Perché la tua compagna dovrebbe unirsi a te nelle tue avventure in bicicletta
19/03/2024 in News
Il ciclismo è un’attività che offre numerosi benefici, sia fisici che mentali. Ecco perché potrebbe essere una buona idea invitare la tua compagna a pedalare con te. Ma come ogni cosa, ci sono pro e contro.
Pro
1. Salute e forma fisica: Il ciclismo è un ottimo modo per mantenersi in forma. Può aiutare a perdere peso, migliorare la salute cardiovascolare e aumentare la forza muscolare. Inoltre, il ciclismo è un esercizio a basso impatto, il che significa che è più facile sulle articolazioni rispetto ad altre forme di esercizio come la corsa.
2. Tempo di qualità insieme: Pedalare insieme può essere un’ottima occasione per trascorrere del tempo di qualità insieme, lontano dalle distrazioni della vita quotidiana. Può essere un’opportunità per rilassarsi, godersi la natura e rafforzare il vostro legame.
3. Condivisione di un interesse comune: Avere un hobby o un interesse comune può rafforzare il legame tra due persone. Se entrambi amate il ciclismo, avrete sempre qualcosa di cui parlare e condividere. Questo può portare a una maggiore comprensione e apprezzamento reciproco.
Contro
1.Differenze di abilità: Se uno dei due è un ciclista più esperto, potrebbe essere frustrante dover rallentare o aspettare l’altro. Questo può portare a tensioni o frustrazioni. È importante avere pazienza e incoraggiare l’altro senza mettere troppa pressione.
2. Conflitti di interesse: Se la tua compagna non ama il ciclismo quanto te, potrebbe sentirsi obbligata a partecipare solo per farti piacere. Questo può portare a sentimenti di risentimento. È importante discutere apertamente di questi problemi e trovare un compromesso che funzioni per entrambi.
3. Tempo e impegno: Il ciclismo può richiedere molto tempo, soprattutto se si prevede di fare lunghe pedalate. Questo potrebbe essere un problema se avete impegni familiari o lavorativi. È importante trovare un equilibrio tra il tempo trascorso in bicicletta e gli altri aspetti della vostra vita.
In conclusione, invitare la tua compagna a pedalare con te può essere un’ottima idea, a patto che entrambi ne siate entusiasti.
Lecce – Otranto: Un Itinerario Cicloturistico tra Storia e Natura
18/03/2024 in Territorio
Il percorso cicloturistico da Lecce a Otranto è un viaggio che si estende per 78 chilometri , unendo la passione per il ciclismo alla scoperta di paesaggi e monumenti carichi di storia.
Da Lecce a Acaya: Tra Barocco e Fortificazioni
Il viaggio inizia a Lecce, gioiello del barocco pugliese, dove ogni pietra racconta una storia di arte e maestria. Si parte dal centro storico, ammirando la facciata della Basilica di Santa Croce, un capolavoro di dettagli e sculture che sembrano prendere vita. Proseguendo, si lascia la città per raggiungere Acaya dopo 12 chilometri di pedalata. Il borgo, circondato da mura fortificate, accoglie i visitatori con il suo castello, un esempio di architettura militare del Rinascimento, e la Riserva Naturale Le Cesine, un angolo di paradiso per gli amanti della natura.
Verso le Spiagge: San Foca e Torre dell’Orso
Il percorso si snoda poi lungo strade immerse nel verde, conducendo verso le rinomate spiagge di San Foca e Torre dell’Orso. Qui, il mare cristallino invita a una pausa rinfrescante, mentre la Grotta della Poesia, un antico luogo di culto naturale, offre uno scenario unico per una foto ricordo. Non lontano, le rovine di Roca Vecchia narrano la storia di una civiltà antica, testimoniata dai resti di strutture abitative e luoghi di culto.
Attraverso la Macchia Mediterranea: I Laghi di Alimini
Il viaggio prosegue verso sud, dove i due laghi di Alimini si rivelano come oasi di tranquillità. Queste due perle naturali, circondate da una fitta vegetazione, sono un habitat ideale per numerose specie di uccelli e piante. Il percorso costeggia i laghi, offrendo viste panoramiche e momenti di serenità.
