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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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by Matteo

Nuova ciclopedonale tra Govine e Toline di Pisogne

13/01/2025 in News


È stata ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclopedonale che collega Govine a Toline di Pisogne, un tratto di 650 metri a sbalzo sul lago d’Iseo che promette di diventare un’attrazione per residenti e turisti. L’evento si è tenuto oggi presso il lungolago di Pisogne, con una breve camminata verso la ciclabile, seguita dal tradizionale taglio del nastro e dagli interventi delle autorità, tra cui Barbara Mazzali, assessora regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda.

L’opera, consegnata tre settimane fa, ha già potuto essere apprezzata da molti in occasione della recente Festa del fungo e della castagna. Ora, con l’inaugurazione ufficiale, il nuovo tratto si integra perfettamente con il percorso Vello-Toline, ampliando le possibilità per chi desidera esplorare a piedi o in bici la suggestiva costa del lago d’Iseo. Questo collegamento non solo facilita l’accesso tra le due località, ma rafforza anche la connessione con il capoluogo pisognese, offrendo una via sicura e panoramica per la mobilità sostenibile.

La nuova pista, realizzata in un contesto paesaggistico unico, permette ai suoi fruitori di godere di una vista mozzafiato sul lago, creando un’esperienza di grande impatto visivo e sensoriale. Per Pisogne, la ciclabile rappresenta un valore aggiunto in chiave turistica, un’infrastruttura destinata a promuovere la fruizione del territorio in modo rispettoso dell’ambiente e orientato al benessere fisico.

Tuttavia, non sono mancate le critiche. Il gruppo di opposizione “Pisogne è” ha manifestato perplessità sul progetto, sostenendo che ci sarebbero aspetti della gestione e dell’opera che meritano attenzione. Seppur non siano state specificate in dettaglio le loro obiezioni, tali critiche sembrano sollevare questioni riguardanti la pianificazione o l’uso delle risorse.

Nonostante le polemiche, l’inaugurazione ha comunque rappresentato un momento importante per la comunità. Il nuovo tratto di ciclabile contribuirà certamente a migliorare la qualità della vita locale, stimolando attività all’aria aperta e sostenendo il turismo lento, sempre più apprezzato da chi cerca luoghi autentici e immersi nella natura. Pisogne, con questo intervento, si conferma un punto di riferimento per chi desidera scoprire il lago d’Iseo in maniera sostenibile, regalando nuove possibilità di scoperta e relax ai suoi visitatori.

by Matteo

Viaggio in bicicletta nella Riviera di Ponente: da Savona a Ventimiglia

13/01/2025 in Viaggi


La Riviera di Ponente, con il suo mix di paesaggi mozzafiato, borghi pittoreschi e un clima mite tutto l’anno, è una meta perfetta per gli amanti della bicicletta. Il tratto tra Savona e Ventimiglia offre un’esperienza unica, ideale per chi cerca un’avventura all’aria aperta che combina sport, natura e cultura. Scopriamo insieme questo itinerario straordinario lungo la costa ligure.

Un viaggio tra mare e monti

Il percorso da Savona a Ventimiglia si snoda lungo circa 120 km di costa, offrendo un’alternanza di tratti pianeggianti, dolci salite e discese panoramiche. Lungo il tragitto, è possibile pedalare tra il blu cristallino del Mar Ligure e le verdi colline punteggiate di ulivi e vigneti. La presenza della pista ciclabile del Parco Costiero Riviera dei Fiori, uno dei tratti più suggestivi d’Italia, rende l’esperienza accessibile anche ai meno esperti.

Prima tappa: Savona e Varigotti

Savona è il punto di partenza perfetto. Prima di salire in sella, vale la pena visitare la Fortezza del Priamar e passeggiare nel centro storico, ricco di botteghe e caffè. Partendo da Savona in direzione ovest, si raggiunge in breve Varigotti, una località apprezzata per le sue spiagge e il pittoresco lungomare.

