Monfalcone inaugura la nuova pista ciclabile sulla ex ferrovia Fincantieri
18/02/2025 in News
Monfalcone ha fatto un altro passo avanti nella mobilità sostenibile con l’inaugurazione della nuova pista ciclabile e ciclo-pedonale realizzata sul sedime dell’ex ferrovia Fincantieri. Un’infrastruttura attesa da tempo, che migliora i collegamenti tra il centro cittadino e l’aeroporto di Ronchi dei Legionari, offrendo un’alternativa ecologica al traffico su gomma.Alla cerimonia del taglio del nastro hanno preso parte numerose autorità locali e regionali, tra cui l’assessore ai Lavori Pubblici di Monfalcone, Anna Maria Cisint, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, e il consigliere regionale Antonio Calligaris. L’evento è stato animato dalla partecipazione di molti cittadini e ciclisti, compresi gli studenti delle classi 4A e 4B della scuola primaria Battisti di Monfalcone, che hanno accompagnato la giornata con canti e allegria.La nuova pista ciclabile parte da via Aulo Manlio e si sviluppa per circa 2 km, andando a completare il tratto di 500 metri inaugurato nella primavera del 2022. L’opera costituisce un importante asse viario per la mobilità sostenibile, connettendo diversi quartieri di Monfalcone, tra cui Panzano, Largo Isonzo e Aris, e rendendo più agevole l’accesso all’aeroporto.L’intervento si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione urbana e promozione dell’uso della bicicletta, con l’obiettivo di ridurre il traffico e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Con questa nuova infrastruttura, Monfalcone conferma il suo impegno verso un futuro più verde e sostenibile.
Viaggio in Bicicletta in Abruzzo: Tra Mare, Borghi e Montagne
17/02/2025 in Viaggi
L’Abruzzo è una delle destinazioni più affascinanti per gli amanti del cicloturismo. Con paesaggi che spaziano dalla costa adriatica alle montagne del Gran Sasso e della Majella, questa regione offre percorsi adatti a ogni tipo di ciclista, dal principiante all’esperto in cerca di sfide.
Se vuoi esplorare l’Abruzzo in bicicletta, ecco alcuni degli itinerari più belli che ti permetteranno di scoprire la sua natura selvaggia, i suoi borghi storici e la sua straordinaria gastronomia.
1. La Ciclovia Adriatica: Pedalando tra Mare e Borghi Costieri
Uno dei percorsi più amati è la Ciclovia Adriatica, che attraversa tutta la costa abruzzese. Da Martinsicuro a San Salvo, questa pista ciclabile regala panorami spettacolari sul mare, con tratti pianeggianti ideali per una pedalata rilassante.
Lungo il percorso, si attraversano località suggestive come Giulianova, Roseto degli Abruzzi e Ortona, dove vale la pena fermarsi per una sosta gastronomica a base di pesce fresco. Uno dei tratti più spettacolari è la Costa dei Trabocchi, un litorale caratterizzato da antiche palafitte di legno usate dai pescatori. Qui, puoi assaporare piatti tipici nei ristoranti costruiti direttamente sui trabocchi, con il mare sotto ai piedi.
2. Parco Nazionale del Gran Sasso: Il Paradiso dei Ciclisti
Se ami la montagna e le sfide, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è la meta perfetta. Qui troverai salite impegnative e panorami mozzafiato, ideali per chi cerca un’esperienza più sportiva.
Uno degli itinerari più suggestivi è quello che collega L’Aquila a Campo Imperatore, noto come il “Piccolo Tibet” per i suoi paesaggi vasti e selvaggi. La salita è impegnativa, ma la vista una volta arrivati in cima è impagabile. In alternativa, puoi esplorare il Lago di Campotosto, un percorso più dolce ma altrettanto spettacolare.
