fbpx

Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

Scopri tutti gli articoli sul cicloturismo

Ultimi Articoli

Rimani in contatto

Seguici sui social

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi fa

    Viaggio Cicloturistico alla Scoperta dei Paesi Baltici   I Paesi Baltici  offrono un’esperienza cicloturistica unica, caratterizzata da paesaggi mozzafiato, città storiche e una cultura affascinante. Questo viaggio su due ruote attraverso i Baltici promette un’avventura indimenticabile tra natura incontaminata e testimonianze storiche. Perché Scegliere i Paesi Baltici per il Cicloturismo I Paesi Baltici sono ideali per il cicloturismo grazie a diverse ragioni: – Terreno Variegato: La varietà del terreno, che spazia dalle coste frastagliate del Mar Baltico alle colline boscose e pianure sconfinate, rende ogni tappa interessante. -Strutture per Ciclisti: Sono numerosi i percorsi ciclabili ben segnalati, con una crescente rete di piste ciclabili e infrastrutture dedicate. -Accoglienza e Ospitalità: La gente del posto è generalmente molto accogliente con i ciclisti, e si possono trovare facilmente strutture ricettive bike-friendly. L’Itinerario Ideale 1. Tallinn, Estonia Inizia il viaggio dalla capitale estone, Tallinn. Questa città medievale, con il suo centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è un vero gioiello. Dedica almeno un giorno a esplorare la città vecchia, con le sue stradine acciottolate, torri e chiese antiche. Tallinn – Lahemaa National Park (circa 70 km) Il Parco Nazionale di Lahemaa offre una vista spettacolare sulla natura estone, tra foreste, paludi e coste rocciose. È possibile fare escursioni a piedi o esplorare antiche tenute e villaggi di pescatori. 2. Riga, Lettonia Proseguendo verso sud, attraversa la costa del Golfo di Riga, entrando in Lettonia. La capitale, Riga, è famosa per la sua architettura Art Nouveau e il vivace centro storico. Pärnu (Estonia) – Riga (Lettonia) (circa 180 km) Lungo questo tratto, potrai fare tappa a Pärnu, una località balneare molto popolare, prima di raggiungere Riga. Assicurati di visitare il Mercato Centrale di Riga, uno dei più grandi mercati d’Europa. 3. Kaunas, Lituania Attraversando il confine con la Lituania, dirigiti verso Kaunas. Questa città, seconda solo a Vilnius, è ricca di storia e cultura. Riga – Bauska (Lettonia) – Kaunas (Lituania) (circa 220 km) Lungo la strada, fermati a Bauska per visitare il castello medievale. A Kaunas, esplora il centro storico e il castello di Kaunas. 4. Vilnius, Lituania La tappa finale è la capitale lituana, Vilnius, con il suo affascinante centro storico barocco, anch’esso Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Kaunas – Vilnius (circa 100 km) L’ultimo tratto porta a Vilnius, dove potrai concludere il viaggio con una visita alla Cattedrale, alla Torre di Gediminas e al quartiere artistico di Užupis. Consigli Pratici per il Viaggio -Preparazione Fisica: Anche se il percorso è adatto a tutti i livelli di esperienza, è consigliabile una buona preparazione fisica, dato che alcune tratte possono essere impegnative. -Attrezzatura: Una buona bici da turismo, abbigliamento tecnico adatto e un kit di riparazione sono essenziali. Non dimenticare un GPS o mappe dettagliate. -Sicurezza: Indossa sempre il casco e rispetta le norme stradali locali. In molte zone rurali, il traffico è minimo, ma nelle città presta particolare attenzione. – Clima: I mesi estivi, da giugno a settembre, sono i migliori per il cicloturismo nei Paesi Baltici, grazie al clima mite e alle lunghe giornate di luce. – Cibo e Alloggio: Approfitta della cucina locale e soggiorna in guesthouse, agriturismi o campeggi che spesso offrono servizi specifici per ciclisti.   Un viaggio cicloturistico nei Paesi Baltici è un’avventura che combina la bellezza naturale con una ricca storia e cultura. Ogni pedalata offre nuove scoperte, dai centri storici medievali alle coste selvagge, dalle foreste lussureggianti ai villaggi pittoreschi. Con una buona preparazione e lo spirito di avventura, questa esperienza su due ruote nei Baltici ti regale Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi fa

    Gli Oggetti Indispensabili per il Cicloturismo: Cosa Portare Sempre con Sé Il cicloturismo è un’esperienza unica che combina avventura, libertà e contatto diretto con la natura. Che tu stia pianificando un viaggio di pochi giorni o una lunga avventura, è fondamentale essere ben preparati. Ecco una lista di oggetti indispensabili da portare sempre con sé durante un viaggio di cicloturismo. 1.Casco da Bicicletta La sicurezza è la priorità assoluta. Un buon casco da bicicletta, adeguatamente certificato e ben adattato alla tua testa, è indispensabile per proteggerti in caso di cadute o incidenti. 2. Kit di Riparazione Un kit di riparazione completo è essenziale per affrontare imprevisti tecnici. Dovrebbe includere: -Camera d’aria di ricambio: In caso di foratura, è importante avere almeno una camera d’aria di scorta. -Toppe e mastice : Per riparare piccole forature. -Leve per copertoni: Utili per rimuovere il copertone dalla ruota. -Mini pompa: Leggera e compatta, per gonfiare le gomme in caso di bisogno. -Attrezzi multiuso: Chiavi a brugola, cacciaviti e chiavi inglesi in formato compatto per qualsiasi necessità di riparazione. 3. Kit di Primo Soccorso Un piccolo kit di primo soccorso può fare la differenza in caso di piccoli incidenti. Dovrebbe contenere: – Cerotti di varie dimensioni. – Garze sterili. – Disinfettante. – Bende elastiche. – Pinzette. – Antidolorifici e farmaci di base. 4. Abbigliamento Adeguato Vestirsi a strati è la chiave per affrontare diverse condizioni climatiche. Porta con te: -Giacca impermeabile: Leggera e comprimibile, per proteggerti dalla pioggia. -Magliette traspiranti: Evitano l’accumulo di sudore e mantengono il corpo asciutto. -Pantaloncini da ciclismo imbottiti: Per il massimo comfort durante le lunghe pedalate. -Guanti da ciclismo: Per proteggere le mani e migliorare la presa. -Abbigliamento termico: Se prevedi di pedalare in condizioni fredde. 5. Navigazione e Comunicazione -GPS o Smartphone con mappe offline: Essenziale per la navigazione, specialmente in aree remote. -Power bank: Per mantenere i dispositivi carichi. -Porta cellulare impermeabile: Protegge il tuo smartphone dalla pioggia. 6.Idratazione e Nutrizione -Borracce d’acqua: Almeno due, per mantenerti idratato. -Snack energetici: Barrette energetiche, frutta secca, e gel per un rapido apporto di energia. 7. Luci e Riflettori -Luce anteriore e posteriore: Essenziali per la visibilità durante le ore di buio o in condizioni di scarsa illuminazione. -Riflettori: Da applicare sulla bicicletta e sui vestiti per aumentare la visibilità. 8.Bagagli e Stoccaggio -Borse da bicicletta: Resistente all’acqua, per trasportare i tuoi effetti personali. -Zaino leggero: Per le escursioni giornaliere lontano dalla bicicletta. 9.Documenti e Denaro -Documenti d’identità: Passaporto, patente, tessera sanitaria. -Denaro contante e carte di credito: Per qualsiasi necessità finanziaria. -Assicurazione di viaggio: Polizza che copre incidenti e imprevisti. Prepararsi adeguatamente per un viaggio di cicloturismo significa poter affrontare qualsiasi situazione con sicurezza e serenità. Portando con te questi oggetti essenziali, sarai pronto a goderti al massimo la tua avventura su due ruote, esplo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi fa

