Un Viaggio in Bicicletta tra le Dolomiti: 50 km di Emozioni Pure
19/05/2024 in Territorio
Amanti del cicloturismo, è giunto il momento di prepararsi per un’esperienza che rimarrà impressa nei vostri ricordi. Il nostro itinerario ciclistico di 50 km si snoda attraverso scenari da cartolina delle Alpi italiane, offrendo un’avventura che tocca l’anima e mette alla prova il corpo. Da Arabba al Passo Pordoi, dal Passo Sella al Passo Gardena, da Colfosco a Corvara, fino al Passo Campolongo, ogni pedalata è un passo verso l’infinito.
Arabba: Dove l’Avventura Prende Vita
Il nostro viaggio inizia nel sereno villaggio di Arabba, avvolto dalle maestose montagne. Situato a 1602 metri sopra il livello del mare, Arabba rappresenta il punto di partenza ideale. Mentre i primi raggi del sole accarezzano le vette delle Dolomiti, ci si prepara per un giorno che promette di essere memorabile. Dopo aver gustato una colazione energizzante in uno dei caffè locali, siamo pronti a metterci in sella.
La Conquista del Passo Pordoi: Una Salita Epica
Dopo aver lasciato Arabba, ci attende la mitica salita verso il Passo Pordoi. Questo passo, celebre tra gli appassionati del Giro d’Italia, si estende per 9 km con una pendenza media del 6%. Ad ogni curva si svelano panorami che tolgono il respiro, con le imponenti pareti delle Dolomiti che si ergono fieramente sotto un cielo cristallino. Raggiungere la vetta a 2239 metri è un trionfo dell’umano spirito di perseveranza.
Il Passo Sella: Un Carosello di Emozioni
La discesa dal Pordoi ci porta al Passo Sella, un angolo di paradiso terrestre per chi ama la montagna. A 2240 metri di altitudine, il Passo Sella è un balcone naturale su panorami mozzafiato del Gruppo del Sella e del Sassolungo. Ogni tornante è una scoperta, ogni pedalata un incremento dell’euforia.
Il Passo Gardena: Tra Adrenalina e Meraviglia
Proseguendo dal Passo Sella, ci immergiamo nella discesa verso il Passo Gardena, situato a 2136 metri. Il percorso si snoda attraverso prati verdi e formazioni rocciose maestose, offrendo un’esperienza unica dove adrenalina e bellezza si fondono. Le Dolomiti si rivelano in tutta la loro grandiosità, invitando a pause fotografiche in questo scenario da sogno.
Colfosco e Corvara: L’Anima della Val Badia
Arriviamo a Colfosco, un incantevole villaggio alpino, seguito da Corvara, l’anima pulsante della Val Badia. Queste località sono rinomate per la calorosa ospitalità e la squisita cucina locale. Qui, ci si concede una meritata pausa, deliziandosi con piatti tradizionali come i canederli o lo strudel di mele, in un’atmosfera che celebra le tradizioni locali.
Passo Campolongo: L’Ultima Prova
Rinvigoriti, affrontiamo la salita verso il Passo Campolongo. Sebbene meno ardua delle precedenti, la salita a 1875 metri non è meno incantevole. Il paesaggio continua a stupire, premiando l’ultimo sforzo con una vista panoramica sulle valli che si estendono a perdita d’occhio.
Il Ritorno ad Arabba: La Consacrazione dell’Impresa
La discesa dal Passo Campolongo ci riporta al punto di partenza, Arabba. Dopo aver percorso 50 km di pura emozione, l’arrivo segna il culmine di un’avventura straordinaria. La qualità delle strade, i panorami ininterrotti e la sfida continua fanno di questo itinerario un gioiello nascosto tra le Dolomiti. Questo viaggio non è solo una prova di resistenza, ma un’immersione totale nella bellezza naturale e nella cultura unica di questa regione. Ogni chilometro è una rivelazione, rendendo l’esperienza indimenticabile.
