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[email protected] ha scritto un nuovo articolo 10 mesi, 2 settimane fa
Premi speciali del Pedale Pesciatino alla Santero Race La Santero Race, giunta alla 3° edizione, si terrà sabato 13 gennaio 2024 ad Altopascio (LU), sotto l’organizzazione dell’A.S.D. Moto Guzzi Prato e la supervisione di Stefano Santerini. Si tratta di una gara ciclistica con due diverse partenze: la prima riservata alle categorie Es – M1 – M2 – M3 e M4, mentre la seconda alle categorie M5 – M6 – M7 – M8 e Donne in categoria unica. Il percorso è un anello di 9700 metri da percorrere 7 volte con arrivo a Spianate (LU) per un totale di 70,5 Km Quest’anno, grazie alla collaborazione con l’A.S.D. Pedale Pesciatino, ai primi 3 classificati assoluti di ogni partenza, saranno offerti dei premi speciali, ossia: 1° Classificato/a assoluto di entrambe le partenze: voucher per la partecipazione ai 5 eventi organizzati dall’A.S.D. Pedale Pesciatino per un valore di 160€ 2° Classificato/a assoluto di entrambe le partenze: voucher per la partecipazione a 3 eventi a scelta organizzati dall’A.S.D. Pedale Pesciatino per un valore di 115€ 3° Classificato/a assoluto di entrambe le partenze: voucher per la partecipazione a 1 evento a scelta organizzato dall’A.S.D. Pedale Pesciatino per un valore di 40€ Vi ricordiamo che i 5 eventi organizzati dall’A.S.D. Pedale Pesciatino sono: 14 Aprile 2024 – Granfondo Puccini 25 Aprile 2024 – Granfondo del Vento 12 Maggio 2024 – Granfondo della Versilia 8 Giugno 2024 – Tuscany Extreme 21 Luglio 2024 – Granfondo dei Laghi della Garfagnana Per maggiori info Continua a leggere
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[email protected] ha scritto un nuovo articolo 11 mesi, 1 settimana fa
Tuscany Bike Challenge 2024 Il Tuscany Bike Challenge è un circuito composto da 5 prove tutte in terra toscana, in programma da Aprile a Settembre. Non è necessaria nessuna iscrizione per entrare in classifica, è sufficiente partecipare a tutte le manifestazioni e completare i tratti cronometrati previsti dall’evento validi per il Tuscany Bike Challenge. A quel punto, completata l’ultima prova, si entrerà automaticamente nella classifica finale e nell’elenco dei diplomati. Le cinque prove sono: Granfondo del Vento – 25 Aprile Granfondo della Versilia – 12 Maggio Granfondo Edita Pucinskaite – 16 Giugno Granfondo del Mugello – 23 Giugno Granfondo Città di Livorno – 8 Settembre In occasione della presentazione della rinnovata edizione 2024 abbiamo pensato ad un fantastico Regalo di Natale: ai primi 80 iscritti, entro il 31/12/2023, l’iscrizione alle 5 prove costerà solo 100€ con in omaggio la Maglia Tecnica. Approfittane ora: https://www.e Continua a leggere
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[email protected] ha scritto un nuovo articolo 11 mesi, 3 settimane fa
Prendete la vostra agenda, il vostro cellulare o il calendario appeso al muro e cerchiate di rosso Giovedi 25 Aprile 2024! Save the date direbbero gli inglesi, perchè tornerà anche quest’anno la Granfondo del Vento con una edizione ancora più sorprendente e spettacolare. Sotto l’egida della Federazione e grazie all’esperienza del Pedale Pesciatino, la 2° edizione vuole battere i numeri già molto importanti fatti nel 2023! Se vi state chiedendo perchè abbiamo cambiato nome in Pedale Pesciatino, questa scelta è nata dopo la realizzazione della maglia con cui il nostro gruppo ha partecipato all’edizione 2023 dell’Eroica, un progetto nato con la volontà di rendere omaggio alla gloriosa squadra pesciatina degli anni 70. Quest’anno abbiamo deciso di permettere l’iscrizione a solo 500 partecipanti in modo da garantire a tutti un’esperienza assolutamente di primo ordine: di consegnare ad ogni finisher la medaglia commemorativa, creare ristori spettacolari e garantire premi assolutamente di rilievo che prediligeranno anche quest’anno il territorio ed i suoi prodotti. Poi ci saranno grandi ospiti anche quest’anno ma su questo vogliamo lasciare un po’ di suspance, rimandandovi al nostro sito web ufficiale per tutte le novità: https://www.granfondodelvento.it/ Parliamo però ora della PROMO SPECIALE VALIDA FINO AL 31/12/2024. Per chi si iscriverà entro fine anno su ENDU all’indirizzo https://join.endu.net/fee/85983 il pettorale è in promozione a soli 20€!!!
Inoltre la Granfondo del Vento fa parte del Tuscany Bike Challenge e anche l’iscrizione a questo circuito è in promo ma per tutti i dettagli vi rimandiamo al loro sito ufficiale: https://www.tuscanybikechallenge.com/%5B/vc_column_text%5D%5Bvc_empty_space%5D%5Bvc_column_text%5DQuindi, cosa stai aspettando? L’offerta scade il 31/12, non perderti questa incredibile opportunità! Potrebbe essere un ottimo regalo di natale per te o un tuo amico, iscriviti ora su ENDU all’indirizzo https://join.endu.net/fee/85983%5B/vc_column_text%5D%5B/vc_column%5D%5B/vc_row%5D%5Bvc_row%5D%5Bvc_column%5D%5Bvc_empty_space%5D%5Bvc_video link=”https://www.y Continua a leggere
[email protected] ha scritto un nuovo articolo 11 mesi, 4 settimane fa
Tuscany Bike Challenge 2024 Il Tuscany Bike Challege è un circuito composto da 5 prove che si svolgeranno in Toscana tra Aprile e Settembre. La particolarità del circuito è rappresentata dal fatto che non è necessaria alcuna iscrizione per essere inserito nella classifica generale, sarà infatti sufficiente partecipare alle manifestazioni e aver completato i tratti cronometrati previsti dal regolamento del Tuscany Bike Challenge. Le 5 prove dell’edizione 2024 sono: Giovedì 25 Aprile – Granfondo del Vento a Bagni di Lucca Domenica 12 Maggio – Granfondo della Versilia a Viareggio Domenica 16 Giugno – Granfondo Edita Pucinskate a Pistoia Domenica 23 Giugno – Granfondo del Mugello a Scarperia e San Piero Domenica 8 Settembre – Granfondo Città di Livorno a Livorno Ci lasciano Tuscany Extreme e MareVettaMare ed entrano a far parte del circuito la Granfondo del Vento, giunta alla 2° edizione ed organizzata dagli stessi organizzatori della Granfondo della Versilia, e la Granfondo Città di Livorno. Grazie alla collaborazione delle 5 manifestazioni, gli atleti e gli appassionati che desiderano prendere parte ai 5 eventi possono usufruire di una offerta speciale al costo di 100,00 € , oppure 120,00 € comprensiva di maglia tecnica fino al 31 dicembre, tramite questo link https://join.endu.net/fee/86316 a partire dal 1 Dicembre. Offerta val Continua a leggere
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Eurovelo 8 – La prima settimana del mio viaggio
Il giorno seguente subito il primo stravolgimento del meteo con tanto sole ed una temperatura mite di 22° con passaggio da Ferrara in direzione Chioggia (VE) lungo i km della Ciclovia del Vento. Tappa molto bella con le tante immagini da cartolina che il territorio sa regalare. Per il terzo giorno l’obiettivo era Trieste ma visto che il viaggio era appena cominciato, ho preferito fare una sosta intermedia a Latisana (UD) per risparmiare un po’ di energie. Anche questa tappa è stata molto particolare perché attraversare la Laguna Veneta significa alternare per almeno 3 volte le strade ai traghetti. Qua la scoperta che a Venezia era in programma una maratona. A mente fredda posso dire che sia stato un bene non saperlo, altrimenti avrei tentato un “lungo” che avrebbe portato via un sacco di forze.
