelnuovo di Garfagnana salendo la piana di Lucca, ed arrivare alla porta della salita del San Pellegrino con solo 500 metri di dislivello.

 

Paolo Pagni San Pellegrino in Alpe

Paolo Pagni San Pellegrino in Alpe

Ieri eravamo solo 3 combattenti, in una classica giornata fredda e ventosa di Aprile e questo ovviamente non aiuta perché c’è problema nel vestirsi, e c’è il problema del dover gestire il freddo dato che tra il passo del San Pellegrino e il Passo delle Radici c’era ancora neve, e quindi altri problemi nel gestire la discesa.

 

Paolo Pagni San Pellegrino in Alpe

Paolo Pagni San Pellegrino in Alpe

I problemi però non fanno parte di chi vuole affrontare questo sport, sta a noi trovare solo delle soluzioni mentali e fisiche, ed è quello che abbiamo fatto in questo primo assaggio del 2021 dell’Appennino tosco emiliano tramite il dio San Pellegrino in Alpe.

 

San Pellegrino in Alpe

 

colnago c64 bike academy San Pellegrino in Alpe

colnago c64 bike academy San Pellegrino in Alpe

San Pellegrino in Alpe

 

 

 

 

Io e lei Libro di Nico Franchi

io lei e l’extreme

18/04/2021 in Appunti di viaggio, Diario di Viaggio, Interviste, News

io lei e l’extreme

La Tuscany Extreme è un evento per certi versi unico.
Unico per la straordinaria varietà dei territori attraversati: dall’iconica Toscana collinare per poi, sfiorando il mare, tagliare le Apuane e valicando l’Appennino fare ritorno. Ed unico perché richiama un sapore antico di imprese epiche, quando si partiva con il lanternino ed era la lunga avventura di ore ed ore dove la bicicletta è l’unica costante del tuo campo visivo. In sintesi, la Tuscany Extreme è un evento che legittimamente resterà indelebile nella memoria di chi voglia cimentarvisi. Per questa ragione con Paolo, suo ideatore, abbiamo pensato potesse esser cosa gradita offrire ai primi tre assoluti della classifica inerente le cronoscalate questo mio libro, che proprio di memorie ciclistiche narra. “Io e lei”, edizioni Efesto, 2020. Pedalare è vita vissuta, esperienza e dunque ricordo. Buona Extreme!

  Io e lei Libro di Nico Franchi

Io e lei Libro di Nico Franchi

Io e lei Libro di Nico Franchi

Giuseppe Giannecchini

Posizione in bici, questione di equilibrio

15/04/2021 in Biomeccanica

Giuseppe Giannecchini Il Biomeccanico

Cicli Servizi – assetto biomeccanico
http://www.cicliservizi.it

Musica – Rifrazione- Persia
Posizione in bici, questione di equilibrio….
Giuseppe Giannecchini – Collaboratore dell’Istituto di Medicina dello Sport – Firenze

Spesso praticando ciclismo non è difficile incontrare chi lamenta disturbi e sovraccarichi di vario genere più o meno marcati e ricorrenti.
Le problematiche possono riguardare sia la parte superiore del corpo (collo, braccia, mani) che quella inferiore (coscia, gamba, piede) o della colonna vertebrale.
Nella maggior parte dei casi i fattori che scatenano tali problematiche sono da ricercare in un telaio non corretto come geometria e dimensioni, nel materiale, nelle regolazioni sbagliate dei tre punti che definiscono la posizione (assetto) del ciclista (sella, manubrio, pedali), nelle proporzioni dei componenti (piega manubrio, pedivelle, sella, scarpe *) e nelle asimmetrie anatomo-funzionali.
Nelle regolazioni definitive da effettuare sul proprio mezzo si dovrà trovare il giusto compromesso tra la simmetria ed equilibrio di una bici ben dimensionata e le frequenti differenze tra la parte destra e sinistra del corpo (dismetrie tra gli arti superiori ed inferiori, rotazioni, squilibri muscolari).

