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Matteo ha scritto un nuovo articolo 21 ore, 48 minuti fa
Tecnica nel Cicloturismo – Come Prepararsi e Migliorare
Il cicloturismo è una forma di viaggio che combina avventura, sport e scoperta del territorio. Per godersi al meglio l’esperienza, è fondamentale avere una buona preparazione tecnica. Ecco alcuni consigli per migliorare la tua tecnica cicloturistica. 1. Scelta della Bicicletta e dell’Attrezzatura La bicicletta deve essere adatta al tipo di percorso che affronterai: una gravel o una trekking bike sono ideali per lunghe percorrenze e strade miste. Scegli pneumatici resistenti, una sella comoda e assicurati di avere portapacchi solidi per distribuire al meglio il peso dei bagagli. Valuta anche l’uso di una dinamo per l’illuminazione e una borraccia termica per l’idratazione. 2. Tecnica di Pedalata Per evitare affaticamento e infortuni, mantieni una cadenza di pedalata regolare, intorno alle 70-90 rpm. Evita di spingere troppo sui pedali in salita e utilizza i rapporti in modo intelligente: i rapporti corti aiutano nelle salite, mentre quelli lunghi sono ideali per mantenere velocità costante su pianura e discese. Assicurati di pedalare in modo fluido e rilassato per risparmiare energia. 3. Gestione del Peso e dell’Equilibrio Distribuisci il peso in modo equilibrato tra borse anteriori e posteriori. Le borse anteriori possono migliorare la stabilità in discesa, mentre quelle posteriori sono più adatte per carichi pesanti. Evita di sovraccaricare un lato per non compromettere la stabilità della bicicletta e assicurati di fissare tutto saldamente per evitare oscillazioni durante la pedalata. 4. Manutenzione e Riparazioni di Base Impara a sostituire una camera d’aria, regolare i freni, lubrificare la catena e controllare il serraggio delle viti principali. Portare con sé un kit di riparazione, una pompa compatta e una multi-tool è indispensabile per affrontare imprevisti. Controlla regolarmente lo stato dei copertoni e dei freni per prevenire guasti durante il viaggio. 5. Sicurezza e Pianificazione del Percorso Usa sempre il casco e renditi visibile con luci e abbigliamento riflettente. Pianifica il percorso considerando dislivelli, punti di rifornimento e condizioni meteo. Scarica mappe offline in caso di assenza di segnale e informa qualcuno del tuo itinerario in caso di emergenze.Seguendo questi consigli, il tuo viaggio in bicicletta sarà più piacevole e sicuro, permettendoti di concentrarti sulla b Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 21 ore, 51 minuti fa
I Benefici della Bicicletta sull’Autostima
Andare in bicicletta non è solo un’attività fisica, ma un vero e proprio toccasana per la mente. Il cicloturismo, in particolare, può avere un impatto significativo sull’autostima e sul benessere psicologico. Ecco perché. 1. Aumento della Fiducia in Se Stessi Affrontare lunghi tragitti, superare salite impegnative e completare percorsi difficili rafforza la determinazione e la percezione delle proprie capacità. Ogni traguardo raggiunto è una conferma delle proprie abilità e un incentivo a porsi nuove sfide. 2. Indipendenza e Libertà Viaggiare in bicicletta permette di esplorare nuovi luoghi con autonomia, senza vincoli di orari o mezzi di trasporto. Questa libertà stimola un senso di indipendenza e autosufficienza, sviluppando la capacità di prendere decisioni rapide e affrontare l’ignoto con sicurezza. 3. Riduzione dello Stress e della Negatività L’attività fisica rilascia endorfine, gli “ormoni della felicità”, riducendo ansia e stress. Inoltre, pedalare in mezzo alla natura aiuta a rilassare la mente e a lasciarsi alle spalle le preoccupazioni quotidiane. Il ritmo costante della pedalata favorisce uno stato meditativo che aiuta a schiarire i pensieri. 4. Miglioramento della Disciplina e della Resilienza Organizzare un viaggio in bicicletta richiede preparazione, resistenza e adattabilità. Affrontare imprevisti come guasti meccanici o condizioni meteo avverse insegna a mantenere la calma e trovare soluzioni efficaci. Superare queste difficoltà rafforza la capacità di problem solving e la resilienza personale. 5. Socializzazione e Condivisione Il cicloturismo è un’ottima occasione per fare nuove amicizie e condividere esperienze con altri appassionati. Il senso di appartenenza a una comunità rafforza il benessere emotivo e la sicurezza in sé stessi. Partecipare a eventi ciclistici o viaggi di gruppo permette di scambiare consigli e aneddoti, aumentando la motivazione. 6. Miglior Percezione del Proprio Corpo Pedalare migliora la forma fisica e la resistenza, portando a un maggiore apprezzamento del proprio corpo. Vedere i progressi in termini di forza e capacità di resistenza aiuta a sviluppare un rapporto più positivo con sé stessi, aumentando l’autostima e la soddisfazione personale.Pedalare non è solo un modo per tenersi in forma, ma un’esperienza che migliora la percezione di sé, la capacità di affrontare le sfide e la connessione con il mondo che ci circonda. Salire in sella Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 giorno, 16 ore fa
Cicloturismo tra Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo: Un Viaggio tra Storia e Spiritualità
Il Gargano, con i suoi paesaggi suggestivi e il suo ricco patrimonio storico e religioso, offre itinerari perfetti per gli amanti del cicloturismo. Uno dei percorsi più affascinanti collega Monte Sant’Angelo a San Giovanni Rotondo, due località di grande valore culturale e spirituale. Partenza da Monte Sant’Angelo Il viaggio inizia dal borgo medievale di Monte Sant’Angelo, situato a circa 800 metri sul livello del mare. Questa cittadina è famosa per il Santuario di San Michele Arcangelo, sito UNESCO e luogo di pellegrinaggio da secoli. Prima di partire, vale la pena dedicare del tempo alla visita della grotta sacra e delle caratteristiche viuzze del centro storico. Il Percorso: Natura e Panorami Mozzafiato Il tragitto si estende per circa 22 km attraverso il Parco Nazionale del Gargano, offrendo un mix di strade asfaltate e sterrati. Il percorso è caratterizzato da tratti collinari e alcuni dislivelli impegnativi, ma la fatica viene ripagata dagli splendidi scorci sul Golfo di Manfredonia e sulle valli circostanti.Lungo la pedalata, si attraversano zone di macchia mediterranea, uliveti secolari e piccole cappelle rurali, testimonianza della