Il quarto giorno è coinciso con la prima vera tappa autunnale nel senso meteorologico del termine con una prima sosta nella bellissima Trieste e poi verso Fiume (città tanto cara a Gabriele D’Annunzio) attraversando ben due frontiere, quella Slovena e quella Croata. Un lungo tour de force con tante salite e poche discese che ha richiesto tante, tante energie.
Il quinto giorno pensavo di affrontare una tappa asciutta ma il meteo ha deciso invece di regalarmi tanto vento e tanta acqua. L’idea iniziale di fare una tappa più breve per recuperare un po’, è presto sparita. Quando si affrontano questi viaggi è imperativo pedalare sempre, avvicinarsi quanto più possibile alla meta in modo da guadagnare tempo prezioso in caso di (speriamo di no) imprevisti lungo il percorso. Così, ostacolato dal clima, la tappa si è conclusa a Carlopago (Croazia), la prima delle tante località turistiche che attraverserò nei prossimi giorni. Il sesto giorno è stato quello con arrivo a Zara, bellissima città, bellissimo territorio con un affascinante attraversamento del braccio di mare che separa la città dal continente. Quello che non mi è piaciuto assolutamente è l’atteggiamento della gente del posto verso i ciclisti: poco rispetto ed è un peccato perché questi territori si presterebbero moltissimo al cicloturismo. Infine il 7° giorno, ultimo di questa prima settimana: da Zara a Capocesto, una tappa quasi completamente percorsa in pianura lungo la costa croata.
L’obiettivo per i prossimi giorni è arrivare a Međugorje e quindi procedere a Ragusa dove mi ricongiungerò ai miei compagni di viaggio. Atene si avvicina e con lei l’appuntamento con la sua maratona per questo mio Duathlon Extremo Chi desiderasse seguirmi in questo mio viaggio può visitare il sito https://eurovelo8.it/ Paolo Pagni
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Itinerario cicloturistico dei Parchi e Castelli del Ducato: il fascino della storia abbraccia la natura autentica dei luoghi
Alla scoperta di Emilia con “Emilia Bike Experience”
Itinerario cicloturistico dei Parchi e Castelli del Ducato: il fascino della storia abbraccia la natura autentica dei luoghi
Pedalando immersi nella natura, tra valli e torrenti, si possono ammirare gioielli incastonati nel tempo e godere di panorami unici. Questo è ciò che potrete sperimentare lungo l’itinerario cicloturistico “Parchi e Castelli del Ducato”, che si snoda attraverso alcune delle più affascinanti dimore del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli. Cinque tappe che formano un percorso ad anello tutto da esplorare, passando in rassegna bellissimi borghi come Castell’Arquato, Gropparello, Vigoleno, Castelnuovo Fogliani, Scipione e Tabiano. La prima tappa, gradevolmente pianeggiante da Salsomaggiore a Castell’Arquato, è un affascinante viaggio attraverso la storia e la bellezza del territorio. Si incontrano autentici tesori della cultura come l’antica Chiesa di San Nicomede e il recentissimo MuMAB, Museo Mare Antico e Biodiversità dove si scopre la storia dell’antico mare padano. Poi il centro di Salsomaggiore Terme, con le sue architetture liberty, il suggestivo borgo medievale e la Rocca di Castell’Arquato e il castello di Castelnuovo Fogliani.
La seconda tappa inizia con dei saliscendi che conducono allo splendido complesso romanico di Vigolo Marchese, risalente all’anno Mille. Si procede in pianura fino ad incrociare il Torrente Vezzeno e affrontando due salite arriviamo a Tavasca e Gropparello, dove merita sicuramente una visita l’omonimo Castello dove si svolgono numerose attività, tra cui il Parco delle Fiabe, un percorso di visita animato dedicato alle famiglie.
Nella terza tappa, di ritorno verso Castell’Arquato, si attraversano le tre valli dei torrenti Chero, Chiavenna e Arda. Nel percorso, ci imbattiamo in La Torricella, a Lugagnano Val d’Arda, dove è possibile ammirare un’antica casa-torre. Una variante di questa tappa permette di visitare la zona archeologica di Veleia. Scenografia di numerosi incontri di divulgazione dell’ormai celebre professor Alessandro Barbero, il sito rappresenta una tra le più importanti testimonianze dell’epoca romana nel Nord Italia, luogo di ritrovamento della Tabula Alimentaria Traianea, tuttora la più grande iscrizione su bronzo nota di tutto il mondo romano.
La quarta tappa ci allontana da Castell’Arquato, conducendoci sulle creste delle colline, tra rigogliosi vigneti e pittoresche aziende agricole. Questo scenario campestre offre una vista mozzafiato. Qui incontriamo il borgo fortificato di Vigoleno con il suo Castello millenario e la Pieve di San Giorgio. Lungo il percorso, prima di tornare a Salsomaggiore Terme, ci imbattiamo nel Castello di Scipione, aggiungendo un ulteriore tocco di storia al nostro viaggio. Ultima proposta di percorso, una volta giunti a Salsomaggiore, è il tragitto ad anello che tocca l’imponente Rocca di Tabiano, oggi parzialmente trasformata in un resort di lusso. Il tratto, che transita nelle vicinanze di Fidenza, attraversa il suo centro cittadino, dove merita senza dubbio una visita la Cattedrale di San Donnino.
Ogni tappa percorre tra i 25 e i 30 km per un totale di circa 145 km. L’itinerario è segnalato sul territorio con segnaletica verticale e scaricando la App gratuita EasyWays, si trova l’Itinerario Cicloturistico Parchi e Castelli del Ducato nella Sezione Reti Locali anche in versione digitale. In questo percorso storia e paesaggio si fondono in un’esperienza unica. Mentre pedali tra antiche rovine e panorami spettacolari, sentirai il richiamo del passato e quell’energia rigenerante che solo un’immersione nella natura genuina di luoghi come questi può garantire. Suggestioni e atmosfere che rimarranno impresse nella tua memoria, creando ricordi indimenticabili di un viaggio alla scoperta delle meraviglie del Ducato.
