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Cicloturismo

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by Matteo

Pedalando dalla Costa al Cuore dell’Entroterra Ligure: Il Percorso da Loano a Bardineto

30/08/2024 in Territorio

La Liguria è una regione che offre numerose opportunità per gli amanti della bicicletta, con i suoi paesaggi variegati che spaziano dalle coste mozzafiato agli affascinanti borghi dell’entroterra. Un percorso particolarmente interessante è quello che collega Loano a Bardineto, una pedalata che permette di scoprire la bellezza della natura ligure e la tranquillità delle sue colline interne.

Partenza da Loano: La Perla della Riviera
Loano, situata sulla Riviera di Ponente, è il punto di partenza ideale per questo itinerario. Questa città costiera è nota per il suo clima mite e le spiagge sabbiose, che fanno da sfondo al primo tratto del percorso. Prima di partire, vale la pena fare una passeggiata lungo il lungomare di Loano, magari gustando un caffè in uno dei bar affacciati sul mare.

L’ascesa verso l’entroterra: Borghetto Santo Spirito e Toirano
Lasciata alle spalle la costa, il percorso inizia a salire dolcemente verso l’entroterra, passando per Borghetto Santo Spirito e Toirano. Borghetto è un piccolo centro caratterizzato da strade strette e una suggestiva vista sul mare, mentre Toirano è famosa per le sue grotte preistoriche, un’attrazione turistica imperdibile per gli appassionati di storia e geologia.

Il tratto tra Loano e Toirano è relativamente semplice, con salite graduali e panorami che iniziano a mostrare la transizione dal paesaggio costiero a quello collinare. Da qui in poi, la pedalata si fa più impegnativa, ma anche più affascinante, con l’ingresso nelle aree boschive che caratterizzano l’entroterra ligure.

Dopo Toirano, La strada si snoda attraverso fitte foreste di faggi e castagni, offrendo ombra e frescura anche nelle giornate più calde.

L’ascesa richiede una buona preparazione fisica, ma la bellezza del paesaggio e la tranquillità della natura circostante ripagano ogni sforzo. Raggiunto la vetta , la vista si apre su uno spettacolare panorama che abbraccia sia la costa che le montagne dell’entroterra. È il luogo perfetto per una sosta rigenerante prima di proseguire la discesa verso Bardineto.

Discesa e arrivo a Bardineto: Il fascino dell’entroterra
La strada scende dolcemente verso Bardineto, un piccolo borgo situato a circa 700 metri di altitudine. Questa discesa è meno impegnativa della salita, permettendo di godere appieno del paesaggio circostante, caratterizzato da prati verdi, boschi e piccoli corsi d’acqua.

Bardineto è un tipico paese dell’entroterra ligure, con case in pietra e un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo. Qui, gli amanti della natura possono concedersi una passeggiata nei boschi circostanti, oppure riposarsi in uno dei rifugi locali, assaporando la cucina tipica della zona, fatta di piatti semplici ma genuini, come le trofie al pesto o la torta pasqualina.

by Matteo

Nuove Norme sui Portabici per Auto

29/08/2024 in News


A fine agosto, in un periodo in cui la maggior parte degli italiani aveva già concluso o stava per concludere le vacanze estive, è arrivata una sentenza del Tar del Lazio che potrebbe avere un impatto significativo sul mercato dei portabici per auto. Questa decisione rischia infatti di rendere fuorilegge decine di migliaia di dispositivi, mettendo in difficoltà chi ha investito somme considerevoli per trasportare in sicurezza la propria bicicletta durante i viaggi.

La controversia ha origine da una circolare del Ministero dei Trasporti, la numero 25981, emanata un anno fa. Questa circolare ha aggiornato le norme riguardanti le “caratteristiche e modalità di installazione delle strutture portasci e portabiciclette applicate a sbalzo posteriormente o sul gancio di traino a sfera” per i veicoli di categoria M1, ovvero quelli destinati al trasporto di persone con un massimo di otto posti a sedere. Tra le nuove disposizioni, spiccano le restrizioni sulle dimensioni dei portabici: lunghezza non superiore a 1,20 metri, larghezza non superiore a quella dell’auto con un massimo di 2,35 metri, e altezza non superiore a 2,5 metri.