Scoprire le Alpi in Bicicletta: Da Vinadio al Colle della Maddalena
18/05/2024 in Territorio
Le Alpi offrono alcuni dei percorsi ciclistici più affascinanti d’Europa, e uno dei tragitti più spettacolari è senza dubbio il percorso da Vinadio al Colle della Maddalena. Questo itinerario di 34 chilometri promette panorami mozzafiato, sfide fisiche e un’esperienza unica immersi nella natura.
Partenza: Vinadio
Vinadio, situata nella Valle Stura di Demonte, è un punto di partenza ideale. Questo piccolo comune piemontese è famoso per le sue terme e per il Forte Albertino, una fortezza del XIX secolo che domina il paesaggio. Prima di iniziare il viaggio, vale la pena esplorare un po’ Vinadio e godersi una colazione energizzante in uno dei caffè locali.
La pedalata prende il via sulla SS21, strada famosa per la sua manutenzione impeccabile e i paesaggi da cartolina. Lasciando Vinadio, si inizia a guadagnare quota, incontrando lungo il cammino villaggi incantevoli come Sambuco e Pietraporzio.
La prima sosta: Sambuco
A circa 10 chilometri da Vinadio, si arriva a Sambuco. Questo piccolo villaggio, con le sue case in pietra e i vicoli stretti, è perfetto per una breve sosta. Si può ricaricare le energie con una bevanda calda e uno snack, magari ammirando il panorama circostante.
La seconda sosta: Pietraporzio
Proseguendo per altri 8 chilometri, si raggiunge Pietraporzio. Qui, la valle si apre in una vista panoramica che lascia senza fiato. È un buon punto per fare una pausa più lunga e magari visitare il piccolo centro storico o riempire le borracce con l’acqua fresca delle fontane di montagna.
La Salita Finale
Dopo Pietraporzio, la strada inizia a farsi più impegnativa. Gli ultimi 16 chilometri verso il Colle della Maddalena richiedono resistenza e determinazione. La pendenza aumenta e le curve si fanno più strette, ma la bellezza del paesaggio alpino ripaga ogni sforzo.
Arrivo: Colle della Maddalena
Arrivare al Colle della Maddalena, a 1996 metri di altitudine, è un’esperienza indescrivibile. La vista che si apre sulle Alpi francesi e italiane è semplicemente spettacolare. Questo passo, noto anche come Col de Larche in francese, è un punto di confine tra Italia e Francia e offre uno scenario perfetto per rilassarsi dopo la salita. Durante i mesi estivi, si possono incontrare anche altri ciclisti e motociclisti, tutti lì per godere della magnificenza delle Alpi.
Il percorso da Vinadio al Colle della Maddalena è un’avventura indimenticabile che ogni appassionato di ciclismo dovrebbe provare almeno una volta. Lungo i 34 chilometri di strada, la combinazione di sfida fisica e bellezza naturale rende questo itinerario uno dei più affascinanti dell’intero arco alpino. Se sei alla ricerca di un’esperienza che unisca sport e natura, questo è il viaggio che fa per te.
Nuova Via Poderale tra le Valli del Lys e d’Ayas: Unione tra Montagne e Cultura
17/05/2024 in News
Nel cuore delle Alpi, un nuovo progetto di via poderale promette di unire le pittoresche valli del Lys e d’Ayas. Presentato recentemente presso la Sport Haus di Gressoney-Saint-Jean, il progetto prevede la creazione di un percorso che collegherà la stazione finale della seggiovia Weissmatten a Gressoney con la località di Estoul a Brusson, attraversando il Colle Ranzola. L’evento ha visto la partecipazione di circa 150 persone, dimostrando un forte interesse sia per le potenzialità turistiche che per i benefici in termini di accesso agli alpeggi e di sostegno all’agricoltura alpina.
