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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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by Matteo

Bike to Work IPA Marca Trevigiana: al via la seconda edizione il 21 ottobre

15/10/2024 in News


Il 21 ottobre 2024 prenderà il via la seconda edizione dell’iniziativa “Bike to Work” promossa dall’Intesa Programmatica d’Area (IPA) Marca Trevigiana. L’obiettivo è ambizioso: ridurre il traffico urbano e incentivare uno stile di vita più sano attraverso l’uso di mezzi di trasporto sostenibili come biciclette, monopattini o semplicemente camminando. Il progetto punta, inoltre, a sostenere le attività economiche locali attraverso incentivi economici a favore dei lavoratori che scelgono una mobilità “slow” per raggiungere il luogo di lavoro.

I comuni partecipanti

La rete di comuni coinvolti nell’iniziativa si estende su un territorio densamente popolato, con circa 300.000 abitanti. I 18 comuni aderenti, che fanno parte del progetto “La Grande Treviso – Next Generation City”, sono: Treviso, Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Mogliano Veneto, Monastier di Treviso, Morgano, Paese, Ponzano Veneto, Povegliano, Preganziol, Quinto di Treviso, Roncade, San Biagio di Callalta, Silea, Spresiano e Villorba.

Incentivi economici attraverso i buoni spesa

Anche quest’anno, i comuni aderenti hanno stanziato un fondo dedicato all’erogazione di buoni spesa per i cittadini residenti che partecipano all’iniziativa. Il sistema è basato su un meccanismo di accumulo di punti, proporzionale agli spostamenti sostenibili effettuati. Questi punti danno diritto a buoni spesa da utilizzare presso le attività commerciali locali aderenti al progetto. Ogni quattro mesi viene effettuato il calcolo dei punti validi accumulati e, per ogni 1.143 punti, viene emesso un buono spesa del valore di 10 euro. Gli spostamenti registrati attraverso l’app contribuiscono anche a monitorare il risparmio complessivo di emissioni di CO2.

Come partecipare

La partecipazione al Bike to Work IPA Marca Trevigiana è semplice, ma richiede alcuni passaggi chiave:

1. Essere un cittadino residente in uno dei 18 comuni aderenti.

2. Lavorare in una sede che può anche essere al di fuori dei comuni promotori.

3. Scaricare l’app “Eco Attivi” (disponibile per Android e iOS).

4. Registrare i propri dati personali, la residenza e il luogo di lavoro nell’app.

5. Attivare il tracciamento degli spostamenti nella sezione “Bike to Work” dell’app e iniziare a registrare i tragitti casa-lavoro.

I partecipanti potranno accumulare punti utilizzando mezzi di trasporto sostenibili come biciclette (anche elettriche), monopattini (anche elettrici) o camminando.

Le novità per l’edizione 2024/2025

Rispetto alla prima edizione, la nuova edizione introduce alcune novità interessanti. Ogni chilometro risparmiato rispetto all’utilizzo dell’auto viene convertito in 20 punti (0,175€). Il numero massimo di punti accumulabili in un giorno è di 200, corrispondenti a un risparmio di 10 km di tragitto in auto, mentre il massimo annuale raggiungibile è di 40.000 punti, pari a 350€.

Un’opportunità per tutti

Bike to Work IPA Marca Trevigiana non è solo un’iniziativa per promuovere uno stile di vita più attivo, ma anche una forma concreta di sostegno all’economia locale. Le realtà commerciali del territorio, infatti, possono sempre aderire all’iniziativa, accettando i buoni spesa che i lavoratori potranno spendere nei loro esercizi.

L’iniziativa non solo contribuisce a ridurre il traffico e le emissioni di CO2, ma rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra pubbliche amministrazioni, cittadini e attività economiche locali, in un’ottica di sviluppo sostenibile e innovativo per il territorio della Marca Trevigiana.

by Matteo

Presentato il Progetto della Ciclabile Trento-Aldeno: Un Nuovo Collegamento per la Mobilità Sostenibile

14/10/2024 in News


Nella giornata di sabato è stato presentato il progetto della nuova ciclabile che collegherà Trento e Aldeno, un’iniziativa che rappresenta un importante passo avanti nel piano di mobilità sostenibile della provincia autonoma di Trento. Il progetto, discusso anche nei giorni precedenti in piazza Dante dalla sindaca di Aldeno Alida Cramerotti e dal presidente della provincia Maurizio Fugatti, coinvolge vari attori istituzionali, tra cui i dirigenti Carlo Benigni, responsabile del Servizio opere stradali e ferroviarie di Apop, e Giancarlo Anderle, dell’Unità di missione per le Opere stradali minori.

