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Presentazione 6° edizione della Randonnée di Pinocchio

18/11/2021 in Eventi, News

Sabato 11 e domenica 12 giugno 2022 a Pescia (PT), la 6° edizione della Randonnée di Pinocchio raddoppia portando moltissime novità.

La prima è proprio la doppia data, studiata per dividere su due giorni gli amanti della bici da strada dagli amanti della MTB, oltre che offrire ai partecipanti del Tuscany Extreme / Legend un giorno extra di riposo.

Sabato 11 sarà  appunto il giorno della Tuscany Extreme e della Tuscany Legend vera novità di questa edizione.

La Tuscany Extreme, 220Km con 4265 metri di dislivello, manterrà il format dello scorso anno con le ormai famose cronoscalate, i cui tempi cronometrati produrranno una classifica valida per l’assegnazione di premi ai partecipanti. Vi segnaliamo una piccola novità ossia la cronoscalata dell’Abetone sarà sostituita dalla cronoscalata di Benabbio che sarà a comune con la Tuscany Legend.

Segnaliamo che per chi fosse interessato ad ottenere il brevetto BRM/ACP Extreme per la classificazione della Parigi – Brest – Parigi che potrà iscriversi direttamente dal sito di ARI ed in questo caso affronterà il percorso senza la rilevazione cronometrica delle scalate.

Veniamo quindi alla vera novità: Tuscany Legend! Un percorso studiato come un fratello minore del Tuscany Extreme, ma comunque molto impegnativo dati i suoi 130 Km di lunghezza e un dislivello di 2485 metri tra cui il passaggio dal San Pellegrinetto. Questa idea ci è venuta in mente per andare incontro agli atleti che desiderano comunque cimentarsi con una vera sfida ma da compiere in un tempo più breve.

Avremmo anche quest’anno la presenza di numerosi ospiti “famosi” e “competitivi” , primo tra tutti la conferma di Andrea Tafi, che verranno svelati nei prossimi mesi attraverso il sito web ufficiale www.tuscanyextreme.it ed i nostri canali social.

Infine, una gradita sorpresa: i partecipanti al Tuscany Extreme e Tuscany Legend che lo vorranno, potranno pedalare gratis il giorno successivo su uno dei percorsi della Randonnée di Pinocchio.

Dopo questo gustoso antipasto, il giorno successivo, domenica 12 Giugno, saranno protagonisti gli amanti della MTB ,Gravel  e tutti gli amici delle e-bike con i 3 percorsi della 6° edizione della Randonnée di Pinocchio.

Due di questi percorsi sono già noti, si tratta del Pinocchio Gravel, ideale per gli amanti di questo genere di bicicletta e del Pinocchio Classic, pensato per tutti, senza particolari doti atletiche. La “novità” invece riguarda il ritorno del Pinocchio Marathon che attraverserà la Valleriana, nota anche come Svizzera Pesciatina, un percorso più impegnativo dato l’elevato dislivello e che grazie alla pluriennale collaborazione con i Nani Svizzeri potranno affrontare dei single track appositamente creati da loro.

Tutti e tre questi percorsi nascono dall’esperienza e dalla profonda conoscenza del nostro territorio e sono studiati affinchè i partecipanti possano godere della meravigliosa natura della nostra zona. Il Pinocchio Gravel permetterà di scoprire angoli nascosti del territorio di Montecarlo (LU), immerso tra olivi e vigneti e caratterizzato dal meraviglioso borgo medievale, Il Pinocchio Classic offrirà un assaggio della natura intorno a Pescia (PT) mentre il Pinocchio Marathon permetterà una full immersion in quel territorio incantato e ricco di storia della Valleriana, un paesaggio fiabesco tra borghi senza tempo, talmente unico da essere stato soprannominato la “Svizzera Pesciatina” tanto è la similitudine col paesaggio elvetico.

Al termine delle prove di questa due giorni, come nostra consuetudine, i partecipanti potranno rifocillarsi con il pasta party.

Non vogliamo ancora svelarvi però tutto, gli eventi collaterali, le occasioni di svago e turistiche che prepareremo per i partecipanti ed i loro accompagnatori.

