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by Matteo

Itinerario Cicloturistico tra Storia e Natura nelle Colline Senesi

30/10/2024 in Territorio


Per gli appassionati di cicloturismo, il percorso nelle colline senesi che parte dalla storica Porta di Fontebranda, a Siena, offre un’esperienza unica, mescolando paesaggi mozzafiato con soste ricche di storia e cultura. Questo itinerario ci porta alla scoperta di castelli medievali, borghi nascosti e suggestive pievi romaniche, attraverso colline, boschi e testimonianze storiche che evocano un passato ancora vivo.

Partenza: La Porta di Fontebranda

L’itinerario parte dalla Porta di Fontebranda, un’antica entrata cittadina che introduce il cicloturista nell’atmosfera storica di Siena. Da qui, attraversando il borgo medievale, si è subito proiettati in un panorama caratterizzato dalla maestosità del Duomo e dalla Basilica di San Domenico, che svettano sopra le case disposte su un ripido declivio.

Sosta a Palazzo Diavoli

Pedalando verso nord, si arriva a Palazzo Diavoli, un edificio dall’architettura particolare che racchiude anche una leggenda: si narra che durante le guerre tra senesi e fiorentini, i soldati fiorentini furono presi dal panico a causa di visioni spaventose, considerate di origine demoniaca, all’interno di questo palazzo. La sosta qui permette di immergersi in questa atmosfera enigmatica e scoprire un pezzo di storia che contribuisce al fascino di questo percorso.

Salite e Discese verso Petriccio e Belriguardo

Proseguendo lungo la strada di Petriccio e Belriguardo, si incontrano dolci salite e discese che si snodano tra vigneti e oliveti, fino a giungere all’area del Pian del Lago. Questa zona è circondata dalla Montagnola Senese, una formazione collinare che ospita gli eremi agostiniani di Lecceto e San Leonardo al Lago. Entrambi immersi nel verde, questi eremi rappresentano un’oasi di pace per chi cerca un momento di tranquillità nella natura.

Gli Eremi di Lecceto e San Leonardo al Lago

L’Eremo di Lecceto, fondato da eremiti nel Medioevo, trasforma un’antica area selvaggia in un luogo di raccoglimento. Il suo fascino risiede tanto nell’architettura quanto nella natura circostante, un bosco rigoglioso di querce e lecci. Poco lontano si trova l’Eremo di San Leonardo al Lago, un edificio fortificato che conserva affreschi di Lippo Vanni, celebri per rappresentare scene della vita della Vergine e altre figure femminili, un dettaglio particolare che rende unica la visita.

La Bonifica di Pian del Lago e la Galleria del Granduca

Scendendo verso Pian del Lago, un’altra tappa interessante è l’obelisco della “Piramide,” simbolo della bonifica settecentesca dell’area. Un tempo, questo terreno era un bacino stagnante; fu grazie a una galleria di drenaggio, il Canale del Granduca, che il problema venne risolto, trasformando l’area in terra coltivabile. Per gli amanti della storia della scienza e dell’ingegneria, questa è una tappa affascinante, che racconta come la natura e l’ingegno umano abbiano collaborato.

Santa Colomba: Tra Castelli e Ville

Il percorso continua fino a Santa Colomba, un piccolo borgo medievale che conserva una torre e resti del suo castello originario, risalente al XIV secolo. Qui si trova Villa Petrucci, un imponente edificio rinascimentale, probabilmente ristrutturato su progetto dell’architetto senese Baldassarre Peruzzi. Pedalando tra le case in pietra, ci si sente catapultati in un passato fatto di battaglie, condottieri e famiglie nobiliari.

La Chiocciola: Un Castello Leggendario

Ultima tappa dell’itinerario è il Castello della Chiocciola, che deve il suo nome a una scala a chiocciola all’interno della torre cilindrica. Con una storia affascinante, questo castello è stato teatro di episodi di guerra, in particolare durante l’assedio di Siena del 1555. La struttura, che ha resistito agli attacchi grazie alla sua robusta architettura, rappresenta una delle fortificazioni meglio conservate della zona.