PER INFORMAZIONI
Parchi del Ducato Strada Giarola 11 – 43044 Collecchio (PR) tel. 0521 802688 e-mail: [email protected] web: http://www.parchidelducato.it [/vc_column_text%5D Continua a leggere
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Alta Val Tidone in bici, un territorio mille emozioni
Alta Val Tidone in bici, un territorio mille emozioni
La parte più occidentale della provincia di Piacenza e dell’intera Emilia-Romagna, al confine con la Lombardia ma a pochi passi da Liguria e Piemonte: è l’Alta Val Tidone. Una terra di passo percorsa già nell’antichità da tanti pellegrini e mercanti ma ancora incontaminata, luogo ideale da esplorare, conoscere e vivere anche e soprattutto attraverso le due ruote, per un cicloturismo che ha nell’Alta Val Tidone una meta sempre più ricercata. Si fa ingresso nel territorio del Comune di Alta Val Tidone, nato istituzionalmente nel 2018 dalla fusione realizzata tra le realtà comunali di Caminata, Nibbiano e Pecorara, attraverso i percorsi che costeggiano l’ex Statale 412 ed il torrente Tidone, dove oggi attraverso il Sentiero del Tidone è possibile percorrere, non solo in bici ma anche a piedi o a cavallo, 69 chilometri che dal Po portano fino in Lombardia: un viaggio tra natura e storia seguendo la via dell’acqua e i tracciati facilmente consultabili predisposti dall’Associazione Sentiero del Tidone che cura e promuove il tracciato.
Il passaggio lungo il Sentiero non toglie comunque la possibilità di conoscere i borghi e le rilevanze di interesse storico e architettonico che impreziosiscono la valle, a partire dal Santuario di Strà, che conserva la Madonna “Madre delle Genti” e meta di pellegrinaggi di molti fedeli o l’abitato di Trevozzo, risalente all’epoca romana, con il suo castello e la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta dove si trova l’organo suonato nel Gennaio del 1836 da Giuseppe Verdi. Seguendo il Sentiero del Tidone da Trevozzo verso Nibbiano si incomincia a salire dolcemente, circondati da paesaggi costellati da vigneti, dai primi boschi e incontrando con facilità antichi mulini, a testimonianza dell’importante ruolo che l’attività molitoria ha avuto nei secoli passati nella media e alta Val Tidone. Con l’intento di valorizzare questo patrimonio storico recuperando i mulini sparsi nel territorio – se ne contano circa 50 alcuni risalenti anche all’anno 1000 – è nata l’Associazione Strada dei Mulini con sede nel caratteristico Borgo di Mulino Lentino, dove si trova anche il museo della civiltà molitoria.
Nibbiano, dove si trova anche la sede del Comune di Alta Val Tidone, è il crocevia delle escursioni turistiche nel territorio, in particolare in bici, MTB ed E-Bike. Sull’ampia e recentemente riqualificata Piazza Combattenti si trova una Sala Polivalente Comunale utilizzata anche per il rimessaggio delle bici e, di fronte, l’antica ferramenta che da quest’anno ha in gestione le E-Bike (tra le quali anche una per bambini), che il Comune ha messo a disposizione a noleggio per visitare il territorio (via Daniele Manin, 19 – Nibbiano; informazioni Michela 3393334662). Prima di partire alla scoperta della parte più alta della valle, non può però mancare una visita al pittoresco Borgo di Nibbiano, con il suo centro storico in sasso e le sue tante manifestazioni, tra cui l’antica fiera a fine agosto, uno degli eventi clou di un calendario di manifestazioni che, grazie alla collaborazione di Pro Loco e associazione, fa vivere tutto il territorio comunale praticamente per l’intero anno. Da Nibbiano, sia mantenendosi sulla direttrice del Tidone, quindi salendo verso Caminata fino alla pittoresca Diga del Molato che rappresenta il confine con la provincia di Pavia, sia deviando lungo il corso del Valtidoncello per raggiungere Pecorara e da qui il Monte Penice, al confine con la Val Trebbia e il pavese, sono moltissime le possibilità di dedicarsi da escursioni e scampagnate su due ruote. I percorsi sono di diversa difficoltà, tra aree più pianeggianti e zone più scoscese, tra sterrati e alcuni tratti in asfalto. Per una carrellata completa si possono contattare le attivissime associazioni sportive che si dedicano alla cura dei tracciati, alla segnaletica, alla tracciatura, oltre che all’organizzazione di corsi, escursioni guidate ed assistenza: i Cinghiali della Val Tidone, Tidon Valley e 101% Off Road possono fornire tutte le risposte ad esperti escursionisti e villeggianti desiderosi di conoscere il territorio in modo sostenibile e sportivo.
Tra i percorsi più suggestivi si segnalano l’anello di Caminata, per MTB, che compie un anello di circa 30 chilometri da Trevozzo per raggiungere il punto panoramico di Santa Maria del Monte, Stadera, Caminata – con il suo suggestivo centro storico – Nibbiano. Oppure, con difficoltà medio-alta, la Via degli Abati con un dislivello di circa 6000 metri, con un tracciato quasi tutto in crinale e con pochi punti asfaltati. Un’offerta quindi quella cicloturistica davvero completa e perfettamente organizzata, che il territorio dell’Alta Val Tidone riesce ad integrare con esperienze culturali, eventi, sagre e un’enogastronomia di assoluto livello che unisce i prodotti de.co. (tartufo nero di Pecorara, patata di Busseto) ai piatti della tradizione (tortelli con le ortiche di Genepreto, Coppa arrosto di Genepreto, Batarò di Sala Mandelli) agli apprezzati vini dei Colli Piacentini (Gutturnio, Ortugo e Malvasia su tutti). Per ogni informazioni sulle opportunità turistiche del territorio si può visitare il sito visitaltavaltidone.
PER I Continua a leggere
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C’è più gusto in sella con la Gravel Gourmet
La pedalata con tappe gustose si terrà l’11 e il 12 maggio 2024 con diversi percorsi tra le meraviglie culturali ed enogastronomiche delle Valli di Parma.
È l’evento cicloturistico dedicato ai veri “goumand”, la Gravel Gourmet, la pedalata per i buongustai che amano le due ruote e l’enogastronomia di qualità. Si terrà l’11 e 12 maggio 2024 ed è organizzata dall’Unione Pedemontana Parmense, che attraversa i comuni di Collecchio, Felino, Sala Baganza e Traversetolo. Le iscrizioni sono già aperte. L’esperienza è innovativa e tutta da gustare, perché pedalando su bici gravel lungo gli affascinanti percorsi di diversi km che si snodano tra le colline delle Valli di Parma, ogni tappa è deliziata da banchetti a base di prodotti locali. Gli itinerari, che variano dai 35 ai 95 km, promettono di coinvolgere tutti i sensi, tra le bellezze storiche, culturali e paesaggistiche emiliane, e di incontrare produttori, chef e pro-loco che faranno a gara per esprimere il meglio delle ricette della tradizione.
Alcuni percorsi partono e arrivano a Collecchio: il più breve (35 km) si inoltra nel Parco dei Boschi di Carrega, per toccare il Parco Fluviale del Taro e la Via Francigena; il più lungo (55 km) prevede discese e risalite lungo il fiume Baganza, sterrati e strade ripide, che rivelano bellissimi paesaggi. Altri percorsi partono dal Giardino Farnesiano della Rocca San Vitale di Sala Baganza, attraversano i Boschi di Carrega e proseguono su sentieri avventurosi per raggiungere San Michele Gatti: il più breve (37 km) prosegue fino al ponte per Sala Baganza; il tragitto medio (60 km) raggiunge il magnifico Castello di Torrechiara per affrontare un’ultima salita che porta a Barbiano e poi attraversare una vigna fino alla strada pedemontana; il più lungo (98 km) passa per Langhirano e attraversa il fiume Parma per arrivare al parco Barboj, salire fino a Monte Cagliara e raggiungere Traversetolo per poi continuare verso Barbiano e finire l’avventura a Sala Baganza.