    Percorso cicloturistico di 60 Chilometri: La Clusaz – Le Grand-Bornand – Cluses Il percorso in bicicletta che va da La Clusaz a Cluses, passando per Le Grand-Bornand, è un’esperienza straordinaria che combina la bellezza dei paesaggi alpini con la sfida di alcune delle salite più iconiche della regione. Con una lunghezza di circa 60 chilometri, questo itinerario è perfetto per i ciclisti intermedi e avanzati che cercano una giornata di pedalata immersa nella natura e nella storia del ciclismo. Punto di Partenza: La Clusaz La Clusaz, una pittoresca località sciistica situata nel cuore delle Alpi Francesi, è il punto di partenza ideale per questo tour. Conosciuta per i suoi paesaggi mozzafiato e le sue eccellenti strutture per gli sport invernali, in estate si trasforma in un paradiso per i ciclisti. Prima di partire, è consigliabile fare colazione in uno dei tanti caffè del villaggio, godendo dell’atmosfera rilassata e delle vedute sulle montagne circostanti. Prima Tappa: La Clusaz a Le Grand-Bornand La prima parte del percorso ti porterà da La Clusaz a Le Grand-Bornand, attraversando il Col de la Colombière. Questa salita è una delle più famose della regione, spesso presente nelle tappe del Tour de France. Il Col de la Colombière, con i suoi 1.618 metri di altitudine, offre una sfida significativa ma anche ricompense spettacolari in termini di vedute panoramiche. La salita è lunga circa 16 chilometri con una pendenza media del 6,8%. Lungo la strada, sarai circondato da paesaggi alpini incontaminati, con prati verdi, ruscelli scintillanti e maestose cime montuose. Una volta raggiunto il passo, puoi prenderti un momento per riposare e ammirare la vista, prima di goderti la discesa verso Le Grand-Bornand. Seconda Tappa: Le Grand-Bornand a Cluses Da Le Grand-Bornand, il percorso continua verso Cluses. Questa sezione del tragitto è meno impegnativa in termini di altitudine, ma non meno affascinante. Pedalando attraverso vallate verdi e piccoli villaggi alpini, avrai l’opportunità di scoprire la cultura locale e la gastronomia della regione. Durante il percorso, potresti voler fare una sosta a Bonneville, una cittadina storica con un ricco patrimonio culturale. Qui, puoi esplorare il centro storico, visitare il castello di Bonneville e magari assaporare qualche specialità locale in uno dei ristoranti del luogo. Arrivo a Cluses L’ultima parte del percorso ti porta a Cluses, una cittadina situata nella valle dell’Arve, conosciuta per la sua industria dell’orologeria. L’arrivo a Cluses segna la conclusione di un’avventura ciclistica ricca di emozioni e paesaggi indimenticabili. Cluses offre numerose opportunità per rilassarsi dopo la lunga pedalata. Puoi passeggiare lungo il fiume Arve, visitare il museo dell’orologio o semplicemente rilassarti in uno dei bar locali, riflettendo sulla tua giornata di ciclismo attraverso le Alpi. In conclusione,il Il percorso in bicicletta da La Clusaz a Cluses, passando per Le Grand-Bornand, è una vera gemma per gli amanti del ciclismo. Con i suoi 60 chilometri di paesaggi spettacolari, salite storiche e affascinanti villaggi alpini, offre un’esperienza ind Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa

    Percorso Ciclistico di 51 Km: Da Ceva al Colle di Nava Esplorare le bellezze delle Alpi Liguri in bicicletta è un’esperienza unica, e il percorso di 51 chilometri da Ceva al Colle di Nava offre un’avventura memorabile attraverso paesaggi mozzafiato e borghi incantevoli. Questo itinerario è perfetto per ciclisti di medio livello, combinando tratti pianeggianti con salite impegnative. Ecco una guida dettagliata per affrontare questo affascinante tragitto. Partenza: Ceva Il viaggio inizia nella storica città di Ceva, situata nella provincia di Cuneo. Con le sue antiche mura e il pittoresco centro storico, Ceva offre un’ottima opportunità per un breve tour prima di salire in sella. Assicurati di visitare il Castello di Ceva e la Chiesa di San Giovanni Battista prima di partire. Da Ceva a Bagnasco Lasciata Ceva, si pedala verso sud in direzione di Bagnasco. Questo tratto di circa 12 chilometri è relativamente pianeggiante e attraversa la verde campagna piemontese. Bagnasco, con le sue stradine tranquille e l’atmosfera rilassata, è un ottimo posto per una breve pausa. Potrai ammirare il ponte medievale sul fiume Tanaro e la Chiesa di San Giorgio. Da Bagnasco a Garessio Proseguendo il percorso, si giunge a Garessio dopo circa 11 chilometri. Qui, la strada inizia a salire leggermente mentre ci si avvicina alle montagne. Garessio è un borgo affascinante, noto per le sue acque termali e il centro storico ben conservato. Prenditi del tempo per esplorare le vie acciottolate, visitare la Chiesa di San Giovanni Battista e rinfrescarti alle sorgenti termali. Da Garessio a Ormea La tappa successiva, Garessio-Ormea, è lunga circa 10 chilometri e rappresenta una sfida più impegnativa con alcune salite considerevoli. Ormea, incastonata tra le montagne, offre un panorama spettacolare e numerose attrazioni culturali. Tra queste, il Museo Etnografico dell’Alta Val Tanaro e le pittoresche case in pietra del centro storico. Da Ormea al Colle di Nava L’ultimo tratto del percorso è il più impegnativo, con una salita continua di circa 18 chilometri fino al Colle di Nava. Questa salita mette alla prova la resistenza dei ciclisti, ma la ricompensa è impagabile. Il Colle di Nava, a 934 metri sul livello del mare, offre viste mozzafiato sulle Alpi Liguri e un senso di realizzazione personale. Qui, puoi goderti il panorama, rifocillarti e riflettere sul magnifico viaggio appena concluso. Il percorso da Ceva al Colle di Nava è un’avventura ciclistica indimenticabile che attraversa alcune delle zone più belle del Piemonte e della Liguria. Con la sua combinazione di sfide fisiche e bellezze naturali, questo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa

    I Benefici della Bicicletta nella Prevenzione dei Tumori La prevenzione dei tumori rappresenta una delle sfide più importanti per la salute pubblica globale. Tra le molte strategie preventive, l’attività fisica regolare emerge come una componente cruciale. Tra le varie forme di esercizio, l’uso della bicicletta si distingue per la sua accessibilità, sostenibilità e impatto positivo sulla salute. Questo articolo esamina i benefici della bicicletta nella prevenzione dei tumori, supportato da evidenze scientifiche. Attività Fisica e Riduzione del Rischio di Tumori Numerosi studi hanno dimostrato che l’attività fisica regolare può ridurre significativamente il rischio di sviluppare vari tipi di tumore, tra cui il cancro al seno, al colon e all’endometrio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda almeno 150 minuti di attività fisica moderata o 75 minuti di attività vigorosa ogni settimana per gli adulti. Andare in bicicletta, sia per spostamenti quotidiani che per attività ricreative, può contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di questi obiettivi. Benefici Specifici della Bicicletta 1.Miglioramento del Metabolismo e Controllo del Peso: Andare in bicicletta aumenta il metabolismo e aiuta a mantenere un peso corporeo sano, fattore cruciale nella prevenzione dei tumori. L’obesità è infatti correlata a un aumento del rischio di diversi tipi di cancro. La bicicletta permette di bruciare calorie in modo efficiente, contribuendo al mantenimento del peso ideale. 2.Regolazione degli Ormoni: L’attività fisica regolare, come il ciclismo, aiuta a regolare i livelli di ormoni come estrogeni e insulina. Livelli elevati di questi ormoni sono stati associati a un maggiore rischio di sviluppare tumori come il cancro al seno e al colon. Pedalare regolarmente contribuisce a mantenere gli ormoni in equilibrio. 3.Riduzione dell’Infiammazione: L’infiammazione cronica è un fattore di rischio per lo sviluppo del cancro. L’attività fisica, inclusa la bicicletta, aiuta a ridurre i livelli di infiammazione nel corpo. Questo effetto anti-infiammatorio è mediato da un miglioramento del sistema immunitario e dalla riduzione dello stress ossidativo. 4.Supporto al Sistema Immunitario: La bicicletta migliora la circolazione sanguigna e la funzione cardiaca, fattori che contribuiscono al potenziamento del sistema immunitario. Un sistema immunitario forte è essenziale per la prevenzione dei tumori, in quanto aiuta a identificare e distruggere le cellule cancerogene prima che possano proliferare. Bicicletta e Benessere Generale Oltre ai benefici specifici nella prevenzione dei tumori, andare in bicicletta apporta numerosi vantaggi al benessere generale. Tra questi, miglioramenti nella salute mentale grazie alla riduzione dello stress e dell’ansia, e un incremento della qualità del sonno. Questi effetti positivi indiretti contribuiscono ulteriormente alla prevenzione delle malattie croniche, inclusi i tumori. L’utilizzo della bicicletta come forma di esercizio regolare rappresenta una strategia efficace e sostenibile nella prevenzione dei tumori. I benefici derivanti dal ciclismo includono il controllo del peso, la regolazione ormonale, la riduzione dell’infiammazione e il supporto al sistema immunitario. Promuovere l’uso della bicicletta, sia a livello individuale che comunitario, può quindi contribuire significativamente alla riduzione del rischio di tumori e al miglioramento della salute pubblica complessiva. Investire in infrastrutture ciclabili e sensibilizzare la popolazione sui benefici del ciclismo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa

    Firenze , inaugurata una nuova ciclabile Inaugurata una nuova via verde che collega Prato a Firenze: i primi due chilometri di un progetto ambizioso di 14 chilometri di pista ciclopedonale sono ora aperti al pubblico. Questo percorso attraversa la Piana Fiorentina, toccando i comuni di Campi Bisenzio, Calenzano e Sesto Fiorentino. Il tratto appena inaugurato inizia dal piazzale del Museo e si allunga fino al percorso esistente lungo il fiume Bisenzio. La pista, larga 4 metri, è suddivisa in due corsie per agevolare il traffico ciclistico in entrambe le direzioni. È dotata di un moderno sistema di illuminazione e incorniciata da siepi e alberi per armonizzarsi con il paesaggio circostante. Questo nuovo percorso si estende per due chilometri. A est, si integra con Campi Bisenzio grazie a un elegante ponte ciclabile in legno che attraversa il Bisenzio. Verso ovest, si connette al Polo Museale di Arte Contemporanea, creando un affascinante dialogo tra natura e cultura. Inoltre, è prevista la costruzione di un ponte aereo che, partendo dall’argine del Bisenzio, supererà via Ferrucci per concludersi nei pressi dell’autostrada. Il finanziamento per il tratto pratese, pari a circa 1 milione e 770 mila euro, è stato coperto per l’80% dalla Regione Toscana grazie al Fondo euro Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa

    Alla Scoperta del Percorso in Bicicletta da Calizzano a Osiglia passando per il Colle del Melogno Se sei un appassionato di ciclismo e desideri un percorso che unisca natura, storia e panorami mozzafiato, il tragitto da Calizzano a Osiglia attraverso il Colle del Melogno è perfetto per te. Questo itinerario di 31 chilometri offre un’avventura unica, attraversando foreste rigogliose e raggiungendo uno dei punti più panoramici della Liguria. Partenza: Calizzano Il viaggio inizia a Calizzano, un affascinante paese nelle Alpi Liguri, rinomato per le sue foreste di faggi e castagni. Salita al Colle del Melogno Partendo dal centro di Calizzano, imbocca la strada provinciale SP490 che ti porterà verso il Colle del Melogno. La salita, sebbene impegnativa, è graduale e attraversa paesaggi spettacolari. La strada si snoda attraverso fitte foreste di faggi, offrendo ombra e freschezza durante i mesi più caldi. Lungo il tragitto, incontrerai diversi punti panoramici dove vale la pena fermarsi per ammirare la vista sulle vallate sottostanti. La salita è lunga circa 15 chilometri, ma la bellezza del paesaggio rende ogni pedalata un piacere. Il Colle del Melogno Raggiunto il Colle del Melogno, a un’altitudine di circa 1.027 metri, sarai ricompensato con una vista mozzafiato sulle Alpi Liguri e, nelle giornate più limpide, fino al Mar Ligure. Questo è il punto perfetto per una pausa, per riprendere fiato e goderti uno spuntino. Qui si trova anche l’antico Forte Centrale, una struttura militare risalente al XIX secolo che aggiunge un tocco di storia alla tua escursione. Puoi esplorare i dintorni del forte e ammirare le strutture storiche che testimoniano l’importanza strategica di questo passo. Discesa verso Osiglia Dal Colle del Melogno, inizia la discesa verso Osiglia. Questo tratto è particolarmente piacevole e panoramico, con la strada che si snoda attraverso paesaggi collinari e boschi. La discesa offre numerose curve che rendono il percorso divertente e dinamico. Lungo la strada, incontrerai diverse aree dove potrai fermarti per scattare foto o semplicemente goderti il panorama. La varietà del paesaggio, dai boschi alle viste aperte sulle vallate, rende questa parte del percorso davvero speciale. #Arrivo: Osiglia Il tragitto termina a Osiglia, un piccolo comune conosciuto per il suo lago, un’attrazione naturale incantevole. Il lago di Osiglia è perfetto per rilassarsi dopo il viaggio, con la possibilità di fare un picnic sulle sue rive o, durante la stagione estiva, un rinfrescante bagno nelle sue acque limpide. Osiglia offre anche altre attrazioni, come la Chiesa di San Bartolomeo e il ponte romano, che meritano una visita. I ristoranti locali ti accoglieranno con piatti tipici della cucina ligure, ottimi per recuperare le energie dopo l’escursione. In conclusione, il percorso in bicicletta da Calizzano a Osiglia attraverso il Colle del Melogno è un’esperienza indimenticabile. Offre una combinazione perfetta di sfida spo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa

    La Grande Traversée in Bicicletta: Un Viaggio di Straordinaria Bellezza in Corsica La Corsica, nota come “l’Isola della Bellezza,” è una destinazione da sogno per gli appassionati di cicloturismo. Tra le sue numerose meraviglie naturali e culturali, La Grande Traversée si distingue come un itinerario di straordinaria bellezza che attraversa l’intera isola, offrendo un’esperienza unica e indimenticabile per chi ama esplorare su due ruote. Un’Isola di Contrasti La Corsica è un’isola di contrasti mozzafiato: dalle spiagge sabbiose e acque cristalline della costa alle montagne impervie e foreste dense dell’interno. Questo mix unico di paesaggi rende La Grande Traversée un percorso eccezionale per i cicloturisti, con la possibilità di esplorare ambienti molto diversi in un’unica avventura. Il Percorso La Grande Traversée inizia nella città di Bastia, situata nella parte nord-orientale dell’isola, e si snoda verso sud-ovest fino a Bonifacio, la città fortificata che sorge su imponenti scogliere calcaree. Il percorso copre circa 600 chilometri e attraversa alcune delle zone più belle e meno conosciute della Corsica. Tra i punti salienti del viaggio in bicicletta vi sono: 1. Cap Corse: Un promontorio selvaggio e affascinante con viste spettacolari sul mare e piccoli villaggi pittoreschi. 2. La Balagne: Una regione conosciuta per i suoi paesaggi collinari e le città storiche come Calvi e L’Île-Rousse. 3. Il Parco Naturale Regionale della Corsica: Qui i cicloturisti possono ammirare le maestose montagne e le foreste lussureggianti, nonché incontrare la fauna locale. 4. Ajaccio: La città natale di Napoleone Bonaparte, ricca di storia e cultura. 5. Le Bocche di Bonifacio: Le spettacolari scogliere che segnano la fine del percorso, con viste mozzafiato sul Mar Mediterraneo. La preparazione Affrontare La Grande Traversée richiede una buona preparazione fisica e logistica. È consigliabile avere una bicicletta da turismo robusta e ben equipaggiata, con pneumatici adatti ai diversi tipi di terreno che si incontreranno. Anche se ci sono numerosi punti di ristoro e alloggio lungo il percorso, è essenziale portare con sé attrezzature di base per le riparazioni e una scorta di acqua e cibo, soprattutto nelle zone più remote. La Corsica offre diverse opzioni di alloggio, dai campeggi agli hotel di charme, passando per bed & breakfast e agriturismi. Pianificare in anticipo le tappe e le soste notturne è fondamentale per godersi al meglio l’esperienza senza imprevisti. Un’Esperienza Indimenticabile La Grande Traversée della Corsica è molto più di un semplice viaggio in bicicletta; è un’immersione completa nella natura incontaminata, nella cultura e nella storia di questa straordinaria isola. Ogni tappa del percorso offre nuove scoperte, dalle tradizioni locali alla gastronomia tipica, rendendo ogni giorno un’avventura unica. Percorrere la Corsica in bicicletta permette di vivere l’isola in modo autentico e sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e favorendo un contatto diretto con le comunità locali. Per chi cerca una sfida fisica unita a una profonda connessione con la natura, La Grande Traversée è l’avventura perfetta. In conclusione,la Grande Traversée di Corsica rappresenta una delle migliori esperienze di cicloturismo in Europa. Con i suoi paesaggi vari e spettacolari, la ricchezza culturale e la calda ospitalità dei suoi abitanti, questo itinerario offre un viaggio di straordinaria bellezza che rimarrà impresso nei cuori di chi ha la fortuna di percorrerlo. Se siete alla r Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa

    San Cesario, progettata una nuova ciclabile urbana Nei giorni scorsi, la Giunta Comunale di San Cesario ha approvato il progetto definitivo per la costruzione della nuova pista ciclabile che unirà San Cesario, Altolà e Spilamberto. Questo nuovo tratto si snoderà da via Barca, appena fuori San Cesario, fino a via Roversi, punto di raccordo con la ciclabile esistente che porta a Spilamberto. L’opera, del costo complessivo di circa un milione di euro, sarà quasi interamente finanziata attraverso il Piano Attività Estrattive, senza gravare sul bilancio comunale. La pista ciclabile, lunga circa 2,2 chilometri e interamente asfaltata, si connetterà direttamente al tratto esistente in via Roversi. Il percorso seguirà la SP14 con un tracciato protetto sul lato ovest fino alla curva di via Bergonzini, per poi spostarsi più all’interno mantenendo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa

    Un Viaggio in Bicicletta tra le Dolomiti: 50 km di Emozioni Pure Amanti del cicloturismo, è giunto il momento di prepararsi per un’esperienza che rimarrà impressa nei vostri ricordi. Il nostro itinerario ciclistico di 50 km si snoda attraverso scenari da cartolina delle Alpi italiane, offrendo un’avventura che tocca l’anima e mette alla prova il corpo. Da Arabba al Passo Pordoi, dal Passo Sella al Passo Gardena, da Colfosco a Corvara, fino al Passo Campolongo, ogni pedalata è un passo verso l’infinito. Arabba: Dove l’Avventura Prende Vita Il nostro viaggio inizia nel sereno villaggio di Arabba, avvolto dalle maestose montagne. Situato a 1602 metri sopra il livello del mare, Arabba rappresenta il punto di partenza ideale. Mentre i primi raggi del sole accarezzano le vette delle Dolomiti, ci si prepara per un giorno che promette di essere memorabile. Dopo aver gustato una colazione energizzante in uno dei caffè locali, siamo pronti a metterci in sella. La Conquista del Passo Pordoi: Una Salita Epica Dopo aver lasciato Arabba, ci attende la mitica salita verso il Passo Pordoi. Questo passo, celebre tra gli appassionati del Giro d’Italia, si estende per 9 km con una pendenza media del 6%. Ad ogni curva si svelano panorami che tolgono il respiro, con le imponenti pareti delle Dolomiti che si ergono fieramente sotto un cielo cristallino. Raggiungere la vetta a 2239 metri è un trionfo dell’umano spirito di perseveranza. Il Passo Sella: Un Carosello di Emozioni La discesa dal Pordoi ci porta al Passo Sella, un angolo di paradiso terrestre per chi ama la montagna. A 2240 metri di altitudine, il Passo Sella è un balcone naturale su panorami mozzafiato del Gruppo del Sella e del Sassolungo. Ogni tornante è una scoperta, ogni pedalata un incremento dell’euforia. Il Passo Gardena: Tra Adrenalina e Meraviglia Proseguendo dal Passo Sella, ci immergiamo nella discesa verso il Passo Gardena, situato a 2136 metri. Il percorso si snoda attraverso prati verdi e formazioni rocciose maestose, offrendo un’esperienza unica dove adrenalina e bellezza si fondono. Le Dolomiti si rivelano in tutta la loro grandiosità, invitando a pause fotografiche in questo scenario da sogno. Colfosco e Corvara: L’Anima della Val Badia Arriviamo a Colfosco, un incantevole villaggio alpino, seguito da Corvara, l’anima pulsante della Val Badia. Queste località sono rinomate per la calorosa ospitalità e la squisita cucina locale. Qui, ci si concede una meritata pausa, deliziandosi con piatti tradizionali come i canederli o lo strudel di mele, in un’atmosfera che celebra le tradizioni locali. Passo Campolongo: L’Ultima Prova Rinvigoriti, affrontiamo la salita verso il Passo Campolongo. Sebbene meno ardua delle precedenti, la salita a 1875 metri non è meno incantevole. Il paesaggio continua a stupire, premiando l’ultimo sforzo con una vista panoramica sulle valli che si estendono a perdita d’occhio. Il Ritorno ad Arabba: La Consacrazione dell’Impresa La discesa dal Passo Campolongo ci riporta al punto di partenza, Arabba. Dopo aver percorso 50 km di pura emozione, l’arrivo segna il culmine di un’avventura straordinaria. La qualità delle strade, i panorami ininterrotti e la sfida continua fanno di questo itinerario un gioiello nascosto tra le Dolomiti. Questo viaggio non è solo una prova di resistenza, ma un’immersione totale nella bellezza naturale e nella cultura unica di questa regione. Ogni chilometro è Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa

    Scoprire le Alpi in Bicicletta: Da Vinadio al Colle della Maddalena Le Alpi offrono alcuni dei percorsi ciclistici più affascinanti d’Europa, e uno dei tragitti più spettacolari è senza dubbio il percorso da Vinadio al Colle della Maddalena. Questo itinerario di 34 chilometri promette panorami mozzafiato, sfide fisiche e un’esperienza unica immersi nella natura. Partenza: Vinadio Vinadio, situata nella Valle Stura di Demonte, è un punto di partenza ideale. Questo piccolo comune piemontese è famoso per le sue terme e per il Forte Albertino, una fortezza del XIX secolo che domina il paesaggio. Prima di iniziare il viaggio, vale la pena esplorare un po’ Vinadio e godersi una colazione energizzante in uno dei caffè locali. La pedalata prende il via sulla SS21, strada famosa per la sua manutenzione impeccabile e i paesaggi da cartolina. Lasciando Vinadio, si inizia a guadagnare quota, incontrando lungo il cammino villaggi incantevoli come Sambuco e Pietraporzio. La prima sosta: Sambuco A circa 10 chilometri da Vinadio, si arriva a Sambuco. Questo piccolo villaggio, con le sue case in pietra e i vicoli stretti, è perfetto per una breve sosta. Si può ricaricare le energie con una bevanda calda e uno snack, magari ammirando il panorama circostante. La seconda sosta: Pietraporzio Proseguendo per altri 8 chilometri, si raggiunge Pietraporzio. Qui, la valle si apre in una vista panoramica che lascia senza fiato. È un buon punto per fare una pausa più lunga e magari visitare il piccolo centro storico o riempire le borracce con l’acqua fresca delle fontane di montagna. La Salita Finale Dopo Pietraporzio, la strada inizia a farsi più impegnativa. Gli ultimi 16 chilometri verso il Colle della Maddalena richiedono resistenza e determinazione. La pendenza aumenta e le curve si fanno più strette, ma la bellezza del paesaggio alpino ripaga ogni sforzo. Arrivo: Colle della Maddalena Arrivare al Colle della Maddalena, a 1996 metri di altitudine, è un’esperienza indescrivibile. La vista che si apre sulle Alpi francesi e italiane è semplicemente spettacolare. Questo passo, noto anche come Col de Larche in francese, è un punto di confine tra Italia e Francia e offre uno scenario perfetto per rilassarsi dopo la salita. Durante i mesi estivi, si possono incontrare anche altri ciclisti e motociclisti, tutti lì per godere della magnificenza delle Alpi. Il percorso da Vinadio al Colle della Maddalena è un’avventura indimenticabile che ogni appassionato di ciclismo dovrebbe provare almeno una volta. Lungo i 34 chilometri di strada, la combinazione di sfida fisica e bellezza naturale rende questo itinerario uno dei più affascinanti dell’intero arco alpino. Se sei alla ricerca di un’esperienza che Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa

    Nuova Via Poderale tra le Valli del Lys e d’Ayas: Unione tra Montagne e Cultura Nel cuore delle Alpi, un nuovo progetto di via poderale promette di unire le pittoresche valli del Lys e d’Ayas. Presentato recentemente presso la Sport Haus di Gressoney-Saint-Jean, il progetto prevede la creazione di un percorso che collegherà la stazione finale della seggiovia Weissmatten a Gressoney con la località di Estoul a Brusson, attraversando il Colle Ranzola. L’evento ha visto la partecipazione di circa 150 persone, dimostrando un forte interesse sia per le potenzialità turistiche che per i benefici in termini di accesso agli alpeggi e di sostegno all’agricoltura alpina. Il percorso proposto, ancora in fase di definizione, si estenderebbe per 6 km lungo strade poderali esistenti e nuovi tratti da costruire, con muri a secco per garantirne la stabilità. Con una larghezza di tre metri e una pendenza che varia dal 2% al 10%, il sentiero si snoderebbe tra i 2000 e i 2170 metri di altitudine. Per mantenere i finanziamenti già allocati, pari a quasi 3 milioni di euro dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, il primo lotto del progetto dovrà essere completato entro agosto 2026. Il costo totale dell’iniziativa è stimato in 4,7 milioni di euro. La parte non coperta dai finanziamenti, che ammonta a 1,7 milioni di euro, sarà finanziata dalla regione. Durante l’incontro, i cittadini hanno avuto l’opportunità di porre domande e esprimere perplessità, in particolare riguardo l’utilità del percorso in relazione ai Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa

    Emozioni su Due Ruote nel Cuore del Chianti Quando si parla di Chianti Classico, la mente vola subito ai calici di vino rosso, alle degustazioni in cantina, ai brindisi sotto le stelle. Ma c’è un modo ancora più intenso e autentico per scoprire questa terra: il cicloturismo. Il Tour del Chianti Classico è un itinerario di 185 km che si snoda tra le colline toscane, un’avventura che promette di essere tanto sfidante quanto ricca di soddisfazioni. La Partenza: Firenze, Museo a Cielo Aperto Il nostro viaggio in bicicletta inizia a Firenze, gioiello rinascimentale e museo a cielo aperto. Lasciarsi alle spalle il Duomo e Ponte Vecchio pedalando verso i Colli Fiorentini è un’esperienza che fa battere forte il cuore. Le strade si fanno via via più tranquille, e il paesaggio cambia, regalando scorci di campagna che sembrano dipinti. Tavernelle Val di Pesa: Dove la Storia Incontra la Natura Attraverso sentieri immersi nel verde, si raggiunge Tavernelle Val di Pesa. Qui, ogni pedalata è un incontro con la storia: ville signorili e chiese antiche narrano secoli di arte e cultura. La Val d’Elsa si apre poi davanti a noi, con i suoi vigneti che si perdono all’orizzonte, un invito a rallentare e respirare la bellezza. Il Cuore Pulsante del Chianti Il cuore pulsante del Chianti Classico batte forte tra i filari di vite. L’Abbazia di Badia a Passignano attende i ciclisti per un momento di riflessione, circondata da silenzio e spiritualità. Riprendendo la nostra pedalata, si arriva a Panzano, dove il vino è poesia e la vista sui vigneti è un quadro che cambia con la luce del giorno. Sulle Orme dell’Eroica: Tra Castelli e Borghi Medievali Il percorso diventa un tuffo nel passato quando si incontrano le strade bianche dell’Eroica. È qui che si sente l’eco dei ciclisti di un tempo, con il castello di Brolio che si erge maestoso, custode di leggende e storie di cavalieri. Gaiole in Chianti accoglie i viandanti con la sua ospitalità genuina, pronta a raccontare il suo legame indissolubile con il ciclismo. Greve in Chianti: L’Ultima Gemma Prima del Ritorno Greve in Chianti è l’ultima gemma di questo viaggio. La sua piazza, le botteghe, i caffè sono l’ideale per una pausa ristoratrice prima di affrontare l’ultima tappa. Il ritorno a Firenze è un percorso inverso nel tempo, dove ogni colpo di pedale ci riporta alla modernità, ma con l’anima arricchita da un’esperienza senza eguali. Questo tour in bicicletta non è solo un test di resistenza, ma un viaggio nell’anima del Chianti, dove ogni curva svela una nuova storia, ogni salita è un’opportunità per superare i propri limiti, e ogni Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 2 settimane fa

