Scoprire la Riviera dei Fiori in Bicicletta: Da Sanremo a Ventimiglia
09/06/2024 in Territorio
La Riviera dei Fiori, situata nella pittoresca regione della Liguria, è un paradiso per gli amanti della bicicletta. Uno dei percorsi più suggestivi e affascinanti è quello che va da Sanremo a Ventimiglia. Questo itinerario offre non solo una pedalata piacevole, ma anche una serie di panorami mozzafiato che si estendono lungo la costa mediterranea, tra mare cristallino e borghi affascinanti.
Punto di Partenza: Sanremo
Sanremo, nota anche come la “Città dei Fiori”, è famosa per il suo Festival della Canzone Italiana e per la sua storia ricca di cultura e bellezza naturale. Il percorso ciclabile parte dal cuore della città, dove è possibile ammirare il Casino di Sanremo e il maestoso Teatro Ariston. Prima di partire, vale la pena fare una passeggiata per le strade del centro storico e magari fermarsi per un caffè in uno dei tanti bar accoglienti.
La Pista Ciclabile del Parco Costiero Riviera dei Fiori
Il tratto iniziale del percorso si snoda lungo la pista ciclabile del Parco Costiero Riviera dei Fiori, una delle più belle d’Europa. Questa pista, realizzata lungo il tracciato della vecchia ferrovia, offre un percorso sicuro e ben segnalato, ideale per ciclisti di tutti i livelli. La pista è pianeggiante e si sviluppa per circa 24 chilometri, passando attraverso località come Arma di Taggia, Santo Stefano al Mare e Riva Ligure.
**Da Ospedaletti a Bordighera**
Superata la località di Ospedaletti, la pista ciclabile termina e si prosegue su strade cittadine. Questo tratto del percorso richiede un po’ più di attenzione a causa del traffico, ma offre scorci incantevoli sul mare e la possibilità di esplorare piccole città costiere come Bordighera. Qui, una visita al Giardino Esotico Pallanca e una passeggiata lungo il lungomare sono tappe obbligate.
Ultima Tappa: Ventimiglia
Dopo Bordighera, il percorso continua verso Ventimiglia, situata a pochi chilometri dal confine francese. La città è conosciuta per il suo mercato settimanale, uno dei più grandi e vivaci della regione, e per i Giardini Botanici Hanbury, un’oasi di pace e bellezza botanica. Prima di concludere il viaggio, è possibile visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta e fare un tuffo nelle acque cristalline di una delle spiagge della zona.
Il percorso in bicicletta da Sanremo a Ventimiglia è un’esperienza indimenticabile che permette di scoprire alcune delle più belle località della Riviera dei Fiori. Tra panorami mozzafiato, città storiche e il fascino del Mar Mediterraneo, questo itinerario rappresenta una perfetta combinazione di sport, natura e cultura. Un’avventura da vivere con la famiglia, con gli amici o anche da soli, per un’immersione totale nella bellezza della Liguria.
La Scalata del San Gottardo in Bicicletta: Un’Avventura Epica tra Storia e Natura
08/06/2024 in Territorio
La scalata del San Gottardo è una delle esperienze ciclistiche più affascinanti e impegnative delle Alpi svizzere. Questo percorso, immerso in un paesaggio mozzafiato, offre non solo una sfida sportiva, ma anche un viaggio attraverso la storia e la cultura della regione.
Il Percorso
Il passo del San Gottardo, a 2.106 metri di altitudine, è raggiungibile da diverse direzioni, ma la salita classica inizia dal villaggio di Airolo, nel Canton Ticino. Il tragitto da Airolo alla cima è di circa 12 chilometri, con un dislivello di 900 metri. Il percorso si sviluppa lungo la storica strada della Tremola, famosa per i suoi tornanti stretti e lastricati in ciottoli. Questa strada, costruita nel XIX secolo, è una delle poche rimaste intatte con la sua pavimentazione originale, regalando ai ciclisti un tuffo nel passato.
La Difficoltà
La scalata del San Gottardo è considerata di difficoltà media-alta, adatta a ciclisti con una buona preparazione fisica. La pendenza media è del 7,4%, ma in alcuni tratti può superare il 10%. La sfida maggiore è rappresentata dalla lunghezza e dalla costanza della salita, che richiede resistenza e una gestione attenta delle energie.
