Un Viaggio in Bicicletta da Mondovì al Santuario di Vicoforte
29/04/2024 in Territorio
Incastonato tra le verdi colline del Piemonte, un percorso in bicicletta di otto chilometri collega la storica città di Mondovì al maestoso Santuario di Vicoforte. Questo itinerario non è solo un viaggio attraverso la natura rigogliosa, ma anche un pellegrinaggio culturale e spirituale.
La partenza da Mondovì è un invito ad immergersi nella storia. Le strade si snodano tra antichi palazzi e piazze che raccontano secoli di vita cittadina. Mentre si lascia la città alle spalle, il panorama si apre su dolci colline punteggiate da case di campagna e filari di viti, tipici del paesaggio piemontese.
Il percorso, prevalentemente pianeggiante, è adatto a ciclisti di tutti i livelli. La strada si fa compagna silenziosa, offrendo al viaggiatore spazi di riflessione e momenti di pace. Il canto degli uccelli e il fruscio delle foglie sono l’unico sottofondo musicale che accompagna il ciclista lungo il tragitto.
Man mano che ci si avvicina a Vicoforte, la sagoma del Santuario inizia a delinearsi all’orizzonte. La cupola ellittica, la più grande al mondo, sembra quasi guidare i pellegrini verso di sé. L’arrivo al Santuario è un momento di trionfo, non solo per il traguardo raggiunto, ma anche per la bellezza architettonica che si erge davanti agli occhi.
Il Santuario di Vicoforte, con la sua imponente struttura e le sue decorazioni artistiche, è un luogo di fede e arte. I ciclisti possono approfittare di questo momento per visitare l’interno, ammirando gli affreschi e l’arte sacra che adornano le pareti e le volte.
Dopo una pausa ristoratrice, è possibile riprendere la bicicletta per il viaggio di ritorno, portando con sé il ricordo di un’esperienza che unisce sport, cultura e spiritualità. Questo percorso in bicicletta è un piccolo viaggio che lascia un’impronta indelebile nel cuore dei viaggiatori.
Pedalare per la Salute: I Benefici per i Polmoni
29/04/2024 in News
La bicicletta rappresenta non solo una scelta ecologica per gli spostamenti, ma anche un’efficace attività fisica che promuove la salute, soprattutto quella dell’apparato respiratorio. L’abitudine di andare in bicicletta può portare a un notevole miglioramento delle funzioni polmonari e della capacità di respirazione, favorendo così il benessere complessivo.
Espansione della Capacità Polmonare
L’attività ciclistica impone una sollecitazione continua e moderata all’apparato respiratorio, risultando in un incremento della capacità polmonare. Ciò comporta che i polmoni siano in grado di trattenere una maggiore quantità di ossigeno ad ogni inspirazione, ottimizzando l’efficienza respiratoria sia durante l’attività fisica sia in momenti di quiete.
Fortificazione dei Muscoli della Respirazione
Andare in bicicletta rinforza i muscoli impegnati nella respirazione, quali il diaframma e quelli intercostali. Con l’intensificarsi dell’esercizio fisico, questi muscoli si rafforzano e diventano più efficaci, rendendo più agevole sia l’inspirazione che l’espirazione.
Protezione contro le Patologie Respiratorie
La pratica costante della bicicletta può essere d’aiuto nella prevenzione o nel controllo di malattie croniche come l’asma o la bronchite cronica. Il movimento cadenzato e l’aumento del flusso d’aria attraverso i polmoni possono diminuire l’infiammazione delle vie respiratorie e potenziare la funzionalità bronchiale.
Minimizzazione dell’Esposizione agli Inquinanti
Optare per la bicicletta anziché per veicoli motorizzati riduce l’esposizione agli agenti inquinanti atmosferici. Questo aspetto è particolarmente benefico per la salute respiratoria, specialmente nelle zone urbane con elevato traffico.
Suggerimenti per un Utilizzo Ottimale
Per massimizzare i benefici derivanti dall’uso della bicicletta, è essenziale selezionare itinerari sicuri e consoni al proprio livello di forma fisica. Si raccomanda di evitare di pedalare in condizioni di traffico pesante o in luoghi con alta presenza di pollini, specialmente se si è soggetti ad allergie stagionali.
