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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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by Matteo

Traversata delle Langhe in Bicicletta: Da Bra ad Acqui Terme

10/05/2024 in Territorio

Quando le ruote iniziano a girare sulle strade di Bra, non è solo un viaggio che prende il via, ma un’avventura che promette di essere un inno alla bellezza. La bicicletta diventa il mezzo attraverso il quale scoprire l’anima delle Langhe, una terra dove ogni pedalata racconta storie di vini illustri e di tradizioni antiche.

La prima tappa, Pollenzo, è un crocevia di cultura e storia enogastronomica. Qui, tra le mura dell’Università di Scienze Gastronomiche, si respira l’innovazione che si fonde con la tradizione. E la Banca del Vino è un tesoro che custodisce i più pregiati nettari della regione.

Proseguendo, si sale verso La Morra, dove il Barolo regna sovrano. Le vigne si estendono come un mare verde, e il panorama si apre in un abbraccio che racchiude secoli di dedizione alla terra.

Attraverso Grinzane Cavour, il castello si erge come un guardiano del tempo, testimone dell’ingegno di Cavour e della nobiltà del vino che porta il suo nome. E poi Diano d’Alba, dove i vigneti di Dolcetto si alternano a serre di frutta, in un mosaico di colori e sapori.

Il percorso si fa intimo, serpeggiando tra Montelupo Albese e Alberetto, dove la natura è un quadro vivente che cambia ad ogni curva. Cerreto Langhe e Cravanzana offrono pause di riflessione tra noccioleti e boschi, dove il tempo sembra rallentare.

E poi ancora, la strada ci porta a Cortemilia, dove il miele di acacia è dolcezza pura, a Vesime e Roccaverano, dove la Robiola è un gioiello caseario da scoprire.

Infine, Acqui Terme accoglie i ciclisti con le sue acque termali e la sua storia millenaria. Qui, si può chiudere il cerchio del nostro viaggio in bicicletta di centodieci chilometri.

by Matteo

La Strada Meno Percorsa: L’Inattesa Resistenza Tedesca alla Ciclabilità

09/05/2024 in News

Nel cuore dell’Europa, dove l’asfalto si fonde con la storia e la modernità, emergono segnali di un cambiamento inatteso. La Germania, nota per la sua efficienza e progressività, si trova ora a un bivio: la strada verso una mobilità sostenibile o il richiamo nostalgico delle quattro ruote.

Il Paradosso del Verde

Lo Spiegel, voce autorevole della stampa tedesca, ha tracciato un quadro inquietante. Nel suo articolo intitolato “Il verde non piace”, si svelano le sfide che la ciclabilità sta affrontando nel paese. Da piccoli centri come Griessen alle metropoli come Hannover, Monaco e persino Berlino, la lotta per spazi dedicati alle biciclette si fa sempre più accesa.

Tuttavia, la Germania presenta una peculiarità rispetto all’Italia. Mentre da noi la resistenza proviene spesso dal governo centrale, in Germania è la voce popolare a innalzarsi contro le piste ciclabili. Ogni progetto di rinnovamento infrastrutturale incontra opposizioni, e talvolta la disputa arriva fino ai tribunali.

La Danza delle Due Ruote

La libertà personale, invocata come un mantra, si erge a baluardo contro i limiti di velocità e le strade ridisegnate. L’idea di non poter più raggiungere il proprio negozio in auto, rispettando il limite di 50 km/h anziché i 30 km/h proposti nelle nuove pianificazioni urbane, viene percepita come un attacco alla normalità. Eppure, il clima e la sicurezza, argomenti di peso, sembrano svanire come fumo nell’aria di fronte a tale resistenza.

Il Potere della Normalità

Karoline Augenstein, studiosa dei tempi e delle tendenze, indaga il fenomeno. Secondo lei, si è passati da un dibattito circoscritto agli esperti a una sfida che coinvolge l’intera popolazione. La “normalità”, quella condizione in cui si è cresciuti e che non necessita giustificazioni, diventa un muro invalicabile. Il cambiamento, anche quando sostenuto da urbanisti e amministrazioni, si scontra con questa forza invisibile.

