Scoprire il Piemonte in bicicletta: Da Mondovì a Ceva tra natura, storia e sapori
Per gli appassionati di cicloturismo, il Piemonte offre una vasta rete di percorsi suggestivi, tra cui la tratta da Mondovì a Ceva è un’esperienza unica. Questo itinerario, situato nella provincia di Cuneo, permette di immergersi in un paesaggio affascinante, tra dolci colline, vigneti e borghi storici. Andiamo a scoprire come organizzare al meglio questo tour in bicicletta, cosa vedere lungo la strada e come assaporare il meglio di questa zona del Piemonte.
Mondovì è il punto di partenza perfetto per questo percorso. La città ha una lunga storia che risale al Medioevo e offre un centro storico ricco di edifici antichi e angoli pittoreschi. Prima di partire in sella alla bici, vale la pena fare una passeggiata per scoprire Piazza Maggiore, il cuore medievale della città, e magari prendere la funicolare che collega la parte bassa con il rione di Mondovì Piazza, da cui si gode una vista spettacolare sulle colline circostanti. Mondovì è anche famosa per le sue ceramiche artistiche: una piccola deviazione al Museo della Ceramica può essere interessante per chi vuole conoscere meglio l’artigianato locale. Il percorso da Mondovì a Ceva si sviluppa su circa 30 chilometri di strade secondarie e tranquille, con un dislivello complessivo che lo rende accessibile anche ai cicloturisti di livello medio. La strada si snoda attraverso la campagna, dove si alternano vigneti, frutteti e prati verdi, offrendo un paesaggio variegato e rilassante.Da Mondovì, si parte in direzione di Briaglia, un piccolo borgo immerso nella natura che offre un bel panorama sui rilievi circostanti. Proseguendo verso Niella Tanaro, il percorso si addentra in un’area più boschiva. La strada è principalmente pianeggiante, con qualche lieve salita, che permette di pedalare con tranquillità e di ammirare il paesaggio senza fretta.A metà strada circa, si raggiunge Lesegno, un piccolo paese che merita una breve sosta. Qui è possibile visitare il Castello di Lesegno, una fortezza medievale che conserva ancora parte delle sue mura e che offre una splendida vista sui dintorni. Per gli amanti del relax, si può optare per una pausa al Parco Fluviale del Tanaro, un’area naturale perfetta per un picnic o per qualche momento di ristoro prima di riprendere il viaggio.Lasciandosi Lesegno alle spalle, si prosegue verso Ceva. L’ultimo tratto dell’itinerario è particolarmente piacevole, con strade che attraversano campi e piccoli boschi. Ceva è una cittadina dal fascino unico, nota per il suo centro storico ben conservato e per la Rocca di Ceva, una fortezza che domina il paesaggio. All’arrivo, vale la pena fare una passeggiata in centro e fermarsi in una delle trattorie locali per assaporare i piatti tipici della cucina piemontese, come i ravioli al plin o la bagna cauda.
Gastronomia e prodotti locali
Oltre alla bellezza del paesaggio, questo itinerario consente di scoprire anche i sapori della tradizione culinaria piemontese. Durante il percorso, è possibile fermarsi in piccole botteghe e agriturismi per acquistare specialità come formaggi locali (tra cui il famoso Raschera DOP), miele e vini del Monregalese. Molte aziende agricole della zona offrono degustazioni su prenotazione, un’occasione ideale per gustare i prodotti locali e per scoprire i segreti della produzione enologica piemontese.