3. Il Cammino di San Tommaso: Un Viaggio tra Storia e Natura
Un altro itinerario imperdibile è il Cammino di San Tommaso, che collega Ortona (dove si trova la cattedrale con le reliquie del santo) a Roma. Il tratto abruzzese di questo cammino attraversa paesaggi rurali, vigneti e borghi medievali, offrendo un mix perfetto tra natura e cultura.
Pedalando lungo questo percorso, si attraversano località affascinanti come Lanciano, Guardiagrele e Manoppello, dove si può visitare il celebre Volto Santo. Questo itinerario è adatto sia ai cicloturisti esperti che a chi cerca un viaggio più rilassante, con tappe brevi e molte occasioni per degustare prodotti tipici come il Montepulciano d’Abruzzo e gli arrosticini.
4. La Majella in Bicicletta: Il Cuore Verde d’Abruzzo
Il Parco Nazionale della Majella offre itinerari spettacolari tra boschi, gole e borghi storici. Uno dei percorsi più affascinanti è quello che attraversa la Valle dell’Orfento, una riserva naturale con scenari incredibili e strade perfette per il cicloturismo.
Un’altra meta imperdibile è Sulmona, la città dei confetti, da cui si può partire per un’escursione in bicicletta verso Scanno e il suo lago, uno dei più belli d’Italia.
Consigli per un Viaggio in Bicicletta in Abruzzo
Periodo migliore: La primavera e l’autunno sono le stagioni ideali, con temperature miti e colori spettacolari. L’estate è perfetta per la costa, mentre l’inverno è sconsigliato per i percorsi montani a causa della neve.
Tipologia di bici: Per la costa e le ciclabili è perfetta una bici da trekking o da corsa. Per le montagne, meglio una gravel o una mountain bike.
Dove dormire: In Abruzzo troverai molti bike hotel e agriturismi attrezzati per i ciclisti.
In conclusione, l’Abruzzo è una regione perfetta per il cicloturismo, con paesaggi incredibili, ottima cucina e un’accoglienza calorosa. Che tu scelga un itinerario costiero, un percorso storico o una sfida in montagna, pedalare in Abruzzo sarà un’esperienza indimenticabile
Sestri Levante, Via libera alla nuova ciclabile
17/02/2025 in News
Venerdì 14 febbraio, l’assessore all’Ambiente Valentina Armanino ha preso parte a un sopralluogo sulla rete ciclabile cittadina per analizzare le condizioni delle piste esistenti e individuare possibili miglioramenti. L’iniziativa, promossa dall’associazione FIAB Tigullio Vivinbici, ha visto la partecipazione del presidente dell’associazione Marco Veirana, del consigliere Piero Pastorelli, di un agente della Polizia Locale e di un tecnico dell’Ufficio Manutenzione.
L’obiettivo era chiaro: rendere le piste ciclabili più sicure, accessibili ed efficienti, sia per i ciclisti quotidiani che per i turisti che scelgono la bicicletta come mezzo di spostamento sostenibile. Il sopralluogo ha coperto diverse aree strategiche, dal centro cittadino al lungomare, passando per vie importanti come XX Settembre, Fascie, Baden Powell, Pace nel Mondo, Tino Paggi e Sara.
Un Piano per il Futuro della Mobilità Ciclabile
Questa iniziativa si inserisce in un piano più ampio dell’amministrazione comunale volto alla riqualificazione e all’espansione della rete ciclabile. L’idea non è solo quella di migliorare la sicurezza, ma anche di favorire la connessione tra i diversi quartieri, promuovendo al contempo una cultura della mobilità sostenibile.
La presenza di un tecnico dell’Ufficio Manutenzione e della Polizia Locale ha permesso di raccogliere segnalazioni concrete su eventuali criticità, come pavimentazioni usurate, segnaletica inadeguata o incroci pericolosi. Interventi mirati su questi aspetti possono fare la differenza per incentivare l’uso della bicicletta, ridurre il traffico automobilistico e migliorare la qualità dell’aria.