Il percorso proposto, ancora in fase di definizione, si estenderebbe per 6 km lungo strade poderali esistenti e nuovi tratti da costruire, con muri a secco per garantirne la stabilità. Con una larghezza di tre metri e una pendenza che varia dal 2% al 10%, il sentiero si snoderebbe tra i 2000 e i 2170 metri di altitudine. Per mantenere i finanziamenti già allocati, pari a quasi 3 milioni di euro dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, il primo lotto del progetto dovrà essere completato entro agosto 2026.
Il costo totale dell’iniziativa è stimato in 4,7 milioni di euro. La parte non coperta dai finanziamenti, che ammonta a 1,7 milioni di euro, sarà finanziata dalla regione.
Durante l’incontro, i cittadini hanno avuto l’opportunità di porre domande e esprimere perplessità, in particolare riguardo l’utilità del percorso in relazione ai rischi di incendi e alle operazioni di Protezione Civile
Emozioni su Due Ruote nel Cuore del Chianti
16/05/2024 in Territorio
Quando si parla di Chianti Classico, la mente vola subito ai calici di vino rosso, alle degustazioni in cantina, ai brindisi sotto le stelle. Ma c’è un modo ancora più intenso e autentico per scoprire questa terra: il cicloturismo. Il Tour del Chianti Classico è un itinerario di 185 km che si snoda tra le colline toscane, un’avventura che promette di essere tanto sfidante quanto ricca di soddisfazioni.
La Partenza: Firenze, Museo a Cielo Aperto
Il nostro viaggio in bicicletta inizia a Firenze, gioiello rinascimentale e museo a cielo aperto. Lasciarsi alle spalle il Duomo e Ponte Vecchio pedalando verso i Colli Fiorentini è un’esperienza che fa battere forte il cuore. Le strade si fanno via via più tranquille, e il paesaggio cambia, regalando scorci di campagna che sembrano dipinti.
Tavernelle Val di Pesa: Dove la Storia Incontra la Natura
Attraverso sentieri immersi nel verde, si raggiunge Tavernelle Val di Pesa. Qui, ogni pedalata è un incontro con la storia: ville signorili e chiese antiche narrano secoli di arte e cultura. La Val d’Elsa si apre poi davanti a noi, con i suoi vigneti che si perdono all’orizzonte, un invito a rallentare e respirare la bellezza.
Il Cuore Pulsante del Chianti
Il cuore pulsante del Chianti Classico batte forte tra i filari di vite. L’Abbazia di Badia a Passignano attende i ciclisti per un momento di riflessione, circondata da silenzio e spiritualità. Riprendendo la nostra pedalata, si arriva a Panzano, dove il vino è poesia e la vista sui vigneti è un quadro che cambia con la luce del giorno.
Sulle Orme dell’Eroica: Tra Castelli e Borghi Medievali
Il percorso diventa un tuffo nel passato quando si incontrano le strade bianche dell’Eroica. È qui che si sente l’eco dei ciclisti di un tempo, con il castello di Brolio che si erge maestoso, custode di leggende e storie di cavalieri. Gaiole in Chianti accoglie i viandanti con la sua ospitalità genuina, pronta a raccontare il suo legame indissolubile con il ciclismo.
Greve in Chianti: L’Ultima Gemma Prima del Ritorno
Greve in Chianti è l’ultima gemma di questo viaggio. La sua piazza, le botteghe, i caffè sono l’ideale per una pausa ristoratrice prima di affrontare l’ultima tappa. Il ritorno a Firenze è un percorso inverso nel tempo, dove ogni colpo di pedale ci riporta alla modernità, ma con l’anima arricchita da un’esperienza senza eguali.
Questo tour in bicicletta non è solo un test di resistenza, ma un viaggio nell’anima del Chianti, dove ogni curva svela una nuova storia, ogni salita è un’opportunità per superare i propri limiti, e ogni discesa è un invito a lasciarsi andare alle emozioni.
Il Progetto Autostradale Solare della Corea del Sud
15/05/2024 in News
Nell’abbraccio tra tecnologia e ecologia, la Corea del Sud ha inaugurato un capitolo nuovo nella storia delle infrastrutture: una pista ciclabile che, incastonata al centro di un’arteria autostradale, si trasforma in una centrale elettrica solare.
