Premiati con la medaglia della Tuscany Extreme a “La Sorgente” di San Pellegrino in Alpe
In attesa dell’edizione 2024 della Tuscany Extreme, abbiamo ideato assieme al mitico Ruggero de “La Sorgente” un premio molto particolare per tutti coloro che si cimenteranno nella durissima salita del San Pellegrino in Alpe.
Come tutti gli appassionati (e tutti i nostri partecipanti!) sanno benissimo, l’ascesa che porta a San Pellegrino in Alpe rappresenta una delle sfide più ardue per gli amanti delle salite. Non a caso, chiunque riesca a domarla, si può fermare nella storica bottega chiamata “La Sorgente” per ritirare il “Certificato di Mertito” ma da oggi c’è una novità! Grazie alla collaborazione tra Ruggero e la Tuscany Extreme, tutti potranno ritirare anche la medaglia commemorativa della nostra manifestazione.
La Sorgente, che quest’anno compie ben 40 anni di attività è un appuntamento fisso per tutti i visitatori del piccolo paese: qua è possibile mangiare ottime focacce e ottimi panini e trovare una incredibile selezione di prodotti locali di una superba qualità, da portare a casa e gustare in tranquillità con la famiglia e gli amici.
Ruggero tra l’latro è un grande amico della Tuscany Extreme, non a caso è lui (assieme a suo figlio Mattia) a preparare le ottime focacce che i partecipanti al Tuscany Extreme trovano nel ristoro organizzato appena fuori il paese.
Che dire? In attesa di scoprire le tante novità dell’edizione 2024, potrete intanto cimentarvi nella salita più dura, ricevere il Certificato di Merito e la Medaglia ufficiale Tuscany Extreme e godervi gli ottimi prodotti enogastronomici de “La Sorgente”
Per maggiori informazioni potete visitare il sito web ufficiale https://tuscanyextreme.it/
Camping Village Oasi
04/08/2023 in News
Una vera Oasi di pace e relax a stretto contatto con la natura. Un villaggio ricco di proposte per chi ama lo sport e la vita all’aria aperta.
Direttamente sul mare, con una bellissima spiaggia di sabbia e un comodo stabilimento balneare è la soluzione perfetta per le tue vacanze in famiglia o con gli amici.
Coperto da una folta e profumata pineta offre sistemazione in bungalow, tende glamping, piazzole tenda o roulotte e case mobili dotate di ogni comfort.
Il Camping Village Oasi è in posizione perfetta per pedalare su strada sterrata all’interno della riserva “Duna Feniglia” nell’omonimo tombolo, dove durante il percorso non sono rari incontri con daini, caprioli e piccoli cinghiali che vivono liberi in questa zona.
Camping Village Africa
04/08/2023 in News
A pochi passi dalla spiaggia, all’ombra di una folta pineta secolare sorge il Camping Village Africa.
Tranquillo e ben organizzato con bungalow arredati per 3, 4, 5 persone, il camping village offre anche molte piazzole ombreggiate per tende e roulotte, campo da tennis e da calcetto, bar, ristorante, pizzeria, minimarket, zona barbecue, parco giochi, Wi-Fi ed animazione per adulti e bambini che vi farà trascorrere una vacanza all’insegna del divertimento.
Lo staff sarà lieto di darvi informazioni sulle escursioni per i borghi dell’entroterra, i parchi naturali e le isole del Giglio e di Giannutri.
Hotel Le Palme
04/08/2023 in News
In una posizione incantevole, sulla spiaggia fra Talamone ed Albinia, per chi vuole passare una vacanza al mare in completo relax. L’Albergo Le Palme, dispone di 26 camere matrimoniali, modernamente ammobiliate, tranquille, silenziose e dotate di ogni comfort. Tutte le camere sono dotate di aria condizionata, Tv, WiFi, frigorifero, accesso diretto al giardino e parcheggio privato. Le camere distano solo pochi metri dalla spiaggia che si raggiunge attraversando un breve percorso all’ombra della pineta.
