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Cicloturismo

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by Matteo

Il,comune di Roma presenta il “Bici Plan” con 850 km di nuove piste ciclabili

22/10/2024 in News

Nelle prossime settimane Roma vedrà la presentazione del tanto atteso “Bici Plan”, un piano ambizioso che prevede la creazione di circa 850 chilometri di nuove piste ciclabili in tutta la città. L’iniziativa è stata illustrata dall’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, durante una recente commissione dedicata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Il progetto non riguarda solo le piste ciclabili precedentemente previste dai fondi del Pnrr, ma anche quelle che, inizialmente escluse dal piano per motivi di finanziamento, sono ora incluse nei progetti futuri della città. Inizialmente, infatti, il piano ciclabile finanziato dal Recovery Plan contava 15 percorsi, ma 6 di questi sono stati esclusi per una questione di budget, con un taglio complessivo di circa 6 milioni di euro. Tuttavia, l’assessore Patanè ha rassicurato che tali percorsi non sono stati cancellati, ma solo posticipati e rimangono parte integrante del progetto ciclabile di Roma.

Tra le piste che non saranno realizzate subito ci sono collegamenti importanti come Vitinia-Campus Biomedico, Castro Pretorio-Termini, e Piazza Pio XI-Circonvallazione Gianicolense, ma la progettazione per queste tratte è già pronta e sarà inclusa nei piani futuri.

Secondo Patanè, il costo medio per la costruzione di una pista ciclabile ben attrezzata si aggira attorno ai 700 mila euro per chilometro, considerando tutte le dotazioni di sicurezza necessarie. Di conseguenza, il budget di 13 milioni di euro a disposizione del Pnrr è stato insufficiente per coprire tutte le tratte inizialmente previste.

Nonostante ciò, il “Bici Plan” rimane ambizioso: l’obiettivo è costruire una rete ciclabile estesa e capillare in tutta la città. Con 850 km di piste in programma, Roma mira a diventare sempre più a misura di ciclista, favorendo una mobilità sostenibile e sicura. La presentazione ufficiale del piano è attesa per novembre, quando i cittadini potranno vedere i dettagli di questa nuova rete ciclabile.

by Matteo

Morte di Cristina Scozia: pista ciclabile “mal progettata” e 4 indagati per omicidio colposo

21/10/2024 in News

L’incidente che ha portato alla tragica morte di Cristina Scozia, ciclista di 39 anni investita da una betoniera a Milano il 20 aprile 2023, continua a far discutere. A un anno e mezzo dal dramma, la Procura di Milano ha concluso le indagini, notificando l’avviso di chiusura a quattro persone, tra cui l’autista del mezzo pesante e tre figure legate all’amministrazione comunale. Tra queste, Marco Granelli, ex assessore alla mobilità, è accusato di concorso in omicidio colposo, insieme a due dirigenti comunali responsabili della pianificazione della viabilità.

Al centro dell’inchiesta è la pista ciclabile tra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria, il luogo dell’incidente. Autorizzata in via sperimentale per un anno dal Ministero dei Trasporti, la corsia ciclabile era stata istituita con un’ordinanza firmata proprio da Granelli e dai due dirigenti comunali. Secondo i magistrati, la segnaletica posta all’incrocio dove è avvenuto lo schianto avrebbe creato confusione, con cartelli e strisce orizzontali che si contraddicevano tra loro, aumentando così il rischio di collisioni.

La conclusione delle indagini ha sollevato dubbi sull’effettiva sicurezza delle infrastrutture ciclabili nella città. La pista su cui è avvenuto l’incidente era stata infatti realizzata come parte di un piano per incentivare la mobilità sostenibile, ma per gli inquirenti la sua progettazione presentava gravi carenze. La disorganizzazione nella disposizione della segnaletica, dicono, avrebbe contribuito a rendere l’incrocio particolarmente pericoloso per ciclisti e pedoni, rendendo la corsia ciclabile non conforme alle norme di sicurezza.

La vicenda ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle piste ciclabili a Milano, città che negli ultimi anni ha investito fortemente in nuove infrastrutture per favorire la mobilità sostenibile. Tuttavia, questo incidente ha evidenziato come la progettazione di tali infrastrutture debba rispettare standard rigorosi per evitare tragedie come quella che ha colpito Cristina Scozia.