PER INFORMAZIONI
Progetto pilota: www.visitemilia.com[/vc_column_t Continua a leggere
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Giro d'Italia 2024 – Presentazione e curiosità Dal 4 al 26 maggio 2024 si terrà la 107° edizione della corsa Rosa che vedrà alla partenza tutti i principali favoriti ed i corridori più forti del mondo. Si partirà dal Piemonte con la tappa Venaria Reale – Torino, 136km che prevede un passaggio da Superga in occasione del 75° anniversario della tragedia del Grande Torino. Il giorno dopo la tappa presenterà la salita di Oropa, un nome che negli appassionati ricorderà la grande impresa del 1999 dell’indimenticabile Marco Pantani. Il Giro passerà poi dalla Liguria e dalla Toscana con arrivo a Lucca, Molto suggestiva sarà la tappa Viareggio – Repolano Terme (SI) di 177km con 12 km di sterrati in comune con la mitica Strade Bianche. La carovana rosa passerà poi dall’umbria con una crono individuale di 27Km di cui gli ultimi 4 in salita. Dopo il Gran Sasso si proseguirà verso Napoli, Pompei, la Marche e poi nuovamente a Nord verso la Romagna. Qua troveremo un paio di tappe interessanti con una crono di 32Km e subito dopo un arrivo in salita a Livigno. Infine le grandi salite con Cima Coppi che sarò ancora una volta il Passo dello Stelvio e la Livigno – Santa Cristina di Valgardena con 4400 metri di dislivello egli ultimi 2 Km con una pendenza sempre sopra il 10%! Dopo le montagne il Giro proseguirà verso Padova e l’ultima grande salita con la tappa da Alpago a Bassano del Grappa di 175km con due scalate al Monte Grappa ed infine la conclusione a Roma, con il circuito passerella che incoronerà il VIncitore del Giro d’Italia 2024! Vediamo ora un po’ di curiosità: Sarà la 4° volta che il giro partirà dal Piemonte ed il 4 maggio sarà l’anniversario dei 75 anni dalla Tragedia di Superga In occasione del 25° anniversario dell’impresa di Pantani, il Santuario D0Oropa sarà la Montagna Pantani di questa edizione del Giro Il Passo dello Stelvio con i suoi 2758 metri è la quota più alta mai toccata dalla Corsa Rosa e sarà Cima Coppi per l’11 volta Quest’anno il giro sconfinerà solo una volta, in occasione della 15° tappa con arrivo a Livigno (Svizzera) Per Roma sarà la 6° volta che vedrà la tappa conclusiva del Giro come nell’edizione 2023 Per tut Continua a leggere
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L’Eroica 2023 – XXVI° edizione con la partecipazione del Pedale Pesciatino
Senza falsa modestia, la maglia ha creato subito molto scalpore ed interesse sia da parte del tanto pubblico presente che da parte degli altri partecipanti e degli organizzatori, tanto che lo speaker ufficiale non ha potuto che rimarcare la nostra iniziativa come una delle novità più importanti della XXVI° edizione dell’Eroica. Il venerdi è stato il giorno della nostra partenza da Pescia perché avevamo un impegno importante da svolgere: consegnare lo stendardo del Comune di Pescia da parte del sindaco Riccardo Franchi a Giancarlo Brocci padron dell’Eroica ed al presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Saverio Metti. Fatte le foto di rito abbiamo pranzato con porchetta, birra ed i dolci della tradizione senese, ricciarelli e panforte. Dopo questo prologo istituzionale, l’indomani la sveglia è arrivata prestissimo, alle 4.00, partenza tutti assieme alle 4.30 e alle 5.00 abbiamo parcheggiato le macchine e ci siamo diretti in bicicletta verso la partenza di Gaiole in Chianti. Qui il primo timbro sulla credenziale: l’Eroica infatti prevede una serie di timbri da ricevere ad ogni check point lungo il percorso.
Sabato 30 settembre 2023 è stata una giornata climaticamente fantastica, oggi la chiameremmo tardo estiva, fresca (forse anche troppo per la nostra divisa tecnica) al mattino e molto calda nel primo pomeriggio. Il freddo si è fatto sentire specialmente fino al Castello di Broglio ed alla discesa successiva ( promemoria per il prossimo anno di portarsi qualcosa di più pesante dietro J) Come ogni anno questo passaggio rappresenta anche il momento più suggestivo e caratteristico dell’Eroica: le timide luci dei fanali anteriori e posteriori delle biciclette, i ceri accesi lungo il passaggio al castello e le prime flebili luci dell’alba di inizio autunno (che ha un colore così diverso dalle accecanti albe estive) ci hanno regalato un’esperienza unica e sicuramente molto impattante sul piano emotivo. La prima salita un è stata un po’ impegnativa specie considerando che si pedala al buio e su strade bianche ma il clima di unità lo abbiamo ritrovato poco più avanti, quando con il gruppo compatto abbiamo intonato tutti assieme “L’Italiano” di Toto Cutugno.
Dopo il primo check point siamo arrivati in Piazza del Campo dove abbiamo trovato il primo ristoro. Le nostre maglie del “Pedale Pesciatino” spiccavano nella grande piazza che ospita il Palio, tanto che parecchie persone ci hanno fermato chiedendoci di farci una foto con loro. Una grande emozione, un grande gruppo ed una grande maglia! Dopo l’ottimo ristoro arriviamo al 2° check point, quello di Murlo, un caratteristico borgo della campagna senese con la sua piazza piena di colori, maglie, biciclette ed un altro ottimo ristoro, tutto questo però preceduto da una pettata che si è fatta sentire sulle gambe! Usciti dal paese di Murlo ci aspettavano diversi chilometri lungo le fantastiche colline senesi sempre su sentieri sterrati: il caldo ora cominciava a farsi sentire così come il peso delle biciclette anni 70 ed i loro improbabili rapporti, ma la mente era già alla salita più dura. Prima però siamo arrivati al paese di Asciano dove al ristoro gli organizzatori ci hanno fatto trovare la ribollita. Per chi non fosse avvezzo agli usi toscani, la ribollita è un piatto tipico, una minestra di pane toscano (quindi rigorosamente non salato) raffermo e verdure, una specialità che però sconsiglio di assaporare con troppa ingordigia dato che la successiva salita (quella del Monte Sante Marie) potrebbe rendere uno “spuntino” troppo abbondante, un problema da gestire durante l’ascesa.