Arrivo a Otranto: La Porta d’Oriente
L’arrivo a Otranto è l’apice di questo viaggio ciclistico. La città, definita la “Porta d’Oriente”, è un crogiolo di culture e storie. Il Castello Aragonese, con i suoi bastioni a picco sul mare, è un simbolo di potere e resistenza. La Cattedrale, con il suo pavimento musivo, è un capolavoro che racchiude in sé l’essenza artistica del Medioevo. Infine, le reliquie degli 800 Martiri, custodite all’interno della cattedrale, sono un toccante promemoria della storia turbolenta di Otranto.
Porto Badisco e la Grotta dei Cervi: Un Epilogo Preistorico
Non può mancare una deviazione a Porto Badisco, dove, secondo la leggenda, sbarcò Enea durante il suo viaggio. Qui, la Grotta dei Cervi custodisce pittogrammi preistorici, offrendo uno sguardo affascinante sulla vita degli antichi abitanti di queste terre.
Il percorso in bicicletta da Lecce a Otranto, è un’esperienza che va oltre la semplice attività sportiva. È un viaggio che intreccia la bellezza del paesaggio salentino con la ricchezza del suo patrimonio storico e culturale, lasciando nel cuore di chi lo percorre il desiderio di tornare a scoprire ancora le meraviglie di questa terra.
15 Motivi per Dire “Sì” a un Ciclista: Un Viaggio di Vita Insieme
18/03/2024 in News
Sposare un ciclista non è solo unirsi a un partner, ma anche abbracciare uno stile di vita. Ecco 15 motivi per cui un ciclista può essere il compagno di vita ideale:
1.Salute di Ferro: I ciclisti godono di una salute invidiabile, con un sistema cardiovascolare rinforzato dall’esercizio costante. Questo si traduce in meno giorni di malattia e più tempo da trascorrere insieme in buona salute.
2. Amore per l’Ambiente: Un ciclista vive quotidianamente il rispetto per l’ambiente. Sposarsi con un ciclista significa condividere un impegno verso la sostenibilità e la cura del nostro pianeta.
3. Determinazione Inarrestabile: La grinta necessaria per affrontare salite ripide e lunghe distanze è la stessa che un ciclista porta nella vita di coppia, superando gli ostacoli con forza e resilienza.
4. Avventure Insieme: I ciclisti amano esplorare e vivere nuove esperienze. Sposare un ciclista significa avere un partner sempre pronto a scoprire nuovi orizzonti e a vivere avventure emozionanti.
5. Gestione dello Stress: Il ciclismo aiuta a mantenere la calma e a gestire lo stress. Un partner ciclista tende ad avere un approccio più sereno e equilibrato alla vita.
6. Comunità e Amicizia: I ciclisti fanno parte di una comunità affiatata. Sposare un ciclista significa entrare in un mondo di amicizie solide e supporto reciproco.
7. Disciplina e Organizzazione: L’allenamento regolare richiede disciplina, una qualità che i ciclisti applicano anche nella vita quotidiana, portando ordine e stabilità.
8. Efficienza e Praticità: Un ciclista sa come ottimizzare le risorse. Questa efficienza si riflette nella gestione quotidiana della vita familiare, dalla pianificazione delle spese alla cura della casa.
9. Condivisione di Passioni: Condividere la passione per il ciclismo può rafforzare il legame di coppia, creando momenti di complicità e divertimento condiviso.
10. Supporto e Incoraggiamento : I ciclisti comprendono l’importanza del supporto reciproco, sia sulle strade che nella vita di coppia, offrendo una spalla su cui appoggiarsi nei momenti difficili.
11. Obiettivi e Sogni Comuni: Impostare e raggiungere obiettivi è parte integrante del ciclismo. Questo approccio può aiutare a costruire un matrimonio solido e orientato al futuro.
12. Rispetto per il Tempo: I ciclisti valorizzano il proprio tempo e quello altrui, garantendo un equilibrio tra lavoro, passione e vita familiare.
13. Alimentazione Sana: Un ciclista è attento all’alimentazione. Sposare un ciclista significa avere un partner che promuove uno stile di vita sano e una dieta equilibrata.
14.Economia e Risparmio: Utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto principale permette di risparmiare su carburante e manutenzione, liberando risorse per altre necessità o piaceri della famiglia.
15. Passione e Vitalità: La passione per il ciclismo si traduce in entusiasmo e vitalità in tutte le sfere della vita, inclusa la relazione di coppia, rendendo ogni giorno un’avventura da vivere insieme.
