Alla scoperta delle Fiandre in bicicletta: un’avventura cicloturistica tra storia, cultura e paesaggi fiabeschi
07/11/2024 in Territorio
Le Fiandre, nel nord del Belgio, sono una delle mete più affascinanti e adatte per un viaggio in bici. Con le sue strade storiche, le città medievali perfettamente conservate e la cultura fiamminga che si respira in ogni angolo, questa regione offre ai cicloturisti un’esperienza che unisce l’emozione della scoperta all’immersione in paesaggi mozzafiato e in una cultura antica.
Perché le Fiandre sono ideali per il cicloturismo?
Il territorio delle Fiandre è perfetto per i cicloturisti: le strade sono generalmente pianeggianti, ben asfaltate e interconnesse da una rete di piste ciclabili che si estende per oltre 12.000 chilometri. Inoltre, il Belgio è uno dei paesi più bike-friendly al mondo, con un rispetto profondo per i ciclisti e numerosi punti di sosta e di ristoro lungo i percorsi.
Nelle Fiandre, ogni stagione offre il suo fascino unico: in primavera i campi si tingono di verde brillante, mentre in autunno il paesaggio si accende dei colori caldi delle foglie. Anche l’inverno può essere un’ottima occasione per visitare, con le città addobbate a festa e mercatini natalizi che trasformano le piazze in luoghi da fiaba.
Pianificare un percorso: tra città d’arte e campagna
Un itinerario nelle Fiandre può essere organizzato per coprire molte delle principali città d’arte come Bruges, Gand, Anversa e Mechelen, ma il bello di questa regione è anche perdersi nei piccoli villaggi e lungo i canali che solcano il paesaggio.
1. Bruges e dintorni: un viaggio nella Venezia del Nord
Bruges è senza dubbio uno dei punti di partenza più affascinanti per un viaggio cicloturistico. Con le sue stradine acciottolate, i canali che scorrono tra antiche case dai tetti a punta e le torri medievali, la città offre un’atmosfera unica. Da Bruges è possibile partire verso Damme, un piccolo villaggio a pochi chilometri che sembra uscito da un quadro. Il percorso lungo il canale che unisce le due località è particolarmente suggestivo, con mulini a vento e prati verdi punteggiati di fattorie.
Damme è una sosta perfetta per chi vuole assaporare l’autenticità della cultura fiamminga: fermarsi in una taverna per assaggiare una birra locale e una fetta di pane con formaggio o salumi è quasi d’obbligo.
2. Da Bruges a Gand: il fascino di una pedalata tra storia e natura
Proseguendo verso Gand, il paesaggio continua a sorprendere. Le strade ciclabili seguono spesso il tracciato dei canali, con viste aperte sui campi e piccoli boschi che si susseguono lungo il percorso.
Gand, città dal carattere giovane e vibrante, è una fusione tra passato e presente: la città conserva un’impronta medievale, ma è anche sede di una delle università più prestigiose del Belgio, che rende l’ambiente animato e pieno di eventi culturali. Tra i luoghi imperdibili ci sono il Castello dei Conti di Fiandra, la Cattedrale di San Bavone e il quartiere di Patershol, un dedalo di stradine con ristoranti e negozi tipici.
3. Anversa: un gioiello culturale
Un’altra tappa irrinunciabile è Anversa, la città di Rubens, famosa per il suo porto e la lunga tradizione di commercio dei diamanti. Arrivarci in bici significa attraversare uno dei territori più interessanti delle Fiandre, tra canali e piccoli villaggi rurali.
Anversa è un crocevia di influenze culturali e artistiche: la Cattedrale di Nostra Signora ospita alcune delle opere più famose del pittore Rubens, mentre il MAS (Museum aan de Stroom) offre una vista unica sulla città e una panoramica della sua storia marittima. Fermarsi per una visita alla Grand Place, magari al tramonto, quando le luci si riflettono sui palazzi gotici, è un momento indimenticabile.
Vivere la cultura fiamminga: arte, birra e tradizioni
Le Fiandre sono una terra dalla forte identità culturale e visitarle in bici permette di immergersi nelle tradizioni locali in modo autentico.