Siamo quindi ripartiti (leggeri) da Asciano, e ci siamo fermati per un saluto la pietra dedicata a Fabio Cancellara e finalmente abbiamo incominciato gli 11km del Monte Sante Marie composti non solo da una difficile salita ma anche da una altrettanto complessa discesa. Ovviamente qua il gruppo si è sgretolato, ognuno con il suo passo seguendo una sola regola: non mettere il piede a terra! La salita è impegnativa ma lo è ancora di più se pensiamo ai 20Kg della bicicletta, ai soli 5 (discutibili) rapporti ed al caldo di questa calura “tardo estiva” che sapeva più del rovente agosto che del mite settembre. Arrivati finalmente al cartello che sancisce la fine di questa fatica, foto di rito con tutto il gruppo, e via verso i 40 km che ci separavano dal ritorno a Gaiole in Chianti. Lungo la strada ancora un ristoro e la salita verso il Castello di Broglio (che la mattina avevamo fatto all’opposto sullo sterrato) questa volta su fondo asfaltato. L’arrivo in parata delle 13 maglie del Pedale Pesciatino ha esaltato il pubblico che ci applaudito e facendoci capire come questa nostra iniziativa di riesumare un nome storico abbia fatto breccia nel cuore di tutti gli appassionati.
[v Continua a leggereIl bilancio a fine giornata è ottimo, siamo arrivati attorno alle 14.15, con un buon passo, una buona media ma soprattutto ci siamo divertiti tanto. Anche questa edizione è un successo, un’altra Eroica da ricordare. Un grazie speciale a tutto lo staff, agli organizzatori, ai ristori, tutto realizzato con una cura del dettaglio impressionante, ed un grazie a noi, a questo splendido gruppo che ha rievocato il Pedale Pesciatino, la vera novità dell’edizione 2023 dell’Eroica. Paolo Pagni http://www.pagni.it
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VI ° Oookkappa! Signori si Pedala!
Se l’amicizia, la condivisione e la volontà di passare una spensierata giornata di bici e allegria si dovessero racchiudere in quattro parole, queste sarebbero… OOOKKAPPA! SIGNORI SI PEDALA !! Giunta ormai alla sua VI edizione, la manifestazione si rinnoverà anche quest’anno, e precisamente il 22 Ottobre 2023. Un appuntamento fortemente voluto dai componenti dell’ASD Maurizio Signori CletoRide, in ricordo del loro grande amico Maurizio Signori, sempre presente nel cuore di tutti. Una grande festa che è diventata ormai tappa fissa anche per molti, un’occasione per rivedersi, stringersi le mani e condividere sorrisi, riempiendosi gli occhi e l’anima di gesti semplici e spontanei, all’interno di una cornice fatta di amicizia e passione per le due ruote.
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Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Trassilico La GranFondo del Vento edizione 2024 comincia a prendere forma: vi proponiamo quindi una selezione dei paesaggi, monumenti e scorsi più significativi che troverete. L’edificio che compone la Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Trassilico è databile intorno all’anno 1000. Caratterizzato da una pianta rettangolare presenta un’unica navata. Ha ovviamento subito degli interventi di restauro nel tempo, prima nel XVII secolo e più recentemente nel XX secolo quanto nel 1923 è stata rifatta la pavimentazione e poi lo smontaggio del soffitto a cassettoni. A causa della ripida stada da percorrere per raggiungerla da tempo non svolge più funzioni nono Continua a leggere
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Rocca di Trassilico La GranFondo del Vento edizione 2024 comincia a prendere forma: vi proponiamo quindi una selezione dei paesaggi, monumenti e scorsi più significativi che troverete. La Rocca di Trassilico è una fortificazione medievale eretta in posizione strategica. Abbiamo testimonianze risalenti al 1524 dello stato di decadenza della Rocca grazie alla corrispondenza tra il commissario estense del territorio della Garfagnana ed il Duca del territorio. Agli inizi del 1600, anche a causa di alcune lotte di confine, iniziarono le opere di ristrutturazione e ricostruzione delle mura ma nel 1700, a causa dello spopolamento della zona verso l Continua a leggere
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La Food Valley Bike. Da Parma al Po in biciletta.
Alla scoperta di Emilia con “Emilia Bike Experience”
La Food Valley Bike. Da Parma al Po in biciletta.
Inaugurata nel 2021, la Food Valley Bike è una ciclovia pianeggiante di 85 Km che parte da Parma e arriva a Busseto, attraversando otto Comuni della cosiddetta ‘Bassa parmense’. Caratterizzato da bellezze naturalistiche e da eccellenze enogastronomiche, il percorso offre più occasioni ‘assaporare’ i diversi scorci paesaggistici della pianura Padana e gustare i suoi prodotti tipici. Scaricata l’app della Food Valley Bike, si percorre da Parma la comoda pista ciclabile fino a Sorbolo, dove si può gustare la pasta, frutto della combinazione dei prodotti agricoli locali: il grano, il pomodoro e il Parmigiano Reggiano. Su richiesta, si possono ammirare le opere dello scultore Luigi Froni, conservate nel Municipio di Sorbolo. Il percorso prosegue lungo l’argine del torrente Enza e fa tappa a Coenzo, nella ‘Casa delle Contadinerie’, in cui sono custoditi oggetti e storie della vita contadina nella ‘Bassa Parmense’.
Casa delle Contadinerie di Coenzo
I Gessi di Luigi Froni sala consiliare del Municipio di Sorbolo
Anolini
Giunti a Mezzani, patria del celebre anolino, troviamo la Riserva Naturale Orientata della Parma Morta, preziosa testimonianza delle antiche dinamiche fluviali della pianura padana. All’interno della Riserva si trova, in fase di apertura, il Centro di cultura ambientale del Fiume Po, tipico edificio rurale situato in zona golenale che custodisce l’acquario con specie ittiche di acqua dolce, presenti nel Grande Fiume. Di particolare interesse il Porto e la sua area verde attrezzata, situata sulla riva del fiume Po.
Riserva Naturale Orientata della Parma Morta
Porto Turistico Fluviale di Mezzani
Acquario del Centro di cultura ambientale del Fiume Po
Il percorso si snoda quindi verso Brescello, nota soprattutto per le storie di Don Camillo e Peppone, ideate da Giovannino Guareschi. Procedendo in direzione di Colorno, la magnifica Reggia con suo il giardino di fiori e aiuole alla francese accoglie i visitatori e li invita anche ad assaporare i ‘Tortél Dols’. La ciclovia prosegue alternando percorsi ghiaiati sull’argine a tratti asfaltati lungo stradine secondarie, da cui si osserva il paesaggio pianeggiante e regolare delle coltivazioni di pioppi, grano e foraggio in cui sono presenti tracce di antichi insediamenti benedettini (Antica Grancia). È il caso di Sissa Trecasali dove, nella Rocca dei Terzi di origine medievale, si trovano vaste sale settecentesche con affreschi a soggetto mitologico.
Pista della Food Valley Bike al Tramonto
Reggia di Colorno
Rocca dei Terzi Sissa
A Roccabianca, nel suo Castello quattrocentesco, è possibile visitare il Museo della Distilleria e le stanze di stagionatura dei Culatelli. Presso l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, si può approfondire la storia dell’allevamento del maiale e della produzione di un salume d’eccellenza, quale è il Culatello.
Castello di Roccabianca
Focaccia con Culatello
Martelletto per Culatello
A Zibello nel nell’ex-convento dei Padri Domenicani, è visitabile il museo del Cinematografo e del Culatello, oltre al bel chiostro con affreschi sulla storia del santo, mentre a Busseto, nella piccola frazione di Róncole, è visitabile la casa natale del maestro Giuseppe Verdi. Si segnala infine che a inizio giugno, lungo la Food Valley Bike, si svolge da alcuni anni la manifestazione ciclistica non competitiva denominata ‘l’Ingorda’, ovvero la pedalata assistita dal buon cibo, dove ad ogni tappa si degustano i prodotti tipici del territorio.