Tra le soluzioni progettuali discusse, spicca la possibilità di far passare la ciclabile lungo la strada provinciale SP21, nota come “via” della Gotarda. Questa strada potrebbe essere declassata per lasciare spazio a ciclisti e pedoni, in un’ottica di riorganizzazione delle infrastrutture a favore della mobilità dolce. Un’altra ipotesi prevede l’integrazione del nuovo ponte sopra l’autostrada A22 a Mattarello, progetto guidato dall’Autostrada del Brennero, che potrebbe diventare parte integrante del tracciato ciclabile. Inoltre, è stata considerata la costruzione di un sottopasso alla SP21, garantendo così maggiore sicurezza e continuità del percorso.

Il costo stimato per la realizzazione della ciclabile ammonta a circa 3 milioni di euro, e il progetto è già stato inserito nel prossimo aggiornamento del Documento di programmazione delle opere provinciali (DOPI). Questo nuovo collegamento rappresenta un tassello fondamentale del piano “mobilità dolce” promosso dalla provincia di Trento, con l’obiettivo di incentivare l’uso della bicicletta e dei mezzi sostenibili, migliorando la qualità della vita e riducendo l’impatto ambientale.

La ciclabile Trento-Aldeno non è solo una via di collegamento, ma parte di una visione più ampia che vede la provincia impegnata nel migliorare le infrastrutture dedicate a ciclisti e pedoni, promuovendo uno stile di vita più sano e una mobilità alternativa all’auto privata. Con questo progetto, Trento conferma il suo impegno verso una transizione ecologica e sostenibile, puntando su soluzioni innovative che guardano al futuro del territorio e dei suoi abitanti.

by Matteo

Silvano Janes: Addio al Pioniere della Mountain Bike Italiana

14/10/2024 in News

Il ciclismo italiano perde una delle sue figure più rappresentative con la tragica scomparsa di Silvano Janes, ex ciclista professionista trentino di 69 anni, venuto a mancare durante il Campionato Europeo Gravel amatori. La gara, tenutasi domenica 13 ottobre sull’Altopiano di Asiago, nel Vicentino, ha visto Janes accusare un malore fatale dopo appena tre chilometri di percorso. L’infarto improvviso che lo ha colpito non gli ha lasciato scampo, nonostante il pronto intervento del personale medico. I tentativi di rianimazione sono durati ben 35 minuti, ma purtroppo ogni sforzo si è rivelato vano.

Silvano Janes non era solo un appassionato del ciclismo, ma uno dei pionieri della mountain bike in Italia, distinguendosi per una carriera straordinaria nel panorama dei cicloamatori. Le sue imprese sportive erano state coronate da numerosi titoli, con ben dieci Mondiali vinti tra strada e mountain bike, l’ultimo dei quali conquistato ad Andorra appena a fine agosto. Oltre ai successi mondiali, Janes aveva collezionato cinque titoli europei e quaranta titoli italiani, a testimonianza di una carriera longeva e brillante, segnata da una passione sconfinata per la bicicletta.

Il ciclista trentino apparteneva alla categoria 65-69 anni, ma la sua energia e dedizione lo avevano reso un punto di riferimento per le nuove generazioni di sportivi. Innumerevoli sono state le sue vittorie nelle competizioni amatoriali, che lo avevano reso un’icona anche oltre i confini nazionali. Janes, nel corso della sua lunga carriera, aveva avuto modo di allenarsi e gareggiare al fianco di grandi campioni del ciclismo italiano, tra cui Francesco Moser e Gilberto Simoni, rafforzando il legame tra il ciclismo professionistico e quello amatoriale.

La sua morte lascia un grande vuoto nel mondo del ciclismo e tra tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo e condividere con lui la passione per questo sport. Silvano Janes rappresentava non solo un atleta vincente, ma un simbolo di determinazione e amore per la bicicletta, valori che continueranno a ispirare chiunque si avvicini a questa disciplina.