Arte e storia fiamminga
L’arte fiamminga ha influenzato l’intera storia dell’arte europea: pittori come Rubens, Bruegel e van Eyck hanno lasciato in eredità opere di straordinaria bellezza. Durante un viaggio cicloturistico nelle Fiandre, è possibile scoprire molte di queste opere nei musei locali. A Bruges, ad esempio, il Museo Groeninge offre una panoramica completa della pittura fiamminga, mentre a Gand la Cattedrale di San Bavone ospita il famoso Polittico dell’Agnello Mistico, un capolavoro di Jan e Hubert van Eyck.
La birra: simbolo dell’ospitalità fiamminga
Nelle Fiandre la birra è molto più che una semplice bevanda: è un simbolo culturale. Ogni birra ha una storia, uno stile, e spesso viene servita in un bicchiere specifico. Durante il viaggio in bici, fermarsi per una degustazione è quasi un rituale: birre trappiste, lambic e altre varietà locali offrono una vasta gamma di sapori, dal dolce al fruttato, fino ai più intensi e corposi. Alcuni dei birrifici più antichi si trovano proprio lungo i percorsi ciclabili, e molti di essi offrono visite guidate.
Consigli pratici per un viaggio cicloturistico nelle Fiandre
Un viaggio in bici nelle Fiandre è accessibile a ciclisti di ogni livello, ma una buona organizzazione permette di godere appieno di questa esperienza.
1. Scegliere il periodo giusto: La primavera e l’autunno sono i periodi migliori per un viaggio nelle Fiandre, grazie al clima mite e ai paesaggi spettacolari. Anche l’estate è un’ottima scelta, anche se alcune località possono essere più affollate.
2. Alloggi bike-friendly: Le Fiandre offrono molte strutture bike-friendly, dagli hotel nelle città principali agli agriturismi immersi nella campagna. Molti alloggi offrono anche servizi specifici per i ciclisti, come spazi sicuri per le bici, attrezzi per piccole riparazioni e mappe degli itinerari locali.
3. Organizzare le tappe: Le piste ciclabili nelle Fiandre sono ben segnalate e organizzate per “nodi” numerati, un sistema che permette di seguire facilmente un percorso. Molti itinerari sono adatti anche a chi vuole fare una gita di un giorno, mentre per un’esperienza più lunga è possibile pianificare tappe giornaliere tra una città e l’altra.
4. Cultura locale: Ogni villaggio, anche il più piccolo, ha le sue feste tradizionali e spesso ospita eventi, mercati e sagre. Fermarsi per partecipare a questi momenti di vita locale è uno dei modi migliori per entrare in contatto con la gente e la cultura del posto.
Esplorare le Fiandre in bicicletta è molto più che un semplice viaggio: è un’esperienza di immersione totale in una terra ricca di storia, cultura e bellezze naturali. La bici è il mezzo perfetto per apprezzare ogni dettaglio, dall’eleganza delle città medievali alla tranquillità della campagna, senza mai perdere il contatto con la natura e la tradizione.
Quindi, che tu sia un ciclista esperto o un appassionato di avventura, preparati a pedalare alla scoperta delle Fiandre: un viaggio indimenticabile ti aspetta, ricco di storie, sapori e panorami che resteranno impressi nella tua memoria.
Firenze, Ciclista investito da un camion
06/11/2024 in News
Questa mattina si sono vissuti momenti di tensione a Firenze, in piazza Puccini, dove un ciclista è stato coinvolto in un grave incidente all’intersezione con via Ponte alle Mosse. Attorno alle 10:20, un uomo in bicicletta è finito sotto un mezzo pesante, in una situazione che ha richiesto l’intervento immediato dei vigili del fuoco e del personale sanitario.
I pompieri del comando centrale di Firenze sono arrivati tempestivamente sul luogo dell’incidente per supportare le operazioni di soccorso. Fortunatamente, al loro arrivo l’uomo era già riuscito a liberarsi, evitando conseguenze potenzialmente peggiori. I vigili del fuoco hanno quindi collaborato con il personale sanitario, che ha prestato le prime cure al ciclista e valutato le sue condizioni.
Questo incidente evidenzia ancora una volta i pericoli a cui sono esposti i ciclisti nelle aree urbane, soprattutto in zone ad alto traffico e incroci complessi come quello di piazza Puccini. L’evento è destinato a riaprire il dibattito sulla sicurezza stradale a Firenze, una città che negli ultimi anni ha visto aumentare il numero di cittadini che scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto.