Questo corridoio di 32 chilometri, che si snoda tra Daejeon e Sejong, è un inno all’innovazione. Non è solo una via di fuga dalla frenesia urbana per i ciclisti, ma anche una fonte di energia rinnovabile che alimenta le necessità dell’autostrada stessa.
Le barriere che fiancheggiano la pista ciclabile offrono la massima sicurezza ai viaggiatori su due ruote, mentre sopra di loro, un tetto di pannelli solari cattura la danza del sole. Questi pannelli, che si estendono per chilometri, non solo forniscono energia per l’illuminazione notturna e le stazioni di servizio, ma creano anche un riparo dal clima imprevedibile.
Con la sua capacità di produrre oltre 2.200 MWh di energia all’anno, questa autostrada solare è una testimonianza vivente del potenziale delle energie pulite. È un passo avanti verso un futuro in cui le strade non saranno più solo percorsi da seguire, ma anche fonti di vita sostenibile.
La Corea del Sud, con questo progetto, si pone come un faro di progresso, dimostrando che le infrastrutture possono essere più che semplici connessioni fisiche: possono essere arterie vitali che nutrono la società con energia pulita e consapevolezza ambientale.
Cicloturismo in Basilicata: Un Viaggio tra Storia e Natura
15/05/2024 in Territorio
Il cicloturismo è un modo meraviglioso per esplorare le bellezze nascoste dell’Italia, e l’itinerario che parte da Ginosa, al confine con la Puglia, e si snoda fino ai Sassi di Matera, è un percorso che incanta per la sua ricchezza storica e naturale.
Da Ginosa a Montescaglioso: Tra Gravine e Spiritualità
Il viaggio inizia a Ginosa, un borgo suggestivo che si affaccia su una gravina, testimone di un passato geologico affascinante. I primi 7 chilometri di percorso sono un invito a rilassarsi, con una discesa che permette di immergersi completamente nel paesaggio. Superato questo tratto, si incontra la prima sfida: una salita di circa 5 chilometri che conduce a Montescaglioso, noto come la “città dei monasteri”. Qui, l’Abbazia di San Michele Arcangelo si erge come un gioiello dell’architettura religiosa, con i suoi affreschi rinascimentali e chiostri che invitano alla contemplazione.
Nel Cuore della Murgia: Il Parco delle Chiese Rupestri
Lasciando Montescaglioso, il ciclista si trova immerso nella murgia, un altipiano calcareo dove la macchia mediterranea fa da cornice a un paesaggio modellato da millenni di interazione tra uomo e natura. Il Parco delle Chiese Rupestri offre scorci di un passato remoto, con cavità paleolitiche, villaggi neolitici e chiese rupestri che narrano storie di fede e di vita quotidiana.
Arrivo a Matera: Un Patrimonio UNESCO da Scoprire
L’ultima tappa del nostro viaggio in bicicletta è Matera, raggiungibile attraverso 6 chilometri di dolci salite. I Sassi di Matera, patrimonio UNESCO, sono un esempio straordinario di come l’uomo abbia saputo adattarsi e trasformare il paesaggio naturale in un’architettura unica. Sasso Caveoso e Sasso Barisano sono quartieri antichi che si sviluppano attorno a grotte naturali, testimoni di una storia che continua a stupire e ispirare.
Questo itinerario cicloturistico è un’esperienza che va oltre la semplice attività fisica; è un viaggio attraverso il tempo, un’occasione per connettersi con la storia e la natura in modo intimo e personale. Ogni pedalata è un passo indietro nel tempo, ogni sosta un’opportunità per ammirare la bellezza di un’Italia meno conosciuta ma ricca di tesori da scoprire.
