Percorso Cicloturistico da Aosta alla Diga di Place Moulin: Tra Natura e Tradizioni Valdostane
03/11/2024 in Territorio
Se ami la bicicletta, la natura e sei sempre alla ricerca di itinerari che uniscano paesaggi spettacolari con la scoperta delle tradizioni locali, questo percorso di 31 chilometri da Aosta alla Diga di Place Moulin è quello che fa per te. Situato nella Valle d’Aosta, il tracciato offre non solo la bellezza di paesaggi incontaminati, ma anche la possibilità di vivere le tradizioni della regione e di scoprire i sapori tipici locali.
Partenza: Aosta, il cuore della Valle d’Aosta
Il viaggio parte da Aosta, capoluogo e città storica immersa in una conca pianeggiante tra le montagne. Da qui, imbocca la Strada Statale n. 27 in direzione nord, una strada che ti permetterà di lasciare alle spalle la vivacità cittadina e di inoltrarti gradualmente verso scenari sempre più montuosi e selvaggi. I primi tre chilometri sono pianeggianti e ti offrono l’occasione di ammirare la città e la conca circostante, prima di iniziare a risalire la valle verso Valpelline.
Valpelline: Tappa Gourmet e Tradizione
Dopo circa 3 chilometri dalla partenza, troverai il bivio per Valpelline, un piccolo borgo che ospita una delle sagre più caratteristiche della Valle d’Aosta. Se capiti da queste parti l’ultima domenica di luglio, non perdere la Sagra della Seuppa à la Vapelenentse, una festa che celebra un piatto tipico a base di pane raffermo, brodo e fontina, un formaggio DOP dal gusto intenso. Questa sosta gastronomica è perfetta per conoscere uno dei sapori più autentici della regione, che incarna il legame della Valle d’Aosta con il territorio e i suoi prodotti locali.
Attraverso boschi e villaggi caratteristici
Superata Valpelline, il percorso diventa più immersivo, addentrandosi nello stretto intaglio della valle principale. La strada si snoda tra fitti boschi di conifere che, a tratti, si aprono per lasciarti intravedere il profilo delle montagne e i piccoli villaggi che punteggiano il percorso.
La presenza di questi borghi lungo la strada non è casuale, ma rappresenta l’essenza delle comunità montane della Valle d’Aosta, dove le abitazioni tipiche in pietra e legno si integrano armoniosamente con il paesaggio. Non dimenticare di fare qualche pausa lungo il tragitto per goderti il silenzio e la tranquillità di questi luoghi, che raccontano una vita scandita dai ritmi lenti della montagna e dalle tradizioni locali.
Oyace: Piccolo Paese, Grande Fascino
Proseguendo il tuo viaggio, incontrerai il piccolo paese di Oyace, un villaggio che sembra uscito da un’altra epoca, con le sue case in pietra e legno e il caratteristico campanile che svetta tra gli alberi. Questo borgo offre una vista spettacolare sui monti circostanti e rappresenta una perfetta tappa fotografica per immortalare il fascino della Valle d’Aosta più autentica.
Ultima Tappa: Bionaz e la Diga di Place Moulin
L’ultimo paesino lungo il percorso è Bionaz, un paesino tranquillo e immerso nella natura, che rappresenta l’ultimo insediamento prima di raggiungere la diga. La strada prosegue ancora qualche chilometro fino ad arrivare alla Diga di Place Moulin, una delle più grandi d’Europa e una meraviglia dell’ingegneria moderna incastonata in uno scenario mozzafiato. La diga forma un lago artificiale dalle acque turchesi che contrastano magnificamente con il verde dei boschi e il grigio delle montagne circostanti.
Perché Scegliere Questo Itinerario
Questo percorso da Aosta alla Diga di Place Moulin è ideale per chi ama il cicloturismo e vuole scoprire il lato più autentico e incontaminato della Valle d’Aosta. I 31 chilometri di strada, pur richiedendo un certo impegno fisico, sono ben distribuiti tra tratti pianeggianti e salite, rendendo l’itinerario adatto anche a ciclisti di medio livello. Ogni chilometro offre uno scorcio unico sulla natura e sulle tradizioni valdostane, tra borghi storici, boschi fitti e scenari montani.
