Pedalando dalla Valle d’Aosta al Colle del Gran San Bernardo: un viaggio tra storia e natura
Il percorso cicloturistico da Aosta al Colle del Gran San Bernardo è una delle esperienze più affascinanti per gli amanti della bicicletta, dove si fondono la bellezza del paesaggio alpino e la ricchezza storica dei borghi valdostani. Questo itinerario, che segue antiche vie di comunicazione, offre una pedalata impegnativa ma ricca di soddisfazioni, perfetta per chi desidera immergersi in un ambiente autentico e poco battuto dal turismo di massa.
Partendo dalla città di Aosta, antica colonia romana, la salita comincia dolcemente lungo la strada statale 27. Dopo alcuni chilometri, si incontra il pittoresco borgo di Gignod, riconoscibile dalla sua chiesa con il caratteristico portale gotico. Questo piccolo paese offre una prima sosta panoramica, con vedute che iniziano a svelare le maestose montagne circostanti. Gignod è il luogo perfetto per una breve pausa, ammirando le testimonianze architettoniche e immergendosi nell’atmosfera tranquilla di un villaggio di montagna.
Proseguendo la salita, la strada si snoda tra tornanti che offrono scorci sempre più suggestivi fino a raggiungere Étroubles, uno dei borghi medievali meglio conservati della Valle d’Aosta. Étroubles è noto per il suo museo a cielo aperto, che arricchisce le vie del paese con opere d’arte contemporanea. Pedalare tra le strette strade lastricate, circondate da edifici in pietra e legno, trasporta i ciclisti in un’epoca lontana, quando i pellegrini percorrevano la Via Francigena diretti verso Roma. È una sosta imperdibile per chi ama l’arte e la storia.
Salendo ancora, a pochi chilometri dal confine con la Svizzera, si attraversa Saint-Oyen, un piccolo borgo dove le case in tipico stile valdostano si integrano perfettamente con il paesaggio montano. Qui si trovano due edifici di grande interesse storico e religioso: la casa ospitaliera dei canonici del Gran San Bernardo e il monastero Regina Pacis. Questi luoghi raccontano la lunga tradizione di accoglienza e assistenza ai viaggiatori, che ancora oggi riecheggia lungo le vie del borgo.
L’ultima tappa italiana prima di affrontare l’ascesa finale è Saint-Rhémy-en-Bosses, celebre per il suo prosciutto crudo DOP, il “Vallée d’Aoste Jambon de Bosses”. Questo piccolo paese offre l’occasione di ricaricare le energie con prodotti locali d’eccellenza prima di affrontare gli ultimi chilometri di salita. È anche possibile visitare uno dei produttori locali di prosciutto, scoprendo i segreti di questa prelibatezza che porta con sé i sapori e i profumi della montagna.
Superato Saint-Rhémy, il percorso si fa più impegnativo: la strada si restringe e comincia a inerpicarsi verso il Colle del Gran San Bernardo, uno dei più antichi valichi alpini, attraversato nei secoli da Celti, Romani e pellegrini medievali. Qui, ogni curva regala panorami mozzafiato, e la sensazione di essere immersi in un paesaggio senza tempo si fa sempre più intensa. Prima di raggiungere il passo, un bivio sulla destra porta alla strada che, in circa 10 chilometri, conduce al valico vero e proprio. Questo è un tratto iconico per i cicloturisti, dove la storia si intreccia con la bellezza naturale delle Alpi.
Arrivati al passo, si entra per pochi metri in territorio svizzero, dove si trova il celebre ospizio del Gran San Bernardo. Fondato nel Medioevo per dare rifugio ai viaggiatori e ai pellegrini, l’ospizio è anche famoso per aver allevato i cani San Bernardo, noti per i loro soccorsi in alta montagna. Questo luogo carico di storia segna la fine della salita e rappresenta il culmine di un viaggio straordinario, sia dal punto di vista sportivo che culturale.
Il percorso da Aosta al Colle del Gran San Bernardo è una sfida che premia chi la affronta con paesaggi straordinari, borghi ricchi di fascino e una profonda immersione nella storia millenaria della Valle d’Aosta. Un’avventura perfetta per chi ama unire la passione per la bicicletta alla scoperta delle bellezze del territorio.