Casa Natale del Maestro Giuseppe Verdi
Convento dei Domenicani
Museo del Culatello
PER INFORMAZIONI
Progetto: ww Continua a leggere
[email protected] ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 2 mesi fa
Premiati con la medaglia della Tuscany Extreme a "La Sorgente" di San Pellegrino in Alpe In attesa dell’edizione 2024 della Tuscany Extreme, abbiamo ideato assieme al mitico Ruggero de “La Sorgente” un premio molto particolare per tutti coloro che si cimenteranno nella durissima salita del San Pellegrino in Alpe. Come tutti gli appassionati (e tutti i nostri partecipanti!) sanno benissimo, l’ascesa che porta a San Pellegrino in Alpe rappresenta una delle sfide più ardue per gli amanti delle salite. Non a caso, chiunque riesca a domarla, si può fermare nella storica bottega chiamata “La Sorgente” per ritirare il “Certificato di Mertito” ma da oggi c’è una novità! Grazie alla collaborazione tra Ruggero e la Tuscany Extreme, tutti potranno ritirare anche la medaglia commemorativa della nostra manifestazione. La Sorgente, che quest’anno compie ben 40 anni di attività è un appuntamento fisso per tutti i visitatori del piccolo paese: qua è possibile mangiare ottime focacce e ottimi panini e trovare una incredibile selezione di prodotti locali di una superba qualità, da portare a casa e gustare in tranquillità con la famiglia e gli amici. Ruggero tra l’latro è un grande amico della Tuscany Extreme, non a caso è lui (assieme a suo figlio Mattia) a preparare le ottime focacce che i partecipanti al Tuscany Extreme trovano nel ristoro organizzato appena fuori il paese. Che dire? In attesa di scoprire le tante novità dell’edizione 2024, potrete intanto cimentarvi nella salita più dura, ricevere il Certificato di Merito e la Medaglia ufficiale Tuscany Extreme e godervi gli ottimi prodotti eno Continua a leggere
[email protected] ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 2 mesi fa
Su due ruote tra le colline della Pedemontana Parmense
Percorsi cicloturistici tra la Via Francigena, i Musei del Cibo e le Ciclovie dei Parchi del Ducato.
La bici è il mezzo ideale per scoprire le colline dell’Unione Pedemontana Parmense, che attraversa, tra arte, natura ed enogastronomia, i comuni di Collecchio, Felino, Sala Baganza e Traversetolo. Nel cuore della Food Valley, in Emilia, terra di cibi d’autore e di cammini storici, si snodano percorsi cicolturistici che invitano a tappe culturali e di gusto. Come l’itinerario che da Piazza Duomo, a Parma, si ricongiunge con Fornovo seguendo una variante della Via Francigena, che riconnette il centro parmigiano con Collecchio seguendo la sponda orientale del fiume Taro. Un tragitto di 28 km pianeggiante che tocca Madregolo con la sua pieve e l’ospizio, punto di sosta per i pellegrini, e la Corte di Giarola, che oggi ospita due degli 8 Musei del Cibo: il Museo del Pomodoro e il Museo della Pasta, collegati agli altri da un itinerario ciclabile che tocca anche Felino e il Museo del Salame.
Immergendosi nel Parco fluviale del Taro, si visitano Le Chiesuole, una delle zone umide più rilevanti d’Italia. Bellissima da percorrere è la Ciclovia del Taro, una delle Ciclovie dei Parchi del Ducato. Si sviluppa da Collecchio fino alla Corte di Giarola, per raggiungere il centro monastico di Oppiano, da cui si può proseguire verso Gaiano e connettersi alla Ciclovia dei Boschi di Carrega o andare in direzione Fornovo, verso il Museo Guatelli nella frazione di Ozzano Taro. Il Parco Regionale Boschi di Carrega, attraversato dall’omonima Ciclovia, è un’oasi a pochi km da Parma, un tripudio di querceti, castagneti, conifere, popolati da caprioli e tanti animali, ma anche di antiche dimore, come la settecentesca Villa Casino dei Boschi. Diversi gli itinerari, come quello che attraversa la secolare “Faggeta di Maria Amalia” e il “Giardino Monumentale”.
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[email protected] ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 2 mesi fa
In sella lungo la Ciclovia dello Stirone
Itinerario per gli appassionati della natura, la Ciclovia dello Stirone si snoda per 42 km seguendo l’omonimo torrente, attraverso il Parco Regionale dello Stirone e del Piacenzano. Quest’ultimo nasce nel 2012 dalla fusione di due aree naturali protette: il Parco Regionale Fluviale dello Stirone e la Riserva Naturale Geologica del Piacenziano. L’intero Parco riveste una straordinaria importanza dal punto di vista paleontologico, grazie alla presenza di reperti fossiliferi dell’Era Terziaria e Quaternaria, portati alla luce da processi erosivi. Il torrente Stirone, così come l’area del Piacenziano, sono infatti noti agli studiosi di paleontologia e oggetto di studi scientifici di rilevanza internazionale: la serie fossilifera presente nelle stratificazioni consente di ripercorrere l’evoluzione ambientale e climatica del Bacino Padano negli ultimi 6,5 milioni di anni.
Adatta anche a bikes meno esperti, la Ciclovia dello Stirone sale lungamente nel fondovalle, su percorso a tratti piacevolmente movimentato. Il paesaggio va dalle distese di campi intercalati a filari di grandi alberi (querce, gelsi) fino ai boschi collinari che rivestono le alture di Vigoleno (nella provincia di Piacenza), passando per l’ambiente fluviale dello Stirone, incassato fra ripide scarpate e con costanti macchie di salici e pioppi. Durante i mesi primaverili-estivi il volo coloratissimo dei gruccioni o l’osservazione dei reperti fossili rendono ancora più emozionante l’escursione.
L’itinerario è ad anello con alcune varianti da utilizzare a seconda delle variabili stagionali. Lungo il percorso si trova il Podere Millepioppi, sede dell’Infopoint del Parco e dell’imperdibile Museo Mare Antico e Biodiversità (MuMAB), dove ammirare alcuni degli importanti reperti fossili rinvenuti lungo le rive dello Stirone e altre emergenze ambientali dell’area protetta. Non mancano però anche motivi di interesse storico-monumentale legati ai tratti urbani dell’itinerario (Fidenza con il suo Duomo, il Borgo Medievale di Vigoleno, la cittadina di Salsomaggiore) o a singoli edifici antichi isolati nel contesto rurale (le romaniche chiese di San Nicomede e San Genesio).
La Ciclovia dello Stirone è uno dei quattro bellissimi percorsi ciclabili all’interno dei parchi e le riserve naturali dei Parchi del Ducato. Gli altri sono: la Ciclovia del Trebbia, la Ciclovia Boschi di Carrega e la Ciclovia del Taro. Per ogni ciclovia ci sono schede tecniche online con informazioni sulla lunghezza, il dislivello, il grado difficoltà, i tempi di percorrenza, le principali mete d’interesse culturale e storico e una serie di recapiti utili durante il tragitto, le mappe con le indicazioni GPS da scaricare. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito della Regione Emilia Romagna.