profonda spiritualità del territorio. Punti di Interesse lungo il Percorso Madonna degli Angeli: Una piccola chiesa immersa nella natura, perfetta per una breve sosta rigenerante. Grava di Campolato: Un’interessante formazione carsica che si trova poco distante dalla strada principale, ideale per una deviazione esplorativa. Bosco Quarto: Un’area verde dove rilassarsi e godere dell’ombra dei maestosi alberi della Foresta Umbra. Arrivo a San Giovanni Rotondo Dopo un’ultima salita, si arriva a San Giovanni Rotondo, famosa per essere stata la dimora di Padre Pio. Qui, il moderno Santuario dedicato al Santo accoglie ogni anno milioni di visitatori. Oltre al santuario, il centro storico offre ottimi ristoranti dove assaporare la cucina tipica pugliese, come le orecchiette con cime di rapa o il pane di Monte Sant’Angelo. Consigli per i Cicloturisti Preparazione: Verificare lo stato della bicicletta e portare con sé kit di riparazione, acqua e snack energetici. Abbigliamento: Indossare abiti tecnici e un casco protettivo. Questo itinerario rappresenta un’esperienza unica, in grado di unire sport, natura e spiritualità. Pedalare tra Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo significa immergersi nel cuore autentico del Gargano, tra Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 giorni, 21 ore fa
Giappone: Multe Salate e Carcere per i Ciclisti che Violano il Codice della Strada
Il Giappone ha introdotto una nuova e più severa normativa sulla circolazione stradale che impone sanzioni raddoppiate per i ciclisti che non rispettano determinate regole. L’obiettivo principale di questa legge è migliorare la sicurezza sulle strade e ridurre il numero di incidenti causati da comportamenti irresponsabili. Sanzioni più severe per i ciclisti irresponsabili La nuova normativa prevede pene severe per chi viene sorpreso a pedalare sotto l’effetto dell’alcol, utilizzando il telefono cellulare o ignorando altre regole basilari di sicurezza. I ciclisti che violano queste disposizioni possono incorrere in multe elevate e, nei casi più gravi, in pene detentive fino a tre anni. Le principali infrazioni punite dalla nuova legge includono: Guida in stato di ebbrezza: Chiunque venga sorpreso a pedalare con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti può essere multato e, nei casi più gravi, condannato a una pena detentiva. Uso dello smartphone alla guida: L’utilizzo del cellulare mentre si è in sella è ora considerato una violazione grave, con sanzioni che possono arrivare fino a 50.000 yen (circa 300 euro). Passaggio con il semaforo rosso o guida spericolata: Comportamenti pericolosi come il mancato rispetto della segnaletica o l’alta velocità nelle aree pedonali possono comportare multe significative e, in alcuni casi, la revoca della possibilità di guidare biciclette per un determinato periodo. Obiettivo: ridurre gli incidenti stradali L’inasprimento delle sanzioni nasce dalla crescente preoccupazione per il numero di incidenti che coinvolgono ciclisti, molti dei quali causati da distrazione o abuso di alcol. Le autorità giapponesi vogliono sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un comportamento responsabile sulla strada, indipendentemente dal mezzo utilizzato.Secondo le statistiche, il numero di incidenti legati a comportamenti imprudenti da parte dei ciclisti è aumentato negli ultimi anni. Per questo motivo, il governo ha deciso di adottare misure più rigide per garantire maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada, inclusi pedoni e automobilisti.Con l’introduzione di questa nuova normativa, il Giappone conferma il suo impegno per una mobilità più sicura e regolamentata. I ciclisti sono ora chiamati a rispettare regole più stringenti, con il rischio di multe elevate o persino del carcere in caso di violazioni gravi. Questo provvedimento potrebbe servire da esempio anche per altri paesi c Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 giorni, 21 ore fa
Viaggio in Bicicletta in Puglia.
La Puglia è una regione ricca di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Uno dei modi migliori per esplorare questa affascinante parte d’Italia è in bicicletta. Un itinerario particolarmente suggestivo è quello che collega Andria a Barletta, due città cariche di storia e bellezze naturali. Questo percorso non è solo una pedalata tra due punti, ma un vero e proprio viaggio nel tempo e nella bellezza del territorio pugliese. Partenza da Andria Andria, conosciuta come la “Città del Castel del Monte”, è il punto di partenza ideale per questo itinerario. Prima di salire in sella, è consigliabile visitare il Castel del Monte, uno dei simboli più celebri della Puglia e patrimonio dell’umanità UNESCO. Questo castello medievale, costruito da Federico II, offre una vista panoramica spettacolare e un assaggio della ricca storia locale. Il percorso da Andria a Barletta è lungo circa 20 chilometri, un tragitto perfetto per una piacevole escursione in bicicletta. La strada è in gran parte pianeggiante, il che la rende adatta a ciclisti di tutti i livelli di esperienza. Ecco alcune delle tappe più interessanti lungo il percorso: 1.Le Campagne Pugliesi: Pedalando attraverso le campagne pugliesi, sarai circondato da uliveti secolari e vigneti. Questi paesaggi rurali offrono un’atmosfera tranquilla e pittoresca, ideale per rilassarsi e godersi la natura. 2.I Trulli: Lungo il tragitto, potresti incontrare alcuni trulli, le caratteristiche costruzioni in pietra a forma di cono tipiche della Puglia. Questi edifici unici aggiungono un tocco di fascino al viaggio. 3.Chiesa di San Ruggiero: Poco prima di arrivare a Barletta, è possibile fare una breve deviazione per visitare la Chiesa di San Ruggiero, un antico edificio religioso che merita una visita per la sua architettura e storia. Arrivo a Barletta Barletta, la città di arrivo, è ricca di attrazioni storiche e culturali. Uno dei luoghi imperdibili è il **Castello Svevo**, una maestosa fortezza medievale situata vicino al mare. La città è anche famosa per la Disfida di Barletta, un evento storico commemorato da una statua imponente. Non lontano dal castello si trova la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, un esempio straordinario di architettura romanica pugliese. Infine, non si può lasciare Barletta senza aver visitato la Cantina della Sfida, dove si dice che ebbe luogo la famosa sfida tra cavalieri italiani e francesi nel 1503.Il percorso in bicicletta da Andria a Barletta è un’esperienza che combina sport, natura e cultura in un’unica avventura. Che tu sia un ciclista esperto o un principiante, questo itinerario offre l’opportunità di scoprire la Puglia in modo unico e coinvolgente. Pedala attraverso la storia e la bellezza di q Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 giorni, 21 ore fa