In sintesi, la Germania sta ballando una coreografia complessa: tra il richiamo delle auto e l’ascesa delle biciclette, tra la nostalgia e la visione di un futuro sostenibile.

by Matteo

Esplorando Genova in Bicicletta: Un Avventuroso Percorso tra Monti e Mare

08/05/2024 in News

Se sei un appassionato di ciclismo e ami esplorare nuovi percorsi, Genova offre una fantastica opportunità per una pedalata avventurosa. Il percorso che ti propongo combina panorami mozzafiato, sfide di salita e discese emozionanti. Preparati a scoprire la bellezza della Liguria mentre pedali attraverso montagne e coste.

Partenza: Stazione di Genova Piazza Principe

La nostra pedalata inizia alla Stazione di Genova Piazza Principe. Da qui, scendi verso il porto antico e prosegui verso Foce e successivamente Borgoratti (circa 7 km dalla stazione). Questa parte iniziale ti permette di scaldare i muscoli e goderti la vista sul mare.

Salita al Monte Fasce

Dopo Borgoratti, segui le indicazioni per Monte Moro e Monte Fasce. La salita verso il Monte Fasce è impegnativa, con pendenze abbastanza sostenute. Troverai tratti tra il 10% e il 12%, ma anche sezioni meno ripide dove potrai recuperare. I primi chilometri offrono splendidi scorci panoramici su Genova. Al punto panoramico del Monte Fasce (raggiungibile anche a piedi), la vista spazia fino al golfo del Paradiso (730 m di dislivello).

Verso Case Cornua e Calcinara

Continua sulla strada che ti porterà a Case Cornua, per poi raggiungere Calcinara. L’asfalto, fino a questo punto, è stato piuttosto “rugoso”, ma da qui in poi diventa finalmente scorrevole. Tuttavia, la guida richiede attenzione a causa della strada decisamente “nervosa”.

Passo della Crocetta e Vista sul Golfo di Rapallo

Da Calcinara, trasferisciti a Pian dei Ratti nella valle Fontanabuona. Qui inizia la salita al Passo della Crocetta, che ha il vantaggio di essere abbastanza ombreggiata. Gli ultimi 2 km presentano pendenze che raggiungono il 13% (530 m di dislivello).

Dal passo, goditi la vista panoramica sul golfo di Rapallo e preparati per un’altra discesa tecnica. La strada è tortuosa e stretta, ma la bellezza dei panorami ti ripagherà.

Passo della Ruta e Ritorno a Genova

Una volta sulla costa, ti restano circa 30 km per chiudere l’anello. Le salite non sono finite: affronta subito la salita al Passo della Ruta, superando il promontorio di Portofino / S. Margherita (235 m di dislivello). Lungo il percorso, ci sono vari altri strappi, uno tra ogni borgo e il successivo. Quindi, fino alla fine, non potrai rilassarti completamente.

Infine, rientra a Genova e raggiungi di nuovo il punto di partenza alla Stazione di Genova Piazza Principe. Questo percorso ti regalerà una giornata indimenticabile tra natura, sfide e panorami spettacolari.

by Matteo

Un Percorso Verde da Sogno: “Dal Porto al Castello”

08/05/2024 in News

In una mossa che segna un nuovo capitolo per la mobilità sostenibile, la Regione Lazio ha dato il suo benestare finale al progetto “Dal Porto al Castello”. Questa visionaria pista ciclopedonale, che si snoda tra le storiche città di Civitavecchia e Santa Marinella, è stata accolta con entusiasmo e approvazione dai rispettivi Comuni.