In arrivo una nuova ciclabile tra Piné e Civezzano per promuovere la mobilità sostenibile
06/11/2024 in News
La Provincia di Trento ha dato il via libera alla progettazione di una nuova ciclabile di 13 chilometri, destinata a collegare il lago di Piné e Civezzano. Questo progetto, del valore di 8,3 milioni di euro, è stato confermato in un incontro tra il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti e il sindaco di Baselga, Alessandro Santuari, come parte degli interventi previsti in vista delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina del 2026.
Secondo le dichiarazioni di Fugatti, la ciclabile rappresenta un impegno importante verso la comunità e una spinta al turismo sostenibile, oltre a promuovere un’alternativa ecologica per i residenti che si spostano quotidianamente. L’obiettivo è quello di creare un collegamento sicuro tra l’altopiano di Piné e la rete ciclabile provinciale in via di completamento, in particolare il tracciato Pergine-Trento. La pista contribuirà a valorizzare il paesaggio locale e a incentivare il turismo in bicicletta, aumentando la fruibilità della zona per residenti e visitatori.
Il finanziamento attuale copre i primi 3 dei complessivi 11 lotti previsti per la ciclabile Piné-Cembra-Fiemme, che alla fine dovrebbe svilupparsi per circa 50 chilometri. Gran parte del percorso sfrutterà strade forestali già esistenti, riducendo al minimo il consumo di nuovo suolo e preservando l’ambiente naturale.
Un tratto strategico prevede inoltre il recupero del sottopasso alla statale SS47 in località Mòchena, per un collegamento diretto con la rotatoria principale tramite altri due nuovi sottopassi. Il progetto si avvarrà anche di tracciati storici, portando il percorso verso le aree di Nogaré e Bus e arrivando fino alla località Ferrari, vicino al lago di Piné.
Questa nuova infrastruttura rappresenta un passo in avanti verso la mobilità sostenibile, rendendo la bicicletta un mezzo di trasporto ideale sia per il tempo libero che per gli spostamenti quotidiani in una zona di grande interesse turistico e paesaggistico.
Avventura in bicicletta lungo lePiste Ciclabili di Via della Pietra e Via delle Risorgive da Moretta
05/11/2024 in Territorio
Situato nel cuore della pianura piemontese, il percorso ciclabile che unisce Via della Pietra e Via delle Risorgive offre agli appassionati di ciclismo un suggestivo anello di circa 80 km. Questo percorso attraversa scenari rurali e territori di borghi affascinanti, seguendo tratti di ex ferrovie riconvertite a piste ciclabili, con alcuni tratti su strade secondarie e a bassissimo traffico veicolare.
Via delle Risorgive
La ciclabile di Via delle Risorgive, chiamata anche pista Airasca-Moretta, si estende per 19,2 km e segue il tracciato della vecchia ferrovia Airasca-Saluzzo, chiusa nel 1986. Questa via ciclabile attraversa diversi comuni, tra cui Scalenghe, Cercenasco, Vigone e Villafranca Piemonte, offrendo un percorso totalmente dedicato ai ciclisti. Il tratto pianeggiante e rettilineo la rende perfetta per una pedalata rilassante attraverso il paesaggio rurale piemontese.
Via della Pietra
Il secondo segmento del percorso, la Via della Pietra, collega Bricherasio a Barge per una lunghezza di 11 km. Anche questa pista è interamente ciclabile e ricalca l’antica ferrovia Bricherasio-Barge. Lungo il tragitto, i ciclisti attraversano i territori agricoli di Campiglione Fenile, Bibiana e Bagnolo Piemonte, dove frutteti e campi coltivati donano al paesaggio una scenografia naturale incantevole.Il percorso ad anello parte da Moretta, in provincia di Cuneo, e si sviluppa lungo la Via delle Risorgive fino ad Airasca. Da qui, si ritorna indietro in direzione Scalenghe e, usciti dalla pista ciclabile, si attraversano strade secondarie che passano per Buriasco, Macello e Garzigliana, arrivando infine a Bricherasio. In questo punto si imbocca la Via della Pietra fino a Barge. Proseguendo su strade di campagna, si torna poi al punto di partenza, completando un itinerario pianeggiante e accessibile a tutti i livelli di esperienza ciclistica.