La comunità ciclistica e sportiva in generale si stringe attorno alla famiglia e agli amici di Janes in questo momento di dolore, ricordando un uomo che ha dato tanto allo sport italiano.

by Matteo

Pedalare alla scoperta di Vilnius: Un’esperienza cicloturistica tra storia e natura

13/10/2024 in Territorio

Vilnius, la capitale della Lituania, è una città ricca di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Negli ultimi anni, si è anche affermata come una destinazione perfetta per gli amanti del cicloturismo. Esplorare Vilnius in bicicletta offre la possibilità di scoprire la sua anima autentica, muovendosi agilmente tra vicoli storici, spazi verdi e moderne infrastrutture ciclabili. In questo articolo, vi porterò alla scoperta di come godere al meglio di Vilnius su due ruote. Iniziare un itinerario cicloturistico dal centro storico di Vilnius è un ottimo modo per entrare in contatto con il cuore pulsante della città. Le stradine strette e tortuose del centro portano il ciclista alla scoperta di chiese gotiche, barocche e rinascimentali, come la famosa Cattedrale di Vilnius o la Chiesa di Sant’Anna. Non può mancare una sosta alla Torre di Gediminas, da dove è possibile ammirare una vista panoramica sulla città e sui suoi dintorni. Vilnius è anche una città multiculturale e cosmopolita: pedalando si attraversano quartieri come Uzupis, una sorta di “repubblica indipendente” degli artisti, ricca di murales, sculture e piccole gallerie d’arte. Questo quartiere, spesso paragonato a Montmartre, è un luogo che ispira creatività ed è perfetto per chi desidera scoprire l’aspetto più alternativo della città.

La natura a portata di pedale

Uno dei grandi vantaggi di pedalare a Vilnius è la sua vicinanza alla natura. La città è circondata da vaste aree verdi che offrono percorsi ideali per i cicloturisti. Il Parco Regionale di Pavilniai, situato a pochi chilometri dal centro, è un luogo imperdibile per chi ama la natura. Qui, è possibile pedalare lungo sentieri circondati da foreste, colline e fiumi, immergendosi in un ambiente sereno e rilassante.

Un altro percorso consigliato è quello lungo il fiume Neris, che attraversa la città. Lungo le sue rive, una pista ciclabile ben curata consente di pedalare in tranquillità, con splendide vedute del fiume e della città che si affaccia su di esso. Il percorso prosegue verso la campagna lituana, offrendo al cicloturista la possibilità di scoprire paesaggi più rurali e incontaminati.

by Matteo

Percorso cicloturistico da Melfi a Venosa: un viaggio tra natura e storia

12/10/2024 in Territorio


Se sei un appassionato di cicloturismo e ami scoprire nuovi itinerari immersi nella natura, il percorso da Melfi a Venosa è un’ottima scelta. Situato in Basilicata, questo tragitto ti permette di pedalare tra paesaggi mozzafiato e di scoprire borghi ricchi di storia e cultura. Si tratta di un itinerario di media difficoltà, adatto sia a ciclisti esperti che a chi vuole vivere un’avventura tra i dolci pendii della zona.

Partenza da Melfi: alla scoperta del castello normanno

Il percorso inizia a Melfi, cittadina famosa per il suo maestoso castello normanno, uno dei meglio conservati d’Italia. Prima di partire, vale la pena visitare questa fortezza storica, che domina il panorama della città e offre uno scorcio affascinante sulla storia medievale della regione. Da qui, si parte in sella alla propria bicicletta, pronti a immergersi nelle bellezze naturali e storiche che questo itinerario ha da offrire.

La campagna lucana: tra vigneti e campi di grano

Lasciando Melfi, il paesaggio si apre su distese di vigneti e campi di grano che caratterizzano l’area del Vulture. La strada si snoda attraverso dolci colline, con leggeri saliscendi che non risultano mai troppo impegnativi. Il territorio è famoso per la produzione del vino Aglianico del Vulture, un’eccellenza della Basilicata. Se sei un amante del buon vino, lungo il tragitto puoi fermarti in una delle numerose cantine per una degustazione o semplicemente per ammirare i filari di vite che si perdono all’orizzonte.