In bicicletta tra i castelli della Loira: un viaggio tra storia e natura
La Valle della Loira, situata nel cuore della Francia, è un vero paradiso per gli amanti del cicloturismo. Questo territorio, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, offre paesaggi incantevoli, vigneti ondulati, fiumi placidi e, soprattutto, alcuni dei castelli più affascinanti del mondo. Percorrere in bicicletta le strade che collegano queste meraviglie architettoniche permette di vivere un’esperienza autentica, immersi nella storia e nella bellezza naturale. L’itinerario perfetto per un viaggio in bici La “Loire à Vélo” è un percorso ciclabile di circa 900 km che segue il corso del fiume Loira, attraversando città storiche, borghi pittoreschi e una moltitudine di castelli fiabeschi. Per chi desidera esplorare questa regione su due ruote, ecco un itinerario consigliato di circa una settimana, ideale per immergersi nella magia della Loira. Giorno 1: Orléans – Porta d’accesso alla Loira Il viaggio inizia a Orléans, città legata alla figura di Giovanna d’Arco. Dopo una visita alla cattedrale di Sainte-Croix e una passeggiata nel centro storico, si parte lungo il fiume in direzione di Meung-sur-Loire, dove si trova un castello medievale affascinante. La prima tappa può terminare a Beaugency, un grazioso borgo con un imponente ponte sul fiume. Giorno 2: Da Beaugency a Blois – Eleganza rinascimentale Seguendo il corso della Loira, si raggiunge il castello di Chambord, una delle più celebri residenze rinascimentali della Francia. Con le sue 440 stanze e il celebre scalone a doppia elica attribuito a Leonardo da Vinci, Chambord è un’icona della regione. Dopo la visita, si prosegue verso Blois, dove si trova un altro splendido castello, residenza di diversi re di Francia. Giorno 3: Blois – Amboise – Fascino e mistero Il tragitto continua in direzione di Amboise, una cittadina dal fascino indiscusso. Qui si trovano due castelli imperdibili: il castello reale di Amboise e il Clos Lucé, dimora di Leonardo da Vinci negli ultimi anni della sua vita. Una sosta nei vigneti circostanti offre l’occasione di degustare i famosi vini della regione. Giorno 4: Amboise – Chenonceau – Il castello delle dame Lasciando Amboise, una breve deviazione porta al castello di Chenonceau, uno dei più suggestivi della Loira, noto per il suo ponte che si estende sul fiume Cher. Questo castello è strettamente legato a figure femminili influenti come Diana di Poitiers e Caterina de’ Medici. Dopo la visita, si può proseguire verso Tours, una città vibrante ricca di storia. Giorno 5: Tours – Azay-le-Rideau – Castelli da sogno Da Tours, si pedala in direzione di Villandry, famoso per i suoi giardini geometrici impeccabili. Dopo una sosta rilassante, il percorso continua verso Azay-le-Rideau, dove si trova un castello da favola immerso nelle acque di un piccolo lago. Questo è uno dei castelli più romantici della Loira, perfetto per una pausa fotografica. Giorno 6: Azay-le-Rideau – Saumur – Tra storia e vigneti L’ultima tappa dell’itinerario conduce a Saumur, una città conosciuta per il suo magnifico castello che domina la Loira e per la tradizione vinicola. Qui si possono visitare le celebri cantine trogloditiche e assaggiare il Crémant de Loire, un vino spumante locale. Consigli pratici per il viaggio Quando partire: La primavera e l’inizio dell’autunno sono i periodi ideali per evitare il caldo estivo e godere di temperature miti. Tipo di bici: Una bici da trekking o una gravel è perfetta per affrontare sia le strade asfaltate che i sentieri sterrati lungo il percorso. Dove dormire: Lungo la Loira si trovano numerosi campeggi, B&B e hotel bike-friendly. Cosa portare: Un kit di riparazione, abbigliamento tecnico, una guida cartacea e una borraccia sempre piena! In conclusione, un viaggio in bicicletta tra i castelli della Loira è un’esperienza unica che combina cultura, natura e sport. Pedalare lungo il fiume, esplorare antiche dimore reali e assaporare i prodotti locali trasforma ogni tappa in una scoperta indimenticabile. Se ami il cicloturismo e la storia, questa avv Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 giorni, 21 ore fa
Viaggio in Bicicletta in Normandia: Un'Avventura tra Storia, Natura e Cultura
La Normandia è una delle mete più affascinanti per gli amanti del cicloturismo. Con i suoi paesaggi mozzafiato, le scogliere spettacolari e i borghi ricchi di storia, questa regione francese offre un’esperienza unica per chi ama esplorare su due ruote. Un viaggio in bicicletta attraverso la Normandia permette di immergersi nella sua cultura, nella sua gastronomia e nei suoi panorami variegati, tra costa e campagna. Itinerario Consigliato 1. Partenza da Rouen: La Città di Giovanna d’Arco Rouen, con le sue case a graticcio e la magnifica Cattedrale di Notre-Dame, è il punto di partenza ideale. Prima di iniziare il viaggio, vale la pena passeggiare per il centro storico e visitare la Place du Vieux-Marché, dove Giovanna d’Arco fu giustiziata. 2. Verso la Costa: Étretat e le sue Scogliere Dopo aver lasciato Rouen, il percorso si dirige verso la costa, passando per la Valle della Senna e attraversando pittoreschi villaggi normanni. La meta di questa tappa è Étretat, famosa per le sue scogliere calcaree che si gettano nell’Oceano Atlantico. Un luogo perfetto per una sosta panoramica e per una breve escursione a piedi. 3. Il D-Day e le Spiagge dello Sbarco Proseguendo verso ovest, si entra nel cuore della storia della Seconda Guerra Mondiale. Le spiagge dello sbarco, come Omaha Beach e Utah Beach, offrono un viaggio nel passato con i loro musei e memoriali. Una tappa fondamentale per chi vuole comprendere l’importanza storica di questi luoghi. 