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Cicloturismo

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by Matteo

Come pianificare un viaggio in bicicletta attraverso l’Europa

13/05/2024 in Tecnica

L’Europa, con la sua ricca storia e la sua variegata geografia, offre un terreno fertile per avventure indimenticabili, specialmente per coloro che desiderano esplorarla su due ruote. Pianificare un viaggio in bicicletta attraverso questo continente può sembrare un’impresa da giganti, ma con la giusta preparazione, può trasformarsi in un’esperienza arricchente e liberatoria.

La Scelta del Percorso
La pianificazione inizia con la scelta del percorso. L’Europa è costellata di piste ciclabili che si snodano tra città medievali, paesaggi bucolici e coste mozzafiato. La famosa rete EuroVelo, ad esempio, offre oltre 70.000 km di itinerari ciclabili che collegano il continente da Capo Nord a Cadice, e da Lisbona a Mosca. Decidere se seguire una rotta storica come la Via Francigena o avventurarsi lungo le coste dell’Adriatico è il primo passo per delineare la propria avventura personale.

L’Equipaggiamento Necessario
Una volta definito l’itinerario, è fondamentale concentrarsi sull’equipaggiamento. Una bicicletta affidabile è il cuore del viaggio: che si tratti di una gravel bike versatile o di una touring bike progettata per il lungo raggio, la scelta deve riflettere il tipo di terreno e le distanze previste. Non meno importanti sono gli accessori: borse da viaggio impermeabili, attrezzi per le riparazioni di base e sistemi di navigazione sono essenziali per un viaggio senza intoppi.

La Logistica del Viaggio
La logistica è un altro aspetto cruciale. Alloggiare in campeggi, ostelli o attraverso piattaforme di ospitalità ciclistica può arricchire l’esperienza, offrendo opportunità di incontro con altri viaggiatori e con le comunità locali. È importante anche pianificare le tappe giornaliere in modo realistico, considerando il proprio livello di fitness e lasciando spazio per le inevitabili deviazioni che arricchiscono il viaggio.

La Sicurezza su Strada
La sicurezza non deve mai essere trascurata. Indossare sempre il casco, utilizzare luci e riflettori, e conoscere le regole della strada nei diversi paesi sono pratiche indispensabili. Inoltre, è consigliabile stipulare un’assicurazione di viaggio che copra eventuali incidenti o problemi di salute.

L’Impatto Ambientale e Culturale
Infine, viaggiare in bicicletta è un modo per esplorare il mondo in maniera sostenibile. È un’opportunità per ridurre l’impatto ambientale e immergersi nelle culture locali con rispetto e curiosità. Documentare il viaggio attraverso foto, diari o blog può non solo conservare i ricordi, ma anche ispirare altri a intraprendere percorsi simili.

In conclusione, un viaggio in bicicletta attraverso l’Europa è più di una semplice vacanza: è un viaggio nell’anima, un’esplorazione personale che sfida e arricchisce. Con la giusta preparazione e un pizzico di avventura, chiunque può pedalare oltre i propri confini, scoprendo la bellezza di un continente che continua a stupire.

by Matteo

Pedalando nella Storia: Il Ciclo-Itinerario da Cecibizzo a Castel del Monte

13/05/2024 in Territorio

Per gli appassionati di cicloturismo, la regione puglia offre un percorso che è una vera e propria immersione nella natura e nella storia. La pedalata inizia nel bosco Cecibizzo, dove il fruscio delle foglie e il canto degli uccelli accompagnano i ciclisti lungo un tracciato che si snoda tra la flora locale.

Dopo aver lasciato il bosco, il percorso si immette sulla strada comunale Piede Piccolo, che si percorre in direzione sud per circa 700 metri. Qui, il ciclista può godere della vista dei campi che si estendono all’orizzonte, un preludio alla bellezza che lo attende.

Svoltando a destra, si imbocca una strada interpoderale che, serpeggiando in direzione nord-ovest, conduce al viale dei Narcisi. Questo tratto è particolarmente suggestivo in primavera, quando i narcisi sono in piena fioritura, creando un corridoio di colore e profumo.