Da Finale Ligure a Alassio: la Liguria autentica

Proseguendo verso Finale Ligure, i paesaggi diventano ancora più suggestivi. Finale è un vero paradiso per i ciclisti, conosciuto per i suoi percorsi MTB nell’entroterra e per il borgo medievale di Finalborgo. Dopo una sosta rigenerante, si continua verso Noli, Spotorno e poi Albenga, città famosa per il suo centro storico ricco di torri e monumenti medievali.

Da Albenga si raggiunge Alassio, una delle mete più glamour della Riviera di Ponente. Qui, il famoso “muretto” decorato con piastrelle firmate da personaggi celebri è una tappa imperdibile. Alassio è anche un ottimo luogo per assaporare la cucina ligure, come la farinata o un piatto di trofie al pesto.

La ciclabile del Ponente: da San Lorenzo al Mare a Ospedaletti

Uno dei punti forti di questo itinerario è la pista ciclabile del Ponente Ligure, che si estende per circa 24 km da San Lorenzo al Mare fino a Ospedaletti. Questo tratto, ricavato dal vecchio tracciato ferroviario, è completamente pianeggiante e offre un panorama unico sul mare, con spiagge accessibili e aree di sosta. Pedalando lungo la ciclabile, si attraversano borghi incantevoli come Santo Stefano al Mare, Arma di Taggia e Sanremo, città del Festival della Canzone Italiana.

Ultima tappa: Ventimiglia

L’ultima parte del percorso conduce a Ventimiglia, al confine con la Francia. La città è nota per il suo mercato del venerdì, che attira visitatori da tutta Europa, e per il centro storico, dove si possono visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il suggestivo Forte dell’Annunziata. Da qui, si può scegliere di proseguire verso la Costa Azzurra o godersi un meritato riposo sulle spiagge locali.

Consigli pratici

Preparazione: Assicurati che la bicicletta sia in buone condizioni prima di partire. Porta con te acqua, snack, un kit di riparazione e abbigliamento adeguato, considerando che il clima può variare.

Periodo migliore: La primavera e l’autunno sono ideali per evitare il caldo estivo e il traffico turistico.

Alloggi e ristori: Lungo il percorso non mancano strutture ricettive e ristoranti dove gustare le specialità liguri. Prenotare in anticipo è consigliato, soprattutto nei periodi di alta stagione.

In Conclusione,il viaggio in bicicletta da Savona a Ventimiglia è molto più di una semplice pedalata: è un’immersione nella bellezza della Riviera di Ponente, un’occasione per scoprire borghi autentici, gustare la cucina locale e lasciarsi incantare dalla natura. Che tu sia un ciclista esperto o un principiante, questa avventura ti lascerà ricordi indelebili e la voglia di tornare.

by Matteo

Lucca e il Giro d’Italia: una doppietta che profuma di storia

12/01/2025 in News

Esattamente come accadde quarant’anni fa, nelle edizioni 1984 e 1985, il Giro d’Italia tornerà a fare tappa a Lucca per due anni consecutivi, nel 2024 e nel 2025. Un evento che riporta alla memoria un capitolo glorioso del ciclismo e che promette di regalare emozioni indimenticabili agli appassionati e agli abitanti della città.

L’annuncio ufficiale del percorso della Carovana Rosa per il 2025 è atteso per lunedì prossimo, ma l’attesa è già carica di aspettative. Secondo le indiscrezioni, infatti, Lucca sarà protagonista di un’altra tappa della corsa rosa, consolidando un legame che si sta dimostrando sempre più forte. Dopo il successo dell’edizione 2024, che ha portato grande entusiasmo e visibilità alla città, il 2025 potrebbe rappresentare un’occasione ancora più prestigiosa.

La novità più affascinante riguarda la probabile cronometro tra Lucca e Pisa, in programma per martedì 20 maggio. Questo tratto di gara non sarà solo un’importante sfida sportiva, ma anche un simbolico ponte tra due città storicamente rivali, unite per un giorno dal ciclismo. La scelta di questo percorso sottolinea non solo la bellezza paesaggistica del territorio, ma anche il valore culturale e storico di una terra che da secoli affascina chiunque la visiti.

