Via libera dalla Giunta comunale di Cuneo al nuovo percorso ciclopedonale in frazione San Benigno
24/10/2024 in News
La Giunta comunale di Cuneo ha approvato il progetto di realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale nella frazione San Benigno, che si svilupperà lungo la Strada Provinciale 25. Il tracciato collegherà due punti nevralgici della frazione, via Torre Bianca e via Tetto Croce, per un totale di circa 250 metri.
Questa iniziativa nasce dall’esigenza di garantire una maggiore sicurezza per i residenti della zona, in particolare per gli studenti e i ciclisti, che percorrono abitualmente questo tratto per spostarsi verso il centro frazionale. Le strade coinvolte nel progetto, infatti, sono frequentemente utilizzate da abitanti della frazione che si muovono a piedi o in bicicletta, e l’assenza di infrastrutture adeguate rappresentava un rischio per la loro sicurezza.
Il progetto, elaborato dal Servizio infrastrutture e opere di urbanizzazione del Settore lavori pubblici del Comune di Cuneo, prevede la costruzione di un percorso ciclopedonale parallelo alla strada provinciale, ma separato da una bordura in pietra per garantire una netta divisione tra veicoli e utenti del nuovo percorso. Con un investimento di 165.000 euro, interamente finanziato con fondi comunali, i lavori dovrebbero partire nella prossima primavera e concludersi entro sei mesi.
Una delle sfide del progetto riguarda le aree interessate dalla costruzione, che insistono in parte su proprietà private. Sarà quindi necessario avviare le procedure di acquisizione dei terreni per consentire il completamento del percorso senza intoppi.
L’opera rappresenta un passo avanti importante per migliorare la sicurezza e la vivibilità della frazione, rendendo gli spostamenti più sicuri e incentivando la mobilità sostenibile.
La Maddalena: Progettata Una Nuovo Pista Ciclabile verso Moneta
23/10/2024 in News
La Giunta comunale di La Maddalena ha recentemente approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del secondo stralcio della pista ciclabile che collegherà il Lungomare Ammiraglio Mirabello al quartiere di Moneta. Questo intervento, proposto dall’assessora ai Lavori Pubblici Federica Porcu, prevede un finanziamento di 975.000 euro. Il progetto fa parte di un piano più ampio che mira a promuovere la mobilità sostenibile sull’isola.
Il primo tratto della pista ciclabile, completato e inaugurato lo scorso anno, si estende dalla Piazza Umberto I lungo il Lungomare Mirabello fino all’ingresso della storica Scuola Sottufficiali. Con il secondo stralcio, l’itinerario si espanderà ulteriormente, raggiungendo la frazione di Moneta, un passo avanti verso il completamento dell’intero percorso che collegherà Nido d’Aquila a Moneta, arrivando fino al Ponte per Caprera.
Questo ambizioso progetto è finanziato attraverso il programma “Parchi per il Clima”, promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, con un investimento complessivo di 2.650.000 euro. L’iniziativa rientra nell’annualità 2020 del programma e vede coinvolta anche l’Unione dei Comuni Alta Gallura nella gestione. L’obiettivo è quello di offrire ai residenti e ai turisti un’alternativa ecologica per esplorare le bellezze naturali e storiche dell’isola, incentivando l’uso della bicicletta e migliorando la qualità della vita urbana.
L’ampliamento della rete ciclabile rappresenta un tassello importante per la sostenibilità ambientale dell’isola, contribuendo alla riduzione delle emissioni e promuovendo un turismo più consapevole. Con l’avanzamento di questo progetto, La Maddalena si avvicina sempre di più a diventare un modello di mobilità sostenibile in Sardegna.
Percorso in bicicletta: Dal Chianti alle Crete Senesi
23/10/2024 in News
Pedalare tra le colline toscane significa immergersi in paesaggi mozzafiato, dove storia, cultura e natura si fondono in un perfetto equilibrio. Uno dei percorsi più affascinanti per chi ama il cicloturismo è quello che parte dal cuore del Chianti e si snoda fino alle suggestive Crete Senesi. Un viaggio su due ruote che offre panorami incredibili, piccoli borghi da scoprire e una cucina irresistibile da gustare lungo il cammino.