Inoltre, la circolare impone un passaggio obbligatorio alla Motorizzazione civile, con aggiornamento della carta di circolazione, nel caso in cui il montaggio del portabici o portasci ostruisca parzialmente la targa o i fanali del veicolo. Questo requisito ha sollevato preoccupazioni tra le aziende del settore, che hanno deciso di ricorrere al Tar per contestare la validità della circolare.

Nove società operanti nella produzione, vendita e installazione di accessori per veicoli hanno presentato ricorso contro la circolare, sostenendo che gli atti firmati dal direttore generale del Dipartimento della Mobilità sostenibile fossero nulli, poiché emanati senza adeguato potere. Le aziende hanno anche argomentato che le nuove regole risultassero discriminatorie nei confronti degli automobilisti italiani, i quali sarebbero soggetti a limitazioni della circolazione non imposte ad altri cittadini europei.

Già nel novembre 2023, il Tar aveva respinto una richiesta di sospensiva cautelare, ma a gennaio 2024 il Consiglio di Stato aveva temporaneamente ribaltato la decisione, rinviando il giudizio di merito. Quest’ultimo, ora pronunciato, ha visto nuovamente respinto il ricorso delle aziende. Il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso per “carenza di legittimità attiva” da parte delle imprese coinvolte, e ha anche bocciato le contestazioni nel merito. Secondo i giudici, gli adempimenti amministrativi previsti dalle circolari ministeriali non sono sproporzionati, ma piuttosto necessari per garantire la sicurezza del traffico veicolare. Inoltre, hanno affermato che tali norme non limitano la libertà di circolazione delle persone fisiche in Italia, anche se potrebbero comportare la mancata possibilità di installare portabici o portasci su certi veicoli per ragioni di sicurezza.

Questa sentenza ha suscitato notevole preoccupazione tra i proprietari di veicoli che utilizzano portabici e portasci, poiché molti di questi dispositivi potrebbero ora risultare non conformi alle nuove regole, rendendo necessario un aggiornamento o una sostituzione. Le aziende del settore potrebbero valutare ulteriori azioni legali, ma per il momento la normativa rimane in vigore, creando incertezza per migliaia di automobilisti e appassionati di ciclismo in tutta Italia.

by Matteo

Percorso in bicicletta da Calice Ligure a Finalborgo e Finale Ligure

28/08/2024 in Territorio

La Liguria è una regione nota per le sue bellezze naturali e paesaggistiche, e un modo ideale per scoprirle è attraverso un’escursione in bicicletta. Un percorso particolarmente suggestivo è quello che collega Calice Ligure a Finalborgo e Finale Ligure, un itinerario che combina la tranquillità dell’entroterra con il fascino delle località costiere.

Partenza da Calice Ligure
Calice Ligure è un piccolo borgo situato nell’entroterra savonese, immerso nel verde e circondato da colline ricoperte di ulivi. Da qui inizia il nostro percorso ciclistico, che si snoda lungo strade secondarie poco trafficate, ideali per chi cerca un’esperienza di pedalata rilassante e sicura. Lungo la strada, si possono ammirare scorci panoramici della vallata, con il suono degli uccelli e il profumo della macchia mediterranea che accompagnano il ciclista.

Verso Finalborgo
Proseguendo, si arriva a Finalborgo, uno dei borghi più belli d’Italia, ricco di storia e cultura. Qui, il ciclista ha l’opportunità di fare una sosta per visitare le antiche mura, le torri medievali e il maestoso Castel Gavone, che domina il borgo dall’alto. Le stradine lastricate e i vicoli stretti offrono un’atmosfera suggestiva, quasi fuori dal tempo, perfetta per una breve pausa prima di proseguire verso la costa.