Residence Pineta
04/08/2023 in News
Il Residence Pineta è una struttura di nuova costruzione con camere distribuite in tre blocchi che riproducono la disposizione dei poderi toscani. Immerso in un’ampia pineta con accesso diretto al mare tramite un vialino interno, nel tratto di costa tra Porto Santo Stefano e Talamone. Ideale sia per chi vuole trascorrere una vacanza al mare nel cuore della Maremma, e sia per chi ama la mondanità dei centri turistici del monte Argentario
I percorsi PedalArt e il Club di Prodotto Parma by Bike
29/06/2023 in EmiliaBikeExperience, News
Alla scoperta di Emilia con “Emilia Bike Experience”
I percorsi PedalArt e il Club di Prodotto Parma by Bike
È sostenibile, slow, attivo, ma è anche arte, cultura, storia, cibo d’eccellenza, natura sorprendente. È un viaggio esperienziale sempre nuovo e variegato, il cicloturismo nel territorio di Emilia. Un reticolato ben organizzato di 21 percorsi cicloturistici, quello di PedalArt, che coprono più 1.200 km nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. PedalArt è una delle eredità culturali dell’anno (2020+21) in cui Parma è stata Capitale Italiana della Cultura. È un progetto che incrocia cicloturismo e turismo culturale e si compone di una rete di percorsi cicloturistici, realizzati da FIAB Parma, in collaborazione con FIAB Reggio Emilia e FIAB Piacenza, associazioni, enti e comuni del Parmense e del Reggiano.
Itinerari slow tematici, diversi e accattivanti, per pedalare tra le arti, la storia, i castelli, le pievi, le terme, i musei, i sapori dell’Emilia in modo lento, dolce e sostenibile. Tra questi la Greenway delle Residenze Ducali Parmensi, un itinerario ciclabile che collega i luoghi in cui sono visibili le residenze della Duchessa Maria Luigia, dalla pianura alla prima collina; o il percorso dei Castelli Parmensi, che è un invito alla scoperta di alcune delle più suggestive residenze fortificate delle colline parmensi: Torrechiara, Felino, Sala Baganza. E poi il percorso che porta a conoscere il Liberty “Fiori di ferro e di cemento” a Parma e la sorprendente collezione d’arte raccolta nella villa Magnani Rocca a Mamiano; e l’itinerario che segue le vie delle Terme Parmensi fra Salsomaggiore Terme e Tabiano. E ancora i percorsi che attraversano i luoghi di vita di personaggi, come Verdi e Guareschi, che hanno fatto la storia della musica e della letteratura dell’Emilia; o le traiettorie percorse dai Monaci Cistercensi nel territorio a scavalco fra Parma e Piacenza, e i percorsi alla scoperta delle terre Matildiche, dei luoghi dell’enogastronomia, e su in montagna, il percorso del fungo Porcino di Borgotaro. Ce n’è per tutti i gusti e per tutti i pedali.
I percorsi PedalArt si integrano con le ciclovie europee, nazionali e regionali, quali Eurovelo 5 (Francigena), Eurovelo 7 (Ciclopista del Sole), Eurovelo 8 (CicloPo) e BicItalia 16 (Verona-Sarzana). Descrizioni accurate con file gpx su www.tourer.it/itinerari e www.fiabparma.it .
Per avere indicazioni, noleggiare bici, trovare le strutture ricettive e ristorative bike friendly e guide esperte di cicloturismo, ci si può rivolgere al Club di Prodotto che declina l’offerta turistica dedicata alla bicicletta nelle sue varie forme, dalle bici da strada alle e-bike, dalle mountain bike alle gravel bike, passando per le bici da corsa. Si chiama Parma By Bike il club di prodotto del Comune di Parma, creato in collaborazione FIAB, Federalberghi e Infomobility, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, Visit Emilia e i Comuni della provincia parmense che dispongono di piste ciclabili. Riunisce oltre 80 operatori specializzati in cicloturismo, tra tour operator, guide, negozi di noleggio di bici, officine meccaniche, rivenditori di articoli dedicati, trasporti e servizi, strutture ricettive e ristorative, nell’obiettivo condiviso di promuovere esperienze ed itinerari sul territorio parmense e valorizzare Parma come terra speciale della bicicletta.