    Il Progetto Autostradale Solare della Corea del Sud Nell’abbraccio tra tecnologia e ecologia, la Corea del Sud ha inaugurato un capitolo nuovo nella storia delle infrastrutture: una pista ciclabile che, incastonata al centro di un’arteria autostradale, si trasforma in una centrale elettrica solare. Questo corridoio di 32 chilometri, che si snoda tra Daejeon e Sejong, è un inno all’innovazione. Non è solo una via di fuga dalla frenesia urbana per i ciclisti, ma anche una fonte di energia rinnovabile che alimenta le necessità dell’autostrada stessa. Le barriere che fiancheggiano la pista ciclabile offrono la massima sicurezza ai viaggiatori su due ruote, mentre sopra di loro, un tetto di pannelli solari cattura la danza del sole. Questi pannelli, che si estendono per chilometri, non solo forniscono energia per l’illuminazione notturna e le stazioni di servizio, ma creano anche un riparo dal clima imprevedibile. Con la sua capacità di produrre oltre 2.200 MWh di energia all’anno, questa autostrada solare è una testimonianza vivente del potenziale delle energie pulite. È un passo avanti verso un futuro in cui le strade non saranno più solo percorsi da seguire, ma anche fonti di vita sostenibile. La Corea del Sud, con questo progetto, si pone come un faro di progresso, dimostrando che le infrastrutture possono essere più che semplici connessioni fisiche: possono essere arterie vitali che nutrono la soci Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 2 settimane fa

    Cicloturismo in Basilicata: Un Viaggio tra Storia e Natura Il cicloturismo è un modo meraviglioso per esplorare le bellezze nascoste dell’Italia, e l’itinerario che parte da Ginosa, al confine con la Puglia, e si snoda fino ai Sassi di Matera, è un percorso che incanta per la sua ricchezza storica e naturale. Da Ginosa a Montescaglioso: Tra Gravine e Spiritualità Il viaggio inizia a Ginosa, un borgo suggestivo che si affaccia su una gravina, testimone di un passato geologico affascinante. I primi 7 chilometri di percorso sono un invito a rilassarsi, con una discesa che permette di immergersi completamente nel paesaggio. Superato questo tratto, si incontra la prima sfida: una salita di circa 5 chilometri che conduce a Montescaglioso, noto come la “città dei monasteri”. Qui, l’Abbazia di San Michele Arcangelo si erge come un gioiello dell’architettura religiosa, con i suoi affreschi rinascimentali e chiostri che invitano alla contemplazione. Nel Cuore della Murgia: Il Parco delle Chiese Rupestri Lasciando Montescaglioso, il ciclista si trova immerso nella murgia, un altipiano calcareo dove la macchia mediterranea fa da cornice a un paesaggio modellato da millenni di interazione tra uomo e natura. Il Parco delle Chiese Rupestri offre scorci di un passato remoto, con cavità paleolitiche, villaggi neolitici e chiese rupestri che narrano storie di fede e di vita quotidiana. Arrivo a Matera: Un Patrimonio UNESCO da Scoprire L’ultima tappa del nostro viaggio in bicicletta è Matera, raggiungibile attraverso 6 chilometri di dolci salite. I Sassi di Matera, patrimonio UNESCO, sono un esempio straordinario di come l’uomo abbia saputo adattarsi e trasformare il paesaggio naturale in un’architettura unica. Sasso Caveoso e Sasso Barisano sono quartieri antichi che si sviluppano attorno a grotte naturali, testimoni di una storia che continua a stupire e ispirare. Questo itinerario cicloturistico è un’esperienza che va oltre la semplice attività fisica; è un viaggio attraverso il tempo, un’occasione per connettersi con la storia e la natura in modo intimo e personale. Ogni pedalata è un passo indietro nel tempo, ogni sosta un’opportunità per ammirare la bellezza d Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 2 settimane fa

    Un Cittadino Recupera la Bicicletta Rubata Grazie al GPS Un cittadino, dopo aver subito il furto della sua bicicletta, non si è perso d’animo e, armato di tecnologia GPS, è riuscito a localizzarla a breve distanza dalla sua abitazione. Non appena ha avvistato una pattuglia della Polizia locale, ha prontamente fornito una fotografia del mezzo e spiegato la situazione. Gli agenti, efficienti e pronti all’azione, hanno recuperato la bicicletta e l’hanno restituita al suo felice proprietario, mentre l’individuo che ne faceva uso senza averne il diritto è stato denunciato. Un lieto fine che sottolinea l’importanza della tecnologia e del supporto de Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 2 settimane fa

    Pedalando da Ostuni ad Alberobello Assolutamente! Ecco una versione più coinvolgente dell’articolo, perfetta per un Immaginate di pedalare su una strada che si snoda tra il verde della campagna pugliese, con il sole che accarezza la pelle e il vento che gioca tra i capelli. Questo è l’itinerario ciclabile da Ostuni ad Alberobello, un percorso di 33 chilometri che sembra uscito da un sogno. Ostuni: La Tela di un Pittore La nostra avventura inizia a Ostuni, la città che sembra dipinta da un artista innamorato del bianco. Le sue case, come gocce di latte versate su una collina, sono il preludio perfetto a un viaggio che promette meraviglie. Prima di salire in sella, concedetevi un assaggio di focaccia ostunese, un segreto culinario che vi darà la spinta giusta per cominciare il viaggio. Cisternino: Un Sorriso tra i Vicoli Mentre le ruote girano, vi ritroverete a Cisternino, un borgo che vi accoglie con un sorriso. Qui, tra un vicolo e l’altro, potrete fermarvi per una granita che rinfresca il cuore e per un piatto di orecchiette che sa di casa e di tradizione. Locorotondo: Un Carosello di Fiori E poi c’è Locorotondo, un nome che danza sulla lingua come i suoi gerani sui balconi. Questo borgo è un carosello di fiori e di cummerse, le tipiche abitazioni con tetti a punta che sembrano fatte per incorniciare il cielo. Alberobello: Dove i Sogni Hanno un Tetto a Cono Infine, Alberobello, la città dei trulli, dove le pietre raccontano storie antiche e i tetti a cono sembrano disegnati dai bambini. Pedalare tra queste costruzioni patrimonio dell’umanità è come entrare in una favola, dove ogni trullo è una pagina da scoprire. Un Viaggio che Parla al Cuore Questo viaggio in bicicletta non è solo un percorso tra due città, è un dialogo con l’anima della Puglia. È un’esperienza che si vive con tutti i sensi, che si assapora con ogni respiro e che si custodisce gelosamente nella memoria. Da Ostuni ad Alberobello, ogni pedalata è un Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 2 settimane fa

