Utilizzo dei muscoli nelle varie discipline del ciclismo
L’idea generale, purtroppo tristemente diffusa, è che andare in bicicletta sia tutta questione di forza nelle gambe. Sfatiamo questo mito.
Il contatto tra ciclista e bicicletta si realizza in ben cinque punti: mani (entrambe) sul manubrio, piedi (entrambi) sui pedali, bacino sulla sella.
Si intuisce dunque che i muscoli utilizzati dal ciclista non sono solo quelli della parte inferiore del corpo. Molto importante è anche l’insieme dei muscoli addominali, pettorali e della schiena. Sono infatti questi a dare stabilità al ciclista durante la pedalata.
Ogni ciclista dovrebbe quindi allenare tutti i muscoli del corpo e non solo quelli delle gambe.
Ogni disciplina ciclistica impone poi l’utilizzo dei muscoli in maniera diversa. Vediamoli nel dettaglio.
Ciclismo su Strada
I muscoli più affaticati nel ciclismo su strada sono quelli della schiena a causa della posizione aerodinamica dei ciclisti. Inoltre quando il ritmo serrato della pedalata, che si protrae per lunghe distanze, viene interrotto, subito viene prodotto acido lattico. Per evitare l’accumulo di acido lattico e sciogliere i muscoli, i ciclisti si alzano in piedi sui pedali impiegando però ancor più energia.
Mountain Bike
I muscoli più affaticati nella mountain bike sono quelli della schiena, delle braccia e dell’addome a causa dei continui spostamenti di peso sulla ruota anteriore o posteriore. Oltre a questo, le ripide, ma brevi salite che i biker affrontano di solito li costringe a modificare improvvisamente la frequenza di pedalata. Ciò si ripercuote sui i muscoli della coscia.
Cicloturismo
Le maggiori sfide che i cicloturisti devono affrontare sono quelle relative al peso dei bagagli che portano con sé. Mantenere l’equilibrio è un’operazione che affatica braccia, collo e schiena.
Le continue fermate e ripartenze affaticano i muscoli della coscia, mentre le tante ore in sella gravano sul bacino.