Intervista a Simone Stilli SRM – i misuratori di potenza
Oggi con Simone Stilli, manager e sviluppatore software presso SRM Italia parliamo di misuratori di potenza e delle loro applicazioni.
Simone Stilli: SRM sta per metodo di misurazione di Schoberer.
Schoberer è il fondatore nonché l’inventore del Power Meter, con i misuratori di Potenza noi valutiamo la potenza meccanica impressa nelle pedivelle quando ti muovi
È un valore molto importante perché è un indicatore meccanico, quindi che caratterizza il tuo sforzo in bicicletta. Va di pari passo con l’indicatore biologico che è la frequenza cardiaca, incrociando questi due valori sappiamo il risultato meccanico dello sforzo interno del corpo per valutare nella maniera più precisa e meticolosa l’indice della tua performance.
Paolo Pagni – Cicloturismo: Quindi, perché è importante avere un misuratore di potenza? Perché dovrei avere un misuratore di Potenza? Quali sono i vantaggi?
S: Innanzitutto dipende a che livello sei, che cosa vuoi fare, come ti piace andare in bicicletta. Se sei uno che va tanto a sensazione, a cui non interessa la scienza alla ricerca della forma migliore non te ne fai di niente.
Praticamente il misuratore di potenza è un indicatore che ti dice, sulla base della tua pedalata, della tua performance, del tuo andare in bicicletta, cosa sta lavorando, come stai lavorando.
Come succede oggi giorno tu fai qualche test, sai quali sono le tue zone di allenamento e, a seconda di che tipi di prestazioni vuoi fare a seconda di che tipi di modello di corse, vai a fare degli allenamenti mirati. Tutto questo per ottimizzare nella maniera migliore possibile il tempo che hai per andare in bicicletta e per lavorare nelle zone a te più allenanti.
Se ti devi preparare per la Randonnée di Pinocchio che è 200 km e ti metti a fare gli allenamenti corti di ripetute sai benissimo che non ti servono allo scopo. Quindi, uno si studia il tipo di manifestazioni ed eventi che vuol fare e sulla base di questi tipi di corse esiste un modello, sulla base appunto di questi diversi modelli di corsa diversi punti della stagione e della tua preparazione pianifica i suoi allenamenti. Su questa pianificazione hai bisogno di quello che è un riscontro, quindi un indicatore che ti dice stai facendo bene il tuo lavoro. Un esempio classico è una valutazione di uno sforzo come si faceva fino a 10 anni fa esclusivamente con il cardiofrequenzimetro.
Il cuore ha un’inerzia cosa che la potenza invece non ha. In questo modo riusciamo ad avere, oltre all’indicatore del corpo, anche l’indicatore meccanico che in maniera semplice ti fa a capire come il tuo corpo scarica l’energia sulle pedivelle detto in maniera semplice.
P: Quindi il misuratore di potenza è installato sui pedali sulle pedivelle? Dov’è installato?
S: Il misuratore della potenza in una bicicletta, essendo un sistema a catena cinematica chiusa, per misurare la potenza si può fare in tanti punti, si può misurare sull’asse del pedale, sulla pedivella, sul movimento di centro, spider (il ragnetto che congiunge l’asse del movimento di centro alle corone).
Ovviamente dove tu misuri la potenza cambia più ti allontani dal fulcro delle forze, che è in assoluto lo spider perché tutte le forze che che contribuiscono alla trasmissione passano dallo spider, quindi, quando si parla di misurazione i 300 watt sulla pedale sono differenti dai 300 watt sullo spider.
Perchè, immagina il pedale, dall’asse del pedale tu hai due cuscinetti, dal pedale opposto hai altri due cuscinetti e quindi cuscinetti comunque generano resistenza, poi dai cuscinetti si va alla pedivella, la pedivella misura una micro tensione e poi dalla pedivella
al movimento centrale hai due cuscinetti che generano attrito .
P: Il sistema va misurare anche il piede destro e il sinistro separatamente?
S: Allora, dipende da cosa vuoi fare. Intanto quando noi misuriamo sullo spider misuriamo tutte le forze che convergono sullo spider. Quindi che provenga da destra o che provenga da sinistra non cambia, questo perchè il tuo corpo quando pedala spinge sempre con la gamba destra e quella gamba sinistra, una pressione e una trazione. La distinzione destra e sinistra una cosa molto delicata.
Io ti dico, con cognizione di causa, che fare un misuratore che abbia un margine di errore del 1-2% è veramente difficile, sei un misuratore con margine di errore del 2% a destra e uno a sinistra, che comunque sono ottimi misuratori, hai già 4 punti percentuale di differenza.
Dal mio punto di vista la misurazione destra-sinistra la farei fare ad un biomeccanico, che ti studia e ti capisce se hai dei problemi se hai dei difetti, ma non ti farei vedere solamente il numerino fisso.
Nelle nostre applicazioni, i nostri misuratori di Potenza ti fanno vedere tutto il profilo della pedalata. Il profilo della pedalata è la forza impressa sui 360°, in questo modo io riesco a farti capire se tu hai dei difetti della pedalata.
Avendo dei difetti della pedalata allora un bravo biomeccanico agisce per colmare questi difetti.