Scontro su ponte di via Ferrarin: ciclista ferito e bici recuperata dal canale
02/11/2024 in News
Incidente stradale a Verona, dove un ciclista è rimasto ferito in uno scontro con un’automobile su via Ferrarin, in prossimità del ponte che sovrasta il canale Biffis. L’impatto, che ha coinvolto una bicicletta Gravel Santa Cruz Stigmata e una Lancia Y, ha causato la caduta del ciclista e il volo della bicicletta nel canale sottostante.
Il ciclista, un uomo di 54 anni residente a Verona, ha riportato ferite che hanno richiesto il trasporto in ospedale per le cure necessarie. Sul luogo dell’incidente è intervenuta la polizia locale, che ha eseguito i rilevamenti e ha attivato le operazioni di recupero della bicicletta, finita in acqua a causa dell’urto. Per questa operazione sono stati allertati i tecnici del Consorzio di bonifica.
Il tratto di via Ferrarin in cui è avvenuto l’incidente è noto per la sua vicinanza al canale, e questo ha reso necessario un intervento coordinato sia per il soccorso al ferito sia per la rimozione del mezzo. Episodi simili richiamano l’attenzione sulla sicurezza dei punti critici della viabilità urbana, dove il rischio di collisione tra mezzi a motore e biciclette resta elevato.
L’accaduto sottolinea l’importanza di interventi che garantiscano la sicurezza di tutti gli utenti della strada, specialmente in aree trafficate e nei pressi di infrastrutture potenzialmente pericolose come i ponti.
Conclusi i Lavori della Ciclabile Tribano-Vanzo: Presto l’Inaugurazione per un Progetto di Mobilità Sostenibile
01/11/2024 in News
A Tribano si conclude una fase importante di lavori pubblici che porterà all’inaugurazione di una nuova pista ciclabile di collegamento tra il comune e la frazione di Vanzo. Quest’opera di mobilità sostenibile non solo collega meglio i due centri, ma segna un passo decisivo verso una viabilità più sicura e rispettosa dell’ambiente.
Il progetto della ciclabile Tribano-Vanzo si inserisce in una strategia di riqualificazione territoriale che ha permesso di raggiungere sette obiettivi fondamentali, già programmati per migliorare la qualità della vita e la sicurezza stradale. Tra questi, spicca il lavoro di rigenerazione di tre ponti locali, che beneficeranno di interventi strutturali mirati per migliorarne la stabilità e l’accessibilità per tutti gli utenti della strada, inclusi pedoni e ciclisti.
Un altro punto chiave del progetto è la messa in sicurezza della viabilità ciclabile lungo via Gambarare, sulla Strada Provinciale SP 5. Questo tratto, che prima presentava delle criticità, è stato migliorato per consentire una circolazione più sicura per i ciclisti, favorendo al contempo un utilizzo più esteso dei mezzi a due ruote.
Oltre alla sicurezza, la nuova ciclabile permette di ampliare e collegare l’esistente rete cicloturistica, inserendosi nel sistema di percorsi come la “Dai Colli all’Adige” e la “Via Romea Germanica”, che richiamano turisti da tutta Europa. Questa connessione con i circuiti internazionali di ciclovie non solo apre nuove opportunità di fruizione turistica, ma contribuisce a rafforzare il richiamo del territorio, mettendo Tribano in relazione con percorsi di valenza storica e culturale.
Uno dei vantaggi della nuova infrastruttura è anche la riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico, obiettivo strategico per il benessere della popolazione. La ciclabile incentiva un uso maggiore delle biciclette e un minore ricorso ai veicoli a motore, diminuendo così il traffico urbano e migliorando la qualità dell’aria.
“L’intervento per la riqualificazione dei ponti e la realizzazione di una mobilità ciclabile sicura, che connette il territorio ai percorsi europei, è stato considerato indispensabile per rendere Tribano al passo con i tempi,” ha dichiarato Massimo Cavazzana, sindaco di Tribano, sottolineando l’importanza dell’opera per il futuro della comunità.