Il Sindaco Pietro Tidei ha accolto la notizia con un misto di orgoglio e aspettativa. “È un giorno di festa per la nostra comunità,” ha esclamato, “un traguardo che testimonia l’impegno di questa Amministrazione nel tessere la tela di un futuro più verde e vivibile.”

La pista, che si estenderà lungo il pittoresco tratto dal Fosso del Marangone fino all’antico Castello di Santa Severa, non è solo un corridoio per biciclette, ma un invito a riscoprire il territorio con occhi nuovi. Il progetto include anche la valorizzazione del Castrum, un sito che racconta secoli di storia, destinato a rinascere come museo a cielo aperto.

Con i lavori previsti per prendere il via entro il mese di settembre, grazie all’acquisizione di tutti i pareri favorevoli, “Dal Porto al Castello” si appresta a diventare una realtà tangibile. Un itinerario di circa 25 chilometri che promette di essere un viaggio attraverso il tempo, la natura e la cultura.

Il finanziamento del progetto arriva dal cuore pulsante del PNRR, con un investimento totale che supera i 4 milioni di euro. Di questi, circa 1,5 milioni di euro provengono direttamente dai fondi PNRR, mentre oltre 900 mila euro sono stati stanziati dall’Amministrazione Comunale, un segno tangibile dell’impegno verso il benessere dei suoi abitanti e dell’ambiente.

by Matteo

San Gennaro Vesuviano, grave incidente stradale

07/05/2024 in News

Tragedia a San Gennaro Vesuviano: un fatale incidente stradale si è consumato in via San Gennaro. Un uomo di 65 anni, residente del luogo, ha perso la vita in un tragico evento. Mentre pedalava lungo la strada, è stato colpito mortalmente da un autocarro Fiat Iveco. L’incidente è avvenuto poco prima e le circostanze sono ancora oggetto di indagine.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile di Nola, prontamente allertati dal servizio di emergenza 118. La vittima è stata dichiarata deceduta immediatamente dopo l’impatto.

Le autorità giudiziarie hanno ordinato il sequestro della salma per l’esecuzione dell’autopsia, che è stata trasportata al II Policlinico di Napoli. I carabinieri della stazione di Piazzolla di Nola, assieme ai colleghi della sezione radiomobile, sono attualmente impegnati nelle indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. L’autocarro coinvolto nell’incidente è stato posto sotto sequestro.

by Matteo

Un Viaggio in Bicicletta da Milano al Mare: La Scoperta di 170 km di Bellezza Italiana

07/05/2024 in Territorio

Lasciare il caos di Milano per immergersi nella quiete della campagna è un’esperienza che trasforma. Il viaggio inizia con l’energia vibrante di Porta Ticinese, un luogo dove l’antico e il moderno si fondono in un abbraccio storico. La ciclabile del Naviglio Pavese si stende davanti come un nastro d’argento, invitando i ciclisti a scoprire i segreti che si celano lungo le sue rive.

Mentre si lascia Milano alle spalle, il paesaggio urbano cede il passo alla serenità pastorale. Binasco appare come un promemoria della ricca storia della regione, mentre la strada si snoda attraverso campi coltivati e piccoli comuni che sembrano fermi nel tempo. Ogni pedalata su questa terra fertile è un omaggio alla natura e alla cultura che hanno plasmato queste terre.

Proseguendo verso Soncino, si attraversano ponti che sembrano dipinti e si incontrano mulini ad acqua che raccontano storie di un tempo che fu. La bellezza di Bereguardo e Gropello Cairoli risiede nella loro semplicità e nella genuinità delle persone che si incontrano lungo il cammino.

Il percorso si fa poi più intimo, con la strada che si stringe tra i campi di Dorno e Sannazzaro, dove l’orizzonte si allarga e il cielo sembra più vicino. Molino de Torti e Sale sono gioielli nascosti, dove il fiume scorre lento e la vita si muove al ritmo delle stagioni.