4. Bayeux e l’Arazzo della Conquista Normanna Bayeux è una città dal fascino medievale, celebre per il suo arazzo lungo 70 metri che racconta la conquista normanna dell’Inghilterra nel 1066. Qui si può visitare anche la maestosa Cattedrale di Notre-Dame. 5. Mont-Saint-Michel: Il Gioiello della Normandia Il viaggio culmina con l’arrivo a Mont-Saint-Michel, uno dei luoghi più iconici di Francia. Questo isolotto con la sua abbazia medievale è un capolavoro architettonico e uno spettacolo visivo unico. Arrivarci in bicicletta regala un’emozione indescrivibile. Consigli per il Viaggio Miglior periodo: La primavera e l’inizio dell’autunno sono ideali per temperature miti e meno affollamento. Tipologia di bicicletta: Una bici da gravel è perfetta per affrontare sia le strade asfaltate che i sentieri sterrati. Equipaggiamento: Impermeabile, kit di riparazione, mappa del percorso e snack energetici sono indispensabili. Gastronomia: Non perdere le specialità normanne, come il camembert, le ostriche di Cancale e il sidro artigianale. Un viaggio in bicicletta in Normandia è un’esperienza indimenticabile, capace di combinare avventura, cultura e natura in un mix perfetto. Che tu sia un cicloturista esperto o un principiante, pedalare tra questi luoghi s Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 giorni, 21 ore fa
Terralba: Nuova Pista Ciclabile in Località Sa Ussa
Dopo il completamento della pista ciclabile che conduce verso il complesso sportivo “Remigio Corda”, Terralba prosegue il suo impegno nella mobilità sostenibile con un nuovo progetto: la realizzazione di una pista ciclabile di 700 metri nel tratto iniziale della strada ex consortile in località “Sa Ussa”. Questa infrastruttura rappresenta un ulteriore passo avanti nella creazione di una rete ciclabile efficiente, integrandosi con il percorso già esistente che collega il centro abitato alla frazione di Tanca Marchesa. Il progetto, recentemente avviato, mira a migliorare la sicurezza dei ciclisti e a incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo, sostenibile ed ecologico. Il Consiglio comunale aveva già approvato le necessarie variazioni al Documento Unico di Programmazione (DUP) e al bilancio comunale, destinando un finanziamento di 170 mila euro per la realizzazione di questa opera. I fondi sono stati stanziati per il riassetto delle aree urbane e l’installazione di nuovi arredi, migliorando così l’estetica e la funzionalità della zona. L’intervento non solo favorirà la mobilità dolce, ma contribuirà anche alla valorizzazione del territorio, rendendo Terralba sempre più a misura di ciclista. Con questa nuova pista, il Comune conferma la sua attenzione alla sostenibilità e alla qualità della vita dei cittadini, promuovendo forme di mobilità g Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 6 giorni, 21 ore fa
Pedalare fa bene al cervello: i benefici della bicicletta sulla memoria
Andare in bicicletta non è solo un’ottima attività per mantenersi in forma, ma ha anche effetti positivi sulla mente, in particolare sulla memoria. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’esercizio fisico regolare, come il ciclismo, contribuisce a migliorare le funzioni cognitive e a prevenire il declino mentale. Come il ciclismo aiuta la memoria L’attività fisica, inclusa la bicicletta, stimola la produzione di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, che favoriscono il benessere mentale e riducono lo stress. Inoltre, il movimento migliora la circolazione sanguigna, portando più ossigeno al cervello e favorendo la crescita di nuove connessioni neurali. Uno studio pubblicato sulla rivista Neurology ha evidenziato che gli adulti che praticano regolarmente attività aerobica, come il ciclismo, mostrano una maggiore capacità di memoria e concentrazione rispetto a coloro che conducono una vita sedentaria. La pedalata stimola l’ippocampo, l’area del cervello responsabile della memoria e dell’apprendimento, rallentando il processo di invecchiamento cerebrale. Bicicletta e prevenzione delle malattie neurodegenerative L’uso della bicicletta può anche contribuire a ridurre il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Un’indagine condotta dall’Università di Harvard ha dimostrato che le persone che svolgono regolarmente esercizio aerobico hanno un Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 6 giorni, 21 ore fa
Monfalcone inaugura la nuova pista ciclabile sulla ex ferrovia Fincantieri
Monfalcone ha fatto un altro passo avanti nella mobilità sostenibile con l’inaugurazione della nuova pista ciclabile e ciclo-pedonale realizzata sul sedime dell’ex ferrovia Fincantieri. Un’infrastruttura attesa da tempo, che migliora i collegamenti tra il centro cittadino e l’aeroporto di Ronchi dei Legionari, offrendo un’alternativa ecologica al traffico su gomma.Alla cerimonia del taglio del nastro hanno preso parte numerose autorità locali e regionali, tra cui l’assessore ai Lavori Pubblici di Monfalcone, Anna Maria Cisint, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, e il consigliere regionale Antonio Calligaris. L’evento è stato animato dalla partecipazione di molti cittadini e ciclisti, compresi gli studenti delle classi 4A e 4B della scuola primaria Battisti di Monfalcone, che hanno accompagnato la giornata con canti e allegria.La nuova pista ciclabile parte da via Aulo Manlio e si sviluppa per circa 2 km, andando a completare il tratto di 500 metri inaugurato nella primavera del 2022. L’opera costituisce un importante asse viario per la mobilità sostenibile, connettendo diversi quartieri di Monfalcone, tra cui Panzano, Largo Isonzo e Aris, e rendendo più agevole l’accesso all’aeroporto.L’intervento si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione urbana e promozione dell’uso della bicicletta, con l’obiettivo di ridurre il traffico e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Con questa nuova infrastruttura, Monfalcone conferm Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana fa
Viaggio in Bicicletta in Abruzzo: Tra Mare, Borghi e Montagne