Rimanete in contatto, ancora una volta, tramite il sito web ufficiale, www.larandonneedipinocchio.it ed i canali social.

oookkappa maurizio signori

UNA GRANDE STORIA…

04/11/2021 in News

Maurizio Signori un grande personaggio e amico di tanti appassionato di mountain bike ma un brutto male nel 2016 lo porta in paradiso e tutti noi amiamo ricordarlo ogni anno in una pedalata oooOKappa Signori si pedala e ci fa piacere raggiungere sempre ogni anno numeri importanti di presenze in breve volendo ricordare come era Maurizio (oooOKappa era sua abitudine dirlo e soprattutto per ogni occasione amava fare un Brindisi e disposto ad aiutare tutti e non per le sue possibilità economiche ma anche x il suo grande cuore ) così nasce il Cletoride Bike Team con i suoi fondatori .
Le persone non si perdono mai se le hai nel cuore puoi perdere la loro presenza la loro voce ma ciò che hai da loro imparato e ciò che ti anno lasciato non lo perderai mai ❤️

Articolo di Paolo Casciani

Granfondo della Versilia 2022

03/11/2021 in News

E’ ufficiale, nel 2022 riprenderà la grande tradizione della Gran Fondo della Versilia giunta alla XXIV edizione con una veste ed un format profondamente rinnovato.

La nuova Granfondo della Versilia prende vita grazie all’Asd Pinocchio Extreme, già curatrice della Randonnée di Pinocchio e della Tuscany Extreme che ne ha rilevato il format con l’intento di ridare vita a questa classica tanto apprezzata dagli appassionati.

Saranno comunque ancora coinvolti i precedenti organizzatori, Pier Luigi e Silvia, che aiuteranno a traghettare la Gran Fondo della Versilia a verso il nuovo format più orientato verso una cicloturistico agonistico e che garantiranno con la loro esperienza un passaggio di consegne morbido al fine di dare continuità alla qualità organizzativa che ha sempre contraddistinto questa manifestazione.

La prima novità riguarda l’area di arrivo e partenza che tornerà a Viareggio sul bellissimo lungomare di fronte al Principino Eventi.

Il nuovo format prevede un mix tra una sfida agonistica e una cicloturistica in modo del tutto analogo a quello che avviene nei Rally (prove speciali e trasferimenti). Il percorso, da affrontare come una cicloturistica (senza quindi pensare al tempo ma solo godendosi il tracciato) sarà intervallato da 4 cronoscalate agonistiche, strade chiuse, che daranno origine ad una apposita classifica ed ai relativi premi.

Per ogni cronoscalata saranno premiati i primi 3 uomini e le prime 3 donne. Inoltre saranno premiati i primi 3 classificati per ognuna delle 13 categorie federali, sarà premiata la squadra più numerosa e quella che taglierà il traguardo assieme (nel rispetto dei valori dell’amicizia e dell’aiuto reciproco) e visto che la data della manifestazione coincide con la Festa della Mamma, saranno premiate le prime 3 mamme.

Grande attenzione sarà posta alla sicurezza sia stradale che sanitaria.

Tutti i tratti non cronometrati si terranno su strada aperta, quindi i partecipanti devono non solo rispettare il Codice della Strada, ma pedalare con perizia e prudenza. L’organizzazione garantirà comunque la presenza di un cospicuo numero di personale ASA e di moto staffette con tanto di regolazione dei semafori specie nella zona dell’arrivo e della partenza.

I tratti agonistici cronometrati invece saranno in regime di strada chiusa con cancelli orari prestabiliti. Ovviamente, per evitare che i partecipanti all’evento nei tratti “open” adottino un’andatura esageratamente veloce al fine di rientrare nei cancelli, questi avranno un’apertura temporale più ampia possibile.

Infine, grazie all’esperienza accumulata con le ultime due edizioni della Randonnée di Pinocchio, sarà garantito un protocollo sanitario stringente per tutti i partecipanti e le persone legate all’organizzazione secondo quelli che saranno i requisiti richiesti al momento della manifestazione.

Visto il modello che unisce agonismo al cicloturismo, i percorsi sono stati disegnati per permettere di godere appieno delle bellezze del territorio durante i tratti “open” mentre le cronoscalate sono state disegnate per tirare fuori lo spirito agonistico con tratti di assoluta difficoltà. Ci saranno due percorsi: il Classic di 81.5 Km con 1458 mt. con due cronoscalate, di dislivello ed il Marathon di 128,83 Km con ben 2528 mt di dislivello on quattro cronoscalate.

Le quote di iscrizioni così come le offerte di early booking e le promo speciali a tempo (tutte non cumulabili tra loro) saranno sempre disponibili sul sito web ufficiale della manifestazione www.granfondoversilia.it  e sui canali social della manifestazione

Vista la ricorrenza dell’8 Maggio sarà sempre garantito uno sconto di 10€ per le donne.