Paesaggi e Attrazioni
Lungo il percorso, i ciclisti sono circondati da paesaggi alpini spettacolari. I boschi di conifere lasciano progressivamente spazio a praterie di alta montagna e rocce granitiche. In primavera e in estate, i prati fioriti aggiungono un tocco di colore al panorama.
Tra le attrazioni principali lungo il percorso vi è il Museo Nazionale del San Gottardo, situato presso la cima del passo. Questo museo offre una panoramica sulla storia della regione, dal periodo romano fino ai giorni nostri, con particolare attenzione al ruolo del passo come importante via di transito tra il nord e il sud dell’Europa.
La scalata del San Gottardo è molto più di una semplice sfida sportiva. È un’opportunità per immergersi in una delle regioni più affascinanti delle Alpi, godendo di paesaggi straordinari e respirando la storia che permea ogni curva della Tremola. Per i ciclisti appassionati, raggiungere la cima del San Gottardo è un traguardo da ricordare, un’esperienza che unisce passione, fatica e la bellezza incontaminata della montagna.
Affrontare la scalata del San Gottardo in bicicletta è un’avventura che richiede determinazione e preparazione, ma che ripaga con emozioni uniche e panorami indimenticabili. Per chi ama le sfide e la natura, è una meta imperdibile nel cuore delle Alpi svizzere.
In Bicicletta da Savona ad Arenzano: Un Itinerario Tra Mare e Natura
07/06/2024 in Territorio
La Liguria, con la sua costa frastagliata e i suoi paesaggi mozzafiato, offre numerose opportunità per gli amanti della bicicletta. Uno dei percorsi più affascinanti è quello che va da Savona ad Arenzano. Questo tragitto di circa 30 chilometri si snoda lungo la costa ligure, regalando scorci panoramici sul mare e attraversando pittoreschi borghi marinari.
Partenza: Savona
Il punto di partenza del nostro viaggio è Savona, una città ricca di storia e cultura. Prima di salire in sella, vale la pena visitare la Fortezza del Priamar, un’imponente struttura che domina il porto, e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con il suo campanile medievale.
Verso Albissola Marina
Usciti da Savona, il percorso prosegue verso Albissola Marina, rinomata per le sue ceramiche artistiche. Pedalare lungo il litorale offre la possibilità di ammirare le spiagge e il lungomare, dove è d’obbligo una breve sosta per assaporare un gelato artigianale.
Tra Mare e Colline: Celle Ligure e Varazze
Proseguendo lungo la strada costiera, si raggiunge Celle Ligure, un borgo incantevole con le sue case colorate e i vicoli stretti. Continuando, si arriva a Varazze, una delle località più famose della Riviera delle Palme, perfetta per una pausa pranzo con vista sul mare.
Varazze è un luogo ideale per gli appassionati di sport acquatici, ma anche per chi cerca tranquillità grazie ai suoi parchi e giardini. Il lungomare Europa, una pista ciclopedonale che collega Varazze a Cogoleto, offre un percorso sicuro e panoramico, perfetto per una pedalata rilassante.
Cogoleto e la Storia di Cristoforo Colombo
Dopo Varazze, il percorso prosegue verso Cogoleto, il paese che secondo la tradizione ha dato i natali a Cristoforo Colombo. Qui, una visita alla casa museo dedicata all’esploratore è d’obbligo. Il borgo, con le sue spiagge e il centro storico, è un luogo piacevole per una sosta.
Arrivo ad Arenzano
L’ultima tappa del nostro viaggio è Arenzano, una cittadina elegante e tranquilla. Conosciuta per il suo Parco Comunale, che ospita numerose specie di piante esotiche, Arenzano è il luogo perfetto per concludere la giornata con una passeggiata rilassante.
Il lungomare di Arenzano, con i suoi caffè e ristoranti, offre numerose opzioni per gustare una cena a base di pesce fresco, accompagnata da un buon bicchiere di vino ligure.
In conclusione, il percorso in bicicletta da Savona ad Arenzano è un’esperienza indimenticabile che combina attività fisica, bellezze naturali e patrimonio culturale. Questo itinerario è adatto a ciclisti di tutti i livelli, grazie alla presenza di tratti pianeggianti e ben attrezzati. Che tu sia un ciclista esperto o un principiante, questa avventura sulla Riviera Ligure ti lascerà sicuramente con ricordi meravigliosi.