L’Abruzzo è una delle destinazioni più affascinanti per gli amanti del cicloturismo. Con paesaggi che spaziano dalla costa adriatica alle montagne del Gran Sasso e della Majella, questa regione offre percorsi adatti a ogni tipo di ciclista, dal principiante all’esperto in cerca di sfide. Se vuoi esplorare l’Abruzzo in bicicletta, ecco alcuni degli itinerari più belli che ti permetteranno di scoprire la sua natura selvaggia, i suoi borghi storici e la sua straordinaria gastronomia. 1. La Ciclovia Adriatica: Pedalando tra Mare e Borghi Costieri Uno dei percorsi più amati è la Ciclovia Adriatica, che attraversa tutta la costa abruzzese. Da Martinsicuro a San Salvo, questa pista ciclabile regala panorami spettacolari sul mare, con tratti pianeggianti ideali per una pedalata rilassante. Lungo il percorso, si attraversano località suggestive come Giulianova, Roseto degli Abruzzi e Ortona, dove vale la pena fermarsi per una sosta gastronomica a base di pesce fresco. Uno dei tratti più spettacolari è la Costa dei Trabocchi, un litorale caratterizzato da antiche palafitte di legno usate dai pescatori. Qui, puoi assaporare piatti tipici nei ristoranti costruiti direttamente sui trabocchi, con il mare sotto ai piedi. 2. Parco Nazionale del Gran Sasso: Il Paradiso dei Ciclisti Se ami la montagna e le sfide, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è la meta perfetta. Qui troverai salite impegnative e panorami mozzafiato, ideali per chi cerca un’esperienza più sportiva. Uno degli itinerari più suggestivi è quello che collega L’Aquila a Campo Imperatore, noto come il “Piccolo Tibet” per i suoi paesaggi vasti e selvaggi. La salita è impegnativa, ma la vista una volta arrivati in cima è impagabile. In alternativa, puoi esplorare il Lago di Campotosto, un percorso più dolce ma altrettanto spettacolare. 3. Il Cammino di San Tommaso: Un Viaggio tra Storia e Natura Un altro itinerario imperdibile è il Cammino di San Tommaso, che collega Ortona (dove si trova la cattedrale con le reliquie del santo) a Roma. Il tratto abruzzese di questo cammino attraversa paesaggi rurali, vigneti e borghi medievali, offrendo un mix perfetto tra natura e cultura. Pedalando lungo questo percorso, si attraversano località affascinanti come Lanciano, Guardiagrele e Manoppello, dove si può visitare il celebre Volto Santo. Questo itinerario è adatto sia ai cicloturisti esperti che a chi cerca un viaggio più rilassante, con tappe brevi e molte occasioni per degustare prodotti tipici come il Montepulciano d’Abruzzo e gli arrosticini. 4. La Majella in Bicicletta: Il Cuore Verde d’Abruzzo Il Parco Nazionale della Majella offre itinerari spettacolari tra boschi, gole e borghi storici. Uno dei percorsi più affascinanti è quello che attraversa la Valle dell’Orfento, una riserva naturale con scenari incredibili e strade perfette per il cicloturismo. Un’altra meta imperdibile è Sulmona, la città dei confetti, da cui si può partire per un’escursione in bicicletta verso Scanno e il suo lago, uno dei più belli d’Italia. Consigli per un Viaggio in Bicicletta in Abruzzo Periodo migliore: La primavera e l’autunno sono le stagioni ideali, con temperature miti e colori spettacolari. L’estate è perfetta per la costa, mentre l’inverno è sconsigliato per i percorsi montani a causa della neve. Tipologia di bici: Per la costa e le ciclabili è perfetta una bici da trekking o da corsa. Per le montagne, meglio una gravel o una mountain bike. Dove dormire: In Abruzzo troverai molti bike hotel e agriturismi attrezzati per i ciclisti. In conclusione, l’Abruzzo è una regione perfetta per il cicloturismo, con paesaggi incredibili, ottima cucina e un’accoglienza calorosa. Che tu scelga un itinerario costiero, un percorso storico o una sfida in m Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana fa
Sestri Levante, Via libera alla nuova ciclabile
Venerdì 14 febbraio, l’assessore all’Ambiente Valentina Armanino ha preso parte a un sopralluogo sulla rete ciclabile cittadina per analizzare le condizioni delle piste esistenti e individuare possibili miglioramenti. L’iniziativa, promossa dall’associazione FIAB Tigullio Vivinbici, ha visto la partecipazione del presidente dell’associazione Marco Veirana, del consigliere Piero Pastorelli, di un agente della Polizia Locale e di un tecnico dell’Ufficio Manutenzione. L’obiettivo era chiaro: rendere le piste ciclabili più sicure, accessibili ed efficienti, sia per i ciclisti quotidiani che per i turisti che scelgono la bicicletta come mezzo di spostamento sostenibile. Il sopralluogo ha coperto diverse aree strategiche, dal centro cittadino al lungomare, passando per vie importanti come XX Settembre, Fascie, Baden Powell, Pace nel Mondo, Tino Paggi e Sara. Un Piano per il Futuro della Mobilità Ciclabile Questa iniziativa si inserisce in un piano più ampio dell’amministrazione comunale volto alla riqualificazione e all’espansione della rete ciclabile. L’idea non è solo quella di migliorare la sicurezza, ma anche di favorire la connessione tra i diversi quartieri, promuovendo al contempo una cultura della mobilità sostenibile. La presenza di un tecnico dell’Ufficio Manutenzione e della Polizia Locale ha permesso di raccogliere segnalazioni concrete su eventuali criticità, come pavimentazioni usurate, segnaletica inadeguata o incroci pericolosi. Interventi mirati su questi aspetti possono fare la differenza per incentivare l’uso della bicicletta, ridurre il traffico automobilistico e migliorare la qualità dell’aria. L’Importanza della Collaborazione tra Istituzioni e Associazioni Un aspetto positivo di questa iniziativa è il dialogo tra amministrazione e associazioni locali, che permette di tradurre le esigenze dei ciclisti in azioni concrete. FIAB Tigullio Vivinbici ha un ruolo fondamentale nella promozione della mobilità ciclabile e la collaborazione con il Comune rappresenta un’opportunità per rendere la città più a misura di bicicletta. L’auspicio è che questo sopralluogo sia solo l’inizio di una serie di interventi che possano trasformare le piste ciclabili in un’infrastruttura moderna e sicura, incentivando sempre più persone a sce Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 1 giorno fa
Napoli punta sulla mobilità sostenibile: al via l’estensione della rete ciclabile a Fuorigrotta e Soccavo