Gli organizzatori del Giro d’Italia, entusiasti del successo della tappa lucchese del 2024, sembrano aver voluto alzare ulteriormente l’asticella, creando un evento che possa combinare spettacolo sportivo e promozione territoriale. Lucca, con il suo centro storico unico al mondo, le sue mura rinascimentali e l’atmosfera senza tempo, rappresenta una cornice perfetta per un evento di tale portata.

Il connubio tra sport e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico appare quindi il vero obiettivo di questa scelta. La cronometro Lucca-Pisa si preannuncia come una giornata memorabile, in grado di celebrare lo sport e allo stesso tempo di raccontare una storia di riconciliazione e bellezza condivisa.

Non resta che attendere l’ufficializzazione del percorso per il 2025, ma una cosa è certa: il ritorno della Carovana Rosa a Lucca rappresenta un momento storico, capace di unire passato, presente e futuro del ciclismo italiano in un abbraccio carico di emozione.

by Matteo

Flitedeck: Il Manubrio del Futuro

11/01/2025 in News


L’industria del ciclismo è in fermento grazie all’innovazione tecnologica, e tra le proposte più interessanti spicca Flitedeck, un sistema integrato di manubrio e attacco che promette di trasformare l’esperienza ciclistica. Progettato per unire funzionalità avanzate, sicurezza e design, Flitedeck rappresenta un balzo in avanti per chi cerca un’esperienza su due ruote all’insegna della tecnologia e delle prestazioni.

Un Nuovo Modo di Vivere il Ciclismo

La visione di Flitedeck, come descritto dai suoi creatori, è ambiziosa: rendere il ciclismo più appagante per tutti, dai professionisti agli amanti delle passeggiate in bicicletta. Tuttavia, al momento il prodotto sembra rivolgersi principalmente ai ciclisti orientati alle alte prestazioni e a coloro che cercano accessori premium, in linea con le sue avanzate funzionalità tecnologiche e il suo prezzo di fascia alta.

Ma cos’è esattamente Flitedeck? È un sistema integrato che ridefinisce il ruolo del manubrio, incorporando un’ampia gamma di strumenti intelligenti che aumentano la sicurezza, il comfort e l’efficienza del ciclista.

Le Funzionalità Chiave di Flitedeck

Flitedeck non è un semplice manubrio, ma un vero e proprio centro di controllo tecnologico per la bicicletta. Tra le sue caratteristiche principali troviamo:

Sistema tattile di informazione e controllo
Un ciclocomputer integrato direttamente nel manubrio consente di visualizzare dati essenziali come velocità, distanza e percorso, senza dover aggiungere dispositivi esterni. Questo approccio non solo migliora l’estetica, ma riduce anche le distrazioni.

Radar per il rilevamento dei pedoni e macchine
Questo strumento rileva ostacoli nell’ambiente circostante, come pedoni o macchine, avvisando il ciclista in tempo reale. Una funzione pensata per migliorare la sicurezza, soprattutto in ambienti urbani o su piste ciclabili affollate.

Telecamera per la visione posteriore
Una retrocamera integrata permette di monitorare ciò che accade dietro il ciclista senza dover voltarsi, riducendo il rischio di incidenti e migliorando la consapevolezza del traffico.

Controllo delle luci
Le luci della bicicletta possono essere gestite direttamente dal manubrio, consentendo di mantenere sempre le mani salde sul controllo.

Design Minimalista e Prestazioni Ottimizzate

Un altro elemento che rende Flitedeck unico è il suo design. Minimalista ed elegante, elimina la necessità di dispositivi esterni come ciclocomputer o luci aggiuntive. Questo non solo contribuisce a un’estetica pulita, ma migliora anche l’aerodinamica della bicicletta, un aspetto cruciale per chi cerca le massime prestazioni.