Per informazioni
Parma Welcome
Iat-R Ufficio informazione e accoglienza turistica del Comune di Parma
Bardi in bike, un borgo magico tra Via Degli Abati e cascate in alta Val Ceno
07/08/2023 in EmiliaBikeExperience, News
Alla scoperta di Emilia con “Emilia Bike Experience”
Bardi in bike, un borgo magico tra Via Degli Abati e cascate in alta Val Ceno
Svetta sull’incantevole panorama dell’alta valle del Ceno, il borgo di Bardi (PR), perla dell’Appennino Parmense nota per il suo maestoso castello, che si erge su un suggestivo sperone roccioso. Tappa della Via degli Abati (o Via Francigena di montagna), immersa in una natura rigogliosa – a 30 minuti dall’uscita autostradale di Fornovo Taro, Bardi è il luogo ideale per godersi passeggiate in bici, itinerari di cicloturismo, ma anche percorsi di trekking e di equitazione, immersi in paesaggi spettacolari. Il territorio di Bardi, infatti, va dai 300 metri s.l.m di quota del torrente Ceno sino ad arrivare ad oltre i 1700 metri s.l.m del monte Ragola, svelando una fitta rete sentieristica, che permette di dedicare intere giornate all’outdoor.
Prima di tutto, si può visitare il Castello di Bardi, inserito con il suo borgo dalla CNN al 5° posto della classifica “Discover 15 of Europe’s most beautiful hilltop towns”, guidata da Ola (Santorini, Grecia), Civita di Bagnoregio e Medina (Malta). Al suo interno, si trova il Museo della civiltà valigiana. Da qui, si può partire per esplorazioni a piedi o in bicicletta, seguendo il percorso intorno al Castello che parte da Piazza Vittoria ed è lungo circa 1,6 km, e inoltrandosi poi nel cuore del centro storico. Mete di trekking, le splendide cascate, come la Cascata del torrente Lecca, che con i suoi 25 mt mostra uno dei salti d’acqua più imponenti dell’Emilia Romagna, e in Val Noveglia, le Cascate dei Lavacchielli, senza dimenticare le rigeneranti soste lungo il Ceno, presso l’Ansa dei Graniti e del Ponte Lecca. Numerose le aree di elevato pregio naturalistico, oltre ai tanti geositi e alle ofioliti rocce magmatiche e metamorfiche, i sentieri che conducono sulle montagne che circondano il paese: Monte Lama, Monte Barigazzo, Pizzo D’oca, Monte Ragola,e Monte Carameto e la Roccia 5 Dita.
Bellissimo è il percorso lungo la Via degli Abati, conosciuta come la “Francigena di Montagna”: circa 190 km da Pavia a Pontremoli che toccano località affascinanti come la Val Trebbia e il borgo di Bobbio ed ovviamente Bardi. Il cammino è molto apprezzato dai viaggiatori a piedi, ma anche in bicicletta, pur essendo ideale per i più allenati. Due i tracciati, in particolare, che toccano il territorio di Bardi: il percorso che va da Groppallo a Bardi e quello che va da Bardi a Borgo Val di Taro. La Via degli Abati dà oggi il nome alla Abbots Way, avvincente gara ultratrail percorsa per 125 chilometri sull’antico itinerario calcato dai pellegrini.
Tanti gli spunti per escursioni, seguendo le mappe dettagliate che si trovano all’ufficio turistico, o le guide ambientali escursionistiche delle Valli del Taro e del Ceno. Consigliato è l’Anello della Val Ceno, sentiero unico che unisce tutti i comuni che si affacciano sulla valle con diversi percorsi. E poi, l’Anello del Carameto (ottimo per trekking e mountain bike) che parte dal Passo del Pellizzone e si snoda per 8.7 km.
Per vivere esperienze emozionanti, si può passeggiare in sella al cavallo Bardigiano, il “cavallo di montagna”, dalle origini antiche e gloriose. I cavalli si possono incontrare liberi al pascolo, ma sono anche fedeli compagni di ippoterapia e di escursioni naturalistiche.
Storia, enogastronomia e agricoltura, rendono Bardi unica e preziosa. Come il Parmigiano Reggiano che qui viene prodotto, genuino e ricco di sapori, grazie all’elevata biodiversità delle erbe di montagna raccolte per il foraggio degli animali.