L’Importanza della Collaborazione tra Istituzioni e Associazioni
Un aspetto positivo di questa iniziativa è il dialogo tra amministrazione e associazioni locali, che permette di tradurre le esigenze dei ciclisti in azioni concrete. FIAB Tigullio Vivinbici ha un ruolo fondamentale nella promozione della mobilità ciclabile e la collaborazione con il Comune rappresenta un’opportunità per rendere la città più a misura di bicicletta.
L’auspicio è che questo sopralluogo sia solo l’inizio di una serie di interventi che possano trasformare le piste ciclabili in un’infrastruttura moderna e sicura, incentivando sempre più persone a scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.
Napoli punta sulla mobilità sostenibile: al via l’estensione della rete ciclabile a Fuorigrotta e Soccavo
16/02/2025 in News
La mobilità sostenibile a Napoli compie un nuovo passo avanti. La Giunta Comunale ha approvato, su proposta dell’Assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza, il progetto esecutivo per l’ampliamento della rete ciclabile nella zona nord-occidentale della città. Un intervento strategico che porterà alla realizzazione di circa 10 km di percorsi ciclabili nei quartieri di Fuorigrotta e Soccavo, finanziato con 4 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Un’infrastruttura strategica per la mobilità cittadina
L’ampliamento della rete ciclabile non è solo un’opportunità per gli amanti delle due ruote, ma rappresenta un tassello fondamentale nel piano complessivo di trasformazione della mobilità urbana. Il nuovo percorso si svilupperà in modo da garantire un’efficace connessione con le principali stazioni ferroviarie della zona, facilitando così l’integrazione tra diversi mezzi di trasporto.Saranno interessate le stazioni della Linea 6 della metropolitana e della Cumana Mostra, della Linea 2 (Leopardi, Campi Flegrei e Cavalleggeri), oltre alle fermate della Circumflegrea (Soccavo, Fuorigrotta, Mostra) e alla futura Linea 7 (Stazione di Monte Sant’Angelo). Questo sistema intermodale consentirà a residenti, studenti e pendolari di muoversi più facilmente tra i quartieri coinvolti e il resto della città.
Una rete ciclabile a servizio dell’Università e delle aree strategiche
Il progetto pone una particolare attenzione ai poli universitari della zona. Il nuovo percorso collegherà infatti le diverse sedi dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, situate in Piazzale Tecchio, via Claudio e Monte Sant’Angelo. Un’ottima notizia per gli studenti e il personale accademico, che potranno usufruire di un’alternativa di trasporto ecologica ed economica.Non solo università: la nuova pista ciclabile sarà un valido supporto per raggiungere importanti poli attrattivi della città, come il polo espositivo della Mostra d’Oltremare e lo Stadio Diego Armando Maradona, luoghi che richiamano quotidianamente migliaia di persone per eventi culturali, sportivi e fieristici.
Un passo avanti nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile
Il progetto è in linea con le direttive del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), aggiornato lo scorso gennaio 2025. L’estensione della rete ciclabile di Fuorigrotta si inserisce in un più ampio disegno di potenziamento delle infrastrutture sostenibili, con l’obiettivo di ridurre il traffico veicolare e migliorare la qualità dell’aria.La continuità con le piste ciclabili già esistenti rappresenta un ulteriore valore aggiunto: i cittadini potranno beneficiare di percorsi sempre più integrati e sicuri, incentivando l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.
Una città sempre più a misura di ciclista
L’approvazione di questo progetto conferma la volontà dell’amministrazione comunale di investire sulla mobilità dolce, offrendo soluzioni concrete per una città più vivibile e sostenibile. L’auspicio è che questa estensione della rete ciclabile possa essere solo un ulteriore passo verso una Napoli sempre più connessa e attenta alle esigenze di chi sceglie di muoversi in bicicletta.Nei prossimi mesi si attendono i tempi di realizzazione e le modalità di attuazione dell’intervento, ma una cosa è certa: Napoli sta pedalando nella giusta direzione.
