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Il Grande Giorno: La Prima Granfondo dei Laghi della Garfagnana

Il Grande Giorno: La Prima Granfondo dei Laghi della Garfagnana

Oltre 400 ciclisti hanno partecipato alla prima edizione della Granfondo dei Laghi della Garfagnana, un numero che ha superato ogni aspettativa, considerando il calendario e il fatto che fosse la prima edizione.
Guidati dal campione del mondo Mario Cipollini, gli atleti sono partiti alle 8:00 dallo Stadio Alessio Nardini di Castelnuovo di Garfagnana e si sono diretti verso la prima salita non cronometrata di Bosco di Villa, dando così il via alla sfida della giornata.

Pochi chilometri più avanti, hanno affrontato la prima cronoscalata, quella dell’Orecchiella, dove hanno pedalato su un asfalto impeccabile appena steso. Dopo lo sforzo, un magnifico ristoro a base di crostate e banane li aspettava. Il passaggio presso il Lago Sillano è stato mozzafiato, un’occasione per uno scatto fotografico indimenticabile. Due gallerie ben custodite dagli uomini della sicurezza hanno condotto i ciclisti attraverso i borghi tipici toscani fino a Piazza al Serchio, dove la pedalata è diventata un po’ più dolce, dirigendosi verso Gramolazzo. Tra curve e salite, e qualche “mangia e bevi”, si è cominciata a sentire l’aria fresca del Lago di Gramolazzo, che i ciclisti hanno costeggiato per 5 km. Qui, molti si sono fermati ad ammirare quei paesaggi senza tempo, scattando qualche foto prima di ripartire verso la seconda cronoscalata, denominata Gramolazzo-Campocatino. Questo tratto di 3 km, che mette a dura prova gambe e braccia, è stato affrontato in piedi alla maniera di Pantani.

Terminata la cronoscalata, i ciclisti hanno avuto l’opportunità di visitare Campocatino, un paese unico al mondo. Chi non voleva perdere il ritmo si è lanciato giù verso Vagli, affrontando una discesa lunga e un po’ impegnativa, prestando attenzione ai dossi. Anche qui, la bellezza del paesaggio ha suscitato meraviglia, con il lago che nasconde sotto i suoi silenzi una bellezza straordinaria. Raggiunto il 55° km, i ciclisti hanno affrontato la deviazione: Careggine a destra per il percorso lungo, Castelnuovo a dritto per il percorso medio. La salita verso Careggine, di 11 km con 1000 metri di dislivello, di cui 6 cronometrati, ha una pendenza media del 5% ma non concede tregua. Finita la crono, il passaggio all’interno del borgo medioevale ha portato i ciclisti fino alla fine della salita. Da qui, hanno potuto godere di paesaggi meravigliosi e di tanta discesa. Il passaggio al Passo Scala ha tolto il fiato come la bellezza incontaminata di Isola Santa. Da qui, solo discesa veloce fino a Castelnuovo, dove li attendevano docce, un pasta party organizzato dagli Autieri e le premiazioni.

Grazie a tutti i partecipanti, è stata una giornata straordinaria, un’ottima base per il 2025.

 

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