Un Itinerario in Bicicletta: Da Rionero in Vulture ai Laghi di Monticchio
06/06/2024 in Territorio
La regione della Basilicata, con i suoi paesaggi mozzafiato e la sua ricca storia, offre itinerari cicloturistici affascinanti e stimolanti. Uno dei percorsi più suggestivi è quello che collega Rionero in Vulture ai Laghi di Monticchio. Questo tragitto, immerso nella natura incontaminata del Parco Regionale del Vulture, è ideale per gli amanti della bicicletta che desiderano combinare attività fisica, bellezze naturali e cultura.
Partenza: Rionero in Vulture
Rionero in Vulture, situato ai piedi del Monte Vulture, è il punto di partenza di questo percorso. Questa cittadina è famosa per la produzione del rinomato vino Aglianico del Vulture e offre ai visitatori un assaggio della tradizione enologica locale. Prima di partire, è possibile visitare il Museo del Brigantaggio per scoprire di più sulla storia della regione.
Il Percorso
Il percorso, lungo circa 20 chilometri, si snoda tra colline verdeggianti, boschi di querce e castagni, offrendo panorami incantevoli ad ogni curva. La strada principale da seguire è la SP167, che collega direttamente Rionero in Vulture ai Laghi di Monticchio.
Salita al Monte Vulture
La prima parte del percorso è caratterizzata da una salita moderata verso il Monte Vulture. Questa sezione può essere impegnativa per i ciclisti meno esperti, ma la fatica è ripagata dalla vista panoramica sulla valle sottostante. Durante la salita, è possibile fare una sosta presso le numerose cantine vinicole per degustare l’Aglianico del Vulture.
Attraversamento dei Boschi
Superata la salita, si entra in una zona boschiva che offre ombra e frescura, rendendo il viaggio più piacevole soprattutto nelle giornate estive. Qui, la strada diventa più agevole, permettendo ai ciclisti di godersi appieno il contatto con la natura.
Arrivo ai Laghi di Monticchio
Dopo circa 20 chilometri, si raggiungono i Laghi di Monticchio, due laghi vulcanici situati all’interno di un antico cratere del Monte Vulture. Questo luogo è un vero e proprio paradiso naturale, con acque cristalline e una ricca biodiversità. I laghi sono circondati da sentieri che permettono di esplorare ulteriormente la zona a piedi o in bicicletta.
Cosa Fare ai Laghi di Monticchio
Una volta arrivati, i ciclisti possono rilassarsi e godersi le numerose attività offerte dai Laghi di Monticchio. È possibile fare un picnic sulle rive dei laghi, noleggiare una barca per un giro sull’acqua o esplorare il Monastero di San Michele, un’antica abbazia benedettina situata su una collina che domina i laghi.
Ritorno
Il ritorno a Rionero in Vulture può essere effettuato seguendo lo stesso percorso dell’andata. In alternativa, per i più avventurosi, è possibile esplorare strade secondarie e sentieri che attraversano il Parco Regionale del Vulture, scoprendo angoli nascosti e paesaggi inediti.
In conclusione, il tragitto in bicicletta da Rionero in Vulture ai Laghi di Monticchio è un’esperienza indimenticabile che combina attività fisica, scoperta di paesaggi incantevoli e immersione nella cultura locale. Un viaggio che ogni appassionato di cicloturismo dovrebbe intraprendere almeno una volta nella vita.
Attraverso le Vette: Pedalando dall’Italia alla Francia sul Colle dell’Agnello
05/06/2024 in Territorio
Se siete appassionati di ciclismo e amate le sfide, il percorso che attraversa il Colle dell’Agnello è un’esperienza imperdibile. Questo itinerario spettacolare vi porterà dalle meravigliose valli italiane fino alle pittoresche strade della Francia, attraversando uno dei passi più alti d’Europa. Preparati a pedalare tra paesaggi mozzafiato e a vivere un’avventura indimenticabile.
Partenza: Pontechianale
Il nostro viaggio inizia nel pittoresco paese di Pontechianale, situato nella Val Varaita, in Piemonte. Questo borgo alpino offre un’atmosfera accogliente e la possibilità di fare una buona colazione prima di partire. Assicuratevi di avere tutto il necessario: acqua, snack energetici, una buona giacca a vento e, ovviamente, la vostra fidata bicicletta da montagna o da strada.