Le iscrizioni così come i cronometraggi e i servizi fotografici saranno curati da ENDU.

La due giorni prenderà avvio sabato 7 maggio con la possibilità di iscrizione, ricevere il pacco gara e visitare il bike village allestito sul lungomare viareggino e culminerà domenica 8 maggio con la partenza (ore 8.00), il pasta party all’arrivo dei partecipanti e la premiazione.

Michele Pittacolo ospite d’onore al Tuscany Extreme e alla Granfondo della Versilia

28/10/2021 in News

Michele Pittacolo, mai come questa volta basta solo il nome ed il cognome per capire subito la statura sportiva e umana di questo nuovo ospite d’onore della Tuscany Extreme e dalla Granfondo della Versilia.
Spesso, il termine “modello” viene abusato in ambito sportivo, ma mai come questa volta la storia di Michele racconta il coraggio, la forza, la determinazione e il grande amore per la bicicletta.
Nato nel 1970, con trascorsi importanti nel mondo dei dilettanti e della mountain bike subì un gravissimo incidente il 12 settembre 2007 durante un allenamento. Come ricorda lui stesso, grazie all’aiuto della moglie ed a una forza di volontà incrollabile già nel 2009 riesce non solo a ritrovare le forze ma addirittura ad entrare nel giro degli atleti paraolimpici nella categoria CP4 (paralisi celebrale) con subito due fulminei successi: 2 tricolori su pista seguiti subito da due titoli mondiali sia a cronometro che su strada.
Il 2009 è anche l’anno dell’oro mondiale a Manchester su pista nell’inseguimento individuale incorniciato anche dal record del mondo e dal non meno importante bronzo nel km da fermo.
Quello che per molti sarebbe già un traguardo, per Michele Pittacolo però è solo l’inizio: abituato a duri allenamenti non ferma la sua preparazione e l’anno successivo arriva il 3° posto ai Mondiali su strada in Canada, con la vittoria della Coppa del Mondo su strada, 3 titoli tricolori (uno su strada e due su pista) e raggiungono il 2° posto nel ranking mondiale. Il 2011 non è da meno: nuovo titolo di campione del mondo su strada, 5° nel mondiale a cronometro, due prove di coppa del mondo e la classifica finale su strada, 5 prove di Coppa Europa e 4 titoli italiani con la soddisfazione di arrivare 1° nel ranking mondiale.

La cavalcata, nata dalle ceneri di quello sfortunato giorno di settembre arriva all’apice con la partecipazione alle paraolimpiadi di Londra del 2012 dove il bottino cresce con la prestigiosa medaglia di bronzo.

Gli anni successivi sono stati sempre ricchi di successi ed affermazioni in ambito mondiale con un primo stop nel 2017 dove le amorevoli cure del Dipartimento di Medicina Riabilitativa Gervasutta di Udine lo restituiscono nuovamente pronto per nuove sfide. La sfortuna però non molla Michele Pittacolo e l’11 marzo del 2018 accade un nuovo grave incidente ed una nuova lunga degenza.

Un evento così, dopo tutte le vittorie degli anni precedenti avrebbe fatto “appendere la bici al chiodo” a chiunque, ma non a Michele Pittacolo. Tornato a tempo di record in sella a maggio vince il campionato italiano crono battendo avversari e dolore, a luglio la coppa del mondo in Olanda da cui torna con un argento ed un bronzo su strada ma nulla in confronto al 6° titolo mondiale il 5 agosto 2018 a Maniago.

Dopo questa intensa cavalcata, forse, diventa necessario un breve schema che rappresenti l’incredibile palmares:

6 Campionati del Mondo
Bronzo Paralimpiadi Londra 2012
Record del Mondo su pista.
10 prove di Coppa del Mondo.
2 Classifiche generali di Coppa del Mondo 2010 e 2021
38 Campionati italiani.
45 Prove di Coppa Europa.

Un uomo che ha saputo trasformare il più brutto degli incubi nel più bello dei sogni contando solo sulla sua forza, tenacia, l’amore per questo sport e la vicinanza della famiglia che poi non sono altro che i veri valori dello sport e che potrete conoscere partecipando ai nostri due eventi.

Potete visitare il suo sito web: https://www.michelepittacolo.it/

Aeroplani , giraffe e qualche bicicletta.