Sposare un ciclista significa scegliere un partner che porta nella relazione valori come la salute, l’avventura, il rispetto per l’ambiente e per il prossimo. È un impegno verso un futuro insieme più felice, attivo e consapevole, dove ogni pedalata è un passo verso un orizzonte condiviso di gioia e complicità.
Alla Scoperta della Murgia in Bicicletta: Un Viaggio tra Martina Franca e Alberobello
17/03/2024 in Territorio
Un viaggio in bicicletta è un modo meraviglioso per esplorare la bellezza naturale e il patrimonio culturale della Puglia . Il tour che vi proponiamo oggi è un percorso di 35 chilometri, facile e accessibile anche a chi non è particolarmente allenato, che vi porterà attraverso l’incantevole campagna della Murgia Sud Orientale.
La Partenza: Martina Franca
Il nostro viaggio inizia nella storica città di Martina Franca, nota per la sua architettura barocca e le sue strade vivaci. Da qui, ci dirigiamo verso la campagna, pedalando su strade tranquille e collinari che offrono viste panoramiche mozzafiato.
I Trulli e i Muretti a Secco
Mentre procediamo, siamo accolti da una vista caratteristica della regione: i trulli e i muretti a secco. Queste strutture in pietra, riconosciute come patrimonio dell’UNESCO, punteggiano il paesaggio, creando uno scenario unico e affascinante.
Bosco Selva e Alberobello*
Dopo una breve sosta ristoratrice presso il Bosco Selva, un’oasi di verde e tranquillità, riprendiamo il nostro cammino verso Alberobello. Questa città è famosa per i suoi trulli e, dopo solo qualche centinaio di metri, ci troviamo nella piazza principale del suo centro monumentale.
Locorotondo: Uno dei Borghi più Belli d’Italia
Il nostro tour prosegue poi verso Locorotondo, annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Qui, possiamo godere di una breve pausa, ammirando le case bianche e le vie fiorite che caratterizzano questo incantevole villaggio.
Il Ritorno a Martina Franca
Infine, completiamo il nostro anello ritornando a Martina Franca, dove il nostro tour di scoperta della Murgia in bicicletta giunge al termine. Questo percorso non solo offre l’opportunità di fare esercizio fisico in mezzo alla natura, ma anche di immergersi nella cultura e nella storia di questa splendida parte d’Italia.
In totale, il giro in bicicletta copre una distanza di 35 chilometri, con un dislivello minimo che lo rende adatto a tutti i ciclisti . È un’esperienza che consigliamo vivamente a chiunque desideri scoprire le meraviglie della Murgia in modo attivo e coinvolgente.
Dalla Serenissima alle Dolomiti: Un Itinerario Cicloturistico Carico di Storia
16/03/2024 in Territorio
Un viaggio di 185 chilometri in bicicletta lungo la ciclovia che unisce il Lago di Garda a Venezia, è un’immersione nella bellezza e nella storia d’Italia. Questo percorso non solo collega le piste ciclabili del Trentino Alto Adige con quelle del Veneto, ma offre anche una panoramica unica sulla ricchezza di storia e tradizioni che caratterizzano questi territori.
La partenza da Bolzano segue la ciclopista dell’Adige, un fiume che scorre tra montagne maestose e paesaggi incantevoli, fino a Rivoli Veronese. Qui, la deviazione verso il Lago di Garda apre la strada a scenari pittoreschi, dove l’acqua cristallina si specchia sulle montagne circostanti.
Lasciando il lago, si attraversano le terre dei pregiati vini veronesi. Il Bardolino e la Valpolicella sono solo due esempi delle eccellenze enologiche che si possono degustare lungo il cammino, testimoniando la tradizione vitivinicola secolare della regione.
Arrivati a Verona, la città di Romeo e Giulietta, si può vivere la storia attraverso i suoi monumenti, come l’Arena e i palazzi storici. La visita alla città dell’amore è un’occasione per immergersi nell’atmosfera romantica che solo Verona può offrire.
Il viaggio prosegue verso Vicenza, la città del Palladio, dove l’architettura rinascimentale raggiunge uno dei suoi apici. Il centro storico, con le sue ville palladiane, è un patrimonio dell’umanità che merita di essere esplorato con calma.
