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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 3 settimane fa

    Scontro su ponte di via Ferrarin: ciclista ferito e bici recuperata dal canale Incidente stradale a Verona, dove un ciclista è rimasto ferito in uno scontro con un’automobile su via Ferrarin, in prossimità del ponte che sovrasta il canale Biffis. L’impatto, che ha coinvolto una bicicletta Gravel Santa Cruz Stigmata e una Lancia Y, ha causato la caduta del ciclista e il volo della bicicletta nel canale sottostante. Il ciclista, un uomo di 54 anni residente a Verona, ha riportato ferite che hanno richiesto il trasporto in ospedale per le cure necessarie. Sul luogo dell’incidente è intervenuta la polizia locale, che ha eseguito i rilevamenti e ha attivato le operazioni di recupero della bicicletta, finita in acqua a causa dell’urto. Per questa operazione sono stati allertati i tecnici del Consorzio di bonifica. Il tratto di via Ferrarin in cui è avvenuto l’incidente è noto per la sua vicinanza al canale, e questo ha reso necessario un intervento coordinato sia per il soccorso al ferito sia per la rimozione del mezzo. Episodi simili richiamano l’attenzione sulla sicurezza dei punti critici della viabilità urbana, dove il rischio di collisione tra mezzi a motore e biciclette resta elevato. L’accaduto sottolinea l’importanza di interventi che garantiscano la sicurezza di tutti gli utenti della strada, specialmente in aree trafficate e nei pressi di Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 3 settimane fa

    Conclusi i Lavori della Ciclabile Tribano-Vanzo: Presto l'Inaugurazione per un Progetto di Mobilità Sostenibile A Tribano si conclude una fase importante di lavori pubblici che porterà all’inaugurazione di una nuova pista ciclabile di collegamento tra il comune e la frazione di Vanzo. Quest’opera di mobilità sostenibile non solo collega meglio i due centri, ma segna un passo decisivo verso una viabilità più sicura e rispettosa dell’ambiente. Il progetto della ciclabile Tribano-Vanzo si inserisce in una strategia di riqualificazione territoriale che ha permesso di raggiungere sette obiettivi fondamentali, già programmati per migliorare la qualità della vita e la sicurezza stradale. Tra questi, spicca il lavoro di rigenerazione di tre ponti locali, che beneficeranno di interventi strutturali mirati per migliorarne la stabilità e l’accessibilità per tutti gli utenti della strada, inclusi pedoni e ciclisti. Un altro punto chiave del progetto è la messa in sicurezza della viabilità ciclabile lungo via Gambarare, sulla Strada Provinciale SP 5. Questo tratto, che prima presentava delle criticità, è stato migliorato per consentire una circolazione più sicura per i ciclisti, favorendo al contempo un utilizzo più esteso dei mezzi a due ruote. Oltre alla sicurezza, la nuova ciclabile permette di ampliare e collegare l’esistente rete cicloturistica, inserendosi nel sistema di percorsi come la “Dai Colli all’Adige” e la “Via Romea Germanica”, che richiamano turisti da tutta Europa. Questa connessione con i circuiti internazionali di ciclovie non solo apre nuove opportunità di fruizione turistica, ma contribuisce a rafforzare il richiamo del territorio, mettendo Tribano in relazione con percorsi di valenza storica e culturale. Uno dei vantaggi della nuova infrastruttura è anche la riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico, obiettivo strategico per il benessere della popolazione. La ciclabile incentiva un uso maggiore delle biciclette e un minore ricorso ai veicoli a motore, diminuendo così il traffico urbano e migliorando la qualità dell’aria. “L’intervento per la riqualificazione dei ponti e la realizzazione di una mobilità ciclabile sicura, che connette il territorio ai percorsi europei, è stato considerato indispensabile per rendere Tribano al passo con i tempi,” ha dichiarato Massimo Cavazzana, sindaco di Tribano, sottolineando l’importanza dell’opera per il futuro della comunità. L’inaugurazione della pista ciclabile Tribano-Vanzo rappresenterà così un momento di celebrazione per un’infrastruttura che punta a garantire un ambiente urbano più vivibile e sicuro, in linea con le esigenze di mobil Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 3 settimane fa

    Esplorare la Felsenstrasse in Bicicletta: Un Percorso Panoramico da Stansstad a Kehrsiten La Svizzera, con i suoi paesaggi mozzafiato e le strade ben tenute, è una meta privilegiata per il cicloturismo. Tra le molte destinazioni affascinanti, il percorso sulla Felsenstrasse che collega Stansstad a Kehrsiten è una delle gemme nascoste che non delude mai chi è alla ricerca di bellezze naturali e di un’esperienza ciclistica avvincente. Questa strada scavata nella roccia, situata nella regione del Lago di Lucerna, è perfetta per i ciclisti che amano combinare sport, avventura e panorami spettacolari. Il Percorso Il tratto tra Stansstad e Kehrsiten è relativamente breve, ma non per questo meno impressionante. La Felsenstrasse, letteralmente “strada della roccia”, deve il suo nome al fatto che è incastonata nelle pareti rocciose che si affacciano sul lago. Durante il percorso, il ciclista si trova circondato da montagne imponenti, mentre il lago scintillante fa da sfondo. La strada è stretta e quasi interamente scavata nella roccia, regalando un senso di avventura e un contatto diretto con la natura. Il percorso si snoda lungo circa 5 chilometri, con una pendenza che alterna tratti dolci a brevi salite. Sebbene non sia particolarmente lungo, la bellezza del panorama invita a prendersi il tempo per esplorarlo con calma, magari facendo delle soste per godere dei punti panoramici che si aprono lungo il percorso. Perché Scegliere Questo Itinerario Vista spettacolare: La posizione della strada permette di godere di una vista sul lago di Lucerna da una prospettiva unica. Da alcuni punti, si possono scorgere le Alpi svizzere, creando un contrasto scenografico con le acque tranquille del lago. Immersione nella natura: L’ambiente circostante è particolarmente suggestivo grazie alla combinazione di rocce, vegetazione e specchi d’acqua. Questo percorso offre un’occasione unica per pedalare in una zona poco trafficata, dove la natura fa da protagonista. Un tocco di avventura: La conformazione della strada stessa rappresenta una piccola avventura per gli amanti della bicicletta. La Felsenstrasse, scavata nel fianco della montagna, ha un fascino rustico e una sensazione di essere fuori dai classici itinerari turistici. Consigli Pratici Livello di difficoltà: Questo percorso è adatto a ciclisti di tutti i livelli. La sua brevità lo rende accessibile anche ai principianti, mentre il panorama mozzafiato e il fascino della strada lo rendono interessante anche per i ciclisti più esperti. Soste e punti panoramici: Portare con sé una macchina fotografica o uno smartphone per immortalare i paesaggi è d’obbligo. Lungo la strada troverete alcuni punti in cui fermarvi in sicurezza per ammirare il lago e scattare foto indimenticabili. Periodo migliore: Sebbene questo percorso sia praticabile quasi tutto l’anno, i mesi estivi e autunnali sono ideali per goderne appieno. In primavera, la natura è particolarmente rigogliosa e le temperature piacevoli, mentre in autunno i colori caldi delle foglie aggiungono un fascino speciale. Come Arrivare a Stansstad Stansstad è facilmente raggiungibile sia in auto che in treno dalle principali città svizzere. Una volta arrivati, ci sono indicazioni chiare per l’inizio della Felsenstrasse. Per chi arriva in treno, la stazione di Stansstad si trova a pochi minuti dal percorso, facilitando l’accesso al punto di partenza. Cosa Visitare a Kehrsiten All’arrivo a Kehrsiten, un piccolo villaggio sulle rive del lago, vale la pena fare una breve sosta per godere della tranquillità e dell’atmosfera rilassata del luogo. Da qui, è possibile proseguire l’esplorazione del Lago di Lucerna, prendendo un battello fino a Lucerna o continuando a pedalare lungo altri percorsi panoramici della zona. In collusionie la Felsenstrasse da Stansstad a Kehrsiten rappresenta una scelta eccellente per chi desidera un’esperienza ciclistica unica e immersiva. Questo percorso non è solo una strada panoramica, ma un vero e proprio viaggio nel cuore della Svizzera, tra rocce, lago e montagne. Adatto a tutti i livelli di esperienza, offre un’opportunità straordinaria per entrare in contatto con la natura e scoprire uno degli angoli meno conosciuti del Paese. Una tappa imperdibile p Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 3 settimane fa