L’inaugurazione della pista ciclabile Tribano-Vanzo rappresenterà così un momento di celebrazione per un’infrastruttura che punta a garantire un ambiente urbano più vivibile e sicuro, in linea con le esigenze di mobilità sostenibile richieste dalla società contemporanea.
Esplorare la Felsenstrasse in Bicicletta: Un Percorso Panoramico da Stansstad a Kehrsiten
31/10/2024 in Territorio
La Svizzera, con i suoi paesaggi mozzafiato e le strade ben tenute, è una meta privilegiata per il cicloturismo. Tra le molte destinazioni affascinanti, il percorso sulla Felsenstrasse che collega Stansstad a Kehrsiten è una delle gemme nascoste che non delude mai chi è alla ricerca di bellezze naturali e di un’esperienza ciclistica avvincente. Questa strada scavata nella roccia, situata nella regione del Lago di Lucerna, è perfetta per i ciclisti che amano combinare sport, avventura e panorami spettacolari.
Il Percorso
Il tratto tra Stansstad e Kehrsiten è relativamente breve, ma non per questo meno impressionante. La Felsenstrasse, letteralmente “strada della roccia”, deve il suo nome al fatto che è incastonata nelle pareti rocciose che si affacciano sul lago. Durante il percorso, il ciclista si trova circondato da montagne imponenti, mentre il lago scintillante fa da sfondo. La strada è stretta e quasi interamente scavata nella roccia, regalando un senso di avventura e un contatto diretto con la natura.
Il percorso si snoda lungo circa 5 chilometri, con una pendenza che alterna tratti dolci a brevi salite. Sebbene non sia particolarmente lungo, la bellezza del panorama invita a prendersi il tempo per esplorarlo con calma, magari facendo delle soste per godere dei punti panoramici che si aprono lungo il percorso.
Perché Scegliere Questo Itinerario
Vista spettacolare: La posizione della strada permette di godere di una vista sul lago di Lucerna da una prospettiva unica. Da alcuni punti, si possono scorgere le Alpi svizzere, creando un contrasto scenografico con le acque tranquille del lago.
Immersione nella natura: L’ambiente circostante è particolarmente suggestivo grazie alla combinazione di rocce, vegetazione e specchi d’acqua. Questo percorso offre un’occasione unica per pedalare in una zona poco trafficata, dove la natura fa da protagonista.
Un tocco di avventura: La conformazione della strada stessa rappresenta una piccola avventura per gli amanti della bicicletta. La Felsenstrasse, scavata nel fianco della montagna, ha un fascino rustico e una sensazione di essere fuori dai classici itinerari turistici.
Consigli Pratici
Livello di difficoltà: Questo percorso è adatto a ciclisti di tutti i livelli. La sua brevità lo rende accessibile anche ai principianti, mentre il panorama mozzafiato e il fascino della strada lo rendono interessante anche per i ciclisti più esperti.
Soste e punti panoramici: Portare con sé una macchina fotografica o uno smartphone per immortalare i paesaggi è d’obbligo. Lungo la strada troverete alcuni punti in cui fermarvi in sicurezza per ammirare il lago e scattare foto indimenticabili.
Periodo migliore: Sebbene questo percorso sia praticabile quasi tutto l’anno, i mesi estivi e autunnali sono ideali per goderne appieno. In primavera, la natura è particolarmente rigogliosa e le temperature piacevoli, mentre in autunno i colori caldi delle foglie aggiungono un fascino speciale.
Come Arrivare a Stansstad
Stansstad è facilmente raggiungibile sia in auto che in treno dalle principali città svizzere. Una volta arrivati, ci sono indicazioni chiare per l’inizio della Felsenstrasse. Per chi arriva in treno, la stazione di Stansstad si trova a pochi minuti dal percorso, facilitando l’accesso al punto di partenza.