In sintesi, la bicicletta non è soltanto un’opzione sostenibile per i trasporti di tutti i giorni, ma è anche un valido supporto per la salute respiratoria. Pedalare con regolarità può tradursi in significativi miglioramenti della capacità e dell’efficienza respiratoria, contribuendo a uno stile di vita più salutare e dinamico.
La Via della Nocciola: Un Viaggio Ciclistico nel Cuore del Piemonte
28/04/2024 in Territorio
Nel cuore pulsante del Piemonte, terra di antiche tradizioni e paesaggi mozzafiato, si snoda un percorso cicloturistico che celebra uno dei tesori della regione: la Nocciola Tonda Gentile I.G.P. Questo itinerario di circa 40 chilometri, ad anello, offre un’esperienza unica attraverso i territori dove la nocciola, simbolo di eccellenza e qualità, viene coltivata con passione e dedizione.
La pedalata inizia a Cortemilia, conosciuta come la capitale delle nocciole, dove i vigneti lasciano spazio a noccioleti preziosi, disposti in lunghe file ordinate che adornano le colline. Queste ultime, custodi di antichi borghi medievali, offrono uno scenario da cartolina che si svela pedalata dopo pedalata.
Proseguendo lungo il percorso, si incontra Bergolo, il “Paese di Pietra”. Qui, l’architettura in pietra arenaria e i selciati che rivestono le stradine del paese creano un’atmosfera d’altri tempi, facendo sentire ogni ciclista come se avesse viaggiato indietro nel tempo.
Il percorso poi si dirige verso Levice e Prunetto, due gemme incastonate nel paesaggio piemontese. In questi luoghi, è possibile concedersi una pausa rigenerante, ammirando le bellezze architettoniche come un imponente castello e un santuario, oltre al panorama selvaggio della Valle Uzzone.
Infine, il ritorno a Cortemilia avviene attraverso un percorso parallelo che tocca Gorzegno e Torre Bormida, chiudendo così il cerchio di questa avventura ciclistica. Lungo la via, i ciclisti possono immergersi nella cultura locale, assaporando la genuinità dei prodotti del territorio e l’ospitalità delle comunità che incontrano.
Questo itinerario non è solo un viaggio attraverso la natura e la storia, ma anche un percorso sensoriale che permette di scoprire i sapori autentici del Piemonte. Pedalare in queste terre significa vivere un’esperienza che va oltre lo sport, è un’immersione totale in un paesaggio dove ogni curva rivela una nuova meraviglia, ogni salita una sfida, e ogni discesa un momento di puro godimento.
In conclusione, la Via della Nocciola è un invito a tutti gli amanti della bicicletta e della natura a esplorare il Piemonte in modo sostenibile, con il ritmo lento e contemplativo che solo la bicicletta può offrire. È un’esperienza che rimarrà impressa nel cuore e nella memoria di chi la percorre, un ricordo fatto di panorami indimenticabili e di sapori che raccontano la storia di una terra ricca e generosa.
Pneumatici Perfetti: Come Trovare la Pressione Ideale per la Tua Gravel bike.
27/04/2024 in Tecnica
Esplorare il mondo con la bici gravel significa immergersi in percorsi sterrati e avventure in natura, dove la giusta pressione dei pneumatici è cruciale per un’esperienza di guida piacevole e performante. Questa guida dettagliata ti aiuterà a ottenere la pressione ideale dei tuo pneumatici da gravel.
1. Parti dal Minimo Consigliato:
Molti appassionati di ciclismo su strada tendono a gonfiare troppo le gomme, ma nel gravel biking, dove il terreno è più selvaggio, è vitale che i pneumatici possano ammortizzare gli urti. Una pressione eccessiva riduce grip e controllo, influenzando negativamente sia le salite che le discese. Il mio consiglio? Inizia dalla pressione minima suggerita dal produttore e gioca con i valori fino a scoprire il tuo setup ideale.