    Itinerario Cicloturistico tra Storia e Natura nelle Colline Senesi Per gli appassionati di cicloturismo, il percorso nelle colline senesi che parte dalla storica Porta di Fontebranda, a Siena, offre un’esperienza unica, mescolando paesaggi mozzafiato con soste ricche di storia e cultura. Questo itinerario ci porta alla scoperta di castelli medievali, borghi nascosti e suggestive pievi romaniche, attraverso colline, boschi e testimonianze storiche che evocano un passato ancora vivo. Partenza: La Porta di Fontebranda L’itinerario parte dalla Porta di Fontebranda, un’antica entrata cittadina che introduce il cicloturista nell’atmosfera storica di Siena. Da qui, attraversando il borgo medievale, si è subito proiettati in un panorama caratterizzato dalla maestosità del Duomo e dalla Basilica di San Domenico, che svettano sopra le case disposte su un ripido declivio. Sosta a Palazzo Diavoli Pedalando verso nord, si arriva a Palazzo Diavoli, un edificio dall’architettura particolare che racchiude anche una leggenda: si narra che durante le guerre tra senesi e fiorentini, i soldati fiorentini furono presi dal panico a causa di visioni spaventose, considerate di origine demoniaca, all’interno di questo palazzo. La sosta qui permette di immergersi in questa atmosfera enigmatica e scoprire un pezzo di storia che contribuisce al fascino di questo percorso. Salite e Discese verso Petriccio e Belriguardo Proseguendo lungo la strada di Petriccio e Belriguardo, si incontrano dolci salite e discese che si snodano tra vigneti e oliveti, fino a giungere all’area del Pian del Lago. Questa zona è circondata dalla Montagnola Senese, una formazione collinare che ospita gli eremi agostiniani di Lecceto e San Leonardo al Lago. Entrambi immersi nel verde, questi eremi rappresentano un’oasi di pace per chi cerca un momento di tranquillità nella natura. Gli Eremi di Lecceto e San Leonardo al Lago L’Eremo di Lecceto, fondato da eremiti nel Medioevo, trasforma un’antica area selvaggia in un luogo di raccoglimento. Il suo fascino risiede tanto nell’architettura quanto nella natura circostante, un bosco rigoglioso di querce e lecci. Poco lontano si trova l’Eremo di San Leonardo al Lago, un edificio fortificato che conserva affreschi di Lippo Vanni, celebri per rappresentare scene della vita della Vergine e altre figure femminili, un dettaglio particolare che rende unica la visita. La Bonifica di Pian del Lago e la Galleria del Granduca Scendendo verso Pian del Lago, un’altra tappa interessante è l’obelisco della “Piramide,” simbolo della bonifica settecentesca dell’area. Un tempo, questo terreno era un bacino stagnante; fu grazie a una galleria di drenaggio, il Canale del Granduca, che il problema venne risolto, trasformando l’area in terra coltivabile. Per gli amanti della storia della scienza e dell’ingegneria, questa è una tappa affascinante, che racconta come la natura e l’ingegno umano abbiano collaborato. Santa Colomba: Tra Castelli e Ville Il percorso continua fino a Santa Colomba, un piccolo borgo medievale che conserva una torre e resti del suo castello originario, risalente al XIV secolo. Qui si trova Villa Petrucci, un imponente edificio rinascimentale, probabilmente ristrutturato su progetto dell’architetto senese Baldassarre Peruzzi. Pedalando tra le case in pietra, ci si sente catapultati in un passato fatto di battaglie, condottieri e famiglie nobiliari. La Chiocciola: Un Castello Leggendario Ultima tappa dell’itinerario è il Castello della Chiocciola, che deve il suo nome a una scala a chiocciola all’interno della torre cilindrica. Con una storia affascinante, questo castello è stato teatro di episodi di guerra, in particolare durante l’assedio di Siena del 1555. La struttura, che ha resistito agli attacchi grazie alla sua robusta architettura, rappresenta una delle fortificazioni meglio conservate della zona. Consigli per i Cicloturisti Questo percorso richiede una discreta preparazione fisica a causa delle salite e discese continue, ma ogni fatica è ripagata dalla bellezza dei luoghi visitati e dalle numerose possibilità di sosta. Gli amanti della natura e della storia troveranno in questo tragitto un concentrato di arte, cultura e scenari mozzafiato, che rendono il viaggio non solo un’ Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 3 settimane fa

