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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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by Matteo

Maloja – La Punt: Un Percorso Cicloturistico Tra Laghi e Villaggi di Montagna

05/01/2025 in Territorio


Tra le tante perle cicloturistiche che la Svizzera offre, il percorso Maloja – La Punt rappresenta un’esperienza indimenticabile per chi ama pedalare immerso in paesaggi mozzafiato. Questo itinerario combina natura incontaminata, paesaggi lacustri e il fascino autentico dei piccoli villaggi engadinesi.

Il punto di partenza: Maloja, la porta dell’Engadina

Il viaggio inizia a Maloja, un piccolo villaggio situato all’ingresso dell’alta Engadina. Circondato da montagne imponenti, Maloja è il punto di partenza ideale per i cicloturisti in cerca di un itinerario che coniughi tranquillità e scenari spettacolari. Qui, l’aria fresca di montagna e il rumore del vento tra gli alberi danno subito la sensazione di entrare in sintonia con la natura.

La pista ciclabile si apre tra prati verdi e boschi di conifere, invitando i ciclisti a lasciarsi alle spalle il ritmo frenetico della vita quotidiana. A pochi chilometri dall’inizio del percorso, il protagonista assoluto si svela: il maestoso Lago di Sils.

Costeggiando il Lago di Sils: un paradiso per gli occhi

La prima tappa del percorso si snoda lungo le rive del Lago di Sils, una delle gemme più affascinanti dell’Engadina. Pedalare accanto a questo specchio d’acqua cristallino è un’esperienza rigenerante. Il contrasto tra il blu del lago e il verde delle montagne circostanti crea uno scenario da cartolina, che in estate si arricchisce di colori vivaci grazie ai prati fioriti.

Lungo il tragitto, ci si può fermare per ammirare il panorama o scattare qualche foto ricordo. Per i più avventurosi, vale la pena fare una deviazione verso Isola, una piccola località raggiungibile solo a piedi o in bici, situata su una penisola del lago.

Tra piccoli villaggi e tradizioni engadinesi

Proseguendo lungo il percorso, il paesaggio cambia gradualmente. La pista ciclabile attraversa una serie di pittoreschi villaggi come Silvaplana, Surlej e Champfèr. Questi centri, noti come mete di villeggiatura estiva, offrono un mix di tradizione e modernità: antiche case engadinesi con facciate decorate da sgraffiti si alternano a boutique, caffè e ristoranti di charme.

Ogni villaggio merita una breve sosta per immergersi nell’atmosfera locale. Silvaplana, ad esempio, è famosa per il suo lago che attira appassionati di windsurf e kitesurf, mentre Surlej offre splendidi scorci sulle montagne circostanti.

La destinazione: La Punt

Dopo circa 40 chilometri di pedalate rilassanti, il percorso termina a La Punt, un villaggio affascinante situato ai piedi del Passo dell’Albula. Qui, l’architettura tradizionale e la tranquillità del luogo invitano a una pausa rigenerante. Se avete ancora energie, potete esplorare i dintorni o concedervi un pasto in uno dei ristoranti tipici, assaggiando piatti locali come la zuppa d’orzo engadinese o il famoso Engadiner Nusstorte.

Consigli pratici per il percorso

Periodo consigliato: Da giugno a settembre, quando le temperature sono miti e i sentieri sono in ottime condizioni.

Livello di difficoltà: Il percorso è adatto a tutti, con dislivelli moderati e tratti ben segnalati.

Attrezzatura: Si consiglia una bici da corsa o da gravel. Per chi preferisce un approccio più rilassato, è possibile noleggiare una bici elettrica in diverse località dell’Engadina.

Punti di ristoro: Lungo il percorso troverete numerosi bar, ristoranti e aree picnic dove riposarvi e godervi la vista.

Il percorso Maloja – La Punt è molto più di un semplice itinerario cicloturistico. È un viaggio che permette di entrare in contatto con la natura selvaggia dell’Engadina, di scoprire villaggi ricchi di storia e tradizione e di ritrovare il piacere di muoversi a un ritmo lento, assaporando ogni istante. Un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita per chi ama la bicicletta e i grandi spazi aperti.

by Matteo

Alla scoperta di Zagabria in bicicletta: un viaggio tra cultura, storia e natura

04/01/2025 in Territorio


Zagabria, la capitale della Croazia, è una città che si presta perfettamente a essere esplorata in bicicletta. Con le sue strade accoglienti, i numerosi parchi e i quartieri ricchi di storia, è una destinazione ideale per chi ama il cicloturismo e vuole scoprire un lato autentico e affascinante della Croazia. Pedalando tra le sue vie, è possibile immergersi in una città che unisce eleganza mitteleuropea e vibrazioni mediterranee.