Consigli per i Cicloturisti

Questo percorso richiede una discreta preparazione fisica a causa delle salite e discese continue, ma ogni fatica è ripagata dalla bellezza dei luoghi visitati e dalle numerose possibilità di sosta. Gli amanti della natura e della storia troveranno in questo tragitto un concentrato di arte, cultura e scenari mozzafiato, che rendono il viaggio non solo un’attività fisica, ma anche un’immersione nei secoli passati.

by Matteo

Domani iniziano i lavori per la nuova pista ciclabile di via Novara a Legnano

30/10/2024 in News

Il Comune di Legnano annuncia l’avvio dei lavori per la nuova pista ciclabile lungo via Novara, un progetto atteso dai cittadini e parte di un piano di mobilità sostenibile che mira a migliorare l’accessibilità e la sicurezza per ciclisti e pedoni. L’inizio ufficiale dei lavori è previsto per domani, segnando così l’avvio di un’importante opera infrastrutturale volta a promuovere la mobilità dolce e a migliorare la qualità della vita nel comune. Il progetto rientra in una visione più ampia di sostenibilità urbana, che pone l’accento sull’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici e sulla creazione di infrastrutture che possano migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento acustico. Si stima che la nuova pista ciclabile non solo incoraggerà l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani, ma avrà anche un impatto positivo sulla salute dei cittadini, promuovendo uno stile di vita più attivo.

by Matteo

Parma lancia un nuovo servizio di micromobilità condivisa: oltre 1.000 mezzi tra bici e monopattini elettrici

29/10/2024 in News

Dall’inizio di novembre, la città di Parma introdurrà un innovativo servizio di micromobilità condivisa, offrendo ai cittadini e ai visitatori un’ampia gamma di mezzi per spostarsi in modo sostenibile e conveniente. La nuova flotta, composta da più di 1.000 veicoli tra biciclette e monopattini elettrici, andrà a sostituire i mezzi attualmente in uso, migliorando l’efficienza e l’accessibilità del sistema di mobilità urbana.

Il progetto prevede l’integrazione di tre diverse tipologie di mezzi, selezionati per rispondere alle esigenze di utenti con diverse preferenze di mobilità:

200 biciclette muscolari: pensate per chi desidera una soluzione semplice, ecologica e salutare.

350 biciclette a pedalata assistita: ideali per chi desidera spostarsi in bicicletta con un po’ di supporto nei tratti più lunghi o nelle salite, rendendo così l’esperienza più agevole e accessibile.

500 monopattini elettrici: particolarmente indicati per brevi spostamenti in città, con la possibilità di destreggiarsi facilmente nel traffico e ridurre il tempo di percorrenza.

L’iniziativa si colloca all’interno di una strategia più ampia di sostenibilità urbana, volta a ridurre l’uso di veicoli privati e a promuovere la mobilità dolce, riducendo le emissioni e migliorando la qualità dell’aria. L’utilizzo di questi mezzi sarà supportato da un’applicazione dedicata, che consentirà agli utenti di localizzare il veicolo più vicino, prenotarlo e gestire il proprio percorso in maniera intuitiva e immediata.

Con questa nuova flotta, Parma si pone come una delle città italiane all’avanguardia nella promozione della micromobilità sostenibile, affiancando iniziative simili già adottate in altre città europee. Il servizio sarà monitorato per valutare la risposta dell’utenza e, in caso di riscontro positivo, potrà essere esteso ulteriormente, rappresentando così un nuovo modello di mobilità integrata e condivisa per le città del futuro.

by Matteo

Grave incidente sulla pista ciclabile di Chiusa: 58enne ferito in modo serio

29/10/2024 in News

Nel pomeriggio della giornata di ieri, un grave incidente ha scosso la tranquillità della pista ciclabile di Chiusa, all’altezza della carrozzeria Toni. Un uomo di 58 anni, residente in zona, è caduto improvvisamente dalla sua bicicletta, riportando ferite significative.

L’incidente è avvenuto intorno alle 15 e ha immediatamente attirato l’attenzione di alcuni passanti, i quali, rendendosi conto della gravità della situazione, hanno prontamente allertato i soccorsi e fornito un primo aiuto. Le condizioni del ciclista si sono infatti rivelate piuttosto serie, e ogni minuto è apparso subito cruciale.

Poco dopo, sul posto sono giunti i vigili del fuoco e il medico d’urgenza, mobilitati per garantire l’assistenza necessaria e stabilizzare il ferito prima del trasferimento in ospedale. Il 58enne è stato poi trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Bressanone, dove ha ricevuto ulteriori cure. Al momento, non sono state rilasciate ulteriori informazioni sul suo stato di salute, ma la preoccupazione resta alta.