Arrivo a Finale Ligure
Dopo aver esplorato Finalborgo, il percorso continua in direzione di Finale Ligure, località costiera famosa per le sue spiagge sabbiose e l’acqua cristallina. La discesa verso il mare offre una vista spettacolare sul Mediterraneo, con il blu intenso del mare che contrasta con il verde delle colline. Una volta arrivati a Finale Ligure, il ciclista può scegliere se rilassarsi sulla spiaggia, fare un tuffo rigenerante o esplorare ulteriormente il centro storico, con i suoi edifici eleganti e le piazze vivaci.

by Matteo

Finiti i lavori sulla nuova pista ciclabile del Policlinico di Modena

28/08/2024 in News


L’area del Policlinico di Modena ha visto il completamento di un’importante opera di infrastruttura urbana: una nuova pista ciclabile. Questo progetto rientra in un più ampio intervento di collegamento tra il Polo Ospedaliero-universitario, il Tecnopolo e il terminal intermodale Gottardi, con un investimento complessivo di 623 mila euro, finanziato attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Il nuovo tratto ciclopedonale, che attraversa il comparto del Policlinico, è già aperto al pubblico e offre un collegamento diretto tra via del Pozzo e via Campi. La pista ciclabile corre parallela al percorso riservato ai bus, garantendo una maggiore sicurezza e comodità sia per i ciclisti che per i pedoni.

Nel corso dei lavori, sono state eliminate le barriere architettoniche esistenti, rendendo l’intero percorso accessibile a tutti. Inoltre, sono stati predisposti passaggi laterali all’altezza delle sbarre telecomandate, per facilitare il transito dei mezzi pubblici e migliorare la fluidità del traffico nell’area.

Questo nuovo collegamento rappresenta un passo avanti significativo verso una mobilità più sostenibile e integrata, rispondendo alle esigenze di un’area strategica della città, sia dal punto di vista sanitario che tecnologico.

by Matteo

Trasporto Bici sui Treni Locali in Alto Adige.

27/08/2024 in News

In Alto Adige, l’utilizzo combinato di treno e bicicletta è una realtà sempre più apprezzata, soprattutto nei mesi estivi. I viaggiatori possono trasportare le proprie bici sui treni locali e su alcune linee di autobus selezionate, acquistando un biglietto aggiuntivo. Se durante i mesi invernali il servizio vede un utilizzo contenuto, con poco più di un centinaio di biciclette trasportate mensilmente, la situazione cambia drasticamente in estate. Agosto, in particolare, registra un vero e proprio boom, con quasi quindicimila bici caricate sui treni.

Questo servizio non è riservato solo ai turisti, anche se la regione è una meta ambita per gli amanti della bicicletta. Infatti, ben il 40% dei ciclisti che utilizzano il treno per trasportare la propria bici sono residenti locali, a testimonianza di come questo mezzo di trasporto ibrido sia integrato nelle abitudini degli altoatesini.

Tuttavia, l’aumento della domanda durante l’estate porta inevitabilmente a qualche inconveniente. Non mancano le lamentele di coloro che, trovandosi senza posto disponibile per la propria bici, sono costretti a rimanere a terra. La STA (Strutture Trasporto Alto Adige), che gestisce il servizio, risponde che il biglietto per il trasporto della bicicletta garantisce il viaggio solo se c’è disponibilità di posti, per ragioni di sicurezza. I controllori, quindi, non fanno altro che rispettare le normative vigenti.

La capacità dei treni attualmente è sufficiente per coprire la domanda per gran parte dell’anno. È solo durante il picco della stagione turistica che si verificano problemi. Ma ci sono buone notizie per il futuro: nel 2026 entreranno in servizio nuovi treni, più lunghi e con una maggiore capacità, anche per il trasporto di biciclette. Questi miglioramenti potrebbero aiutare a ridurre i disagi e a rendere l’esperienza di viaggio più fluida per tutti i ciclisti.