La ciclabile della Riviera Berica conduce poi a Padova, una città che ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo dell’arte e della scienza. Qui, le opere di Giotto nella Cappella degli Scrovegni e di Mantegna nell’Ermitani sono gioielli dell’arte che hanno anticipato il Rinascimento.
Infine, il percorso si conclude a Mestre, da dove Venezia si rivela in tutta la sua gloria. Qui si può lasciare la bicicletta e proseguire con i mezzi pubblici verso la città lagunare, dove il tempo sembra essersi fermato tra i canali e le calli.
Questo itinerario ciclistico non è solo un viaggio attraverso luoghi incantevoli, ma è anche un percorso nella storia, nella cultura e nelle tradizioni di un’Italia che continua a stupire e affascinare chiunque la percorra.
Cicloturismo d’Eccellenza: Il Percorso Panoramico da Chiavari a Portofino
15/03/2024 in Territorio
Nel cuore della Liguria, tra le sinuose colline e l’azzurro del mare, si snoda un percorso cicloturistico che offre un’esperienza unica agli appassionati delle due ruote: il giro Chiavari-Portofino. Questo itinerario di 44 km andata e ritorno non è solo un esercizio di resistenza fisica, ma anche un viaggio attraverso la bellezza mozzafiato del Golfo del Tigullio.
Partendo dalla vivace cittadina di Chiavari, nota per il suo centro storico e le spiagge sabbiose, il percorso si dirige verso est, toccando le pittoresche località di Zoagli, conosciuta per i suoi tessuti e la sua costa rocciosa, e Rapallo, famosa per il suo castello sul mare e l’elegante lungomare.
Proseguendo, si raggiunge Santa Margherita Ligure, una perla del turismo ligure dove il fascino della tradizione marinaresca si fonde con l’eleganza dei suoi stabilimenti balneari. Infine, il tragitto culmina nel leggendario borgo di Portofino, simbolo internazionale di raffinatezza, incastonato in un’insenatura come una gemma preziosa.
Il percorso, di media difficoltà, si articola prevalentemente su strade asfaltate ad alto traffico, offrendo scorci panoramici che sembrano dipinti su tela. La strada alterna tratti in salita, in falsopiano e in discesa, regalando emozioni diverse ad ogni pedalata. Dalle alture, lo sguardo può spaziare verso la parte sud del golfo, abbracciando la vista fino a Sestri Levante.
Nonostante alcune brevi gallerie, il percorso rimane un balcone privilegiato sul mare, dove il blu profondo si fonde con il verde intenso della vegetazione mediterranea. È importante notare che, essendo una zona ad alta vocazione turistica, nei periodi estivi e di alta stagione il traffico può aumentare significativamente, richiedendo attenzione e prudenza da parte dei ciclisti.
In conclusione, il percorso ciclabile Chiavari-Portofino rappresenta un’esperienza indimenticabile per chi cerca l’equilibrio perfetto tra sport, natura e cultura.
Migliora la Tua Bici: Conversione Tubeless Fai-Da-Te
14/03/2024 in Tecnica
Nell’ambito del ciclismo, l’innovazione tecnologica continua a svolgere un ruolo fondamentale nel potenziare le prestazioni e l’esperienza di guida. Una delle innovazioni più rilevanti degli ultimi tempi è rappresentata dall’adozione del sistema tubeless per le ruote delle biciclette. Questo sistema, che elimina la necessità di una camera d’aria tradizionale, offre una serie di vantaggi significativi, tra cui una riduzione del peso complessivo e una maggiore resilienza alle forature. In questo articolo, esamineremo approfonditamente il processo di conversione delle ruote di una bicicletta al sistema tubeless, fornendo istruzioni dettagliate adatte sia ai professionisti che agli appassionati.
Il concetto di “tubeless” indica letteralmente la mancanza di una camera d’aria. Il sistema tubeless prevede il montaggio diretto degli pneumatici tubeless sul cerchione, eliminando così la necessità di una camera d’aria interna e rendendo lo pneumatico impermeabile all’aria esterna¹. Ciò consente di mantenere la pressione di gonfiaggio e riduce il rischio di forature improvvise.
I vantaggi del sistema tubeless sono molteplici e includono:
Riduzione del Peso: L’eliminazione della camera d’aria comporta una significativa riduzione del peso totale della ruota, migliorando l’agilità e la reattività della bicicletta.