Partenza dal Chianti: tra vigneti e borghi medievali
Il percorso inizia nel Chianti, una delle aree vitivinicole più famose al mondo. Partendo da località come Greve in Chianti o Radda in Chianti, ci si trova subito circondati da filari di vigneti e oliveti, simboli di una tradizione agricola che affonda le sue radici nei secoli. I dolci saliscendi delle colline sono una vera gioia per chi ama la bicicletta, con strade tranquille e ben mantenute che invitano a prendersi il proprio tempo per godere del panorama.
I borghi medievali che punteggiano il percorso meritano una sosta. Greve, con la sua caratteristica piazza triangolare e il Museo del Vino, è una tappa ideale per immergersi nell’atmosfera del Chianti. Anche Radda e Castellina offrono un affascinante viaggio nel tempo, tra antiche mura e stradine acciottolate.
Dopo aver lasciato le colline verdi del Chianti, il paesaggio inizia a cambiare gradualmente man mano che ci si avvicina alle Crete Senesi. La terra si fa più arida, le colline si fanno più aspre e il colore del terreno vira verso sfumature calde e dorate. Questo contrasto crea un effetto visivo unico, rendendo le Crete Senesi un luogo quasi lunare, che stupisce e affascina ogni ciclista.
Il percorso in bicicletta che attraversa questa zona offre viste spettacolari, con dolci ondulazioni che si perdono all’orizzonte e strade bianche che invitano a pedalare a ritmo lento, assaporando ogni dettaglio. Tra una pedalata e l’altra, non mancano luoghi di interesse storico e culturale come l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, un monastero benedettino circondato da un bosco rigoglioso e famoso per i suoi cicli di affreschi rinascimentali.
Crete Senesi: il fascino della Toscana più autentica
Una volta raggiunte le Crete Senesi, si ha l’impressione di essere entrati in un’altra dimensione. Qui, il paesaggio è caratterizzato da “biancane” e “calanchi”, formazioni naturali tipiche di questa zona, create dall’erosione della terra argillosa. Questo territorio, aspro e quasi desolato, ha un fascino irresistibile per gli amanti della natura e della fotografia, soprattutto durante le ore del tramonto, quando le colline si tingono di colori caldi e dorati.
Tra i borghi da non perdere lungo il percorso ci sono Asciano e Buonconvento, piccoli gioielli di architettura e storia. Asciano, situato nel cuore delle Crete, conserva tracce di epoca etrusca e medievale, mentre Buonconvento è uno dei borghi più belli d’Italia, con le sue mura perfettamente conservate e il centro storico di grande fascino.
Consigli per affrontare il percorso
Questo itinerario, che collega due delle aree più belle della Toscana, è perfetto per i cicloturisti che amano i percorsi collinari e non temono qualche salita. Il percorso può essere affrontato in più giorni, magari programmando tappe in agriturismi o B&B locali, che offrono ospitalità e ottima cucina tipica.
Il periodo migliore per intraprendere questo viaggio su due ruote è la primavera o l’autunno, quando il clima è più mite e la natura toscana offre il meglio di sé. In estate, invece, le temperature possono essere molto elevate, soprattutto nelle Crete Senesi, quindi è importante partire presto al mattino e portare con sé molta acqua.
Investimento a Palazzolo sull’Oglio: grave il ciclista
22/10/2024 in News
Giuseppe Pelizzari, vicepresidente della sezione locale dell’Avis, è stato coinvolto in un tragico incidente stradale che ha scosso la comunità di Palazzolo sull’Oglio. L’uomo, 66 anni, è stato investito da un’automobile lunedì pomeriggio mentre si trovava in sella alla sua bicicletta, diretto verso la sede dell’associazione. L’incidente è avvenuto intorno alle 14, nei pressi di una rotatoria situata all’incrocio tra Via Milano e la Strada Provinciale 469, a poca distanza dalla sua abitazione.