Un giro nella Città Alta e Città Bassa

Il punto di partenza perfetto per un tour in bicicletta è la Città Alta (Gornji Grad). Qui, le strade acciottolate e i palazzi storici raccontano secoli di storia. Anche se alcune salite potrebbero mettere alla prova i meno allenati, la fatica sarà ripagata dalla vista spettacolare sulla città dalla Torre Lotrščak e dal fascino della Chiesa di San Marco, con il suo tetto decorato a mosaico.

Dalla Città Alta, scendendo verso la Città Bassa (Donji Grad), ci si ritrova in un labirinto di viali eleganti e piazze. Piazza Ban Jelačić, il cuore pulsante della città, è perfetta per una sosta prima di riprendere il viaggio verso i parchi e i giardini che caratterizzano questa zona. La bicicletta è il mezzo ideale per scoprire il cosiddetto Ferro di Cavallo Verde, un insieme di parchi e piazze che formano una sorta di anello verde intorno alla città.

Pedalando nel verde: i parchi di Zagabria

Uno degli aspetti più affascinanti di Zagabria è la sua abbondanza di spazi verdi. Il Parco Maksimir, il più grande e antico della città, è un’oasi di pace e natura a pochi chilometri dal centro. Con i suoi sentieri ombreggiati, laghi e prati, è un luogo perfetto per una pedalata rilassante lontano dal caos cittadino. Per chi ama un’atmosfera più romantica, il Lago Jarun, a sud-ovest della città, è ideale per un giro in bici al tramonto. Il percorso lungo il lago è pianeggiante e offre numerosi punti dove fermarsi per un picnic o semplicemente per godersi il panorama.

Scoprire Zagabria su due ruote: consigli pratici

Noleggio bici: Se non porti la tua bicicletta, non preoccuparti. Zagabria offre numerosi servizi di noleggio bici a prezzi accessibili. La rete di bike sharing “Nextbike” è una soluzione pratica per chi vuole esplorare la città senza pensieri.

Piste ciclabili: La città dispone di un buon numero di piste ciclabili, specialmente nelle zone centrali e nei parchi. Tuttavia, presta attenzione al traffico nei quartieri più periferici, dove le piste potrebbero essere meno frequenti.

Stagione ideale
: La primavera e l’autunno sono i momenti migliori per visitare Zagabria in bicicletta. Le temperature miti e il clima piacevole rendono la pedalata ancora più piacevole.

Esperienze imperdibili in bicicletta

Un viaggio a Zagabria non sarebbe completo senza alcune esperienze uniche. Fermati in uno dei tanti mercati locali, come il Mercato Dolac, per assaporare prodotti freschi e tradizionali. Oppure, dirigiti verso il Museo delle Relazioni Interrotte, un luogo insolito e affascinante che racconta storie di cuori spezzati da tutto il mondo.Se hai tempo e voglia di avventura, considera di esplorare i dintorni della città. A pochi chilometri da Zagabria si trovano le colline della Medvednica, perfette per gli amanti della mountain bike. Il Parco Naturale Medvednica offre percorsi di varie difficoltà e una vista mozzafiato sulla città e i suoi dintorni.

by Matteo

In bicicletta alla scoperta di Istanbul: tra storia, cultura e panorami mozzafiato

03/01/2025 in Territorio

Istanbul, la città che unisce Oriente e Occidente, è un luogo unico al mondo dove ogni angolo racconta una storia millenaria. Scoprirla in bicicletta è un’esperienza indimenticabile, che permette di immergersi a pieno nella sua atmosfera vibrante e nei suoi paesaggi incantevoli, spostandosi agilmente tra i quartieri, i monumenti storici e le viste mozzafiato sul Bosforo.