L’iniziativa di combinare il trasporto su rotaia con la bici resta un’ottima soluzione per promuovere una mobilità sostenibile e facilitare l’esplorazione del territorio altoatesino, confermandosi una scelta vincente sia per i residenti che per i turisti.

by Matteo

Pericolosi Chiodi lungo la Ciclovia Treviso-Ostiglia

27/08/2024 in News


Negli ultimi giorni, la comunità dei ciclisti e degli amanti della natura è stata scossa da una notizia allarmante: lungo la ciclovia Treviso-Ostiglia, in particolare nel tratto tra Montegalda e Longare, sono stati ritrovati chiodi a tre punte, presumibilmente ricavati da filo spinato, disseminati intenzionalmente sul percorso. Questo grave episodio è stato segnalato per la prima volta sabato scorso da una nonna che, durante una passeggiata con il nipotino, ha scoperto uno di questi pericolosi oggetti. Purtroppo, successivamente ne sono stati rinvenuti molti altri, sparpagliati lungo circa cento metri della ciclovia.

I chiodi, posizionati in modo strategico, rappresentano un serio pericolo per i ciclisti che frequentano quotidianamente questo percorso, rischiando non solo di forare le ruote delle biciclette, ma anche di causare gravi ferite a chi dovesse accidentalmente finire a terra. La scelta del luogo e del momento in cui sono stati collocati questi oggetti contundenti lascia pochi dubbi sulla premeditazione del gesto. La coincidenza di più fattori suggerisce infatti un’intenzionalità precisa e inquietante.

Secondo i ciclisti, si tratta di un “atto grave e sconsiderato, premeditato con l’intento di provocare danni”. Nonostante non sia ancora noto quanti siano stati i malcapitati che hanno subito danni a causa di questi chiodi, la preoccupazione è alta. Resta ancora da chiarire il motivo dietro a questo gesto. La comunità, nel frattempo, ha espresso grande indignazione per l’accaduto, chiedendo maggiore attenzione e vigilanza per garantire la sicurezza lungo la ciclovia. L’episodio solleva interrogativi importanti sulla sicurezza degli spazi pubblici e sulla necessità di proteggere luoghi che dovrebbero essere accessibili e sicuri per tutti.

by Matteo

Brescia: Un Comune Ciclabile Eccellente per il Settimo Anno Consecutivo

26/08/2024 in News

Brescia si conferma ancora una volta una delle città più virtuose d’Italia per la mobilità sostenibile, ottenendo per il settimo anno consecutivo il prestigioso riconoscimento di «Comune Ciclabile» dalla FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta. Questo attestato di merito viene conferito alle amministrazioni locali che si distinguono per l’impegno nella promozione della ciclabilità e nel miglioramento delle infrastrutture dedicate ai ciclisti.

La città di Brescia, con la sua rete di piste ciclabili sempre più estesa e sicura, rappresenta un modello di riferimento a livello nazionale. L’amministrazione comunale ha dimostrato una costante attenzione verso politiche che favoriscono l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, contribuendo così a ridurre l’inquinamento e a migliorare la qualità della vita dei cittadini.

FIAB valuta le città candidate attraverso un rigido sistema di criteri che include la qualità delle piste ciclabili, la segnaletica, i servizi per i ciclisti, come le aree di sosta sicure e le stazioni di riparazione, nonché le iniziative per promuovere la cultura della bicicletta. Brescia, anno dopo anno, ha saputo migliorare ulteriormente in questi ambiti, ricevendo anche quest’anno le ambite “bandiere gialle” che contraddistinguono i comuni ciclabili.

Questo riconoscimento non è solo un simbolo di eccellenza per la città, ma anche un incentivo a continuare su questa strada, potenziando ulteriormente le infrastrutture e sensibilizzando la popolazione all’uso della bicicletta. La conferma di Brescia come Comune Ciclabile per sette anni consecutivi è un esempio virtuoso di come la mobilità sostenibile possa diventare una realtà concreta e apprezzata dai cittadini.