PER INFORMAZIONI
Parchi del Ducato Indirizzo: Strada Giarola 11 – 43044 Collecchio (PR) Tel: +39 0521 802688 Mail: [email protected] http://www.parchidelducato.it
[email protected] ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 3 mesi fa
Albinea, la collina degli “anelli” tra meraviglia, storia e bellezza
Alla scoperta di Emilia con “Emilia Bike Experience”
Albinea, la collina degli “anelli” tra meraviglia, storia e bellezza
Albinea è una località pedecollinare che spicca per le sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche e per la presenza di edifici storici di rilievo artistico. Inoltre si tratta di una terra ricca di prodotti tipici squisiti come il vino (Lambrusco e Spergola), l’aceto balsamico tradizionale, il Parmigiano-Reggiano, l’erbazzone, i ciccioli e tante altre prelibatezze. Albinea è viva durante tutto l’anno, con una ricca offerta culturale e numerosi itinerari ed è una scelta privilegiata per chi, dalla vicina città di Reggio Emilia, cerca refrigerio durante l’estate; amata da moltissimi ciclisti e cicloamatori per la bellezza dei luoghi con panorami mozzafiato sulla pianura, l’ospitalità e il buon cibo, e per la presenza di tre percorsi ad anello, immersi nella natura, sia su strada che fuori, e il fatto che le vie e i sentieri non siano troppo complessi da affrontare (scarica i percorsi dall’app gratuita “Sentieri Appennino”) Eccoli uno per uno…
L’ANELLO DI CA’ DEL VENTO
Il sentiero Anello di Ca’ del Vento è lungo 12.5 km, presenta un dislivello di 430 metri su strada sterrata. Inizia e termina nell’abitato della frazione adi Borzano, attraversando aree di notevole interesse naturalistico e, trovandosi a soli 20 minuti dalla città, offre ai visitatori l’esperienza di godere di panorami mozzafiato restando immersi nella natura. Un ottimo punto di partenza e di arrivo per intraprendere questo percorso è “La Tana”, un luogo di ritrovo che offre a tutti gli sportivi e non solo, un punto in cui condividere momenti di serenità e convivialità davanti a un piatto di prodotti tipici. (https://newbike.it/la-tana/) Per raggiungere l’inizio del percorso basta percorrere via Chierici e via Franchetti e seguire il sentiero Cai 614 che attraversa la ZSC (zona speciale di conservazione) Ca’ del Vento, Ca’ del Lupo, Gessi di Borzano. Con una breve deviazione (sentiero 614 A), circa a metà percorso, è possibile raggiungere il Castello di Borzano e la Tana della Mussina. Il Castello, costruito in epoca medievale (nel 1.100) sulla sommità di uno sperone di selenite (gesso brillante o pietra di Luna), era proprietà dei Manfredi, vassalli dei Canossa, e nei secoli fu oggetto di numerosi attacchi, distruzioni e trasformazioni. Gli insediamenti nell’area sono però precedenti, come dimostrato dalle tombe antropomorfe del VII secolo ritrovate sotto l’abside della chiesa del castello e ancor più dalla presenza della vicina grotta sepolcrale detta Tana della Mussina. La caverna è accessibile a tutti, muniti di torcia, solo nella parte iniziale in cui è possibile ammirare i cristalli di gesso che brillano se illuminati. Per visite Gruppo Speleologico “G. Chierici”: [email protected] – http://www.gspgc.it). A metà percorso si arriva nel punto più alto dell’anello: 350 metri sul livello del mare. Giunti in questa cresta, a cavallo tra la pianura e l’inizio degli Appennini, si può godere di una brezza rinfrescante e restare ammaliati di fronte a un meraviglioso panorama che, in assenza di foschia, consente di vedere all’orizzonte addirittura le Alpi veronesi. La discesa che segue è semplice e si può ammirare una vegetazione che alterna boschi e prati, luoghi di sosta perfetti per un picnic o un momento di relax. Per visite tematiche alla scoperta della natura e della storia Amici del CEA Albinea (https://www.facebook.com/amicidelceadialbinea/?locale=it_IT). Per una sosta gustosa, con menù tradizionale e non solo, Antica Osteria del Borgo in Via Comparoni 6 a Borzano, proprio all’inizio del borgo mentre per la notte è possibile fermarsi al Bio-Agriturismo Verde Noce (https://www.verdenoce.com/).
ANELLO ALBINEA-BOTTEGHE-BROLETTO
Il suggestivo percorso Albinea-Botteghe-Broletto è fatto ad anello e si snoda principalmente su strade secondarie con fondo asfaltato. Il tragitto è lungo 7.9 km e inizia da piazza Cavicchioni, cuore del Comune con i suoi ristoranti, le gelaterie, le botteghe di prodotti tipici, i locali e la splendida biblioteca comunale Pablo Neruda. In Via Caduti per la Libertà è visitabile un pezzo di storia unico: una porzione originale del Muro di Berlino donato al Comune nel 1999 dal distretto gemellato di Treptow (Berlino). Dalla piazza, attraverso la pista ciclopedonale del Tirabuson si arriva all’abitato di Botteghe. A 300 metri da piazza Caduti Alleati, al civico 27 di via Chiesa, si trova Villa Sidoli-Rossi: una meravigliosa dimora costruita nel XVII secolo, nella quale soggiornò Giuditta Sidoli, patriota italiana e compagna di Giuseppe Mazzini. Villa Rossi è un luogo molto conosciuto perché proprio qui si ricorda ogni anno l’Operazione Tombola (marzo 1945), una delle più cruente battaglie della Seconda Guerra Mondiale a Reggio Emilia tra i soldati tedeschi che vi avevano installato un importante centro di comunicazione sulla linea Gotica, e parigiani insieme agli Alleati. Oggi la villa è una dimora di pregio, sede del Borgo del Balsamico, e su prenotazione è possibile soggiornarvi, visitare la sua antica acetaia e degustare prodotti tipici (www.ilborgodelbalsamico.it). Il percorso prosegue fino alla zona artigianale in cui si può vedere il Canale di Albinea; salendo lungo via Conte Re si raggiunge Broletto, l’antica Albinea: borgo storico di poche case rustiche, riunite intorno ad una casa-torre di origine medievale. In zona è possibile una sosta all’Agriturismo Podere Broletto, in Via Monsignor Tondelli 27/a, con bottega di prodotti tipici e ristorante e una splendida vista sulle colline albinetane. (www.poderebroletto.it) Poco distante c’è Monteiatico, ricordato dall’Ariosto in una delle sue satire. Continuando il percorso si arriva alla splendida Pieve di Albinea e da qui si discende passando all’abitato di Botteghe per fare ritorno nella piazza principale di Albinea.
