Avventura in Bicicletta: Esplorando l’Argentina su Due Ruote
09/01/2025 in Territorio
L’Argentina è una terra di paesaggi mozzafiato, spazi sconfinati e culture affascinanti, che la rendono una delle destinazioni più avvincenti per gli amanti del cicloturismo. Dal cuore pulsante di Buenos Aires alle vette innevate delle Ande, fino ai deserti della Puna e alle pianure della Patagonia, il paese offre un’incredibile varietà di percorsi adatti a ogni tipo di ciclista, dall’avventuriero esperto al principiante in cerca di nuove emozioni.
Perché scegliere l’Argentina per il cicloturismo?
Cicloturismo in Argentina significa vivere una connessione unica con la natura e la cultura. I vasti paesaggi, spesso quasi privi di traffico, sono un invito irresistibile per chi desidera esplorare senza fretta. Qui puoi pedalare per chilometri attraversando steppe desolate, foreste millenarie e villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. L’ospitalità degli argentini è leggendaria: non è raro essere accolti da sorrisi calorosi o essere invitati a condividere un mate, il tè tradizionale, con i locali.
Percorsi imperdibili
1. La Ruta de los Siete Lagos (Patagonia)
Uno dei percorsi cicloturistici più iconici dell’Argentina è la “Strada dei Sette Laghi”, un itinerario di circa 110 chilometri che collega San Martín de los Andes a Villa La Angostura. Questo tragitto ti immergerà in un panorama spettacolare fatto di laghi cristallini, montagne ricoperte di boschi e cieli limpidi. Sebbene il percorso possa essere affrontato in due o tre giorni, vale la pena prendersi più tempo per ammirare ogni scorcio e magari fare una sosta per campeggiare in riva a un lago.
2. La Puna e il Nord-Ovest argentino
Per chi cerca un’avventura più estrema, il nord-ovest dell’Argentina è una sfida unica. Qui troverai strade sterrate che attraversano altopiani desertici, montagne dai colori surreali e villaggi andini come Purmamarca e Tilcara. Un itinerario molto apprezzato è quello lungo la Quebrada de Humahuaca, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che combina paesaggi drammatici e una ricca tradizione culturale.
3. La Ruta 40
La Ruta 40 è una delle strade più lunghe al mondo e attraversa l’Argentina da nord a sud per oltre 5.000 chilometri. Per i ciclisti più determinati, percorrerne anche solo un tratto è un’esperienza epica. La sezione patagonica, in particolare, offre una sensazione di libertà assoluta: venti potenti, panorami infiniti e la possibilità di avvistare animali selvatici come guanachi e condor.
4. La regione dei vini a Mendoza
Per un’esperienza più rilassante, la regione di Mendoza è perfetta. Qui puoi combinare ciclismo e degustazione di vini, pedalando attraverso vigneti e cantine famose per il loro Malbec. Le strade sono ben tenute e il clima mite rende piacevole viaggiare in bicicletta per la maggior parte dell’anno.
Consigli per il cicloturista in Argentina
1. Preparati al clima: L’Argentina è un paese vasto con climi molto diversi. In Patagonia, ad esempio, il vento può essere impegnativo, mentre nel nord le temperature possono superare i 40°C in estate. Pianifica il tuo viaggio in base alla stagione e alle condizioni meteorologiche della zona che vuoi visitare.
2. Equipaggiamento adeguato: Assicurati che la tua bicicletta sia robusta e ben attrezzata, soprattutto se intendi affrontare percorsi sterrati o remoti. Porta con te una buona scorta di acqua e cibo, soprattutto nelle aree più isolate.
3. Interagisci con i locali: Gli argentini sono famosi per la loro accoglienza. Fermati nei piccoli villaggi, scopri le tradizioni locali e assaggia le specialità gastronomiche, come le empanadas e l’asado.
4. Sii consapevole delle distanze: Le distanze in Argentina possono essere enormi, e non sempre ci sono città o punti di ristoro a breve distanza. Pianifica le tue tappe con attenzione e informati sui punti di rifornimento lungo il percorso.
Esplorare l’Argentina in bicicletta è molto più di un viaggio: è un’avventura che ti permetterà di vivere il paese con intensità, attraversando paesaggi straordinari e incontrando persone indimenticabili. Che tu scelga di pedalare tra i laghi della Patagonia, le valli andine o le pianure infinite, troverai un’esperienza unica che ti arricchirà sotto ogni punto di vista.