Un Cittadino Recupera la Bicicletta Rubata Grazie al GPS
14/05/2024 in News
Un cittadino, dopo aver subito il furto della sua bicicletta, non si è perso d’animo e, armato di tecnologia GPS, è riuscito a localizzarla a breve distanza dalla sua abitazione. Non appena ha avvistato una pattuglia della Polizia locale, ha prontamente fornito una fotografia del mezzo e spiegato la situazione. Gli agenti, efficienti e pronti all’azione, hanno recuperato la bicicletta e l’hanno restituita al suo felice proprietario, mentre l’individuo che ne faceva uso senza averne il diritto è stato denunciato. Un lieto fine che sottolinea l’importanza della tecnologia e del supporto delle forze dell’ordine nella tutela della proprietà privata.
Pedalando da Ostuni ad Alberobello
14/05/2024 in Territorio
Assolutamente! Ecco una versione più coinvolgente dell’articolo, perfetta per un
Immaginate di pedalare su una strada che si snoda tra il verde della campagna pugliese, con il sole che accarezza la pelle e il vento che gioca tra i capelli. Questo è l’itinerario ciclabile da Ostuni ad Alberobello, un percorso di 33 chilometri che sembra uscito da un sogno.
Ostuni: La Tela di un Pittore
La nostra avventura inizia a Ostuni, la città che sembra dipinta da un artista innamorato del bianco. Le sue case, come gocce di latte versate su una collina, sono il preludio perfetto a un viaggio che promette meraviglie. Prima di salire in sella, concedetevi un assaggio di focaccia ostunese, un segreto culinario che vi darà la spinta giusta per cominciare il viaggio.
Cisternino: Un Sorriso tra i Vicoli
Mentre le ruote girano, vi ritroverete a Cisternino, un borgo che vi accoglie con un sorriso. Qui, tra un vicolo e l’altro, potrete fermarvi per una granita che rinfresca il cuore e per un piatto di orecchiette che sa di casa e di tradizione.
Locorotondo: Un Carosello di Fiori
E poi c’è Locorotondo, un nome che danza sulla lingua come i suoi gerani sui balconi. Questo borgo è un carosello di fiori e di cummerse, le tipiche abitazioni con tetti a punta che sembrano fatte per incorniciare il cielo.
Alberobello: Dove i Sogni Hanno un Tetto a Cono
Infine, Alberobello, la città dei trulli, dove le pietre raccontano storie antiche e i tetti a cono sembrano disegnati dai bambini. Pedalare tra queste costruzioni patrimonio dell’umanità è come entrare in una favola, dove ogni trullo è una pagina da scoprire.
Un Viaggio che Parla al Cuore
Questo viaggio in bicicletta non è solo un percorso tra due città, è un dialogo con l’anima della Puglia. È un’esperienza che si vive con tutti i sensi, che si assapora con ogni respiro e che si custodisce gelosamente nella memoria. Da Ostuni ad Alberobello, ogni pedalata è un battito del cuore, ogni chilometro un ricordo prezioso.
Come pianificare un viaggio in bicicletta attraverso l’Europa
13/05/2024 in Tecnica
L’Europa, con la sua ricca storia e la sua variegata geografia, offre un terreno fertile per avventure indimenticabili, specialmente per coloro che desiderano esplorarla su due ruote. Pianificare un viaggio in bicicletta attraverso questo continente può sembrare un’impresa da giganti, ma con la giusta preparazione, può trasformarsi in un’esperienza arricchente e liberatoria.
La Scelta del Percorso
La pianificazione inizia con la scelta del percorso. L’Europa è costellata di piste ciclabili che si snodano tra città medievali, paesaggi bucolici e coste mozzafiato. La famosa rete EuroVelo, ad esempio, offre oltre 70.000 km di itinerari ciclabili che collegano il continente da Capo Nord a Cadice, e da Lisbona a Mosca. Decidere se seguire una rotta storica come la Via Francigena o avventurarsi lungo le coste dell’Adriatico è il primo passo per delineare la propria avventura personale.