Brescia si propone, quindi, non solo come una città attenta all’ambiente e alla salute dei suoi abitanti, ma anche come un luogo dove la qualità della vita passa attraverso scelte sostenibili, che fanno della bicicletta non solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di cambiamento e di rispetto per l’ambiente.

by Matteo

Determinazione e Tecnologia: Come un Ciclista ha Recuperato la Sua Bici Rubata

26/08/2024 in News


Nel tranquillo cantone di Zugo, in Svizzera, un episodio inaspettato ha scosso la comunità degli appassionati di ciclismo. Alexander Mapondera, un residente locale, si era recato presso il negozio di biciclette Phoenix Bike a Baar per ritirare la sua amata bici da corsa. Tuttavia, ad attenderlo c’era una spiacevole sorpresa: la sua bicicletta, insieme ad altre 17, era stata rubata la notte precedente.

Phoenix Bike è un negozio noto per la vendita e la manutenzione di biciclette da corsa di alta gamma, come le prestigiose Pinarello. Il furto, che ha coinvolto modelli nuovi e biciclette lasciate dai clienti per riparazioni o servizi, ha causato un danno complessivo di 150.000 franchi svizzeri. La gravità della situazione non è sfuggita ai proprietari delle biciclette, ma tra di loro, Alexander Mapondera aveva un asso nella manica: un dispositivo di localizzazione nascosto sulla sua bici.

Utilizzando l’app del suo dispositivo, Mapondera è riuscito a individuare la posizione della sua bicicletta, che si trovava sorprendentemente lontano, a Milano. Informata la polizia, le autorità italiane hanno tentato di recuperare la refurtiva, ma senza successo. Deciso a non arrendersi, e spinto dal legame emotivo con la sua bici, Alexander ha preso un treno per Milano, pronto a fare di tutto per ritrovare il suo bene.

Una volta arrivato in una zona industriale, da dove proveniva il segnale, ha incontrato un uomo e gli ha spiegato la sua missione. L’intervento della polizia, stavolta coadiuvato dalle indicazioni di Alexander, è stato finalmente fruttuoso. Dopo diversi tentativi, il segnale del tracker ha condotto al luogo esatto, dove, nascosti tra i cespugli, sono stati ritrovati i telai, le ruote e le biciclette rubate.

Grazie alla tenacia di Mapondera e al supporto delle forze dell’ordine, tutte le biciclette sono state restituite ai legittimi proprietari. Questo evento, oltre a mettere in luce l’importanza dei dispositivi di tracciamento, ha sottolineato quanto possa essere forte il legame tra una persona e la propria bicicletta.

by Matteo

Nuova Ciclopedonale tra Santa Liberata e Pozzarello: Un Progetto da 2,9 Milioni di Euro Prende Forma*

25/08/2024 in News


Il Comune, in collaborazione con la Regione, ha avviato un ambizioso progetto per la realizzazione di una nuova pista ciclopedonale che collegherà Santa Liberata a Pozzarello. Questo percorso, che attraverserà anche la galleria della Soda, rappresenta un’importante iniziativa sia dal punto di vista infrastrutturale che turistico, con un impatto significativo sul territorio.

L’opera, che ha un valore complessivo di 2 milioni e 898mila euro, è stata finanziata interamente dalla Regione. I fondi sono già stati stanziati nel bilancio di previsione del Comune, garantendo così una solida base economica per l’avvio dei lavori. La costruzione di questa pista ciclopedonale è stata affidata alla Società Cooperativa Edilzapa, con sede legale a Quarto, in provincia di Napoli.

L’inizio dei lavori è previsto per settembre e il progetto rappresenta una tappa fondamentale per lo sviluppo del territorio. La nuova infrastruttura non solo migliorerà la mobilità sostenibile, ma offrirà anche nuove opportunità per il turismo, creando un collegamento diretto e sicuro tra due importanti località.