Maggiore Resilienza alle Forature: Il liquido sigillante all’interno dello pneumatico tubeless agisce istantaneamente in caso di forature, sigillando la perforazione e permettendo al ciclista di continuare senza problemi.
Miglior Comfort di Guida: La possibilità di utilizzare pressioni di gonfiaggio più basse senza il rischio di forature migliora l’aderenza e assorbe meglio le asperità del terreno, garantendo un’esperienza di guida più confortevole.
Prestazioni Ottimizzate: La riduzione del peso e l’aumento dell’aderenza si traducono in prestazioni migliorate, sia in salita che in discesa.
Materiali e Strumenti Necessari
Per convertire le ruote al sistema tubeless, è necessario disporre dei seguenti materiali e strumenti:
– Pneumatici tubeless o tubeless ready
– Liquido sigillante specifico per tubeless
– Valvole tubeless dedicate
– Nastro sigillante per cerchioni
– Compressore d’aria (opzionale, ma consigliato per agevolare il tallonamento)
Procedura di Conversione
La conversione delle ruote al sistema tubeless richiede precisione e attenzione. Ecco i passaggi da seguire:
1. Preparazione del Cerchione: Pulire accuratamente il cerchione per eliminare eventuali residui di sporco o nastro sigillante precedente, garantendo così una migliore adesione del nuovo nastro.
2. Applicazione del Nastro Sigillante: Misurare la larghezza interna del cerchione e scegliere un nastro sigillante della dimensione appropriata. Applicare il nastro con cura, assicurandosi di coprire completamente il canale del cerchione e di evitare la formazione di bolle d’aria.
3.Installazione della Valvola Tubeless: Praticare un foro nel nastro sigillante corrispondente al foro della valvola sul cerchione. Inserire la valvola tubeless e assicurarsi che sia saldamente fissata.
4.Montaggio dello Pneumatico: Posizionare lo pneumatico sul cerchione, facendo attenzione a non danneggiare il nastro sigillante. Lasciare uno spazio non tallonato per l’inserimento del liquido sigillante.
5.Inserimento del Liquido Sigillante: Utilizzare una siringa graduata o versare direttamente la quantità raccomandata di liquido sigillante all’interno dello pneumatico.
6.Tallonamento dello Pneumatico: Chiudere completamente lo pneumatico sul cerchione e utilizzare un compressore d’aria per gonfiarlo rapidamente. Questo agevola il corretto tallonamento dello pneumatico e la sigillatura dell’intero sistema.
7. Verifica e Gonfiaggio Finale: Controllare che non vi siano perdite d’aria e gonfiare lo pneumatico alla pressione desiderata. È consigliabile effettuare un breve test su strada per assicurarsi che il sistema sia sigillato correttamente.
Manutenzione e Consigli Utili
Dopo la conversione al sistema tubeless, è importante effettuare una manutenzione regolare per garantire la longevità e l’efficienza del sistema. Controllare periodicamente il livello del liquido sigillante e rabboccarlo se necessario. Inoltre, monitorare la pressione degli pneumatici e regolarla in base al tipo di terreno e alle preferenze di guida.
La conversione al sistema tubeless rappresenta un passo significativo per chiunque desideri migliorare le proprie prestazioni e l’esperienza di guida in bicicletta. Seguendo attentamente questa guida, sarai in grado di effettuare la conversione con successo e godere dei numerosi vantaggi offerti dal sistema tubeless. Buona pedalata!
Un viaggio in bicicletta lungo il fiume Mincio: tra natura, storia e cultura
13/03/2024 in Territorio
La ciclovia lungo il fiume Mincio offre un’esperienza unica, unendo la bellezza della natura con la ricchezza della storia e della cultura italiana. Questo percorso ciclabile, ben segnalato e prevalentemente pianeggiante, si snoda lungo il corso del fiume, offrendo ai ciclisti una vista panoramica sul paesaggio circostante.
La pedalata inizia a Peschiera del Garda, una città murata che ha svolto un ruolo cruciale nella storia italiana. Descritta da Dante come un “bello e forte arnese”, Peschiera del Garda ha servito come fortilizio romano, castello e rocca scaligera, città fortificata della Repubblica Veneta, fortezza napoleonica e piazzaforte asburgica nel XIX secolo.