    Domani iniziano i lavori per la nuova pista ciclabile di via Novara a Legnano Il Comune di Legnano annuncia l’avvio dei lavori per la nuova pista ciclabile lungo via Novara, un progetto atteso dai cittadini e parte di un piano di mobilità sostenibile che mira a migliorare l’accessibilità e la sicurezza per ciclisti e pedoni. L’inizio ufficiale dei lavori è previsto per domani, segnando così l’avvio di un’importante opera infrastrutturale volta a promuovere la mobilità dolce e a migliorare la qualità della vita nel comune. Il progetto rientra in una visione più ampia di sostenibilità urbana, che pone l’accento sull’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici e sulla creazione di infrastrutture che possano migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento acustico. Si stima che la nuova pista ciclabile non solo incoraggerà l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani, ma avrà anche un impatto positivo sulla sal Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 4 settimane fa

    Parma lancia un nuovo servizio di micromobilità condivisa: oltre 1.000 mezzi tra bici e monopattini elettrici Dall’inizio di novembre, la città di Parma introdurrà un innovativo servizio di micromobilità condivisa, offrendo ai cittadini e ai visitatori un’ampia gamma di mezzi per spostarsi in modo sostenibile e conveniente. La nuova flotta, composta da più di 1.000 veicoli tra biciclette e monopattini elettrici, andrà a sostituire i mezzi attualmente in uso, migliorando l’efficienza e l’accessibilità del sistema di mobilità urbana. Il progetto prevede l’integrazione di tre diverse tipologie di mezzi, selezionati per rispondere alle esigenze di utenti con diverse preferenze di mobilità: 200 biciclette muscolari: pensate per chi desidera una soluzione semplice, ecologica e salutare. 350 biciclette a pedalata assistita: ideali per chi desidera spostarsi in bicicletta con un po’ di supporto nei tratti più lunghi o nelle salite, rendendo così l’esperienza più agevole e accessibile. 500 monopattini elettrici: particolarmente indicati per brevi spostamenti in città, con la possibilità di destreggiarsi facilmente nel traffico e ridurre il tempo di percorrenza. L’iniziativa si colloca all’interno di una strategia più ampia di sostenibilità urbana, volta a ridurre l’uso di veicoli privati e a promuovere la mobilità dolce, riducendo le emissioni e migliorando la qualità dell’aria. L’utilizzo di questi mezzi sarà supportato da un’applicazione dedicata, che consentirà agli utenti di localizzare il veicolo più vicino, prenotarlo e gestire il proprio percorso in maniera intuitiva e immediata. Con questa nuova flotta, Parma si pone come una delle città italiane all’avanguardia nella promozione della micromobilità sostenibile, affiancando iniziative simili già adottate in altre città europee. Il servizio sarà monitorato per valutare la risposta dell’utenza e, in caso di riscontro positivo, potrà essere esteso ulteriormente, rappresentando così un nuovo modello di Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 4 settimane fa

    Grave incidente sulla pista ciclabile di Chiusa: 58enne ferito in modo serio Nel pomeriggio della giornata di ieri, un grave incidente ha scosso la tranquillità della pista ciclabile di Chiusa, all’altezza della carrozzeria Toni. Un uomo di 58 anni, residente in zona, è caduto improvvisamente dalla sua bicicletta, riportando ferite significative. L’incidente è avvenuto intorno alle 15 e ha immediatamente attirato l’attenzione di alcuni passanti, i quali, rendendosi conto della gravità della situazione, hanno prontamente allertato i soccorsi e fornito un primo aiuto. Le condizioni del ciclista si sono infatti rivelate piuttosto serie, e ogni minuto è apparso subito cruciale. Poco dopo, sul posto sono giunti i vigili del fuoco e il medico d’urgenza, mobilitati per garantire l’assistenza necessaria e stabilizzare il ferito prima del trasferimento in ospedale. Il 58enne è stato poi trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Bressanone, dove ha ricevuto ulteriori cure. Al momento, non sono state rilasciate ulteriori informazioni sul suo stato di salute, ma la preoccupazione resta alta. Questo incidente mette in luce, ancora una volta, l’importanza di mantenere alta l’attenzione durante la circolazione su piste ciclabili, anche nelle tratte che appaiono più sicure. Non è chiaro, infatti, se la caduta sia stata causata da un malore o da altre circostanze accidentali, ma l’accaduto sottolinea la necessità di rispettare sempre le misure di sicurezza. Gli abitanti di Chiusa e chi frequenta regolarmente la pista ciclabile sono rimasti scossi dall’accaduto, e in molti stanno seguendo con apprensione Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 4 settimane fa

    Percorso in bicicletta da Voghera a Pavia e il “Piccolo Stelvio” Il percorso in bicicletta che collega Voghera a Pavia passando per il “Piccolo Stelvio” offre una splendida immersione nei paesaggi della Lombardia meridionale, dove la pianura sfuma nelle prime colline degli Appennini. Questo itinerario è un’autentica gemma per i cicloturisti allenati, che potranno godere di strade tranquille, lontane dal traffico, e di una varietà di panorami che spaziano dai campi coltivati alle dolci alture ricoperte di vigneti. Il percorso parte dalla città di Voghera e inizia con un tratto pianeggiante che attraversa Rivazzano Terme, una cittadina termale incorniciata dal verde della pianura, ideale per riscaldare le gambe e godersi il paesaggio in tranquillità. Dopo Rivazzano, il tragitto si fa più movimentato: una serie di salite e discese inizia subito dopo aver attraversato il Torrente Staffora, portandoci verso Ponte Nizza. Da Ponte Nizza il percorso punta a Zavattarello, uno dei borghi più pittoreschi dell’Oltrepò Pavese, famoso per il Castello Dal Verme. Questa parte del tragitto è un continuo “mangia-e-bevi”, ossia un alternarsi di salite e discese collinari, che si snoda tra filari di vigneti, frutteti e campi di papaveri. Il Parco del Castello Dal Verme merita una sosta: i ciclisti possono respirare la storia e godere della vista sul paesaggio collinare che circonda il borgo. Proseguendo, si costeggia il lato sinistro del Torrente Tidone, fino a raggiungere il suggestivo Lago di Trebecco, un piccolo bacino naturale che regala uno spettacolo incantevole, soprattutto nelle stagioni primaverile ed estiva. Qui, una breve pausa può ricaricare le energie prima di affrontare l’ultima sfida del percorso: il Piccolo Stelvio. Il “Piccolo Stelvio” è un tratto caratterizzato da una serie di tornanti in salita, simili a quelli del celebre Passo dello Stelvio, ma in miniatura. Questo pezzo di strada è un banco di prova per gambe allenate, con i suoi tornanti che richiedono resistenza e un po’ di determinazione, ma la fatica viene ripagata dalla bellezza del percorso e dalla soddisfazione di averlo completato. Dopo l’ultima salita, la strada si addolcisce e comincia a scendere verso la pianura, regalando una piacevole discesa che conduce fino alla città di Pavia. Arrivati a destinazione, il fascino della città e il ricordo di questo percorso variegato e immerso nella natura renderanno quest’esperienza indimenticabile. Questo itinerario è l’ideale per chi ama unire la sfida sportiva alla scoperta di paesaggi ricchi di storia e natura, in un percorso che offre silenzio, panorami e la giusta dose di adrenalina. Se siete cicloturisti appassionati e avete voglia di scoprire una delle zone più belle dell’Oltrepò Pavese, il percorso da Vo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 4 settimane fa