Cosa Visitare a Kehrsiten
All’arrivo a Kehrsiten, un piccolo villaggio sulle rive del lago, vale la pena fare una breve sosta per godere della tranquillità e dell’atmosfera rilassata del luogo. Da qui, è possibile proseguire l’esplorazione del Lago di Lucerna, prendendo un battello fino a Lucerna o continuando a pedalare lungo altri percorsi panoramici della zona. In collusionie la Felsenstrasse da Stansstad a Kehrsiten rappresenta una scelta eccellente per chi desidera un’esperienza ciclistica unica e immersiva. Questo percorso non è solo una strada panoramica, ma un vero e proprio viaggio nel cuore della Svizzera, tra rocce, lago e montagne. Adatto a tutti i livelli di esperienza, offre un’opportunità straordinaria per entrare in contatto con la natura e scoprire uno degli angoli meno conosciuti del Paese. Una tappa imperdibile per i cicloturisti alla ricerca di nuovi scenari da esplorare.
Itinerario Cicloturistico tra Storia e Natura nelle Colline Senesi
30/10/2024 in Territorio
Per gli appassionati di cicloturismo, il percorso nelle colline senesi che parte dalla storica Porta di Fontebranda, a Siena, offre un’esperienza unica, mescolando paesaggi mozzafiato con soste ricche di storia e cultura. Questo itinerario ci porta alla scoperta di castelli medievali, borghi nascosti e suggestive pievi romaniche, attraverso colline, boschi e testimonianze storiche che evocano un passato ancora vivo.
Partenza: La Porta di Fontebranda
L’itinerario parte dalla Porta di Fontebranda, un’antica entrata cittadina che introduce il cicloturista nell’atmosfera storica di Siena. Da qui, attraversando il borgo medievale, si è subito proiettati in un panorama caratterizzato dalla maestosità del Duomo e dalla Basilica di San Domenico, che svettano sopra le case disposte su un ripido declivio.
Sosta a Palazzo Diavoli
Pedalando verso nord, si arriva a Palazzo Diavoli, un edificio dall’architettura particolare che racchiude anche una leggenda: si narra che durante le guerre tra senesi e fiorentini, i soldati fiorentini furono presi dal panico a causa di visioni spaventose, considerate di origine demoniaca, all’interno di questo palazzo. La sosta qui permette di immergersi in questa atmosfera enigmatica e scoprire un pezzo di storia che contribuisce al fascino di questo percorso.
Salite e Discese verso Petriccio e Belriguardo
Proseguendo lungo la strada di Petriccio e Belriguardo, si incontrano dolci salite e discese che si snodano tra vigneti e oliveti, fino a giungere all’area del Pian del Lago. Questa zona è circondata dalla Montagnola Senese, una formazione collinare che ospita gli eremi agostiniani di Lecceto e San Leonardo al Lago. Entrambi immersi nel verde, questi eremi rappresentano un’oasi di pace per chi cerca un momento di tranquillità nella natura.
Gli Eremi di Lecceto e San Leonardo al Lago
L’Eremo di Lecceto, fondato da eremiti nel Medioevo, trasforma un’antica area selvaggia in un luogo di raccoglimento. Il suo fascino risiede tanto nell’architettura quanto nella natura circostante, un bosco rigoglioso di querce e lecci. Poco lontano si trova l’Eremo di San Leonardo al Lago, un edificio fortificato che conserva affreschi di Lippo Vanni, celebri per rappresentare scene della vita della Vergine e altre figure femminili, un dettaglio particolare che rende unica la visita.
La Bonifica di Pian del Lago e la Galleria del Granduca
Scendendo verso Pian del Lago, un’altra tappa interessante è l’obelisco della “Piramide,” simbolo della bonifica settecentesca dell’area. Un tempo, questo terreno era un bacino stagnante; fu grazie a una galleria di drenaggio, il Canale del Granduca, che il problema venne risolto, trasformando l’area in terra coltivabile. Per gli amanti della storia della scienza e dell’ingegneria, questa è una tappa affascinante, che racconta come la natura e l’ingegno umano abbiano collaborato.