Un nuovo modo di vivere Istanbul

Tradizionalmente esplorata a piedi o con i mezzi pubblici, Istanbul sta diventando una meta sempre più amata dai cicloturisti grazie a una crescente rete di piste ciclabili e percorsi adatti. Pedalare qui significa scoprire i suoi contrasti: dai vicoli caotici dei bazar ai parchi tranquilli, dalle rive del Bosforo alle stradine che si arrampicano sulle colline. Ogni percorso rivela la ricchezza culturale della città, che mescola influenze bizantine, ottomane e moderne.

Percorsi consigliati

Ecco alcune tappe imperdibili per chi vuole esplorare Istanbul in bicicletta.

1. Lungo il Corno d’Oro
Il Corno d’Oro, l’insenatura naturale che divide la città, offre una pista ciclabile piacevole e panoramica. Il percorso parte da Eminönü, vicino al famoso mercato delle spezie, e segue la costa fino al quartiere di Eyüp. Lungo il tragitto, potrai fermarti a visitare il Parco di Balat, ammirare le case colorate del quartiere omonimo e scoprire la tranquillità del parco lungo il mare.

2. Le rive del Bosforo
Pedalare lungo le rive del Bosforo è un’esperienza unica. Partendo da Ortaköy, celebre per la sua moschea affacciata sull’acqua, puoi seguire la costa verso nord fino a Bebek e oltre, passando per eleganti ville ottomane e caffè con viste spettacolari. Fermati per una pausa e gusta un tè turco mentre osservi i traghetti che solcano lo stretto.

3. Isole dei Principi
Per un’escursione fuori dal comune, prendi il traghetto con la tua bici e dirigiti verso le Isole dei Principi. Sull’isola di Büyükada, le auto sono vietate, rendendo la bicicletta il mezzo ideale per esplorare. Pedala lungo i sentieri alberati, scopri le ville storiche e goditi le viste panoramiche sul mare di Marmara.


4. Dagli antichi quartieri ai parchi verdi

Se ami la storia, percorri le strade che collegano i grandi monumenti di Istanbul, come la Moschea Blu, Santa Sofia e il Palazzo Topkapi. Per una pausa immersa nella natura, dirigiti verso il Parco di Gülhane o il vasto Parco Belgrad, ideale per un giro tranquillo lontano dal caos urbano.

Sfide e consigli utili

Istanbul è una città collinare e il traffico può essere intenso in alcune zone, quindi è importante pianificare il percorso in anticipo. Prediligi le ore meno affollate della giornata e considera l’uso di una bici elettrica per affrontare le salite più ripide. Porta sempre con te una buona scorta d’acqua, soprattutto nei mesi estivi, e assicurati di rispettare le norme locali di sicurezza stradale.

Perché scegliere la bici a Istanbul

Esplorare Istanbul in bicicletta offre un senso di libertà che altri mezzi non possono dare. Ti consente di scoprire angoli nascosti, di vivere un’esperienza più autentica e di ridurre l’impatto ambientale del tuo viaggio. Inoltre, la città sta investendo sempre di più nel cicloturismo, con nuove piste ciclabili e iniziative per incoraggiare l’uso della bicicletta.In bicicletta, Istanbul diventa una città ancora più magica. La lentezza del pedalare ti permette di cogliere dettagli che altrimenti sfuggirebbero: i profumi delle spezie, i sorrisi dei passanti, il suono delle onde del Bosforo. Che tu sia un cicloturista esperto o un principiante, pedalare a Istanbul è un’esperienza che ti farà innamorare di questa città unica al mondo.

by Matteo

A Torino una nuova rete ciclabile: 15 km per collegare stazioni e università

02/01/2025 in News

Torino si conferma una città in prima linea nella promozione della mobilità sostenibile con un progetto ambizioso: una rete di piste ciclabili lunga 15 chilometri che collegherà le principali stazioni ferroviarie e della metropolitana con le sedi universitarie del territorio. Questo intervento rappresenta un importante passo avanti per favorire l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, integrandola con il trasporto pubblico e riducendo l’impatto ambientale.

Un sistema di mobilità integrata e sostenibile

Il nuovo piano prevede una connessione strategica tra le stazioni e le facoltà universitarie, rendendo più facile e sicuro per studenti e lavoratori scegliere la bicicletta per i propri spostamenti. Le direttrici principali includono:

Da Porta Susa alle facoltà di Informatica e Scienze Motorie: un percorso che collega il cuore del sistema ferroviario torinese con due importanti poli accademici, attraversando alcune delle zone più frequentate della città.