La Salita al Colle dell’Agnello
Il Colle dell’Agnello si erge a 2.744 metri sul livello del mare, rendendolo il terzo passo asfaltato più alto d’Europa. La salita è impegnativa, con un dislivello di oltre 1.500 metri su una distanza di circa 21 chilometri. Le pendenze possono superare il 15%, quindi è fondamentale affrontare la salita con un buon ritmo e con un’adeguata preparazione fisica.
Durante l’ascesa, sarete circondati da panorami spettacolari: le vette delle Alpi Cozie, prati fioriti e, se siete fortunati, potrete avvistare stambecchi e marmotte. Prendetevi il tempo per godervi il paesaggio e fare delle soste per recuperare le energie.
La Vetta
Raggiungere la cima del Colle dell’Agnello è un traguardo emozionante. Dalla vetta, la vista è semplicemente mozzafiato, con una panoramica a 360 gradi sulle montagne circostanti. Qui, troverete un cartello che segna il confine tra Italia e Francia: un luogo perfetto per scattare una foto ricordo.
La Discesa in Francia
Dopo aver ammirato il panorama, inizia la discesa verso la Francia. La strada serpeggia attraverso la valle, offrendo una discesa entusiasmante ma da affrontare con cautela. Le curve strette e i tornanti richiedono una guida attenta, ma il paesaggio che si apre davanti a voi renderà ogni momento indimenticabile.
Arrivo in Francia: Queyras
Il percorso termina nel cuore del Parco Naturale Regionale del Queyras, una delle zone più incontaminate delle Alpi francesi. Il villaggio di Saint-Véran, noto per essere uno dei più alti d’Europa, è una destinazione ideale per concludere il vostro viaggio. Qui, potrete rilassarvi e godere della cucina locale, famosa per i suoi piatti tipici come la fonduta e le torte salate.
Tragedia a La Rochelle: Auto Travolge Gruppo di Bambini in Bicicletta, Sei Gravemente Feriti
05/06/2024 in News
A La Rochelle, in Francia, si è verificato un tragico incidente in cui un’auto ha investito un gruppo di dodici bambini che stavano pedalando in bicicletta durante un’escursione. L’evento ha lasciato sei dei bambini gravemente feriti. Gli alunni erano accompagnati da alcuni adulti per una gita, quando sono stati travolti dal veicolo. La notizia è stata riportata dall’emittente France Bleue.
Secondo le informazioni fornite da Bfmtv, sei bambini sono stati colpiti dall’auto. Di questi, uno è in condizioni critiche ed è stato trasportato d’urgenza in elicottero a Poitiers per ricevere cure specialistiche. Altri due bambini si trovano in stato di emergenza assoluta; uno di loro è stato trasferito in ambulanza, sempre a Poitiers. Gli altri tre bambini feriti versano in condizioni considerate di emergenza relativa, ma comunque necessitano di assistenza medica immediata.
L’incidente ha sollevato molte preoccupazioni nella comunità locale e tra i genitori dei bambini coinvolti. Le autorità stanno indagando per capire le cause dell’accaduto e per determinare eventuali responsabilità. Nel frattempo, la comunità si è stretta intorno alle famiglie colpite da questa tragedia, offrendo supporto e solidarietà in un momento così difficile.
Un Nuovo Tracciato Verde: Modena e Castelfranco Emilia ora Più Vicine
04/06/2024 in News
Dopo mesi di pianificazione e lavoro, è stato completato il nuovo percorso ciclopedonale che collega il ponte sul fiume Panaro, situato al confine tra i comuni di Modena e Castelfranco Emilia, a via Sebenico. Questo tracciato si inserisce perfettamente nella rete di percorsi ciclabili della zona, consentendo di raggiungere facilmente Panzano e successivamente il centro del comune di Castelfranco Emilia.
Il nuovo percorso si estende per un totale di sei chilometri e 700 metri, di cui circa un chilometro e mezzo è stato realizzato ex novo, mentre il resto si sviluppa su tracciati già esistenti. Questa combinazione di nuove infrastrutture e utilizzo ottimizzato delle vie preesistenti rappresenta un esempio di come si possa migliorare la mobilità sostenibile senza dover ricorrere a interventi eccessivamente invasivi.
L’importanza di questo percorso ciclopedonale è duplice. Da un lato, offre una soluzione sicura e piacevole per i ciclisti e i pedoni che desiderano spostarsi tra Modena e Castelfranco Emilia, favorendo l’uso della bicicletta e delle passeggiate come alternative ecologiche all’auto. Dall’altro, rappresenta un ulteriore passo verso la creazione di una rete di mobilità dolce che connette vari punti di interesse della regione, migliorando così la qualità della vita dei cittadini e incentivando un turismo sostenibile.