Nuova Pista Ciclabile a Parma tra Via Emilia e Ex Salamini
05/11/2024 in News
Il Comune di Parma ha recentemente approvato il progetto preliminare per la costruzione di una nuova pista ciclabile che collegherà Via Emilia con l’area di Ex Salamini. Inserita nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2024-2026, questa infrastruttura rientra nelle opere previste per il prossimo anno con un investimento complessivo di 400 mila euro, finanziato sia dal Comune sia da fondi statali e regionali.Questa nuova pista ciclabile ha come obiettivo primario la sicurezza di pedoni e ciclisti, agevolando al contempo l’integrazione tra la periferia e il centro della città. Attualmente, i percorsi pedonali e ciclabili lungo Via Emilia sono discontinui, rendendo complesso il passaggio in sicurezza per chi si sposta a piedi o in bicicletta. La nuova pista ciclabile unirà questi percorsi esistenti, garantendo così una connessione sicura e continua per chi si muove in bicicletta o a piedi.Il progetto prevede una pista ciclabile bidirezionale realizzata sul lato sud di Via Emilio Lepido. La pista sarà attrezzata con corsie riservate, pavimentate in rosso per una chiara identificazione, e sarà contigua al marciapiede. Questo percorso si estenderà per 186 metri fino a raggiungere un sovrappasso ciclopedonale, permettendo il transito sicuro sopra l’area stradale sottostante. Il progetto, sviluppato dalla società di ingegneria G.T. Engineering s.r.l., è stato approvato definitivamente il 30 ottobre 2024. Nei prossimi mesi, i lavori si concentreranno sulla realizzazione effettiva della pista, con l’intento di completare il percorso entro il 2025. Una volta ultimata, questa pista ciclabile rappresenterà un importante passo avanti per Parma, promuovendo la mobilità sostenibile e contribuendo alla qualità della vita urbana.
Nuova pista ciclabile dall’aeroporto dell’Urbe: Mobilità green per Roma
04/11/2024 in News
In un’epoca in cui la mobilità sostenibile è sempre più cruciale, Roma si prepara a fare un passo avanti con la nuova pista ciclopedonale che nascerà intorno all’aeroporto dell’Urbe, lungo la via Salaria. Grazie all’iniziativa promossa dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), l’aeroporto sarà presto dotato di una pista ciclabile che ne circonderà il perimetro, snodandosi lungo l’argine del Tevere e integrandosi perfettamente con la rete ciclabile già esistente della Città Metropolitana di Roma.
Il progetto fa parte di un programma più ampio volto a promuovere la sostenibilità e migliorare l’intermodalità negli scali regionali. Con questa pista ciclabile, l’aeroporto dell’Urbe non sarà solo un punto di partenza per i voli, ma un luogo accessibile anche a chi vuole raggiungerlo in bici, contribuendo a un modello di mobilità che riduce l’impatto ambientale e incentiva modalità di trasporto green.
Estensione della pista ciclabile: verso nord e sud-est
L’opera, che si estenderà complessivamente per 10,5 chilometri, si svilupperà verso nord collegandosi con il percorso ciclabile esistente nei pressi del Grande Raccordo Anulare, in zona Castel Giubileo. Inoltre, un altro tratto sarà diretto verso sud-est, integrandosi con le ciclabili che attraversano Ponta Salaria, Val d’Ala e il Parco delle Valli a Roma nord. Il Comune di Roma e ENAC hanno già firmato un accordo di progettazione per realizzare il tracciato lungo l’argine est del Tevere, che raggiungerà anche l’aeroporto e la scuola di ingegneria aerospaziale della Sapienza.
Mobilità sostenibile per Roma Capitale
Questo progetto è un segno concreto dell’impegno verso un sistema di mobilità più sostenibile e accessibile per tutti. Connettendo diversi quartieri e favorendo l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sicuro e veloce, la nuova pista ciclabile rappresenta un passo importante nella visione di una Roma più attenta all’ambiente e proiettata verso il futuro.
Ciclista di 64 anni colpito da malore
04/11/2024 in News
Una giornata come tante, una pedalata lungo il percorso familiare verso casa, ma questa volta un tragico epilogo. Annunziato Sichetti, noto imprenditore e proprietario della Valsangro srl, è deceduto improvvisamente all’età di 64 anni, colpito da un malore fatale mentre stava tornando da un giro in bicicletta.
L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata del 3 novembre, mentre Sichetti percorreva la strada provinciale tra Lanciano e Fossacesia. Era uscito per una pedalata verso la Marina, ma proprio durante il ritorno ha avuto un arresto cardiaco che lo ha fatto accasciare improvvisamente sul bordo della strada. Alcuni passanti, accortisi dell’accaduto, hanno immediatamente lanciato l’allarme, facendo intervenire sia i soccorsi del 118 sia le forze dell’ordine.