Noleggio Bici
Ufficio turistico
- Indirizzo: Palazzo Maria Luigia – Via Pietro Cella n°5 – 43032 Bardi (PR)
- Telefono: 0525 733075
- Email: [email protected]
Nuala Rent e-bike tour
Indirizzo: In località Noveglia n.320 Bardi
Telefono: 345 5892601
Tour guidati in Val Ceno
Alessio Tedaldi
Guida Accompagnatore nazionale e-mountain bike
Telefono: 349 070 6106
Email: [email protected]
Progetto pilota: www.visitemilia.com
Albinea, la collina degli “anelli” tra meraviglia, storia e bellezza
16/08/2023 in EmiliaBikeExperience, News
Alla scoperta di Emilia con “Emilia Bike Experience”
Albinea, la collina degli “anelli” tra meraviglia, storia e bellezza
Albinea è una località pedecollinare che spicca per le sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche e per la presenza di edifici storici di rilievo artistico. Inoltre si tratta di una terra ricca di prodotti tipici squisiti come il vino (Lambrusco e Spergola), l’aceto balsamico tradizionale, il Parmigiano-Reggiano, l’erbazzone, i ciccioli e tante altre prelibatezze. Albinea è viva durante tutto l’anno, con una ricca offerta culturale e numerosi itinerari ed è una scelta privilegiata per chi, dalla vicina città di Reggio Emilia, cerca refrigerio durante l’estate; amata da moltissimi ciclisti e cicloamatori per la bellezza dei luoghi con panorami mozzafiato sulla pianura, l’ospitalità e il buon cibo, e per la presenza di tre percorsi ad anello, immersi nella natura, sia su strada che fuori, e il fatto che le vie e i sentieri non siano troppo complessi da affrontare (scarica i percorsi dall’app gratuita “Sentieri Appennino”)
Eccoli uno per uno…
L’ANELLO DI CA’ DEL VENTO
Il sentiero Anello di Ca’ del Vento è lungo 12.5 km, presenta un dislivello di 430 metri su strada sterrata. Inizia e termina nell’abitato della frazione adi Borzano, attraversando aree di notevole interesse naturalistico e, trovandosi a soli 20 minuti dalla città, offre ai visitatori l’esperienza di godere di panorami mozzafiato restando immersi nella natura. Un ottimo punto di partenza e di arrivo per intraprendere questo percorso è “La Tana”, un luogo di ritrovo che offre a tutti gli sportivi e non solo, un punto in cui condividere momenti di serenità e convivialità davanti a un piatto di prodotti tipici. (https://newbike.it/la-tana/)
Per raggiungere l’inizio del percorso basta percorrere via Chierici e via Franchetti e seguire il sentiero Cai 614 che attraversa la ZSC (zona speciale di conservazione) Ca’ del Vento, Ca’ del Lupo, Gessi di Borzano. Con una breve deviazione (sentiero 614 A), circa a metà percorso, è possibile raggiungere il Castello di Borzano e la Tana della Mussina.
Il Castello, costruito in epoca medievale (nel 1.100) sulla sommità di uno sperone di selenite (gesso brillante o pietra di Luna), era proprietà dei Manfredi, vassalli dei Canossa, e nei secoli fu oggetto di numerosi attacchi, distruzioni e trasformazioni. Gli insediamenti nell’area sono però precedenti, come dimostrato dalle tombe antropomorfe del VII secolo ritrovate sotto l’abside della chiesa del castello e ancor più dalla presenza della vicina grotta sepolcrale detta Tana della Mussina. La caverna è accessibile a tutti, muniti di torcia, solo nella parte iniziale in cui è possibile ammirare i cristalli di gesso che brillano se illuminati. Per visite Gruppo Speleologico “G. Chierici”: [email protected] – http://www.gspgc.it). A metà percorso si arriva nel punto più alto dell’anello: 350 metri sul livello del mare. Giunti in questa cresta, a cavallo tra la pianura e l’inizio degli Appennini, si può godere di una brezza rinfrescante e restare ammaliati di fronte a un meraviglioso panorama che, in assenza di foschia, consente di vedere all’orizzonte addirittura le Alpi veronesi. La discesa che segue è semplice e si può ammirare una vegetazione che alterna boschi e prati, luoghi di sosta perfetti per un picnic o un momento di relax. Per visite tematiche alla scoperta della natura e della storia Amici del CEA Albinea (https://www.facebook.com/amicidelceadialbinea/?locale=it_IT). Per una sosta gustosa, con menù tradizionale e non solo, Antica Osteria del Borgo in Via Comparoni 6 a Borzano, proprio all’inizio del borgo mentre per la notte è possibile fermarsi al Bio-Agriturismo Verde Noce (https://www.verdenoce.com/).