Attraversando la S.P. 234, si entra in una zona più selvaggia, dove la pista dell’Acquedotto Pugliese si rivela un ottimo tracciato per chi ama pedalare in tranquillità, lontano dal traffico cittadino. La pista si dirige verso ovest, attraversando una prateria mediterranea che offre scorci pittoreschi e la possibilità di osservare la fauna locale.

Il percorso poi si fa strada fino alla S.S. 170 dir.A, dove i ciclisti possono scegliere di esplorare ulteriormente i dintorni o di dirigere le loro ruote verso la meta finale: Castel del Monte. I sentieri nella pineta circostante il castello sono perfetti per il cicloturismo, con strade in terra battuta che permettono di raggiungere facilmente questo gioiello architettonico, patrimonio dell’umanità UNESCO.

Questo itinerario non è solo un percorso ciclabile, ma un viaggio che attraversa secoli di storia, offrendo ai ciclisti l’opportunità di connettersi con il passato e con la natura in modo unico e indimenticabile. Ogni pedalata è un invito a scoprire di più su questa terra ricca di cultura e bellezze naturali.

by Matteo

Pedalando verso la salute: i benefici nascosti della bicicletta

12/05/2024 in News

Pedalare non è solo un piacere, ma un toccasana per il corpo. La bicicletta, infatti, si rivela un’alleata preziosa per la salute delle cartilagini, specialmente quelle situate nelle zone delle anche, ginocchia e caviglie. Grazie al movimento circolare della pedalata, queste ultime ricevono un allenamento efficace senza che le articolazioni siano sottoposte a stress eccessivo.

La postura adottata in sella alla bicicletta contribuisce, inoltre, a salvaguardare l’integrità della colonna vertebrale. Il peso del corpo, infatti, si distribuisce equamente tra manubrio e sella, evitando sovraccarichi dannosi.

Il ciclismo, sia esso praticato con vigore o moderazione, modella e rafforza i muscoli di polpacci, cosce e glutei. Non solo, anche i muscoli delle braccia, del torso e della parte inferiore della schiena traggono beneficio dall’attività ciclistica, sebbene in misura minore. E non dimentichiamo gli addominali: la pedalata in posizione eretta è un vero e proprio esercizio di tonificazione per questa importante fascia muscolare.

by Matteo

Cicloturismo in Giordania: Un’avventura tra Storia e Natura

11/05/2024 in Territorio


La Giordania, con i suoi paesaggi mozzafiato e la ricca storia, è una destinazione che incanta viaggiatori da tutto il mondo. Ma c’è un modo per esplorarla che offre un’esperienza ancora più intima e avventurosa: in bicicletta.

Pedalare attraverso la Giordania significa intraprendere un viaggio nel tempo, dove ogni colpo di pedale ci porta più vicini alla natura e alla storia di questa terra antica. Il percorso può iniziare dalla vibrante capitale, Amman, dove le strade si snodano tra edifici moderni e rovine romane. Da qui, si può scendere verso il Mar Morto, il punto più basso della terra, dove il paesaggio lunare e le acque salate creano un’atmosfera quasi surreale.

Proseguendo verso sud, si raggiunge Petra, la città rosa incastonata tra le montagne. Questo sito archeologico, famoso per il suo Tesoro e le sue tombe scavate nella roccia, è ancora più suggestivo quando lo si scopre dopo un viaggio su due ruote, con il sole che illumina i colori caldi della pietra.

Ma la Giordania in bicicletta non è solo storia: è anche natura selvaggia. Percorsi come la Jordan Trail offrono panorami che variano dal verde rigoglioso del nord alle distese desertiche del Wadi Rum, dove le formazioni rocciose si ergono come monumenti naturali sotto un cielo stellato immenso.

E poi c’è l’ospitalità giordana, quella calda accoglienza che si trova in ogni villaggio e città. Fermarsi per un tè o un pasto con i locali diventa parte integrante dell’esperienza, un modo per conoscere la cultura e le tradizioni di questo popolo.