Inoltre, il sistema è costruito con materiali leggeri e resistenti, garantendo durata e una maggiore efficienza durante la pedalata.

Perché Flitedeck è Rivoluzionario per il Cicloturismo

Per i cicloturisti, Flitedeck apre nuove possibilità. Il suo sistema integrato offre una guida più sicura e consapevole, specialmente in contesti complessi come le strade trafficate o i percorsi immersi nella natura. La combinazione di ciclocomputer, radar e telecamera offre un controllo completo senza mai perdere di vista il percorso, rendendo ogni viaggio più piacevole e senza stress.

Nonostante il suo posizionamento iniziale verso il segmento premium, è facile immaginare come tecnologie simili possano presto diventare più accessibili, aprendo la strada a una nuova era per il cicloturismo.

by Matteo

Scoprire la Toscana in Bicicletta: Un Viaggio tra Borghi, Colline e Sapori Autentici

10/01/2025 in Viaggi


La Toscana è una delle mete preferite dai cicloturisti di tutto il mondo. Grazie ai suoi paesaggi mozzafiato, alle strade sinuose che si snodano tra dolci colline e ai borghi ricchi di storia, questa regione offre un’esperienza unica per gli amanti della bicicletta. In questo articolo vi guiderò in un itinerario perfetto per esplorare la Toscana in sella, con un mix di natura, cultura e buon cibo.

Itinerario: Da Firenze a Siena, attraverso il cuore del Chianti

Giorno 1: Firenze – Greve in Chianti (35 km)

Il viaggio inizia dalla splendida Firenze, culla del Rinascimento. Dopo aver visitato Piazza della Signoria e il Duomo, si monta in sella per dirigersi verso il Chianti. Uscendo dalla città, si entra presto in un paesaggio rurale fatto di vigneti e uliveti. La strada, leggermente ondulata, porta a Greve in Chianti, il cuore della produzione vinicola toscana. Qui, una sosta in piazza Matteotti è d’obbligo: assaggiate un bicchiere di Chianti Classico e godetevi l’atmosfera tranquilla del borgo.

Giorno 2: Greve in Chianti – Radda in Chianti – Castellina in Chianti (40 km)

Il secondo giorno è dedicato alla scoperta delle perle del Chianti. La tappa da Greve a Radda vi regalerà salite impegnative, ma le viste spettacolari ripagheranno ogni sforzo. Una volta raggiunta Radda, potrete visitare il centro storico e magari fermarvi in una cantina per una degustazione. Proseguendo verso Castellina in Chianti, vi troverete immersi in un panorama da cartolina, con strade bordate di cipressi e piccoli casali.

Giorno 3: Castellina in Chianti – Siena (30 km)

L’ultima tappa del viaggio vi condurrà a Siena, una delle città più affascinanti della Toscana. La strada scende dolcemente verso la città, attraversando campagne che sembrano uscite da un dipinto. Arrivati a Siena, perdetevi tra le stradine medievali e raggiungete Piazza del Campo, famosa per il Palio. Qui, concedetevi una meritata cena a base di pici cacio e pepe o una ribollita.

Consigli per il Viaggio

Periodo migliore: La primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-ottobre) sono le stagioni ideali, grazie al clima mite e ai paesaggi incredibili.

Attrezzatura: Una bici gravel o una e-bike è perfetta per affrontare le salite toscane senza troppa fatica. Portate con voi una borraccia, una mappa (o un GPS) e attrezzi di base per eventuali riparazioni.

Alloggi: La Toscana offre una vasta gamma di sistemazioni, dagli agriturismi immersi nel verde ai B&B accoglienti nei centri storici.

Perché Scegliere la Toscana per il Cicloturismo

La Toscana non è solo bellezza paesaggistica. Pedalando lungo le sue strade, si respira una storia millenaria, si assaporano piatti e vini straordinari e si entra in contatto con una cultura autentica. Ogni chilometro percorso regala emozioni diverse, rendendo ogni viaggio unico.