La mobilità sostenibile a Napoli compie un nuovo passo avanti. La Giunta Comunale ha approvato, su proposta dell’Assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza, il progetto esecutivo per l’ampliamento della rete ciclabile nella zona nord-occidentale della città. Un intervento strategico che porterà alla realizzazione di circa 10 km di percorsi ciclabili nei quartieri di Fuorigrotta e Soccavo, finanziato con 4 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un’infrastruttura strategica per la mobilità cittadina L’ampliamento della rete ciclabile non è solo un’opportunità per gli amanti delle due ruote, ma rappresenta un tassello fondamentale nel piano complessivo di trasformazione della mobilità urbana. Il nuovo percorso si svilupperà in modo da garantire un’efficace connessione con le principali stazioni ferroviarie della zona, facilitando così l’integrazione tra diversi mezzi di trasporto.Saranno interessate le stazioni della Linea 6 della metropolitana e della Cumana Mostra, della Linea 2 (Leopardi, Campi Flegrei e Cavalleggeri), oltre alle fermate della Circumflegrea (Soccavo, Fuorigrotta, Mostra) e alla futura Linea 7 (Stazione di Monte Sant’Angelo). Questo sistema intermodale consentirà a residenti, studenti e pendolari di muoversi più facilmente tra i quartieri coinvolti e il resto della città. Una rete ciclabile a servizio dell’Università e delle aree strategiche Il progetto pone una particolare attenzione ai poli universitari della zona. Il nuovo percorso collegherà infatti le diverse sedi dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, situate in Piazzale Tecchio, via Claudio e Monte Sant’Angelo. Un’ottima notizia per gli studenti e il personale accademico, che potranno usufruire di un’alternativa di trasporto ecologica ed economica.Non solo università: la nuova pista ciclabile sarà un valido supporto per raggiungere importanti poli attrattivi della città, come il polo espositivo della Mostra d’Oltremare e lo Stadio Diego Armando Maradona, luoghi che richiamano quotidianamente migliaia di persone per eventi culturali, sportivi e fieristici. Un passo avanti nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile Il progetto è in linea con le direttive del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), aggiornato lo scorso gennaio 2025. L’estensione della rete ciclabile di Fuorigrotta si inserisce in un più ampio disegno di potenziamento delle infrastrutture sostenibili, con l’obiettivo di ridurre il traffico veicolare e migliorare la qualità dell’aria.La continuità con le piste ciclabili già esistenti rappresenta un ulteriore valore aggiunto: i cittadini potranno beneficiare di percorsi sempre più integrati e sicuri, incentivando l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Una città sempre più a misura di ciclista L’approvazione di questo progetto conferma la volontà dell’amministrazione comunale di investire sulla mobilità dolce, offrendo soluzioni concrete per una città più vivibile e sostenibile. L’auspicio è che questa estensione della rete ciclabile possa essere solo un ulteriore passo verso una Napoli sempre più connessa e attenta alle esigenze di chi sceglie di muoversi in bicicletta.Nei prossimi mesi si attendono i tempi di realizzazione e le modalità di attuazione dell’intervento, ma una Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 2 giorni fa
Lecce punta sulla mobilità sostenibile: approvato il progetto per una nuova pista ciclabile
La città di Lecce continua a investire sulla mobilità sostenibile con un nuovo progetto di pista ciclabile. La giunta comunale ha recentemente approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per un nuovo percorso dedicato ai ciclisti, con l’obiettivo di partecipare al bando regionale destinato al finanziamento di infrastrutture ciclabili e ciclopedonali. Un percorso strategico per collegare la città Il progetto, dal costo stimato di 640mila euro, prevede la realizzazione di una pista ciclabile lunga 1,3 chilometri, che si snoderà tra diverse arterie cittadine. Il tracciato inizierà dalla rotatoria di via Pitagora (all’intersezione con viale Aldo Moro), per poi proseguire su via Pitagora e via Sant’Elia con una corsia riservata sul marciapiede fino a raggiungere via della Libertà.Qui il percorso si trasformerà in una sede promiscua sulla carreggiata, con un limite di velocità di 30 km/h per garantire la sicurezza di ciclisti e automobilisti. Successivamente, la pista proseguirà su via Marinosci, sempre su corsia riservata sul marciapiede, fino a collegarsi ai percorsi pedonali dell’area del Palazzetto dello Sport.Uno degli aspetti più rilevanti del progetto è la sua capacità di connettersi con le piste ciclabili già esistenti: da un lato, si unirà alla pista ciclabile di viale Giovanni Paolo II, dall’altro proseguirà in direzione della pista di via Agrigento. Questo garantirà una maggiore continuità della rete ciclabile cittadina, favorendo gli spostamenti sostenibili. Un’opportunità di finanziamento regionale L’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Salvemini punta a ottenere il finanziamento attraverso il bando della Regione Puglia, che mette a disposizione complessivamente 15,62 milioni di euro per lo sviluppo della mobilità ciclabile nelle aree urbane e suburbane. La nuova pista rientra nella strategia più ampia della città di Lecce per ridurre il traffico veicolare, incentivare l’uso della bicicletta e migliorare la qualità della vita dei cittadini.Se il progetto verrà finanziato, Lecce compirà un ulteriore passo avanti nella costruzione di una rete ciclabile sempre più capillare ed efficiente, in linea con Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 3 giorni fa
Viaggio in Bicicletta all’Alpe d’Huez: Un’Avventura Tra le Salite Mitiche delle Alpi Francesi
L’Alpe d’Huez è un nome che evoca emozioni forti tra gli appassionati di ciclismo. Questa località, situata nelle Alpi francesi, è diventata leggendaria grazie al Tour de France e alle sue iconiche 21 tornanti che si inerpicano per oltre 13 km con una pendenza media dell’8,1%. Ma un viaggio in bicicletta in questa zona non si limita solo alla mitica salita: l’intera regione è un paradiso per chi ama pedalare tra panorami mozzafiato e sfide epiche. Periodo Migliore per Pedalare L’estate, da giugno a settembre, è il periodo ideale per affrontare le salite dell’Alpe d’Huez. Il clima è generalmente mite, con temperature che oscillano tra i 15°C e i 25°C, e le strade sono libere dalla neve. Tuttavia, luglio può essere particolarmente affollato a causa del Tour de France e dell’evento ciclistico “La Marmotte”, quindi, se preferisci meno traffico, punta su giugno o settembre. L’Itinerario: Oltre il Mito dell’Alpe d’Huez 1. La Classica: Bourg d’Oisans – Alpe d’Huez (13,8 km, 8,1%) Partire da Bourg d’Oisans significa iniziare l’ascesa classica, quella resa immortale dal Tour. Dopo pochi metri, la strada si impenna con pendenze del 10% già nel primo chilometro. Ogni tornante è numerato e dedicato a un vincitore di tappa del Tour de France, un dettaglio