Dopo aver lasciato le rive del Lago di Garda, la pista ciclabile segue il corso del fiume Mincio per circa 15 chilometri, fino a raggiungere Valeggio sul Mincio. Questa città turistica ha conservato il suo centro fortificato sulla collina e il piccolo borgo di Borghetto, dove è possibile ammirare gli antichi mulini e il ponte Visconteo.
Proseguendo lungo la pista ciclabile, si incontrano cartelli turistici che indicano l’oasi della Centrale del Corno e le aree naturalistiche del Parco Bertone e del Bosco Fontana. Questi luoghi offrono l’opportunità di immergersi nella natura e di scoprire la flora e la fauna locali.
L’ultimo tratto del percorso porta i ciclisti a Mantova, una città rinascimentale circondata da un sistema di laghi formati dal fiume Mincio. Conosciuta come la città dei Gonzaga, Mantova è ricca di gioielli storico-architettonici e rappresenta la meta finale di questo affascinante viaggio in bicicletta lungo il fiume Mincio.
In conclusione, la ciclovia lungo il fiume Mincio offre un’esperienza unica, combinando sport, natura, storia e cultura in un unico percorso. Che siate appassionati di ciclismo, amanti della natura o interessati alla storia e alla cultura italiana, questo percorso ha qualcosa da offrire a tutti.
Pedalare per la salute: le scoperte dell’Università di Glasgow
13/03/2024 in News
Un recente studio condotto dall’Università di Glasgow e pubblicato sul British Medical Journal ha rivelato che l’abitudine quotidiana di andare in bicicletta potrebbe avere un impatto significativo nella prevenzione di malattie come il cancro e le patologie cardiovascolari.
Lo studio ha monitorato la salute di circa 260.000 cittadini britannici per un periodo di cinque anni, utilizzando un database che raccoglie dati sanitari di oltre mezzo milione di persone.
I partecipanti allo studio, con un’età media di 50 anni, hanno riferito di percorrere in bicicletta almeno 60 chilometri a settimana. I risultati hanno mostrato che i ciclisti hanno un rischio ridotto del 45% di sviluppare tumori e del 46% di contrarre malattie cardiache rispetto a coloro che si spostano in autobus o in auto privata.
Per coloro che preferiscono camminare per andare al lavoro, i benefici sono leggermente inferiori: si è registrata una riduzione del rischio di malattie cardiache del 27%, mentre non si è osservato alcun miglioramento per quanto riguarda le malattie tumorali.
La differenza significativa tra ciclisti e pedoni potrebbe essere attribuita alla distanza maggiore percorsa dai ciclisti, che comporta un’attività aerobica più intensa. Infatti, i pedoni percorrono in media 6 chilometri a settimana, mentre i ciclisti ne percorrono 30.
Gli autori dello studio hanno precisato che la ricerca si basa su un criterio osservativo, quindi i risultati rappresentano una correlazione di dati e non una relazione causa-effetto scientificamente provata.
Tuttavia, il messaggio degli studiosi è chiaro: promuovere la mobilità sostenibile e i mezzi di trasporto ecologici per gli spostamenti quotidiani non solo migliorerebbe la salute dei cittadini, ma contribuirebbe anche a ridurre l’inquinamento atmosferico e a migliorare la qualità della vita nelle aree urbane.
Inaugurata la pista ciclabile da Marghera a Venezia.
12/03/2024 in News
Nei scorsi giorni, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha inaugurato la nuova pista ciclabile che collega via Delle Macchine e via Pacinotti. Questa pista, lunga 3 chilometri e larga almeno 2,5 metri, è protetta dal traffico veicolare grazie a dispositivi di sicurezza come cordoli e new Jersey.
Questo progetto ha migliorato la mobilità nell’area industriale di Marghera, creando nuovi percorsi sicuri che collegano la Città giardino, la nuova piscina comunale di via delle Macchine, il Parco Scientifico Tecnologico Vega e la pista ciclabile esistente che collega alla città di Venezia.
Il sindaco Brugnaro, insieme al vicesindaco Tomaello e agli assessori Besio, Boraso, Pesce e Venturini, ha espresso grande soddisfazione per l’inaugurazione di questa nuova infrastruttura. Anche il presidente della Municipalità di Marghera, Teodoro Marolo, era presente all’evento, insieme a molti consiglieri comunali e di municipalità.