 

Passo del Vestito in bicicletta

13/04/2021 in News, Territorio

Passo del Vestito in bicicletta – Valico delle Alpi Apuane

Noi cicloturisti, dobbiamo incasellare una serie di percorsi ripetitivi durante l’anno, un po’ serve per vedere se siamo invecchiati o migliorati un po’ serve perché le nostre bellezze il tempo le fa svanire e abbiamo bisogno di rifocalizzare la memoria, un giro che assolutamente non può mancare e il passo del vestito, valico delle Alpi Apuane.

Gallerie buie, asfalto trascurato, ti accompagnano per tutto il cammino, ma lo spettacolo che ti aspetta al passaggio dell’ultima galleria ed a rimanere senza fiato. Le cave di marmo si elevano all’uscita della galleria piu alta quella della via dei Colli, percorrendola verso il mare l’impatto è veramente forte, ti trovi avvolto dal marmo bianco, che ti toglie il respiro, il bianco il silenzio e il panorama ti fanno sentire in pace con te stesso, anche la fatica è terminata e lo sbalzo termico in ogni stagione dell’anno si fa sentire, le Alpi Apuane da un lato e del mare della Versilia di fronte.

Bici Da Strada Colnago C64 - Bike Academy

Bici Da Strada Colnago C64 – Bike Academy

Il passo del vestito è un passo piuttosto semplice ci puoi arrivare direttamente da Massa quindi un unico muro, puoi arrivare facendo il cipollaio quindi due salite importanti, o l’alternativa è, quella che preferisco passare da Castelnuovo di Garfagnana.
Tanto per riuscirlo a collocare dista circa 25 km dal mare 80 km da Lucca passando da Castelnuovo di Garfagnana, e circa 60 km passando dal Cipollaio Seravezza Pietrasanta, posto ideale per ripetute altimetrie, è molto facile costruirci un anello.

 

Come dicevo siamo in una zona incantata dove tutto intorno ci sono decine di cose da vedere, laghi monti dighe artificiali, e se volete durare un po’ di fatica ricordando sempre Tuscany Extreme vi potete scontrare con il muro del San pellegrino in Alpe.

pensando al mio sistema di viaggio quello ciclo turistico la zona offre anche tante soddisfazioni culinarie, in queste zone potrete mangiare di tutto e bene, e spendere veramente poco.
Come sempre resto a disposizione per maggiori informazioni e semmai accompagnarvi.

grazie a Beatrice Pacini e Giorgio Silvestri per la fantastica giornata

Paolo
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Viadotto del Nottolini PINOCCHIO GRAVEL

PINOCCHIO GRAVEL

11/04/2021 in News, Territorio

🌈PINOCCHIO 🤥 GRAVEL 2021 ‼️

🌈 oltre alla randonnée 🤥 c’è di piu 🔆🚴❤️

La traccia è quella definitiva… E’ nata la Pinocchio Gravel 2021.

Tracciato PINOCCHIO GRAVEL

Siamo orgogliosi e felici perchè dopo un anno di studio è finalmente pronta la traccia definitiva della Pinocchio Gravel 2021, uno dei quattro percorsi della Randonnée di Pinocchio che si disputerà il 13 giugno.

Chiunque organizza eventi ciclistici o cicloturistici sa benissimo quanto sia complicato creare un percorso che possa andare bene a tutti e che sia all’altezza delle aspettative di tutti i collaboratori e le realtà che credono nella sua organizzazione. Per questo abbiamo pensato per prima cosa al territorio, includendo non solo i luoghi di Pinocchio ma allargando il percorso sul vasto e ricco territorio della lucchesia, attraversando le dolci colline lucchesi fino ad arrivare al parco fluviale del Serchio, costeggiando così il fiume e le bellezze che lo caratterizzano.