Santa Colomba: Tra Castelli e Ville
Il percorso continua fino a Santa Colomba, un piccolo borgo medievale che conserva una torre e resti del suo castello originario, risalente al XIV secolo. Qui si trova Villa Petrucci, un imponente edificio rinascimentale, probabilmente ristrutturato su progetto dell’architetto senese Baldassarre Peruzzi. Pedalando tra le case in pietra, ci si sente catapultati in un passato fatto di battaglie, condottieri e famiglie nobiliari.
La Chiocciola: Un Castello Leggendario
Ultima tappa dell’itinerario è il Castello della Chiocciola, che deve il suo nome a una scala a chiocciola all’interno della torre cilindrica. Con una storia affascinante, questo castello è stato teatro di episodi di guerra, in particolare durante l’assedio di Siena del 1555. La struttura, che ha resistito agli attacchi grazie alla sua robusta architettura, rappresenta una delle fortificazioni meglio conservate della zona.
Consigli per i Cicloturisti
Questo percorso richiede una discreta preparazione fisica a causa delle salite e discese continue, ma ogni fatica è ripagata dalla bellezza dei luoghi visitati e dalle numerose possibilità di sosta. Gli amanti della natura e della storia troveranno in questo tragitto un concentrato di arte, cultura e scenari mozzafiato, che rendono il viaggio non solo un’attività fisica, ma anche un’immersione nei secoli passati.
Domani iniziano i lavori per la nuova pista ciclabile di via Novara a Legnano
30/10/2024 in News
Il Comune di Legnano annuncia l’avvio dei lavori per la nuova pista ciclabile lungo via Novara, un progetto atteso dai cittadini e parte di un piano di mobilità sostenibile che mira a migliorare l’accessibilità e la sicurezza per ciclisti e pedoni. L’inizio ufficiale dei lavori è previsto per domani, segnando così l’avvio di un’importante opera infrastrutturale volta a promuovere la mobilità dolce e a migliorare la qualità della vita nel comune. Il progetto rientra in una visione più ampia di sostenibilità urbana, che pone l’accento sull’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici e sulla creazione di infrastrutture che possano migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento acustico. Si stima che la nuova pista ciclabile non solo incoraggerà l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani, ma avrà anche un impatto positivo sulla salute dei cittadini, promuovendo uno stile di vita più attivo.
Parma lancia un nuovo servizio di micromobilità condivisa: oltre 1.000 mezzi tra bici e monopattini elettrici
29/10/2024 in News
Dall’inizio di novembre, la città di Parma introdurrà un innovativo servizio di micromobilità condivisa, offrendo ai cittadini e ai visitatori un’ampia gamma di mezzi per spostarsi in modo sostenibile e conveniente. La nuova flotta, composta da più di 1.000 veicoli tra biciclette e monopattini elettrici, andrà a sostituire i mezzi attualmente in uso, migliorando l’efficienza e l’accessibilità del sistema di mobilità urbana.
Il progetto prevede l’integrazione di tre diverse tipologie di mezzi, selezionati per rispondere alle esigenze di utenti con diverse preferenze di mobilità:
200 biciclette muscolari: pensate per chi desidera una soluzione semplice, ecologica e salutare.
350 biciclette a pedalata assistita: ideali per chi desidera spostarsi in bicicletta con un po’ di supporto nei tratti più lunghi o nelle salite, rendendo così l’esperienza più agevole e accessibile.
500 monopattini elettrici: particolarmente indicati per brevi spostamenti in città, con la possibilità di destreggiarsi facilmente nel traffico e ridurre il tempo di percorrenza.
L’iniziativa si colloca all’interno di una strategia più ampia di sostenibilità urbana, volta a ridurre l’uso di veicoli privati e a promuovere la mobilità dolce, riducendo le emissioni e migliorando la qualità dell’aria. L’utilizzo di questi mezzi sarà supportato da un’applicazione dedicata, che consentirà agli utenti di localizzare il veicolo più vicino, prenotarlo e gestire il proprio percorso in maniera intuitiva e immediata.