Attraversando Bosco Marengo, si entra nel cuore del Piemonte, una regione che incanta con i suoi vigneti e le sue tradizioni secolari. Ovada accoglie i viaggiatori con il calore della sua ospitalità e la promessa di nuove scoperte.

Il viaggio raggiunge il suo apice con l’ascesa al Passo Turchino, dove la fatica della salita si trasforma in euforia mentre si pedala verso il cielo. La discesa su SP 73 è un trionfo, una corsa liberatoria verso Voltri, dove il mare accoglie i ciclisti con il suo abbraccio infinito.

Infine, Arenzano si rivela come una perla sulla Via Aurelia, un luogo dove il tempo sembra rallentare e dove il mare invita a riflettere sul viaggio compiuto. Qui, di fronte all’immensità dell’acqua, si può scegliere di concludere l’avventura o di prendere il treno per tornare a Milano, portando con sé il ricordo di un viaggio che ha toccato l’anima e rinvigorito lo spirito.

Questo percorso di 170 km non è solo un testamento alla bellezza dell’Italia, ma anche un viaggio personale che sfida e ricompensa, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di chi lo percorre.

by Matteo

Mesolcina, inaugurata una nuova ciclabile.

06/05/2024 in News

Un sabato di festa ha animato la Mesolcina, dove un fiume di entusiasmo ha accolto l’apertura della nuova arteria ciclabile che unisce Lumino a Grono. Più di mille anime hanno condiviso la gioia di questo traguardo, testimoniando l’importanza di un’infrastruttura che promette di tessere nuovi legami tra le comunità.

Con un coraggioso investimento di 4,6 milioni di franchi, di cui 2,4 milioni gentilmente contribuiti dal Cantone, la pista si snoda per 6,6 chilometri, ricalcando il percorso dell’antica Ferrovia Retica e portando a compimento un sogno iniziato nel 2014. La giornata è stata scandita da momenti conviviali, dalla colazione a San Vittore fino all’aperitivo alla Cioldina di Roveredo, culminando con l’inaugurazione ufficiale e un pranzo comunitario a Grono, dove 640 porzioni hanno deliziato i palati, grazie alla maestria dei cuochi della Lingera di Roveredo.

Il sindaco di Grono, Samuele Censi, ha evidenziato la visione strategica della pista, non solo come volano turistico, ma anche come miglioramento della qualità della vita quotidiana, facilitando gli spostamenti per lavoro e studio. Christian Vigne, al timone dell’Ente Turistico Regionale del Moesano, ha sottolineato l’opportunità offerta ai ciclisti di immergersi nella bellezza naturale e storica della regione in maniera eco-compatibile.

La cerimonia ha visto la partecipazione di Carmelia Maissen, consigliera di Stato retica, che ha ribadito l’importanza della mobilità dolce e il ruolo cruciale della ciclabile nel tessuto cantonale. Simone Gianini, consigliere nazionale, ha lodato la sinergia intercantonale e l’imminente completamento del collegamento con la Capitale ticinese.

Nicoletta Noi Togni, sindaca di San Vittore, ha inaugurato l’evento nella storica Stazione, ora cuore pulsante della vita comunale, evidenziando come il progetto unisca e promuova la sicurezza e la condivisione. Gianpiero Raveglia, sindaco di Roveredo, ha descritto la ciclabile come un ponte tra epoche, esemplificando la collaborazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.

L’evento non è stato solo un traguardo, ma una promessa di benefici a lungo termine per chi vive e visita la regione, incentivando uno stile di vita sostenibile e l’esplorazione turistica.

by Matteo

Pedalando sulle Ali della Storia: Erba, Ghisallo e Oltre

06/05/2024 in Territorio

L’aria fresca del mattino accarezza il viso mentre si parte da Erba, un piccolo gioiello incastonato nel cuore della Lombardia. Il viaggio in bicicletta che ci attende è un percorso di 77 chilometri che promette di essere un’odissea su due ruote, un’esperienza che metterà alla prova la nostra resistenza e ci regalerà panorami mozzafiato.