Novara e Galliate finalmente unite dalla pista ciclabile dopo venticinque anni
07/01/2025 in News
Dopo un’attesa di venticinque anni, il sogno di unire Novara e Galliate attraverso una pista ciclabile è finalmente diventato realtà. Questo nuovo itinerario dedicato agli amanti delle due ruote rappresenta un importante passo avanti per la mobilità sostenibile nella zona e offre un’alternativa sicura ed ecologica al traffico sulla statale 341.
La pista ciclabile si snoda attraverso un percorso progettato per garantire sicurezza e comfort ai ciclisti, permettendo di evitare il transito su una strada statale notoriamente pericolosa per i mezzi leggeri. La realizzazione di questa infrastruttura non solo favorisce il turismo su due ruote, ma migliora anche la qualità della vita dei pendolari e dei residenti, offrendo loro una soluzione pratica per gli spostamenti quotidiani.
Il progetto, frutto di una collaborazione tra le amministrazioni locali e le associazioni del territorio, punta a valorizzare il paesaggio naturale della zona, permettendo ai ciclisti di attraversare scenari suggestivi in totale tranquillità. Inoltre, la nuova pista ciclabile si collega a una rete di percorsi già esistenti, aprendo la strada a itinerari più ampi per gli appassionati di cicloturismo.
Questa iniziativa rappresenta un chiaro esempio di come investimenti nelle infrastrutture per la mobilità sostenibile possano migliorare la sicurezza stradale e promuovere uno stile di vita più salutare e rispettoso dell’ambiente. Dopo anni di richieste da parte della comunità, la pista ciclabile tra Novara e Galliate è una vittoria per tutti: dai cittadini agli amanti della bici, fino all’ambiente.
Mestre accelera sulla pista ciclabile Campalto-Tessera, intervento da 8 milioni di euro
07/01/2025 in News
A Mestre prende il via un’importante operazione di riqualificazione della mobilità ciclabile con la realizzazione del secondo lotto della pista ciclabile Campalto-Tessera. L’intervento, dal valore complessivo di quasi 8 milioni di euro, risponde alle necessità di sicurezza e mobilità sostenibile da tempo richieste dai residenti della zona.
Il progetto era stato annunciato dal sindaco Luigi Brugnaro durante il bilancio di fine anno, sottolineando la complessità dell’opera. Via Orlanda, infatti, è sotto la gestione dell’Anas, che aveva completato il primo tratto della pista ciclabile dal centro di Campalto fino al cimitero, ma che non aveva più finanziato il secondo lotto, lasciando la strada incompleta e insicura.
La via Orlanda, da anni al centro delle preoccupazioni della comunità locale, è tristemente nota per la sua pericolosità: priva di marciapiedi, è teatro di frequenti incidenti. La pressione dei residenti, unita all’impegno del Comune di Venezia, ha portato alla decisione di intervenire autonomamente per garantire la sicurezza degli utenti, ciclisti e pedoni.
L’intervento prevede la realizzazione di un percorso ciclabile continuo, con standard di sicurezza elevati, che collegherà in modo funzionale e protetto Campalto e Tessera. Questo progetto è parte di una visione più ampia per rendere Mestre una città sempre più a misura di ciclista, integrando le piste ciclabili esistenti con nuove infrastrutture e migliorando la mobilità sostenibile.
Grazie alla collaborazione tra Comune, Veritas e il Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, il progetto ha ottenuto il via libera definitivo, rappresentando un passo avanti per la sicurezza stradale e per la valorizzazione della mobilità alternativa. Mestre si prepara così a diventare un esempio di come un’amministrazione locale possa affrontare sfide complesse per migliorare la qualità della vita dei cittadini e promuovere uno sviluppo urbano più sostenibile.