    Ancona: prende forma la nuova pista ciclabile tra Porta Valle e Piazzale San Savino Ad Ancona, il progetto della nuova pista ciclabile che collegherà Porta Valle a Piazzale San Savino sta prendendo sempre più forma, con l’obiettivo di completare i lavori entro febbraio 2025. Avviati nell’agosto di quest’anno, i lavori prevedono un investimento di circa 370 mila euro, finanziato con fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), come spiegato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Fiordelmondo. Questo intervento si colloca in un’ottica di mobilità sostenibile e di riqualificazione degli spazi urbani, due priorità fondamentali per la città. La nuova pista ciclabile è destinata a diventare un collegamento strategico tra alcune aree di grande interesse storico e culturale della città. Partendo dal Torrione di Mezzogiorno, il percorso si estenderà fino al campo Boario, costeggiando le antiche mura medievali. Questo tratto permetterà ai cittadini di spostarsi in bicicletta in modo sicuro e protetto, attraversando punti nevralgici della città e contribuendo a ridurre il traffico e l’inquinamento. Oltre alla funzionalità, il progetto punta a valorizzare il patrimonio storico di Ancona. La scelta di sviluppare la pista lungo le mura medievali e nelle vicinanze di Porta Valle e Piazzale San Savino rappresenta una volontà chiara di coniugare la modernizzazione delle infrastrutture con il rispetto delle radici storiche del territorio. Questo percorso offre infatti una cornice unica, permettendo ai ciclisti e ai pedoni di ammirare scorci di grande valore storico e architettonico, integrando la mobilità sostenibile con il turismo culturale. In fase di avanzamento, una parte della pista è già stata realizzata, come sottolineato dai rappresentanti della giunta. Tale tratto si estende già tra il Torrione di Mezzogiorno e il campo Boario, offrendo un’anteprima dell’intero progetto che, una volta completato, permetterà una fruizione continua e sicura dell’area. Gli utenti potranno così muoversi agevolmente, grazie a un percorso progettato con particolare attenzione alla sicurezza, sia per i ciclisti che per i pedoni. L’intervento rientra in una più ampia strategia di sviluppo sostenibile, che vede Ancona impegnata nel potenziamento delle infrastrutture per la mobilità dolce. Questo progetto si pone l’obiettivo di incentivare l’uso della bicicletta e di altri mezzi ecologici per gli spostamenti urbani, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità del centro urbano. Grazie ai fondi del PNRR, Ancona sta quindi tracciando la via verso un futuro più sostenibile e inclusivo, mettendo al centro il benessere dei suoi cittadini e la valorizzazione delle sue bellezze storiche. Con la conclusione dei lavori prevista per febbraio, la nuova pista ciclabile tra Porta Valle e Piazzale San Savino si appresta a diventare Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi fa

    Alla scoperta delle Alpi Marittime: itinerario in bicicletta da Cuneo a Vinadio Il percorso in bicicletta da Cuneo a Vinadio è una delle esperienze più affascinanti per gli amanti del cicloturismo, attraversando paesaggi montani suggestivi e piccoli borghi che sembrano sospesi nel tempo. Si tratta di un itinerario ideale per chi cerca una combinazione di natura, storia e tradizione, in un viaggio di circa quaranta chilometri. Partenza: Cuneo, la città del platano L’avventura comincia a Cuneo, una cittadina incantevole del Piemonte con un centro storico che merita una visita. Prima di inforcare la bici, passeggiare sotto i portici di Via Roma o fermarsi per un caffè in Piazza Galimberti offre l’opportunità di immergersi nell’atmosfera accogliente della città. Il percorso: attraverso la Valle Stura Lasciata Cuneo, si procede lungo la Strada Statale 21 (SS21), che si snoda verso Vinadio attraverso la Valle Stura. Il percorso è semplice ma suggestivo, con un dislivello di circa 600 metri che rende il tragitto accessibile anche ai ciclisti con una buona preparazione di base. Lungo la strada, i panorami variano da dolci colline a ripide montagne, e si possono ammirare distese di prati e boschi che in primavera si colorano di fiori. Tappe intermedie: Borgo San Dalmazzo e Demonte La prima tappa intermedia consigliata è Borgo San Dalmazzo, un borgo caratteristico con un importante passato storico. Vale la pena fermarsi per ammirare la Collegiata di San Dalmazzo, un’antica chiesa che conserva opere d’arte sacra, o visitare il Museo della Memoria, che racconta la storia della comunità durante la Seconda Guerra Mondiale. Proseguendo, si arriva a Demonte, un borgo che sembra uscito da un altro tempo. Qui, le stradine strette e le case in pietra offrono un’atmosfera unica. Si consiglia una sosta per assaporare qualche specialità locale o per ammirare il panorama dalla terrazza naturale che si affaccia sulla valle. Destinazione: Vinadio e il Forte Albertino L’ultima tappa è Vinadio, un piccolo paese di montagna famoso per il suo imponente Forte Albertino, una delle più grandi fortificazioni alpine del Piemonte. Costruito nel XIX secolo, il forte domina il paese con la sua struttura massiccia e offre una vista spettacolare sulla valle circostante. Vinadio è anche conosciuta per le sue sorgenti termali, ideali per rilassarsi dopo una giornata di pedalata. Consigli pratici e curiosità Periodo consigliato: La primavera e l’inizio dell’autunno sono i periodi migliori per affrontare questo itinerario, grazie alle temperature miti e ai colori che rendono ancora più affascinante la Valle Stura. Attrezzatura: Si consiglia di utilizzare una bici da strada o una gravel bike, data la qualità del manto stradale, e di portare con sé una borraccia d’acqua e qualche snack per le pause. Curiosità: Lungo il tragitto si trovano diverse fontane di acqua fresca e potabile, perfette per rinfrescarsi durante il percorso. Inoltre, la Valle Stura è famosa per i suoi piatti tradizionali, come i “raviole della Valle Stura”, dei gustosi gnocchi di patate con formaggio e spezie locali. Il percorso Cuneo-Vinadio offre un’esperienza indimenticabile tra natura, storia e cultura. È un itinerario che permette di vivere la bellezza delle Alpi Marittime in modo sostenibile e autentico, perfetto per chi cerca una fuga dalla routine quotidiana. Che siate ciclisti esperti o appassionati di escursioni in bicicletta, questo tragitto rappresenta un’opportunità per scoprire un an Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi fa

