Aeroplani, giraffe e qualche bicicletta – di Giuseppe Giannecchini
Pedalata di punta, talloni che cedono verso il basso braccia tese ,dritte come ingessate schiene troppo alte o troppo allungate glutei che strabordano abbondantemente fuori dalla sella, potrei continuare ad elencare una serie di gravi errori gestuali guardando i ciclisti che sfrecciano lungo le strade.
Ecco, parliamo di posture scorrette in bicicletta , sì proprio quelle!
Il ciclista pensa che quello sia il modo giusto di pedalare, quindi si abitua così mentre invece è la bicicletta che lo fa pedalare con quel gesto, come mai?
Semplicemente non è nella posizione corretta e cerca di trovare un modo per compensare un disagio adattandosi alla posizione apparentemente più comoda o efficiente.
Solo quando accuserà un sovraccarico forse allora si domanderà “ ma dipenderà dalla posizione? Avrò, per caso, la bici sbagliata?
Purtroppo il primo e unico pensiero ( quasi sempre ) va alla bici non certo alla presenza di una eventuale problematica posturale.
Questo argomento sulla problematiche derivanti dalla postura lo tratteremo però in un’altro momento.
Posture scorrette dicevamo e quali sono e più in dettaglio qual’è la causa?
È utile sottolineare che da posizione scorretta a diventare pericolosa il passo è breve.
Quindi il consiglio è quello di aver cura di capire se il telaio che acquisterete è della vostra taglia , geometria e/o proporzione giusta purché se la posizione è sbagliata si può correggere ma non si può intervenire sul telaio se fosse non corretto.
Inoltre ricordiamoci che ogni singolo componente ( larghezza sella , forma e proporzioni piega manubrio , scarpe e pedali ) possono condizionare e incidere negativamente sul nostro comfort e corretto assetto.
Ecco due delle situazioni più comuni
- Posizione troppo lunga
È inevitabile , per arrivare ai comandi e per poter guidare la bicicletta e poter frenare la tendenza sarà quella di scivolare inesorabilmente in avanti sulla sella con conseguente perdita di “ rotondità” nella pedalata , maggiore pressione sul perineo con conseguente spostamento del baricentro corporeo. Questo, di fatto, produrrà inizialmente una sensazione di maggior efficacia della pedalata ( come quando si adotta una posizione a crono) ma con il tempo produrrà sovraccarichi più frequenti sulle ginocchia e comparti muscolari del quadricipite ma anche un maggior carico di lavoro delle spalle braccia e mani, con possibile affaticamento e tipico formicolio o parestesia degli arti superiori.
Molto frequente anche il formicolio ai piedi proprio per la tendenza a pedalare più di punta per lo spostamento in avanti sulla sella.
- Posizione corta
Strano ma vero quasi tutti i ciclisti che sono ‘ corti ‘ in bicicletta si sentono lunghi…. Perché si vedono le braccia dritte e tese ma poi inevitabilmente devono spostarsi indietro sulla sella per trovare il modo di allungare la schiena e sgravare anche le braccia o le mani ( che subiranno maggiore carico anche in questo caso ) ma facendo così metteranno in crisi il bacino , che si troverà in una condizione negativa di “ retroversione” e innalzamento dell’anca e dell’angolo femorale.
Non resta fuori da questo gioco-forza neppure la zona cervicale che lavorerà male soprattutto per spingere con le braccia provando a raddrizzare o addirittura ad incurvarla in modo non fisiologico.
Io faccio sempre l’esempio ai ciclisti che trovo in questa posizione che è come se uno da dietro vi tirasse per la maglia, provate!
In questa situazione che condiziona fortemente il giusto lavoro del bacino, spesso tanti ciclisti accusano anche dolori o tensioni nella zona delle anche quindi raccomando a chi ha problematiche di questo tipo di prestare la massima attenzione alla posizione.
Spesso la bicicletta viene proprio consigliata per la riabilitazione post intervento, perché il carico da seduti in sella è praticamente nullo e favorisce la riabilitazione dell’articolazione.
Una delle sensazioni più comuni e avvertite anche dal ciclista meno esperto in strada è quella di avere più difficoltà a guidare la bici in discesa, proprio perché c’è troppo peso dietro sulla ruota posteriore e troppo poco su quella anteriore, in breve il baricentro corporeo è distribuito male sulle due ruote.
Qui di seguito una tabella di riferimento base per poter trovare la propria taglia/ geometria di telaio
con ruote da 28”.
Ho usato l’altezza come riferimento più semplice da rilevare ma sarebbe più corretto avere anche le misure di cavallo , sterno , braccia e misura scarpa.
In persone “ normolinee”, quindi con rapporti proporzionati tra i vari segmenti scheletrici, sarà sicuramente possibile applicabile la tabella indicata.
Se invece i rapporti tra le gambe e il tronco sono molto sproporzionati andranno valutate con attenzione le geometrie delle taglie standard che si trovano in commercio.
In linea di massima ciclisti con gambe più corte rispetto al busto avranno tubi di sterzo più bassi inversamente con gambe più lunghe il tubo sterzo sarà più alto.
In casi “ estremi” l’unica soluzione è realizzare un telaio su misura.
Non dimentichiamoci poi che le nuove bici con freno a disco ( strada e soprattutto gravel ) hanno una lunghezza della forcella maggiore per poter montare copertoni , tubolari o tubeless più grandi quindi lo sterzo si alza in proporzione, attenzione quindi alle misure!
Altezza | Lunghezza Tubo Orizzontale – altezza di tubo sterzo – angolo tubo sella |
da 155 a 160
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500 – 515 Lto – tubo sterzo 85 – 105 angolo tubo sella 75’ – 74’50 |
da 160 a 165
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515 – 525 Lto – tubo sterzo 105 – 120 angolo tubo sella 74’50 – 74’ |
da 165 a 170
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525-535 Lto – tubo sterzo 120 – 130 angolo tubo sella 74’50 – 74’ |
da 170 a 175
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535-550 Lto – tubo sterzo 130 -145 angolo tubo sella 74’ – 73’50 |
da 175 a 180
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550-565 Lto – tubo sterzo 145 – 160 – angolo tubo sella 73’50 – 73’ |
da 180 a 185
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565-575 Lto – tubo sterzo 160- 180 angolo tubo sella 73’50 – 73’ |
da 185 a 190
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575-585 Lto – tubo sterzo 175- 190 angolo tubo sella 73’ – 72’75 |
da 190 a 195
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585-595 Lto – tubo sterzo 180 – 200 angolo tubo sella 73’ – 72’50 |
da 195 a 200
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595 – 615 Lto-tubo sterzo 190 – 220- angolo tubo sella 73’ – 72’50 |
Autore Giuseppe Giannecchini
- Giuseppe Giannecchini
- Cicli Servizi – Viareggio via San Francesco 149
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