In conclusione, viaggiare in Giordania in bicicletta è un’avventura che arricchisce il corpo e lo spirito. È un’immersione totale in un paese che ha tanto da offrire, un modo per scoprire la perla del Medio Oriente a un ritmo umano, con il vento tra i capelli e la storia sotto le ruote.

by Matteo

Traversata delle Langhe in Bicicletta: Da Bra ad Acqui Terme

10/05/2024 in Territorio

Quando le ruote iniziano a girare sulle strade di Bra, non è solo un viaggio che prende il via, ma un’avventura che promette di essere un inno alla bellezza. La bicicletta diventa il mezzo attraverso il quale scoprire l’anima delle Langhe, una terra dove ogni pedalata racconta storie di vini illustri e di tradizioni antiche.

La prima tappa, Pollenzo, è un crocevia di cultura e storia enogastronomica. Qui, tra le mura dell’Università di Scienze Gastronomiche, si respira l’innovazione che si fonde con la tradizione. E la Banca del Vino è un tesoro che custodisce i più pregiati nettari della regione.

Proseguendo, si sale verso La Morra, dove il Barolo regna sovrano. Le vigne si estendono come un mare verde, e il panorama si apre in un abbraccio che racchiude secoli di dedizione alla terra.

Attraverso Grinzane Cavour, il castello si erge come un guardiano del tempo, testimone dell’ingegno di Cavour e della nobiltà del vino che porta il suo nome. E poi Diano d’Alba, dove i vigneti di Dolcetto si alternano a serre di frutta, in un mosaico di colori e sapori.

Il percorso si fa intimo, serpeggiando tra Montelupo Albese e Alberetto, dove la natura è un quadro vivente che cambia ad ogni curva. Cerreto Langhe e Cravanzana offrono pause di riflessione tra noccioleti e boschi, dove il tempo sembra rallentare.

E poi ancora, la strada ci porta a Cortemilia, dove il miele di acacia è dolcezza pura, a Vesime e Roccaverano, dove la Robiola è un gioiello caseario da scoprire.

Infine, Acqui Terme accoglie i ciclisti con le sue acque termali e la sua storia millenaria. Qui, si può chiudere il cerchio del nostro viaggio in bicicletta di centodieci chilometri.

by Matteo

La Strada Meno Percorsa: L’Inattesa Resistenza Tedesca alla Ciclabilità

09/05/2024 in News

Nel cuore dell’Europa, dove l’asfalto si fonde con la storia e la modernità, emergono segnali di un cambiamento inatteso. La Germania, nota per la sua efficienza e progressività, si trova ora a un bivio: la strada verso una mobilità sostenibile o il richiamo nostalgico delle quattro ruote.

Il Paradosso del Verde

Lo Spiegel, voce autorevole della stampa tedesca, ha tracciato un quadro inquietante. Nel suo articolo intitolato “Il verde non piace”, si svelano le sfide che la ciclabilità sta affrontando nel paese. Da piccoli centri come Griessen alle metropoli come Hannover, Monaco e persino Berlino, la lotta per spazi dedicati alle biciclette si fa sempre più accesa.

Tuttavia, la Germania presenta una peculiarità rispetto all’Italia. Mentre da noi la resistenza proviene spesso dal governo centrale, in Germania è la voce popolare a innalzarsi contro le piste ciclabili. Ogni progetto di rinnovamento infrastrutturale incontra opposizioni, e talvolta la disputa arriva fino ai tribunali.

La Danza delle Due Ruote

La libertà personale, invocata come un mantra, si erge a baluardo contro i limiti di velocità e le strade ridisegnate. L’idea di non poter più raggiungere il proprio negozio in auto, rispettando il limite di 50 km/h anziché i 30 km/h proposti nelle nuove pianificazioni urbane, viene percepita come un attacco alla normalità. Eppure, il clima e la sicurezza, argomenti di peso, sembrano svanire come fumo nell’aria di fronte a tale resistenza.

Il Potere della Normalità

Karoline Augenstein, studiosa dei tempi e delle tendenze, indaga il fenomeno. Secondo lei, si è passati da un dibattito circoscritto agli esperti a una sfida che coinvolge l’intera popolazione. La “normalità”, quella condizione in cui si è cresciuti e che non necessita giustificazioni, diventa un muro invalicabile. Il cambiamento, anche quando sostenuto da urbanisti e amministrazioni, si scontra con questa forza invisibile.