che rende la scalata ancora più motivante. Consiglio di affrontare la salita con un passo costante, senza bruciare troppe energie nei primi chilometri. L’ultimo tratto, dopo il villaggio di Huez, offre panorami spettacolari prima di arrivare alla stazione sciistica dell’Alpe d’Huez, a 1.850 metri di quota. Momenti da non perdere: Foto al cartello del “Tornante 1” La vista dal tornante 7, il più iconico Il traguardo ufficiale del Tour de France 2. Giro Panoramico: Col de Sarenne e Discesa Epica Se vuoi variare l’itinerario, invece di scendere subito a Bourg d’Oisans, prosegui verso il Col de Sarenne. Questa strada meno battuta ti porterà su un’altitudine ancora maggiore (1.999 m) con una salita più dolce e panorami mozzafiato. Dopo aver raggiunto il passo, la discesa è tecnica e spettacolare, con curve strette e asfalto non sempre perfetto. Attenzione ai tratti sconnessi! Questo percorso ti riporterà a Bourg d’Oisans completando un anello straordinario. 3. Sfida Estrema: Il Combò dei Tre Cols Se hai gambe e voglia di una sfida epica, unisci la salita dell’Alpe d’Huez con due giganti vicini: Col du Galibier (2.642 m) Col du Lautaret (2.058 m) Partendo da Bourg d’Oisans, sali al Lautaret e poi affronta il leggendario Galibier, una delle salite più dure del Tour. Dopo una meritata pausa in vetta, torna indietro e concludi il viaggio con la scalata dell’Alpe d’Huez. Questo percorso supera i 4.000 m di dislivello e rappresenta una vera impresa per qualsiasi ciclista. Dove Dormire e Dove Mangiare L’Alpe d’Huez e Bourg d’Oisans offrono una vasta gamma di sistemazioni, da hotel specializzati per ciclisti a B&B accoglienti. Ecco alcune opzioni: Le Cassini Hotel (Le Bourg d’Oisans) – Perfetto per ciclisti, con garage sicuro e colazione adatta agli sforzi. Hotel Le Pic Blanc (Alpe d’Huez) – Lusso in alta quota, perfetto per rilassarsi dopo una giornata in sella. Camping La Cascade – Se preferisci un’opzione più economica, il campeggio vicino alla salita è un’ottima scelta. Cibo e Specialità Locali Dopo una dura giornata di pedalate, premiati con le delizie della cucina locale: Tartiflette – Un piatto a base di patate, formaggio Reblochon, cipolle e pancetta. Gratin Dauphinois – Patate al forno con panna e formaggio, perfetto per recuperare energia. Tourte de l’Oisans – Una torta rustica locale, ideale per uno spuntino post-ride. Un’ottima tappa gastronomica è il Restaurant La Cremaillere all’Alpe d’Huez, dove puoi gustare piatti locali con una vista spettacolare sulle montagne. Consigli Finali Allenati prima del viaggio: Anche se l’Alpe d’Huez non è la salita più lunga, la sua intensità richiede una preparazione adeguata. Attenzione al meteo: Le Alpi possono riservare cambiamenti improvvisi, quindi controlla sempre le previsioni. Goditi il panorama: Non pensare solo alla performance, ma prenditi dei momenti per ammirare la bellezza dei paesaggi alpini. Un viaggio in bicicletta all’Alpe d’Huez è un’esperienza che ogni appassionato di ciclismo dovrebbe vivere almeno una volta. Che t Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 4 giorni fa
Rovigo, via libera alla nuova ciclabile.
Questa settimana a Rovigo sono iniziati i lavori per il progetto di “Recupero funzionale piste ciclabili e percorsi pedonali in varie vie nel comune di Rovigo”. I primi interventi si stanno concentrando su via Pascoli, nel tratto compreso tra l’intersezione con via Sant’Agostino e via Curiel. L’obiettivo principale del progetto è migliorare la sicurezza e la fruibilità delle infrastrutture dedicate a ciclisti e pedoni, favorendo così una mobilità sostenibile e accessibile a tutti. Questi lavori rientrano in un più ampio programma di riqualificazione urbana che mira a rendere la città più vivibile e a promuovere l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’automobile. Il tratto di via Pascoli interessato dai lavori vedrà interventi di ripristino del manto stradale, segnaletica rinnovata e la creazione di nuovi percorsi ciclabili e pedonali. Questi cambiamenti non solo miglioreranno l’estetica della zona, ma garantiranno anche maggiore sicurezza per i residenti e i visitatori che utilizzano queste vie quotidianamente. Le opere, che avranno una durata prevista di alcune settimane, potrebbero comportare temporanei disagi alla viabilità locale. Tuttavia, l’amministrazione comunale assicura che saranno messe in atto tutte le misure necessarie per minimizzare i disagi e Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 5 giorni fa
Viaggio in bicicletta lungo il Lago di Lugano: un percorso tra natura e cultura
Pedalare lungo il Lago di Lugano significa immergersi in un paesaggio unico, dove le montagne si specchiano nelle acque azzurre del lago e i borghi pittoreschi offrono scorci indimenticabili. Questo itinerario, perfetto per gli amanti del cicloturismo, attraversa territori tra Italia e Svizzera, combinando bellezze naturali e tesori culturali. Il percorso consigliato Un buon punto di partenza è la città di Lugano, che con la sua eleganza e il suo lungolago curato offre un’ottima introduzione al viaggio. Da qui, si può pedalare verso sud, seguendo la riva del lago fino a Morcote, uno dei borghi più belli della Svizzera, con le sue case colorate e la splendida chiesa di Santa Maria del Sasso. Superato Morcote, il percorso prosegue verso la sponda italiana, attraversando piccoli centri come Porto Ceresio e Lavena Ponte Tresa. Qui il paesaggio cambia leggermente, con tratti più selvaggi e zone di riserva naturale che regalano momenti di pura immersione nella tranquillità del lago. Difficoltà e caratteristiche del percorso L’itinerario intorno al Lago di Lugano è adatto a ciclisti di ogni livello. Molti tratti sono pianeggianti o con leggere salite, rendendolo accessibile anche ai meno esperti. Tuttavia, alcune sezioni possono essere più impegnative, soprattutto nelle zone collinari. Per chi desidera un’esperienza più rilassata, una bici elettrica può essere una soluzione ideale. Cosa vedere lungo il tragitto Oltre alla bellezza del lago e dei suoi riflessi, il viaggio offre molte attrazioni: Lugano e il suo centro storico ricco di negozi, caffè e musei. Morcote, con le sue viuzze romantiche e la vista panoramica dalla chiesa di Santa Maria del Sasso. Gandria, un borgo di pescatori con stradine strette e un’atmosfera d’altri tempi. Porto Ceresio, perfetto per una pausa rilassante con vista sul lago. Il Monte Brè e il Monte San Salvatore, due vette che offrono panorami incredibili su tutto il territorio. Consigli pratici Il periodo migliore per percorrere questo itinerario è la primavera o l’inizio dell’autunno, quando il clima è mite e le strade sono meno affollate. È importante avere una bici in buone condizioni, con gomme adatte a tratti di strada asfaltata e sterrata.Per chi ama il cicloturismo, il Lago di Lugano rappresenta un’esperienza unica, capace di unire sport, natura e cultura in un solo viaggio. Un percorso Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 5 giorni fa