Lecce punta sulla mobilità sostenibile: approvato il progetto per una nuova pista ciclabile
15/02/2025 in News
La città di Lecce continua a investire sulla mobilità sostenibile con un nuovo progetto di pista ciclabile. La giunta comunale ha recentemente approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per un nuovo percorso dedicato ai ciclisti, con l’obiettivo di partecipare al bando regionale destinato al finanziamento di infrastrutture ciclabili e ciclopedonali.
Un percorso strategico per collegare la città
Il progetto, dal costo stimato di 640mila euro, prevede la realizzazione di una pista ciclabile lunga 1,3 chilometri, che si snoderà tra diverse arterie cittadine. Il tracciato inizierà dalla rotatoria di via Pitagora (all’intersezione con viale Aldo Moro), per poi proseguire su via Pitagora e via Sant’Elia con una corsia riservata sul marciapiede fino a raggiungere via della Libertà.Qui il percorso si trasformerà in una sede promiscua sulla carreggiata, con un limite di velocità di 30 km/h per garantire la sicurezza di ciclisti e automobilisti. Successivamente, la pista proseguirà su via Marinosci, sempre su corsia riservata sul marciapiede, fino a collegarsi ai percorsi pedonali dell’area del Palazzetto dello Sport.Uno degli aspetti più rilevanti del progetto è la sua capacità di connettersi con le piste ciclabili già esistenti: da un lato, si unirà alla pista ciclabile di viale Giovanni Paolo II, dall’altro proseguirà in direzione della pista di via Agrigento. Questo garantirà una maggiore continuità della rete ciclabile cittadina, favorendo gli spostamenti sostenibili.
Un’opportunità di finanziamento regionale
L’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Salvemini punta a ottenere il finanziamento attraverso il bando della Regione Puglia, che mette a disposizione complessivamente 15,62 milioni di euro per lo sviluppo della mobilità ciclabile nelle aree urbane e suburbane. La nuova pista rientra nella strategia più ampia della città di Lecce per ridurre il traffico veicolare, incentivare l’uso della bicicletta e migliorare la qualità della vita dei cittadini.Se il progetto verrà finanziato, Lecce compirà un ulteriore passo avanti nella costruzione di una rete ciclabile sempre più capillare ed efficiente, in linea con le politiche di sostenibilità ambientale e mobilità dolce.
Viaggio in Bicicletta all’Alpe d’Huez: Un’Avventura Tra le Salite Mitiche delle Alpi Francesi
14/02/2025 in Viaggi
L’Alpe d’Huez è un nome che evoca emozioni forti tra gli appassionati di ciclismo. Questa località, situata nelle Alpi francesi, è diventata leggendaria grazie al Tour de France e alle sue iconiche 21 tornanti che si inerpicano per oltre 13 km con una pendenza media dell’8,1%. Ma un viaggio in bicicletta in questa zona non si limita solo alla mitica salita: l’intera regione è un paradiso per chi ama pedalare tra panorami mozzafiato e sfide epiche.
Periodo Migliore per Pedalare
L’estate, da giugno a settembre, è il periodo ideale per affrontare le salite dell’Alpe d’Huez. Il clima è generalmente mite, con temperature che oscillano tra i 15°C e i 25°C, e le strade sono libere dalla neve. Tuttavia, luglio può essere particolarmente affollato a causa del Tour de France e dell’evento ciclistico “La Marmotte”, quindi, se preferisci meno traffico, punta su giugno o settembre.
L’Itinerario: Oltre il Mito dell’Alpe d’Huez
1. La Classica: Bourg d’Oisans – Alpe d’Huez (13,8 km, 8,1%)
Partire da Bourg d’Oisans significa iniziare l’ascesa classica, quella resa immortale dal Tour. Dopo pochi metri, la strada si impenna con pendenze del 10% già nel primo chilometro. Ogni tornante è numerato e dedicato a un vincitore di tappa del Tour de France, un dettaglio che rende la scalata ancora più motivante.