L’Equipaggiamento Necessario
Una volta definito l’itinerario, è fondamentale concentrarsi sull’equipaggiamento. Una bicicletta affidabile è il cuore del viaggio: che si tratti di una gravel bike versatile o di una touring bike progettata per il lungo raggio, la scelta deve riflettere il tipo di terreno e le distanze previste. Non meno importanti sono gli accessori: borse da viaggio impermeabili, attrezzi per le riparazioni di base e sistemi di navigazione sono essenziali per un viaggio senza intoppi.
La Logistica del Viaggio
La logistica è un altro aspetto cruciale. Alloggiare in campeggi, ostelli o attraverso piattaforme di ospitalità ciclistica può arricchire l’esperienza, offrendo opportunità di incontro con altri viaggiatori e con le comunità locali. È importante anche pianificare le tappe giornaliere in modo realistico, considerando il proprio livello di fitness e lasciando spazio per le inevitabili deviazioni che arricchiscono il viaggio.
La Sicurezza su Strada
La sicurezza non deve mai essere trascurata. Indossare sempre il casco, utilizzare luci e riflettori, e conoscere le regole della strada nei diversi paesi sono pratiche indispensabili. Inoltre, è consigliabile stipulare un’assicurazione di viaggio che copra eventuali incidenti o problemi di salute.
L’Impatto Ambientale e Culturale
Infine, viaggiare in bicicletta è un modo per esplorare il mondo in maniera sostenibile. È un’opportunità per ridurre l’impatto ambientale e immergersi nelle culture locali con rispetto e curiosità. Documentare il viaggio attraverso foto, diari o blog può non solo conservare i ricordi, ma anche ispirare altri a intraprendere percorsi simili.
In conclusione, un viaggio in bicicletta attraverso l’Europa è più di una semplice vacanza: è un viaggio nell’anima, un’esplorazione personale che sfida e arricchisce. Con la giusta preparazione e un pizzico di avventura, chiunque può pedalare oltre i propri confini, scoprendo la bellezza di un continente che continua a stupire.
Pedalando nella Storia: Il Ciclo-Itinerario da Cecibizzo a Castel del Monte
13/05/2024 in Territorio
Per gli appassionati di cicloturismo, la regione puglia offre un percorso che è una vera e propria immersione nella natura e nella storia. La pedalata inizia nel bosco Cecibizzo, dove il fruscio delle foglie e il canto degli uccelli accompagnano i ciclisti lungo un tracciato che si snoda tra la flora locale.
Dopo aver lasciato il bosco, il percorso si immette sulla strada comunale Piede Piccolo, che si percorre in direzione sud per circa 700 metri. Qui, il ciclista può godere della vista dei campi che si estendono all’orizzonte, un preludio alla bellezza che lo attende.
Svoltando a destra, si imbocca una strada interpoderale che, serpeggiando in direzione nord-ovest, conduce al viale dei Narcisi. Questo tratto è particolarmente suggestivo in primavera, quando i narcisi sono in piena fioritura, creando un corridoio di colore e profumo.
Attraversando la S.P. 234, si entra in una zona più selvaggia, dove la pista dell’Acquedotto Pugliese si rivela un ottimo tracciato per chi ama pedalare in tranquillità, lontano dal traffico cittadino. La pista si dirige verso ovest, attraversando una prateria mediterranea che offre scorci pittoreschi e la possibilità di osservare la fauna locale.
Il percorso poi si fa strada fino alla S.S. 170 dir.A, dove i ciclisti possono scegliere di esplorare ulteriormente i dintorni o di dirigere le loro ruote verso la meta finale: Castel del Monte. I sentieri nella pineta circostante il castello sono perfetti per il cicloturismo, con strade in terra battuta che permettono di raggiungere facilmente questo gioiello architettonico, patrimonio dell’umanità UNESCO.
Questo itinerario non è solo un percorso ciclabile, ma un viaggio che attraversa secoli di storia, offrendo ai ciclisti l’opportunità di connettersi con il passato e con la natura in modo unico e indimenticabile. Ogni pedalata è un invito a scoprire di più su questa terra ricca di cultura e bellezze naturali.