Aeroplani, giraffe e qualche bicicletta – di Giuseppe Giannecchini

07/10/2021 in Biomeccanica, News, Stile Gravel, Tecnica

Pedalata di punta, talloni che cedono verso il basso braccia tese ,dritte come ingessate schiene troppo alte o troppo allungate glutei che strabordano abbondantemente fuori dalla sella, potrei continuare ad elencare una serie di gravi errori gestuali guardando i ciclisti che sfrecciano lungo le strade.
Ecco, parliamo di posture scorrette in bicicletta , sì proprio quelle!

Aeroplani , giraffe e qualche bicicletta.

Il ciclista pensa che quello sia il modo giusto di pedalare, quindi si abitua così mentre invece è la bicicletta che lo fa pedalare con quel gesto, come mai?

Semplicemente non è nella posizione corretta e cerca di trovare un modo per compensare un disagio adattandosi alla posizione apparentemente più comoda o efficiente.
Solo quando accuserà un sovraccarico forse allora si domanderà “ ma dipenderà dalla posizione? Avrò, per caso, la bici sbagliata?

Purtroppo il primo e unico pensiero ( quasi sempre ) va alla bici non certo alla presenza di una eventuale problematica posturale.
Questo argomento sulla problematiche derivanti dalla postura lo tratteremo però in un’altro momento.

Posture scorrette dicevamo e quali sono e più in dettaglio qual’è la causa?
È utile sottolineare che da posizione scorretta a diventare pericolosa il passo è breve.
Quindi il consiglio è quello di aver cura di capire se il telaio che acquisterete è della vostra taglia , geometria e/o proporzione giusta purché se la posizione è sbagliata si può correggere ma non si può intervenire sul telaio se fosse non corretto.
Inoltre ricordiamoci che ogni singolo componente ( larghezza sella , forma e proporzioni piega manubrio , scarpe e pedali ) possono condizionare e incidere negativamente sul nostro comfort e corretto assetto.

Aeroplani , giraffe e qualche bicicletta.

Ecco due delle situazioni più comuni

  • Posizione troppo lunga

È inevitabile , per arrivare ai comandi e per poter guidare la bicicletta e poter frenare la tendenza sarà quella di scivolare inesorabilmente in avanti sulla sella con conseguente perdita di “ rotondità” nella pedalata , maggiore pressione sul perineo con conseguente spostamento del baricentro corporeo. Questo, di fatto, produrrà inizialmente una sensazione di maggior efficacia della pedalata ( come quando si adotta una posizione a crono) ma con il tempo produrrà sovraccarichi più frequenti sulle ginocchia e comparti muscolari del quadricipite ma anche un maggior carico di lavoro delle spalle braccia e mani, con possibile affaticamento e tipico formicolio o parestesia degli arti superiori.
Molto frequente anche il formicolio ai piedi proprio per la tendenza a pedalare più di punta per lo spostamento in avanti sulla sella.

  • Posizione corta

Strano ma vero quasi tutti i ciclisti che sono ‘ corti ‘ in bicicletta si sentono lunghi…. Perché si vedono le braccia dritte e tese ma poi inevitabilmente devono spostarsi indietro sulla sella per trovare il modo di allungare la schiena e sgravare anche le braccia o le mani ( che subiranno maggiore carico anche in questo caso ) ma facendo così metteranno in crisi il bacino , che si troverà in una condizione negativa di “ retroversione” e innalzamento dell’anca e dell’angolo femorale.
Non resta fuori da questo gioco-forza neppure la zona cervicale che lavorerà male soprattutto per spingere con le braccia provando a raddrizzare o addirittura ad incurvarla in modo non fisiologico.
Io faccio sempre l’esempio ai ciclisti che trovo in questa posizione che è come se uno da dietro vi tirasse per la maglia, provate!
In questa situazione che condiziona fortemente il giusto lavoro del bacino, spesso tanti ciclisti accusano anche dolori o tensioni nella zona delle anche quindi raccomando a chi ha problematiche di questo tipo di prestare la massima attenzione alla posizione.
Spesso la bicicletta viene proprio consigliata per la riabilitazione post intervento, perché il carico da seduti in sella è praticamente nullo e favorisce la riabilitazione dell’articolazione.

Una delle sensazioni più comuni e avvertite anche dal ciclista meno esperto in strada è quella di avere più difficoltà a guidare la bici in discesa, proprio perché c’è troppo peso dietro sulla ruota posteriore e troppo poco su quella anteriore, in breve il baricentro corporeo è distribuito male sulle due ruote.

Aeroplani , giraffe e qualche bicicletta.