ANELLO ALBINEA-BOTTEGHE-BROLETTO
Il suggestivo percorso Albinea-Botteghe-Broletto è fatto ad anello e si snoda principalmente su strade secondarie con fondo asfaltato. Il tragitto è lungo 7.9 km e inizia da piazza Cavicchioni, cuore del Comune con i suoi ristoranti, le gelaterie, le botteghe di prodotti tipici, i locali e la splendida biblioteca comunale Pablo Neruda. In Via Caduti per la Libertà è visitabile un pezzo di storia unico: una porzione originale del Muro di Berlino donato al Comune nel 1999 dal distretto gemellato di Treptow (Berlino). Dalla piazza, attraverso la pista ciclopedonale del Tirabuson si arriva all’abitato di Botteghe.
A 300 metri da piazza Caduti Alleati, al civico 27 di via Chiesa, si trova Villa Sidoli-Rossi: una meravigliosa dimora costruita nel XVII secolo, nella quale soggiornò Giuditta Sidoli, patriota italiana e compagna di Giuseppe Mazzini. Villa Rossi è un luogo molto conosciuto perché proprio qui si ricorda ogni anno l’Operazione Tombola (marzo 1945), una delle più cruente battaglie della Seconda Guerra Mondiale a Reggio Emilia tra i soldati tedeschi che vi avevano installato un importante centro di comunicazione sulla linea Gotica, e parigiani insieme agli Alleati. Oggi la villa è una dimora di pregio, sede del Borgo del Balsamico, e su prenotazione è possibile soggiornarvi, visitare la sua antica acetaia e degustare prodotti tipici (www.ilborgodelbalsamico.it). Il percorso prosegue fino alla zona artigianale in cui si può vedere il Canale di Albinea; salendo lungo via Conte Re si raggiunge Broletto, l’antica Albinea: borgo storico di poche case rustiche, riunite intorno ad una casa-torre di origine medievale. In zona è possibile una sosta all’Agriturismo Podere Broletto, in Via Monsignor Tondelli 27/a, con bottega di prodotti tipici e ristorante e una splendida vista sulle colline albinetane. (www.poderebroletto.it) Poco distante c’è Monteiatico, ricordato dall’Ariosto in una delle sue satire. Continuando il percorso si arriva alla splendida Pieve di Albinea e da qui si discende passando all’abitato di Botteghe per fare ritorno nella piazza principale di Albinea.
ANELLO ALBINEA, MONTERICCO, BELLAROSA
Il terzo percorso ad anello è un tracciato lungo 11.5 km ed è principalmente su strada asfaltata e soltanto in piccola parte ghiaiata. La partenza è da Villa Tarabini, dimora storica e sede dell’Acetaia comunale. (https://www.comune.albinea.re.it/vivere-albinea/acetaia-comunale/) Dalla villa il percorso porta a piazzale Lavezza, e si risale su via Castellana per arrivare al Santuario della Madonna di Lourdes, chiesa del XIX secolo in stile gotico-lombardo. Il percorso prosegue costeggiando il castello di Montericco, per poi raggiungere via Oliveto. Da qui da qui la strada si fa in discesa e lungo il percorso si incontra la Chiesa della Madonna dell’Oliveto, costruita in stile neoclassico. Divenuta la parrocchia di Montericco, per un certo periodo ne fu rettore Lodovico Ariosto. In questa zona è possibile una visita, previa prenotazione, all’Acetaia di Montericco (Via Castellana 60 – tel. 0522.347751) e all’Acetaia Castello di Vergnano (Via San Geminiano – tel. 0522.599807). Terminata la strada all’incrocio si prosegue su via Spallanzani, strada con fondo ghiaiato, per passare su via Vallisneri e via Nobili, fino all’incrocio con via Roncosano. Da qui il percorso prosegue diritto fino a immettersi sulla pista ciclabile (via della Tenuta, via Grandi e via Di Vittorio). All’incrocio si prosegue su via Verdi e poi su via Caduti della Libertà per raggiungere il punto di partenza.