Un tour in bicicletta in Toscana è molto più di una semplice vacanza: è un’immersione in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato e dove ogni dettaglio, dal sorriso della gente al profumo dei campi, racconta una storia. Se amate la bicicletta e cercate un’esperienza indimenticabile, la Toscana vi aspetta a braccia aperte!

by Matteo

Avventura in Bicicletta: Esplorando l’Argentina su Due Ruote

09/01/2025 in Territorio

L’Argentina è una terra di paesaggi mozzafiato, spazi sconfinati e culture affascinanti, che la rendono una delle destinazioni più avvincenti per gli amanti del cicloturismo. Dal cuore pulsante di Buenos Aires alle vette innevate delle Ande, fino ai deserti della Puna e alle pianure della Patagonia, il paese offre un’incredibile varietà di percorsi adatti a ogni tipo di ciclista, dall’avventuriero esperto al principiante in cerca di nuove emozioni.

Perché scegliere l’Argentina per il cicloturismo?

Cicloturismo in Argentina significa vivere una connessione unica con la natura e la cultura. I vasti paesaggi, spesso quasi privi di traffico, sono un invito irresistibile per chi desidera esplorare senza fretta. Qui puoi pedalare per chilometri attraversando steppe desolate, foreste millenarie e villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. L’ospitalità degli argentini è leggendaria: non è raro essere accolti da sorrisi calorosi o essere invitati a condividere un mate, il tè tradizionale, con i locali.

Percorsi imperdibili

1. La Ruta de los Siete Lagos (Patagonia)

Uno dei percorsi cicloturistici più iconici dell’Argentina è la “Strada dei Sette Laghi”, un itinerario di circa 110 chilometri che collega San Martín de los Andes a Villa La Angostura. Questo tragitto ti immergerà in un panorama spettacolare fatto di laghi cristallini, montagne ricoperte di boschi e cieli limpidi. Sebbene il percorso possa essere affrontato in due o tre giorni, vale la pena prendersi più tempo per ammirare ogni scorcio e magari fare una sosta per campeggiare in riva a un lago.

2. La Puna e il Nord-Ovest argentino

Per chi cerca un’avventura più estrema, il nord-ovest dell’Argentina è una sfida unica. Qui troverai strade sterrate che attraversano altopiani desertici, montagne dai colori surreali e villaggi andini come Purmamarca e Tilcara. Un itinerario molto apprezzato è quello lungo la Quebrada de Humahuaca, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che combina paesaggi drammatici e una ricca tradizione culturale.

3. La Ruta 40

La Ruta 40 è una delle strade più lunghe al mondo e attraversa l’Argentina da nord a sud per oltre 5.000 chilometri. Per i ciclisti più determinati, percorrerne anche solo un tratto è un’esperienza epica. La sezione patagonica, in particolare, offre una sensazione di libertà assoluta: venti potenti, panorami infiniti e la possibilità di avvistare animali selvatici come guanachi e condor.

4. La regione dei vini a Mendoza

Per un’esperienza più rilassante, la regione di Mendoza è perfetta. Qui puoi combinare ciclismo e degustazione di vini, pedalando attraverso vigneti e cantine famose per il loro Malbec. Le strade sono ben tenute e il clima mite rende piacevole viaggiare in bicicletta per la maggior parte dell’anno.

Consigli per il cicloturista in Argentina

1. Preparati al clima: L’Argentina è un paese vasto con climi molto diversi. In Patagonia, ad esempio, il vento può essere impegnativo, mentre nel nord le temperature possono superare i 40°C in estate. Pianifica il tuo viaggio in base alla stagione e alle condizioni meteorologiche della zona che vuoi visitare.

2. Equipaggiamento adeguato: Assicurati che la tua bicicletta sia robusta e ben attrezzata, soprattutto se intendi affrontare percorsi sterrati o remoti. Porta con te una buona scorta di acqua e cibo, soprattutto nelle aree più isolate.