Da Porta Nuova verso la facoltà di Medicina presso le Molinette: un tratto essenziale per gli studenti di Medicina e i professionisti che frequentano uno dei poli ospedalieri più rilevanti della regione.

Dal Lingotto alla facoltà di Economia e al Politecnico: questo asse collega la stazione ferroviaria del Lingotto con due istituzioni accademiche di eccellenza, includendo anche la Scuola di Amministrazione Aziendale (SAA).

Da Piazza Bengasi al Politecnico: un percorso che valorizza il recente ampliamento della linea metropolitana verso sud, favorendo l’accesso al principale polo ingegneristico della città.

Dalla futura stazione San Paolo al polo universitario di Grugliasco: una direttrice pensata per il nuovo campus universitario, che ospiterà migliaia di studenti.

Un’opportunità per studenti e cittadini

Questa rete ciclabile non è solo un progetto infrastrutturale, ma un investimento sul futuro della città. Gli studenti potranno contare su percorsi sicuri e protetti per raggiungere le loro facoltà, riducendo il tempo di percorrenza e migliorando la qualità dell’aria. Ma non solo: anche i residenti beneficeranno di un sistema di mobilità più fluido, che riduce il traffico motorizzato e rende Torino più vivibile.L’iniziativa fa parte di un piano più ampio di sostenibilità e transizione ecologica promosso dalla Città Metropolitana di Torino. L’obiettivo è non solo ridurre le emissioni di CO2, ma anche promuovere uno stile di vita attivo e salutare per i cittadini. La bicicletta, infatti, non è solo un mezzo di trasporto ecologico, ma anche un’attività che migliora il benessere fisico e mentale.La realizzazione di 15 chilometri di piste ciclabili non è priva di sfide. Sarà fondamentale garantire la manutenzione delle infrastrutture e la sicurezza di ciclisti e pedoni. Inoltre, l’interazione tra ciclabili, traffico motorizzato e mezzi pubblici richiederà una pianificazione accurata e una sensibilizzazione dei cittadini.Con questa nuova rete ciclabile, Torino dimostra di voler diventare un esempio di mobilità urbana sostenibile, offrendo soluzioni concrete per studenti, pendolari e residenti. I 15 chilometri di piste rappresentano un’occasione per ripensare la città in chiave green, migliorando la qualità della vita e rafforzando il legame tra mobilità e sviluppo sostenibile. Una città più a misura di bicicletta è una città più moderna, efficiente e vivibile per tutti.

by Matteo

Ciclabile della Moldava e dell’Elba: Un viaggio in bicicletta tra Praga e Dresda

01/01/2025 in Territorio

Il fascino di un itinerario cicloturistico non sta solo nella meta, ma anche nel viaggio stesso: la Ciclabile della Moldava e dell’Elba incarna perfettamente questo principio. Questo percorso straordinario collega due grandi città europee, Praga e Dresda, attraversando due nazioni – la Repubblica Ceca e la Germania – e regalando un’esperienza unica tra natura, storia e cultura.

Due fiumi, una storia condivisa

Il viaggio segue il corso di due fiumi iconici: la Moldava e l’Elba. La Moldava, il fiume più lungo della Repubblica Ceca, nasce tra i boschi della Selva Boema e attraversa Praga, la “città delle cento torri”. Qui inizia la nostra avventura, in una cornice suggestiva che mescola il fascino gotico del Ponte Carlo e l’eleganza barocca del Castello di Praga.

Man mano che si pedala lungo la Moldava, il paesaggio si trasforma: la città lascia spazio a morbide colline, borghi pittoreschi e boschi rigogliosi. Il percorso, ben segnalato e adatto a ciclisti di ogni livello, è un invito alla scoperta di castelli medievali, villaggi tranquilli e un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo.

Dal cuore della Boemia al confine tedesco

Proseguendo verso nord, la Moldava si unisce all’Elba, segnando un simbolico passaggio tra la Repubblica Ceca e la Germania. Questo tratto del percorso è un’immersione nella storia, con tappe come Litoměřice, una città dal fascino rinascimentale, e Terezín, tristemente nota per il suo passato legato alla Seconda Guerra Mondiale. Ogni chilometro racconta qualcosa, che si tratti di antiche tradizioni ceche o di eventi che hanno plasmato l’Europa.