Secondo le prime ricostruzioni, Pelizzari è stato travolto da una Fiat Panda, condotta da un anziano ultraottantenne residente a Pontoglio. La Polizia Locale sta ancora indagando per chiarire la dinamica esatta del sinistro, mentre la Procura ha già avviato un’indagine, aprendo un fascicolo per lesioni stradali gravissime. Nel frattempo, entrambi i veicoli coinvolti nell’incidente sono stati posti sotto sequestro per ulteriori accertamenti.
Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, Pelizzari versa in condizioni critiche e non è ancora stato dichiarato fuori pericolo. L’intera comunità resta con il fiato sospeso, sperando in una sua pronta guarigione, mentre le autorità continuano a indagare su quanto accaduto.
Il,comune di Roma presenta il “Bici Plan” con 850 km di nuove piste ciclabili
22/10/2024 in News
Nelle prossime settimane Roma vedrà la presentazione del tanto atteso “Bici Plan”, un piano ambizioso che prevede la creazione di circa 850 chilometri di nuove piste ciclabili in tutta la città. L’iniziativa è stata illustrata dall’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, durante una recente commissione dedicata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Il progetto non riguarda solo le piste ciclabili precedentemente previste dai fondi del Pnrr, ma anche quelle che, inizialmente escluse dal piano per motivi di finanziamento, sono ora incluse nei progetti futuri della città. Inizialmente, infatti, il piano ciclabile finanziato dal Recovery Plan contava 15 percorsi, ma 6 di questi sono stati esclusi per una questione di budget, con un taglio complessivo di circa 6 milioni di euro. Tuttavia, l’assessore Patanè ha rassicurato che tali percorsi non sono stati cancellati, ma solo posticipati e rimangono parte integrante del progetto ciclabile di Roma.
Tra le piste che non saranno realizzate subito ci sono collegamenti importanti come Vitinia-Campus Biomedico, Castro Pretorio-Termini, e Piazza Pio XI-Circonvallazione Gianicolense, ma la progettazione per queste tratte è già pronta e sarà inclusa nei piani futuri.
Secondo Patanè, il costo medio per la costruzione di una pista ciclabile ben attrezzata si aggira attorno ai 700 mila euro per chilometro, considerando tutte le dotazioni di sicurezza necessarie. Di conseguenza, il budget di 13 milioni di euro a disposizione del Pnrr è stato insufficiente per coprire tutte le tratte inizialmente previste.
Nonostante ciò, il “Bici Plan” rimane ambizioso: l’obiettivo è costruire una rete ciclabile estesa e capillare in tutta la città. Con 850 km di piste in programma, Roma mira a diventare sempre più a misura di ciclista, favorendo una mobilità sostenibile e sicura. La presentazione ufficiale del piano è attesa per novembre, quando i cittadini potranno vedere i dettagli di questa nuova rete ciclabile.
Morte di Cristina Scozia: pista ciclabile “mal progettata” e 4 indagati per omicidio colposo
21/10/2024 in News
L’incidente che ha portato alla tragica morte di Cristina Scozia, ciclista di 39 anni investita da una betoniera a Milano il 20 aprile 2023, continua a far discutere. A un anno e mezzo dal dramma, la Procura di Milano ha concluso le indagini, notificando l’avviso di chiusura a quattro persone, tra cui l’autista del mezzo pesante e tre figure legate all’amministrazione comunale. Tra queste, Marco Granelli, ex assessore alla mobilità, è accusato di concorso in omicidio colposo, insieme a due dirigenti comunali responsabili della pianificazione della viabilità.
Al centro dell’inchiesta è la pista ciclabile tra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria, il luogo dell’incidente. Autorizzata in via sperimentale per un anno dal Ministero dei Trasporti, la corsia ciclabile era stata istituita con un’ordinanza firmata proprio da Granelli e dai due dirigenti comunali. Secondo i magistrati, la segnaletica posta all’incrocio dove è avvenuto lo schianto avrebbe creato confusione, con cartelli e strisce orizzontali che si contraddicevano tra loro, aumentando così il rischio di collisioni.