Tragico incidente a Cotignola: muore un ciclista 71enne nello schianto con un’auto
06/01/2025 in News
Un grave incidente stradale si è verificato ieri pomeriggio, intorno alle 14, sulla via Naviglio Sinistra, a Cotignola, nel territorio della Bassa Romagna. La collisione tra un’automobile Fiat Punto e una bicicletta è costata la vita a Giovanni Ricci Picciloni, 71enne di Lugo, morto sul colpo. Il giovane conducente dell’auto, un 24enne di Bagnacavallo, è stato ricoverato in ospedale in stato di choc.La ricostruzione dell’incidente è al vaglio della polizia locale della Bassa Romagna. L’impatto si è verificato all’altezza del civico 4A della provinciale, nei pressi del ristorante La Barchessa. La Fiat Punto viaggiava in direzione Faenza quando si è scontrata con la bicicletta guidata dall’anziano. Tuttavia, rimangono incerte le modalità del sinistro: non è chiaro se la bicicletta stesse percorrendo la strada nella stessa direzione dell’auto o contromano, e se l’impatto sia avvenuto frontalmente o come tamponamento.Secondo i primi rilievi, lo scontro è stato estremamente violento. Nell’urto, il corpo del ciclista ha sfondato il parabrezza dell’auto, è stato proiettato sul tettuccio e ha poi infranto il lunotto posteriore, per poi cadere sull’asfalto. La bicicletta, con ancora alcune borse della spesa e un bastone appoggiato al telaio, è stata ritrovata poco distante dal luogo dell’impatto.La notizia ha sconvolto la comunità locale, già segnata da episodi simili in passato. Giovanni Ricci Picciloni era una figura nota e rispettata, e la sua morte lascia un vuoto tra amici e conoscenti. Il tragico evento solleva ancora una volta interrogativi sulla sicurezza stradale, in particolare per le categorie più vulnerabili come ciclisti e pedoni.
Inaugurata la nuova pista ciclabile di via Domenico Tempio: un passo avanti per la mobilità sostenibile a Catania
06/01/2025 in News
Oggi è stata ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclabile di via Domenico Tempio, un’infrastruttura attesa da anni che collega piazza Duomo al lungomare della Plaja. Si tratta di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile nella città etnea, offrendo un’alternativa sicura e accessibile per chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto.
La costruzione della pista, però, non è stata priva di ostacoli. I lavori, originariamente previsti per concludersi entro giugno, si sono protratti per diversi mesi a causa di ritardi e imprevisti, generando un acceso dibattito tra amministrazione, cittadini e associazioni ambientaliste. Le critiche si sono concentrate sia sui tempi di realizzazione sia sull’assenza di un collegamento diretto con altri percorsi ciclopedonali cittadini, un aspetto che lascia incompleto il disegno di una rete ciclabile integrata per la città.
Nonostante queste difficoltà, l’inaugurazione segna un importante progresso. Grazie alla nuova pista, sarà finalmente possibile raggiungere in bicicletta il viale Kennedy e le spiagge della Plaja partendo dal cuore del centro storico di Catania, senza dover affrontare il traffico intenso e i pericoli legati alla circolazione su strada.
Maloja – La Punt: Un Percorso Cicloturistico Tra Laghi e Villaggi di Montagna
05/01/2025 in Territorio
Tra le tante perle cicloturistiche che la Svizzera offre, il percorso Maloja – La Punt rappresenta un’esperienza indimenticabile per chi ama pedalare immerso in paesaggi mozzafiato. Questo itinerario combina natura incontaminata, paesaggi lacustri e il fascino autentico dei piccoli villaggi engadinesi.
Il punto di partenza: Maloja, la porta dell’Engadina
Il viaggio inizia a Maloja, un piccolo villaggio situato all’ingresso dell’alta Engadina. Circondato da montagne imponenti, Maloja è il punto di partenza ideale per i cicloturisti in cerca di un itinerario che coniughi tranquillità e scenari spettacolari. Qui, l’aria fresca di montagna e il rumore del vento tra gli alberi danno subito la sensazione di entrare in sintonia con la natura.
La pista ciclabile si apre tra prati verdi e boschi di conifere, invitando i ciclisti a lasciarsi alle spalle il ritmo frenetico della vita quotidiana. A pochi chilometri dall’inizio del percorso, il protagonista assoluto si svela: il maestoso Lago di Sils.
Costeggiando il Lago di Sils: un paradiso per gli occhi
La prima tappa del percorso si snoda lungo le rive del Lago di Sils, una delle gemme più affascinanti dell’Engadina. Pedalare accanto a questo specchio d’acqua cristallino è un’esperienza rigenerante. Il contrasto tra il blu del lago e il verde delle montagne circostanti crea uno scenario da cartolina, che in estate si arricchisce di colori vivaci grazie ai prati fioriti.