Con questa nuova flotta, Parma si pone come una delle città italiane all’avanguardia nella promozione della micromobilità sostenibile, affiancando iniziative simili già adottate in altre città europee. Il servizio sarà monitorato per valutare la risposta dell’utenza e, in caso di riscontro positivo, potrà essere esteso ulteriormente, rappresentando così un nuovo modello di mobilità integrata e condivisa per le città del futuro.
Grave incidente sulla pista ciclabile di Chiusa: 58enne ferito in modo serio
29/10/2024 in News
Nel pomeriggio della giornata di ieri, un grave incidente ha scosso la tranquillità della pista ciclabile di Chiusa, all’altezza della carrozzeria Toni. Un uomo di 58 anni, residente in zona, è caduto improvvisamente dalla sua bicicletta, riportando ferite significative.
L’incidente è avvenuto intorno alle 15 e ha immediatamente attirato l’attenzione di alcuni passanti, i quali, rendendosi conto della gravità della situazione, hanno prontamente allertato i soccorsi e fornito un primo aiuto. Le condizioni del ciclista si sono infatti rivelate piuttosto serie, e ogni minuto è apparso subito cruciale.
Poco dopo, sul posto sono giunti i vigili del fuoco e il medico d’urgenza, mobilitati per garantire l’assistenza necessaria e stabilizzare il ferito prima del trasferimento in ospedale. Il 58enne è stato poi trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Bressanone, dove ha ricevuto ulteriori cure. Al momento, non sono state rilasciate ulteriori informazioni sul suo stato di salute, ma la preoccupazione resta alta.
Questo incidente mette in luce, ancora una volta, l’importanza di mantenere alta l’attenzione durante la circolazione su piste ciclabili, anche nelle tratte che appaiono più sicure. Non è chiaro, infatti, se la caduta sia stata causata da un malore o da altre circostanze accidentali, ma l’accaduto sottolinea la necessità di rispettare sempre le misure di sicurezza.
Gli abitanti di Chiusa e chi frequenta regolarmente la pista ciclabile sono rimasti scossi dall’accaduto, e in molti stanno seguendo con apprensione gli aggiornamenti sulla salute del ciclista coinvolto.
Percorso in bicicletta da Voghera a Pavia e il “Piccolo Stelvio”
28/10/2024 in Territorio
Il percorso in bicicletta che collega Voghera a Pavia passando per il “Piccolo Stelvio” offre una splendida immersione nei paesaggi della Lombardia meridionale, dove la pianura sfuma nelle prime colline degli Appennini. Questo itinerario è un’autentica gemma per i cicloturisti allenati, che potranno godere di strade tranquille, lontane dal traffico, e di una varietà di panorami che spaziano dai campi coltivati alle dolci alture ricoperte di vigneti.
Il percorso parte dalla città di Voghera e inizia con un tratto pianeggiante che attraversa Rivazzano Terme, una cittadina termale incorniciata dal verde della pianura, ideale per riscaldare le gambe e godersi il paesaggio in tranquillità. Dopo Rivazzano, il tragitto si fa più movimentato: una serie di salite e discese inizia subito dopo aver attraversato il Torrente Staffora, portandoci verso Ponte Nizza.
Da Ponte Nizza il percorso punta a Zavattarello, uno dei borghi più pittoreschi dell’Oltrepò Pavese, famoso per il Castello Dal Verme. Questa parte del tragitto è un continuo “mangia-e-bevi”, ossia un alternarsi di salite e discese collinari, che si snoda tra filari di vigneti, frutteti e campi di papaveri. Il Parco del Castello Dal Verme merita una sosta: i ciclisti possono respirare la storia e godere della vista sul paesaggio collinare che circonda il borgo.
Proseguendo, si costeggia il lato sinistro del Torrente Tidone, fino a raggiungere il suggestivo Lago di Trebecco, un piccolo bacino naturale che regala uno spettacolo incantevole, soprattutto nelle stagioni primaverile ed estiva. Qui, una breve pausa può ricaricare le energie prima di affrontare l’ultima sfida del percorso: il Piccolo Stelvio.