    Portabici su Gancio Traino: Novità Normative e Semplificazioni Autunnali per i Ciclisti Nel contesto delle nuove norme sulla circolazione dei portabici installati su ganci traino, l’autunno 2023 ha portato importanti novità grazie alla collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e vari enti e associazioni del settore ciclistico. Promotore di questa consultazione è stato Conitours, il Consorzio degli Operatori Turistici Cuneo Alps, che ha sollecitato un tavolo di confronto per risolvere le difficoltà legate alle recenti circolari ministeriali, in modo da semplificare l’uso dei portabici senza appesantire costi e obblighi per i ciclisti. Il Ruolo degli Esperti e le Richieste al Ministero Esperti come Massimo Gaspardo Moro del Centro Studi FIAB Italia, Paolo Pinzuti di Bikeitalia.it e rappresentanti di Cuneo Bike Guide, tra cui Federico Magnano, Luca Bartolini e Marco Montaldo, hanno partecipato attivamente all’incontro con il MIT. L’obiettivo principale era chiarire la regolamentazione dei portabici montati su ganci traino, puntando a evitare aggravi burocratici e costi per i ciclisti italiani, specialmente rispetto alle normative che già si applicano agli automobilisti stranieri in transito sulle strade italiane. La preoccupazione principale è stata quella di assicurare una normativa uniforme e semplificata, che consenta l’uso dei portabici in sicurezza ma senza oneri eccessivi. La Nuova Norma sui Portabici e le Modifiche Previste Il MIT ha annunciato un decreto interministeriale, concordato con il Ministero degli Interni, che mira a semplificare la disciplina dei portabici da gancio traino. La nuova norma prenderà come riferimento l’articolo 72, comma 6, del Codice della Strada, e apporterà importanti modifiche: 1. Esenzione da Visite e Annotazioni alla Motorizzazione: I portabici da gancio traino che ostruiscono la vista della targa e delle luci posteriori, essendo considerati dispositivi supplementari, non richiederanno più l’obbligo di visita alla Motorizzazione né l’annotazione sulla carta di circolazione. L’utente dovrà semplicemente avere con sé i documenti di omologazione del portabici, da esibire in caso di controllo da parte delle autorità. 2. Limiti di Sagoma più Flessibili: Sarà possibile una sporgenza laterale delle biciclette fino a 30 cm per lato, purché la larghezza complessiva non superi i 2,55 metri, garantendo una maggiore facilità nel trasporto di biciclette anche di dimensioni maggiori. 3. Eliminazione dello Spegnimento Automatico delle Luci: Viene inoltre eliminata la necessità di disattivare automaticamente le luci posteriori dell’auto quando si collega il sistema di illuminazione del portabici. I portabici posteriori che non bloccano la visibilità della targa e delle luci, siano essi montati su portellone o su gancio traino, restano fuori dal nuovo intervento normativo, continuando a essere regolati dall’articolo 164 del Codice della Strada, che disciplina la sistemazione dei carichi sui veicoli. Secondo FIAB Italia, Bikeitalia e Conitours, la proposta di decreto rappresenta un significativo passo avanti verso la semplificazione e promozione dell’uso della bicicletta in Italia. La possibilità di trasportare biciclette senza oneri eccessivi o complicazioni burocratiche è stata accolta con favore dalla comunità ciclistica, che ha trovato nel Ministero un interlocutore attento e disposto al dialogo. Il decreto, che dovrebbe essere approvato entro 45 giorni, rappresenta un traguardo importante per i ciclisti italiani, promuovendo una mobilità sostenibile e sicura, senza ulteriori costi per i cittadini. Con queste modifiche, l’Italia fa un passo avanti per incentivare il cicloturismo e semplificare la vita degli amanti delle due ruo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi fa

    Via libera dalla Giunta comunale di Cuneo al nuovo percorso ciclopedonale in frazione San Benigno La Giunta comunale di Cuneo ha approvato il progetto di realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale nella frazione San Benigno, che si svilupperà lungo la Strada Provinciale 25. Il tracciato collegherà due punti nevralgici della frazione, via Torre Bianca e via Tetto Croce, per un totale di circa 250 metri. Questa iniziativa nasce dall’esigenza di garantire una maggiore sicurezza per i residenti della zona, in particolare per gli studenti e i ciclisti, che percorrono abitualmente questo tratto per spostarsi verso il centro frazionale. Le strade coinvolte nel progetto, infatti, sono frequentemente utilizzate da abitanti della frazione che si muovono a piedi o in bicicletta, e l’assenza di infrastrutture adeguate rappresentava un rischio per la loro sicurezza. Il progetto, elaborato dal Servizio infrastrutture e opere di urbanizzazione del Settore lavori pubblici del Comune di Cuneo, prevede la costruzione di un percorso ciclopedonale parallelo alla strada provinciale, ma separato da una bordura in pietra per garantire una netta divisione tra veicoli e utenti del nuovo percorso. Con un investimento di 165.000 euro, interamente finanziato con fondi comunali, i lavori dovrebbero partire nella prossima primavera e concludersi entro sei mesi. Una delle sfide del progetto riguarda le aree interessate dalla costruzione, che insistono in parte su proprietà private. Sarà quindi necessario avviare le procedure di acquisizione dei terreni per consentire il completamento del percorso senza intoppi. L’opera rappresenta un passo avanti importante per migliorare la sicurezza e la vivibilità della frazione, rendendo gli spos Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi fa