Consiglio di affrontare la salita con un passo costante, senza bruciare troppe energie nei primi chilometri. L’ultimo tratto, dopo il villaggio di Huez, offre panorami spettacolari prima di arrivare alla stazione sciistica dell’Alpe d’Huez, a 1.850 metri di quota.
Momenti da non perdere:
Foto al cartello del “Tornante 1”
La vista dal tornante 7, il più iconico
Il traguardo ufficiale del Tour de France
2. Giro Panoramico: Col de Sarenne e Discesa Epica
Se vuoi variare l’itinerario, invece di scendere subito a Bourg d’Oisans, prosegui verso il Col de Sarenne. Questa strada meno battuta ti porterà su un’altitudine ancora maggiore (1.999 m) con una salita più dolce e panorami mozzafiato.
Dopo aver raggiunto il passo, la discesa è tecnica e spettacolare, con curve strette e asfalto non sempre perfetto. Attenzione ai tratti sconnessi! Questo percorso ti riporterà a Bourg d’Oisans completando un anello straordinario.
3. Sfida Estrema: Il Combò dei Tre Cols
Se hai gambe e voglia di una sfida epica, unisci la salita dell’Alpe d’Huez con due giganti vicini:
Col du Galibier (2.642 m)
Col du Lautaret (2.058 m)
Partendo da Bourg d’Oisans, sali al Lautaret e poi affronta il leggendario Galibier, una delle salite più dure del Tour. Dopo una meritata pausa in vetta, torna indietro e concludi il viaggio con la scalata dell’Alpe d’Huez. Questo percorso supera i 4.000 m di dislivello e rappresenta una vera impresa per qualsiasi ciclista.
Dove Dormire e Dove Mangiare
L’Alpe d’Huez e Bourg d’Oisans offrono una vasta gamma di sistemazioni, da hotel specializzati per ciclisti a B&B accoglienti. Ecco alcune opzioni:
Le Cassini Hotel (Le Bourg d’Oisans) – Perfetto per ciclisti, con garage sicuro e colazione adatta agli sforzi.
Hotel Le Pic Blanc (Alpe d’Huez) – Lusso in alta quota, perfetto per rilassarsi dopo una giornata in sella.
Camping La Cascade – Se preferisci un’opzione più economica, il campeggio vicino alla salita è un’ottima scelta.
Cibo e Specialità Locali
Dopo una dura giornata di pedalate, premiati con le delizie della cucina locale:
Tartiflette – Un piatto a base di patate, formaggio Reblochon, cipolle e pancetta.
Gratin Dauphinois – Patate al forno con panna e formaggio, perfetto per recuperare energia.
Tourte de l’Oisans – Una torta rustica locale, ideale per uno spuntino post-ride.
Un’ottima tappa gastronomica è il Restaurant La Cremaillere all’Alpe d’Huez, dove puoi gustare piatti locali con una vista spettacolare sulle montagne.
Consigli Finali
Allenati prima del viaggio: Anche se l’Alpe d’Huez non è la salita più lunga, la sua intensità richiede una preparazione adeguata.
Attenzione al meteo: Le Alpi possono riservare cambiamenti improvvisi, quindi controlla sempre le previsioni.
Goditi il panorama: Non pensare solo alla performance, ma prenditi dei momenti per ammirare la bellezza dei paesaggi alpini.
Un viaggio in bicicletta all’Alpe d’Huez è un’esperienza che ogni appassionato di ciclismo dovrebbe vivere almeno una volta. Che tu voglia metterti alla prova sulla leggendaria salita o esplorare le strade meno battute, questa regione saprà regalarti emozioni uniche.
Rovigo, via libera alla nuova ciclabile.
13/02/2025 in News
Questa settimana a Rovigo sono iniziati i lavori per il progetto di “Recupero funzionale piste ciclabili e percorsi pedonali in varie vie nel comune di Rovigo”. I primi interventi si stanno concentrando su via Pascoli, nel tratto compreso tra l’intersezione con via Sant’Agostino e via Curiel.