GRONTARDO – Un nuovo percorso ciclabile verso Scandolara Ripa d’Oglio grazie ai fondi del Piano Lombardia
Una buona notizia per gli amanti delle due ruote e per tutti i cittadini di Grontardo e Scandolara Ripa d’Oglio: presto sarà realtà una nuova pista ciclabile che collegherà i due comuni. Il progetto, finanziato con 600.000 euro provenienti dal fondo regionale Piano Lombardia, mira a migliorare la mobilità sostenibile e a favorire il turismo su due ruote in questa zona della provincia di Cremona.La realizzazione di questa ciclabile non è solo un’infrastruttura utile per i pendolari e gli abitanti, ma rappresenta anche una spinta importante per il cicloturismo. Grontardo e Scandolara Ripa d’Oglio si trovano in un’area ricca di bellezze naturali e paesaggi fluviali che si prestano perfettamente alle escursioni in bicicletta. Il nuovo collegamento potrà diventare parte di percorsi più ampi, integrandosi con altre ciclovie del territorio e incentivando un turismo lento e sostenibile.Il Piano Lombardia, avviato dalla Regione durante il periodo della pandemia, ha destinato oltre 3,5 miliardi di euro per opere infrastrutturali e per il rilancio economico del territorio. Tra questi finanziamenti, la ciclabile tra Grontardo e Scandolara Ripa d’Oglio rappresenta un chiaro esempio di come questi fondi possano migliorare la qualità della vita e promuovere la mobilità ecologica.Con l’avanzamento dei lavori, sarà interessante vedere come questa nuova infrastruttura verrà accolta dalla comunità locale e dai cicloturisti. Una cosa è certa: ogni nuovo tratto ciclabile rappresenta un passo in Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 6 giorni fa
Il Trentino punta sulla bicicletta
In Alto Adige, l’utilizzo combinato di treno e bicicletta è una realtà sempre più apprezzata, soprattutto nei mesi di alta stagione. I viaggiatori possono trasportare le proprie bici sui treni locali e su alcune linee di autobus selezionate, acquistando un biglietto aggiuntivo. Se durante i mesi invernali il servizio vede un utilizzo contenuto, con poco più di un centinaio di biciclette trasportate mensilmente, la situazione cambia drasticamente in estate. Agosto, in particolare, registra un vero e proprio boom, con quasi quindicimila bici caricate sui treni. Questo servizio non è riservato solo ai turisti, anche se la regione è una meta ambita per gli amanti della bicicletta. Infatti, ben il 40% dei ciclisti che utilizzano il treno per trasportare la propria bici sono residenti locali, a testimonianza di come questo mezzo di trasporto ibrido sia integrato nelle abitudini degli altoatesini. Tuttavia, l’aumento della domanda durante l’estate porta inevitabilmente a qualche inconveniente. Non mancano le lamentele di coloro che, trovandosi senza posto disponibile per la propria bici, sono costretti a rimanere a terra. La STA (Strutture Trasporto Alto Adige), che gestisce il servizio, risponde che il biglietto per il trasporto della bicicletta garantisce il viaggio solo se c’è disponibilità di posti, per ragioni di sicurezza. I controllori, quindi, non fanno altro che rispettare le normative vigenti. La capacità dei treni attualmente è sufficiente per coprire la domanda per gran parte dell’anno. È solo durante il picco della stagione turistica che si verificano problemi. Ma ci sono buone notizie per il futuro: nel 2026 entreranno in servizio nuovi treni, più lunghi e con una maggiore capacità, anche per il trasporto di biciclette. Questi miglioramenti potrebbero aiutare a ridurre i disagi e a rendere l’esperienza di viaggio più fluida per tutti i ciclisti. L’iniziativa di combinare il trasporto su rotaia con la bici resta un’ottima soluzione per promuovere una mobilità sostenibile e facilitare l’esplorazione del territorio altoatesino, confermandosi Continua a leggere
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Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 6 giorni fa
Inaugurata la nuova pista ciclabile tra Saciletto e Alture di Ruda
Un nuovo tratto di pista ciclabile è stato ufficialmente inaugurato, migliorando la viabilità sostenibile tra il Cimitero di Saciletto e Alture di Ruda. Questo intervento rappresenta un ulteriore passo avanti nella promozione della mobilità dolce e nella valorizzazione del territorio.La nuova infrastruttura, lunga circa 440 metri, è stata realizzata con una pavimentazione in asfalto e presenta due corsie di marcia, garantendo così maggiore sicurezza per ciclisti e pedoni. Con una larghezza di 3,16 metri, la pista consente una circolazione agevole e fluida, favorendo il transito sia per chi utilizza la bicicletta per spostamenti quotidiani sia per gli amanti del cicloturismo. Un investimento per la mobilità sostenibile Per la realizzazione dell’opera sono stati investiti 276.000 euro, un impegno economico significativo per migliorare le infrastrutture locali e incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto ecologico e salutare. La nuova pista si inserisce in un più ampio progetto di sviluppo della rete ciclabile della zona, volto a rendere il territorio sempre più accessibile e vivibile per residenti e turisti. Benefici per la comunità L’apertura della ciclabile rappresenta un valore aggiunto per la sicurezza stradale, permettendo ai ciclisti di evitare il traffico automobilistico lungo le strade principali. Inoltre, il nuovo collegamento favorisce una maggiore fruibilità delle aree verdi circostanti, incentivando attività all’aria aperta e promuovendo uno stile di vita più sostenibile.Con questa nuova infrastruttura, il Comune di Ruda dimostra il suo impegno nella promozione di soluzioni di mobilità alternativa, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento e Continua a leggere
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