L’iter giudiziario proseguirà ora con la possibile apertura di un processo che dovrà accertare le responsabilità individuali. Il caso pone anche l’accento sull’importanza di garantire una pianificazione urbana sicura e funzionale, dove le esigenze di ciclisti, automobilisti e pedoni possano coesistere senza generare rischi per l’incolumità pubblica.

In attesa di ulteriori sviluppi, la morte di Cristina Scozia resta un monito per tutte le città che puntano a favorire la mobilità sostenibile: le infrastrutture ciclabili non possono prescindere dalla sicurezza e dalla chiarezza della segnaletica, per evitare che scelte sbagliate possano tradursi in tragedie simili.

by Matteo

Inaugurato il nuovo tratto ciclopedonale tra Govine e Toline di Pisogne

21/10/2024 in News

È stata ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclopedonale che collega Govine a Toline di Pisogne, un tratto di 650 metri a sbalzo sul lago d’Iseo che promette di diventare un’attrazione per residenti e turisti. L’evento si è tenuto oggi presso il lungolago di Pisogne, con una breve camminata verso la ciclabile, seguita dal tradizionale taglio del nastro e dagli interventi delle autorità, tra cui Barbara Mazzali, assessora regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda.

L’opera, consegnata tre settimane fa, ha già potuto essere apprezzata da molti in occasione della recente Festa del fungo e della castagna. Ora, con l’inaugurazione ufficiale, il nuovo tratto si integra perfettamente con il percorso Vello-Toline, ampliando le possibilità per chi desidera esplorare a piedi o in bici la suggestiva costa del lago d’Iseo. Questo collegamento non solo facilita l’accesso tra le due località, ma rafforza anche la connessione con il capoluogo pisognese, offrendo una via sicura e panoramica per la mobilità sostenibile.

La nuova pista, realizzata in un contesto paesaggistico unico, permette ai suoi fruitori di godere di una vista mozzafiato sul lago, creando un’esperienza di grande impatto visivo e sensoriale. Per Pisogne, la ciclabile rappresenta un valore aggiunto in chiave turistica, un’infrastruttura destinata a promuovere la fruizione del territorio in modo rispettoso dell’ambiente e orientato al benessere fisico.

Tuttavia, non sono mancate le critiche. Il gruppo di opposizione “Pisogne è” ha manifestato perplessità sul progetto, sostenendo che ci sarebbero aspetti della gestione e dell’opera che meritano attenzione. Seppur non siano state specificate in dettaglio le loro obiezioni, tali critiche sembrano sollevare questioni riguardanti la pianificazione o l’uso delle risorse.

Nonostante le polemiche, l’inaugurazione ha comunque rappresentato un momento importante per la comunità. Il nuovo tratto di ciclabile contribuirà certamente a migliorare la qualità della vita locale, stimolando attività all’aria aperta e sostenendo il turismo lento, sempre più apprezzato da chi cerca luoghi autentici e immersi nella natura. Pisogne, con questo intervento, si conferma un punto di riferimento per chi desidera scoprire il lago d’Iseo in maniera sostenibile, regalando nuove possibilità di scoperta e relax ai suoi visitatori.

by Matteo

Pedalata nelle Langhe: Un Itinerario di Cicloturismo tra Vigneti e Borghi Storici

20/10/2024 in Territorio


Le Langhe piemontesi, con le loro colline dolci e i vigneti a perdita d’occhio, rappresentano una delle mete più affascinanti per gli amanti del cicloturismo. Questa terra, famosa per i suoi vini pregiati e la gastronomia ricca, offre un panorama unico da esplorare in bicicletta, con percorsi adatti a tutti, dai ciclisti esperti a chi cerca una pedalata più rilassante immersa nella natura. Pedalare nelle Langhe significa attraversare paesaggi che sembrano usciti da una cartolina: colline punteggiate da filari di viti, castelli arroccati e piccoli borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato. Partendo da Alba, capitale delle Langhe, è possibile scegliere diversi itinerari che permettono di esplorare al meglio questa regione patrimonio UNESCO.

Itinerari tra i vigneti e i borghi storici

Uno dei percorsi più amati è quello che si snoda tra Barolo, La Morra e Monforte d’Alba, culla dei celebri vini Barolo e Nebbiolo. Questo itinerario permette di immergersi nel cuore della produzione vinicola, con la possibilità di fermarsi in una delle tante cantine per una degustazione o semplicemente per ammirare le colline verdi che, in autunno, si tingono di rosso e oro.