La Svizzera Sassone: natura mozzafiato

Entrati in Germania, il percorso si inoltra nella regione della Svizzera Sassone, una delle tappe più spettacolari di questo itinerario. Qui, l’Elba scorre tra imponenti formazioni rocciose, canyon e boschi che sembrano usciti da un dipinto romantico. Per i ciclisti, è un invito a rallentare il ritmo, fermarsi per scattare foto o semplicemente ammirare la bellezza della natura.

Uno dei punti più iconici di questa sezione è la vista sul Ponte di Bastei, un’opera d’ingegneria incastonata tra le rocce, che regala panorami indimenticabili.

Dresda: il gran finale

Il viaggio si conclude a Dresda, una città che unisce modernità e tradizione. Conosciuta come la “Firenze sull’Elba”, Dresda offre ai cicloturisti un’accoglienza calorosa, con la possibilità di esplorare monumenti come la Frauenkirche, lo Zwinger e la Semperoper. Dopo giorni di pedalate, questa città è la ciliegina sulla torta: un mix perfetto di arte, cultura e relax.

Consigli pratici per il percorso

Lunghezza: Il percorso varia in base alle deviazioni, ma da Praga a Dresda sono circa 230-250 chilometri.

Difficoltà: La ciclabile è prevalentemente pianeggiante, con qualche tratto leggermente collinare, ed è adatta a famiglie e ciclisti meno esperti.

Periodo consigliato: La primavera e l’estate sono i momenti migliori, grazie al clima mite e ai paesaggi in fiore.

Equipaggiamento: Una bici da trekking o una e-bike sono ideali per affrontare il percorso in comodità.

La Ciclabile della Moldava e dell’Elba non è solo un itinerario ciclistico, ma un viaggio tra due culture, due storie e due nature diverse, unite dal filo conduttore dei loro maestosi fiumi. È un’esperienza che resta nel cuore, un invito a scoprire l’Europa in modo lento e autentico, lasciandosi guidare dal ritmo delle proprie pedalate.

by Matteo

Una nuova ciclabile tra Tarzo e San Pietro di Feletto: approvato il progetto

31/12/2024 in News

Il consiglio comunale di San Pietro di Feletto, riunitosi questa mattina, ha dato il via libera alla realizzazione di una pista ciclabile che collegherà la frazione di Corbanese, nel Comune di Tarzo, alla località Casotto di San Pietro di Feletto. Questo nuovo percorso sarà un tassello importante per il proseguimento della ciclovia Giramonticano, un progetto che punta a valorizzare le bellezze paesaggistiche del territorio e a incentivare il turismo sostenibile.

L’assessore ai Lavori pubblici, Loris Dalto, ha illustrato i dettagli del progetto, sottolineando come la nuova pista bidirezionale garantirà maggiore sicurezza a ciclisti e pedoni, soprattutto lungo un tratto viario ad alta frequentazione. La pista sarà dotata di punti di sosta, pensati per offrire aree sicure dove fermarsi durante il tragitto.

Dal punto di vista temporale, il cronoprogramma è ben definito: saranno necessari quattro mesi per completare la progettazione esecutiva e altri quattro per l’avvio dei lavori. L’obiettivo è realizzare un’infrastruttura moderna e funzionale, che possa diventare un modello per la mobilità dolce in tutta la zona.

Questa nuova ciclabile non solo favorirà gli spostamenti quotidiani in sicurezza, ma offrirà anche un’ulteriore attrazione per gli amanti delle due ruote, che potranno godere di un percorso immerso nella natura e nel fascino unico delle colline trevigiane.

by Matteo

Nuova pista ciclabile nel Lodigiano: un passo verso la mobilità sostenibile

31/12/2024 in News

Nel cuore del Lodigiano, procedono spediti i lavori per la realizzazione della nuova pista ciclopedonale lungo la Strada Provinciale 16, che collegherà Lodi a Zelo Buon Persico. Questo progetto ambizioso mira a valorizzare la mobilità sostenibile, promuovendo l’uso della bicicletta e migliorando la sicurezza per tutti gli utenti della strada.