Lucca PINOCCHIO GRAVEL

Per il ritorno verso Lucca siamo partiti da ben cinque percorsi distinti, al fine di trovare la soluzione ottimale ossia quella di pedalare tra le Ville storiche ed i vigneti che costeggiano il Monte Serra, per poi passare sotto l’affiscinante acquedotto Nottolini. Per chi non lo conoscesse si tratta dell’orpera ideata da Lorenzo Nottolini che serviva per portare l’acqua a Lucca e tutto il circondario. L’acqua veniva prelevata dalle 18 fonti purissime della Serra Vespaiata, del Rio San Quirico e del Rio della Valle e convogliata nel Tempietto di Guamo, particolarissimo edificio a pianta circolare in stile neoclassico dorico. Qua veniva ulteriorimente depurata e resa limpida mediante il passaggio successivo da ghiaie e sassi: la sorgente Serra Vespaiata viene chiamata “Alle parole d’oro” perché i contadini scambiarono per oro le lettere d’ottone che ricoprivano alcune scritture sull’acquedotto.

L’acquedotto Nottolini fu bombardato nel 1944 con l’esercito tedesco in ritirata, furono fatte esplodere delle mine per bloccare l’autostrada e rallentare il passaggio delle truppe Alleate. Con l’esplosione vennero tirate giù altre arcate, provocando una vera e propria ferita nell’opera del Nottolini.

Viadotto del Nottolini PINOCCHIO GRAVELPassaggio A11 PINOCCHIO GRAVEL

Viadotto del Nottolini PINOCCHIO GRAVEL

Durante la tracciatura del percorso anche l’attraversamento dell’autostrada ha richiesto diverse prove per poi decidere il passaggio più ovvio, quello dello scempio (così ci piace definirlo), ossia il ponte di ferro costruito all’inizio del secolo 1962 quando vennero fatte le ultime modifiche all’A11 con l’aggiunta di una nuova corsia di marcia.

Acquedotto del Nottolini

Terminato il viadotto attraverso una ciclabile ci si avvicinerà alle Mura di Lucca per poi percorrerle per 2/3. Il nostro giro non prevede una sosta a Lucca ma per tutti gli atleti che non conoscono la città, suggeriamo di entrare nella città in bicicletta e fare un giro, sono tantissime le cose da vedere e sono anche tantissime le cose da assaggiare.
Ripartiremo uscendo da Porta Elisa verso Porcari passando per Capannori, si percorrerà una ciclabile e strade con pochissimo traffico, fino ad arrivare alla Chiesa di San Giusto Porcari, dove i ciclisti detti gravellatori da gravel, andranno ad unirsi agli altri partecipanti dell’evento incrociando prima il percorso Classic e dopo quello Family.

Lucca PINOCCHIO GRAVEL

Qui ci sarà il terzo ristoro quello della Quercia delle Streghe, da noi indigeni chiamato il Quercione, per poi dirigersi verso il simpaticissimo Single track Nonno Nanni.

Mancheranno solo 10 km per arrivare alla meta, al traguardo, all’arrivo alla festa e anche quest’anno abbiamo deciso che la conclusione del giro doveva essere molto soft evitando così l’ultima salita che porterebbe alla vista dall’alto di Collodi castello e il passaggio sotto il Pinocchione.

Gli ultimi tre km saranno percorsi sulla classica via della Fiaba che collega Collodi a Pescia, e lì troverete Paolo Pagni, ideatore del tracciato (e soprattutto di tutta la manifestazione…) ad aspettarvi per raccogliere le vostre prime impressioni.

Passaggio A11 PINOCCHIO GRAVEL

PINOCCHIO GRAVEL

Quercia delle Streghe PINOCCHIO GRAVEL

Quercia delle Streghe PINOCCHIO GRAVEL

Quercia delle Streghe PINOCCHIO GRAVELQuercia delle Streghe PINOCCHIO GRAVEL

Quercia delle Streghe PINOCCHIO GRAVEL

 

 

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