Questo incidente mette in luce, ancora una volta, l’importanza di mantenere alta l’attenzione durante la circolazione su piste ciclabili, anche nelle tratte che appaiono più sicure. Non è chiaro, infatti, se la caduta sia stata causata da un malore o da altre circostanze accidentali, ma l’accaduto sottolinea la necessità di rispettare sempre le misure di sicurezza.

Gli abitanti di Chiusa e chi frequenta regolarmente la pista ciclabile sono rimasti scossi dall’accaduto, e in molti stanno seguendo con apprensione gli aggiornamenti sulla salute del ciclista coinvolto.

by Matteo

Percorso in bicicletta da Voghera a Pavia e il “Piccolo Stelvio”

28/10/2024 in Territorio

Il percorso in bicicletta che collega Voghera a Pavia passando per il “Piccolo Stelvio” offre una splendida immersione nei paesaggi della Lombardia meridionale, dove la pianura sfuma nelle prime colline degli Appennini. Questo itinerario è un’autentica gemma per i cicloturisti allenati, che potranno godere di strade tranquille, lontane dal traffico, e di una varietà di panorami che spaziano dai campi coltivati alle dolci alture ricoperte di vigneti.

Il percorso parte dalla città di Voghera e inizia con un tratto pianeggiante che attraversa Rivazzano Terme, una cittadina termale incorniciata dal verde della pianura, ideale per riscaldare le gambe e godersi il paesaggio in tranquillità. Dopo Rivazzano, il tragitto si fa più movimentato: una serie di salite e discese inizia subito dopo aver attraversato il Torrente Staffora, portandoci verso Ponte Nizza.

Da Ponte Nizza il percorso punta a Zavattarello, uno dei borghi più pittoreschi dell’Oltrepò Pavese, famoso per il Castello Dal Verme. Questa parte del tragitto è un continuo “mangia-e-bevi”, ossia un alternarsi di salite e discese collinari, che si snoda tra filari di vigneti, frutteti e campi di papaveri. Il Parco del Castello Dal Verme merita una sosta: i ciclisti possono respirare la storia e godere della vista sul paesaggio collinare che circonda il borgo.

Proseguendo, si costeggia il lato sinistro del Torrente Tidone, fino a raggiungere il suggestivo Lago di Trebecco, un piccolo bacino naturale che regala uno spettacolo incantevole, soprattutto nelle stagioni primaverile ed estiva. Qui, una breve pausa può ricaricare le energie prima di affrontare l’ultima sfida del percorso: il Piccolo Stelvio.

Il “Piccolo Stelvio” è un tratto caratterizzato da una serie di tornanti in salita, simili a quelli del celebre Passo dello Stelvio, ma in miniatura. Questo pezzo di strada è un banco di prova per gambe allenate, con i suoi tornanti che richiedono resistenza e un po’ di determinazione, ma la fatica viene ripagata dalla bellezza del percorso e dalla soddisfazione di averlo completato.

Dopo l’ultima salita, la strada si addolcisce e comincia a scendere verso la pianura, regalando una piacevole discesa che conduce fino alla città di Pavia. Arrivati a destinazione, il fascino della città e il ricordo di questo percorso variegato e immerso nella natura renderanno quest’esperienza indimenticabile.

Questo itinerario è l’ideale per chi ama unire la sfida sportiva alla scoperta di paesaggi ricchi di storia e natura, in un percorso che offre silenzio, panorami e la giusta dose di adrenalina. Se siete cicloturisti appassionati e avete voglia di scoprire una delle zone più belle dell’Oltrepò Pavese, il percorso da Voghera a Pavia con il Piccolo Stelvio è un’ottima scelta.

by Matteo

Ancona: prende forma la nuova pista ciclabile tra Porta Valle e Piazzale San Savino

28/10/2024 in News

Ad Ancona, il progetto della nuova pista ciclabile che collegherà Porta Valle a Piazzale San Savino sta prendendo sempre più forma, con l’obiettivo di completare i lavori entro febbraio 2025. Avviati nell’agosto di quest’anno, i lavori prevedono un investimento di circa 370 mila euro, finanziato con fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), come spiegato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Fiordelmondo. Questo intervento si colloca in un’ottica di mobilità sostenibile e di riqualificazione degli spazi urbani, due priorità fondamentali per la città.

La nuova pista ciclabile è destinata a diventare un collegamento strategico tra alcune aree di grande interesse storico e culturale della città. Partendo dal Torrione di Mezzogiorno, il percorso si estenderà fino al campo Boario, costeggiando le antiche mura medievali. Questo tratto permetterà ai cittadini di spostarsi in bicicletta in modo sicuro e protetto, attraversando punti nevralgici della città e contribuendo a ridurre il traffico e l’inquinamento.