Proseguendo verso Neive e Barbaresco, si incontrano borghi pittoreschi che raccontano storie antiche, fatti di stradine acciottolate e antiche torri. Anche qui, il vino è protagonista, ma non manca l’occasione di assaggiare le specialità locali come il tartufo bianco d’Alba o i tajarin, pasta tipica della tradizione piemontese.

Consigli pratici per i cicloturisti

I percorsi nelle Langhe sono per lo più collinari, quindi è importante essere preparati a qualche salita. Tuttavia, la bellezza dei panorami e la tranquillità delle strade ripagano ogni sforzo. Per chi preferisce una pedalata più rilassata, sono disponibili anche itinerari più semplici o possibilità di noleggiare biciclette elettriche, ideali per chi vuole godersi il paesaggio senza faticare troppo.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la scelta del periodo: la primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per una pedalata nelle Langhe, con temperature miti e paesaggi mozzafiato. In particolare, durante la vendemmia o il periodo del tartufo, i borghi si animano con fiere e feste che rendono l’esperienza ancora più autentica.

Un viaggio tra natura, storia e sapori

Le Langhe non sono solo un luogo per ammirare la natura e fare sport, ma anche un territorio ricco di storia e cultura. Ogni borgo ha una storia da raccontare, ogni strada una vista da regalare. E dopo una giornata in bicicletta, non c’è niente di meglio che concludere con una cena in una delle tante osterie locali, dove i sapori della tradizione piemontese si uniscono alla qualità delle materie prime.

In conclusione, la pedalata nelle Langhe è un’esperienza che unisce sport, cultura e gastronomia, offrendo a ogni cicloturista la possibilità di scoprire una delle regioni più affascinanti d’Italia. Una vacanza attiva, ma anche un viaggio nel gusto e nelle tradizioni, dove la bicicletta diventa il mezzo perfetto per esplorare con lentezza un territorio unico.

by Matteo

Ciclovia del Fiume Ticino: Un Viaggio Incantevole in Bicicletta tra Natura e Tradizioni

19/10/2024 in Territorio

Se sogni di esplorare paesaggi mozzafiato pedalando in armonia con la natura, la Ciclovia del Fiume Ticino è l’avventura che fa per te. Questo itinerario, che si snoda lungo le sponde del fiume Ticino, è molto più di un percorso cicloturistico: è un’esperienza coinvolgente che ti porta nel cuore del Cantone Ticino, tra montagne maestose, verdi vallate e borghi storici, facendoti scoprire l’anima autentica di questa meravigliosa regione svizzera. La Ciclovia del Fiume Ticino si estende per circa 90 chilometri, ma il suo vero valore non si misura in numeri. Ogni chilometro è un’occasione per immergersi in un panorama sempre diverso: dalle imponenti cime alpine che vegliano su Airolo, fino alle dolci rive del Lago Maggiore nei pressi di Locarno. Seguire il corso del fiume significa lasciarsi trasportare dal ritmo della natura, tra boschi rigogliosi, vigneti e placide pianure. Immagina di pedalare all’ombra di alberi secolari, con il fruscio dell’acqua che ti accompagna. Qui, il viaggio non è una corsa, ma una lenta scoperta: ogni curva del sentiero può riservare una sorpresa, una vista spettacolare, un angolo di tranquillità perfetto per fermarsi a contemplare il paesaggio. Uno dei grandi tesori di questo percorso è la biodiversità che lo caratterizza. Lungo il fiume si aprono oasi naturali dove la vita scorre indisturbata. Pedalando lungo la ciclovia, ti ritroverai a attraversare la Riserva della Foce del Ticino, un vero paradiso per gli amanti della natura. Qui, tra boschi e specchi d’acqua, potrai osservare uccelli migratori che si riposano nelle acque calme del fiume, mentre il profumo della vegetazione ti accompagna. Ogni sosta in queste aree protette è un’occasione per respirare a pieni polmoni e riconnettersi con la natura, in un ambiente incontaminato che sembra appartenere a un’altra epoca. La Ciclovia del Fiume Ticino non è solo natura: è anche un percorso nella storia e nella cultura del Cantone Ticino. Mentre pedali, puoi fare una deviazione verso i celebri Castelli di Bellinzona, tre imponenti fortezze medievali che sorvegliano la città dall’alto. Passeggiare tra le loro mura ti farà sentire come un viaggiatore del passato, che attraversa secoli di storia in un solo colpo d’occhio. Lungo il percorso, piccoli borghi storici e chiese romaniche ti invitano a fermarti e scoprire un po’ di più delle tradizioni locali. Ogni villaggio ha una storia da raccontare, ogni pietra conserva un frammento di un passato lontano. Una delle gioie del cicloturismo è poter gustare la cucina locale, e il Ticino sa come deliziare i viaggiatori affamati. Lungo la ciclovia troverai i tipici grotti, piccole taverne immerse nel verde, dove puoi assaporare i sapori autentici della cucina ticinese. Immagina di sederti all’ombra di un castagno e gustare un piatto di polenta accompagnata da brasato, formaggi d’alpeggio o la tradizionale luganiga, il tutto innaffiato da un bicchiere di Merlot locale. Qui, il tempo rallenta, e ogni boccone è un invito a godersi il momento, circondati dalla bellezza e dalla semplicità della natura.