La conclusione delle indagini ha sollevato dubbi sull’effettiva sicurezza delle infrastrutture ciclabili nella città. La pista su cui è avvenuto l’incidente era stata infatti realizzata come parte di un piano per incentivare la mobilità sostenibile, ma per gli inquirenti la sua progettazione presentava gravi carenze. La disorganizzazione nella disposizione della segnaletica, dicono, avrebbe contribuito a rendere l’incrocio particolarmente pericoloso per ciclisti e pedoni, rendendo la corsia ciclabile non conforme alle norme di sicurezza.
La vicenda ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle piste ciclabili a Milano, città che negli ultimi anni ha investito fortemente in nuove infrastrutture per favorire la mobilità sostenibile. Tuttavia, questo incidente ha evidenziato come la progettazione di tali infrastrutture debba rispettare standard rigorosi per evitare tragedie come quella che ha colpito Cristina Scozia.
L’iter giudiziario proseguirà ora con la possibile apertura di un processo che dovrà accertare le responsabilità individuali. Il caso pone anche l’accento sull’importanza di garantire una pianificazione urbana sicura e funzionale, dove le esigenze di ciclisti, automobilisti e pedoni possano coesistere senza generare rischi per l’incolumità pubblica.
In attesa di ulteriori sviluppi, la morte di Cristina Scozia resta un monito per tutte le città che puntano a favorire la mobilità sostenibile: le infrastrutture ciclabili non possono prescindere dalla sicurezza e dalla chiarezza della segnaletica, per evitare che scelte sbagliate possano tradursi in tragedie simili.
Inaugurato il nuovo tratto ciclopedonale tra Govine e Toline di Pisogne
21/10/2024 in News
È stata ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclopedonale che collega Govine a Toline di Pisogne, un tratto di 650 metri a sbalzo sul lago d’Iseo che promette di diventare un’attrazione per residenti e turisti. L’evento si è tenuto oggi presso il lungolago di Pisogne, con una breve camminata verso la ciclabile, seguita dal tradizionale taglio del nastro e dagli interventi delle autorità, tra cui Barbara Mazzali, assessora regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda.
L’opera, consegnata tre settimane fa, ha già potuto essere apprezzata da molti in occasione della recente Festa del fungo e della castagna. Ora, con l’inaugurazione ufficiale, il nuovo tratto si integra perfettamente con il percorso Vello-Toline, ampliando le possibilità per chi desidera esplorare a piedi o in bici la suggestiva costa del lago d’Iseo. Questo collegamento non solo facilita l’accesso tra le due località, ma rafforza anche la connessione con il capoluogo pisognese, offrendo una via sicura e panoramica per la mobilità sostenibile.
La nuova pista, realizzata in un contesto paesaggistico unico, permette ai suoi fruitori di godere di una vista mozzafiato sul lago, creando un’esperienza di grande impatto visivo e sensoriale. Per Pisogne, la ciclabile rappresenta un valore aggiunto in chiave turistica, un’infrastruttura destinata a promuovere la fruizione del territorio in modo rispettoso dell’ambiente e orientato al benessere fisico.
Tuttavia, non sono mancate le critiche. Il gruppo di opposizione “Pisogne è” ha manifestato perplessità sul progetto, sostenendo che ci sarebbero aspetti della gestione e dell’opera che meritano attenzione. Seppur non siano state specificate in dettaglio le loro obiezioni, tali critiche sembrano sollevare questioni riguardanti la pianificazione o l’uso delle risorse.
Nonostante le polemiche, l’inaugurazione ha comunque rappresentato un momento importante per la comunità. Il nuovo tratto di ciclabile contribuirà certamente a migliorare la qualità della vita locale, stimolando attività all’aria aperta e sostenendo il turismo lento, sempre più apprezzato da chi cerca luoghi autentici e immersi nella natura. Pisogne, con questo intervento, si conferma un punto di riferimento per chi desidera scoprire il lago d’Iseo in maniera sostenibile, regalando nuove possibilità di scoperta e relax ai suoi visitatori.