Oltre alla funzionalità, il progetto punta a valorizzare il patrimonio storico di Ancona. La scelta di sviluppare la pista lungo le mura medievali e nelle vicinanze di Porta Valle e Piazzale San Savino rappresenta una volontà chiara di coniugare la modernizzazione delle infrastrutture con il rispetto delle radici storiche del territorio. Questo percorso offre infatti una cornice unica, permettendo ai ciclisti e ai pedoni di ammirare scorci di grande valore storico e architettonico, integrando la mobilità sostenibile con il turismo culturale.

In fase di avanzamento, una parte della pista è già stata realizzata, come sottolineato dai rappresentanti della giunta. Tale tratto si estende già tra il Torrione di Mezzogiorno e il campo Boario, offrendo un’anteprima dell’intero progetto che, una volta completato, permetterà una fruizione continua e sicura dell’area. Gli utenti potranno così muoversi agevolmente, grazie a un percorso progettato con particolare attenzione alla sicurezza, sia per i ciclisti che per i pedoni.

L’intervento rientra in una più ampia strategia di sviluppo sostenibile, che vede Ancona impegnata nel potenziamento delle infrastrutture per la mobilità dolce. Questo progetto si pone l’obiettivo di incentivare l’uso della bicicletta e di altri mezzi ecologici per gli spostamenti urbani, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità del centro urbano.

Grazie ai fondi del PNRR, Ancona sta quindi tracciando la via verso un futuro più sostenibile e inclusivo, mettendo al centro il benessere dei suoi cittadini e la valorizzazione delle sue bellezze storiche. Con la conclusione dei lavori prevista per febbraio, la nuova pista ciclabile tra Porta Valle e Piazzale San Savino si appresta a diventare non solo un’opera funzionale, ma anche un simbolo di una città che evolve rispettando la propria identità e guardando al futuro.

by Matteo

Alla scoperta delle Alpi Marittime: itinerario in bicicletta da Cuneo a Vinadio

27/10/2024 in Territorio


Il percorso in bicicletta da Cuneo a Vinadio è una delle esperienze più affascinanti per gli amanti del cicloturismo, attraversando paesaggi montani suggestivi e piccoli borghi che sembrano sospesi nel tempo. Si tratta di un itinerario ideale per chi cerca una combinazione di natura, storia e tradizione, in un viaggio di circa quaranta chilometri.

Partenza: Cuneo, la città del platano

L’avventura comincia a Cuneo, una cittadina incantevole del Piemonte con un centro storico che merita una visita. Prima di inforcare la bici, passeggiare sotto i portici di Via Roma o fermarsi per un caffè in Piazza Galimberti offre l’opportunità di immergersi nell’atmosfera accogliente della città.

Il percorso: attraverso la Valle Stura

Lasciata Cuneo, si procede lungo la Strada Statale 21 (SS21), che si snoda verso Vinadio attraverso la Valle Stura. Il percorso è semplice ma suggestivo, con un dislivello di circa 600 metri che rende il tragitto accessibile anche ai ciclisti con una buona preparazione di base. Lungo la strada, i panorami variano da dolci colline a ripide montagne, e si possono ammirare distese di prati e boschi che in primavera si colorano di fiori.

Tappe intermedie: Borgo San Dalmazzo e Demonte

La prima tappa intermedia consigliata è Borgo San Dalmazzo, un borgo caratteristico con un importante passato storico. Vale la pena fermarsi per ammirare la Collegiata di San Dalmazzo, un’antica chiesa che conserva opere d’arte sacra, o visitare il Museo della Memoria, che racconta la storia della comunità durante la Seconda Guerra Mondiale.

Proseguendo, si arriva a Demonte, un borgo che sembra uscito da un altro tempo. Qui, le stradine strette e le case in pietra offrono un’atmosfera unica. Si consiglia una sosta per assaporare qualche specialità locale o per ammirare il panorama dalla terrazza naturale che si affaccia sulla valle.

Destinazione: Vinadio e il Forte Albertino

L’ultima tappa è Vinadio, un piccolo paese di montagna famoso per il suo imponente Forte Albertino, una delle più grandi fortificazioni alpine del Piemonte. Costruito nel XIX secolo, il forte domina il paese con la sua struttura massiccia e offre una vista spettacolare sulla valle circostante. Vinadio è anche conosciuta per le sue sorgenti termali, ideali per rilassarsi dopo una giornata di pedalata.