Lungo il tracciato, i fruitori possono godere di una serie di panorami naturali e urbani che arricchiscono l’esperienza di viaggio. Il percorso, infatti, non è solo una via di comunicazione, ma anche un’opportunità per esplorare il territorio, scoprendo angoli meno conosciuti ma non per questo meno affascinanti. In particolare, il tratto che attraversa il fiume Panaro offre scorci suggestivi che rendono ogni passeggiata o pedalata un momento di contatto diretto con la natura.
Questo progetto rappresenta un investimento significativo da parte delle amministrazioni locali, che hanno riconosciuto l’importanza di sviluppare infrastrutture dedicate alla mobilità sostenibile. La speranza è che questo sia solo il primo di una serie di interventi mirati a rendere l’intera regione più accessibile e sicura per tutti coloro che scelgono di muoversi a piedi o in bicicletta.
In conclusione, il nuovo percorso ciclopedonale tra Modena e Castelfranco Emilia non è solo un’opera infrastrutturale, ma un simbolo di un cambiamento culturale in atto. Promuovendo l’uso di mezzi di trasporto ecologici, si contribuisce a ridurre l’inquinamento, migliorare la salute pubblica e valorizzare il territorio. Questo percorso, con la sua combinazione di innovazione e rispetto per l’ambiente, rappresenta un esempio virtuoso di come le comunità locali possano lavorare insieme per costruire un futuro più sostenibile.
Pedalando da Genova al Lago del Brugneto: Un’Avventura Indimenticabile
04/06/2024 in Territorio
Se sei un amante del cicloturismo e desideri esplorare la natura incontaminata della Liguria, il percorso da Genova al Lago del Brugneto è un’esperienza che non puoi perdere. Questo itinerario ti porterà lontano dal trambusto cittadino, immergendoti in paesaggi mozzafiato e offrendo una sfida ciclistica gratificante. Ecco come affrontare questo magnifico viaggio.
Partenza da Genova
Il punto di partenza è la storica città di Genova. Con le sue pittoresche vie e il porto vibrante, Genova offre un avvio affascinante. Prima di partire, concediti un caffè in uno dei tanti bar locali per fare il pieno di energia. Una volta pronti, dirigiti verso l’entroterra, lasciando gradualmente il caos urbano per entrare in contatto con la natura.
L’Itinerario
1.Da Genova alla Val Bisagno:
– Iniziamo il nostro viaggio pedalando lungo la SS45 in direzione della Val Bisagno. Questo tratto può essere trafficato, quindi è importante mantenere la destra e indossare abbigliamento riflettente per garantire la sicurezza.
2.La Salita verso Bargagli:
– Dopo circa 10 chilometri, affrontiamo la salita verso Bargagli. Questo tratto è impegnativo, con pendenze che metteranno alla prova la tua resistenza, ma le viste panoramiche sulla valle rendono lo sforzo più che gratificante.
3.Da Bargagli a Torriglia:
– Continuando sulla SS45, raggiungiamo Torriglia, un affascinante borgo dell’entroterra. Qui possiamo fare una sosta per ricaricare le energie, magari assaggiando la deliziosa torta di riso, una specialità locale.
4.Verso il Lago del Brugneto:
– Da Torriglia, seguiamo le indicazioni per il Lago del Brugneto. La strada attraversa boschi lussureggianti e vallate serene. L’ultimo tratto è una discesa dolce che ci porta direttamente al lago.
Arrivo al Lago del Brugneto
Una volta arrivati al Lago del Brugneto, saremo accolti da un paesaggio sereno e incontaminato. Questo bacino artificiale, circondato da fitti boschi e prati verdi, è il luogo ideale per rilassarsi dopo la pedalata. Possiamo fare un picnic, passeggiare lungo le rive o esplorare i sentieri che circondano il lago.
Il percorso in bicicletta da Genova al Lago del Brugneto è un’avventura che unisce sport, natura e scoperta. Che tu sia un ciclista esperto o semplicemente in cerca di una nuova sfida, questo itinerario ti offrirà emozioni uniche e paesaggi indimenticabili. Prepara la tua bicicletta e parti alla scoperta di questa perla nascosta della Liguria!