Nicola: la sensazione è il primo parametro da tenere conto, poi i numeri
S: Sono d’accordo Nicola, la sensazione è ottima e la sensazione è l’indice di percezione dello sforzo cosa molto importante. Posso dirti però, che è dal 2000 che uso misuratore di potenza e il misuratore di potenza mi ha anche aiutato ad interpretare meglio le mie sensazioni, nel senso che tante volte ti fa capire in maniera preventiva magari quando sei arrivato alla fine. Quindi, paradossalmente tante volte ti aiuta anche a spingere meno, il misuratore di potenza è uno strumento che, se saputo usare, per chi sa interpretare i numeri e per chi sa veramente capire cosa significa arrivare a casa, scaricare un file e cercare di capire cosa ha fatto e cosa ha sbagliato, è un’ottima strumento.
Piero: per me le pulsazioni sono un parametro importantissimo
S: Le pulsazioni SONO un parametro importantissimo perché le pulsazioni, come dicevo prima, sono l’unico indicatore di cosa succede nel tuo corpo quindi attenzione. Ora tanti pensano che con il misuratore di potenza il cuore non serve a nulla no, assolutissimamente.
E ti dirò di più, la cosa fondamentale, che un buon preparatore e una buona analisi di un file ti deve dare è lo studio della correlazione tra variazioni di potenza e variazioni di frequenza cardiaca ossia misurare quanto una variazione di Potenza inficia sulla frequenza cardiaca ossia quanto il tuo cuore è veloce nel rispondere a delle reazioni. Quindi, da sola la frequenza cardiaca non riesce a darti nessuna informazione se però la correlo ad una variazione di potenza, tanto più il tuo cuore è reattivo a variazione di Potenza, questo è il modo più semplice e più sicuro per valutare il tuo stato di forma.
Luigi: a fine allenamento c’è anche un riferimento molto importante TSS dove puoi capire il lavoro generato sul nostro sistema fisiologico, di conseguenza anche il tempo necessario ad un recupero e fare un allenamento specifico con un alimentazione appropriata. Che parametro anche letto insieme al TSS?
S: si, fa parte di queste nuove metriche. Praticamente è un misura, un numerino che valuta quanto è stato stressante il tuo carico di allenamento. Attenzione a farsi ubriacare troppo dei numeri.
P: cioè diciamo che i numeri aiuto ma vanno utilizzati con tutto, ascoltando il proprio fisico.
Nicola: Zwift Power fa così, analizza cuore e potenza, per capire se bari.
S: non basta solo quello, basta cambiare la calibrazione del tuo powermeter. Anche quando vai su Zwift te devi correre contro te stesso, guardi le tue prestazioni e te ne freghi degli altri.
Zwift Power ti impone la fascia cardiaca, impone il profilo su strava per leggere i pesi eccetera eccetera, però chi è che ti viene a casa a vedere se il tuo powermeter è calibrato?
Sergio: con SRM è stato possibile verificare se ci sono eventuali vantaggi utilizzando le corone ovali?
S: Per quanto riguarda le corone ovali è un mondo tutto a parte. Io ti dico il mio punto di vista, non esiste un studio scientifico che ti dica che la corona ovale va meglio o peggio. Quello che ti dico io è, che sulla base della mia esperienza, qualcuno ci si trova meglio qualcuno si trova perggio, quindi è totalmente una cosa individuale soggettiva.
Luigi: parlaci del nuovo prodotto indoor SRM Smartit
S: Luigi il nuovo prodotto devi venire a provarlo, io ti garantisco solo che ad occhi chiusi non ti accorgi se pedali fuori o dentro casa. In più c’è un nuovo software della Smartit.
L’Indoor SRM Smartit è fatta da componenti standard, quindi tu la puoi personalizzare, con sella manubrio tuo può diventare una bici da crono, da mountain bike, puoi replicare al 100% quella che è la tua bicicletta. Ha un freno posteriore elettromagnetico, ha un volano elettromagnetico, in questa versione abbiamo messo anche un cambio, il cambio ti serve per variare quella che è l’energia cinetica che ti porti dietro quando pedali.
L’energia in funzione della massa e della velocità quindi, variando noi la velocità di questa massa e rotazione, ci permette di simulare bene quello che è lo sforzo sia della salita sia della pianura.
Nicola: Simone, una curiositá sulla lunghezza pedivelle MTB vs bdc. Ad esempio io su strada pedalò 172,5 e MTB 175, con SMR origin potrei usare 172,5 anche su MTB. Cosa cambia?
S: Si, certo con origin puoi usare anche il 172,5. La differenza è che hai comunque la stessa catena cinematica della pedalata su strada che su Mountain bike.
Una cosa importante di tutti i nostri sistemi SRM origin nuovi è dato dal fatto che il powermeter quindi, lo spider, è calettato direttamente sull’asse, non passa dalla pedivella e questo ci permette di conferire rigidita e quindi una migliore trasmissione di potenza per evitare appunto dispersione di forze.
P: consigli da dare per questo periodo di quarantena?
S: Io non sono un preparatore però ti dico che cosa farei, cercherei comunque di fare un programma abbastanza organico e abbastanza mirato, quindi alternerei un pochino le sedute. Non le solite sedute noiose di endurance di 3 ore tutti i giorni ma farei esercizi anche a secco. Fare un po’ tutto in maniera tale che quando poi si può ripartire si riparte.
Nicola: Il file di potenza dell’atleta che ti ha più impressionato?
S: Tanti tanti, quello che mi ha impressionato di più di tutti è un file di Luke Leblanc dalle nostre parti che ha fatto una salita che, personalmente, non penso di riuscire a farla neanche in Vespa.
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