In sintesi, la Germania sta ballando una coreografia complessa: tra il richiamo delle auto e l’ascesa delle biciclette, tra la nostalgia e la visione di un futuro sostenibile.

by Matteo

Esplorando Genova in Bicicletta: Un Avventuroso Percorso tra Monti e Mare

08/05/2024 in News

Se sei un appassionato di ciclismo e ami esplorare nuovi percorsi, Genova offre una fantastica opportunità per una pedalata avventurosa. Il percorso che ti propongo combina panorami mozzafiato, sfide di salita e discese emozionanti. Preparati a scoprire la bellezza della Liguria mentre pedali attraverso montagne e coste.

Partenza: Stazione di Genova Piazza Principe

La nostra pedalata inizia alla Stazione di Genova Piazza Principe. Da qui, scendi verso il porto antico e prosegui verso Foce e successivamente Borgoratti (circa 7 km dalla stazione). Questa parte iniziale ti permette di scaldare i muscoli e goderti la vista sul mare.

Salita al Monte Fasce

Dopo Borgoratti, segui le indicazioni per Monte Moro e Monte Fasce. La salita verso il Monte Fasce è impegnativa, con pendenze abbastanza sostenute. Troverai tratti tra il 10% e il 12%, ma anche sezioni meno ripide dove potrai recuperare. I primi chilometri offrono splendidi scorci panoramici su Genova. Al punto panoramico del Monte Fasce (raggiungibile anche a piedi), la vista spazia fino al golfo del Paradiso (730 m di dislivello).

Verso Case Cornua e Calcinara

Continua sulla strada che ti porterà a Case Cornua, per poi raggiungere Calcinara. L’asfalto, fino a questo punto, è stato piuttosto “rugoso”, ma da qui in poi diventa finalmente scorrevole. Tuttavia, la guida richiede attenzione a causa della strada decisamente “nervosa”.

Passo della Crocetta e Vista sul Golfo di Rapallo

Da Calcinara, trasferisciti a Pian dei Ratti nella valle Fontanabuona. Qui inizia la salita al Passo della Crocetta, che ha il vantaggio di essere abbastanza ombreggiata. Gli ultimi 2 km presentano pendenze che raggiungono il 13% (530 m di dislivello).

Dal passo, goditi la vista panoramica sul golfo di Rapallo e preparati per un’altra discesa tecnica. La strada è tortuosa e stretta, ma la bellezza dei panorami ti ripagherà.

Passo della Ruta e Ritorno a Genova

Una volta sulla costa, ti restano circa 30 km per chiudere l’anello. Le salite non sono finite: affronta subito la salita al Passo della Ruta, superando il promontorio di Portofino / S. Margherita (235 m di dislivello). Lungo il percorso, ci sono vari altri strappi, uno tra ogni borgo e il successivo. Quindi, fino alla fine, non potrai rilassarti completamente.

Infine, rientra a Genova e raggiungi di nuovo il punto di partenza alla Stazione di Genova Piazza Principe. Questo percorso ti regalerà una giornata indimenticabile tra natura, sfide e panorami spettacolari.

by Matteo

Un Percorso Verde da Sogno: “Dal Porto al Castello”

08/05/2024 in News

In una mossa che segna un nuovo capitolo per la mobilità sostenibile, la Regione Lazio ha dato il suo benestare finale al progetto “Dal Porto al Castello”. Questa visionaria pista ciclopedonale, che si snoda tra le storiche città di Civitavecchia e Santa Marinella, è stata accolta con entusiasmo e approvazione dai rispettivi Comuni.

Il Sindaco Pietro Tidei ha accolto la notizia con un misto di orgoglio e aspettativa. “È un giorno di festa per la nostra comunità,” ha esclamato, “un traguardo che testimonia l’impegno di questa Amministrazione nel tessere la tela di un futuro più verde e vivibile.”

La pista, che si estenderà lungo il pittoresco tratto dal Fosso del Marangone fino all’antico Castello di Santa Severa, non è solo un corridoio per biciclette, ma un invito a riscoprire il territorio con occhi nuovi. Il progetto include anche la valorizzazione del Castrum, un sito che racconta secoli di storia, destinato a rinascere come museo a cielo aperto.

Con i lavori previsti per prendere il via entro il mese di settembre, grazie all’acquisizione di tutti i pareri favorevoli, “Dal Porto al Castello” si appresta a diventare una realtà tangibile. Un itinerario di circa 25 chilometri che promette di essere un viaggio attraverso il tempo, la natura e la cultura.