    Come pianificare un viaggio in bicicletta attraverso l’Europa L’Europa, con la sua ricca storia e la sua variegata geografia, offre un terreno fertile per avventure indimenticabili, specialmente per coloro che desiderano esplorarla su due ruote. Pianificare un viaggio in bicicletta attraverso questo continente può sembrare un’impresa da giganti, ma con la giusta preparazione, può trasformarsi in un’esperienza arricchente e liberatoria. La Scelta del Percorso La pianificazione inizia con la scelta del percorso. L’Europa è costellata di piste ciclabili che si snodano tra città medievali, paesaggi bucolici e coste mozzafiato. La famosa rete EuroVelo, ad esempio, offre oltre 70.000 km di itinerari ciclabili che collegano il continente da Capo Nord a Cadice, e da Lisbona a Mosca. Decidere se seguire una rotta storica come la Via Francigena o avventurarsi lungo le coste dell’Adriatico è il primo passo per delineare la propria avventura personale. L’Equipaggiamento Necessario Una volta definito l’itinerario, è fondamentale concentrarsi sull’equipaggiamento. Una bicicletta affidabile è il cuore del viaggio: che si tratti di una gravel bike versatile o di una touring bike progettata per il lungo raggio, la scelta deve riflettere il tipo di terreno e le distanze previste. Non meno importanti sono gli accessori: borse da viaggio impermeabili, attrezzi per le riparazioni di base e sistemi di navigazione sono essenziali per un viaggio senza intoppi. La Logistica del Viaggio La logistica è un altro aspetto cruciale. Alloggiare in campeggi, ostelli o attraverso piattaforme di ospitalità ciclistica può arricchire l’esperienza, offrendo opportunità di incontro con altri viaggiatori e con le comunità locali. È importante anche pianificare le tappe giornaliere in modo realistico, considerando il proprio livello di fitness e lasciando spazio per le inevitabili deviazioni che arricchiscono il viaggio. La Sicurezza su Strada La sicurezza non deve mai essere trascurata. Indossare sempre il casco, utilizzare luci e riflettori, e conoscere le regole della strada nei diversi paesi sono pratiche indispensabili. Inoltre, è consigliabile stipulare un’assicurazione di viaggio che copra eventuali incidenti o problemi di salute. L’Impatto Ambientale e Culturale Infine, viaggiare in bicicletta è un modo per esplorare il mondo in maniera sostenibile. È un’opportunità per ridurre l’impatto ambientale e immergersi nelle culture locali con rispetto e curiosità. Documentare il viaggio attraverso foto, diari o blog può non solo conservare i ricordi, ma anche ispirare altri a intraprendere percorsi simili. In conclusione, un viaggio in bicicletta attraverso l’Europa è più di una semplice vacanza: è un viaggio nell’anima, un’esplorazione personale che sfida e arricchisce. Con la giusta preparazione e un pizzico di avventura, chiunque può pedalare oltre i propri confini, scopre Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 2 settimane fa

    Pedalando nella Storia: Il Ciclo-Itinerario da Cecibizzo a Castel del Monte Per gli appassionati di cicloturismo, la regione puglia offre un percorso che è una vera e propria immersione nella natura e nella storia. La pedalata inizia nel bosco Cecibizzo, dove il fruscio delle foglie e il canto degli uccelli accompagnano i ciclisti lungo un tracciato che si snoda tra la flora locale. Dopo aver lasciato il bosco, il percorso si immette sulla strada comunale Piede Piccolo, che si percorre in direzione sud per circa 700 metri. Qui, il ciclista può godere della vista dei campi che si estendono all’orizzonte, un preludio alla bellezza che lo attende. Svoltando a destra, si imbocca una strada interpoderale che, serpeggiando in direzione nord-ovest, conduce al viale dei Narcisi. Questo tratto è particolarmente suggestivo in primavera, quando i narcisi sono in piena fioritura, creando un corridoio di colore e profumo. Attraversando la S.P. 234, si entra in una zona più selvaggia, dove la pista dell’Acquedotto Pugliese si rivela un ottimo tracciato per chi ama pedalare in tranquillità, lontano dal traffico cittadino. La pista si dirige verso ovest, attraversando una prateria mediterranea che offre scorci pittoreschi e la possibilità di osservare la fauna locale. Il percorso poi si fa strada fino alla S.S. 170 dir.A, dove i ciclisti possono scegliere di esplorare ulteriormente i dintorni o di dirigere le loro ruote verso la meta finale: Castel del Monte. I sentieri nella pineta circostante il castello sono perfetti per il cicloturismo, con strade in terra battuta che permettono di raggiungere facilmente questo gioiello architettonico, patrimonio dell’umanità UNESCO. Questo itinerario non è solo un percorso ciclabile, ma un viaggio che attraversa secoli di storia, offrendo ai ciclisti l’opportunità di connettersi con il passato e con la natura in modo unico e indimenticabile. Ogni pedalata è un invito a scoprire di più su Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 2 settimane fa

    Pedalando verso la salute: i benefici nascosti della bicicletta Pedalare non è solo un piacere, ma un toccasana per il corpo. La bicicletta, infatti, si rivela un’alleata preziosa per la salute delle cartilagini, specialmente quelle situate nelle zone delle anche, ginocchia e caviglie. Grazie al movimento circolare della pedalata, queste ultime ricevono un allenamento efficace senza che le articolazioni siano sottoposte a stress eccessivo. La postura adottata in sella alla bicicletta contribuisce, inoltre, a salvaguardare l’integrità della colonna vertebrale. Il peso del corpo, infatti, si distribuisce equamente tra manubrio e sella, evitando sovraccarichi dannosi. Il ciclismo, sia esso praticato con vigore o moderazione, modella e rafforza i muscoli di polpacci, cosce e glutei. Non solo, anche i muscoli delle braccia, del torso e della parte inferiore della schiena traggono beneficio dall’attività ciclistica, sebbene in misura minore. E non dimentichiamo gli addominali: la pedalata in posizione eretta è un vero e proprio esercizio di ton Continua a leggere

  • Carica di più