Tuttavia, prima di giungere alla realizzazione definitiva, il progetto ha dovuto superare numerosi passaggi burocratici. Questi sono stati necessari per garantire che ogni fase del processo rispettasse le normative vigenti, assicurando così una costruzione in linea con gli standard di qualità e sicurezza richiesti.

Con l’avvio del cantiere a settembre, la comunità locale attende con entusiasmo la conclusione dei lavori, che promettono di arricchire il territorio sia dal punto di vista paesaggistico che economico. La nuova ciclopedonale, una volta completata, rappresenterà un importante passo avanti verso una mobilità più sostenibile e un turismo più accessibile.

by Matteo

In Bicicletta: Da Finale Ligure a Feglino attraverso Finalborgo

24/08/2024 in Territorio


L’area di Finale Ligure, sulla riviera ligure di ponente, è una destinazione imperdibile per gli amanti della bicicletta. Questo territorio offre un mix perfetto di bellezze naturali, storia e tradizione, con percorsi che spaziano dalla costa fino all’entroterra montano. In particolare, il tragitto che collega Finale Ligure a Feglino, passando per il pittoresco borgo medievale di Finalborgo, è un’esperienza da non perdere per chi desidera immergersi nella natura e nella storia di questa regione.

Partenza da Finale Ligure

Il nostro viaggio in bicicletta inizia a Finale Ligure, una vivace cittadina costiera nota per le sue spiagge e il suo centro storico. Da qui, si parte in sella alla bicicletta in direzione di Finalborgo, un percorso che si snoda su una pista ciclabile ben segnalata e piuttosto pianeggiante. Durante questa prima parte del tragitto, è possibile godere della vista sul mare, con la brezza marina che accompagna la nostra pedalata.

Alla Scoperta di Finalborgo

Dopo pochi chilometri, si arriva a Finalborgo, uno dei borghi medievali più belli d’Italia. Qui, è d’obbligo una sosta per esplorare le strette vie acciottolate, le mura ben conservate e le piazze che raccontano secoli di storia. Finalborgo era infatti un importante centro del Marchesato di Finale, e ancora oggi conserva un fascino antico che trasporta i visitatori indietro nel tempo.

In bicicletta, è possibile girare agevolmente per il borgo, fermandosi a visitare i principali punti d’interesse, come la Basilica di San Biagio e il Palazzo del Tribunale. Inoltre, il borgo offre numerosi caffè e ristoranti dove potersi rilassare e gustare i piatti tipici della cucina ligure, come la farinata o il pesto alla genovese.

Verso l’Entroterra: Da Finalborgo a Feglino

Dopo aver esplorato Finalborgo, il percorso continua in direzione di Feglino, un piccolo paese situato nell’entroterra. Questo tratto del percorso diventa più impegnativo, con una leggera salita che attraversa un paesaggio sempre più verdeggiante. Si pedala attraverso boschi e uliveti, su strade che offrono scorci panoramici sui monti circostanti.

La fatica della salita viene ripagata dalla bellezza del panorama e dalla tranquillità della natura. Il percorso è immerso nel silenzio, interrotto solo dal canto degli uccelli e dal fruscio delle foglie. Qui, la strada è meno frequentata, rendendo l’esperienza ancora più piacevole e rilassante.

Arrivo a Feglino

Il nostro viaggio in bicicletta si conclude a Feglino, un borgo tranquillo dove il tempo sembra essersi fermato. Feglino è il luogo ideale per chi cerca un po’ di quiete dopo la pedalata. Si può passeggiare per le stradine del paese, visitare la piccola chiesa parrocchiale e godere di una vista mozzafiato sulla vallata sottostante.

Per i più avventurosi, Feglino offre anche la possibilità di esplorare ulteriormente l’entroterra, con sentieri che si snodano tra boschi e colline, perfetti per il trekking o per escursioni in mountain bike.