Il tracciato, che si estenderà dall’incrocio con la diramazione per Paullo fino all’ingresso di Mignete (via Carlo Cattaneo), rappresenta un’infrastruttura strategica per la zona. La conclusione dei lavori è prevista per la primavera del 2025 e includerà il rifacimento dell’asfalto esistente, l’installazione di una nuova segnaletica e la costruzione di un segmento mancante per connettere Mignete al resto del percorso.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del territorio e di promozione di stili di vita sani. Con un collegamento ciclopedonale continuo e sicuro, la pista non solo risponderà alle esigenze di chi si sposta quotidianamente, ma diventerà anche un’opportunità per il cicloturismo. Una volta completata, rappresenterà un esempio di come infrastrutture ben pianificate possano migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto ambientale della mobilità.

by Matteo

Ciclista aggredito per strada.

30/12/2024 in News

Ivrea è stata recentemente teatro di un grave episodio di violenza che ha sconvolto la comunità locale. Giovedì scorso, un uomo di settant’anni, noto per la sua passione per il ciclismo, è stato vittima di una brutale aggressione nei pressi dello stadio della canoa.

Il pensionato, che stava riposando appoggiato alla ringhiera con la sua bicicletta elettrica, un mezzo di alto valore stimato oltre i 9.000 euro, è stato improvvisamente attaccato da tre giovani. Due di questi, che si trovavano seduti su un muretto nelle vicinanze, si sono avvicinati all’uomo e lo hanno spinto violentemente a terra. Approfittando della situazione, un terzo complice è riuscito a sottrarre la costosa bicicletta e a dileguarsi rapidamente.

Nonostante l’età e lo shock dell’aggressione, il settantenne ha tentato coraggiosamente di inseguire il ladro, gridando disperatamente per chiedere aiuto. Tuttavia, malgrado la presenza di numerose persone nelle vicinanze, nessuno è intervenuto in tempo per fermare i malviventi.

Questo episodio ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza nella zona e al crescente senso di insicurezza tra i residenti. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto e sono alla ricerca dei responsabili, sperando di poterli identificare anche grazie a eventuali riprese delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Nel frattempo, l’intera comunità esprime solidarietà alla vittima e chiede un maggiore impegno nella tutela della sicurezza pubblica.

by Matteo

Cuneo, Via libera alla nuova ciclabile.

30/12/2024 in News

Il Comune di Cuneo ha recentemente celebrato un importante successo con l’ottenimento di un finanziamento regionale di 2,1 milioni di euro per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che collegherà Cuneo e Cervasca. Questo progetto, che si estenderà per circa 10 chilometri, fa parte di un più ampio piano di sviluppo delle infrastrutture ciclabili in Piemonte, che ha visto la distribuzione di un totale di 10 milioni di euro su quattro percorsi ciclabili strategici.

Il percorso finanziato è suddiviso in due tratti principali. Il primo tratto partirà dalla stazione di Cuneo e si dirigerà verso Cervasca, con diramazioni che collegheranno il nuovo Ospedale di Cuneo e il centro della frazione di Cerialdo. Queste diramazioni saranno cruciali per offrire opzioni di mobilità sostenibile ai lavoratori e ai residenti della zona, considerando la presenza di un importante comparto industriale, tra cui l’azienda Merlo, che impiega circa 1.500 persone. Inoltre, il percorso sarà parte integrante della Ciclovia Pedemontana, una rete ciclabile di rilevanza nazionale inserita nella Rete BicItalia, promuovendo così sia la mobilità quotidiana sia il cicloturismo.

Il secondo tratto del progetto si estenderà da Madonna dell’Olmo fino a Roata Rossi, proseguendo poi in direzione dei Comuni di Busca e Tarantasca. Questi ultimi, insieme a Cuneo e Cervasca, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per lo sviluppo congiunto della rete ciclabile locale. Partendo dalla Rotonda del Missile, il percorso si snoderà lungo via Torino, attraversando Madonna dell’Olmo e raggiungendo infine Roata Rossi attraverso via Antica di Busca. In futuro, con ulteriori finanziamenti, è previsto l’ampliamento della rete ciclabile per collegare anche le località di San Chiaffredo, Tarantasca e Busca, sfruttando studi di fattibilità già esistenti. Questo tratto si inserisce inoltre nel corridoio europeo EuroVelo8, un’importante ciclovia internazionale che collega la Spagna con la Grecia lungo il Mediterraneo, estendendosi per 7600 chilometri.