Il Ghisallo: L’Ascesa dei Campioni

Il primo traguardo è il Ghisallo, un nome che risuona nella mente di ogni appassionato di ciclismo come un luogo sacro. Con un’altitudine di 754 metri, questa salita non è solo una prova fisica, ma un pellegrinaggio spirituale. Si parte da Canzo, pedalando su strade che serpeggiano tra verdi colline e piccoli borghi, dove ogni curva sembra raccontare una storia di fatica e trionfo.

Mentre si affronta la salita, il pensiero va ai grandi del ciclismo che hanno calcato queste strade, lasciando il segno nella storia dello sport. Raggiungere la cima del Ghisallo significa unirsi a loro, seppur per un breve momento, in un legame indissolubile con la tradizione ciclistica.

Bellagio e il Lago di Como: Un Quadro Naturale

Dopo la conquista del Ghisallo, ci si lancia in una discesa vertiginosa verso Bellagio. Qui, il lago di Como si estende davanti a noi come un’enorme tela dipinta di blu. Pedalare costeggiando il lago è un’esperienza unica; le acque calme e i riflessi delle montagne circostanti creano un’atmosfera di pace e serenità che solo la natura sa offrire.

Valbrona: La Sfida Si Rinnova

La strada ci porta poi a Valbrona, dove una nuova salita ci attende. È una scalata classica, una di quelle che ogni ciclista lombardo conosce bene. La fontana di Valbrona è il nostro punto di ristoro, un’oasi dove ricaricare le energie e prepararsi per ciò che ci aspetta.

La Colma di Sormano: Il Colosso da Conquistare

Il percorso si fa più impegnativo man mano che ci avviciniamo alla Colma di Sormano. Con i suoi 1124 metri di altitudine, questa salita è un gigante che richiede rispetto e determinazione. È qui che si misura la vera passione per il ciclismo, dove ogni pedalata diventa un tributo alla nostra volontà di superare i limiti.

Una volta in cima, ci concediamo un breve riposo, assaporando il silenzio delle altezze e lo spettacolo della natura che ci circonda. Poi, è il momento di tornare sui nostri passi, scendendo verso Erba, con la consapevolezza di aver compiuto qualcosa di speciale.

Questo percorso in bicicletta non è solo un test di resistenza; è un viaggio attraverso la storia e la cultura del ciclismo. È un’avventura che ci insegna che, oltre la fatica e il sudore, c’è la gloria di aver vissuto pienamente la passione per le due ruote. E quando si torna a Erba, si porta con sé non solo la stanchezza, ma anche il ricordo indelebile di un’esperienza che definisce ciò che significa essere un ciclista.

by Matteo

Pedalando tra i Giganti: L’Avventura Ciclistica di Kinderdijk

05/05/2024 in Territorio

Immaginate di pedalare in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato, dove i giganti di legno e tela si ergono come guardiani di un’epoca passata. Questo è il Molenroute Kinderdijk, un percorso che vi porta in un viaggio attraverso la storia vivente dei Paesi Bassi.

Un Tuffo nella Storia
Kinderdijk non è solo un nome su una mappa; è una narrazione di ingegno e sopravvivenza. Con i suoi 19 mulini a vento storici, questo sito UNESCO è un capitolo vivente del libro della lotta olandese contro le forze della natura. Costruiti nel 1740, questi mulini sono più di semplici strutture; sono i protagonisti di una storia di resilienza e astuzia.

La Danza dei Mulini
Partendo da Alblasserdam, il percorso si snoda attraverso paesaggi che sono un inno alla bellezza. Ogni colpo di pedale vi avvicina a un nuovo quadro, dove i mulini danzano con il vento e l’acqua scintilla sotto il cielo aperto. È un percorso che sfida e ricompensa, offrendo panorami che lasciano senza fiato e momenti di pura tranquillità.