L’obiettivo principale del progetto è migliorare la sicurezza e la fruibilità delle infrastrutture dedicate a ciclisti e pedoni, favorendo così una mobilità sostenibile e accessibile a tutti. Questi lavori rientrano in un più ampio programma di riqualificazione urbana che mira a rendere la città più vivibile e a promuovere l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’automobile.
Il tratto di via Pascoli interessato dai lavori vedrà interventi di ripristino del manto stradale, segnaletica rinnovata e la creazione di nuovi percorsi ciclabili e pedonali. Questi cambiamenti non solo miglioreranno l’estetica della zona, ma garantiranno anche maggiore sicurezza per i residenti e i visitatori che utilizzano queste vie quotidianamente.
Le opere, che avranno una durata prevista di alcune settimane, potrebbero comportare temporanei disagi alla viabilità locale. Tuttavia, l’amministrazione comunale assicura che saranno messe in atto tutte le misure necessarie per minimizzare i disagi e garantire il normale svolgimento delle attività quotidiane.
Viaggio in bicicletta lungo il Lago di Lugano: un percorso tra natura e cultura
12/02/2025 in Viaggi
Pedalare lungo il Lago di Lugano significa immergersi in un paesaggio unico, dove le montagne si specchiano nelle acque azzurre del lago e i borghi pittoreschi offrono scorci indimenticabili. Questo itinerario, perfetto per gli amanti del cicloturismo, attraversa territori tra Italia e Svizzera, combinando bellezze naturali e tesori culturali.
Il percorso consigliato
Un buon punto di partenza è la città di Lugano, che con la sua eleganza e il suo lungolago curato offre un’ottima introduzione al viaggio. Da qui, si può pedalare verso sud, seguendo la riva del lago fino a Morcote, uno dei borghi più belli della Svizzera, con le sue case colorate e la splendida chiesa di Santa Maria del Sasso.
Superato Morcote, il percorso prosegue verso la sponda italiana, attraversando piccoli centri come Porto Ceresio e Lavena Ponte Tresa. Qui il paesaggio cambia leggermente, con tratti più selvaggi e zone di riserva naturale che regalano momenti di pura immersione nella tranquillità del lago.
Difficoltà e caratteristiche del percorso
L’itinerario intorno al Lago di Lugano è adatto a ciclisti di ogni livello. Molti tratti sono pianeggianti o con leggere salite, rendendolo accessibile anche ai meno esperti. Tuttavia, alcune sezioni possono essere più impegnative, soprattutto nelle zone collinari. Per chi desidera un’esperienza più rilassata, una bici elettrica può essere una soluzione ideale.
Cosa vedere lungo il tragitto
Oltre alla bellezza del lago e dei suoi riflessi, il viaggio offre molte attrazioni:
Lugano e il suo centro storico ricco di negozi, caffè e musei.
Morcote, con le sue viuzze romantiche e la vista panoramica dalla chiesa di Santa Maria del Sasso.
Gandria, un borgo di pescatori con stradine strette e un’atmosfera d’altri tempi.
Porto Ceresio, perfetto per una pausa rilassante con vista sul lago.
Il Monte Brè e il Monte San Salvatore, due vette che offrono panorami incredibili su tutto il territorio.
Consigli pratici
Il periodo migliore per percorrere questo itinerario è la primavera o l’inizio dell’autunno, quando il clima è mite e le strade sono meno affollate. È importante avere una bici in buone condizioni, con gomme adatte a tratti di strada asfaltata e sterrata.Per chi ama il cicloturismo, il Lago di Lugano rappresenta un’esperienza unica, capace di unire sport, natura e cultura in un solo viaggio. Un percorso che vale la pena scoprire, chilometro dopo chilometro.