by Matteo

Conclusi i lavori sul ponte di San Donato a Bologna: nuove corsie ciclabili per una mobilità più sicura

18/10/2024 in News


A Bologna si sono conclusi i lavori di riqualificazione del ponte di San Donato, partiti lo scorso 10 luglio. L’intervento ha avuto l’obiettivo di migliorare la viabilità e aumentare la sicurezza, offrendo spazi più ampi e confortevoli per tutti gli utenti della strada. Uno dei principali risultati è stata la creazione di una pista ciclabile bidirezionale, che rappresenta un passo importante verso una città più attenta alla mobilità sostenibile.

La nuova pista ciclabile, larga 2,5 metri e rialzata rispetto alla carreggiata, si estende lungo i 400 metri del ponte e si distingue per il suo caratteristico colore rosso. Questo percorso, progettato per garantire maggiore sicurezza ai ciclisti, dà continuità alle piste ciclabili di via San Donato, collegando i viali cittadini fino al confine con il comune di Granarolo.

Il ponte di San Donato, con questa rimodulazione, ha visto anche un’ottimizzazione delle corsie per il traffico automobilistico, integrando spazi meglio distribuiti per garantire un flusso più ordinato e sicuro. Il progetto risponde all’esigenza di una città in continua evoluzione, che punta a migliorare la qualità della vita e a incentivare forme di mobilità ecologica.

La realizzazione della pista ciclabile sul ponte rappresenta un segnale importante per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, riducendo il traffico e l’inquinamento, e rendendo Bologna una città più vivibile e sostenibile.

by Matteo

Multa da 10mila euro per una bici elettrica modificata

17/10/2024 in News

Ad Aquileia, in località Beligna, un uomo di 32 anni è stato sorpreso dai carabinieri mentre sfrecciava a 60 km/h su una pista ciclabile con una bicicletta elettrica modificata. Il mezzo, equipaggiato con un motore elettrico potenziato, è stato immediatamente sequestrato, e al ciclista è stata inflitta una multa di ben 10.000 euro.L’uomo, evidentemente ignaro delle conseguenze legali delle modifiche apportate al proprio veicolo, stava percorrendo la ciclabile a una velocità ben oltre i limiti consentiti. Le biciclette elettriche, infatti, devono rispettare precise normative che ne regolano la potenza del motore e la velocità massima, fissata a 25 km/h per essere considerate legalmente biciclette. Superare questa soglia, sia in velocità che in potenza, trasforma il mezzo in un ciclomotore, soggetto a normative molto più restrittive, tra cui la necessità di immatricolazione, assicurazione e l’obbligo di utilizzo del casco. La vicenda solleva un problema cruciale riguardante la sicurezza sulle piste ciclabili. Queste sono progettate per un uso sicuro da parte di biciclette e pedoni, e velocità elevate come quella raggiunta dal ciclista in questione rappresentano un pericolo non solo per chi guida, ma anche per gli altri utenti della strada.Le autorità locali, preoccupate per l’aumento di casi di biciclette elettriche modificate, stanno intensificando i controlli per garantire il rispetto delle normative e la sicurezza di tutti. Questo episodio sottolinea quanto sia importante che i ciclisti siano consapevoli delle leggi e delle implicazioni delle modifiche ai loro veicoli. Oltre alla multa di 10.000 euro, l’uomo ha subito il sequestro della bicicletta, che verrà probabilmente confiscata definitivamente. Il veicolo, modificato in modo tale da farlo rientrare nella categoria dei ciclomotori, non rispettava infatti le normative in vigore, privando il ciclista della protezione legale garantita ai possessori di biciclette regolari. Le autorità ricordano che alterare le caratteristiche tecniche di una bicicletta elettrica può avere gravi conseguenze legali e penali, oltre a rappresentare un rischio significativo per la sicurezza pubblica. Questo caso serve come monito per tutti coloro che desiderano potenziare i propri mezzi senza considerare i rischi associati.