Lungo il tragitto, ci si può fermare per ammirare il panorama o scattare qualche foto ricordo. Per i più avventurosi, vale la pena fare una deviazione verso Isola, una piccola località raggiungibile solo a piedi o in bici, situata su una penisola del lago.
Tra piccoli villaggi e tradizioni engadinesi
Proseguendo lungo il percorso, il paesaggio cambia gradualmente. La pista ciclabile attraversa una serie di pittoreschi villaggi come Silvaplana, Surlej e Champfèr. Questi centri, noti come mete di villeggiatura estiva, offrono un mix di tradizione e modernità: antiche case engadinesi con facciate decorate da sgraffiti si alternano a boutique, caffè e ristoranti di charme.
Ogni villaggio merita una breve sosta per immergersi nell’atmosfera locale. Silvaplana, ad esempio, è famosa per il suo lago che attira appassionati di windsurf e kitesurf, mentre Surlej offre splendidi scorci sulle montagne circostanti.
La destinazione: La Punt
Dopo circa 40 chilometri di pedalate rilassanti, il percorso termina a La Punt, un villaggio affascinante situato ai piedi del Passo dell’Albula. Qui, l’architettura tradizionale e la tranquillità del luogo invitano a una pausa rigenerante. Se avete ancora energie, potete esplorare i dintorni o concedervi un pasto in uno dei ristoranti tipici, assaggiando piatti locali come la zuppa d’orzo engadinese o il famoso Engadiner Nusstorte.
Consigli pratici per il percorso
Periodo consigliato: Da giugno a settembre, quando le temperature sono miti e i sentieri sono in ottime condizioni.
Livello di difficoltà: Il percorso è adatto a tutti, con dislivelli moderati e tratti ben segnalati.
Attrezzatura: Si consiglia una bici da corsa o da gravel. Per chi preferisce un approccio più rilassato, è possibile noleggiare una bici elettrica in diverse località dell’Engadina.
Punti di ristoro: Lungo il percorso troverete numerosi bar, ristoranti e aree picnic dove riposarvi e godervi la vista.
Il percorso Maloja – La Punt è molto più di un semplice itinerario cicloturistico. È un viaggio che permette di entrare in contatto con la natura selvaggia dell’Engadina, di scoprire villaggi ricchi di storia e tradizione e di ritrovare il piacere di muoversi a un ritmo lento, assaporando ogni istante. Un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita per chi ama la bicicletta e i grandi spazi aperti.
Alla scoperta di Zagabria in bicicletta: un viaggio tra cultura, storia e natura
04/01/2025 in Territorio
Zagabria, la capitale della Croazia, è una città che si presta perfettamente a essere esplorata in bicicletta. Con le sue strade accoglienti, i numerosi parchi e i quartieri ricchi di storia, è una destinazione ideale per chi ama il cicloturismo e vuole scoprire un lato autentico e affascinante della Croazia. Pedalando tra le sue vie, è possibile immergersi in una città che unisce eleganza mitteleuropea e vibrazioni mediterranee.
Un giro nella Città Alta e Città Bassa
Il punto di partenza perfetto per un tour in bicicletta è la Città Alta (Gornji Grad). Qui, le strade acciottolate e i palazzi storici raccontano secoli di storia. Anche se alcune salite potrebbero mettere alla prova i meno allenati, la fatica sarà ripagata dalla vista spettacolare sulla città dalla Torre Lotrščak e dal fascino della Chiesa di San Marco, con il suo tetto decorato a mosaico.
Dalla Città Alta, scendendo verso la Città Bassa (Donji Grad), ci si ritrova in un labirinto di viali eleganti e piazze. Piazza Ban Jelačić, il cuore pulsante della città, è perfetta per una sosta prima di riprendere il viaggio verso i parchi e i giardini che caratterizzano questa zona. La bicicletta è il mezzo ideale per scoprire il cosiddetto Ferro di Cavallo Verde, un insieme di parchi e piazze che formano una sorta di anello verde intorno alla città.
Pedalando nel verde: i parchi di Zagabria
Uno degli aspetti più affascinanti di Zagabria è la sua abbondanza di spazi verdi. Il Parco Maksimir, il più grande e antico della città, è un’oasi di pace e natura a pochi chilometri dal centro. Con i suoi sentieri ombreggiati, laghi e prati, è un luogo perfetto per una pedalata rilassante lontano dal caos cittadino. Per chi ama un’atmosfera più romantica, il Lago Jarun, a sud-ovest della città, è ideale per un giro in bici al tramonto. Il percorso lungo il lago è pianeggiante e offre numerosi punti dove fermarsi per un picnic o semplicemente per godersi il panorama.