3. Interagisci con i locali: Gli argentini sono famosi per la loro accoglienza. Fermati nei piccoli villaggi, scopri le tradizioni locali e assaggia le specialità gastronomiche, come le empanadas e l’asado.

4. Sii consapevole delle distanze: Le distanze in Argentina possono essere enormi, e non sempre ci sono città o punti di ristoro a breve distanza. Pianifica le tue tappe con attenzione e informati sui punti di rifornimento lungo il percorso.

Esplorare l’Argentina in bicicletta è molto più di un viaggio: è un’avventura che ti permetterà di vivere il paese con intensità, attraversando paesaggi straordinari e incontrando persone indimenticabili. Che tu scelga di pedalare tra i laghi della Patagonia, le valli andine o le pianure infinite, troverai un’esperienza unica che ti arricchirà sotto ogni punto di vista.

by Matteo

Novara e Galliate finalmente unite dalla pista ciclabile dopo venticinque anni

07/01/2025 in News

Dopo un’attesa di venticinque anni, il sogno di unire Novara e Galliate attraverso una pista ciclabile è finalmente diventato realtà. Questo nuovo itinerario dedicato agli amanti delle due ruote rappresenta un importante passo avanti per la mobilità sostenibile nella zona e offre un’alternativa sicura ed ecologica al traffico sulla statale 341.

La pista ciclabile si snoda attraverso un percorso progettato per garantire sicurezza e comfort ai ciclisti, permettendo di evitare il transito su una strada statale notoriamente pericolosa per i mezzi leggeri. La realizzazione di questa infrastruttura non solo favorisce il turismo su due ruote, ma migliora anche la qualità della vita dei pendolari e dei residenti, offrendo loro una soluzione pratica per gli spostamenti quotidiani.

Il progetto, frutto di una collaborazione tra le amministrazioni locali e le associazioni del territorio, punta a valorizzare il paesaggio naturale della zona, permettendo ai ciclisti di attraversare scenari suggestivi in totale tranquillità. Inoltre, la nuova pista ciclabile si collega a una rete di percorsi già esistenti, aprendo la strada a itinerari più ampi per gli appassionati di cicloturismo.

Questa iniziativa rappresenta un chiaro esempio di come investimenti nelle infrastrutture per la mobilità sostenibile possano migliorare la sicurezza stradale e promuovere uno stile di vita più salutare e rispettoso dell’ambiente. Dopo anni di richieste da parte della comunità, la pista ciclabile tra Novara e Galliate è una vittoria per tutti: dai cittadini agli amanti della bici, fino all’ambiente.

by Matteo

Mestre accelera sulla pista ciclabile Campalto-Tessera, intervento da 8 milioni di euro

07/01/2025 in News


A Mestre prende il via un’importante operazione di riqualificazione della mobilità ciclabile con la realizzazione del secondo lotto della pista ciclabile Campalto-Tessera. L’intervento, dal valore complessivo di quasi 8 milioni di euro, risponde alle necessità di sicurezza e mobilità sostenibile da tempo richieste dai residenti della zona.

Il progetto era stato annunciato dal sindaco Luigi Brugnaro durante il bilancio di fine anno, sottolineando la complessità dell’opera. Via Orlanda, infatti, è sotto la gestione dell’Anas, che aveva completato il primo tratto della pista ciclabile dal centro di Campalto fino al cimitero, ma che non aveva più finanziato il secondo lotto, lasciando la strada incompleta e insicura.

La via Orlanda, da anni al centro delle preoccupazioni della comunità locale, è tristemente nota per la sua pericolosità: priva di marciapiedi, è teatro di frequenti incidenti. La pressione dei residenti, unita all’impegno del Comune di Venezia, ha portato alla decisione di intervenire autonomamente per garantire la sicurezza degli utenti, ciclisti e pedoni.