    La Maddalena: Progettata Una Nuovo Pista Ciclabile verso Moneta La Giunta comunale di La Maddalena ha recentemente approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del secondo stralcio della pista ciclabile che collegherà il Lungomare Ammiraglio Mirabello al quartiere di Moneta. Questo intervento, proposto dall’assessora ai Lavori Pubblici Federica Porcu, prevede un finanziamento di 975.000 euro. Il progetto fa parte di un piano più ampio che mira a promuovere la mobilità sostenibile sull’isola. Il primo tratto della pista ciclabile, completato e inaugurato lo scorso anno, si estende dalla Piazza Umberto I lungo il Lungomare Mirabello fino all’ingresso della storica Scuola Sottufficiali. Con il secondo stralcio, l’itinerario si espanderà ulteriormente, raggiungendo la frazione di Moneta, un passo avanti verso il completamento dell’intero percorso che collegherà Nido d’Aquila a Moneta, arrivando fino al Ponte per Caprera. Questo ambizioso progetto è finanziato attraverso il programma “Parchi per il Clima”, promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, con un investimento complessivo di 2.650.000 euro. L’iniziativa rientra nell’annualità 2020 del programma e vede coinvolta anche l’Unione dei Comuni Alta Gallura nella gestione. L’obiettivo è quello di offrire ai residenti e ai turisti un’alternativa ecologica per esplorare le bellezze naturali e storiche dell’isola, incentivando l’uso della bicicletta e migliorando la qualità della vita urbana. L’ampliamento della rete ciclabile rappresenta un tassello importante per la sostenibilità ambientale dell’isola, contribuendo alla riduzione delle emissioni e promuovendo un turismo più consapevole. Con l’avanzamento di questo progetto, La Maddalena si avvicina sempre di più a d Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi fa

    Percorso in bicicletta: Dal Chianti alle Crete Senesi Pedalare tra le colline toscane significa immergersi in paesaggi mozzafiato, dove storia, cultura e natura si fondono in un perfetto equilibrio. Uno dei percorsi più affascinanti per chi ama il cicloturismo è quello che parte dal cuore del Chianti e si snoda fino alle suggestive Crete Senesi. Un viaggio su due ruote che offre panorami incredibili, piccoli borghi da scoprire e una cucina irresistibile da gustare lungo il cammino. Partenza dal Chianti: tra vigneti e borghi medievali Il percorso inizia nel Chianti, una delle aree vitivinicole più famose al mondo. Partendo da località come Greve in Chianti o Radda in Chianti, ci si trova subito circondati da filari di vigneti e oliveti, simboli di una tradizione agricola che affonda le sue radici nei secoli. I dolci saliscendi delle colline sono una vera gioia per chi ama la bicicletta, con strade tranquille e ben mantenute che invitano a prendersi il proprio tempo per godere del panorama. I borghi medievali che punteggiano il percorso meritano una sosta. Greve, con la sua caratteristica piazza triangolare e il Museo del Vino, è una tappa ideale per immergersi nell’atmosfera del Chianti. Anche Radda e Castellina offrono un affascinante viaggio nel tempo, tra antiche mura e stradine acciottolate. Dopo aver lasciato le colline verdi del Chianti, il paesaggio inizia a cambiare gradualmente man mano che ci si avvicina alle Crete Senesi. La terra si fa più arida, le colline si fanno più aspre e il colore del terreno vira verso sfumature calde e dorate. Questo contrasto crea un effetto visivo unico, rendendo le Crete Senesi un luogo quasi lunare, che stupisce e affascina ogni ciclista. Il percorso in bicicletta che attraversa questa zona offre viste spettacolari, con dolci ondulazioni che si perdono all’orizzonte e strade bianche che invitano a pedalare a ritmo lento, assaporando ogni dettaglio. Tra una pedalata e l’altra, non mancano luoghi di interesse storico e culturale come l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, un monastero benedettino circondato da un bosco rigoglioso e famoso per i suoi cicli di affreschi rinascimentali. Crete Senesi: il fascino della Toscana più autentica Una volta raggiunte le Crete Senesi, si ha l’impressione di essere entrati in un’altra dimensione. Qui, il paesaggio è caratterizzato da “biancane” e “calanchi”, formazioni naturali tipiche di questa zona, create dall’erosione della terra argillosa. Questo territorio, aspro e quasi desolato, ha un fascino irresistibile per gli amanti della natura e della fotografia, soprattutto durante le ore del tramonto, quando le colline si tingono di colori caldi e dorati. Tra i borghi da non perdere lungo il percorso ci sono Asciano e Buonconvento, piccoli gioielli di architettura e storia. Asciano, situato nel cuore delle Crete, conserva tracce di epoca etrusca e medievale, mentre Buonconvento è uno dei borghi più belli d’Italia, con le sue mura perfettamente conservate e il centro storico di grande fascino. Consigli per affrontare il percorso Questo itinerario, che collega due delle aree più belle della Toscana, è perfetto per i cicloturisti che amano i percorsi collinari e non temono qualche salita. Il percorso può essere affrontato in più giorni, magari programmando tappe in agriturismi o B&B locali, che offrono ospitalità e ottima cucina tipica. Il periodo migliore per intraprendere questo viaggio su due ruote è la primavera o l’autunno, quando il clima è più mite e la natura toscana offre il meglio di sé. In estate, invece, le temperature possono essere molto elevate, soprattutto nelle Crete Senesi, quindi è importante p Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi fa

    Investimento a Palazzolo sull’Oglio: grave il ciclista Giuseppe Pelizzari, vicepresidente della sezione locale dell’Avis, è stato coinvolto in un tragico incidente stradale che ha scosso la comunità di Palazzolo sull’Oglio. L’uomo, 66 anni, è stato investito da un’automobile lunedì pomeriggio mentre si trovava in sella alla sua bicicletta, diretto verso la sede dell’associazione. L’incidente è avvenuto intorno alle 14, nei pressi di una rotatoria situata all’incrocio tra Via Milano e la Strada Provinciale 469, a poca distanza dalla sua abitazione. Secondo le prime ricostruzioni, Pelizzari è stato travolto da una Fiat Panda, condotta da un anziano ultraottantenne residente a Pontoglio. La Polizia Locale sta ancora indagando per chiarire la dinamica esatta del sinistro, mentre la Procura ha già avviato un’indagine, aprendo un fascicolo per lesioni stradali gravissime. Nel frattempo, entrambi i veicoli coinvolti nell’incidente sono stati posti sotto sequestro per ulteriori accertamenti. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, Pelizzari versa in condizioni critiche e non è ancora stato dichiarato fuori pericolo. L’intera comunità resta con il fiato sospeso, sperando in una sua pronta guarigione, mentr Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi fa