ANELLO ALBINEA, MONTERICCO, BELLAROSA
Il terzo percorso ad anello è un tracciato lungo 11.5 km ed è principalmente su strada asfaltata e soltanto in piccola parte ghiaiata. La partenza è da Villa Tarabini, dimora storica e sede dell’Acetaia comunale. (https://www.comune.albinea.re.it/vivere-albinea/acetaia-comunale/) Dalla villa il percorso porta a piazzale Lavezza, e si risale su via Castellana per arrivare al Santuario della Madonna di Lourdes, chiesa del XIX secolo in stile gotico-lombardo. Il percorso prosegue costeggiando il castello di Montericco, per poi raggiungere via Oliveto. Da qui da qui la strada si fa in discesa e lungo il percorso si incontra la Chiesa della Madonna dell’Oliveto, costruita in stile neoclassico. Divenuta la parrocchia di Montericco, per un certo periodo ne fu rettore Lodovico Ariosto. In questa zona è possibile una visita, previa prenotazione, all’Acetaia di Montericco (Via Castellana 60 – tel. 0522.347751) e all’Acetaia Castello di Vergnano (Via San Geminiano – tel. 0522.599807). Terminata la strada all’incrocio si prosegue su via Spallanzani, strada con fondo ghiaiato, per passare su via Vallisneri e via Nobili, fino all’incrocio con via Roncosano. Da qui il percorso prosegue diritto fino a immettersi sulla pista ciclabile (via della Tenuta, via Grandi e via Di Vittorio). All’incrocio si prosegue su via Verdi e poi su via Caduti della Libertà per raggiungere il punto di partenza. Per una sosta, Agriturismo Bellarosa Bio (http://www.bellarosabio.com/) oppure all’Hotel Parco Fola (http://www.hotelparcofola.it/) situato a lato di Villa Tarabini.
PER INFORMAZIONI
PROLOCO ALBINEA Indirizzo: Via Rodolfo Morandi 9 Albinea (RE) Tel: +39 0522 590266 Mail: [email protected]
PER NOLEGGIO/VENDITA/ASSISTENZA IN LOCO PER BIKE E E-BIKE
Maxent Indirizzo: Via Vittorio Emanuele 43 Tel: +39 0522 348535 Mail: [email protected] http://www.maxent.it
[/v Continua a leggereNEWBIKE Indirizzo: La Tana Via Gramsci 51 Borzano di Albinea Tel: +39 0522 985147 Tel: +39 339 1485500 Vendita e noleggio biciclette e e-bike: https://newbike.it/punto-vendita/utility/noleggio-bici/
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Bardi in bike, un borgo magico tra Via Degli Abati e cascate in alta Val Ceno
Alla scoperta di Emilia con “Emilia Bike Experience”
Bardi in bike, un borgo magico tra Via Degli Abati e cascate in alta Val Ceno
Svetta sull’incantevole panorama dell’alta valle del Ceno, il borgo di Bardi (PR), perla dell’Appennino Parmense nota per il suo maestoso castello, che si erge su un suggestivo sperone roccioso. Tappa della Via degli Abati (o Via Francigena di montagna), immersa in una natura rigogliosa – a 30 minuti dall’uscita autostradale di Fornovo Taro, Bardi è il luogo ideale per godersi passeggiate in bici, itinerari di cicloturismo, ma anche percorsi di trekking e di equitazione, immersi in paesaggi spettacolari. Il territorio di Bardi, infatti, va dai 300 metri s.l.m di quota del torrente Ceno sino ad arrivare ad oltre i 1700 metri s.l.m del monte Ragola, svelando una fitta rete sentieristica, che permette di dedicare intere giornate all’outdoor.
Prima di tutto, si può visitare il Castello di Bardi, inserito con il suo borgo dalla CNN al 5° posto della classifica “Discover 15 of Europe’s most beautiful hilltop towns”, guidata da Ola (Santorini, Grecia), Civita di Bagnoregio e Medina (Malta). Al suo interno, si trova il Museo della civiltà valigiana. Da qui, si può partire per esplorazioni a piedi o in bicicletta, seguendo il percorso intorno al Castello che parte da Piazza Vittoria ed è lungo circa 1,6 km, e inoltrandosi poi nel cuore del centro storico. Mete di trekking, le splendide cascate, come la Cascata del torrente Lecca, che con i suoi 25 mt mostra uno dei salti d’acqua più imponenti dell’Emilia Romagna, e in Val Noveglia, le Cascate dei Lavacchielli, senza dimenticare le rigeneranti soste lungo il Ceno, presso l’Ansa dei Graniti e del Ponte Lecca. Numerose le aree di elevato pregio naturalistico, oltre ai tanti geositi e alle ofioliti rocce magmatiche e metamorfiche, i sentieri che conducono sulle montagne che circondano il paese: Monte Lama, Monte Barigazzo, Pizzo D’oca, Monte Ragola,e Monte Carameto e la Roccia 5 Dita.
Bellissimo è il percorso lungo la Via degli Abati, conosciuta come la “Francigena di Montagna”: circa 190 km da Pavia a Pontremoli che toccano località affascinanti come la Val Trebbia e il borgo di Bobbio ed ovviamente Bardi. Il cammino è molto apprezzato dai viaggiatori a piedi, ma anche in bicicletta, pur essendo ideale per i più allenati. Due i tracciati, in particolare, che toccano il territorio di Bardi: il percorso che va da Groppallo a Bardi e quello che va da Bardi a Borgo Val di Taro. La Via degli Abati dà oggi il nome alla Abbots Way, avvincente gara ultratrail percorsa per 125 chilometri sull’antico itinerario calcato dai pellegrini.
Tanti gli spunti per escursioni, seguendo le mappe dettagliate che si trovano all’ufficio turistico, o le guide ambientali escursionistiche delle Valli del Taro e del Ceno. Consigliato è l’Anello della Val Ceno, sentiero unico che unisce tutti i comuni che si affacciano sulla valle con diversi percorsi. E poi, l’Anello del Carameto (ottimo per trekking e mountain bike) che parte dal Passo del Pellizzone e si snoda per 8.7 km. Per vivere esperienze emozionanti, si può passeggiare in sella al cavallo Bardigiano, il “cavallo di montagna”, dalle origini antiche e gloriose. I cavalli si possono incontrare liberi al pascolo, ma sono anche fedeli compagni di ippoterapia e di escursioni naturalistiche. Storia, enogastronomia e agricoltura, rendono Bardi unica e preziosa. Come il Parmigiano Reggiano che qui viene prodotto, genuino e ricco di sapori, grazie all’elevata biodiversità delle erbe di montagna raccolte per il foraggio degli animali.
Noleggio Bici
Ufficio turistico Indirizzo: Palazzo Maria Luigia – Via Pietro Cella n°5 – 43032 Bardi (PR) Telefono: 0525 733075 Email: [email protected] Nuala Rent e-bike tour Indirizzo: In località Noveglia n.320 Bardi Telefono: 345 5892601
Tour guidati in Val Ceno Alessio Tedaldi Guida Accompagnatore nazionale e-mountain bike Telefono: 349 070 6106 Email: [email protected]
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Residence Pineta Il Residence Pineta è una struttura di nuova costruzione con camere distribuite in tre blocchi che riproducono la disposizione dei poderi toscani. Immerso in un’ampia pineta con accesso diretto al mare tramite un vialino interno, nel tratto di costa tra Porto Santo Stefano e Talamone. Ideale sia per chi vuole trascorrere una vacanza al mare nel cuore della Maremma, e sia per chi ama la mondanità dei centri turistici del mon Continua a leggere
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