L’intervento prevede la realizzazione di un percorso ciclabile continuo, con standard di sicurezza elevati, che collegherà in modo funzionale e protetto Campalto e Tessera. Questo progetto è parte di una visione più ampia per rendere Mestre una città sempre più a misura di ciclista, integrando le piste ciclabili esistenti con nuove infrastrutture e migliorando la mobilità sostenibile.

Grazie alla collaborazione tra Comune, Veritas e il Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, il progetto ha ottenuto il via libera definitivo, rappresentando un passo avanti per la sicurezza stradale e per la valorizzazione della mobilità alternativa. Mestre si prepara così a diventare un esempio di come un’amministrazione locale possa affrontare sfide complesse per migliorare la qualità della vita dei cittadini e promuovere uno sviluppo urbano più sostenibile.

by Matteo

Tragico incidente a Cotignola: muore un ciclista 71enne nello schianto con un’auto

06/01/2025 in News


Un grave incidente stradale si è verificato ieri pomeriggio, intorno alle 14, sulla via Naviglio Sinistra, a Cotignola, nel territorio della Bassa Romagna. La collisione tra un’automobile Fiat Punto e una bicicletta è costata la vita a Giovanni Ricci Picciloni, 71enne di Lugo, morto sul colpo. Il giovane conducente dell’auto, un 24enne di Bagnacavallo, è stato ricoverato in ospedale in stato di choc.La ricostruzione dell’incidente è al vaglio della polizia locale della Bassa Romagna. L’impatto si è verificato all’altezza del civico 4A della provinciale, nei pressi del ristorante La Barchessa. La Fiat Punto viaggiava in direzione Faenza quando si è scontrata con la bicicletta guidata dall’anziano. Tuttavia, rimangono incerte le modalità del sinistro: non è chiaro se la bicicletta stesse percorrendo la strada nella stessa direzione dell’auto o contromano, e se l’impatto sia avvenuto frontalmente o come tamponamento.Secondo i primi rilievi, lo scontro è stato estremamente violento. Nell’urto, il corpo del ciclista ha sfondato il parabrezza dell’auto, è stato proiettato sul tettuccio e ha poi infranto il lunotto posteriore, per poi cadere sull’asfalto. La bicicletta, con ancora alcune borse della spesa e un bastone appoggiato al telaio, è stata ritrovata poco distante dal luogo dell’impatto.La notizia ha sconvolto la comunità locale, già segnata da episodi simili in passato. Giovanni Ricci Picciloni era una figura nota e rispettata, e la sua morte lascia un vuoto tra amici e conoscenti. Il tragico evento solleva ancora una volta interrogativi sulla sicurezza stradale, in particolare per le categorie più vulnerabili come ciclisti e pedoni.

by Matteo

Inaugurata la nuova pista ciclabile di via Domenico Tempio: un passo avanti per la mobilità sostenibile a Catania

06/01/2025 in News


Oggi è stata ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclabile di via Domenico Tempio, un’infrastruttura attesa da anni che collega piazza Duomo al lungomare della Plaja. Si tratta di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile nella città etnea, offrendo un’alternativa sicura e accessibile per chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto.

La costruzione della pista, però, non è stata priva di ostacoli. I lavori, originariamente previsti per concludersi entro giugno, si sono protratti per diversi mesi a causa di ritardi e imprevisti, generando un acceso dibattito tra amministrazione, cittadini e associazioni ambientaliste. Le critiche si sono concentrate sia sui tempi di realizzazione sia sull’assenza di un collegamento diretto con altri percorsi ciclopedonali cittadini, un aspetto che lascia incompleto il disegno di una rete ciclabile integrata per la città.

Nonostante queste difficoltà, l’inaugurazione segna un importante progresso. Grazie alla nuova pista, sarà finalmente possibile raggiungere in bicicletta il viale Kennedy e le spiagge della Plaja partendo dal cuore del centro storico di Catania, senza dover affrontare il traffico intenso e i pericoli legati alla circolazione su strada.