2. Sintonizzati con Terreno e Tecnologia:
La pressione deve essere in armonia con la natura del terreno e le specifiche tecniche della tua bici. La larghezza del pneumatico e il diametro del cerchione sono direttamente proporzionali alla pressione ideale: più il pneumatico è largo, più bassa può essere la pressione. Non trascurare la larghezza interna del cerchione, che modella il pneumatico e la sua capacità di assorbire gli shock.
3. Segui le indicazioni del Produttore:
Prima di decidere la pressione, consulta sempre le linee guida del produttore. Queste raccomandazioni sono un tesoro di informazioni, calibrate sulle caratteristiche dei tuoi pneumatici, il tipo di superficie e il tuo peso.
4. Trova il Tuo Equilibrio:
La pressione giusta è un bilanciamento tra comfort e grip. Troppo alta, e sentirai ogni sassolino; troppo bassa, e la resistenza al rotolamento cresce, così come il rischio di forature. La soluzione? Testare, testare, testare, fino a trovare quella perfetta sinfonia tra comodità e aderenza.
5. L’Arte della Sperimentazione:
Non c’è una regola universale per la pressione pneumatici. Ogni rider è unico, così come ogni percorso. L’invito è a sperimentare, registrare i risultati e le sensazioni di guida, per affinare col tempo la tua pressione ideale.
Ricorda, la pressione non è solo una questione di aderenza o comfort, ma un elemento chiave per la tua sicurezza e per spingere al massimo le tue performance su ogni tipo di terreno.
Viaggio tra le Risaie: La Magia di un Percorso Ciclistico a Vercelli
26/04/2024 in Territorio
Nel cuore del Piemonte, dove le acque del fiume Sesia incontrano il cielo aperto, si estende un percorso ciclabile che offre un’esperienza senza pari. Questo itinerario di 25 km, che abbraccia la città di Vercelli, è un invito a scoprire la magia delle risaie, un elemento fondamentale del paesaggio e della cultura locale.
La Partenza: Un Inizio Urbano
Il viaggio inizia nella vivace stazione ferroviaria di Vercelli, un crocevia di storie e persone. I ciclisti, equipaggiati e pronti, si dirigono lungo viale Garibaldi e Corso Prestinari, lasciandosi alle spalle il brusio della città. Queste prime pedalate in ambiente urbano offrono un contrasto preparatorio alla quiete delle campagne che attendono.
L’Immersione: Nelle Vene della Campagna
Man mano che ci si allontana dal centro cittadino, il paesaggio muta. Le risaie si dispiegano come un tappeto verde e oro, intervallato da specchi d’acqua che riflettono il cielo. Il percorso si fa strada tra sentieri sterrati e piccole strade di campagna, dove ogni curva rivela una nuova vista, un nuovo respiro della terra.
Il Paesaggio: Un Mosaico di Colori e Sensazioni
Attraversando località come Montonero e Sali Vercellese, i ciclisti sono testimoni di un mosaico di campi coltivati, cascine antiche e filari di alberi. Ogni pedalata è un’occasione per assaporare la tranquillità e la bellezza di questi luoghi, dove il tempo sembra rallentare e la natura prende il sopravvento.
La Cultura: Delle Risaie come Patrimonio
Le risaie non sono solo un paesaggio da ammirare, ma rappresentano anche un patrimonio culturale da esplorare. Lungo il percorso, è possibile osservare le tecniche di coltivazione del riso, un cereale che ha plasmato la storia e l’economia di questa regione. I ciclisti possono così connettersi con le tradizioni locali e comprendere l’importanza di questo prodotto nella cucina italiana.
Il Ritorno: Conclusione di un Cerchio
Dopo aver attraversato Casalrosso, Larizzate e Cascina Varola, il percorso si chiude, riportando i ciclisti al punto di partenza. Questo ritorno non è solo la fine di un giro, ma il completamento di un’esperienza che lega l’uomo alla terra, il cibo alla sua origine, il movimento alla contemplazione.
Alla Scoperta dei Colli Piemontesi in Bicicletta
25/04/2024 in Territorio
Se sei un appassionato di ciclismo e ami esplorare nuovi percorsi, il Piemonte offre una serie di itinerari mozzafiato. Oggi ti porteremo alla scoperta di un percorso che ti farà sentire parte della natura, tra boschi rigogliosi, panorami spettacolari e sfide entusiasmanti.