Nonostante l’arrivo tempestivo degli operatori e i ripetuti tentativi di rianimazione, inclusa l’applicazione del defibrillatore, non è stato possibile salvare la vita all’imprenditore, il cui cuore non ha più ripreso a battere.
Percorso Cicloturistico da Aosta alla Diga di Place Moulin: Tra Natura e Tradizioni Valdostane
03/11/2024 in Territorio
Se ami la bicicletta, la natura e sei sempre alla ricerca di itinerari che uniscano paesaggi spettacolari con la scoperta delle tradizioni locali, questo percorso di 31 chilometri da Aosta alla Diga di Place Moulin è quello che fa per te. Situato nella Valle d’Aosta, il tracciato offre non solo la bellezza di paesaggi incontaminati, ma anche la possibilità di vivere le tradizioni della regione e di scoprire i sapori tipici locali.
Partenza: Aosta, il cuore della Valle d’Aosta
Il viaggio parte da Aosta, capoluogo e città storica immersa in una conca pianeggiante tra le montagne. Da qui, imbocca la Strada Statale n. 27 in direzione nord, una strada che ti permetterà di lasciare alle spalle la vivacità cittadina e di inoltrarti gradualmente verso scenari sempre più montuosi e selvaggi. I primi tre chilometri sono pianeggianti e ti offrono l’occasione di ammirare la città e la conca circostante, prima di iniziare a risalire la valle verso Valpelline.
Valpelline: Tappa Gourmet e Tradizione
Dopo circa 3 chilometri dalla partenza, troverai il bivio per Valpelline, un piccolo borgo che ospita una delle sagre più caratteristiche della Valle d’Aosta. Se capiti da queste parti l’ultima domenica di luglio, non perdere la Sagra della Seuppa à la Vapelenentse, una festa che celebra un piatto tipico a base di pane raffermo, brodo e fontina, un formaggio DOP dal gusto intenso. Questa sosta gastronomica è perfetta per conoscere uno dei sapori più autentici della regione, che incarna il legame della Valle d’Aosta con il territorio e i suoi prodotti locali.
Attraverso boschi e villaggi caratteristici
Superata Valpelline, il percorso diventa più immersivo, addentrandosi nello stretto intaglio della valle principale. La strada si snoda tra fitti boschi di conifere che, a tratti, si aprono per lasciarti intravedere il profilo delle montagne e i piccoli villaggi che punteggiano il percorso.
La presenza di questi borghi lungo la strada non è casuale, ma rappresenta l’essenza delle comunità montane della Valle d’Aosta, dove le abitazioni tipiche in pietra e legno si integrano armoniosamente con il paesaggio. Non dimenticare di fare qualche pausa lungo il tragitto per goderti il silenzio e la tranquillità di questi luoghi, che raccontano una vita scandita dai ritmi lenti della montagna e dalle tradizioni locali.
Oyace: Piccolo Paese, Grande Fascino
Proseguendo il tuo viaggio, incontrerai il piccolo paese di Oyace, un villaggio che sembra uscito da un’altra epoca, con le sue case in pietra e legno e il caratteristico campanile che svetta tra gli alberi. Questo borgo offre una vista spettacolare sui monti circostanti e rappresenta una perfetta tappa fotografica per immortalare il fascino della Valle d’Aosta più autentica.
Ultima Tappa: Bionaz e la Diga di Place Moulin
L’ultimo paesino lungo il percorso è Bionaz, un paesino tranquillo e immerso nella natura, che rappresenta l’ultimo insediamento prima di raggiungere la diga. La strada prosegue ancora qualche chilometro fino ad arrivare alla Diga di Place Moulin, una delle più grandi d’Europa e una meraviglia dell’ingegneria moderna incastonata in uno scenario mozzafiato. La diga forma un lago artificiale dalle acque turchesi che contrastano magnificamente con il verde dei boschi e il grigio delle montagne circostanti.
Perché Scegliere Questo Itinerario
Questo percorso da Aosta alla Diga di Place Moulin è ideale per chi ama il cicloturismo e vuole scoprire il lato più autentico e incontaminato della Valle d’Aosta. I 31 chilometri di strada, pur richiedendo un certo impegno fisico, sono ben distribuiti tra tratti pianeggianti e salite, rendendo l’itinerario adatto anche a ciclisti di medio livello. Ogni chilometro offre uno scorcio unico sulla natura e sulle tradizioni valdostane, tra borghi storici, boschi fitti e scenari montani.