Qui di seguito una tabella di riferimento base per poter trovare la propria taglia/ geometria di telaio
con ruote da 28”.
Ho usato l’altezza come riferimento più semplice da rilevare ma sarebbe più corretto avere anche le misure di cavallo , sterno , braccia e misura scarpa.
In persone “ normolinee”, quindi con rapporti proporzionati tra i vari segmenti scheletrici, sarà sicuramente possibile applicabile la tabella indicata.

Se invece i rapporti tra le gambe e il tronco sono molto sproporzionati andranno valutate con attenzione le geometrie delle taglie standard che si trovano in commercio.
In linea di massima ciclisti con gambe più corte rispetto al busto avranno tubi di sterzo più bassi inversamente con gambe più lunghe il tubo sterzo sarà più alto.
In casi “ estremi” l’unica soluzione è realizzare un telaio su misura.
Non dimentichiamoci poi che le nuove bici con freno a disco ( strada e soprattutto gravel ) hanno una lunghezza della forcella maggiore per poter montare copertoni , tubolari o tubeless più grandi quindi lo sterzo si alza in proporzione, attenzione quindi alle misure!

Altezza Lunghezza Tubo Orizzontale – altezza di tubo sterzo – angolo tubo sella
da 155 a 160
500 – 515 Lto – tubo sterzo 85 – 105 angolo tubo sella 75’ – 74’50
da 160 a 165
515 – 525 Lto – tubo sterzo 105 – 120 angolo tubo sella 74’50 – 74’
da 165 a 170
525-535 Lto – tubo sterzo 120 – 130 angolo tubo sella 74’50 – 74’
da 170 a 175
535-550 Lto – tubo sterzo 130 -145 angolo tubo sella 74’ – 73’50
da 175 a 180
550-565 Lto – tubo sterzo 145 – 160 – angolo tubo sella 73’50 – 73’
da 180 a 185
565-575 Lto – tubo sterzo 160- 180 angolo tubo sella 73’50 – 73’
da 185 a 190
575-585 Lto – tubo sterzo 175- 190 angolo tubo sella 73’ – 72’75
da 190 a 195
585-595 Lto – tubo sterzo 180 – 200 angolo tubo sella 73’ – 72’50
da 195 a 200
595 – 615 Lto-tubo sterzo 190 – 220- angolo tubo sella 73’ – 72’50

 

Autore Giuseppe Giannecchini

  • Giuseppe Giannecchini
  • Cicli Servizi – Viareggio via San Francesco 149
  • 349 4402067
NEL FANGO DELLA ROUBAIX BRILLA SONNY COLBRELLI. CON ALE’!

Nel fango della Roubaix brilla Sonny Colbrelli. Con ALE’!

05/10/2021 in News

Dopo 22 anni, un italiano torna a trionfare all’inferno del nord, vestito dal brand italiano Alé. Il campione nazionale ed europeo in carica, che corre per il team Bahrain-Victorious, vince nella regina delle classiche del nord con la maglia firmata dal brand veronese.

Sabato Vintage a Gaiole in Chianti

Sabato Vintage a Gaiole in Chianti

01/10/2021 in News

Come già saprete Sabato a Gaiole in Chianti si terrà “L’Eroica“, dove noi saremo ovviamente presenti, e lo saranno anche gli amici di “Sghiando“.

Andrea Tafi, il Gladiatore buono

23/09/2021 in News

Non è da tutti vincere una Parigi-Roubaix e un Giro delle Fiandre, impresa che in Italia è riuscita solo ad Andrea Tafi, un grande campione che nella sua lunga carriera ha vinto tutto.

Non è però da tutti mettere i valori dello sport davanti al prestigio di una vittoria. Andrea Tafi però è così, un vero Gladiatore buono: durante la prima tappa del Giro di Sardegna di domenica 19 settembre, una brutta caduta ha interessato Liviana Faoro del Team Zanolini Bike che ha riportato la frattura del bacino e di una clavicola.

Come raccontato da lei, subito dopo la caduta, a causa delle ferite riportate è rimasta immobile a terra: disinteressandosi completamente della possibilità di vincere la tappa e della classifica generale, Tafi si è subito fermato a prestare soccorso alla sfortunata ciclista mettendola in sicurezza ed attendendo l’arrivo dei soccorsi, dimostrando, ancora una volta, di possedere valori umani ancora più grandi del suo talento.
Putroppo a causa delle gravità delle fratture Liviana si trova ancora ricoverata in ospedale e si prospetta una lunga guarigione.