La Partenza da Bagnasco
Il nostro viaggio inizia a Bagnasco, un pittoresco paese immerso tra le colline piemontesi. Preparati a pedalare lungo la SS28 del Col di Nava, una strada piuttosto trafficata nei giorni festivi ma che ci condurrà verso avventure indimenticabili.
La Pista Ciclabile da Priola a Garessio
Se preferisci evitare il traffico, puoi seguire una pista ciclabile che fiancheggia la ferrovia da Priola a Garessio. Questo tratto ti permetterà di immergerti nella bellezza della natura senza preoccuparti delle auto che sfrecciano accanto a te.
L’Ascesa Verso Calizzano e il Santuario di Valsorda
Raggiunto Garessio, segui le indicazioni per Calizzano. Non cercare l’indicazione del Colle del Quazzo, perché il nostro obiettivo è ancora più affascinante. Attraverso una salita dolce, raggiungerai la frazione di Valsorda, dove svetta l’imponente Santuario. Qui potrai fermarti per ammirare la vista e ricaricare le energie.
La Sfida delle Pendenze
Dopo la parte iniziale dolce, inizia la vera sfida. Le pendenze si attestano sempre attorno al 10%, con brevi rampe fino al 15%. Il fondo stradale è ottimo, e gran parte della salita si svolge nel fresco bosco. L’ultimo chilometro spiana decisamente, e lungo il percorso potrai persino trovare una fonte d’acqua.
Il Colle a 1090 Metri
Arrivato al colle a 1090 metri, goditi la soddisfazione di aver superato la sfida. Respira l’aria fresca e ammira il panorama circostante. Da qui, la vista è mozzafiato, e la fatica sarà presto dimenticata.
Verso il Colle dei Giovetti e il Ritorno a Bagnasco
Continua verso Calizzano, in discesa fino a giungere a 640 metri. Da qui, inizia un falsopiano ancora in leggera discesa, passando per Caragna e Caragnetta. Poi, riprendi a salire verso il Colle dei Giovetti, una salita abbastanza docile (attorno al 6%) ma lunga circa 5 km.
Dal colle, scendi rapidamente a Massimino, e infine fai rientro a Bagnasco. Questo percorso ti regalerà emozioni, panorami e la soddisfazione di aver conquistato i colli piemontesi in bicicletta.
Percorrendo la Riviera Ligure: Un Itinerario Ciclistico da Finale Ligure a Rialto e Ritorno
24/04/2024 in Territorio
La Riviera Ligure, con le sue coste mozzafiato e i paesaggi pittoreschi, offre un’esperienza ciclistica senza pari. Il percorso che collega Finale Ligure a Calice Ligure e Rialto, per poi tornare a Finale Ligure, è un viaggio che incanta ogni ciclista, dal dilettante all’esperto.
Partenza: Finale Ligure
Il viaggio inizia nella vivace Finale Ligure, una località nota per le sue spiagge dorate e le acque cristalline. I ciclisti possono godere di una passeggiata lungo la marina prima di dirigere verso l’entroterra, dove inizia l’avventura.
Prima Tappa: Calice Ligure
Proseguendo verso Calice Ligure, i ciclisti sono accolti da strade serpeggianti attraverso uliveti e vigneti. Questa cittadina è il luogo perfetto per una sosta ristoratrice, magari gustando un caffè in una delle sue piazze storiche.
Seconda Tappa: Rialto
Il percorso continua verso Rialto, un’ascensione che mette alla prova la resistenza ma regala panorami indimenticabili. Rialto, con le sue vedute panoramiche, è un gioiello nascosto che premia i ciclisti con una vista sull’intera valle.
Ritorno a Finale Ligure
Il ritorno a Finale Ligure è un’esperienza diversa. Dopo aver raggiunto le altezze di Rialto, la discesa verso la costa offre un momento di riflessione sul viaggio compiuto, con la brezza marina che ci accoglie al nostro arrivo .