by Matteo

Ciclovia VenTo, arriva l’asfalto.

16/10/2024 in News


Sono ufficialmente iniziati i lavori per l’asfaltatura di un tratto della ciclovia VenTo, il grande progetto che prevede la realizzazione di un percorso ciclabile lungo il Po, collegando Venezia e Torino. I primi interventi hanno preso il via tra Valenza e Trino, un segmento di 45 chilometri che vedrà un significativo miglioramento grazie a un nuovo fondo stradale asfaltato, rendendo il tragitto accessibile a una più ampia gamma di utenti.

Il progetto VenTo: una ciclovia per tutti

Il progetto VenTo, acronimo di Venezia-Torino, prevede la costruzione di una ciclovia di circa 680 chilometri, che correrà lungo il fiume Po attraversando quattro regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto). Questo percorso non solo sarà un importante collegamento ciclabile interregionale, ma anche un volano per il turismo sostenibile e la valorizzazione del territorio fluviale. Con l’asfaltatura del tratto Valenza-Trino, si compie un passo significativo verso la realizzazione di una delle più ambiziose ciclovie italiane. L’asfaltatura del tratto tra Valenza e Trino è coordinata dall’Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), che si sta occupando dei lavori necessari per completare il lotto di 45 chilometri. Il costo complessivo di questa fase supera i 5 milioni di euro, finanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), strumento chiave per accelerare la realizzazione di opere strategiche sul territorio nazionale. Oltre ai benefici legati alla mobilità sostenibile, la ciclovia VenTo rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo economico delle aree attraversate. Il percorso ciclabile, infatti, permetterà di attrarre turisti, incentivando il turismo lento e rispettoso dell’ambiente. Lungo il tragitto, ciclisti e visitatori potranno scoprire borghi storici, aree naturali protette e luoghi di interesse culturale che, grazie alla nuova infrastruttura, saranno più facilmente raggiungibili.

by Matteo

Pedalando dalla Valle d’Aosta al Colle del Gran San Bernardo: un viaggio tra storia e natura

16/10/2024 in Territorio

Il percorso cicloturistico da Aosta al Colle del Gran San Bernardo è una delle esperienze più affascinanti per gli amanti della bicicletta, dove si fondono la bellezza del paesaggio alpino e la ricchezza storica dei borghi valdostani. Questo itinerario, che segue antiche vie di comunicazione, offre una pedalata impegnativa ma ricca di soddisfazioni, perfetta per chi desidera immergersi in un ambiente autentico e poco battuto dal turismo di massa.

Partendo dalla città di Aosta, antica colonia romana, la salita comincia dolcemente lungo la strada statale 27. Dopo alcuni chilometri, si incontra il pittoresco borgo di Gignod, riconoscibile dalla sua chiesa con il caratteristico portale gotico. Questo piccolo paese offre una prima sosta panoramica, con vedute che iniziano a svelare le maestose montagne circostanti. Gignod è il luogo perfetto per una breve pausa, ammirando le testimonianze architettoniche e immergendosi nell’atmosfera tranquilla di un villaggio di montagna.

Proseguendo la salita, la strada si snoda tra tornanti che offrono scorci sempre più suggestivi fino a raggiungere Étroubles, uno dei borghi medievali meglio conservati della Valle d’Aosta. Étroubles è noto per il suo museo a cielo aperto, che arricchisce le vie del paese con opere d’arte contemporanea. Pedalare tra le strette strade lastricate, circondate da edifici in pietra e legno, trasporta i ciclisti in un’epoca lontana, quando i pellegrini percorrevano la Via Francigena diretti verso Roma. È una sosta imperdibile per chi ama l’arte e la storia.