    Il,comune di Roma presenta il "Bici Plan" con 850 km di nuove piste ciclabili Nelle prossime settimane Roma vedrà la presentazione del tanto atteso “Bici Plan”, un piano ambizioso che prevede la creazione di circa 850 chilometri di nuove piste ciclabili in tutta la città. L’iniziativa è stata illustrata dall’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, durante una recente commissione dedicata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il progetto non riguarda solo le piste ciclabili precedentemente previste dai fondi del Pnrr, ma anche quelle che, inizialmente escluse dal piano per motivi di finanziamento, sono ora incluse nei progetti futuri della città. Inizialmente, infatti, il piano ciclabile finanziato dal Recovery Plan contava 15 percorsi, ma 6 di questi sono stati esclusi per una questione di budget, con un taglio complessivo di circa 6 milioni di euro. Tuttavia, l’assessore Patanè ha rassicurato che tali percorsi non sono stati cancellati, ma solo posticipati e rimangono parte integrante del progetto ciclabile di Roma. Tra le piste che non saranno realizzate subito ci sono collegamenti importanti come Vitinia-Campus Biomedico, Castro Pretorio-Termini, e Piazza Pio XI-Circonvallazione Gianicolense, ma la progettazione per queste tratte è già pronta e sarà inclusa nei piani futuri. Secondo Patanè, il costo medio per la costruzione di una pista ciclabile ben attrezzata si aggira attorno ai 700 mila euro per chilometro, considerando tutte le dotazioni di sicurezza necessarie. Di conseguenza, il budget di 13 milioni di euro a disposizione del Pnrr è stato insufficiente per coprire tutte le tratte inizialmente previste. Nonostante ciò, il “Bici Plan” rimane ambizioso: l’obiettivo è costruire una rete ciclabile estesa e capillare in tutta la città. Con 850 km di piste in programma, Roma mira a diventare sempre più a misura di ciclista, favorendo una mobilità sostenibile e sicura. La presentazione ufficiale del piano è attesa per novembre, quando i cittadin Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi fa

    Morte di Cristina Scozia: pista ciclabile "mal progettata" e 4 indagati per omicidio colposo L’incidente che ha portato alla tragica morte di Cristina Scozia, ciclista di 39 anni investita da una betoniera a Milano il 20 aprile 2023, continua a far discutere. A un anno e mezzo dal dramma, la Procura di Milano ha concluso le indagini, notificando l’avviso di chiusura a quattro persone, tra cui l’autista del mezzo pesante e tre figure legate all’amministrazione comunale. Tra queste, Marco Granelli, ex assessore alla mobilità, è accusato di concorso in omicidio colposo, insieme a due dirigenti comunali responsabili della pianificazione della viabilità. Al centro dell’inchiesta è la pista ciclabile tra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria, il luogo dell’incidente. Autorizzata in via sperimentale per un anno dal Ministero dei Trasporti, la corsia ciclabile era stata istituita con un’ordinanza firmata proprio da Granelli e dai due dirigenti comunali. Secondo i magistrati, la segnaletica posta all’incrocio dove è avvenuto lo schianto avrebbe creato confusione, con cartelli e strisce orizzontali che si contraddicevano tra loro, aumentando così il rischio di collisioni. La conclusione delle indagini ha sollevato dubbi sull’effettiva sicurezza delle infrastrutture ciclabili nella città. La pista su cui è avvenuto l’incidente era stata infatti realizzata come parte di un piano per incentivare la mobilità sostenibile, ma per gli inquirenti la sua progettazione presentava gravi carenze. La disorganizzazione nella disposizione della segnaletica, dicono, avrebbe contribuito a rendere l’incrocio particolarmente pericoloso per ciclisti e pedoni, rendendo la corsia ciclabile non conforme alle norme di sicurezza. La vicenda ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle piste ciclabili a Milano, città che negli ultimi anni ha investito fortemente in nuove infrastrutture per favorire la mobilità sostenibile. Tuttavia, questo incidente ha evidenziato come la progettazione di tali infrastrutture debba rispettare standard rigorosi per evitare tragedie come quella che ha colpito Cristina Scozia. L’iter giudiziario proseguirà ora con la possibile apertura di un processo che dovrà accertare le responsabilità individuali. Il caso pone anche l’accento sull’importanza di garantire una pianificazione urbana sicura e funzionale, dove le esigenze di ciclisti, automobilisti e pedoni possano coesistere senza generare rischi per l’incolumità pubblica. In attesa di ulteriori sviluppi, la morte di Cristina Scozia resta un monito per tutte le città che puntano a favorire la mobilità sostenibile: le infrastrutture ciclabili non possono prescindere dalla sicurezza e dalla chiarezza della segnaletica, per evitare c Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi fa

    Inaugurato il nuovo tratto ciclopedonale tra Govine e Toline di Pisogne È stata ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclopedonale che collega Govine a Toline di Pisogne, un tratto di 650 metri a sbalzo sul lago d’Iseo che promette di diventare un’attrazione per residenti e turisti. L’evento si è tenuto oggi presso il lungolago di Pisogne, con una breve camminata verso la ciclabile, seguita dal tradizionale taglio del nastro e dagli interventi delle autorità, tra cui Barbara Mazzali, assessora regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda. L’opera, consegnata tre settimane fa, ha già potuto essere apprezzata da molti in occasione della recente Festa del fungo e della castagna. Ora, con l’inaugurazione ufficiale, il nuovo tratto si integra perfettamente con il percorso Vello-Toline, ampliando le possibilità per chi desidera esplorare a piedi o in bici la suggestiva costa del lago d’Iseo. Questo collegamento non solo facilita l’accesso tra le due località, ma rafforza anche la connessione con il capoluogo pisognese, offrendo una via sicura e panoramica per la mobilità sostenibile. La nuova pista, realizzata in un contesto paesaggistico unico, permette ai suoi fruitori di godere di una vista mozzafiato sul lago, creando un’esperienza di grande impatto visivo e sensoriale. Per Pisogne, la ciclabile rappresenta un valore aggiunto in chiave turistica, un’infrastruttura destinata a promuovere la fruizione del territorio in modo rispettoso dell’ambiente e orientato al benessere fisico. Tuttavia, non sono mancate le critiche. Il gruppo di opposizione “Pisogne è” ha manifestato perplessità sul progetto, sostenendo che ci sarebbero aspetti della gestione e dell’opera che meritano attenzione. Seppur non siano state specificate in dettaglio le loro obiezioni, tali critiche sembrano sollevare questioni riguardanti la pianificazione o l’uso delle risorse. Nonostante le polemiche, l’inaugurazione ha comunque rappresentato un momento importante per la comunità. Il nuovo tratto di ciclabile contribuirà certamente a migliorare la qualità della vita locale, stimolando attività all’aria aperta e sostenendo il turismo lento, sempre più apprezzato da chi cerca luoghi autentici e immersi nella natura. Pisogne, con questo intervento, si conferma un punto di riferimento per chi desidera scoprire il lago d’Iseo in maniera sostenibile, regaland Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi, 1 settimana fa