La Tuscany Extreme è orgogliosa di avere nel suo staff, come testimonial di punta l’immenso Andrea Tafi, un esempio di come vivere in modo sano lo sport che tutti amiamo. Augurando a Liviana di rimettersi presto, saremo ben lieti di ospitarla nei nostri prossimi eventi.
Ricordiamo a tutti gli appassionati che il 2022 sarà un anno ricco di eventi, cominceremo con la Granfondo della Versilia l’8 maggio e proseguiremo con la VI° edizione della Randonnée di Pinocchio il 12 Giugno.
Paolo Pagni

 

 

Nico Franchi e la sua esperienza sulle Alpi Francesi

25/08/2021 in Cicloviaggiatori, Diario di Viaggio, News, Viaggi

Il noto cicloturista e scrittore Nico Franchi, autore del bellissimo libro Io e Lei, immancabile best seller per tutti gli amanti della bicicletta, ha deciso di condividere con i lettori di Cicloturismo.it alcune sue emozioni (e foto) del suo viaggio attraverso le Alpi Francesi.

Il miglior incipit sono le sue stesse parole “Se vi capitasse di fare quel giro capireste. Le Alpi francesi sono dure, alte con valli basse, salita interminabili anche oltre 20 km. Fino ad un anno fa nn le conoscevo, con questa è la terza volta che vengo, forse l’ultima. Lo considero il mio trittico per scoprire questa parte di mondo”

Moncenisio (via Novalesa) – Col de l’Iseran – Moncenisio. Da Susa.
Il valico del Moncenisio è accompagnato dalla sua storia millenaria; la strada fu poi ampliata e portata al tracciato attuale con un imponente impegno ingegneristico voluto da Napoleone. I tornanti della Gran Scala, prima della diga, ne sono il tratto simbolo anche se, la vecchia via da Novalesa, durissima, è la parte che mi è piaciuta di più. Poi, beh, arrivati al lago si rimane a bocca aperta, niente da dire.
Il Col de l’Iseran, il valico più alto d’Europa, invece mi ha innamorato ad ogni metro. Mentre si sale e si fatica, a differenza di altri celebri valichi, alzi gli occhi ma non sai dove cavolo si arrivi. Nei 13 topici km finali lo scenario cambia almeno due volte, in ambienti di incredibile suggestione. Lo stesso valico si presenta improvviso dietro una curva che sembra invece portare in cielo. E se voi sapeste cos’è, alzando gli occhi dall’asfalto e volendosidi lato, trovarsi un ghiacciaio poggiato sulla tua spalla…
Oggi ero in uno stato di grazia, stavo davvero bene, e molte foto nn ci sono perché mi sono rifiutato di mettere il piede a terra mentre salivo. Una musica che suona bene nn si interrompe.
Cmq mi sento rinato. Ho passato un autunno da cani.
148 km per 3800 mtr di dislivello, di sui molti sopra i 2000 dove, chi ha provato lo sa, cambia tutto. Pur soffrendo fatti in un controllo psicofisico assoluto, ho goduto. E stasera nn sono morto.

 

Vi lasciamo ora alle bellissime immagini di questi luoghi

Enrico Fabianelli ospite di onore alla Tuscany Extreme

07/06/2021 in News

Enrico Fabianelli nasce in Brasile il 9 giugno del 1986 per poi essere adottato da piccolissimo diventando a tutti gli effetti un toscanaccio, o come specifica lui un “Chianino DOC”. Da sempre appassionato di sport, pratica ciclismo da oltre 15 anni.

Sfortunatamente nel 2010 gli viene diagnosticata la sclerosi multipla, ma questo non lo ferma, anzi, partecipa negli anni a molte gare in MTB di rilievo internazionale.

Nonostante le difficoltà legate alla malattia ha sempre continuato a fare sport nella consapevolezza che un fisico allenato lo possa aiutare anche ad affrontare i periodi duri legati alla malattia. Ha aderito in modo spontaneo al progetto Obiettivo3, voluto da Alex Zanardi per far apprendere e diffondere la pratica sportiva tra i disabili, e grazie a questa avventura si è avvicinato così al ciclismo paralimpico nel 2018 classificandosi nella categoria C5. Aderire a questo progetto gli ha permesso di mettersi in contatto anche con altri atleti affetti dalla sua stessa patologia, di scambiarsi esperienze e consigli. Le sue gare preferite restano comunque quelle articolate su percorsi non convenzionali come i cross country, e più impegnativi come la Maratona delle Dolomiti.