Consigli pratici e curiosità

Periodo consigliato: La primavera e l’inizio dell’autunno sono i periodi migliori per affrontare questo itinerario, grazie alle temperature miti e ai colori che rendono ancora più affascinante la Valle Stura.

Attrezzatura: Si consiglia di utilizzare una bici da strada o una gravel bike, data la qualità del manto stradale, e di portare con sé una borraccia d’acqua e qualche snack per le pause.

Curiosità: Lungo il tragitto si trovano diverse fontane di acqua fresca e potabile, perfette per rinfrescarsi durante il percorso. Inoltre, la Valle Stura è famosa per i suoi piatti tradizionali, come i “raviole della Valle Stura”, dei gustosi gnocchi di patate con formaggio e spezie locali.

Il percorso Cuneo-Vinadio offre un’esperienza indimenticabile tra natura, storia e cultura. È un itinerario che permette di vivere la bellezza delle Alpi Marittime in modo sostenibile e autentico, perfetto per chi cerca una fuga dalla routine quotidiana. Che siate ciclisti esperti o appassionati di escursioni in bicicletta, questo tragitto rappresenta un’opportunità per scoprire un angolo di Piemonte ricco di fascino e tradizioni secolari.

by Matteo

Portabici su Gancio Traino: Novità Normative e Semplificazioni Autunnali per i Ciclisti

26/10/2024 in News


Nel contesto delle nuove norme sulla circolazione dei portabici installati su ganci traino, l’autunno 2023 ha portato importanti novità grazie alla collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e vari enti e associazioni del settore ciclistico. Promotore di questa consultazione è stato Conitours, il Consorzio degli Operatori Turistici Cuneo Alps, che ha sollecitato un tavolo di confronto per risolvere le difficoltà legate alle recenti circolari ministeriali, in modo da semplificare l’uso dei portabici senza appesantire costi e obblighi per i ciclisti.

Il Ruolo degli Esperti e le Richieste al Ministero

Esperti come Massimo Gaspardo Moro del Centro Studi FIAB Italia, Paolo Pinzuti di Bikeitalia.it e rappresentanti di Cuneo Bike Guide, tra cui Federico Magnano, Luca Bartolini e Marco Montaldo, hanno partecipato attivamente all’incontro con il MIT. L’obiettivo principale era chiarire la regolamentazione dei portabici montati su ganci traino, puntando a evitare aggravi burocratici e costi per i ciclisti italiani, specialmente rispetto alle normative che già si applicano agli automobilisti stranieri in transito sulle strade italiane. La preoccupazione principale è stata quella di assicurare una normativa uniforme e semplificata, che consenta l’uso dei portabici in sicurezza ma senza oneri eccessivi.

La Nuova Norma sui Portabici e le Modifiche Previste

Il MIT ha annunciato un decreto interministeriale, concordato con il Ministero degli Interni, che mira a semplificare la disciplina dei portabici da gancio traino. La nuova norma prenderà come riferimento l’articolo 72, comma 6, del Codice della Strada, e apporterà importanti modifiche:

1. Esenzione da Visite e Annotazioni alla Motorizzazione: I portabici da gancio traino che ostruiscono la vista della targa e delle luci posteriori, essendo considerati dispositivi supplementari, non richiederanno più l’obbligo di visita alla Motorizzazione né l’annotazione sulla carta di circolazione. L’utente dovrà semplicemente avere con sé i documenti di omologazione del portabici, da esibire in caso di controllo da parte delle autorità.

2. Limiti di Sagoma più Flessibili: Sarà possibile una sporgenza laterale delle biciclette fino a 30 cm per lato, purché la larghezza complessiva non superi i 2,55 metri, garantendo una maggiore facilità nel trasporto di biciclette anche di dimensioni maggiori.

3. Eliminazione dello Spegnimento Automatico delle Luci: Viene inoltre eliminata la necessità di disattivare automaticamente le luci posteriori dell’auto quando si collega il sistema di illuminazione del portabici.