Arrivo a Venosa: la città di Orazio

Dopo circa 35 km, raggiungerai Venosa, una delle città più affascinanti della Basilicata, nonché patria del celebre poeta latino Orazio. Qui, la storia si respira ad ogni angolo: puoi visitare gli scavi archeologici romani, con l’anfiteatro e le terme, oppure l’Incompiuta, una basilica che rappresenta un mistero architettonico irrisolto. Venosa è anche una città ricca di tradizioni enogastronomiche, per cui non perdere l’occasione di assaggiare i prodotti locali, come il pane cotto a legna e i formaggi tipici.

by Matteo

Mercatale: Un Percorso Dedicato alla Memoria delle Vittime Civili

11/10/2024 in News

L’80° anniversario di un tragico evento che ha segnato profondamente la storia locale è stato ricordato con una significativa cerimonia commemorativa. Era il 10 ottobre 1944 quando, nella località “La Valle”, presso la Noce di Mercatale, una colonna di civili rastrellati dai tedeschi nelle colline di Monte Armato venne tragicamente colpita dal fuoco degli Alleati, che, scambiandola per una colonna di soldati tedeschi, aprirono il fuoco. Il triste errore costò la vita a numerosi innocenti, portando un grande dolore alla comunità locale.

Per onorare la memoria di queste vittime civili, l’Amministrazione comunale, in collaborazione con la sezione locale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), ha deciso di dedicare il percorso ciclo-pedonale Mercatale-Noce ai caduti di quel tragico giorno. Il progetto mira a trasformare un luogo di dolore in uno spazio di riflessione, affinché il ricordo di quell’evento rimanga vivo e sia monito per le generazioni future.

La cerimonia commemorativa ha visto la partecipazione delle autorità locali, dei rappresentanti dell’ANPI e dei cittadini, che hanno ricordato l’importanza di mantenere viva la memoria storica, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui il valore della pace e della libertà non deve mai essere dato per scontato. L’iniziativa di intitolare il percorso non è solo un gesto simbolico, ma un modo concreto per collegare il passato al presente, invitando chiunque lo percorra a riflettere sulla tragedia e sull’importanza di difendere i diritti e la dignità umana.

In particolare, il percorso ciclo-pedonale offrirà a cittadini e visitatori l’opportunità di immergersi in un paesaggio che, oltre al suo valore naturalistico, racchiude una storia di sacrificio e resistenza. Il ricordo dei civili caduti sarà così intrecciato con un’esperienza di quotidianità e attività fisica, simbolo di un futuro costruito sulla consapevolezza storica.

La commemorazione dell’evento del 1944 rappresenta non solo un omaggio alle vittime, ma anche un invito a riflettere sul significato della pace e della libertà. La collaborazione tra l’Amministrazione comunale e l’ANPI sottolinea l’importanza di preservare la memoria storica e di trasmettere alle nuove generazioni il valore della lotta per la libertà, in modo che tragedie come quelle del passato non si ripetano mai più.

Questo nuovo percorso dedicato rappresenta dunque un segno tangibile di memoria e di impegno civile, un messaggio che guarda al passato ma che proietta al futuro, con la speranza che l’eco di quei giorni bui possa trasformarsi in un monito di pace e fratellanza.

by Matteo

Cicloturismo a Helsinki: Alla scoperta della capitale finlandese in bicicletta

10/10/2024 in Territorio

Helsinki, capitale della Finlandia, è una città ideale da esplorare in bicicletta. Con la sua combinazione unica di architettura moderna, spazi verdi e il fascino del Mar Baltico, pedalare per le sue strade offre un’esperienza indimenticabile. Se ami viaggiare su due ruote, scoprirai che la città è perfetta per il cicloturismo, grazie alle sue piste ciclabili ben sviluppate e ai percorsi sicuri.

Perché scegliere la bicicletta a Helsinki?

La rete di piste ciclabili a Helsinki è estesa e ben segnalata, permettendo di spostarsi facilmente da un quartiere all’altro. Le infrastrutture ciclistiche sono integrate nel sistema di trasporto urbano, con molte strade dedicate esclusivamente alle biciclette e ai pedoni. Helsinki, inoltre, è pianeggiante in gran parte della sua superficie, il che rende la pedalata piacevole anche per chi non è particolarmente allenato.

La città è anche impegnata nella sostenibilità ambientale e promuove attivamente la mobilità dolce, offrendo numerose stazioni di bike-sharing per noleggiare una bicicletta facilmente e in qualsiasi momento.

I migliori percorsi cicloturistici

1. Il Giro della Penisola di Helsinki Un percorso classico per i cicloturisti è il giro completo della penisola di Helsinki. Questo itinerario di circa 20-25 km si snoda lungo la costa, regalando splendide viste sul mare, sul porto e su numerosi parchi. Lungo il percorso potrai fermarti al Parco Kaivopuisto, uno dei parchi più antichi della città, oppure visitare l’Isola di Seurasaari, famosa per il suo museo all’aperto.