Il finanziamento del progetto arriva dal cuore pulsante del PNRR, con un investimento totale che supera i 4 milioni di euro. Di questi, circa 1,5 milioni di euro provengono direttamente dai fondi PNRR, mentre oltre 900 mila euro sono stati stanziati dall’Amministrazione Comunale, un segno tangibile dell’impegno verso il benessere dei suoi abitanti e dell’ambiente.

by Matteo

San Gennaro Vesuviano, grave incidente stradale

07/05/2024 in News

Tragedia a San Gennaro Vesuviano: un fatale incidente stradale si è consumato in via San Gennaro. Un uomo di 65 anni, residente del luogo, ha perso la vita in un tragico evento. Mentre pedalava lungo la strada, è stato colpito mortalmente da un autocarro Fiat Iveco. L’incidente è avvenuto poco prima e le circostanze sono ancora oggetto di indagine.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile di Nola, prontamente allertati dal servizio di emergenza 118. La vittima è stata dichiarata deceduta immediatamente dopo l’impatto.

Le autorità giudiziarie hanno ordinato il sequestro della salma per l’esecuzione dell’autopsia, che è stata trasportata al II Policlinico di Napoli. I carabinieri della stazione di Piazzolla di Nola, assieme ai colleghi della sezione radiomobile, sono attualmente impegnati nelle indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. L’autocarro coinvolto nell’incidente è stato posto sotto sequestro.

by Matteo

Un Viaggio in Bicicletta da Milano al Mare: La Scoperta di 170 km di Bellezza Italiana

07/05/2024 in Territorio

Lasciare il caos di Milano per immergersi nella quiete della campagna è un’esperienza che trasforma. Il viaggio inizia con l’energia vibrante di Porta Ticinese, un luogo dove l’antico e il moderno si fondono in un abbraccio storico. La ciclabile del Naviglio Pavese si stende davanti come un nastro d’argento, invitando i ciclisti a scoprire i segreti che si celano lungo le sue rive.

Mentre si lascia Milano alle spalle, il paesaggio urbano cede il passo alla serenità pastorale. Binasco appare come un promemoria della ricca storia della regione, mentre la strada si snoda attraverso campi coltivati e piccoli comuni che sembrano fermi nel tempo. Ogni pedalata su questa terra fertile è un omaggio alla natura e alla cultura che hanno plasmato queste terre.

Proseguendo verso Soncino, si attraversano ponti che sembrano dipinti e si incontrano mulini ad acqua che raccontano storie di un tempo che fu. La bellezza di Bereguardo e Gropello Cairoli risiede nella loro semplicità e nella genuinità delle persone che si incontrano lungo il cammino.

Il percorso si fa poi più intimo, con la strada che si stringe tra i campi di Dorno e Sannazzaro, dove l’orizzonte si allarga e il cielo sembra più vicino. Molino de Torti e Sale sono gioielli nascosti, dove il fiume scorre lento e la vita si muove al ritmo delle stagioni.

Attraversando Bosco Marengo, si entra nel cuore del Piemonte, una regione che incanta con i suoi vigneti e le sue tradizioni secolari. Ovada accoglie i viaggiatori con il calore della sua ospitalità e la promessa di nuove scoperte.

Il viaggio raggiunge il suo apice con l’ascesa al Passo Turchino, dove la fatica della salita si trasforma in euforia mentre si pedala verso il cielo. La discesa su SP 73 è un trionfo, una corsa liberatoria verso Voltri, dove il mare accoglie i ciclisti con il suo abbraccio infinito.

Infine, Arenzano si rivela come una perla sulla Via Aurelia, un luogo dove il tempo sembra rallentare e dove il mare invita a riflettere sul viaggio compiuto. Qui, di fronte all’immensità dell’acqua, si può scegliere di concludere l’avventura o di prendere il treno per tornare a Milano, portando con sé il ricordo di un viaggio che ha toccato l’anima e rinvigorito lo spirito.

Questo percorso di 170 km non è solo un testamento alla bellezza dell’Italia, ma anche un viaggio personale che sfida e ricompensa, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di chi lo percorre.