Salendo ancora, a pochi chilometri dal confine con la Svizzera, si attraversa Saint-Oyen, un piccolo borgo dove le case in tipico stile valdostano si integrano perfettamente con il paesaggio montano. Qui si trovano due edifici di grande interesse storico e religioso: la casa ospitaliera dei canonici del Gran San Bernardo e il monastero Regina Pacis. Questi luoghi raccontano la lunga tradizione di accoglienza e assistenza ai viaggiatori, che ancora oggi riecheggia lungo le vie del borgo.

L’ultima tappa italiana prima di affrontare l’ascesa finale è Saint-Rhémy-en-Bosses, celebre per il suo prosciutto crudo DOP, il “Vallée d’Aoste Jambon de Bosses”. Questo piccolo paese offre l’occasione di ricaricare le energie con prodotti locali d’eccellenza prima di affrontare gli ultimi chilometri di salita. È anche possibile visitare uno dei produttori locali di prosciutto, scoprendo i segreti di questa prelibatezza che porta con sé i sapori e i profumi della montagna.

Superato Saint-Rhémy, il percorso si fa più impegnativo: la strada si restringe e comincia a inerpicarsi verso il Colle del Gran San Bernardo, uno dei più antichi valichi alpini, attraversato nei secoli da Celti, Romani e pellegrini medievali. Qui, ogni curva regala panorami mozzafiato, e la sensazione di essere immersi in un paesaggio senza tempo si fa sempre più intensa. Prima di raggiungere il passo, un bivio sulla destra porta alla strada che, in circa 10 chilometri, conduce al valico vero e proprio. Questo è un tratto iconico per i cicloturisti, dove la storia si intreccia con la bellezza naturale delle Alpi.

Arrivati al passo, si entra per pochi metri in territorio svizzero, dove si trova il celebre ospizio del Gran San Bernardo. Fondato nel Medioevo per dare rifugio ai viaggiatori e ai pellegrini, l’ospizio è anche famoso per aver allevato i cani San Bernardo, noti per i loro soccorsi in alta montagna. Questo luogo carico di storia segna la fine della salita e rappresenta il culmine di un viaggio straordinario, sia dal punto di vista sportivo che culturale.

Il percorso da Aosta al Colle del Gran San Bernardo è una sfida che premia chi la affronta con paesaggi straordinari, borghi ricchi di fascino e una profonda immersione nella storia millenaria della Valle d’Aosta. Un’avventura perfetta per chi ama unire la passione per la bicicletta alla scoperta delle bellezze del territorio.

by Matteo

Piacenza: al via i lavori per la nuova pista ciclabile tra Mucinasso e il centro città

15/10/2024 in News

Il Comune di Piacenza ha ufficialmente affidato alla società I.C.G. Srl di Curtatone (Mantova) la realizzazione del primo stralcio della nuova pista ciclabile che collegherà la frazione di Mucinasso con il centro abitato di Piacenza, lungo la strada provinciale 6. Questo progetto, suddiviso in cinque fasi funzionali, rappresenta un intervento significativo per migliorare la mobilità sostenibile nel territorio piacentino.

La nuova pista ciclabile avrà un ruolo cruciale nel potenziare la sicurezza stradale per i ciclisti e favorire l’uso di mezzi di trasporto ecologici. L’obiettivo è incentivare gli spostamenti in bicicletta, contribuendo così a ridurre il traffico veicolare e le emissioni inquinanti. La scelta di sviluppare questo collegamento lungo una delle principali arterie di collegamento tra Mucinasso e Piacenza è frutto di una pianificazione volta a migliorare l’accessibilità e la qualità della vita dei residenti.

La società I.C.G. Srl, già nota per la sua competenza nella realizzazione di infrastrutture di questo tipo, garantirà l’adeguato avanzamento dei lavori, rispettando i tempi previsti e i più alti standard qualitativi. Questo progetto, oltre a rappresentare un’importante novità per gli abitanti della frazione e del capoluogo, si inserisce nelle politiche comunali di sviluppo sostenibile e di promozione della mobilità alternativa.

Il completamento del primo stralcio sarà solo l’inizio di un’opera strategica che, una volta conclusa, collegherà in maniera sicura e funzionale Mucinasso al cuore di Piacenza, offrendo ai cittadini un’infrastruttura moderna e rispettosa dell’ambiente.