Inaugurata una nuova ciclabile nella cittadina di Traversagna a Onigo
24/04/2024 in News
Ieri pomeriggio si è svolta l’inaugurazione della nuova pista ciclabile ad Onigo. Questa pista, lunga 994 metri, rappresenta un importante collegamento tra diverse zone del comune, promuovendo la mobilità sostenibile e offrendo ai cittadini un modo sicuro per spostarsi a piedi o in bicicletta. La ciclabile collega la via G.D’Annunzio con quella di Via Cavallea a nord, dirigendosi verso il centro di Onigo. Inoltre, si estende verso sud, collegandosi alla pista ciclabile che porta a Cornuda. Questo anello permetterà ai cittadini di esplorare il territorio comunale in modo ecologico e sicuro.L’inaugurazione di questa pista rappresenta un passo significativo per la promozione della mobilità sostenibile e per il benessere della comunità locale.
La Bicicletta: Un Alleato per gli Occhi
23/04/2024 in News
La bicicletta, da semplice mezzo di trasporto a strumento di benessere, ha ora aggiunto un altro tassello significativo al suo già ricco mosaico di benefici: la capacità di migliorare la vista. Un recente studio condotto dai ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa, guidato dalla dottoressa Claudia Longhi, ha rivelato come l’attività ciclistica possa influenzare positivamente la plasticità cerebrale e, di conseguenza, la funzione visiva.
Pedalare per Vedere Meglio
La ricerca pisana ha messo in luce che l’esercizio fisico moderato, come quello della bicicletta, stimola il rilascio di neurotrasmettitori, i quali a loro volta promuovono la neuroplasticità. Questo fenomeno si traduce in una maggiore capacità del cervello di adattarsi e rispondere agli stimoli visivi, migliorando la qualità della vista.
I ricercatori hanno monitorato un gruppo di volontari, suddivisi in ciclisti e non ciclisti, valutando le loro prestazioni visive prima e dopo un periodo di attività ciclistica regolare. I risultati hanno mostrato un miglioramento significativo nella capacità di focalizzazione e nella rapidità di elaborazione delle immagini nei soggetti che hanno pedalato con costanza.
Questo studio apre nuove prospettive sull’importanza dell’attività fisica non solo per il benessere generale del corpo ma anche per funzioni specifiche come la vista. Pedalare diventa così un esercizio non solo per le gambe ma anche per gli occhi, offrendo una soluzione naturale e accessibile per mantenere e potenziare la nostra salute visiva.
Verso un Futuro più Chiaro
L’implicazione di questi risultati è vasta, suggerendo che la bicicletta potrebbe essere utilizzata come strumento preventivo e di miglioramento per chi soffre di problemi visivi legati all’età o allo stile di vita. Inoltre, potrebbe rappresentare una risorsa preziosa per le strategie di riabilitazione visiva.
In conclusione, la ricerca del CNR di Pisa non solo conferma i benefici dell’esercizio fisico ma apre anche una nuova strada nella comprensione di come attività quotidiane come andare in bicicletta possano avere un impatto diretto e positivo sulla nostra salute sensoriale.
Il comune di Lecce progetta una nuova ciclabile
23/04/2024 in News
La giunta comunale di Lecce ha dato il via libera a un progetto entusiasmante: la creazione di una nuova pista ciclabile che fungerà da ponte tra i poli ospedalieri di Lecce e San Cesario. Questo itinerario sicuro, lungo 3,3 chilometri, si snoderà lungo la strada provinciale SP 362, partendo dall’ospedale Galateo a San Cesario e raggiungendo l’ospedale Vito Fazzi a Lecce. Qui, si unirà alla già esistente **Via Gino Rizzo, ben integrata nella rete urbana e vicina alle principali vie di mobilità.
Con audacia, i due Comuni presenteranno il progetto all’Avviso pubblico del Ministero delle Infrastrutture, sperando di accedere ai fondi del Fondo per lo sviluppo di ciclovie urbane intermodali, istituito dalla legge 179/2022. Se il progetto verrà selezionato, un milione di euro** sarà destinato alla sua realizzazione.
L’assessore alla mobilità sostenibile, Marco De Matteis, ha definito l’iniziativa come “ambiziosa”, unendo due comunità vicine attraverso un percorso che valorizza le infrastrutture civili e commerciali, e soprattutto, i due ospedali.