Scontro su ponte di via Ferrarin: ciclista ferito e bici recuperata dal canale
02/11/2024 in News
Incidente stradale a Verona, dove un ciclista è rimasto ferito in uno scontro con un’automobile su via Ferrarin, in prossimità del ponte che sovrasta il canale Biffis. L’impatto, che ha coinvolto una bicicletta Gravel Santa Cruz Stigmata e una Lancia Y, ha causato la caduta del ciclista e il volo della bicicletta nel canale sottostante.
Il ciclista, un uomo di 54 anni residente a Verona, ha riportato ferite che hanno richiesto il trasporto in ospedale per le cure necessarie. Sul luogo dell’incidente è intervenuta la polizia locale, che ha eseguito i rilevamenti e ha attivato le operazioni di recupero della bicicletta, finita in acqua a causa dell’urto. Per questa operazione sono stati allertati i tecnici del Consorzio di bonifica.
Il tratto di via Ferrarin in cui è avvenuto l’incidente è noto per la sua vicinanza al canale, e questo ha reso necessario un intervento coordinato sia per il soccorso al ferito sia per la rimozione del mezzo. Episodi simili richiamano l’attenzione sulla sicurezza dei punti critici della viabilità urbana, dove il rischio di collisione tra mezzi a motore e biciclette resta elevato.
L’accaduto sottolinea l’importanza di interventi che garantiscano la sicurezza di tutti gli utenti della strada, specialmente in aree trafficate e nei pressi di infrastrutture potenzialmente pericolose come i ponti.
Conclusi i Lavori della Ciclabile Tribano-Vanzo: Presto l’Inaugurazione per un Progetto di Mobilità Sostenibile
01/11/2024 in News
A Tribano si conclude una fase importante di lavori pubblici che porterà all’inaugurazione di una nuova pista ciclabile di collegamento tra il comune e la frazione di Vanzo. Quest’opera di mobilità sostenibile non solo collega meglio i due centri, ma segna un passo decisivo verso una viabilità più sicura e rispettosa dell’ambiente.
Il progetto della ciclabile Tribano-Vanzo si inserisce in una strategia di riqualificazione territoriale che ha permesso di raggiungere sette obiettivi fondamentali, già programmati per migliorare la qualità della vita e la sicurezza stradale. Tra questi, spicca il lavoro di rigenerazione di tre ponti locali, che beneficeranno di interventi strutturali mirati per migliorarne la stabilità e l’accessibilità per tutti gli utenti della strada, inclusi pedoni e ciclisti.
Un altro punto chiave del progetto è la messa in sicurezza della viabilità ciclabile lungo via Gambarare, sulla Strada Provinciale SP 5. Questo tratto, che prima presentava delle criticità, è stato migliorato per consentire una circolazione più sicura per i ciclisti, favorendo al contempo un utilizzo più esteso dei mezzi a due ruote.
Oltre alla sicurezza, la nuova ciclabile permette di ampliare e collegare l’esistente rete cicloturistica, inserendosi nel sistema di percorsi come la “Dai Colli all’Adige” e la “Via Romea Germanica”, che richiamano turisti da tutta Europa. Questa connessione con i circuiti internazionali di ciclovie non solo apre nuove opportunità di fruizione turistica, ma contribuisce a rafforzare il richiamo del territorio, mettendo Tribano in relazione con percorsi di valenza storica e culturale.
Uno dei vantaggi della nuova infrastruttura è anche la riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico, obiettivo strategico per il benessere della popolazione. La ciclabile incentiva un uso maggiore delle biciclette e un minore ricorso ai veicoli a motore, diminuendo così il traffico urbano e migliorando la qualità dell’aria.
“L’intervento per la riqualificazione dei ponti e la realizzazione di una mobilità ciclabile sicura, che connette il territorio ai percorsi europei, è stato considerato indispensabile per rendere Tribano al passo con i tempi,” ha dichiarato Massimo Cavazzana, sindaco di Tribano, sottolineando l’importanza dell’opera per il futuro della comunità.
L’inaugurazione della pista ciclabile Tribano-Vanzo rappresenterà così un momento di celebrazione per un’infrastruttura che punta a garantire un ambiente urbano più vivibile e sicuro, in linea con le esigenze di mobilità sostenibile richieste dalla società contemporanea.
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