Per una sosta, Agriturismo Bellarosa Bio (http://www.bellarosabio.com/) oppure all’Hotel Parco Fola (http://www.hotelparcofola.it/) situato a lato di Villa Tarabini.
PER INFORMAZIONI
PROLOCO ALBINEA
PER NOLEGGIO/VENDITA/ASSISTENZA IN LOCO PER BIKE E E-BIKE
Maxent
- Indirizzo: Via Vittorio Emanuele 43
- Tel: +39 0522 348535
- Mail: [email protected]
- www.maxent.it
NEWBIKE
- Indirizzo: La Tana Via Gramsci 51 Borzano di Albinea
- Tel: +39 0522 985147
- Tel: +39 339 1485500
Vendita e noleggio biciclette e e-bike: https://newbike.it/punto-vendita/utility/noleggio-bici/
Progetto pilota: www.visitemilia.com
In sella lungo la Ciclovia dello Stirone
05/09/2023 in EmiliaBikeExperience, News
Alla scoperta di Emilia con “Emilia Bike Experience”
In sella lungo la Ciclovia dello Stirone
Itinerario per gli appassionati della natura, la Ciclovia dello Stirone si snoda per 42 km seguendo l’omonimo torrente, attraverso il Parco Regionale dello Stirone e del Piacenzano. Quest’ultimo nasce nel 2012 dalla fusione di due aree naturali protette: il Parco Regionale Fluviale dello Stirone e la Riserva Naturale Geologica del Piacenziano. L’intero Parco riveste una straordinaria importanza dal punto di vista paleontologico, grazie alla presenza di reperti fossiliferi dell’Era Terziaria e Quaternaria, portati alla luce da processi erosivi. Il torrente Stirone, così come l’area del Piacenziano, sono infatti noti agli studiosi di paleontologia e oggetto di studi scientifici di rilevanza internazionale: la serie fossilifera presente nelle stratificazioni consente di ripercorrere l’evoluzione ambientale e climatica del Bacino Padano negli ultimi 6,5 milioni di anni.
Adatta anche a bikes meno esperti, la Ciclovia dello Stirone sale lungamente nel fondovalle, su percorso a tratti piacevolmente movimentato. Il paesaggio va dalle distese di campi intercalati a filari di grandi alberi (querce, gelsi) fino ai boschi collinari che rivestono le alture di Vigoleno (nella provincia di Piacenza), passando per l’ambiente fluviale dello Stirone, incassato fra ripide scarpate e con costanti macchie di salici e pioppi. Durante i mesi primaverili-estivi il volo coloratissimo dei gruccioni o l’osservazione dei reperti fossili rendono ancora più emozionante l’escursione.
L’itinerario è ad anello con alcune varianti da utilizzare a seconda delle variabili stagionali. Lungo il percorso si trova il Podere Millepioppi, sede dell’Infopoint del Parco e dell’imperdibile Museo Mare Antico e Biodiversità (MuMAB), dove ammirare alcuni degli importanti reperti fossili rinvenuti lungo le rive dello Stirone e altre emergenze ambientali dell’area protetta. Non mancano però anche motivi di interesse storico-monumentale legati ai tratti urbani dell’itinerario (Fidenza con il suo Duomo, il Borgo Medievale di Vigoleno, la cittadina di Salsomaggiore) o a singoli edifici antichi isolati nel contesto rurale (le romaniche chiese di San Nicomede e San Genesio).
La Ciclovia dello Stirone è uno dei quattro bellissimi percorsi ciclabili all’interno dei parchi e le riserve naturali dei Parchi del Ducato. Gli altri sono: la Ciclovia del Trebbia, la Ciclovia Boschi di Carrega e la Ciclovia del Taro.
Per ogni ciclovia ci sono schede tecniche online con informazioni sulla lunghezza, il dislivello, il grado difficoltà, i tempi di percorrenza, le principali mete d’interesse culturale e storico e una serie di recapiti utili durante il tragitto, le mappe con le indicazioni GPS da scaricare. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito della Regione Emilia Romagna.
PER INFORMAZIONI
Parchi del Ducato
- Indirizzo: Strada Giarola 11 – 43044 Collecchio (PR)
- Tel: +39 0521 802688
- Mail: [email protected]
- www.parchidelducato.it
Progetto pilota: www.visitemilia.com
La Food Valley Bike. Da Parma al Po in biciletta.