GRONTARDO – Un nuovo percorso ciclabile verso Scandolara Ripa d’Oglio grazie ai fondi del Piano Lombardia
12/02/2025 in News
Una buona notizia per gli amanti delle due ruote e per tutti i cittadini di Grontardo e Scandolara Ripa d’Oglio: presto sarà realtà una nuova pista ciclabile che collegherà i due comuni. Il progetto, finanziato con 600.000 euro provenienti dal fondo regionale Piano Lombardia, mira a migliorare la mobilità sostenibile e a favorire il turismo su due ruote in questa zona della provincia di Cremona.La realizzazione di questa ciclabile non è solo un’infrastruttura utile per i pendolari e gli abitanti, ma rappresenta anche una spinta importante per il cicloturismo. Grontardo e Scandolara Ripa d’Oglio si trovano in un’area ricca di bellezze naturali e paesaggi fluviali che si prestano perfettamente alle escursioni in bicicletta. Il nuovo collegamento potrà diventare parte di percorsi più ampi, integrandosi con altre ciclovie del territorio e incentivando un turismo lento e sostenibile.Il Piano Lombardia, avviato dalla Regione durante il periodo della pandemia, ha destinato oltre 3,5 miliardi di euro per opere infrastrutturali e per il rilancio economico del territorio. Tra questi finanziamenti, la ciclabile tra Grontardo e Scandolara Ripa d’Oglio rappresenta un chiaro esempio di come questi fondi possano migliorare la qualità della vita e promuovere la mobilità ecologica.Con l’avanzamento dei lavori, sarà interessante vedere come questa nuova infrastruttura verrà accolta dalla comunità locale e dai cicloturisti. Una cosa è certa: ogni nuovo tratto ciclabile rappresenta un passo in avanti verso un futuro più sostenibile e a misura di bicicletta.
Il Trentino punta sulla bicicletta
11/02/2025 in News
In Alto Adige, l’utilizzo combinato di treno e bicicletta è una realtà sempre più apprezzata, soprattutto nei mesi di alta stagione. I viaggiatori possono trasportare le proprie bici sui treni locali e su alcune linee di autobus selezionate, acquistando un biglietto aggiuntivo. Se durante i mesi invernali il servizio vede un utilizzo contenuto, con poco più di un centinaio di biciclette trasportate mensilmente, la situazione cambia drasticamente in estate. Agosto, in particolare, registra un vero e proprio boom, con quasi quindicimila bici caricate sui treni.
Questo servizio non è riservato solo ai turisti, anche se la regione è una meta ambita per gli amanti della bicicletta. Infatti, ben il 40% dei ciclisti che utilizzano il treno per trasportare la propria bici sono residenti locali, a testimonianza di come questo mezzo di trasporto ibrido sia integrato nelle abitudini degli altoatesini.
Tuttavia, l’aumento della domanda durante l’estate porta inevitabilmente a qualche inconveniente. Non mancano le lamentele di coloro che, trovandosi senza posto disponibile per la propria bici, sono costretti a rimanere a terra. La STA (Strutture Trasporto Alto Adige), che gestisce il servizio, risponde che il biglietto per il trasporto della bicicletta garantisce il viaggio solo se c’è disponibilità di posti, per ragioni di sicurezza. I controllori, quindi, non fanno altro che rispettare le normative vigenti.
La capacità dei treni attualmente è sufficiente per coprire la domanda per gran parte dell’anno. È solo durante il picco della stagione turistica che si verificano problemi. Ma ci sono buone notizie per il futuro: nel 2026 entreranno in servizio nuovi treni, più lunghi e con una maggiore capacità, anche per il trasporto di biciclette. Questi miglioramenti potrebbero aiutare a ridurre i disagi e a rendere l’esperienza di viaggio più fluida per tutti i ciclisti.
L’iniziativa di combinare il trasporto su rotaia con la bici resta un’ottima soluzione per promuovere una mobilità sostenibile e facilitare l’esplorazione del territorio altoatesino, confermandosi una scelta vincente sia per i residenti che per i turisti.