I portabici posteriori che non bloccano la visibilità della targa e delle luci, siano essi montati su portellone o su gancio traino, restano fuori dal nuovo intervento normativo, continuando a essere regolati dall’articolo 164 del Codice della Strada, che disciplina la sistemazione dei carichi sui veicoli. Secondo FIAB Italia, Bikeitalia e Conitours, la proposta di decreto rappresenta un significativo passo avanti verso la semplificazione e promozione dell’uso della bicicletta in Italia. La possibilità di trasportare biciclette senza oneri eccessivi o complicazioni burocratiche è stata accolta con favore dalla comunità ciclistica, che ha trovato nel Ministero un interlocutore attento e disposto al dialogo.

Il decreto, che dovrebbe essere approvato entro 45 giorni, rappresenta un traguardo importante per i ciclisti italiani, promuovendo una mobilità sostenibile e sicura, senza ulteriori costi per i cittadini.

Con queste modifiche, l’Italia fa un passo avanti per incentivare il cicloturismo e semplificare la vita degli amanti delle due ruote, garantendo una regolamentazione chiara e uniforme per tutti.

by Matteo

Via libera dalla Giunta comunale di Cuneo al nuovo percorso ciclopedonale in frazione San Benigno

24/10/2024 in News


La Giunta comunale di Cuneo ha approvato il progetto di realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale nella frazione San Benigno, che si svilupperà lungo la Strada Provinciale 25. Il tracciato collegherà due punti nevralgici della frazione, via Torre Bianca e via Tetto Croce, per un totale di circa 250 metri.

Questa iniziativa nasce dall’esigenza di garantire una maggiore sicurezza per i residenti della zona, in particolare per gli studenti e i ciclisti, che percorrono abitualmente questo tratto per spostarsi verso il centro frazionale. Le strade coinvolte nel progetto, infatti, sono frequentemente utilizzate da abitanti della frazione che si muovono a piedi o in bicicletta, e l’assenza di infrastrutture adeguate rappresentava un rischio per la loro sicurezza.

Il progetto, elaborato dal Servizio infrastrutture e opere di urbanizzazione del Settore lavori pubblici del Comune di Cuneo, prevede la costruzione di un percorso ciclopedonale parallelo alla strada provinciale, ma separato da una bordura in pietra per garantire una netta divisione tra veicoli e utenti del nuovo percorso. Con un investimento di 165.000 euro, interamente finanziato con fondi comunali, i lavori dovrebbero partire nella prossima primavera e concludersi entro sei mesi.

Una delle sfide del progetto riguarda le aree interessate dalla costruzione, che insistono in parte su proprietà private. Sarà quindi necessario avviare le procedure di acquisizione dei terreni per consentire il completamento del percorso senza intoppi.

L’opera rappresenta un passo avanti importante per migliorare la sicurezza e la vivibilità della frazione, rendendo gli spostamenti più sicuri e incentivando la mobilità sostenibile.

by Matteo

La Maddalena: Progettata Una Nuovo Pista Ciclabile verso Moneta

23/10/2024 in News

La Giunta comunale di La Maddalena ha recentemente approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del secondo stralcio della pista ciclabile che collegherà il Lungomare Ammiraglio Mirabello al quartiere di Moneta. Questo intervento, proposto dall’assessora ai Lavori Pubblici Federica Porcu, prevede un finanziamento di 975.000 euro. Il progetto fa parte di un piano più ampio che mira a promuovere la mobilità sostenibile sull’isola.

Il primo tratto della pista ciclabile, completato e inaugurato lo scorso anno, si estende dalla Piazza Umberto I lungo il Lungomare Mirabello fino all’ingresso della storica Scuola Sottufficiali. Con il secondo stralcio, l’itinerario si espanderà ulteriormente, raggiungendo la frazione di Moneta, un passo avanti verso il completamento dell’intero percorso che collegherà Nido d’Aquila a Moneta, arrivando fino al Ponte per Caprera.

Questo ambizioso progetto è finanziato attraverso il programma “Parchi per il Clima”, promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, con un investimento complessivo di 2.650.000 euro. L’iniziativa rientra nell’annualità 2020 del programma e vede coinvolta anche l’Unione dei Comuni Alta Gallura nella gestione. L’obiettivo è quello di offrire ai residenti e ai turisti un’alternativa ecologica per esplorare le bellezze naturali e storiche dell’isola, incentivando l’uso della bicicletta e migliorando la qualità della vita urbana.

L’ampliamento della rete ciclabile rappresenta un tassello importante per la sostenibilità ambientale dell’isola, contribuendo alla riduzione delle emissioni e promuovendo un turismo più consapevole. Con l’avanzamento di questo progetto, La Maddalena si avvicina sempre di più a diventare un modello di mobilità sostenibile in Sardegna.