18/09/2023 in EmiliaBikeExperience, News
Alla scoperta di Emilia con “Emilia Bike Experience”
La Food Valley Bike. Da Parma al Po in biciletta.
Inaugurata nel 2021, la Food Valley Bike è una ciclovia pianeggiante di 85 Km che parte da Parma e arriva a Busseto, attraversando otto Comuni della cosiddetta ‘Bassa parmense’. Caratterizzato da bellezze naturalistiche e da eccellenze enogastronomiche, il percorso offre più occasioni ‘assaporare’ i diversi scorci paesaggistici della pianura Padana e gustare i suoi prodotti tipici.
Scaricata l’app della Food Valley Bike, si percorre da Parma la comoda pista ciclabile fino a Sorbolo, dove si può gustare la pasta, frutto della combinazione dei prodotti agricoli locali: il grano, il pomodoro e il Parmigiano Reggiano. Su richiesta, si possono ammirare le opere dello scultore Luigi Froni, conservate nel Municipio di Sorbolo. Il percorso prosegue lungo l’argine del torrente Enza e fa tappa a Coenzo, nella ‘Casa delle Contadinerie’, in cui sono custoditi oggetti e storie della vita contadina nella ‘Bassa Parmense’.
Casa delle Contadinerie di Coenzo
I Gessi di Luigi Froni sala consiliare del Municipio di Sorbolo
Anolini
Giunti a Mezzani, patria del celebre anolino, troviamo la Riserva Naturale Orientata della Parma Morta, preziosa testimonianza delle antiche dinamiche fluviali della pianura padana. All’interno della Riserva si trova, in fase di apertura, il Centro di cultura ambientale del Fiume Po, tipico edificio rurale situato in zona golenale che custodisce l’acquario con specie ittiche di acqua dolce, presenti nel Grande Fiume. Di particolare interesse il Porto e la sua area verde attrezzata, situata sulla riva del fiume Po.
Riserva Naturale Orientata della Parma Morta
Porto Turistico Fluviale di Mezzani
Acquario del Centro di cultura ambientale del Fiume Po
Il percorso si snoda quindi verso Brescello, nota soprattutto per le storie di Don Camillo e Peppone, ideate da Giovannino Guareschi. Procedendo in direzione di Colorno, la magnifica Reggia con suo il giardino di fiori e aiuole alla francese accoglie i visitatori e li invita anche ad assaporare i ‘Tortél Dols’.
La ciclovia prosegue alternando percorsi ghiaiati sull’argine a tratti asfaltati lungo stradine secondarie, da cui si osserva il paesaggio pianeggiante e regolare delle coltivazioni di pioppi, grano e foraggio in cui sono presenti tracce di antichi insediamenti benedettini (Antica Grancia). È il caso di Sissa Trecasali dove, nella Rocca dei Terzi di origine medievale, si trovano vaste sale settecentesche con affreschi a soggetto mitologico.
Pista della Food Valley Bike al Tramonto
Reggia di Colorno
Rocca dei Terzi Sissa
A Roccabianca, nel suo Castello quattrocentesco, è possibile visitare il Museo della Distilleria e le stanze di stagionatura dei Culatelli.
Presso l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, si può approfondire la storia dell’allevamento del maiale e della produzione di un salume d’eccellenza, quale è il Culatello.
Castello di Roccabianca
Focaccia con Culatello
Martelletto per Culatello
A Zibello nel nell’ex-convento dei Padri Domenicani, è visitabile il museo del Cinematografo e del Culatello, oltre al bel chiostro con affreschi sulla storia del santo, mentre a Busseto, nella piccola frazione di Róncole, è visitabile la casa natale del maestro Giuseppe Verdi.
Si segnala infine che a inizio giugno, lungo la Food Valley Bike, si svolge da alcuni anni la manifestazione ciclistica non competitiva denominata ‘l’Ingorda’, ovvero la pedalata assistita dal buon cibo, dove ad ogni tappa si degustano i prodotti tipici del territorio.
Casa Natale del Maestro Giuseppe Verdi
Convento dei Domenicani
Museo del Culatello
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