2. Il Parco Nazionale di Nuuksio Se preferisci un’esperienza più naturalistica, a pochi chilometri dalla città si trova il Parco Nazionale di Nuuksio, perfetto per un’escursione in bicicletta tra foreste, laghi e colline. Il parco offre sentieri ciclabili ben curati e rappresenta un’ottima occasione per immergersi nella natura selvaggia finlandese senza allontanarsi troppo dalla città.

3. L’arcipelago di Helsinki Un’altra esperienza unica è esplorare le isole che circondano la città. Helsinki è situata su un arcipelago, e alcune isole sono raggiungibili in bicicletta tramite traghetti. L’Isola di Suomenlinna, Patrimonio dell’UNESCO, è una destinazione imperdibile. Puoi prendere un traghetto e pedalare attraverso la storica fortezza, godendo di viste mozzafiato sul mare.

Consigli pratici per pedalare a Helsinki

Clima e stagionalità: Il periodo migliore per fare cicloturismo a Helsinki è tra maggio e settembre, quando le giornate sono più lunghe e le temperature miti. Tuttavia, anche durante l’inverno è possibile pedalare, poiché molte piste ciclabili vengono regolarmente pulite dalla neve.

Noleggio biciclette: Se non hai la tua bicicletta, puoi facilmente noleggiarne una tramite il servizio di bike-sharing di Helsinki, disponibile in tutta la città. Esistono anche negozi specializzati che offrono bici da trekking e mountain bike per percorsi più impegnativi.

Sicurezza: Helsinki è una città molto sicura per i ciclisti. Tuttavia, è importante rispettare le regole della strada e usare il casco, anche se non è obbligatorio per legge. Le piste ciclabili sono separate dal traffico automobilistico, il che rende la pedalata molto piacevole e priva di stress.

Un’esperienza autentica

Il cicloturismo a Helsinki non è solo un modo sostenibile e divertente di scoprire la città, ma permette anche di vivere un’esperienza autentica. Spostarsi in bicicletta ti consente di esplorare ogni angolo, fermarti nei piccoli caffè locali, o scoprire gallerie d’arte e mercatini nascosti. La città offre un perfetto equilibrio tra cultura urbana e natura incontaminata, tutto a portata di pedale.

by Matteo

Da Monaco a Venezia in bicicletta: un viaggio attraverso tre paesi, culture e paesaggi mozzafiato

09/10/2024 in Territorio

La ciclabile Monaco di Baviera – Venezia è un percorso affascinante che attraversa tre paesi (Germania, Austria e Italia), due lingue, tre culture e tre diverse zone climatiche. Si estende per 560 chilometri, collegando la capitale bavarese, Monaco, alla splendida città lagunare di Venezia. Questo itinerario ciclistico permette di esplorare paesaggi incantevoli, tra montagne, laghi cristallini e città storiche. La varietà dei panorami, delle culture e delle esperienze che si incontrano lungo il percorso la rendono una delle piste ciclabili più suggestive d’Europa.

La prima tappa: Monaco – Lago Achensee Ovest

Lunghezza: 121,1 chilometri
Dislivello in salita: 930 metri

La prima tappa della ciclovia inizia nel cuore di Monaco di Baviera, una città ricca di storia e cultura. Da qui, i ciclisti partono seguendo il fiume Isar, un corso d’acqua dalle acque verde scintillanti che guida il percorso verso sud. Lungo il tragitto, si oltrepassa la pittoresca cittadina di Bad Tölz, famosa per le sue architetture in stile bavarese e per le sue terme.

Il viaggio continua costeggiando il lago Tegernsee, un vero gioiello incastonato tra le Alpi bavaresi, circondato da verdi colline e montagne maestose. Questo tratto del percorso è caratterizzato da una natura incontaminata e da paesaggi idilliaci.

Superato il Tegernsee, si entra in Austria e si raggiunge il lago Achensee, noto come il “mare tirolese” per la sua estensione e le sue acque turchesi. L’Achensee è una meta perfetta per una pausa, ideale per chi desidera rinfrescarsi nelle sue acque o semplicemente rilassarsi godendo della vista mozzafiato sulle montagne circostanti.