Pedalata nelle Langhe: Un Itinerario di Cicloturismo tra Vigneti e Borghi Storici
20/10/2024 in Territorio
Le Langhe piemontesi, con le loro colline dolci e i vigneti a perdita d’occhio, rappresentano una delle mete più affascinanti per gli amanti del cicloturismo. Questa terra, famosa per i suoi vini pregiati e la gastronomia ricca, offre un panorama unico da esplorare in bicicletta, con percorsi adatti a tutti, dai ciclisti esperti a chi cerca una pedalata più rilassante immersa nella natura. Pedalare nelle Langhe significa attraversare paesaggi che sembrano usciti da una cartolina: colline punteggiate da filari di viti, castelli arroccati e piccoli borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato. Partendo da Alba, capitale delle Langhe, è possibile scegliere diversi itinerari che permettono di esplorare al meglio questa regione patrimonio UNESCO.
Itinerari tra i vigneti e i borghi storici
Uno dei percorsi più amati è quello che si snoda tra Barolo, La Morra e Monforte d’Alba, culla dei celebri vini Barolo e Nebbiolo. Questo itinerario permette di immergersi nel cuore della produzione vinicola, con la possibilità di fermarsi in una delle tante cantine per una degustazione o semplicemente per ammirare le colline verdi che, in autunno, si tingono di rosso e oro.
Proseguendo verso Neive e Barbaresco, si incontrano borghi pittoreschi che raccontano storie antiche, fatti di stradine acciottolate e antiche torri. Anche qui, il vino è protagonista, ma non manca l’occasione di assaggiare le specialità locali come il tartufo bianco d’Alba o i tajarin, pasta tipica della tradizione piemontese.
Consigli pratici per i cicloturisti
I percorsi nelle Langhe sono per lo più collinari, quindi è importante essere preparati a qualche salita. Tuttavia, la bellezza dei panorami e la tranquillità delle strade ripagano ogni sforzo. Per chi preferisce una pedalata più rilassata, sono disponibili anche itinerari più semplici o possibilità di noleggiare biciclette elettriche, ideali per chi vuole godersi il paesaggio senza faticare troppo.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la scelta del periodo: la primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per una pedalata nelle Langhe, con temperature miti e paesaggi mozzafiato. In particolare, durante la vendemmia o il periodo del tartufo, i borghi si animano con fiere e feste che rendono l’esperienza ancora più autentica.
Un viaggio tra natura, storia e sapori
Le Langhe non sono solo un luogo per ammirare la natura e fare sport, ma anche un territorio ricco di storia e cultura. Ogni borgo ha una storia da raccontare, ogni strada una vista da regalare. E dopo una giornata in bicicletta, non c’è niente di meglio che concludere con una cena in una delle tante osterie locali, dove i sapori della tradizione piemontese si uniscono alla qualità delle materie prime.
In conclusione, la pedalata nelle Langhe è un’esperienza che unisce sport, cultura e gastronomia, offrendo a ogni cicloturista la possibilità di scoprire una delle regioni più affascinanti d’Italia. Una vacanza attiva, ma anche un viaggio nel gusto e nelle tradizioni, dove la bicicletta diventa il mezzo perfetto per esplorare con lentezza un territorio unico.