Questo progetto rappresenta un significativo passo avanti per la mobilità sostenibile nella regione, promuovendo l’uso della bicicletta non solo come mezzo di trasporto quotidiano, ma anche come strumento di valorizzazione turistica del territorio.

by Matteo

La Via del Latte in Bicicletta: Un Itinerario nelle Alte Langhe

29/12/2024 in Territorio


Le Langhe, conosciute in tutto il mondo per i loro vini pregiati e i rinomati tartufi, nascondono nel cuore dell’Alta Langa un lato meno noto, ma altrettanto affascinante. Qui, tra noccioleti, boschi rigogliosi e colline che sembrano dipinte, prende vita la Via del Latte, un percorso cicloturistico che unisce il piacere della pedalata alla scoperta delle eccellenze casearie locali.

Questo itinerario, perfetto anche per i meno allenati grazie alla sua moderata difficoltà, parte dal borgo di Murazzano, celebre per il suo formaggio DOP e la torre medievale che regala vedute mozzafiato sul paesaggio circostante. È il punto di partenza ideale per immergersi in un viaggio tra natura, tradizione e sapori autentici.

Pedalando tra Panorami e Tradizioni

La prima parte del percorso è una dolce discesa verso la fondovalle, attraversando il cuore autentico dell’Alta Langa. I panorami sono un susseguirsi di colline ammantate di verde, intervallate da borghi pittoreschi. La strada, sinuosa e immersa nella tranquillità, offre vedute che cambiano ad ogni curva, con la natura a fare da protagonista incontrastata.

Il primo borgo che si incontra è Bossolasco, noto come il “paese delle rose” per i suoi balconi fioriti e la sua atmosfera romantica. Da qui, la discesa prosegue fino a San Benedetto Belbo, un piccolo gioiello che ispira calma e riflessione, perfetto per una breve pausa prima di affrontare la risalita.

Seguendo la cresta delle colline, il percorso si addentra in un paesaggio dominato da noccioleti e boschi, con colori che vanno dal verde intenso al marrone caldo, offrendo un’esperienza visiva che accompagna e arricchisce ogni pedalata.

Tra Borghi e Alture

Avvicinandosi a Mombarcaro, conosciuto come la “Vetta delle Langhe” per la sua altitudine di 900 metri, si percepisce una nuova energia. Qui, la vista si apre su orizzonti lontani, regalando un senso di libertà unico. Poco dopo, si arriva al bivio per Camerana, un borgo ricco di storia e fascino, per poi proseguire verso lo spartiacque tra le valli Belbo e Tanaro.

Nelle vicinanze si trova Sale San Giovanni, un paese fiabesco celebre per i suoi affreschi gotici e i campi di lavanda che in estate dipingono il paesaggio di sfumature viola e blu. È un luogo che sembra sospeso nel tempo, perfetto per chi cerca uno scatto indimenticabile o un momento di quiete.

Il percorso continua passando da Paroldo, un piccolo comune che invita a una pausa ristoratrice con i suoi sapori genuini e la sua accoglienza calorosa. Poco dopo si raggiunge la “località Pedaggera” (791 m), il punto più alto del tragitto, dove il silenzio e la bellezza del paesaggio sono un autentico balsamo per l’anima.

Il Ritorno e il Gusto dell’Alta Langa

Gli ultimi chilometri del percorso conducono verso Murazzano, passando vicino ai borghi di Marsaglia e Belvedere Langhe, che offrono scorci mozzafiato e meritano una deviazione. All’arrivo, il viaggio non può che concludersi con una meritata pausa dedicata ai formaggi dell’Alta Langa. Pecorini e robiole dal sapore inconfondibile, frutto di tradizioni secolari e di una terra generosa, rappresentano il giusto tributo a un’esperienza che non è solo sportiva, ma anche sensoriale.

Consigli Utili

Periodo consigliato: primavera e inizio autunno, per godere dei colori e delle temperature miti.

Attrezzatura: una bicicletta da gravel è ideale per affrontare i tratti più irregolari.

Degustazioni: molti produttori locali offrono la possibilità di assaggiare i loro formaggi. Non dimenticate di informarvi sulle aziende agricole lungo il percorso.

La Via del Latte è molto più di un semplice itinerario cicloturistico: è un’immersione in un territorio autentico, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e ogni curva regala emozioni. Perfetta per gli amanti della natura, della cultura e della buona cucina, questa esperienza vi lascerà il desiderio di tornare, pedalando ancora una volta tra le meraviglie dell’Alta Langa.