La seconda tappa: Lago Achensee – Brennero

Lunghezza: 83,8 chilometri
Dislivello in salita: 1.059 metri

La seconda tappa del percorso inizia dal lago Achensee e si inoltra nella valle dell’Inn, in direzione della città di Innsbruck. Da Jenbach, si pedala lungo la valle Inntal, passando per piccoli paesi tirolesi come Schwaz e Hall-Wattens, noti per la loro storia mineraria e le tradizioni locali.

Arrivati a Innsbruck, i ciclisti possono godere di una pausa in una delle città alpine più affascinanti d’Europa. Con le sue architetture storiche e il maestoso sfondo delle Alpi, Innsbruck è un luogo dove la cultura e la natura si fondono perfettamente.

Dopo aver lasciato Innsbruck, la strada comincia a salire verso la valle Wipptal, avvicinandosi progressivamente al passo del Brennero, al confine tra Austria e Italia. Questo tratto di percorso è impegnativo ma offre viste spettacolari sulle Alpi tirolesi e un primo assaggio del paesaggio italiano.

Questa seconda tappa si conclude al Brennero, dove inizia il tratto italiano della ciclovia, che prosegue verso Venezia attraversando altre meravigliose regioni italiane, tra cui il Trentino e il Veneto.

by Matteo

Nuove corsie ciclabili a Porta Maggiore.

09/10/2024 in News


In questigiorni,l’Amministrazione comunale darà il via ai lavori per la realizzazione di nuove corsie ciclabili a Porta Maggiore. L’intervento interesserà diverse vie del quartiere, con l’obiettivo di rendere la circolazione su due ruote più sicura e incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo.

Le vie coinvolte, che non sono classificate come ‘zone 30’, saranno oggetto di interventi mirati per circa dieci giorni. Gli operai si occuperanno della segnaletica orizzontale, che delimiterà le corsie riservate ai ciclisti, migliorando la visibilità e la sicurezza di questi percorsi.

Le nuove corsie saranno realizzate lungo viale Rozzi, via Marini, viale Indipendenza (fino alla rotonda della stazione), un tratto di viale Marconi e su via III Ottobre (fino all’incrocio con via Napoli). Questo progetto risponde a una crescente domanda di infrastrutture ciclabili, che rendano le strade del quartiere più accessibili a chi sceglie la bicicletta per gli spostamenti quotidiani.

Il piano rientra in una strategia più ampia di mobilità sostenibile promossa dal Comune, mirata a ridurre il traffico veicolare e a promuovere stili di vita più salutari e rispettosi dell’ambiente. I lavori proseguiranno per circa dieci giorni e potrebbero comportare alcune modifiche temporanee alla viabilità.

I residenti e i pendolari sono invitati a prestare attenzione alla segnaletica temporanea e a utilizzare percorsi alternativi dove necessario. Grazie a questi interventi, Porta Maggiore potrà diventare un punto di riferimento per la mobilità dolce in città.

by Matteo

Tragico Incidente a San Giorgio: Ciclista 62enne Investito da un’Auto in Via Pomposa

08/10/2024 in News

Un tragico incidente stradale ha sconvolto la comunità martedì mattina, intorno alle 7, in via Pomposa, nei pressi dell’incrocio con via dei Tigli, tra le zone di San Giorgio, Villa Fulvia e Quacchio. Un ciclista di 62 anni, di nazionalità straniera, è rimasto coinvolto in uno scontro con una Fiat 500 L, le cui dinamiche sono ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti.

L’uomo stava percorrendo la strada sulla sua bicicletta quando, per cause ancora da chiarire, è stato investito dal veicolo. Immediatamente, i soccorsi sono giunti sul posto per prestare assistenza alla vittima. Le condizioni del ciclista sono apparse subito gravi, con l’uomo trasportato d’urgenza in ospedale.

Le forze dell’ordine, intervenute per i rilievi, stanno cercando di ricostruire l’esatta sequenza dell’incidente per capire se siano state coinvolte ulteriori circostanze, come l’eventuale velocità del veicolo o altri fattori ambientali.

La viabilità nella zona ha subito rallentamenti, con la strada temporaneamente chiusa per consentire l’intervento delle autorità e dei soccorritori. L’incidente ha suscitato grande preoccupazione tra i residenti delle aree limitrofe, che hanno espresso timori per la sicurezza stradale, in particolare lungo quel tratto di via Pomposa.

Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per fare piena luce sull’accaduto e accertare eventuali responsabilità.