Ciclovia del Fiume Ticino: Un Viaggio Incantevole in Bicicletta tra Natura e Tradizioni
19/10/2024 in Territorio
Se sogni di esplorare paesaggi mozzafiato pedalando in armonia con la natura, la Ciclovia del Fiume Ticino è l’avventura che fa per te. Questo itinerario, che si snoda lungo le sponde del fiume Ticino, è molto più di un percorso cicloturistico: è un’esperienza coinvolgente che ti porta nel cuore del Cantone Ticino, tra montagne maestose, verdi vallate e borghi storici, facendoti scoprire l’anima autentica di questa meravigliosa regione svizzera. La Ciclovia del Fiume Ticino si estende per circa 90 chilometri, ma il suo vero valore non si misura in numeri. Ogni chilometro è un’occasione per immergersi in un panorama sempre diverso: dalle imponenti cime alpine che vegliano su Airolo, fino alle dolci rive del Lago Maggiore nei pressi di Locarno. Seguire il corso del fiume significa lasciarsi trasportare dal ritmo della natura, tra boschi rigogliosi, vigneti e placide pianure. Immagina di pedalare all’ombra di alberi secolari, con il fruscio dell’acqua che ti accompagna. Qui, il viaggio non è una corsa, ma una lenta scoperta: ogni curva del sentiero può riservare una sorpresa, una vista spettacolare, un angolo di tranquillità perfetto per fermarsi a contemplare il paesaggio. Uno dei grandi tesori di questo percorso è la biodiversità che lo caratterizza. Lungo il fiume si aprono oasi naturali dove la vita scorre indisturbata. Pedalando lungo la ciclovia, ti ritroverai a attraversare la Riserva della Foce del Ticino, un vero paradiso per gli amanti della natura. Qui, tra boschi e specchi d’acqua, potrai osservare uccelli migratori che si riposano nelle acque calme del fiume, mentre il profumo della vegetazione ti accompagna. Ogni sosta in queste aree protette è un’occasione per respirare a pieni polmoni e riconnettersi con la natura, in un ambiente incontaminato che sembra appartenere a un’altra epoca. La Ciclovia del Fiume Ticino non è solo natura: è anche un percorso nella storia e nella cultura del Cantone Ticino. Mentre pedali, puoi fare una deviazione verso i celebri Castelli di Bellinzona, tre imponenti fortezze medievali che sorvegliano la città dall’alto. Passeggiare tra le loro mura ti farà sentire come un viaggiatore del passato, che attraversa secoli di storia in un solo colpo d’occhio. Lungo il percorso, piccoli borghi storici e chiese romaniche ti invitano a fermarti e scoprire un po’ di più delle tradizioni locali. Ogni villaggio ha una storia da raccontare, ogni pietra conserva un frammento di un passato lontano. Una delle gioie del cicloturismo è poter gustare la cucina locale, e il Ticino sa come deliziare i viaggiatori affamati. Lungo la ciclovia troverai i tipici grotti, piccole taverne immerse nel verde, dove puoi assaporare i sapori autentici della cucina ticinese. Immagina di sederti all’ombra di un castagno e gustare un piatto di polenta accompagnata da brasato, formaggi d’alpeggio o la tradizionale luganiga, il tutto innaffiato da un bicchiere di Merlot locale. Qui, il tempo rallenta, e ogni boccone è un invito a godersi il momento, circondati dalla bellezza e dalla semplicità della natura.
Conclusi i lavori sul ponte di San Donato a Bologna: nuove corsie ciclabili per una mobilità più sicura
18/10/2024 in News
A Bologna si sono conclusi i lavori di riqualificazione del ponte di San Donato, partiti lo scorso 10 luglio. L’intervento ha avuto l’obiettivo di migliorare la viabilità e aumentare la sicurezza, offrendo spazi più ampi e confortevoli per tutti gli utenti della strada. Uno dei principali risultati è stata la creazione di una pista ciclabile bidirezionale, che rappresenta un passo importante verso una città più attenta alla mobilità sostenibile.
La nuova pista ciclabile, larga 2,5 metri e rialzata rispetto alla carreggiata, si estende lungo i 400 metri del ponte e si distingue per il suo caratteristico colore rosso. Questo percorso, progettato per garantire maggiore sicurezza ai ciclisti, dà continuità alle piste ciclabili di via San Donato, collegando i viali cittadini fino al confine con il comune di Granarolo.
Il ponte di San Donato, con questa rimodulazione, ha visto anche un’ottimizzazione delle corsie per il traffico automobilistico, integrando spazi meglio distribuiti per garantire un flusso più ordinato e sicuro. Il progetto risponde all’esigenza di una città in continua evoluzione, che punta a migliorare la qualità della vita e a incentivare forme di mobilità ecologica.
La realizzazione della pista ciclabile sul ponte rappresenta un segnale importante per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, riducendo il traffico e l’inquinamento, e rendendo Bologna una città più vivibile e sostenibile.