La Giornata della Mobilità Ecologica in Val di Fiemme
03/06/2024 in News
Ogni anno, la Val di Fiemme celebra la mobilità sostenibile con l’iniziativa “Un Giorno Senza Motori”. Durante questa festa annuale, la principale arteria stradale della valle, la SS48 da Cavalese a Predazzo, si libera dalle auto per diventare il regno di chi sceglie di muoversi in maniera ecologica.
La valle si anima con stand informativi e di intrattenimento gestiti da oltre 50 associazioni locali, evidenziando la coesione comunitaria. L’assessore al turismo di Cavalese, Alberto Vaia, esprime il suo entusiasmo per l’evento: “La risposta delle associazioni è stata incredibile, un vero e proprio esempio di sinergia comunitaria”.
I punti di ristoro non mancano, offrendo ai partecipanti delizie culinarie locali. Un membro del gruppo alpino Penne Nere, riconoscibile dalla sua folta barba, offre un assaggio della tradizione con un pizzico d’umorismo: “La cucina per ciclisti è un mistero per me, ma la cucina montanara la conosco bene: polenta, lucanica, fagioli e formaggio”, dice, mentre gira abilmente la polenta nel paiolo.
L’evento richiama migliaia di appassionati di ciclismo, soprattutto residenti della valle, che colgono l’opportunità di esplorare la loro terra sotto una nuova luce. “Pedalando qui, scopriamo dettagli che in auto ci sfuggono”, riflette un partecipante, esprimendo un sentimento largamente condiviso.
Nata 15 anni fa, la giornata “Un Giorno Senza Motori” non è solo un evento ludico, ma anche un momento di riflessione sull’importanza delle alternative sostenibili nel trasporto.
Un Itinerario in Bicicletta: Da Cuneo a Bra passando per Fossano
03/06/2024 in Territorio
Certamente! Ecco un
Per gli amanti della bicicletta e delle escursioni all’aria aperta, il percorso che va da Cuneo a Bra, passando per Fossano, rappresenta una delle esperienze più suggestive che il Piemonte possa offrire. Questo itinerario si snoda tra paesaggi mozzafiato, borghi storici e una ricca tradizione enogastronomica, perfetto per chi vuole combinare sport, cultura e buon cibo.
Partenza da Cuneo
La nostra avventura inizia a Cuneo, una città che affascina con il suo mix di storia e modernità. Prima di partire, vale la pena fare una passeggiata nel centro storico per ammirare Piazza Galimberti, con i suoi portici e gli eleganti palazzi ottocenteschi. Rifornitevi di acqua e magari qualche snack in una delle tante panetterie locali, e poi preparatevi a pedalare.
Verso Fossano
Lasciando Cuneo alle spalle, il percorso prosegue in direzione di Fossano. La strada è piacevole, costeggiata da campi coltivati e piccoli boschi che offrono ombra e ristoro durante il tragitto. Fossano, situata su una collina, è una cittadina ricca di storia e fascino. Da non perdere il Castello degli Acaja, una fortezza medievale che domina la città. Se avete tempo, una visita alla cattedrale di San Giovenale e una passeggiata lungo le vie del centro storico renderanno la sosta ancora più piacevole.
Da Fossano a Bra
Proseguendo da Fossano, il percorso continua in direzione di Bra, attraversando un paesaggio caratterizzato da dolci colline e vigneti. Questa zona è famosa per la produzione di alcuni dei vini più rinomati d’Italia, come il Barolo e il Barbaresco, quindi potrebbe essere interessante fermarsi per una degustazione in una delle numerose cantine locali.
Bra è la città che conclude il nostro itinerario e, oltre ad essere uno dei centri principali delle Langhe, è anche il luogo di nascita del movimento Slow Food. Il centro storico di Bra è un altro gioiello da esplorare, con la Chiesa di Santa Chiara e il Palazzo Traversa che meritano sicuramente una visita. Per gli amanti del formaggio, una sosta obbligata è presso una delle molte botteghe locali per assaggiare il celebre Bra DOP.
In conclusione,il percorso da Cuneo a Bra passando per Fossano non è solo un’avventura ciclistica, ma anche un viaggio attraverso la storia, la cultura e la gastronomia piemontese. Ogni tappa offre qualcosa di unico e affascinante, rendendo questa escursione un’esperienza indimenticabile. Che siate ciclisti esperti o amatori, questo itinerario saprà regalarvi emozioni e ricordi indimenticabili.