Scoprire Zagabria su due ruote: consigli pratici
Noleggio bici: Se non porti la tua bicicletta, non preoccuparti. Zagabria offre numerosi servizi di noleggio bici a prezzi accessibili. La rete di bike sharing “Nextbike” è una soluzione pratica per chi vuole esplorare la città senza pensieri.
Piste ciclabili: La città dispone di un buon numero di piste ciclabili, specialmente nelle zone centrali e nei parchi. Tuttavia, presta attenzione al traffico nei quartieri più periferici, dove le piste potrebbero essere meno frequenti.
Stagione ideale: La primavera e l’autunno sono i momenti migliori per visitare Zagabria in bicicletta. Le temperature miti e il clima piacevole rendono la pedalata ancora più piacevole.
Esperienze imperdibili in bicicletta
Un viaggio a Zagabria non sarebbe completo senza alcune esperienze uniche. Fermati in uno dei tanti mercati locali, come il Mercato Dolac, per assaporare prodotti freschi e tradizionali. Oppure, dirigiti verso il Museo delle Relazioni Interrotte, un luogo insolito e affascinante che racconta storie di cuori spezzati da tutto il mondo.Se hai tempo e voglia di avventura, considera di esplorare i dintorni della città. A pochi chilometri da Zagabria si trovano le colline della Medvednica, perfette per gli amanti della mountain bike. Il Parco Naturale Medvednica offre percorsi di varie difficoltà e una vista mozzafiato sulla città e i suoi dintorni.
In bicicletta alla scoperta di Istanbul: tra storia, cultura e panorami mozzafiato
03/01/2025 in Territorio
Istanbul, la città che unisce Oriente e Occidente, è un luogo unico al mondo dove ogni angolo racconta una storia millenaria. Scoprirla in bicicletta è un’esperienza indimenticabile, che permette di immergersi a pieno nella sua atmosfera vibrante e nei suoi paesaggi incantevoli, spostandosi agilmente tra i quartieri, i monumenti storici e le viste mozzafiato sul Bosforo.
Un nuovo modo di vivere Istanbul
Tradizionalmente esplorata a piedi o con i mezzi pubblici, Istanbul sta diventando una meta sempre più amata dai cicloturisti grazie a una crescente rete di piste ciclabili e percorsi adatti. Pedalare qui significa scoprire i suoi contrasti: dai vicoli caotici dei bazar ai parchi tranquilli, dalle rive del Bosforo alle stradine che si arrampicano sulle colline. Ogni percorso rivela la ricchezza culturale della città, che mescola influenze bizantine, ottomane e moderne.
Percorsi consigliati
Ecco alcune tappe imperdibili per chi vuole esplorare Istanbul in bicicletta.
1. Lungo il Corno d’Oro
Il Corno d’Oro, l’insenatura naturale che divide la città, offre una pista ciclabile piacevole e panoramica. Il percorso parte da Eminönü, vicino al famoso mercato delle spezie, e segue la costa fino al quartiere di Eyüp. Lungo il tragitto, potrai fermarti a visitare il Parco di Balat, ammirare le case colorate del quartiere omonimo e scoprire la tranquillità del parco lungo il mare.
2. Le rive del Bosforo
Pedalare lungo le rive del Bosforo è un’esperienza unica. Partendo da Ortaköy, celebre per la sua moschea affacciata sull’acqua, puoi seguire la costa verso nord fino a Bebek e oltre, passando per eleganti ville ottomane e caffè con viste spettacolari. Fermati per una pausa e gusta un tè turco mentre osservi i traghetti che solcano lo stretto.
3. Isole dei Principi
Per un’escursione fuori dal comune, prendi il traghetto con la tua bici e dirigiti verso le Isole dei Principi. Sull’isola di Büyükada, le auto sono vietate, rendendo la bicicletta il mezzo ideale per esplorare. Pedala lungo i sentieri alberati, scopri le ville storiche e goditi le viste panoramiche sul mare di Marmara.