Il “Piccolo Stelvio” è un tratto caratterizzato da una serie di tornanti in salita, simili a quelli del celebre Passo dello Stelvio, ma in miniatura. Questo pezzo di strada è un banco di prova per gambe allenate, con i suoi tornanti che richiedono resistenza e un po’ di determinazione, ma la fatica viene ripagata dalla bellezza del percorso e dalla soddisfazione di averlo completato.
Dopo l’ultima salita, la strada si addolcisce e comincia a scendere verso la pianura, regalando una piacevole discesa che conduce fino alla città di Pavia. Arrivati a destinazione, il fascino della città e il ricordo di questo percorso variegato e immerso nella natura renderanno quest’esperienza indimenticabile.
Questo itinerario è l’ideale per chi ama unire la sfida sportiva alla scoperta di paesaggi ricchi di storia e natura, in un percorso che offre silenzio, panorami e la giusta dose di adrenalina. Se siete cicloturisti appassionati e avete voglia di scoprire una delle zone più belle dell’Oltrepò Pavese, il percorso da Voghera a Pavia con il Piccolo Stelvio è un’ottima scelta.
Ancona: prende forma la nuova pista ciclabile tra Porta Valle e Piazzale San Savino
28/10/2024 in News
Ad Ancona, il progetto della nuova pista ciclabile che collegherà Porta Valle a Piazzale San Savino sta prendendo sempre più forma, con l’obiettivo di completare i lavori entro febbraio 2025. Avviati nell’agosto di quest’anno, i lavori prevedono un investimento di circa 370 mila euro, finanziato con fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), come spiegato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Fiordelmondo. Questo intervento si colloca in un’ottica di mobilità sostenibile e di riqualificazione degli spazi urbani, due priorità fondamentali per la città.
La nuova pista ciclabile è destinata a diventare un collegamento strategico tra alcune aree di grande interesse storico e culturale della città. Partendo dal Torrione di Mezzogiorno, il percorso si estenderà fino al campo Boario, costeggiando le antiche mura medievali. Questo tratto permetterà ai cittadini di spostarsi in bicicletta in modo sicuro e protetto, attraversando punti nevralgici della città e contribuendo a ridurre il traffico e l’inquinamento.
Oltre alla funzionalità, il progetto punta a valorizzare il patrimonio storico di Ancona. La scelta di sviluppare la pista lungo le mura medievali e nelle vicinanze di Porta Valle e Piazzale San Savino rappresenta una volontà chiara di coniugare la modernizzazione delle infrastrutture con il rispetto delle radici storiche del territorio. Questo percorso offre infatti una cornice unica, permettendo ai ciclisti e ai pedoni di ammirare scorci di grande valore storico e architettonico, integrando la mobilità sostenibile con il turismo culturale.
In fase di avanzamento, una parte della pista è già stata realizzata, come sottolineato dai rappresentanti della giunta. Tale tratto si estende già tra il Torrione di Mezzogiorno e il campo Boario, offrendo un’anteprima dell’intero progetto che, una volta completato, permetterà una fruizione continua e sicura dell’area. Gli utenti potranno così muoversi agevolmente, grazie a un percorso progettato con particolare attenzione alla sicurezza, sia per i ciclisti che per i pedoni.
L’intervento rientra in una più ampia strategia di sviluppo sostenibile, che vede Ancona impegnata nel potenziamento delle infrastrutture per la mobilità dolce. Questo progetto si pone l’obiettivo di incentivare l’uso della bicicletta e di altri mezzi ecologici per gli spostamenti urbani, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità del centro urbano.
Grazie ai fondi del PNRR, Ancona sta quindi tracciando la via verso un futuro più sostenibile e inclusivo, mettendo al centro il benessere dei suoi cittadini e la valorizzazione delle sue bellezze storiche. Con la conclusione dei lavori prevista per febbraio, la nuova pista ciclabile tra Porta Valle e Piazzale San Savino si appresta a diventare non solo un’opera funzionale, ma anche un simbolo di una città che evolve rispettando la propria identità e guardando al futuro.