    Pedalata nelle Langhe: Un Itinerario di Cicloturismo tra Vigneti e Borghi Storici Le Langhe piemontesi, con le loro colline dolci e i vigneti a perdita d’occhio, rappresentano una delle mete più affascinanti per gli amanti del cicloturismo. Questa terra, famosa per i suoi vini pregiati e la gastronomia ricca, offre un panorama unico da esplorare in bicicletta, con percorsi adatti a tutti, dai ciclisti esperti a chi cerca una pedalata più rilassante immersa nella natura. Pedalare nelle Langhe significa attraversare paesaggi che sembrano usciti da una cartolina: colline punteggiate da filari di viti, castelli arroccati e piccoli borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato. Partendo da Alba, capitale delle Langhe, è possibile scegliere diversi itinerari che permettono di esplorare al meglio questa regione patrimonio UNESCO. Itinerari tra i vigneti e i borghi storici Uno dei percorsi più amati è quello che si snoda tra Barolo, La Morra e Monforte d’Alba, culla dei celebri vini Barolo e Nebbiolo. Questo itinerario permette di immergersi nel cuore della produzione vinicola, con la possibilità di fermarsi in una delle tante cantine per una degustazione o semplicemente per ammirare le colline verdi che, in autunno, si tingono di rosso e oro. Proseguendo verso Neive e Barbaresco, si incontrano borghi pittoreschi che raccontano storie antiche, fatti di stradine acciottolate e antiche torri. Anche qui, il vino è protagonista, ma non manca l’occasione di assaggiare le specialità locali come il tartufo bianco d’Alba o i tajarin, pasta tipica della tradizione piemontese. Consigli pratici per i cicloturisti I percorsi nelle Langhe sono per lo più collinari, quindi è importante essere preparati a qualche salita. Tuttavia, la bellezza dei panorami e la tranquillità delle strade ripagano ogni sforzo. Per chi preferisce una pedalata più rilassata, sono disponibili anche itinerari più semplici o possibilità di noleggiare biciclette elettriche, ideali per chi vuole godersi il paesaggio senza faticare troppo. Un altro aspetto da non sottovalutare è la scelta del periodo: la primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per una pedalata nelle Langhe, con temperature miti e paesaggi mozzafiato. In particolare, durante la vendemmia o il periodo del tartufo, i borghi si animano con fiere e feste che rendono l’esperienza ancora più autentica. Un viaggio tra natura, storia e sapori Le Langhe non sono solo un luogo per ammirare la natura e fare sport, ma anche un territorio ricco di storia e cultura. Ogni borgo ha una storia da raccontare, ogni strada una vista da regalare. E dopo una giornata in bicicletta, non c’è niente di meglio che concludere con una cena in una delle tante osterie locali, dove i sapori della tradizione piemontese si uniscono alla qualità delle materie prime. In conclusione, la pedalata nelle Langhe è un’esperienza che unisce sport, cultura e gastronomia, offrendo a ogni cicloturista la possibilità di scoprire una delle regioni più affascinanti d’Italia. Una vacanza attiva, ma anche un viaggio nel gusto e nelle tradizioni, dove la bicicletta diventa il mezzo pe Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 mesi, 1 settimana fa

    Ciclovia del Fiume Ticino: Un Viaggio Incantevole in Bicicletta tra Natura e Tradizioni Se sogni di esplorare paesaggi mozzafiato pedalando in armonia con la natura, la Ciclovia del Fiume Ticino è l’avventura che fa per te. Questo itinerario, che si snoda lungo le sponde del fiume Ticino, è molto più di un percorso cicloturistico: è un’esperienza coinvolgente che ti porta nel cuore del Cantone Ticino, tra montagne maestose, verdi vallate e borghi storici, facendoti scoprire l’anima autentica di questa meravigliosa regione svizzera. La Ciclovia del Fiume Ticino si estende per circa 90 chilometri, ma il suo vero valore non si misura in numeri. Ogni chilometro è un’occasione per immergersi in un panorama sempre diverso: dalle imponenti cime alpine che vegliano su Airolo, fino alle dolci rive del Lago Maggiore nei pressi di Locarno. Seguire il corso del fiume significa lasciarsi trasportare dal ritmo della natura, tra boschi rigogliosi, vigneti e placide pianure. Immagina di pedalare all’ombra di alberi secolari, con il fruscio dell’acqua che ti accompagna. Qui, il viaggio non è una corsa, ma una lenta scoperta: ogni curva del sentiero può riservare una sorpresa, una vista spettacolare, un angolo di tranquillità perfetto per fermarsi a contemplare il paesaggio. Uno dei grandi tesori di questo percorso è la biodiversità che lo caratterizza. Lungo il fiume si aprono oasi naturali dove la vita scorre indisturbata. Pedalando lungo la ciclovia, ti ritroverai a attraversare la Riserva della Foce del Ticino, un vero paradiso per gli amanti della natura. Qui, tra boschi e specchi d’acqua, potrai osservare uccelli migratori che si riposano nelle acque calme del fiume, mentre il profumo della vegetazione ti accompagna. Ogni sosta in queste aree protette è un’occasione per respirare a pieni polmoni e riconnettersi con la natura, in un ambiente incontaminato che sembra appartenere a un’altra epoca. La Ciclovia del Fiume Ticino non è solo natura: è anche un percorso nella storia e nella cultura del Cantone Ticino. Mentre pedali, puoi fare una deviazione verso i celebri Castelli di Bellinzona, tre imponenti fortezze medievali che sorvegliano la città dall’alto. Passeggiare tra le loro mura ti farà sentire come un viaggiatore del passato, che attraversa secoli di storia in un solo colpo d’occhio. Lungo il percorso, piccoli borghi storici e chiese romaniche ti invitano a fermarti e scoprire un po’ di più delle tradizioni locali. Ogni villaggio ha una storia da raccontare, ogni pietra conserva un frammento di un passato lontano. Una delle gioie del cicloturismo è poter gustare la cucina locale, e il Ticino sa come deliziare i viaggiatori affamati. Lungo la ciclovia troverai i tipici grotti, piccole taverne immerse nel verde, dove puoi assaporare i sapori autentici della cucina ticinese. Immagina di sederti all’ombra di un castagno e gustare un piatto di polenta accompagnata da brasato, formaggi d’alpeggio o la tradizionale luganiga, il tutto innaffiato da un bicchiere di Merlot locale. Qui, il tempo rallenta, e ogni boccone è un invito a godersi il momento, ci Continua a leggere

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