Incontri lungo la Via
Ogni curva rivela nuove sorprese: il mulino di Graafland che si staglia fiero all’orizzonte, le pescherie dove il sapore del mare incontra la tradizione, i villaggi che sembrano dipinti da artisti del passato. E poi ci sono i mulini aperti al pubblico, dove potete scoprire i segreti di questi antichi custodi del paesaggio.

Consigli da Viaggiatore a Viaggiatore
-Equipaggiamento: Una bicicletta affidabile e una verifica del meteo sono i vostri migliori alleati.
-Attenzione: Nel cuore di Kinderdijk, la magia attira molti visitatori. Pedalate con cautela.
-Pausa: Non dimenticate di fermarvi, respirare e lasciarvi incantare dal paesaggio.

Il Molenroute Kinderdijk non è solo un percorso ciclabile; è un’esperienza che vi cambierà. È un invito a rallentare, a guardare, a sentire. È un viaggio che vi porterà a toccare con mano la grandezza di un popolo che ha saputo trasformare l’acqua in alleata. E quando tornerete a casa, porterete con voi non solo ricordi, ma storie da raccontare.

by Matteo

Ciclismo Urbano Premiato: Scopri il Programma di Firenze

04/05/2024 in News


Firenze lancia un’iniziativa rivoluzionaria per incentivare la mobilità sostenibile: il programma “Pedala, Firenze ti premia”. Questo progetto ambisce a incoraggiare l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti urbani, offrendo un incentivo economico mensile e premi aggiuntivi per i ciclisti più assidui. I partecipanti possono guadagnare fino a 20 centesimi di euro per ogni chilometro pedalato, con un tetto massimo di 30 euro al mese. Per i più diligenti, sono in palio bonus fino a 100 euro. Finanziato con 1,2 milioni di euro, questo progetto è uno dei pionieristici esperimenti sviluppati insieme ai cittadini nel quadro dell’iniziativa ‘Firenze per il clima’.

Il cuore del progetto è un kit innovativo, creato da Pin Bike, che comprende un sistema brevettato e a prova di frode per la verifica, il tracciamento e la gamification dei tragitti urbani, supportato da un’app dedicata. Il kit include un dispositivo hardware Bluetooth che attesta l’uso effettivo della bici, un supporto per smartphone da fissare al manubrio e luci di segnalazione.

Prenotazione del kit a partire dal 13 maggio
Gli interessati potranno prenotare il loro kit online a partire dal 13 maggio, scaricando l’app Pin Bike e compilando il modulo di iscrizione. Dal 20 maggio, sarà possibile ritirare il kit presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico (Urp) dei vari quartieri. L’installazione è semplice e, a partire dal 3 giugno (Giornata mondiale della bicicletta), sarà sufficiente iniziare a pedalare.

Accredito degli incentivi direttamente sul conto bancario
I bonus saranno erogati tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente dei partecipanti. È possibile configurare fino a due itinerari personalizzati, come casa-scuola e casa-lavoro, per soddisfare le necessità di chi frequenta più luoghi di studio o di lavoro. Inoltre, si promuove l’uso della bicicletta anche per altri spostamenti non specifici, a condizione che avvengano all’interno del Comune di Firenze da lunedì a venerdì, contribuendo così a ridurre l’uso di veicoli motorizzati.

Due modalità di rimborso
Sono disponibili due forme di rimborso: per chi abbandona i mezzi motorizzati a favore della bicicletta per i tragitti casa-lavoro e casa-scuola/università, il rimborso sarà di 20 centesimi di euro per chilometro, più un extra di 5 centesimi per chilometro per percorsi non specifici all’interno del Comune. Il massimo accumulabile è di 2 euro al giorno e 30 euro al mese. Per coloro che già utilizzavano la bicicletta per questi spostamenti, il rimborso sarà di 15 centesimi per chilometro e 5 centesimi per chilometro per gli altri percorsi, con un massimo di 1,20 euro al giorno e 30 euro al mese.