4. Dagli antichi quartieri ai parchi verdi
Se ami la storia, percorri le strade che collegano i grandi monumenti di Istanbul, come la Moschea Blu, Santa Sofia e il Palazzo Topkapi. Per una pausa immersa nella natura, dirigiti verso il Parco di Gülhane o il vasto Parco Belgrad, ideale per un giro tranquillo lontano dal caos urbano.
Sfide e consigli utili
Istanbul è una città collinare e il traffico può essere intenso in alcune zone, quindi è importante pianificare il percorso in anticipo. Prediligi le ore meno affollate della giornata e considera l’uso di una bici elettrica per affrontare le salite più ripide. Porta sempre con te una buona scorta d’acqua, soprattutto nei mesi estivi, e assicurati di rispettare le norme locali di sicurezza stradale.
Perché scegliere la bici a Istanbul
Esplorare Istanbul in bicicletta offre un senso di libertà che altri mezzi non possono dare. Ti consente di scoprire angoli nascosti, di vivere un’esperienza più autentica e di ridurre l’impatto ambientale del tuo viaggio. Inoltre, la città sta investendo sempre di più nel cicloturismo, con nuove piste ciclabili e iniziative per incoraggiare l’uso della bicicletta.In bicicletta, Istanbul diventa una città ancora più magica. La lentezza del pedalare ti permette di cogliere dettagli che altrimenti sfuggirebbero: i profumi delle spezie, i sorrisi dei passanti, il suono delle onde del Bosforo. Che tu sia un cicloturista esperto o un principiante, pedalare a Istanbul è un’esperienza che ti farà innamorare di questa città unica al mondo.
A Torino una nuova rete ciclabile: 15 km per collegare stazioni e università
02/01/2025 in News
Torino si conferma una città in prima linea nella promozione della mobilità sostenibile con un progetto ambizioso: una rete di piste ciclabili lunga 15 chilometri che collegherà le principali stazioni ferroviarie e della metropolitana con le sedi universitarie del territorio. Questo intervento rappresenta un importante passo avanti per favorire l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, integrandola con il trasporto pubblico e riducendo l’impatto ambientale.
Un sistema di mobilità integrata e sostenibile
Il nuovo piano prevede una connessione strategica tra le stazioni e le facoltà universitarie, rendendo più facile e sicuro per studenti e lavoratori scegliere la bicicletta per i propri spostamenti. Le direttrici principali includono:
Da Porta Susa alle facoltà di Informatica e Scienze Motorie: un percorso che collega il cuore del sistema ferroviario torinese con due importanti poli accademici, attraversando alcune delle zone più frequentate della città.
Da Porta Nuova verso la facoltà di Medicina presso le Molinette: un tratto essenziale per gli studenti di Medicina e i professionisti che frequentano uno dei poli ospedalieri più rilevanti della regione.
Dal Lingotto alla facoltà di Economia e al Politecnico: questo asse collega la stazione ferroviaria del Lingotto con due istituzioni accademiche di eccellenza, includendo anche la Scuola di Amministrazione Aziendale (SAA).
Da Piazza Bengasi al Politecnico: un percorso che valorizza il recente ampliamento della linea metropolitana verso sud, favorendo l’accesso al principale polo ingegneristico della città.
Dalla futura stazione San Paolo al polo universitario di Grugliasco: una direttrice pensata per il nuovo campus universitario, che ospiterà migliaia di studenti.
Un’opportunità per studenti e cittadini
Questa rete ciclabile non è solo un progetto infrastrutturale, ma un investimento sul futuro della città. Gli studenti potranno contare su percorsi sicuri e protetti per raggiungere le loro facoltà, riducendo il tempo di percorrenza e migliorando la qualità dell’aria. Ma non solo: anche i residenti beneficeranno di un sistema di mobilità più fluido, che riduce il traffico motorizzato e rende Torino più vivibile.L’iniziativa fa parte di un piano più ampio di sostenibilità e transizione ecologica promosso dalla Città Metropolitana di Torino. L’obiettivo è non solo ridurre le emissioni di CO2, ma anche promuovere uno stile di vita attivo e salutare per i cittadini. La bicicletta, infatti, non è solo un mezzo di trasporto ecologico, ma anche un’attività che migliora il benessere fisico e mentale.La realizzazione di 15 chilometri di piste ciclabili non è priva di sfide. Sarà fondamentale garantire la manutenzione delle infrastrutture e la sicurezza di ciclisti e pedoni. Inoltre, l’interazione tra ciclabili, traffico motorizzato e mezzi pubblici richiederà una pianificazione accurata e una sensibilizzazione dei cittadini.Con questa nuova rete ciclabile, Torino dimostra di voler diventare un esempio di mobilità urbana sostenibile, offrendo soluzioni concrete per studenti, pendolari e residenti. I 15 chilometri di piste rappresentano un’occasione per ripensare la città in chiave green, migliorando la qualità della vita e rafforzando il legame tra mobilità e sviluppo sostenibile. Una città più a misura di bicicletta è una città più moderna, efficiente e vivibile per tutti.
Ciclabile della Moldava e dell’Elba: Un viaggio in bicicletta tra Praga e Dresda
01/01/2025 in Territorio
Il fascino di un itinerario cicloturistico non sta solo nella meta, ma anche nel viaggio stesso: la Ciclabile della Moldava e dell’Elba incarna perfettamente questo principio. Questo percorso straordinario collega due grandi città europee, Praga e Dresda, attraversando due nazioni – la Repubblica Ceca e la Germania – e regalando un’esperienza unica tra natura, storia e cultura.
Due fiumi, una storia condivisa
Il viaggio segue il corso di due fiumi iconici: la Moldava e l’Elba. La Moldava, il fiume più lungo della Repubblica Ceca, nasce tra i boschi della Selva Boema e attraversa Praga, la “città delle cento torri”. Qui inizia la nostra avventura, in una cornice suggestiva che mescola il fascino gotico del Ponte Carlo e l’eleganza barocca del Castello di Praga.
Man mano che si pedala lungo la Moldava, il paesaggio si trasforma: la città lascia spazio a morbide colline, borghi pittoreschi e boschi rigogliosi. Il percorso, ben segnalato e adatto a ciclisti di ogni livello, è un invito alla scoperta di castelli medievali, villaggi tranquilli e un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo.
Dal cuore della Boemia al confine tedesco
Proseguendo verso nord, la Moldava si unisce all’Elba, segnando un simbolico passaggio tra la Repubblica Ceca e la Germania. Questo tratto del percorso è un’immersione nella storia, con tappe come Litoměřice, una città dal fascino rinascimentale, e Terezín, tristemente nota per il suo passato legato alla Seconda Guerra Mondiale. Ogni chilometro racconta qualcosa, che si tratti di antiche tradizioni ceche o di eventi che hanno plasmato l’Europa.
La Svizzera Sassone: natura mozzafiato
Entrati in Germania, il percorso si inoltra nella regione della Svizzera Sassone, una delle tappe più spettacolari di questo itinerario. Qui, l’Elba scorre tra imponenti formazioni rocciose, canyon e boschi che sembrano usciti da un dipinto romantico. Per i ciclisti, è un invito a rallentare il ritmo, fermarsi per scattare foto o semplicemente ammirare la bellezza della natura.
Uno dei punti più iconici di questa sezione è la vista sul Ponte di Bastei, un’opera d’ingegneria incastonata tra le rocce, che regala panorami indimenticabili.
Dresda: il gran finale
Il viaggio si conclude a Dresda, una città che unisce modernità e tradizione. Conosciuta come la “Firenze sull’Elba”, Dresda offre ai cicloturisti un’accoglienza calorosa, con la possibilità di esplorare monumenti come la Frauenkirche, lo Zwinger e la Semperoper. Dopo giorni di pedalate, questa città è la ciliegina sulla torta: un mix perfetto di arte, cultura e relax.
Consigli pratici per il percorso
Lunghezza: Il percorso varia in base alle deviazioni, ma da Praga a Dresda sono circa 230-250 chilometri.
Difficoltà: La ciclabile è prevalentemente pianeggiante, con qualche tratto leggermente collinare, ed è adatta a famiglie e ciclisti meno esperti.
Periodo consigliato: La primavera e l’estate sono i momenti migliori, grazie al clima mite e ai paesaggi in fiore.
Equipaggiamento: Una bici da trekking o una e-bike sono ideali per affrontare il percorso in comodità.
La Ciclabile della Moldava e dell’Elba non è solo un itinerario ciclistico, ma un viaggio tra due culture, due storie e due nature diverse, unite dal filo conduttore dei loro maestosi fiumi. È un’esperienza che resta nel cuore, un invito a scoprire l’Europa in modo lento e autentico, lasciandosi guidare dal ritmo delle proprie pedalate.